3. + di 14.000.000 di Italiani
attivi ogni giorno nel web.
Cosa fanno? Informazione, acquisti, divertimento.
Il Rapporto Italia 2013 dell’Eurispes afferma, nel capitolo dedicato alle abitudini dei navigatori abituali,
che l’utilizzo più frequente di Internet da parte degli utenti abituali registrato dal rapporto è:
la ricerca di informazioni (97,4%), di poco inferiore la quota di chi invia e riceve mail (94,1%).
La maggioranza del campione usa i social network (71,9%), fa appunto acquisti online (63,4%, mentre il
57% è iscritto ad almeno un gruppo d’acquisto), guarda filmati su YouTube (60,6%).
Quasi la metà degli intervistati legge un blog (49,3%), il 45,2% chatta, il 40,6% gioca con i videogiochi
online, il 38,3% scarica musica, film o giochi, il 35,6% legge e scrive su un forum.
Ma un dato ancora più rilevante è che 1 persona su 3 interessata ad
acquistare un prodotto e quindi a ricercare informazioni a riguardo,
se trova o legge informazioni negative su di esso,
cambia idea sull’acquisto.
4. Il web
influenza
e condiziona.
”
Internet è per la condivisione di tutto.
Con internet, attraverso le nostre relazioni sociali,
condividiamo sentimenti, condividiamo pensieri,
condividiamo conoscenza e condividiamo emozioni.
Internet è in realtà un “meta-luogo” dove la condivisione è
naturale e legata e filo diretto con la natura umana, cioè il
bisogno di relazione con gli altri.
”
Vien da dire: “Non abbiate paura del web!”
5. Che sia importante esserci,
oramai è un dato di fatto.
Ma porre attenzione a come esserci è altrettanto importante.
Il vecchio concetto di marketing e pr è inefficace nel mondo online.
Il web ha cambiato le regole.
Prima tutto era unidirezionale.
Se un’azienda voleva far parlare di sé pianificava pubblicità o faceva in modo che i media parlassero di lei.
Ora il web ha trasformato e rotto questi equilibri. Ha cambiato il modo di comunicare.
è nata una nuova forma di comunicare, un nuovo marketing,
un marketing di relazione.
L’utente può dialogare con l’azienda e l’azienda deve dialogare con l’utente. L’utente vuole partecipazione.
L’utente non è più passivo ma diventa attivo.
Un’azienda deve scendere in campo e capire che deve iniziare a dialogare=iniziare a costruire relazioni.
è variato anche lo scenario, ci sono nuovi canali, ci sono più canali.
6. LE RELAZIONI
SONO DI
DUE TIPI
A B
su canali esterni all’azienda: su canali (e piattaforme) proprie:
è l’azienda che deve (quanto meno sarà l’utente esterno che cercherà
all’inizio) bussare alla porte. il dialogo con l’azienda.
7. A
FORUM BLOG PORTALI PORTALI SOCIAL
GENERALISTI TEMATICI network
1
2
3
B
PROPRIE PROPRIE UN PROPRIO
PIATTAFORME PIATTAFORME BLOG
web SOCIAL (area community)
8. Sono tutti mondi a sè stanti,
con possibili integrazioni fra loro,
ma da prendere nei loro insiemi.
è Tramite questi canali che si costruiscono relazioni.
Le Relazioni… iniziare a dialogare… iniziare a costruire rapporti.
Proporre, Ascoltare, Monitorare.
Ma come si costruiscono le relazioni in rete?
9. Facciamo una
premessa...
Pubbliche Relazioni al di fuori del web:
• Si comunica con un numero di soggetti compresi in un ambito spaziale ben definito e preciso.
• Si comunica con un numero certo di persone contemporaneamente.
• Si comunica in determinati momenti.
Pubbliche Relazioni nel web:
in sostanza sono un rapporto personale declinato in digitale.
Il concetto di base può essere lo stesso:
ciò che si comunica è visibile a chiunque, contemporaneamente, in ogni luogo e in ogni tempo.
Non ci sono barriere spazio-temporali.
10. Ora le relazioni
in rete
sono ancora più
importanti.
Come facciamo a costruire relazioni
e soprattutto relazioni di qualità?
11. Prima è il caso di vedere chi sono i principali attori con i
quali costruire queste relazioni?
Testimonial
(costosi e a volte poco attivi online… piuttosto utili per creare contenuto relativo a prodotto/servizio)
Giornalisti
(rapporti come una volta solo che adesso hanno molto meno peso)
Blogger
(ce ne sono tanti, non tutti sono quelli rilevanti, in ogni caso sono molto tematici)
Responsabili di portali tematici
(vale il discorso dei blogger, anche se son più facilmente “comprabili”)
Networker
(identificabili anche con categorie precedenti, sono molto seguiti nelle loro presenze su piattaforme social)
Leader, moderatori di forum
(sono meno “influenti” di qualche anno fa)
Utenti più attivi
(che soprattutto su prodotto/servizio specifici, diventano dei veri e propri “influencer”)
12. I NUMERI
DEL SOCIAL CASTING
L’impatto del Social Casting nel mondo di un’azienda di moda (Caleidos)
Come un casting online può diventare un fenomeno virale per visibilità e diffusione
grazie alle modelle, che si sono autopromosse soprattutto tramite facebook
chiedendo di sponsorizzare la propria candidatura.
1° Social Casting febbraio 2012 2° Social Casting agosto-settembre 2012
+ 77.000 visualizzazioni del brand + 93.000 visualizzazioni del brand
all’interno di facebook all’interno di facebook
+ 5.620.000 visualizzazioni di contenuto + 8.860.000 visualizzazioni di contenuto
associato al brand su associato al brand su
facebook facebook
Durante i periodi dei Social Casting si è riscontrato:
+ 300% aumento di visite al sito + 200% “mi piace” sulla pagina del brand su facebook
13. Come si entra in contatto con questi influencer?
Come si costruiscono le relazioni con loro?
Che tipo di relazioni bisogna costruire?
Semplicemente in modo chiaro,
trasparente e diretto
Ecco perché sono importanti
I CONTENUTI
& LE PERSONE
Obiettivo: coinvolgimento e dialogo
14. Il contenuto di Qualità
e a ognuno il suo contenuto.
Se vuoi far sì che parlino di te fai vedere la tua parte migliore.
Falla vedere in maniera chiara, fresca, frizzantE, ironica e positiva, garbata e mai urlata.
Eventi
BLOGGER GIORNALISTA NETWORKER UTENTE
Blogger kit Press kit Forma / Modo Concorsi,
elementi grafici opportunità,
contenuti testuali promozioni
Campioni Notizia
App,
Prodotti Social game
NOVITà
NOVITà esclusività ATTENZIONE PARTECIPAZIONE
RELAZIONE tempestività INTERAZIONE RELAZIONE
15. Dando a ognuno il suo contenuto si
è creato un sistema dove gli stessi
contenuti introdotti sono diventati
notizia.
Un contest, una nuova comunicazione, una novità, un’app,
un social game coinvolgono gli utenti e al tempo stesso fanno
parlare di loro.
In questo modo si creano collegamenti fra più canali,
elevando l’effetto diffusione e viralità al quadrato.
16. Il contenuto di qualità deve
diventare notizia.
*e le notizie più interessanti
sono, più diventano virali.
17. Per definizione, il concetto di “viralità” nel web è un qualcosa
di inaspettato e, spesso, accidentale che non può essere
previsto a priori.
è fondamentale non trascurare l’aspetto della divulgazione (e del lancio) del
contenuto, affinchè questo si diffonda in maniera capillare e divenga di fatto
“virale”.
Il contenuto può diventare virale, è quello che ci auguriamo tutti.
Far parlare di sé, bene, in maniera tale da coinvolgere sotto
molteplici aspetti l’utente.
*Cosa dà viralità:
l’importanza, la qualità, la tempestività,
l’interesse, il tono ma soprattutto:
far divertire l’utente.
30. Il segreto per affrontare una
crisi sta soprattutto
nella capacità di
interdire e depotenziare.
Sicuramente è meglio
non scappare.
31.
32. CONSIDERAZIONI
possiamo dire che non è più così importante
il “quanto se ne parla”, ma di “cosa se
ne parla” e il “come se ne parla”.
Tradotto: Contenuto e Reputazione.
è iniziato un nuovo percorso… un percorso
che probabilmente non avrà più fine.
è opportuno che tutti ne siano consapevoli.
33. ”
Le imprese credono che il marketing esista per
aiutare la produzione a smerciare i prodotti...
è vero invece il contrario...
Il marketing è il “compito a casa” che l’impresa
deve svolgere per capire ciò di cui il mercato ha
”
bisogno e ciò che essa dovrebbe offrire.
P. Kotler
34. www.linkness.com
social bookmark
social network
picture
wiki
forum
community
social blog
video
weblog
microblogging
BRAND ONLINE
valere
Fai
conti
quanto