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Analisi e politiche di controllo degli usi del suolo
26 settembre 2013, Milano
Stefano Agostoni
DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
Valtellina e Valchiavenna
1955 1980 1999 2007
USO SUOLO SUP. (HA) % SUP. (HA) % SUP. (HA) % SUP. (HA) %
Aree Antropizzate 100.000 4,2 194.000 8,1 302.000 12,6 336.000 14,1
Aree Agricole 1.322.000 55,4 1.262.000 52,9 1.087.000 45,5 1.043.000 43,7
Boschi e Aree Naturali 888.000 37,2 854.000 35,8 917.000 38,4 927.000 38,8
300.000 ha = 3.000 km2
100
150
200
250
300
350
1.955 1.980 1.999 2.007
Aree Antropizzate Popolazione
Variazione sup. antropizzate (t2 e
t1) rispetto alla stessa superficie t1
Intensità di consumo di suolo
Definisce l’incremento di superficie
antropizzata* nell’area considerata
Indicatori a scala regionale
AAi= superficie dell’area antropizzata iesima nell’area
considerata (m2)
t2 = anno su cui è calcolato l’incremento (Dusaf 2.1)
t1 = anno cui è riferito l’incremento (Dusaf 1.1)
* Tutte le sottoclassi comprese entro la classe 1 aree antropizzate
Misurare il cambiamento
Suolo ed abitanti
IL 18,6% DI COMUNI (288) È URBANIZZATO PER OLTRE IL 35% E IN
QUESTI COMUNI VI ABITA CIRCA IL 53% DELLA POPOLAZIONE,
PARI AD OLTRE 5 MILIONI DI ABITANTI
L’8% DEI COMUNI (124) È URBANIZZATO PER OLTRE IL 50% E IN
QUESTI VI ABITA IL 38,6% DELLA POPOLAZIONE
INFINE L’1,3% (20) È URBANIZZATO PER OLTRE IL 75% E IN QUESTI VI
ABITA QUASI IL 20% DELLA POPOLAZIONE
Quasi il 60% della popolazione abita dove il suolo libero e’ meno della meta’ o
del quarto del territorio di riferimento
Contesto
• Il suolo è risorsa finita e strategica ed un patrimonio collettivo
• La trasformazione del suolo ha cause molteplici il cui governo deve essere
complessivo
• Le dinamiche connesse alle cause sono in forte rinnovamento ( politiche
edilizie orientate alla qualità del prodotto e alla trasformazione edilizia. La
necessità di nuove infrastrutture è molto messa in dubbio)
• Orientamento generale di riequilibrio del territorio, la competitività è
sempre più associata alla sostenibilità
• Criticità nei tempi brevissimi di CS in rapporto alla messa in opera di
strumenti di regolazione assoggettati a tempi medio lunghi
Cosa fanno gli altri
• Germania: limite quantitativo alle trasformazioni ( 30 ha/g al 2020 – 0 ha/g al
2050, tutela aree agricole, divieto cambio uso aree tutelate, forti incentivi
riutilizzo aree dismesse, eco-conto, urbanizzazioni in accessibilità tpl
• Gran Bretagna: 60% nuove urbanizzazioni in aree dismesse, densificazione 30
unità ab./ha, tutela aree agricole, no deroghe in aree tutelate e greenbelt
• Paesi Bassi: 40% nuove costruzioni in aree dismesse/sottoutilizzate, divieto
trasformazioni in greenbelt e randstad, fiscalità agevolata per recupero e
pesante per aree libere, soggetto privato paga infrastrutture e servizi se
urbanizza oltre un limite dalle citta’, depoliticizzazione misure contenimento,
studio strumenti ricomposizioni fondiarie
• Stati Uniti: 11 stati hanno già adottato regolamenti per CS, aumentata la durata
del piano ( favorisce la densificazione), i singoli stati comprano aree libere
appettibili per l’urbanizzazione
Domanda di correttivi – Interventi della Giunta
• Integrazione delle leve di governo
• Responsabilizzazione degli attori coinvolti
• Riequilibrio regole pubbliche e risorse private
• Uso razionale delle risorse e coordinamento
delle politiche territoriali
Le linee di lavoro
• Maggior cogenza degli strumenti urbanistici (migliorare
gli aspetti prescrittivi che governano i processi di piani)
• Attrattivita’ del territorio e delle aree dismesse ( lo
sviluppo edilizio deve rendersi attraente come rigenerazione urbana)
• Sviluppo della conoscenza (monitoraggi, diffusione info e
maggior coerenza fra fabbisogni e previsioni)
• Fiscalita’ locale e valorizzazione aree dismesse (
progressivo disincentivo a trasformare aree agricole e facilitare interventi
su aree dismesse sia dal punto di vista economico che procedurale)
• Semplificazione amministrativa (per il riutilizzo e la
riqualificazione)
• Implementazione delle valutazioni Ambientali
Agenda uso e valorizzazione del suoloAGENDA CONSUMO SUOLO 2012
AMBITO DI INTERVENTO 1: MAGGIOR COGENZA NEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
Nr AZIONI PREVISIONI
SINTETICO REPORT ATTIVITÀ SVOLTE AL 31/12/2012
EVENTUALI CRITICITÀ/RILANCI
1
Variante al Piano
Territoriale Regionale
(PTR).
Nel 2012 si procederà ad effettuare:
1. l’aggiornamento annuale al PTR
mediante Documento Strategico
Annuale (DSA);
2. impostare gli approfondimenti tematici e
metodologici necessari ad una revisione
del PTR (variante), che si attiverà
nell’anno 2013-14.
Cronoprogramma per l’aggiornamento:
1. rinnovo gruppo di lavoro (GdL) e sua
convocazione (entro febbraio);
2. condivisione nel GdL tematismi oggetto
di aggiornamento (entro fine marzo);
3. formulazione da parte dei componenti
del GdL di proposte di modifica e bozza
di documento per la Giunta (entro fine
aprile).
Verranno comunque rispettati i tempi dettati
dalla Programmazione Regionale per
l’aggiornamento del DSA.
DG Territorio e Urbanistica
La documentazione relativa all'aggiornamento del PTR è stata trasmessa al
Consiglio regionale con DGR n. 4106 del 3 ottobre 2012 per la definitiva
approvazione. Parallelamente la Direzione si è attivata per impostare gli
approfondimenti tematici e metodologici necessari ad una revisione del PTR
(variante), che si attiverà nell’anno 2013-14.
2
Formulazione di
specifici indirizzi
regionali in ordine
all’istituto della
perequazione
urbanistica
nell’ambito della
predisposizione dei
PGT.
Il documento tecnico conterrà indicazioni e
criteri ad ausilio delle Amministrazioni Comunali
per un efficace utilizzo degli istituti della
perequazione e compensazione urbanistica,
mettendo in evidenza vantaggi, limiti e aspetti
ad oggi controversi in ambito legislativo.
Il documento tecnico dovrà essere approvato
mediante deliberazione di Giunta Regionale
(DGR).
Cronoprogramma:
1. definizione di un indice ragionato del
documento tecnico per la DGR (entro
fine marzo);
2. elaborazione della versione avanzata
del documento tecnico (entro fine
settembre);
3. predisposizione della DGR (entro fine
dicembre).
DG Territorio e Urbanistica - FLA
L’attività è stata condotta durante l’anno nel rispetto della tempistica
prospettata nella programmazione. Si è pertanto proceduto alla predisposizione
del documento tecnico oggi disponibile nella versione definitiva. Il documento
ha lo scopo di approfondire i contenuti dell’art. 11 della LR 12/2005 ad ausilio di
tecnici e amministratori comunali e mette in luce attenzioni da prestare, possibili
benefici, limiti di applicazione e possibili relazioni efficaci con obiettivi di
pianificazione derivanti dall’introduzione negli strumenti urbanistici locali dei
nuovi istituti della perequazione e compensazione urbanistica. La chiusura
anticipata della legislatura non ha permesso di trasmettere alla Giunta
regionale per la prevista approvazione il documento tecnico.
3
Integrazione dei
criteri regionali per
l’individuazione da
parte delle Province
degli ambiti agricoli
di interesse strategico
con elementi
maggiormente
conservativi.
La finalità dell’azione è quella di rendere più
incisiva l’azione di tutela e valorizzazione dei suoli
del sistema rurale–paesitico-ambientale
attraverso l’integrazione dei criteri approvati con
deliberazione della Giunta regionale n.
8059/2008.
Cronoprogramma:
1. formulazione della proposta di
integrazione del testo della DGR n.
8059/2008 da sottoporre a tutti soggetti
interessati per la condivisione (entro fine
anno);
2. approvazione in Giunta regionale del
testo integrato (da agire nel 2013).
DG Sistemi Verdi e Paesaggio - DG Territorio e Urbanistica
È stata predisposta la proposta di revisione del testo della DGR n. 8059/2008
(Criteri per la determinazione degli ambiti destinati all'attività agricola di
interesse strategico nei PTCP); il testo è stato sottoposto a tutti i soggetti
interessati come previsto dal cronoprogramma.
4
Software per
indicatori di
monitoraggio dei
Piani di Governo del
Territorio (PGT).
In considerazione della necessità di fornire ai
Comuni uno strumento di semplice utilizzo per
l’attività di monitoraggio ambientale dei PGT,
verrà realizzato un software prototipale, limitato
ad un set di indicatori, capace di comparare i
dati dei diversi Comuni e di aggregare le
informazioni a livello superiore. Successivamente
si valuterà l’opportunità di estendere il progetto
a tutti gli indicatori di monitoraggio dei PGT.
Cronoprogramma:
1. progettazione di dettaglio: realizzazione
della progettazione applicativa e
modellazione banca dati (entro 1°
semestre 2012);
2. sviluppo versione prototipale (2°
semestre 2012).
DG Territorio e Urbanistica
Si è conclusa la progettazione applicativa e la modellazione della banca dati.
È stato consegnato da parte di Lombardia Informatica il prototipo in versione
definitiva sulla prima parte degli indicatori. E’ previsto il test del modello con una
decina di comuni campione per la prima parte dell’anno. Intanto si sta
sviluppando la seconda parte del modello (variazione e reportistica).
5
Modifica della Legge
Regionale 12/2005.
La finalità dell’azione è quella di sviluppare, entro
il 31 dicembre 2012, un pacchetto di misure da
inserire nella revisione della LR12/2005, che
avverrà mediante specifica proposta di legge,
da formalizzare in Consiglio regionale nel 2013.
Percorso procedurale:
1. individuazione dei tematismi da inserire
nella proposta di modifica della
LR12/2005 (entro marzo), anche
mediante il coinvolgimento di tutte le
Direzioni Generali;
2. confronto con i portatori di interesse
esterni (entro fine maggio);
3. stesura dell’articolato di legge (entro
31.12.2012).
DG Territorio e Urbanistica
La stesura della bozza di articolato di legge è stata posticipata al primo
semestre dell’anno 2013 in ragione dello scioglimento anticipato del Consiglio
Regionale. Attraverso la DGR 4575 del 19/12/2012 avente ad oggetto “Presa
d'atto della comunicazione del presidente Formigoni di concerto con gli
assessori Giovannelli, Salvemini e Elias avente oggetto: “stato di attuazione delle
politiche regionali a chiusura della IX legislatura - linee guida per una proposta
normativa sul contenimento del consumo di suolo“ si è voluto evidenziare, in
relazione all’obiettivo, quanto realizzato è propedeutico alla stesura di un
articolato, così da restituire il quadro di conoscenza per la Giunta che darà
avvio alla X Legislatura.
È stato inoltre attivato un percorso di approfondimento tematico e di confronto
(per un numero limitato di incontri) con rappresentanti della comunità tecnica e
scientifica finalizzato all’individuazione di ulteriori elementi di innovazione e di
strategie efficaci per la crescita armonica del territorio ed il benessere dei
cittadini, elementi che potrebbero essere inseriti nella revisione della LR12/2005.
DG Semplificazione e Digitalizzazione
È stato predisposto il documento “Il consumo di suolo in Europa e negli Stati
Uniti: best pratice e strumenti operativi" che illustra nel dettaglio alcune buone
pratiche relative al consumo di suolo mediante l’esame ricognitivo di alcune
esperienze europee ed extraeuropee con l’obiettivo di fornire possibili e
replicabili spunti al contesto lombardo, anche in sede di revisione della lr
www.agricoltura.regione.lombardia.it
Proposte normative nazionali
• Ddl «Catania» scorsa legislatura (soglie sup. consumabili, divieto mutamento
destinazione sup. beneficiarie aiuti stato e CE, destinazione proventi titoli
abilitativi, norma transitoria di salvaguardia fatte salve le previsioni SU)
• Ddl «De Girolamo» riprende ddl Catania ed introduce priorita’ al riuso con
censimento dei comuni delle aree edificate suscettibili al recupero, richiesta
motivazione del non riuso (debole il link con le previsioni)
• Ddl « Stefano» recupera il testo emendato dalle regioni al DdL Catania (ob.
quantitativo di riduzione del CS in luogo delle soglie consumabili, norma
transitoria di salvaguardia fatte salve le previsioni con contenuti conformativi
della proprieta’)
• PdL alla Camera «Realacci» contributo per CS ( 3 volte oneri e cc) o cessione
compensativa, fondo recupero e riqualificazone, ambiti rigenerazione urbana in
regime agevolato, perequazione territoriale, compensazioni, fiscalita’ locale e
destinazione oneri)
• PdL alla Camera Bordo riprende il testo «Stefano»
PdL regionali
• PdL Prina scorsa legislatura (soglie, compensazione eco preventiva, rafforzamento
PTR-PTCP ed integrazione processi di piano, recupero, carta CS)
• PdL Belotti scorsa legislatura ( raccordo previsioni/fabbisogni, priorità al recupero,
non trasformabilità aree agricole entro 5 anni dalla dismissione o 10 se ha ricevuto
contributi di settore, soglie, forti maggiorazioni oneri per trasformazioni extra
TUC e destinazione dei proventi per recupero e SV(1/5)
• PdL Iniziativa popolare scorsa legislatura (carta CS, obbligo riuso, compensazione
ecologico preventiva)
• PdL n.6 riprende pdl Prina ( soglie, rafforzamento ruolo PTR, PTCP con
prescrittività, carta CS, compensazioni, rafforzamento VAS)
• PdL n.40 riprende pdl Belotti (raccordo previsioni-incrementi demografici,
monitoraggio provinciale aree dismesse, oneri extra TUC aumentati al 50% e per
GSV 70%, proventi ai comuni 1/5 SV 4/5 recupero edilizia privata e incentivi aree
dismesse, corresponsione ai comuni confinanti parte oneri GSV, ulteriormente
abbattuti oneri per ristrutturazioni)
LA LEGGE
L’ATTUAZIONE
IL MONITORAGGIO
GLI INTERVENTI
1
2
3
4
2/53
Provvedimenti già vigenti sul territorio
Art.43 l.r. 12/05
Fondo Aree Verdi
LA LEGGE
L’ATTUAZIONE
IL MONITORAGGIO
GLI INTERVENTI
1
2
3
4
3/533/53
SISTEMI VERDI E PAESAGGIO
Capo IV
Contributo di costruzione
Art. 43.
Contributo di costruzione
2 bis. Gli interventi di nuova costruzione che sottraggono superfici agricole nello stato
di fatto sono assoggettati ad una maggiorazione percentuale del contributo di
costruzione, determinata dai comuni entro un minimo dell’1,5 ed un massimo del 5 per
cento, da destinare obbligatoriamente a interventi forestali a rilevanza ecologica e di
incremento della naturalità.
L.r.12/2005
4/53
Le nuove costruzioni che
sottraggono aree agricole
(anche gli incolti)
indipendentemente dalla
relativa
destinazione urbanistica …
Comma 2 bis
5/53
… sono assoggettate ad una
maggiorazione del
contributo di costruzione
determinata dai comuni
dal 1,5 al 5%
8/53
6/53
Tassa di scopo …
… da destinare obbligatoriamente
a Sistemi verdi
7/53
Per realizzare tali interventi
la norma prevede, anche,
l’istituzione
di un Fondo regionale
in seguito denominato
Fondo Aree Verdi …
Comma 2 bis 1
11/53
Risorse regionali
Maggiorazioni
provenienti dai
comuni obbligati al
versamento
Maggiorazioni
provenienti dai
comuni che
versano
volontariamente
Altre risorse
… alimentato da:
a.
d.
b.
c.
12/53
Le maggiorazioni da versare obbligatoriamente sono quelle che derivano da interventi in
aree ricadenti in:
Accordi di Programma o Programmi Integrati
di Intervento di interesse regionale
Comuni capoluogo di Provincia
Parchi regionali e nazionali
FONDO
REGIONALE
13/53
… i comuni non obbligati a versare le
maggiorazioni al Fondo impegnano le risorse
riscosse in modo autonomo
CASSE
COMUNALI
14/53
LA LEGGE
L’ATTUAZIONE
IL MONITORAGGIO
GLI INTERVENTI
1
2
3
4
16/53
Le disposizioni attuative
 D.g.r. 8757/2008 - Linee guida per la maggiorazione del contributo di
costruzione per il finanziamento di sistemi verdi
 D.d.u.o. 2609/2009 - Modalità aggiornamento strato informativo
 D.g.r. 11297/2010 - Linee guida per l’istituzione e modalità di gestione
del Fondo Aree Verdi (FAV)
 D.d.g. 11517/2010 - Disposizioni tecniche per il monitoraggio
 D.d.g. 12754/2011 - Disposizioni tecniche per l’accesso al FAV
17/53
Gli adempimenti comunali
Entro il 12/04/2009 i comuni, con deliberazione consiliare da trasmettere alla
Regione, potevano determinare:
 le aree agricole nello stato di fatto a partire dalla cartografia regionale
 la graduazione della maggiorazione del contributo di costruzione,
considerando i criteri regionali, fermo restando che nelle aree ricadenti in
AdP/PII di interesse regionale, nei Comuni capoluogo e dai parchi la
maggiorazione è del 5%
18/53
Lo strato informativo che identifica le aree agricole nello stato di fatto, è costituito
dalle categorie della banca dati DUSAF 2.0 - Uso suolo:
 aree agricole
 praterie naturali d’alta quota
 boschi a densità bassa
 aree in evoluzione
 aree umide interne
La cartografia è scaricabile dal geoportale regionale all’indirizzo:
www.cartografia.regione.lombardia.it
19/53
Decorso il termine, in assenza di determinazioni dei comuni:
 il riferimento per l’applicazione della norma è la perimetrazione delle aree come
definita dalla Regione.
Su tali aree è applicata la maggiorazione del 5%
 i Comuni possono definire anche successivamente, considerando i criteri
regionali, la graduazione della maggiorazione del contributo di costruzione
20/53
I comuni obbligati versano i proventi di ogni singola maggiorazione alla tesoreria
regionale, entro 30 giorni dalla riscossione
Le maggiorazioni non destinate al Fondo e non impegnate dai Comuni entro tre anni
dalla riscossione, confluiscono nel Fondo mediante versamento da parte dell’ente
entro 30 giorni dalla scadenza del predetto termine triennale
21/53
Dal 12/04/2009 i comuni devono riscuotere i
proventi derivati dall’applicazione della norma per tutte le
trasformazioni che determinano sottrazione di aree
agricole nello stato di fatto
21/53
22/53
I comuni riscuotono i proventi delle maggiorazioni in un’unica
soluzione:
 al momento del rilascio del Permesso di costruire
 prima dell’inizio dei lavori in caso di Denuncia di inizio
attività
23/53
II soggetto gestore del Fondo è Finlombarda
S.p.A.
25/53
L’accesso al Fondo è previsto secondo procedura a SPORTELLO
 Risorse: concorrono quelle versate “obbligatoriamente” o “spontaneamente”
 Soggetti beneficiari: esclusivamente i comuni che hanno versato,
congiuntamente ad altri enti e/o privati
 Tempi erogazione: fino a tre anni dalla riscossione di ogni singola
maggiorazione
 Premialità regionale : a favore dei Comuni che hanno versato, se
promuovono “interventi di scala sovralocale e/o con il coinvolgimento di
privati”
26/53
26/53
FINLOMBARDA
REGIONE LOMBARDIA
COMUNE
COMUNITÀ MONTANA
e/o PARCO
Richiede
eventuale
verifica
tecnica
a
FINLOMBARDA
COMUNE
FINLOMBARDA
PROVINCIA
Verificala
documentazione,
redige il verbale di
liquidazione
e lo invia a
Presenta
domanda di
pagamento
SAL o Saldo a
Eroga al
Inizia i
lavori
Schema della procedura a SPORTELLO
COMUNE
PROVINCIA
Verifica
l’ammissibilità della domanda
e invia verbale di ammissibilità a
Richiede
verifica
finanziaria a
Comunica
esito
Comunica
esito
COMUNE
Presenta
domanda alla
27/53
L’accesso al Fondo è previsto secondo procedura a BANDO
 Risorse: concorrono quelle “regionali”, le “altre”, nonché quelle non utilizzate
entro il triennio nell’ambito della procedura “a sportello”
 Soggetti beneficiari: comuni e loro associazioni, province, comunità
montane, persone fisiche o giuridiche di diritto privato, proprietari o
possessori di terreni in quanto le risorse sono svincolate territorialmente
28/53
LA LEGGE
L’ATTUAZIONE
IL MONITORAGGIO
GLI INTERVENTI
1
2
3
4
29/53
 le aree agricole nello stato di
fatto interessate da
interventi che hanno dato
titolo alla maggiorazione in
oggetto
 le entrate determinate dalla
maggiorazione in oggetto
 gli interventi attuati
attraverso l’utilizzo dei
suddetti contributi
Cosa monitora la Regione ?
30/53
Al fine di offrire un servizio ai comuni e standardizzare le operazioni di monitoraggio
relative alle procedure di:
 trasmissione dei dati
 versamento dei proventi delle maggiorazioni
 gestione del Fondo
è stato predisposto, l’applicativo informatizzato
MONITORAGGIO FONDO AREE VERDI
on line dal 10 gennaio 2011, e accessibile attraverso il sito web
www.sistemiverdi.regione.lombardia.it
e dal 1 maggio 2013 www.agricoltura.regione.lombardia.it
31/53
www.agricoltura.regione.lombardia.it
32/53
33/53
www.agricoltura.regione.lombardia.it
34/53
35/53
CODICE ALFANUMERICO da utilizzare
come CAUSALE DEL VERSAMENTO
alla Tesoreria regionale tramite
Bonifico bancario o C/C postale
36/53
37/53
Sezione
PROGETTO
Sezione
PROGETTO:
AVANZAMENTO E
LIQUIDAZIONI
38/53
39/53
40/53
LA LEGGE
L’ATTUAZIONE
IL MONITORAGGIO
GLI INTERVENTI
1
2
3
4
41/53
Cosa si può fare ?
42/53
I comuni utilizzano i proventi delle maggiorazioni per:
 costruire la rete ecologica e la rete del verde
 valorizzare le aree verdi e incrementare la naturalità nei PLIS
 valorizzare il patrimonio forestale
 favorire l’incremento della dotazione verde in ambito urbano
con attenzione al recupero di aree degradate
43/53
43/53
Allegato B
 studi, ricerche, pianificazione, programmazione
 spese di gestione dei processi tecnico amministrativi
 realizzazione di viabilità percorribile da mezzi motorizzati e sua manutenzione ordinaria e
straordinaria
 giardini e relative attrezzature
 impianti forestali prevalentemente produttivi
 interventi di lotta fitosanitaria chimica
 realizzazione delle opere idrauliche e movimenti terra non correlati all’intervento forestale
 opere di ingegneria civile
 vivai e piantonai
 interventi di compensazione a seguito di trasformazione del bosco
 opere di compensazione dovute o prescritte per impatti ambientali
 in generale opere che non si configurano come interventi forestali e a rilevanza ecologica e di
incremento della naturalità
Cosa non si può fare ?
44/53
Allegato A
 D.g.r. 3839/2006 “Programma attuativo 2006-09 per la
realizzazione di 10.000 ha di nuovi boschi e sistemi verdi
multifunzionali”
 D.g.r. 16039/2004 “Valorizzazione aree verdi”
 Programma Sviluppo Rurale, per gli interventi agroforestali e di
incremento della naturalità
 D.g.r. 327/2010 “Disposizioni attuative quadro e criteri di riparto per
la concessione di contributi in merito all’aiuto 475/2009 “Misure
forestali” ai sensi del l.r. 31/2008 artt. 25, 26, 40 c. 5 lett. b), 55 c. 4 e
56”
Riferimenti normativi per i Comuni che gestiscono in proprio le risorse
45/53
Tipologie interventi ammissibili:
A - Sistemi Verdi
A1 - a prevalenza di bosco
A2 - a prevalenza di elementi lineari
A3 - altri elementi naturaliformi capaci di produrre habitat per la biodiversità e/o
servizi ecosistemici
Compreso 2 anni di manutenzione collegati al nuovo intervento
B - Interventi selvicolturali (Comuni ricadenti negli ambiti delle Comunità Montane)
C - Acquisto terreni
Riferimento per i Comuni che hanno versato al Fondo Aree Verdi
46/53
Dati al 1 giugno 2013
972 su 1544 i comuni accreditati
al sistema di monitoraggio
116 hanno attivato
le procedure
540 i titoli abilitativi
rilasciati
1,96 Meuro
di maggiorazione riscossi
177,74 ettari di suolo trasformati
3,06 Meuro
dotazione complessiva
del Fondo
DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
Grazie per l’attenzione
Struttura Uso e Tutela del Suolo Agricolo
Direzione Generale Agricoltura

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Analisi e politiche di controllo degli usi del suolo Stefano Agostoni

  • 1. Analisi e politiche di controllo degli usi del suolo 26 settembre 2013, Milano Stefano Agostoni DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
  • 3. 1955 1980 1999 2007 USO SUOLO SUP. (HA) % SUP. (HA) % SUP. (HA) % SUP. (HA) % Aree Antropizzate 100.000 4,2 194.000 8,1 302.000 12,6 336.000 14,1 Aree Agricole 1.322.000 55,4 1.262.000 52,9 1.087.000 45,5 1.043.000 43,7 Boschi e Aree Naturali 888.000 37,2 854.000 35,8 917.000 38,4 927.000 38,8 300.000 ha = 3.000 km2
  • 4. 100 150 200 250 300 350 1.955 1.980 1.999 2.007 Aree Antropizzate Popolazione
  • 5. Variazione sup. antropizzate (t2 e t1) rispetto alla stessa superficie t1 Intensità di consumo di suolo Definisce l’incremento di superficie antropizzata* nell’area considerata Indicatori a scala regionale AAi= superficie dell’area antropizzata iesima nell’area considerata (m2) t2 = anno su cui è calcolato l’incremento (Dusaf 2.1) t1 = anno cui è riferito l’incremento (Dusaf 1.1) * Tutte le sottoclassi comprese entro la classe 1 aree antropizzate Misurare il cambiamento
  • 6.
  • 7. Suolo ed abitanti IL 18,6% DI COMUNI (288) È URBANIZZATO PER OLTRE IL 35% E IN QUESTI COMUNI VI ABITA CIRCA IL 53% DELLA POPOLAZIONE, PARI AD OLTRE 5 MILIONI DI ABITANTI L’8% DEI COMUNI (124) È URBANIZZATO PER OLTRE IL 50% E IN QUESTI VI ABITA IL 38,6% DELLA POPOLAZIONE INFINE L’1,3% (20) È URBANIZZATO PER OLTRE IL 75% E IN QUESTI VI ABITA QUASI IL 20% DELLA POPOLAZIONE Quasi il 60% della popolazione abita dove il suolo libero e’ meno della meta’ o del quarto del territorio di riferimento
  • 8. Contesto • Il suolo è risorsa finita e strategica ed un patrimonio collettivo • La trasformazione del suolo ha cause molteplici il cui governo deve essere complessivo • Le dinamiche connesse alle cause sono in forte rinnovamento ( politiche edilizie orientate alla qualità del prodotto e alla trasformazione edilizia. La necessità di nuove infrastrutture è molto messa in dubbio) • Orientamento generale di riequilibrio del territorio, la competitività è sempre più associata alla sostenibilità • Criticità nei tempi brevissimi di CS in rapporto alla messa in opera di strumenti di regolazione assoggettati a tempi medio lunghi
  • 9. Cosa fanno gli altri • Germania: limite quantitativo alle trasformazioni ( 30 ha/g al 2020 – 0 ha/g al 2050, tutela aree agricole, divieto cambio uso aree tutelate, forti incentivi riutilizzo aree dismesse, eco-conto, urbanizzazioni in accessibilità tpl • Gran Bretagna: 60% nuove urbanizzazioni in aree dismesse, densificazione 30 unità ab./ha, tutela aree agricole, no deroghe in aree tutelate e greenbelt • Paesi Bassi: 40% nuove costruzioni in aree dismesse/sottoutilizzate, divieto trasformazioni in greenbelt e randstad, fiscalità agevolata per recupero e pesante per aree libere, soggetto privato paga infrastrutture e servizi se urbanizza oltre un limite dalle citta’, depoliticizzazione misure contenimento, studio strumenti ricomposizioni fondiarie • Stati Uniti: 11 stati hanno già adottato regolamenti per CS, aumentata la durata del piano ( favorisce la densificazione), i singoli stati comprano aree libere appettibili per l’urbanizzazione
  • 10. Domanda di correttivi – Interventi della Giunta • Integrazione delle leve di governo • Responsabilizzazione degli attori coinvolti • Riequilibrio regole pubbliche e risorse private • Uso razionale delle risorse e coordinamento delle politiche territoriali
  • 11. Le linee di lavoro • Maggior cogenza degli strumenti urbanistici (migliorare gli aspetti prescrittivi che governano i processi di piani) • Attrattivita’ del territorio e delle aree dismesse ( lo sviluppo edilizio deve rendersi attraente come rigenerazione urbana) • Sviluppo della conoscenza (monitoraggi, diffusione info e maggior coerenza fra fabbisogni e previsioni) • Fiscalita’ locale e valorizzazione aree dismesse ( progressivo disincentivo a trasformare aree agricole e facilitare interventi su aree dismesse sia dal punto di vista economico che procedurale) • Semplificazione amministrativa (per il riutilizzo e la riqualificazione) • Implementazione delle valutazioni Ambientali
  • 12. Agenda uso e valorizzazione del suoloAGENDA CONSUMO SUOLO 2012 AMBITO DI INTERVENTO 1: MAGGIOR COGENZA NEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE Nr AZIONI PREVISIONI SINTETICO REPORT ATTIVITÀ SVOLTE AL 31/12/2012 EVENTUALI CRITICITÀ/RILANCI 1 Variante al Piano Territoriale Regionale (PTR). Nel 2012 si procederà ad effettuare: 1. l’aggiornamento annuale al PTR mediante Documento Strategico Annuale (DSA); 2. impostare gli approfondimenti tematici e metodologici necessari ad una revisione del PTR (variante), che si attiverà nell’anno 2013-14. Cronoprogramma per l’aggiornamento: 1. rinnovo gruppo di lavoro (GdL) e sua convocazione (entro febbraio); 2. condivisione nel GdL tematismi oggetto di aggiornamento (entro fine marzo); 3. formulazione da parte dei componenti del GdL di proposte di modifica e bozza di documento per la Giunta (entro fine aprile). Verranno comunque rispettati i tempi dettati dalla Programmazione Regionale per l’aggiornamento del DSA. DG Territorio e Urbanistica La documentazione relativa all'aggiornamento del PTR è stata trasmessa al Consiglio regionale con DGR n. 4106 del 3 ottobre 2012 per la definitiva approvazione. Parallelamente la Direzione si è attivata per impostare gli approfondimenti tematici e metodologici necessari ad una revisione del PTR (variante), che si attiverà nell’anno 2013-14. 2 Formulazione di specifici indirizzi regionali in ordine all’istituto della perequazione urbanistica nell’ambito della predisposizione dei PGT. Il documento tecnico conterrà indicazioni e criteri ad ausilio delle Amministrazioni Comunali per un efficace utilizzo degli istituti della perequazione e compensazione urbanistica, mettendo in evidenza vantaggi, limiti e aspetti ad oggi controversi in ambito legislativo. Il documento tecnico dovrà essere approvato mediante deliberazione di Giunta Regionale (DGR). Cronoprogramma: 1. definizione di un indice ragionato del documento tecnico per la DGR (entro fine marzo); 2. elaborazione della versione avanzata del documento tecnico (entro fine settembre); 3. predisposizione della DGR (entro fine dicembre). DG Territorio e Urbanistica - FLA L’attività è stata condotta durante l’anno nel rispetto della tempistica prospettata nella programmazione. Si è pertanto proceduto alla predisposizione del documento tecnico oggi disponibile nella versione definitiva. Il documento ha lo scopo di approfondire i contenuti dell’art. 11 della LR 12/2005 ad ausilio di tecnici e amministratori comunali e mette in luce attenzioni da prestare, possibili benefici, limiti di applicazione e possibili relazioni efficaci con obiettivi di pianificazione derivanti dall’introduzione negli strumenti urbanistici locali dei nuovi istituti della perequazione e compensazione urbanistica. La chiusura anticipata della legislatura non ha permesso di trasmettere alla Giunta regionale per la prevista approvazione il documento tecnico. 3 Integrazione dei criteri regionali per l’individuazione da parte delle Province degli ambiti agricoli di interesse strategico con elementi maggiormente conservativi. La finalità dell’azione è quella di rendere più incisiva l’azione di tutela e valorizzazione dei suoli del sistema rurale–paesitico-ambientale attraverso l’integrazione dei criteri approvati con deliberazione della Giunta regionale n. 8059/2008. Cronoprogramma: 1. formulazione della proposta di integrazione del testo della DGR n. 8059/2008 da sottoporre a tutti soggetti interessati per la condivisione (entro fine anno); 2. approvazione in Giunta regionale del testo integrato (da agire nel 2013). DG Sistemi Verdi e Paesaggio - DG Territorio e Urbanistica È stata predisposta la proposta di revisione del testo della DGR n. 8059/2008 (Criteri per la determinazione degli ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico nei PTCP); il testo è stato sottoposto a tutti i soggetti interessati come previsto dal cronoprogramma. 4 Software per indicatori di monitoraggio dei Piani di Governo del Territorio (PGT). In considerazione della necessità di fornire ai Comuni uno strumento di semplice utilizzo per l’attività di monitoraggio ambientale dei PGT, verrà realizzato un software prototipale, limitato ad un set di indicatori, capace di comparare i dati dei diversi Comuni e di aggregare le informazioni a livello superiore. Successivamente si valuterà l’opportunità di estendere il progetto a tutti gli indicatori di monitoraggio dei PGT. Cronoprogramma: 1. progettazione di dettaglio: realizzazione della progettazione applicativa e modellazione banca dati (entro 1° semestre 2012); 2. sviluppo versione prototipale (2° semestre 2012). DG Territorio e Urbanistica Si è conclusa la progettazione applicativa e la modellazione della banca dati. È stato consegnato da parte di Lombardia Informatica il prototipo in versione definitiva sulla prima parte degli indicatori. E’ previsto il test del modello con una decina di comuni campione per la prima parte dell’anno. Intanto si sta sviluppando la seconda parte del modello (variazione e reportistica). 5 Modifica della Legge Regionale 12/2005. La finalità dell’azione è quella di sviluppare, entro il 31 dicembre 2012, un pacchetto di misure da inserire nella revisione della LR12/2005, che avverrà mediante specifica proposta di legge, da formalizzare in Consiglio regionale nel 2013. Percorso procedurale: 1. individuazione dei tematismi da inserire nella proposta di modifica della LR12/2005 (entro marzo), anche mediante il coinvolgimento di tutte le Direzioni Generali; 2. confronto con i portatori di interesse esterni (entro fine maggio); 3. stesura dell’articolato di legge (entro 31.12.2012). DG Territorio e Urbanistica La stesura della bozza di articolato di legge è stata posticipata al primo semestre dell’anno 2013 in ragione dello scioglimento anticipato del Consiglio Regionale. Attraverso la DGR 4575 del 19/12/2012 avente ad oggetto “Presa d'atto della comunicazione del presidente Formigoni di concerto con gli assessori Giovannelli, Salvemini e Elias avente oggetto: “stato di attuazione delle politiche regionali a chiusura della IX legislatura - linee guida per una proposta normativa sul contenimento del consumo di suolo“ si è voluto evidenziare, in relazione all’obiettivo, quanto realizzato è propedeutico alla stesura di un articolato, così da restituire il quadro di conoscenza per la Giunta che darà avvio alla X Legislatura. È stato inoltre attivato un percorso di approfondimento tematico e di confronto (per un numero limitato di incontri) con rappresentanti della comunità tecnica e scientifica finalizzato all’individuazione di ulteriori elementi di innovazione e di strategie efficaci per la crescita armonica del territorio ed il benessere dei cittadini, elementi che potrebbero essere inseriti nella revisione della LR12/2005. DG Semplificazione e Digitalizzazione È stato predisposto il documento “Il consumo di suolo in Europa e negli Stati Uniti: best pratice e strumenti operativi" che illustra nel dettaglio alcune buone pratiche relative al consumo di suolo mediante l’esame ricognitivo di alcune esperienze europee ed extraeuropee con l’obiettivo di fornire possibili e replicabili spunti al contesto lombardo, anche in sede di revisione della lr
  • 14. Proposte normative nazionali • Ddl «Catania» scorsa legislatura (soglie sup. consumabili, divieto mutamento destinazione sup. beneficiarie aiuti stato e CE, destinazione proventi titoli abilitativi, norma transitoria di salvaguardia fatte salve le previsioni SU) • Ddl «De Girolamo» riprende ddl Catania ed introduce priorita’ al riuso con censimento dei comuni delle aree edificate suscettibili al recupero, richiesta motivazione del non riuso (debole il link con le previsioni) • Ddl « Stefano» recupera il testo emendato dalle regioni al DdL Catania (ob. quantitativo di riduzione del CS in luogo delle soglie consumabili, norma transitoria di salvaguardia fatte salve le previsioni con contenuti conformativi della proprieta’) • PdL alla Camera «Realacci» contributo per CS ( 3 volte oneri e cc) o cessione compensativa, fondo recupero e riqualificazone, ambiti rigenerazione urbana in regime agevolato, perequazione territoriale, compensazioni, fiscalita’ locale e destinazione oneri) • PdL alla Camera Bordo riprende il testo «Stefano»
  • 15. PdL regionali • PdL Prina scorsa legislatura (soglie, compensazione eco preventiva, rafforzamento PTR-PTCP ed integrazione processi di piano, recupero, carta CS) • PdL Belotti scorsa legislatura ( raccordo previsioni/fabbisogni, priorità al recupero, non trasformabilità aree agricole entro 5 anni dalla dismissione o 10 se ha ricevuto contributi di settore, soglie, forti maggiorazioni oneri per trasformazioni extra TUC e destinazione dei proventi per recupero e SV(1/5) • PdL Iniziativa popolare scorsa legislatura (carta CS, obbligo riuso, compensazione ecologico preventiva) • PdL n.6 riprende pdl Prina ( soglie, rafforzamento ruolo PTR, PTCP con prescrittività, carta CS, compensazioni, rafforzamento VAS) • PdL n.40 riprende pdl Belotti (raccordo previsioni-incrementi demografici, monitoraggio provinciale aree dismesse, oneri extra TUC aumentati al 50% e per GSV 70%, proventi ai comuni 1/5 SV 4/5 recupero edilizia privata e incentivi aree dismesse, corresponsione ai comuni confinanti parte oneri GSV, ulteriormente abbattuti oneri per ristrutturazioni)
  • 16. LA LEGGE L’ATTUAZIONE IL MONITORAGGIO GLI INTERVENTI 1 2 3 4 2/53 Provvedimenti già vigenti sul territorio Art.43 l.r. 12/05 Fondo Aree Verdi
  • 17. LA LEGGE L’ATTUAZIONE IL MONITORAGGIO GLI INTERVENTI 1 2 3 4 3/533/53
  • 18. SISTEMI VERDI E PAESAGGIO Capo IV Contributo di costruzione Art. 43. Contributo di costruzione 2 bis. Gli interventi di nuova costruzione che sottraggono superfici agricole nello stato di fatto sono assoggettati ad una maggiorazione percentuale del contributo di costruzione, determinata dai comuni entro un minimo dell’1,5 ed un massimo del 5 per cento, da destinare obbligatoriamente a interventi forestali a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità. L.r.12/2005 4/53
  • 19. Le nuove costruzioni che sottraggono aree agricole (anche gli incolti) indipendentemente dalla relativa destinazione urbanistica … Comma 2 bis 5/53
  • 20. … sono assoggettate ad una maggiorazione del contributo di costruzione determinata dai comuni dal 1,5 al 5% 8/53 6/53
  • 21. Tassa di scopo … … da destinare obbligatoriamente a Sistemi verdi 7/53
  • 22. Per realizzare tali interventi la norma prevede, anche, l’istituzione di un Fondo regionale in seguito denominato Fondo Aree Verdi … Comma 2 bis 1 11/53
  • 23. Risorse regionali Maggiorazioni provenienti dai comuni obbligati al versamento Maggiorazioni provenienti dai comuni che versano volontariamente Altre risorse … alimentato da: a. d. b. c. 12/53
  • 24. Le maggiorazioni da versare obbligatoriamente sono quelle che derivano da interventi in aree ricadenti in: Accordi di Programma o Programmi Integrati di Intervento di interesse regionale Comuni capoluogo di Provincia Parchi regionali e nazionali FONDO REGIONALE 13/53
  • 25. … i comuni non obbligati a versare le maggiorazioni al Fondo impegnano le risorse riscosse in modo autonomo CASSE COMUNALI 14/53
  • 27. Le disposizioni attuative  D.g.r. 8757/2008 - Linee guida per la maggiorazione del contributo di costruzione per il finanziamento di sistemi verdi  D.d.u.o. 2609/2009 - Modalità aggiornamento strato informativo  D.g.r. 11297/2010 - Linee guida per l’istituzione e modalità di gestione del Fondo Aree Verdi (FAV)  D.d.g. 11517/2010 - Disposizioni tecniche per il monitoraggio  D.d.g. 12754/2011 - Disposizioni tecniche per l’accesso al FAV 17/53
  • 28. Gli adempimenti comunali Entro il 12/04/2009 i comuni, con deliberazione consiliare da trasmettere alla Regione, potevano determinare:  le aree agricole nello stato di fatto a partire dalla cartografia regionale  la graduazione della maggiorazione del contributo di costruzione, considerando i criteri regionali, fermo restando che nelle aree ricadenti in AdP/PII di interesse regionale, nei Comuni capoluogo e dai parchi la maggiorazione è del 5% 18/53
  • 29. Lo strato informativo che identifica le aree agricole nello stato di fatto, è costituito dalle categorie della banca dati DUSAF 2.0 - Uso suolo:  aree agricole  praterie naturali d’alta quota  boschi a densità bassa  aree in evoluzione  aree umide interne La cartografia è scaricabile dal geoportale regionale all’indirizzo: www.cartografia.regione.lombardia.it 19/53
  • 30. Decorso il termine, in assenza di determinazioni dei comuni:  il riferimento per l’applicazione della norma è la perimetrazione delle aree come definita dalla Regione. Su tali aree è applicata la maggiorazione del 5%  i Comuni possono definire anche successivamente, considerando i criteri regionali, la graduazione della maggiorazione del contributo di costruzione 20/53
  • 31. I comuni obbligati versano i proventi di ogni singola maggiorazione alla tesoreria regionale, entro 30 giorni dalla riscossione Le maggiorazioni non destinate al Fondo e non impegnate dai Comuni entro tre anni dalla riscossione, confluiscono nel Fondo mediante versamento da parte dell’ente entro 30 giorni dalla scadenza del predetto termine triennale 21/53
  • 32. Dal 12/04/2009 i comuni devono riscuotere i proventi derivati dall’applicazione della norma per tutte le trasformazioni che determinano sottrazione di aree agricole nello stato di fatto 21/53 22/53
  • 33. I comuni riscuotono i proventi delle maggiorazioni in un’unica soluzione:  al momento del rilascio del Permesso di costruire  prima dell’inizio dei lavori in caso di Denuncia di inizio attività 23/53
  • 34. II soggetto gestore del Fondo è Finlombarda S.p.A. 25/53
  • 35. L’accesso al Fondo è previsto secondo procedura a SPORTELLO  Risorse: concorrono quelle versate “obbligatoriamente” o “spontaneamente”  Soggetti beneficiari: esclusivamente i comuni che hanno versato, congiuntamente ad altri enti e/o privati  Tempi erogazione: fino a tre anni dalla riscossione di ogni singola maggiorazione  Premialità regionale : a favore dei Comuni che hanno versato, se promuovono “interventi di scala sovralocale e/o con il coinvolgimento di privati” 26/53 26/53
  • 36. FINLOMBARDA REGIONE LOMBARDIA COMUNE COMUNITÀ MONTANA e/o PARCO Richiede eventuale verifica tecnica a FINLOMBARDA COMUNE FINLOMBARDA PROVINCIA Verificala documentazione, redige il verbale di liquidazione e lo invia a Presenta domanda di pagamento SAL o Saldo a Eroga al Inizia i lavori Schema della procedura a SPORTELLO COMUNE PROVINCIA Verifica l’ammissibilità della domanda e invia verbale di ammissibilità a Richiede verifica finanziaria a Comunica esito Comunica esito COMUNE Presenta domanda alla 27/53
  • 37. L’accesso al Fondo è previsto secondo procedura a BANDO  Risorse: concorrono quelle “regionali”, le “altre”, nonché quelle non utilizzate entro il triennio nell’ambito della procedura “a sportello”  Soggetti beneficiari: comuni e loro associazioni, province, comunità montane, persone fisiche o giuridiche di diritto privato, proprietari o possessori di terreni in quanto le risorse sono svincolate territorialmente 28/53
  • 39.  le aree agricole nello stato di fatto interessate da interventi che hanno dato titolo alla maggiorazione in oggetto  le entrate determinate dalla maggiorazione in oggetto  gli interventi attuati attraverso l’utilizzo dei suddetti contributi Cosa monitora la Regione ? 30/53
  • 40. Al fine di offrire un servizio ai comuni e standardizzare le operazioni di monitoraggio relative alle procedure di:  trasmissione dei dati  versamento dei proventi delle maggiorazioni  gestione del Fondo è stato predisposto, l’applicativo informatizzato MONITORAGGIO FONDO AREE VERDI on line dal 10 gennaio 2011, e accessibile attraverso il sito web www.sistemiverdi.regione.lombardia.it e dal 1 maggio 2013 www.agricoltura.regione.lombardia.it 31/53
  • 43. 34/53
  • 44. 35/53
  • 45. CODICE ALFANUMERICO da utilizzare come CAUSALE DEL VERSAMENTO alla Tesoreria regionale tramite Bonifico bancario o C/C postale 36/53
  • 48. 39/53
  • 49. 40/53
  • 51. Cosa si può fare ? 42/53
  • 52. I comuni utilizzano i proventi delle maggiorazioni per:  costruire la rete ecologica e la rete del verde  valorizzare le aree verdi e incrementare la naturalità nei PLIS  valorizzare il patrimonio forestale  favorire l’incremento della dotazione verde in ambito urbano con attenzione al recupero di aree degradate 43/53 43/53
  • 53. Allegato B  studi, ricerche, pianificazione, programmazione  spese di gestione dei processi tecnico amministrativi  realizzazione di viabilità percorribile da mezzi motorizzati e sua manutenzione ordinaria e straordinaria  giardini e relative attrezzature  impianti forestali prevalentemente produttivi  interventi di lotta fitosanitaria chimica  realizzazione delle opere idrauliche e movimenti terra non correlati all’intervento forestale  opere di ingegneria civile  vivai e piantonai  interventi di compensazione a seguito di trasformazione del bosco  opere di compensazione dovute o prescritte per impatti ambientali  in generale opere che non si configurano come interventi forestali e a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità Cosa non si può fare ? 44/53
  • 54. Allegato A  D.g.r. 3839/2006 “Programma attuativo 2006-09 per la realizzazione di 10.000 ha di nuovi boschi e sistemi verdi multifunzionali”  D.g.r. 16039/2004 “Valorizzazione aree verdi”  Programma Sviluppo Rurale, per gli interventi agroforestali e di incremento della naturalità  D.g.r. 327/2010 “Disposizioni attuative quadro e criteri di riparto per la concessione di contributi in merito all’aiuto 475/2009 “Misure forestali” ai sensi del l.r. 31/2008 artt. 25, 26, 40 c. 5 lett. b), 55 c. 4 e 56” Riferimenti normativi per i Comuni che gestiscono in proprio le risorse 45/53
  • 55. Tipologie interventi ammissibili: A - Sistemi Verdi A1 - a prevalenza di bosco A2 - a prevalenza di elementi lineari A3 - altri elementi naturaliformi capaci di produrre habitat per la biodiversità e/o servizi ecosistemici Compreso 2 anni di manutenzione collegati al nuovo intervento B - Interventi selvicolturali (Comuni ricadenti negli ambiti delle Comunità Montane) C - Acquisto terreni Riferimento per i Comuni che hanno versato al Fondo Aree Verdi 46/53
  • 56. Dati al 1 giugno 2013 972 su 1544 i comuni accreditati al sistema di monitoraggio 116 hanno attivato le procedure 540 i titoli abilitativi rilasciati 1,96 Meuro di maggiorazione riscossi 177,74 ettari di suolo trasformati
  • 58. DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA Grazie per l’attenzione Struttura Uso e Tutela del Suolo Agricolo Direzione Generale Agricoltura