1. IL LAVORO DALLA RIVOLUZIONE
INDUSTRIALE AD OGGI
Di Marco Mosconi e Alberto Mantovani
2. LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE INGLESE (1760-1830)
CAUSE EFFETTI
Nascita delle enclosures. Nascita delle fabbriche.
Disponibilità di mercati sia di Divisione del lavoro e
approvvigionamento che di semplificazione delle mansioni.
sbocco. Nascita del ceto operaio.
Numerose vie di
comunicazione presenti.
Innovazioni tecnologiche.
Disponibilità di materie
prime quali carbone e ferro.
3. CONDIZIONE DELLA CLASSE OPERAIA
Il lavoro umano è considerato semplice
merce che alla pari delle altre deve sottostare
alla legge della domanda e dell‟offerta.
Operai (compresi donne
Offerta sempre abbondante di lavoro a
e bambini) non ancora
causa del continuo flusso di contadini
tutelati da adeguata
che abbandona le campagne in cerca di
legislazione costretti a
lavoro nelle città.
turni di lavoro
massacranti che
andavano dalle 72 alle 80
Livello di disoccupazione crescente. ore settimanali e a salari
bassissimi.
4. PUNTO DEBOLE DEL SISTEMA INDUSTRIALE
INGLESE
Si tende a produrre molto più
del necessario. Basta una
cattiva annata agricola, una
guerra o una rottura di qualche
accordo commerciale, per far
salire i prezzi dei generi
alimentari e diminuire le
vendite dei prodotti
industriali, perché grandi
quantità di merci restino
invendute. Tutto questo
provoca la chiusura di
numerose fabbriche e quindi
disoccupazione.
5. LE ASSOCIAZIONI OPERAIE
Le prime associazioni erano
proibite ma gli operai
compresero che la loro forza
stava nella capacità di agire
uniti.
Le prime associazioni furono di categoria, successivamente
si unirono in una grande organizzazione di tutti i lavoratori
detta “Trade union”, legalizzata nel 1825 in Inghilterra, nel
1864 in Francia, nel 1869 in Germania e in Italia nel 1902.
6. ESTENSIONE DELLA RIVOLUZIONE
INDUSTRIALE
La rivoluzione industriale
si estende durante „800 e
nei primi del 900 in
Francia, Germania, Stati
Uniti e Italia, portando
grandi trasformazioni
economiche e sociali ma
anche contrasti molto
spesso insormontabili tra
classe operaia e borghesia
capitalista .
7. NUOVE TEORIE ECONOMICHE
ADAM SMITH ED I CLASSICI CARL MARX
La ricchezza di un paese è data Ricchezza concentrata nelle
dalla somma del lavoro dei mani di poche persone.
suoi abitanti. Sfruttamento dei lavoratori
Divisione del lavoro. peggioramento delle loro
Libertà di scambio. condizioni sociali.
Abolizione di ogni vincolo Lotta contro il capitalismo.
corporativo.
Nessuna interferenza dello
Stato.
8. LOTTE OPERAIE DURANTE L‟800
Tutto l‟800 è caratterizzato dai
grandi sforzi degli operai per
ottenere miglioramenti delle
loro condizioni di lavoro e da
una generale rigidità dei
borghesi a concederli.
9. LE CONDIZIONI DEI LAVORATORI
Continuano ad essere molto misere.
Nessuna tutela in caso di malattie o maternità.
Salario di sussistenza.
Operaio considerato solo come uno strumento per garantire
profitto all‟imprenditore e non anche come un potenziale
consumatore (fattore determinante che porta alla crisi del 1929) .
10. CRISI DEL 1929
La crisi parte dagli Stati Uniti ma poi
coinvolge tutta l‟Europa occidentale.
Offerta molto più alta rispetto a ciò
che il mercato può assorbire.
Chiusura di molte fabbriche.
Crescita della disoccupazione.
Infondatezza delle teorie di Adam
Smith.
11. STRUMENTI PER USCIRE DALLA CRISI
Cambia l‟ottica con cui si vede l‟operaio, non più solo come
strumento ma anche come potenziale consumatore.
Le teorie di Keynes danno l‟input iniziale per avviare un nuovo tipo
di mercato agendo su una delle componenti della domanda globale
per stimolare la produzione e il reddito ad un livello
corrispondente alla piena occupazione e ritengono indispensabile
l‟intervento dello Stato.
12. ROOSVELT E IL NEW DEAL
Attuò le teorie di Keynes e sostenitore del welfare state, ovvero
Stato che garantisce ai cittadini l‟accesso ai beni indispensabili.
Passaggio da un economia libera a guidata.
Capitalismo più riformatore e meno individualista.
Realizzazione di molte opere pubbliche.
Difesa dei salari, sindacati e contratti di lavoro.
Inflazione controllata.
13. ITALIA
Condizioni degli operai simili
al resto dell‟Europa.
Primi sindacati (anche se poi
furono sciolti durante il
fascismo).
Ripresa economica dopo la
fine ella seconda guerra
mondiale.
Parità di trattamento
contrattuale e legislativo delle
donne solo nel 1971.
14. IL MERCATO DEL LAVORO OGGI
Globalizzazione.
Legge Biagi Febbraio 2003.
Addio al posto fisso e nuovi
contratti a termine anche
brevissimo.
Tassi di disoccupazione
soprattutto giovanile molto
preoccupanti.
15. ATTUALI CONDIZIONI DI LAVORO
NUOVI GIGANTI
NEI PAESI OCCIDENTALI DELL‟ECONOMIA MONDIALE
Ѐ diventata molto Cina: unico paese al mondo
importante la tutela dei che non ha risentito
lavoratori dal punto di vista dell‟ultima crisi.
della sicurezza (in Italia legge Crescita economica grazie a
626). delocalizzazione di molte
Condizioni di stress dei multinazionali e disponibilità
lavoratori preoccupanti che illimitata di manodopera a
portano il sorgere di molti basso costo.
disturbi psicosomatici a Operai cinesi ma anche
causa di lavori spesso brasiliani, indiani o
ripetitivi e a turni vietnamiti come “schiavi
massacranti. legali”.
Sfruttamento minorile.
16. AUSPICI PER UN PROSSIMO FUTURO
La storia si ripete con condizioni della classe operaia nei paesi
emergenti simili a quelle della rivoluzione industriale.
L‟Italia può fare ben poco in questi paesi stranieri ma può cercare
di fare applicare la 626 e le altre leggi sulla sicurezza e contro il
lavoro in nero su tutto il territorio nazionale .
17. SOMMARIO
La rivoluzione industriale inglese (1760-1830)
Condizione della classe operaia
Punto debole del sistema industriale inglese
Le associazioni operaie
Estensione della Rivoluzione industriale
Nuove teorie economiche
Lotte operaie durante l’800
Le condizioni dei lavoratori
Crisi del 1929
Strumenti per uscire dalla crisi
Roosvelt e il new deal
Italia
Il mercato del lavoro oggi
Attuali condizioni di lavoro
Auspici per un prossimo futuro
bibliografia
18. BIBLIOGRAFIA
Manuale di economia politica, Antonio Sanna, Tramontana
http://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_industriale
http://web.tiscalinet.it/appuntiericerche/Storia/LA2rivoluzione
Industriale.htm
http://www.intrage.it/rubriche/lavoro/sicurezza/innovazioni62
6/index.shtml
http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_626
Cina gli schiavi migranti del boom, La Repubblica
08/07/2005
Lorenzo Procopio, Cina un boom dai piedi
d’argilla, Prometeo 7 VI serie giugno 2003
Libro di storia 4AM “La costruzione del presente 2”