4. CLASSIFICAZIONE E CARATTERISTICHE
4
La prima distinzione che occorre fare riguarda la differenza esistente tra imposte e tasse.
Mentre le tasse servono a coprire il costo di un servizio (es. tassa per la raccolta dei rifiuti), le imposte sono correlate alla ricchezza prodotta e il loro pagamento non è legato al godimento di un beneficio specifico.
Definizioni
5. ELEMENTI BASE DELL’IMPOSTA 1/2
5
il presupposto: il verificarsi di un fatto economico che determina gli obblighi tributari;
il soggetto attivo: l’Ente che, in base a precise disposizioni di legge, può riscuotere determinati tributi da lui stesso istituiti;
il soggetto passivo: è colui che (persona fisica o giuridica) deve pagare l'imposta;
Definizioni
6. ELEMENTI BASE DELL’IMPOSTA 2/2
6
l'oggetto: è ciò che viene sottoposto all’imposta;
la base imponibile: è la quantità della ricchezza (monetizzata) su cui viene calcolata l’imposta;
l'aliquota: è la percentuale mediante la quale si determina l’imposta dovuta.
Definizioni
7. CLASSIFICAZIONE
7
Principalmente le imposte vengono distinte in due grandi categorie: imposte dirette ed imposte indirette.
Le imposte Dirette colpiscono direttamente la ricchezza dell’individuo (reddito o patrimonio) ed essendo proporzionali alla ricchezza stessa, determinano un effetto ridistributivo del reddito e hanno un gettito continuo.
Le imposte Indirette esulano dalla ricchezza e chiunque deve pagarle per il solo fatto di compiere una determinata azione (registrazione di un atto, acquisto di un bene, pubblicizzazione di un qualcosa, ecc.).
Definizioni
8. LE IMPOSTE DIRETTE
8
o Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF)
o Imposta sul reddito delle società (IRES)
o Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP)
o Imposta Comunale sugli Immobili (ICI)
Definizioni
9. LE IMPOSTE INDIRETTE
9
o Imposta di registro;
o Accisa;
o Imposta ipotecaria;
o Imposta catastale;
o Imposta di bollo;
o Imposta sulle pubblicità;
o Imposta sul valore aggiunto (IVA).
Definizioni
10. TIPOLOGIA DELLE IMPOSTE 1/2
10
Un’altra distinzione da fare è quella tra imposte fisse, proporzionali, progressive e regressive.
L'imposta è fissa quando l’ammontare non dipende dall’imponibile, ma è predeterminato (es. imposta di bollo).
Si ha l’imposta proporzionale quando il suo ammontare è determinato proporzionalmente dall'aumento dell'imponibile: la percentuale che si andrà a pagare è sempre la stessa (es. l’IVA).
Definizioni
11. TIPOLOGIA DELLE IMPOSTE 2/2
11
L’imposta regressiva si ha quando l'importo varia in misura meno che proporzionale, e progressiva quando ad un aumento della base imponibile essa aumenta in misura più che proporzionale (es. l'IRPEF).
Esistono tre tipi di progressività: per classi (vengono decise diverse aliquote in base ai redditi), continua (l’aliquota cresce ad ogni variazione del reddito) e per scaglioni (la base imponibile viene suddivisa in fasce e ad ognuna viene attribuita un’aliquota che cresce da uno scaglione all’altro).
Quest’ultimo tipo di imposizione è quella che viene applicata ai redditi delle persone fisiche (IRPEF).
Il Lavoro: Definizioni e Forme
12.
13. 13
LE IMPOSTE DIRETTE
Le Imposte dirette nell’ordinamento tributario italiano sono:
o Irpef
o Ires
o Irap
Le Imposte dirette
14. IRPEF
14
L’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) è l’imposta diretta che procura allo Stato il maggior gettito fiscale.
E' un’imposta personale e progressiva: personale in quanto colpisce il reddito delle persone fisiche, progressiva in quanto all’aumentare del reddito aumenta l’aliquota da applicare sulla base di scaglioni prefissati.
Le Imposte dirette
15. IRPEF
15
La base imponibile è costituita dal reddito, intendendo per “reddito” qualsiasi elemento di ricchezza proveniente da lavoro dipendente ed assimilato (pensioni, indennità di disoccupazione, cassa integrazione), da lavoro autonomo, da capitale investito, da partecipazioni in società, da redditi fondiari e da redditi diversi.
Le Imposte dirette
16. IRPEF – REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE
16
I redditi da lavoro dipendente sono tassati con una ritenuta alla fonte a titolo di acconto in busta paga con cadenza mensile: a fine anno, tenuto conto di tutti i redditi percepiti, si procede al conguaglio tra quanto ancora dovuto e quanto già versato a titolo di acconto.
Le Imposte dirette
17. 17
I redditi di lavoro autonomo sono quelli percepiti per l’esercizio di arti e professioni. Il reddito che deriva da lavoro autonomo viene determinato dalla differenza tra i compensi percepiti e le spese sostenute per l’esercizio del proprio lavoro durante il periodo d’imposta, meno quanto già versato a titolo di acconto.
IRPEF – REDDITO DI LAVORO AUTONOMO
Le Imposte dirette
18. IRPEF – REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE
18
I redditi da lavoro dipendente sono tassati con una ritenuta alla fonte a titolo di acconto in busta paga con cadenza mensile: a fine anno, tenuto conto di tutti i redditi percepiti, si procede al conguaglio tra quanto ancora dovuto e quanto già versato a titolo di acconto.
19. IRPEF - REDDITO D’IMPRESA 1/2
19
Il reddito di impresa è quello che deriva dall’esercizio di imprese commerciali (tra le quali sono comprese ai fini fiscali anche le attività agricole) ed è costituito dal risultato del conto economico dell’esercizio o stabilito in via forfettaria per le piccole imprese. Il contribuente è obbligato a versare un acconto sull’imposta che risulterà dovuta a fine esercizio, versamento che avviene nei mesi di giugno e novembre dello stesso anno in cui i redditi sono percepiti e si basa sui redditi dell’anno precedente.
Le Imposte dirette
20. IRPEF - REDDITO D’IMPRESA 2/2
20
Nel caso l’impresa sia una ditta individuale, il reddito è imputato al titolare.
Nelle società di persone (Snc o Sas), il reddito sarà imputato ai soci in proporzione alla quota da ciascuno posseduta anche se non vengono distribuiti utili: il reddito d’impresa viene sommato al reddito personale dei soci e la tassazione viene calcolata sulla somma dei due redditi
Le Imposte dirette
21. REDDITI DA CAPITALE
21
Per i redditi da capitale (interessi su titoli, conti correnti e depositi, dividendi su azioni), si ha un trattamento particolare: per le persone fisiche non imprese è stata prevista una tassazione alla fonte con ritenuta definitiva, mentre per le imprese è prevista una esenzione parziale di questi redditi (il 60% è esente). Le aliquote sono due: il 27% sugli interessi di c/c e depositi e sui proventi di obbligazioni emesse da società quotate in borsa; il 12,50% sugli altri proventi (interessi di titoli di stato, obbligazioni con durata superiore ai 18 mesi, etc.).
Le Imposte dirette
22. IRPEF - REDDITO FONDIARIO 1/2
22
Il reddito fondiario è il reddito prodotto dalla proprietà di terreni e fabbricati iscritti nel catasto dei terreni o nel catasto edilizio urbano.
Non è realmente percepito dal proprietario (non aumenta la disponibilità economica), ma viene calcolato in base a tabelle catastali (indicate dai Comuni) che determinano il valore medio ordinario sulla cui base si effettuerà la tassazione (es. una casa nel centro storico della città avrà un valore più alto rispetto a quello della periferia e quindi una tassazione maggiore).
Le Imposte dirette
23. IRPEF - REDDITO FONDIARIO 2/2
23
Nel momento in cui l’immobile viene affittato si considera il reddito annuo derivante dalla locazione meno una quota forfetaria pari al 15% per le spese di manutenzione. Se il fabbricato è adibito ad abitazione principale (il proprietario vi ha la residenza) si andrà a dedurre dalla base imponibile la rendita catastale dell’immobile: la c.d. “prima casa” è considerato un bene il cui acquisto va stimolato.
Le Imposte dirette
24. IRPEF - REDDITI DIVERSI
24
I redditi diversi sono quelli non ricompresi tra i precedenti e sono costituiti principalmente dalle plusvalenze realizzate mediante operazioni immobiliari (acquisto e rivendita di immobili) e dalla cessione di titoli, valute ed altri valori a scopo speculativo.
Si applica un’imposta sostitutiva che può essere del 27% o del 12,5% (a seconda che si tratti di cessione di partecipazioni qualificate o meno). Il contribuente può comunque scegliere per la tassazione d’acconto e quindi riportare i guadagni di capitale nel reddito complessivo dell’IRPEF.
25. IRPEF - TASSAZIONE SEPARATA
25
La legge prevede infine una tassazione separata per alcuni redditi che vengono percepiti “una tantum”, ma sono maturati in più anni, come il trattamento di fine rapporto.
Le Imposte dirette
26. ALIQUOTE IRPEF
26
Per calcolare la base imponibile si procede sommando tutti i redditi personali ed operando le deduzioni spettanti in base alle normative fiscali (es. spese sanitarie, carichi di famiglia, interessi pagati sul mutuo prima casa, ecc); alla base imponibile così determinata, si applica l’imposta prevista in base agli scaglioni di reddito:
•23% per il primo scaglione, comprendente redditi fino a 15.000 euro;
•27% per il secondo tra 15.001 e 28.000 euro;
•38% per il terzo tra 28.001 e 55.000 euro;
•41% per il quarto, tra 55.001 e 75.000 euro;
•43% per il quinto, oltre 75.000 euro.
Le Imposte dirette
27. IRES
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L’IRES è l'imposta sul reddito delle società, introdotta in sostituzione dell’IRPEG. Sono sottoposti ad essa solamente i soggetti dotati di personalità giuridica (SPA, SRL, SAPA, Società Cooperative, Enti pubblici e privati, associazioni ed ONLUS) e ne sono escluse, di conseguenza, tutte le forme di società di persone.
Le Imposte dirette
28. IRES
28
E’ un’imposta proporzionale al reddito che colpisce con aliquota fissa la capacità contributiva totale e viene autoliquidata dal contribuente, che, mediante la compilazione della dichiarazione dei redditi (Unico Società di Capitali), provvede direttamente al calcolo e al pagamento dell’imposta stessa.
La base imponibile è data dal reddito dell’impresa (utile/perdita dell’esercizio risultante dal bilancio) più i costi indeducibili meno il reddito esente. All’importo così determinando si applica l’aliquota del 27,5%.
Le Imposte dirette
29. IRES
29
Il pagamento avviene in due rate, con scadenze fissate al 16 giugno ed al 30 novembre.
Con la rata di giugno si versa il saldo dell’anno in corso più il 40% dell’acconto per l’anno successivo, con la rata di novembre si versa il rimanente 60%. L’acconto è pari al 100% del saldo da versare se questo è maggiore di € 20,66 (altrimenti non si versa acconto).
Il contribuente ha la possibilità di scegliere di rateizzare l’importo in 6 rate da pagare con cadenza mensile tra giugno e novembre.
Le Imposte dirette
30. 30
IRAP
L’IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) è un’imposta introdotta nel 1998 in seguito alla soppressione di alcuni tributi (Ilor, Iciap, tassa sulla partita Iva, imposta sul patrimonio netto delle imprese, contributi per il Servizio Sanitario Nazionale) e grava su imprese e professionisti.
Colpisce il valore della produzione netta, cioè il reddito prodotto (dalle società, dalle imprese individuali e dai liberi professionisti) al lordo dei costi per il personale e dei proventi di natura finanziaria.
Le Imposte dirette
31. 31
IRAP
A seconda dell’attività economica svolta, la base imponibile deve essere calcolata in modo differente:
Imprese commerciali: dal costo della produzione si devono escludere i costi per i dipendenti, le perdite sui crediti e gli interessi passivi. Anche quei soggetti non tenuti alla redazione del bilancio devono riclassificare i propri costi e ricavi sulla base dello schema previsto per la determinazione dell’IRAP.
Le Imposte dirette
32. 32
IRAP
Imprese agricole: si determina sottraendo dai corrispettivi l’ammontare dei costi d’acquisto calcolato in fase di dichiarazione IVA con l’eccezione dei produttori agricoli esonerati dall’IVA che sono esclusi anche dall’IRAP;
Enti non commerciali ed amministrazioni pubbliche: non effettuando attività commerciale, la base imponibile è calcolata sull’ammontare dei compensi per lavoro dipendente ed occasionale di competenza dell’anno.
Le Imposte dirette
33. 33
L'imposta è determinata applicando all'imponibile l'aliquota del 3,90% e il suo gettito è attribuito alle Regioni, che hanno la possibilità, entro determinati limiti, di aumentare o ridurre l’aliquota e di esonerare alcune categorie di contribuenti (es. ONLUS).
IRAP
Le Imposte dirette
34.
35. LE IMPOSTE INDIRETTE
35
o Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)
o Imposte minori
Le Imposte indirette
36. 36
IVA
L’Imposta sul Valore Aggiunto è un’imposta indiretta sugli scambi, reale e proporzionale e grava sulla quasi totalità delle operazioni di vendita di beni e servizi destinati al consumo. E’ stata istituita nel 1972 ed è regolamentata dal D.P.R. 633/72 e dalle sue successive modifiche.
Le Imposte indirette
37. 37
IVA
Il meccanismo prevede la tassazione solo del valore aggiunto prodotto in ciascuna fase produttiva o commerciale: l’aliquota è calcolata sull’intero valore del bene venduto, ma prima del versamento si deduce l’IVA pagata ai fornitori (e da questi liquidata al fisco). Quindi se formalmente è versata da imprenditori e professionisti (cui incombono anche i relativi adempimenti), di fatto viene sostenuta dal consumatore finale che acquista il bene o servizio, pagandone il prezzo comprensivo dell’imposta.
Le Imposte indirette
38. 38
Condizione base per l’applicazione dell’Iva è che le operazioni siano effettuate nel territorio dello Stato (requisito della territorialità): nel caso di cessione dei beni si considera il luogo dove si trova il bene, mentre per le prestazioni di servizi si valuta il domicilio del soggetto che effettua la prestazione. Se manca il requisito della territorialità le operazioni sono non imponibili ovvero non si applica l’Iva.
IVA
Le Imposte indirette
39. 39
Soggetti passivi Anche se sono i consumatori finali coloro che sostengono materialmente l’IVA, i contribuenti formali sui quali cadono tutti gli adempimenti dell’imposta sono:
gli imprenditori che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi, a meno che le vendite non siano effettuate al di fuori dell’esercizio di impresa;
i professionisti e artisti che eseguono prestazioni di servizi nell’esercizio della professione;
gli importatori che acquistano da Paesi extra UE, anche al di fuori dell’esercizio di impresa (p.es. gli importatori privati, non imprese);
gli acquirenti di beni e servizi comunitari (acquisti intracomunitari).
IVA
Le Imposte indirette
40. 40
Aliquote Le aliquote applicate sono tre:
l’aliquota ordinaria, fissata al 21%;
l’aliquota riservata ai beni definiti essenziali, come quelli alimentari o la prima casa, pari al 4%;
l’aliquota ridotta, applicabile solo a determinati prodotti, fissata al 10%. La differenziazione delle aliquote permette l’attuazione di politiche economiche e sociali: si riesce a facilitare l’acquisto di alcuni beni ritenuti essenziali oppure opportuni (di cui si vuole incentivare la vendita, p.es. la prima casa), disincentivando l’acquisto di altri.
IVA
Le Imposte indirette
41. 41
Base imponibile La base imponibile è il valore pagato quale corrispettivo dei beni ceduti o dei servizi prestati. Le operazioni che costituiscono il presupposto dell’imposta si suddividono in:
imponibili: sono quelle a cui si applica l’IVA e sono soggette a fatturazione e registrazione, inoltre concorrono a formare il volume d’affari e permettono di “scaricare” l’imposta pagata sugli acquisti;
IVA
Le Imposte indirette
42. 42
non imponibili: pur avendo tutte le caratteristiche delle operazioni imponibili, non vi si applica l’IVA. Le operazioni tipiche sono l’esportazione e l’importazione che vengono poi sottoposte ad un regime particolare di auto fatturazione (c.d. Reverse charge);
esenti: sono sottoposte a registrazione e fatturazione ma non viene applicata l’imposta e non permettono il recupero di quella pagata sugli acquisti;
escluse (fuori campo IVA): a queste operazioni non si applica l’IVA e non sono soggette a tutti gli adempimenti delle altre operazioni, inoltre non concorrono a formare il volume d’affari e non permettono il recupero dell’imposta pagata sugli acquisti.
IVA
Le Imposte indirette
43. 43
Adempimenti Tutti i soggetti passivi devono dotarsi del numero di partita IVA, rilasciato dall’amministrazione fiscale e che va citato in tutti gli atti dell’impresa o della professione. L’applicazione dell’IVA si caratterizza di 3 momenti sostanziali:
l’addebito dell’imposta al momento della vendita;
il calcolo ed il versamento dell’Iva alle scadenze periodiche (mensile o trimestrale);
la dichiarazione annuale, dove si riepilogano tutte le informazioni sulle operazioni IVA compiute nell’anno.
IVA
Le Imposte indirette
44. 44
Tutte le operazioni che prevedono l’addebito dell’IVA devono essere registrate in appositi libri contabili (i registri IVA):
• registro acquisti, che devono essere iscritti indicando distintamente l’aliquota;
• registro vendite, anche queste indicate distinguendo l’aliquota applicata;
• registro dei corrispettivi, nel momento in cui non si emette fattura e si ottiene l’autorizzazione al rilascio delle ricevute o scontrini fiscali questi vanno emessi distinti per aliquota.
IVA
Le Imposte indirette
45. 45
La liquidazione è il calcolo periodico da eseguire per determinare l’Iva da versare al fisco: si calcola l’imposta addebitata sulle vendite e si sottrae quella pagata per gli acquisti, la differenza crea un debito o un credito verso l’amministrazione fiscale.
Le liquidazioni (ed i versamenti) sono generalmente mensili, ma è stata data la possibilità al contribuente in regime contabile semplificato di scegliere per liquidazioni trimestrali, pagando una maggiorazione dell’1% ad ogni liquidazione.
IVA
Le Imposte indirette
46. 46
Coloro che hanno il versamento mensile, devono provvedere al pagamento tramite un modello specifico (F24) entro il 16 di ogni mese, mentre chi ha scelto il versamento trimestrale deve eseguire i pagamenti a scadenze predeterminate:
16 marzo (relativamente all’ultimo trimestre dell’anno precedente, ma si può versare in sede di dichiarazione annuale IVA – giugno/luglio – con un’ulteriore maggiorazione);
16 maggio, per il debito del primo trimestre dell’anno;
16 agosto, debito del secondo trimestre dell’anno;
16 novembre, relativamente al terzo trimestre.
IVA
Le Imposte indirette
47. 47
E’ stato previsto anche il pagamento di un acconto annuale, da versare entro il 27 dicembre di ciascun anno, pari all’88% dell’importo versato per l’ultimo mese o trimestre dell’anno precedente (o che si prevede di effettuare per lo stesso periodo dell’anno in corso). L’acconto non è dovuto se inferiore a € 103,29.
IVA
Le Imposte indirette
48. 48
La dichiarazione annuale è un adempimento formale che deve essere adempiuto in fase di dichiarazione dei redditi. Si indicano tutte le operazioni IVA, distinguendo tra acquisti e vendite, indicando le diverse aliquote e specificando le regioni ove tali operazioni si sono svolte. Permette la determinazione definitiva del debito o del credito d'imposta e consente il recupero di detrazioni non effettuate e la correzione di eventuali errori compiuti nelle precedenti annotazioni.
IVA
Le Imposte indirette
49. 49
IMPOSTE MINORI …
IMPOSTA DI REGISTRO: è un tributo reale ed indiretto, che colpisce gli atti scritti di qualsiasi natura (atti pubblici, scritture private autenticate, atti emessi da un organo giurisdizionale).
I soggetti passivi sono coloro che pongono in essere l’atto o che ne traggono beneficio quindi le parti, i pubblici ufficiali che lo hanno redatto, chiunque richieda la registrazione.
La base imponibile è costituita dal valore dei beni oggetto dell’atto oppure dal corrispettivo per essi pattuito, il pagamento avviene al momento della registrazione dell’atto che può essere obbligatoria o volontaria. L’imposta può essere fissa, pari ad € 168,00, oppure proporzionale a seconda del tipo di atto da registrare.
L´imposta di registro può risultare rilevante in determinate operazioni (es. trasferimenti mobiliari e immobiliari) ed è alternativa all'IVA qualora l´operazione stessa non ne sia soggetta.
Le Imposte indirette
50. 50
IMPOSTE MINORI …
IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITÀ ESTERNA: colpisce i messaggi pubblicitari trasmessi in forma acustica (radio) o visiva in luoghi pubblici (compresi i luoghi accessibili al pubblico come un’attività commerciale). L´imposta è pagata dal titolare degli impianti attraverso cui viene diffuso il messaggio pubblicitario e dal titolare dell’impresa che viene pubblicizzata, secondo tariffe stabilite annualmente dai Comuni.
Le Imposte indirette
51. 51
IMPOSTA DI BOLLO: è uno dei tributi più antichi nato come imposta sull’utilizzo della carta nella redazione degli atti formali, con la riforma del 1972 è divenuta l’imposta dovuta per l’impiego giuridico degli atti.
Ha una natura cartolare, ovvero è collegato all’esistenza o all’uso degli atti: per questo viene applicato quasi sempre in misura fissa. Gli atti possono essere soggetti al bollo fin dall’origine (oggetto del tributo è la formazione dell’atto) o solo in caso d’uso (il presupposto è l’uso giuridico dell’atto).
IMPOSTE MINORI …
Le Imposte indirette
52. 52
… IMPOSTA DI BOLLO Può essere assolto in diversi modi: ordinario, acquistando la c.d. carta bollata così che risulti rispettato il rapporto tra somma pagata e quantità di carta impiegata; straordinario, acquistando le marche da bollo da apporre sul documento; virtuale, versando su c/c o all’ufficio del registro l’importo dell’imposta. E’ proporzionale in quanto aumenta all’aumentare dei fogli utilizzati nell’atto
IMPOSTE MINORI …
Le Imposte indirette
53. 53
ACCISA: è un’imposta a riscossione immediata applicata alla produzione o al consumo di determinati beni (es. carburanti, alcolici e tabacchi). L’accisa si va a sommare al valore finale dei prodotti e quindi determina la base imponibile su cui poi si calcola l’IVA. La differenza fondamentale tra accisa ed IVA è che mentre la prima si basa sulla quantità utilizzata (es. un litro di carburante) la seconda usa come base di calcolo il valore monetario del prodotto. Il momento impositivo sorge quando si fabbrica o quando si immettono (anche importando) i beni sul mercato.
IMPOSTE MINORI …
Le Imposte indirette
54. 54
IMPOSTA CATASTALE: è un’imposta su ogni variazione (voltura) catastale, come ad es. il cambio del nome del proprietario. La voltura ha il compito di tener aggiornato il catasto, ovvero l’inventario generale degli immobili e dei suoi proprietari sia persone fisiche che giuridiche. Solitamente si paga al notaio che poi provvede alla liquidazione dell’imposta.
IMPOSTE MINORI …
Le Imposte indirette
55.
56. 56
Tutti coloro che producono reddito d’impresa hanno l’obbligo di presentare all’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.it) le dichiarazioni relative all’attività svolta nell’esercizio finanziario precedente. Nello specifico, le dichiarazioni annuali da presentare sono:
Dichiarazione dei redditi;
Dichiarazione Irap;
Dichiarazione IVA;
Dichiarazione dei sostituti d’imposta
LE DICHIARAZIONI FISCALI
Le Dichiarazioni fiscali
57. 57
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
A seconda della tipologia d’impresa, l’imprenditore dovrà presentare il Modello Unico relativo.
I titolari di partita IVA ed i lavoratori dipendenti in alcuni casi particolari, per la presentazione della dichiarazione dei redditi devono utilizzare il Modello Unico Persone fisiche.
Le Dichiarazioni fiscali
58. 58
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
I quadri da compilare per determinare il reddito d'impresa sono il quadro RF per le ditte individuali con contabilità ordinaria ed il quadro RG per le ditte individuali con contabilità semplificata.
Nel Modello andranno indicati oltre ai dati relativi al contribuente ed alla sua attività, tutti i redditi percepiti, le spese sostenute per l’attività, le spese personali detraibili (es. spese sanitarie, mutuo prima casa, ecc.), gli acconti d’imposta versati e gli eventuali crediti relativi agli anni precedenti.
Dal calcolo di tutte le voci si avrà il debito o il credito IRPEF.
Le Dichiarazioni fiscali
59. 59
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
I soci di società di persone devono invece utilizzare Modello Unico Società di Persone, che permette di dichiarare:
l'ammontare dell'utile o della perdita, delle ritenute d'acconto e dei crediti d'imposta da attribuire ai soci, e di conseguenza i debiti/crediti IRPEF;
l’IRAP dovuta dalla società;
l'imposta sostitutiva sulle plusvalenze;
i redditi soggetti a tassazione separata;
redditi e proventi soggetti ad imposta sostitutiva;
l'elenco dei soci alla data di chiusura del periodo d'imposta.
Le Dichiarazioni fiscali
60. 60
Le società di capitali sono tenute alla presentazione del Modello Unico Società di Capitali. In questo caso l’ammontare dell’utile, i debiti/crediti IRES ed IRAP e tutto quello che consegue dalla presentazione del modello saranno a carico della società, che avendo personalità giuridica è autonoma rispetto ai soci: il reddito di ogni socio non aumenta con l’aumento del reddito societario fino a quando non verranno distribuiti gli utili.
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
Le Dichiarazioni fiscali
61. 61
La base della presentazione della dichiarazione dei redditi è data dal bilancio, a cui poi andranno fatte le cosiddette “riprese fiscali” ovvero si andranno a sottrarre tutte quelle spese che non sono detraibili (es. le spese del personale ai fini IRAP, una percentuale delle spese di rappresentanza, ecc) e si aggiungeranno quei proventi non fiscalmente rilevanti (es. rimborsi IRAP).
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
Le Dichiarazioni fiscali
62. 62
Attualmente le dichiarazioni dei redditi, quale che sia il Modello Unico utilizzato, devono essere inviate telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre dell’anno successivo mentre la scadenza per il pagamento delle imposte è fissata al 16 giugno o 16 luglio (con una piccola maggiorazione) ed al 30 novembre per il pagamento dell’acconto per l’anno successivo. E’ comunque data la possibilità di suddividere le imposte dovute in 6 rate con scadenze ben definite: 16 giugno, 16 luglio, 16 agosto, 16 settembre, 16 ottobre e 16 novembre.
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
Le Dichiarazioni fiscali
63. 63
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
Gli studi si settore
Parte importante delle dichiarazioni dei redditi sono rappresentate dagli studi di settore. Vengono stabiliti dall’autorità finanziaria in collaborazione con le principali associazioni di categoria, determinando il ricavo o compenso attribuibile alle imprese o ai lavoratori autonomi, tenendo conto di variabili di natura contabile, di variabili strutturali e di informazioni qualitative in grado di influenzare il risultato di una impresa. Ogni attività produttiva ha uno studio di settore specifico, e ne sono esonerati coloro che hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare superiore a 7,5 milioni di euro.
Le Dichiarazioni fiscali
64. 64
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
L'obiettivo prioritario è la riduzione dell’evasione fiscale mediante l’utilizzo di strumenti indiretti per la determinazione della base imponibile.
Il funzionamento è piuttosto semplice: i ricavi dichiarati dal singolo contribuente vengono rapportati a quelli attribuibili alla sua attività.
Nel momento in cui i ricavi dichiarati sono diversi da quelli stabiliti dallo studio di settore per la sua categoria, si ha la "non congruità": a questo punto o il contribuente si “adegua” o si espone alla possibilità di essere soggetto ad una verifica fiscale da studi settore, dove l’autorità lo invita ad un contraddittorio.
Le Dichiarazioni fiscali
65. 65
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
L'adeguamento avviene con il versamento di una maggiorazione del 3% sulla differenza tra i ricavi o compensi derivanti dall'applicazione degli studi di settore e quelli risultanti dalle scritture contabili. La maggiorazione deve essere versata con le stesse modalità e con le stesse scadenze stabilite per il versamento a saldo dell'imposta sul reddito.
Il contribuente è comunque tutelato: nel momento in cui esistano delle valide giustificazioni per la differenza dei ricavi dichiarati rispetto a quelli previsti, egli potrà spiegare le proprie ragioni durante un contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate.
Le Dichiarazioni fiscali
66. 66
DICHIARAZIONE IRAP
La dichiarazione IRAP è un obbligo per le imprese commerciali, le imprese agricole e per coloro che esercitano arti e professioni, mentre ne sono esclusi coloro che svolgono collaborazioni occasionali, essendo il presupposto dell’imposta l’esercizio abituale di un’attività autonomamente organizzata: la base imponibile è data dal valore della produzione al netto dei costi indetraibili.
La dichiarazione è inclusa nel modello Unico ed è soggetta ai medesimi termini di presentazione.
Le Dichiarazioni fiscali
67. 67
DICHIARAZIONE IVA
La dichiarazione Iva è obbligatoria per tutti coloro che effettuano operazioni rilevanti ai fini IVA nell’ambito dello Stato.
In fase di dichiarazione vengono comunicati i debiti ed i crediti maturati nell’anno di competenza, i versamenti effettuati a titolo definitivo e quelli versati come acconto (da versare entro il 27 dicembre dell’anno). Questo consente al contribuente di determinare definitivamente la propria situazione e di correggere eventuali errori compiuti in fase di liquidazione mensile o trimestrale.
Nel caso in cui dai conteggi definitivi risulti un debito, il versamento può essere eseguito entro il 16 marzo oppure entro i termini previsti per il pagamento dell’Unico con la maggiorazione dello 0,4%.
Le Dichiarazioni fiscali
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DICHIARAZIONE DEI SOSTITUTI DI IMPOSTA
Coloro che hanno dei dipendenti devono dichiarare tutti gli emolumenti corrisposti nell'anno precedente a dipendenti, collaboratori, professionisti, sui quali è stata operata una ritenuta d'acconto. Il Modello 770 è suddiviso in due parti, che sono anche due distinte dichiarazioni:
Mod. 770-Semplificato che viene utilizzato per comunicare telematicamente i dati fiscali relativi alle ritenute operate sui redditi di lavoro dipendente ed assimilati, TFR, prestazioni erogate in forma di capitale dai fondi pensione, redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i dati contributivi, previdenziali ed assicurativi e quelli relativi all'assistenza fiscale;
Le Dichiarazioni fiscali
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DICHIARAZIONE DEI SOSTITUTI DI IMPOSTA
Mod. 770-Ordinario che invece va presentato da chi deve comunicare i dati sulle ritenute operate su dividendi, proventi da partecipazione, redditi di capitale erogati nell'anno precedente, operazioni di natura finanziaria, i dati relativi alle indennità di esproprio e quelli concernenti i versamenti effettuati, le compensazioni operate e i crediti d'imposta utilizzati.
70. Dott. Marcello Marzano Dottore commercialista e revisore legale Via Giuseppe Dell'Omodarme, 99 56121 Pisa Phone: +39 050/6202110 Mobile: +39 347/1891383 e-mail: marzano@studioemmeemme.it Skype: marcellomarzano Linkedin: http://it.linkedin.com/in/marcellomarzano Website: www.studioemmeemme.it
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