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Forlì, 26 febrraio 2012
       Fiera Natural Expo
Democrazia diretta e partecipativa
   Strumenti ed applicazioni
       a cura di Giuseppe Carpentieri
  http://peppecarpentieri.wordpress.com/
La nostra Costituzione
                           Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, (virgola) che la
  esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

                      Art. 67.
Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed
  esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
DLgs 18 agosto 2000, n. 267 Testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali pubblicato nella Gazzetta
  Ufficiale n. 227 del 28 settembre 2000 - Supplemento
                      Ordinario n. 162
Articolo 8
    Partecipazione popolare
   I comuni, anche su base di quartiere o di frazione, valorizzano le libere
   forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare
   all'amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono
   disciplinati dallo statuto.
   2. Nel procedimento relativo, all'adozione di atti che incidono su situazioni
   giuridiche soggettive devono essere previste forme di partecipazione degli
   interessati secondo le modalità stabilite dallo statuto, nell'osservanza dei
   principi stabiliti dalla L. 7 agosto 1990, n. 241.
   3. Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della
   popolazione nonché procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e
   proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la
   migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le
   garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti
   referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini
A livello europeo
• Presso l’Unione Europea ci sono tre organi
  istituzionali con potere legislativo e solo uno è
  eletto dal popolo sovrano
• I cittadini eleggono direttamente solo il
  Parlamento europeo
• La Commissione europea
• Il Consiglio d’Europa
•   Banca Centrale Europea (BCE)
•   Organizzazione sovranazionali (WTO, club Bilderberg, CFR,
    Commissione Trilaterale)
In una vera democrazia
• E’ sufficiente applicare il principio di tutte
  le democrazie: la sovranità popolare
• Sovranità monetaria
• Autogoverno e controllo diretto di tutte le
  istituzioni rappresentative
• Oggi bisogna integrare la democrazia
  rappresentativa con la democrazia diretta
Cosa vuol dire partecipare?
• Partecipare vuol dire essere parte.
• Uno spettare di una partita di calcio o di un
  film partecipa passivamente, questo è ciò
  che facciamo quando votiamo, poiché
  deleghiamo.
• Una democrazia compiuta consente ai
  cittadini di prendere parte al processo
  decisionale politico.
• Organizzare le comunità applicando metodi e
  strumenti di democrazia diretta è un modo
  ragionevole di attuare l’autoderminazione dei
  popoli e consente a tutti di poter crescere dal
  punto di vista umano e non materiale.
• I cittadini possiedono il potere supremo –
  sovranità popolare - e pertanto sono già
  legittimati nell’auto-gestirsi i territori applicando il
  buon senso e decidendo direttamente come e
  dove destinare i soldi delle proprie tasse.
  Questo sta già accadendo in almeno 500 città
  del mondo[1], ed avviene da molto di più tempo in
  Svizzera.
•
  [1] PAOLO MICHELOTTO, democrazia dei cittadini, Troll edizioni 2008
Tre forti critiche di Norberto Bobbio sulla partecipazione
                 figlia della democrazia rappresentativa
   • a) la partecipazione si risolve nella migliore delle ipotesi nella
     formazione della volontà della maggioranza parlamentare; ma
     il parlamento non è più nella società industriale avanzata il
     centro del potere reale, essendo spesso soltanto una
     camera di registrazione di decisioni prese altrove;
   • b) anche se il parlamento fosse ancora l'organo del potere
     reale, la partecipazione popolare si limita a intervalli più o
     meno lunghi a dare la propria legittimazione a una classe
     politica ristretta che tende alla propria
     autoconservazione, e che è via via sempre meno
     rappresentativa;
   • c) anche nel ristretto ambito di un'elezione una tantum senza
     responsabilità politiche dirette la partecipazione è distorta, o
     manipolata, dalla propaganda delle potenti
     organizzazioni religiose, partitiche, sindacali ecc.


Fonte: Norberto Bobbio, l’età dei diritti, Einaudi Torino 1990
• Le decisioni sarebbero di migliore
  qualità se si disponesse di informazioni
  su come le risorse vengono
  attualmente impiegate
• È ciò che il modello Porto Alegre consente
  di controllare per tutti i cittadini, poiché
  essi partecipano al processo decisionale
  ed hanno tutti gli strumenti per vedere
  come vengono spesi i soldi pubblici, le loro
  tasse.
• Esistono forme di democrazia praticata?
• Si
• In Svizzera hanno il referendum propositivo
  legislativo, in California, in Baviera (Germania), nel
  New England (USA) hanno i Town Meeting, e
  revocano il mandato ai Sindaci ed in Brasile a
  Porto Alegre, nello Stato del Rio Grande do Sul, (ed
  in altre 226 municipalità) i cittadini decidono col
  Consiglio Comunale.
• Introduzione (L. costituzionale n. 3/2001) in Italia nelle
  cinque Regioni a Statuto speciale delle tre tipologie
  di referendum (propositivo, abrogativo, consultivo).
• Sperimentazione di B.P. in alcuni comuni italiani:
  Colorno (PR), Grottammare (AP), Pieve Emanuele
  (MI)
• Il Town Meeting è una forma di governo locale praticata
  comunemente nel nord est degli USA, nella regione
  chiamata New England composta da 5 stati: il Vermont,
  il Connecticut, il Maine, il Rhode Island e il
  Massachussets. Sono una piccola porzione degli USA,
  quella della più antica colonizzazione Inglese. I primi
  Town Meeting di cui si ha conoscenza risalgono alla fine
  del 1600, quindi la loro storia ha più di 300 anni. Di
  solito, oggi, i Town Meeting avvengono nelle città più
  piccole di 6000 abitanti. Le città più grandi possono in
  ogni momento decidere di passare a una forma
  rappresentativa di Town Meeting come ad esempio
  Boston che passò alla forma rappresentativa nel 1820. I
  Town Meeting sono delle assemblee cittadine che si
  tengono solitamente 1 volta l'anno, tradizionalemente il
  primo martedì di marzo. La maggior parte iniziano al
  mattino e terminano il primo pomeriggio e possono
  durare 4-6 ore.
• Al contrario di ciò che avviene in una
  democrazia, non viviamo in comuni
  democratici, anzi, viviamo in feudi della
  peggiore specie. Per cambiare le cose non
  è sufficiente eleggere persone illuminate,
  ma è necessario introdurre la
  democrazia = governo del popolo,
  almeno a livello locale, e non dobbiamo
  pensare ad utopie; ma è sufficiente
  copiare l’esperienza di Porto Alegre,
  introducendo i Bilanci Partecipativi
  deliberativi ed i referendum propositivi
  legislativi.
Il Bilancio Partecipativo di Porto Alegre
• Inserire le Assemblee deliberative popolari nelle
  circoscrizioni comunali è la risposta concreta
  alla crescente richiesta di democrazia (governo
  del popolo) all'interno delle città. Con questo
  strumento i cittadini possono partecipare al
  processo decisionale decidendo direttamente
  come spendere parte del bilancio comunale
  (circa il 25%). Questo modello di vera
  democrazia è stato applicato molto bene a Porto
  Alegre sin dal 1989, risolvendo molti problemi
  di gestione ed organizzazione urbana.
Il Bilancio Partecipativo deliberativo è un
   metodo che consente a tutti i cittadini di:
• avanzare proposte e controllare il
   bilancio comunale
• discutere sui temi
• decidere come spendere i soldi del
   proprio comune (“democrazia economica” – art. 47 Cost.)
Quindi uno strumento di democrazia
   (governo del popolo) diretta, cioè i cittadini
   decidono senza delegare.
• Fu istituito, nel 1990, il Gabinetto di Pianificazione
     (GAPLAN) che articola i piani di investimento
     direttamente con la popolazione attraverso il Bilancio
     Partecipativo (B.P.). Ed in più ci fu la riforma del
     Coordinamento delle Relazioni con la Comunità (CRC)
     con particolare riferimento nell'ambito del B. P. Quindi
     due organi collegati al Gabinetto del Sindaco che
     dialogano con la popolazione nel B.P. sulla
     pianificazione orizzontale. Ci fu un risanamento
     finanziario del bilancio con l'obiettivo di "moralizzare
     gli sprechi" e diminuire i costi della macchina
     amministrativa. Come prima cosa furono ridotti gli
     sprechi: del 26%il consumo di benzina del parco
     macchine municipale e del 36% l'affitto auto, furono
     ridotti del 20% gli stipendi di Sindaco e Assessori,
     vennero licenziati tutti i funzionari-fantasma, e
     garantita la concorrenza fra fornitori di beni e servizi
     all'Amministrazione assicurando i tempi massimi di
     pagamento degli stessi.
Fonte: Giovanni Allegretti, l'insegnamento di Porto Alegre, Alinea Firenze 2003
• Fu data "priorità a favore dei poveri"
• Rendere partecipe la popolazione attraverso una
   comunicazione capillare
• Recuperare il livello di partecipazione del Comune alla
   produzione del reddito della città.
L'obiettivo fu raggiunto nel 1992. L'aumento delle entrate
   diede modo all'amministrazione di investire negli
   interventi programmati dalla popolazione nel Bilancio
   Partecipativo. Già nel 1991 il Piano degli Investimenti
   (PI) investiva nelle priorità:
• maggiore mobilitazione popolare nel Bilancio
   Partecipativo
• in infrastrutture e servizi
• maggiore popolazione concentrata in aree di carenza
   massima.
• Il B.P. discute e raccoglie le proposte provenienti
  dalla popolazione nell'arco temporale di un anno. Il
  processo su base democratica e deliberativa, si articola
  in fasi e livelli stabilendo le priorità di bilancio del
  Comune e sull'articolazione dettagliata del Piano
  annuale degli Investimenti. Quindi il B.P. rappresenta
  un'arena deliberativa dove i cittadini hanno il doppio
  ruolo di controllore del Comune e di politici attivi
  proponendo gli obiettivi da raggiungere.
• Gli ambiti di articolazione del processo sono due:
• uno a base geografico (aree territoriali, quartieri, regioni)
• uno a base tematico
• Nelle varie aree territoriali i cittadini dopo lunghi incontri
  propongono, valutano e votano a seconda delle proprie
  necessità, 4 priorità all'interno di una lista di 14 possibili
  aree tematiche riconfermate o variate all'inizio di ogni anno
  solare con il concorso di tutti i cittadini e dell'Amministrazione.
  La base tematica richiede su 6 temi mirati di priorizzare
    opere strutturali, progetti e direttrici di servizi nella città
    nelle seguenti aree d'intervento:
•   circolazione e trasporti
•   salute e assistenza sociale
•   educazione, sport e tempo libero
•   cultura
•   sviluppo economico e raccolta delle imposte
•   organizzazione della città e sviluppo urbano e ambientale
L'articolazione annuale del processo di B.P. è scandita da
   assemblee pubbliche, seminari, incontri di
   discussione approfondita e sessioni di valutazione e
   votazione tra loro differenziate.
• Quindi, valutando intorno ai nostri problemi di
  corruzione etc. L’introduzione di questo
  strumento, dove è avvenuta ha dato molteplici
  risultati:
• Riduzione degli sprechi,
• riduzione della corruzione (praticamente è zero
  nel Bilancio Partecipativo, risulta costoso
  corrompere decina di migliaia di cittadini),
• coinvolgimento attivo della cittadinanza e
  quindi vera democrazia. Tutti risultati che i partiti
  politici italiani hanno sempre decantano ma mai
  visti ed avuti, anzi è accaduto il contrario.
Diagramma organizzato del BP. Il flusso decisionale non è
                                                                          verticale




Fonte; Giovanni Allegretti, l’insegnamento di Porto Alegre, Alinea 2003
Costruzione della Matrice generale delle spese del Comune
Partecipazione dei delegati nel COP




Fonte; Giovanni Allegretti, l’insegnamento di Porto Alegre, Alinea 2003
Gli strumenti della democrazia
•   Iniziativa popolare
•   Referendum abrogativo
•   Referendum consultivo
•   Bilancio partecipativo deliberativo (non
    consultivo)
• Primarie vere (diritto di autocandidatura)
• Revoca del mandato
• Mandato a termine
“Non sono sufficienti delle buone regole, se
  non ci sono le condizioni fondamentali per
  la democrazia – lo stato di diritto, il rispetto
  dei diritti umani, la rinuncia alla violenza,
  una stampa democratica, la trasparenza
  dei processi decisionali, l’impegno di tutti
  ad attenersi alle regole – neanche le
  procedure di democrazia diretta potranno
  funzionare bene.”
                                        Thomas Benedikter, economista
   Dal 2000 è impegnato nell’iniziativa per più democrazia di Bolzano per un
                     “democrazia diretta compiuta” in Provincia di Bolzano
Il BP nel dettaglio
         • Nella prima tornata (che ha luogo in genere tra la
           seconda quindicina di marzo e l’inizio della seconda
           quindicina di aprile) si realizzano 16 assemblee plenarie
           pubbliche – una per ogni regione cittadina – e 5 plenarie
           tematiche, queste ultime in genere realizzate nella sede
           del Consiglio Comunale, per aprire ai cittadini uno degli
           spazi istituzionali tradizionalmente più elitari. Nel mese
           che precede ogni assemblea, il Comune e le
           Associazioni di Quartiere - in collaborazione - si
           occupano di pubblicizzarla attraverso i mass media ma
           anche con un’opera capillare di volantinaggio e di
           informazione, spesso fatta oralmente attraverso auto con
           casse acustiche o ‘porta a porta’

Fonte; Giovanni Allegretti,
Il BP nel dettaglio
         • Nella tornata intermedia di ogni regione (che ha luogo
           tra la seconda quindicina di aprile e la fine di maggio) è
           la popolazione ad organizzare – autonomamente dal
           Comune – numerose riunioni per fare una diagnosi delle
           sue necessità, scegliere le priorità tematiche e arrivare a
           gerarchizzare opere e servizi nella regione e costituire le
           Commissioni di accompagnamento dei lavori e le
           Commissioni di Strada che controllano informalmente
           nei vari contesti locali tutti i lavori delle imprese che
           vincono gli appalti comunali, e contribuiscono a
           disseminare nelle strade e nei quartieri la discussione
           sull’intervento pubblico nella città formale e, soprattutto,
           informale

Fonte; Giovanni Allegretti,
Il BP nel dettaglio
         • La seconda tornata di assemblee plenarie regionali e
           tematiche (che ha luogo fra l’inizio di giugno e la metà di
           luglio) segue gli stessi criteri e metodi della prima. In questa
           seconda parte dell’anno l’enfasi del processo passa dalla
           mobilitazione alla negoziazione attraverso un insieme di
           parametri collettivamente costruiti. A questo scopo vengono
           formate le principali istanze decisionali dell'Orçamento
           Partecipativo: il Forum dei Delegati (FROP) e il Consiglio
           Municipale di Bilancio (COP). Il Governo, per mezzo del
           Gabinetto di Pianificazione (GAPLAN)e dell’Assessorato alle
           Finanze, presenta il bilancio delle spese e le previsioni riviste
           di incasso per l’anno successivo, mentre ogni comunità
           consegna al GAPLAN le sue priorità gerarchiche elaborate
           circa i diversi temi scelti, le opere e i servizi richiesti.



Fonte; Giovanni Allegretti,
Il BP nel dettaglio (la seconda tornata)
         • . Il documento deve contenere esposte le 4 priorità
           tematiche votate da ogni regione in ordine di importanza,
           scelte fra 12 temi che possono variare di numero nel
           tempo; ed inoltre un formulario per ognuna delle 4 aree
           tematiche contenente la descrizione, l’indirizzo e la
           posizione gerarchica di ogni opera o servizio richiesto
           (per opere di pavimentazione e urbanizzazione primaria
           vanno anche allegati degli schizzi per individuare
                precisamente il tratto richiesto)




Fonte; Giovanni Allegretti,
Elaborazione della prima matrice di
                                  Bilancio
         • . È realizzata dopo che il GAPLAN ha raccolto tutte le
           domande di opere e servizi consegnate nella seconda
           tornata di Plenarie, le ha raccolte nel GPR (Sistema
           Integrato di Gestione dei Progetti) e – attraverso un
           sistema on line integrato con tutti gli Assessorati e i
           Dipartimenti, le ha vagliate sotto il profilo tecnico, legale
           e finanziario. Per procedere alla definizione della griglia
           di bilancio il GAPLAN costruisce “tre indicatori”,
           analizzando parallelamente le richieste espresse dalla
           popolazione nelle assemblee regionali e in quelle
           tematiche, e le necessità rilevate dall’Esecutivo. Per far
           ciò attribuisce dei punteggi ad ognuna delle cinque
           priorità espresse da ciascuna regione (5 punti alla prima,
           4 alla seconda, 3 alla terza, 2 alla quarta e 1 alla
           quinta)18 per ottenere un ranking ponderato

Fonte; Giovanni Allegretti,
Grazie !
• http://peppecarpentieri.wordpress.com/
bibliografia
•   GIOVANNI ALLEGRETTI, l’insegnamento di Porto Alegre, Alinea Firenze 2003
•   Biblioteca on-line in http://beppegrillo.meetup.com/263/ nelle sezione files.
•   DOMENICO PROCACCI (presenta), The Corporation, + volume la borsa o la vita, un film di
    Mark Achbar, Jennifer Abbott & Joel Bakan, Fandango distribuzione Real Cinema Feltrinelli
    2003
•   NORBERTO BOBBIO, il futuro della democrazia, in ET Saggi [281], Einaudi Torino 2005
•   NORBERTO BOBBIO, l’età dei diritti, in ET Saggi [478], Einaudi Torino 1995
•   ALBERTO MAGNAGHI (a cura di), il territorio degli abitanti, società locali e autosostenibilità,
    Dunod, Zanichelli Bologna 1998
•   PAOLO BERTOLOTTI, ci sono anch’io, Kc edizioni Genova 200?
•   GUSTAVO ZAGREBELSKY, imparare democrazia, in ET saggi [1443] Einaudi 2007
•   PAUL GINSBORG, la democrazia che non c’è, in Vele [25], Einaudi Torino 2006
•   FERRUCCIO PINOTTI, fratelli d’Italia, BUR Milano 2007
•   NAOMI KLEIN, shock economy, Rizzoli Milano 2007
•   Wuppertal Institut, per un futuro equo, Feltrinelli 2007
•   THOMAS BENEDIKTER, Democrazia diretta, più potere ai cittadini, Sonda
•   PAOLO MICHELOTTO, democrazia dei cittadini, Troll edizioni
•   DANIEL ESTULIN, il club Bilderberg, Arianna editrice 2009
•   MARCO DELLA LUNA, PAOLO CIONI, neuroschiavi, Macro edizioni 2009

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Forlì 26 feb 2012

  • 1. Forlì, 26 febrraio 2012 Fiera Natural Expo Democrazia diretta e partecipativa Strumenti ed applicazioni a cura di Giuseppe Carpentieri http://peppecarpentieri.wordpress.com/
  • 2. La nostra Costituzione Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, (virgola) che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art. 67. Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
  • 3. DLgs 18 agosto 2000, n. 267 Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 28 settembre 2000 - Supplemento Ordinario n. 162 Articolo 8 Partecipazione popolare I comuni, anche su base di quartiere o di frazione, valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all'amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo statuto. 2. Nel procedimento relativo, all'adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive devono essere previste forme di partecipazione degli interessati secondo le modalità stabilite dallo statuto, nell'osservanza dei principi stabiliti dalla L. 7 agosto 1990, n. 241. 3. Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini
  • 4. A livello europeo • Presso l’Unione Europea ci sono tre organi istituzionali con potere legislativo e solo uno è eletto dal popolo sovrano • I cittadini eleggono direttamente solo il Parlamento europeo • La Commissione europea • Il Consiglio d’Europa • Banca Centrale Europea (BCE) • Organizzazione sovranazionali (WTO, club Bilderberg, CFR, Commissione Trilaterale)
  • 5. In una vera democrazia • E’ sufficiente applicare il principio di tutte le democrazie: la sovranità popolare • Sovranità monetaria • Autogoverno e controllo diretto di tutte le istituzioni rappresentative • Oggi bisogna integrare la democrazia rappresentativa con la democrazia diretta
  • 6. Cosa vuol dire partecipare? • Partecipare vuol dire essere parte. • Uno spettare di una partita di calcio o di un film partecipa passivamente, questo è ciò che facciamo quando votiamo, poiché deleghiamo. • Una democrazia compiuta consente ai cittadini di prendere parte al processo decisionale politico.
  • 7. • Organizzare le comunità applicando metodi e strumenti di democrazia diretta è un modo ragionevole di attuare l’autoderminazione dei popoli e consente a tutti di poter crescere dal punto di vista umano e non materiale. • I cittadini possiedono il potere supremo – sovranità popolare - e pertanto sono già legittimati nell’auto-gestirsi i territori applicando il buon senso e decidendo direttamente come e dove destinare i soldi delle proprie tasse. Questo sta già accadendo in almeno 500 città del mondo[1], ed avviene da molto di più tempo in Svizzera. • [1] PAOLO MICHELOTTO, democrazia dei cittadini, Troll edizioni 2008
  • 8. Tre forti critiche di Norberto Bobbio sulla partecipazione figlia della democrazia rappresentativa • a) la partecipazione si risolve nella migliore delle ipotesi nella formazione della volontà della maggioranza parlamentare; ma il parlamento non è più nella società industriale avanzata il centro del potere reale, essendo spesso soltanto una camera di registrazione di decisioni prese altrove; • b) anche se il parlamento fosse ancora l'organo del potere reale, la partecipazione popolare si limita a intervalli più o meno lunghi a dare la propria legittimazione a una classe politica ristretta che tende alla propria autoconservazione, e che è via via sempre meno rappresentativa; • c) anche nel ristretto ambito di un'elezione una tantum senza responsabilità politiche dirette la partecipazione è distorta, o manipolata, dalla propaganda delle potenti organizzazioni religiose, partitiche, sindacali ecc. Fonte: Norberto Bobbio, l’età dei diritti, Einaudi Torino 1990
  • 9. • Le decisioni sarebbero di migliore qualità se si disponesse di informazioni su come le risorse vengono attualmente impiegate • È ciò che il modello Porto Alegre consente di controllare per tutti i cittadini, poiché essi partecipano al processo decisionale ed hanno tutti gli strumenti per vedere come vengono spesi i soldi pubblici, le loro tasse.
  • 10. • Esistono forme di democrazia praticata? • Si • In Svizzera hanno il referendum propositivo legislativo, in California, in Baviera (Germania), nel New England (USA) hanno i Town Meeting, e revocano il mandato ai Sindaci ed in Brasile a Porto Alegre, nello Stato del Rio Grande do Sul, (ed in altre 226 municipalità) i cittadini decidono col Consiglio Comunale. • Introduzione (L. costituzionale n. 3/2001) in Italia nelle cinque Regioni a Statuto speciale delle tre tipologie di referendum (propositivo, abrogativo, consultivo). • Sperimentazione di B.P. in alcuni comuni italiani: Colorno (PR), Grottammare (AP), Pieve Emanuele (MI)
  • 11. • Il Town Meeting è una forma di governo locale praticata comunemente nel nord est degli USA, nella regione chiamata New England composta da 5 stati: il Vermont, il Connecticut, il Maine, il Rhode Island e il Massachussets. Sono una piccola porzione degli USA, quella della più antica colonizzazione Inglese. I primi Town Meeting di cui si ha conoscenza risalgono alla fine del 1600, quindi la loro storia ha più di 300 anni. Di solito, oggi, i Town Meeting avvengono nelle città più piccole di 6000 abitanti. Le città più grandi possono in ogni momento decidere di passare a una forma rappresentativa di Town Meeting come ad esempio Boston che passò alla forma rappresentativa nel 1820. I Town Meeting sono delle assemblee cittadine che si tengono solitamente 1 volta l'anno, tradizionalemente il primo martedì di marzo. La maggior parte iniziano al mattino e terminano il primo pomeriggio e possono durare 4-6 ore.
  • 12. • Al contrario di ciò che avviene in una democrazia, non viviamo in comuni democratici, anzi, viviamo in feudi della peggiore specie. Per cambiare le cose non è sufficiente eleggere persone illuminate, ma è necessario introdurre la democrazia = governo del popolo, almeno a livello locale, e non dobbiamo pensare ad utopie; ma è sufficiente copiare l’esperienza di Porto Alegre, introducendo i Bilanci Partecipativi deliberativi ed i referendum propositivi legislativi.
  • 13. Il Bilancio Partecipativo di Porto Alegre • Inserire le Assemblee deliberative popolari nelle circoscrizioni comunali è la risposta concreta alla crescente richiesta di democrazia (governo del popolo) all'interno delle città. Con questo strumento i cittadini possono partecipare al processo decisionale decidendo direttamente come spendere parte del bilancio comunale (circa il 25%). Questo modello di vera democrazia è stato applicato molto bene a Porto Alegre sin dal 1989, risolvendo molti problemi di gestione ed organizzazione urbana.
  • 14. Il Bilancio Partecipativo deliberativo è un metodo che consente a tutti i cittadini di: • avanzare proposte e controllare il bilancio comunale • discutere sui temi • decidere come spendere i soldi del proprio comune (“democrazia economica” – art. 47 Cost.) Quindi uno strumento di democrazia (governo del popolo) diretta, cioè i cittadini decidono senza delegare.
  • 15. • Fu istituito, nel 1990, il Gabinetto di Pianificazione (GAPLAN) che articola i piani di investimento direttamente con la popolazione attraverso il Bilancio Partecipativo (B.P.). Ed in più ci fu la riforma del Coordinamento delle Relazioni con la Comunità (CRC) con particolare riferimento nell'ambito del B. P. Quindi due organi collegati al Gabinetto del Sindaco che dialogano con la popolazione nel B.P. sulla pianificazione orizzontale. Ci fu un risanamento finanziario del bilancio con l'obiettivo di "moralizzare gli sprechi" e diminuire i costi della macchina amministrativa. Come prima cosa furono ridotti gli sprechi: del 26%il consumo di benzina del parco macchine municipale e del 36% l'affitto auto, furono ridotti del 20% gli stipendi di Sindaco e Assessori, vennero licenziati tutti i funzionari-fantasma, e garantita la concorrenza fra fornitori di beni e servizi all'Amministrazione assicurando i tempi massimi di pagamento degli stessi. Fonte: Giovanni Allegretti, l'insegnamento di Porto Alegre, Alinea Firenze 2003
  • 16. • Fu data "priorità a favore dei poveri" • Rendere partecipe la popolazione attraverso una comunicazione capillare • Recuperare il livello di partecipazione del Comune alla produzione del reddito della città. L'obiettivo fu raggiunto nel 1992. L'aumento delle entrate diede modo all'amministrazione di investire negli interventi programmati dalla popolazione nel Bilancio Partecipativo. Già nel 1991 il Piano degli Investimenti (PI) investiva nelle priorità: • maggiore mobilitazione popolare nel Bilancio Partecipativo • in infrastrutture e servizi • maggiore popolazione concentrata in aree di carenza massima.
  • 17. • Il B.P. discute e raccoglie le proposte provenienti dalla popolazione nell'arco temporale di un anno. Il processo su base democratica e deliberativa, si articola in fasi e livelli stabilendo le priorità di bilancio del Comune e sull'articolazione dettagliata del Piano annuale degli Investimenti. Quindi il B.P. rappresenta un'arena deliberativa dove i cittadini hanno il doppio ruolo di controllore del Comune e di politici attivi proponendo gli obiettivi da raggiungere. • Gli ambiti di articolazione del processo sono due: • uno a base geografico (aree territoriali, quartieri, regioni) • uno a base tematico
  • 18. • Nelle varie aree territoriali i cittadini dopo lunghi incontri propongono, valutano e votano a seconda delle proprie necessità, 4 priorità all'interno di una lista di 14 possibili aree tematiche riconfermate o variate all'inizio di ogni anno solare con il concorso di tutti i cittadini e dell'Amministrazione. La base tematica richiede su 6 temi mirati di priorizzare opere strutturali, progetti e direttrici di servizi nella città nelle seguenti aree d'intervento: • circolazione e trasporti • salute e assistenza sociale • educazione, sport e tempo libero • cultura • sviluppo economico e raccolta delle imposte • organizzazione della città e sviluppo urbano e ambientale L'articolazione annuale del processo di B.P. è scandita da assemblee pubbliche, seminari, incontri di discussione approfondita e sessioni di valutazione e votazione tra loro differenziate.
  • 19. • Quindi, valutando intorno ai nostri problemi di corruzione etc. L’introduzione di questo strumento, dove è avvenuta ha dato molteplici risultati: • Riduzione degli sprechi, • riduzione della corruzione (praticamente è zero nel Bilancio Partecipativo, risulta costoso corrompere decina di migliaia di cittadini), • coinvolgimento attivo della cittadinanza e quindi vera democrazia. Tutti risultati che i partiti politici italiani hanno sempre decantano ma mai visti ed avuti, anzi è accaduto il contrario.
  • 20. Diagramma organizzato del BP. Il flusso decisionale non è verticale Fonte; Giovanni Allegretti, l’insegnamento di Porto Alegre, Alinea 2003
  • 21. Costruzione della Matrice generale delle spese del Comune
  • 22. Partecipazione dei delegati nel COP Fonte; Giovanni Allegretti, l’insegnamento di Porto Alegre, Alinea 2003
  • 23. Gli strumenti della democrazia • Iniziativa popolare • Referendum abrogativo • Referendum consultivo • Bilancio partecipativo deliberativo (non consultivo) • Primarie vere (diritto di autocandidatura) • Revoca del mandato • Mandato a termine
  • 24. “Non sono sufficienti delle buone regole, se non ci sono le condizioni fondamentali per la democrazia – lo stato di diritto, il rispetto dei diritti umani, la rinuncia alla violenza, una stampa democratica, la trasparenza dei processi decisionali, l’impegno di tutti ad attenersi alle regole – neanche le procedure di democrazia diretta potranno funzionare bene.” Thomas Benedikter, economista Dal 2000 è impegnato nell’iniziativa per più democrazia di Bolzano per un “democrazia diretta compiuta” in Provincia di Bolzano
  • 25. Il BP nel dettaglio • Nella prima tornata (che ha luogo in genere tra la seconda quindicina di marzo e l’inizio della seconda quindicina di aprile) si realizzano 16 assemblee plenarie pubbliche – una per ogni regione cittadina – e 5 plenarie tematiche, queste ultime in genere realizzate nella sede del Consiglio Comunale, per aprire ai cittadini uno degli spazi istituzionali tradizionalmente più elitari. Nel mese che precede ogni assemblea, il Comune e le Associazioni di Quartiere - in collaborazione - si occupano di pubblicizzarla attraverso i mass media ma anche con un’opera capillare di volantinaggio e di informazione, spesso fatta oralmente attraverso auto con casse acustiche o ‘porta a porta’ Fonte; Giovanni Allegretti,
  • 26. Il BP nel dettaglio • Nella tornata intermedia di ogni regione (che ha luogo tra la seconda quindicina di aprile e la fine di maggio) è la popolazione ad organizzare – autonomamente dal Comune – numerose riunioni per fare una diagnosi delle sue necessità, scegliere le priorità tematiche e arrivare a gerarchizzare opere e servizi nella regione e costituire le Commissioni di accompagnamento dei lavori e le Commissioni di Strada che controllano informalmente nei vari contesti locali tutti i lavori delle imprese che vincono gli appalti comunali, e contribuiscono a disseminare nelle strade e nei quartieri la discussione sull’intervento pubblico nella città formale e, soprattutto, informale Fonte; Giovanni Allegretti,
  • 27. Il BP nel dettaglio • La seconda tornata di assemblee plenarie regionali e tematiche (che ha luogo fra l’inizio di giugno e la metà di luglio) segue gli stessi criteri e metodi della prima. In questa seconda parte dell’anno l’enfasi del processo passa dalla mobilitazione alla negoziazione attraverso un insieme di parametri collettivamente costruiti. A questo scopo vengono formate le principali istanze decisionali dell'Orçamento Partecipativo: il Forum dei Delegati (FROP) e il Consiglio Municipale di Bilancio (COP). Il Governo, per mezzo del Gabinetto di Pianificazione (GAPLAN)e dell’Assessorato alle Finanze, presenta il bilancio delle spese e le previsioni riviste di incasso per l’anno successivo, mentre ogni comunità consegna al GAPLAN le sue priorità gerarchiche elaborate circa i diversi temi scelti, le opere e i servizi richiesti. Fonte; Giovanni Allegretti,
  • 28. Il BP nel dettaglio (la seconda tornata) • . Il documento deve contenere esposte le 4 priorità tematiche votate da ogni regione in ordine di importanza, scelte fra 12 temi che possono variare di numero nel tempo; ed inoltre un formulario per ognuna delle 4 aree tematiche contenente la descrizione, l’indirizzo e la posizione gerarchica di ogni opera o servizio richiesto (per opere di pavimentazione e urbanizzazione primaria vanno anche allegati degli schizzi per individuare precisamente il tratto richiesto) Fonte; Giovanni Allegretti,
  • 29. Elaborazione della prima matrice di Bilancio • . È realizzata dopo che il GAPLAN ha raccolto tutte le domande di opere e servizi consegnate nella seconda tornata di Plenarie, le ha raccolte nel GPR (Sistema Integrato di Gestione dei Progetti) e – attraverso un sistema on line integrato con tutti gli Assessorati e i Dipartimenti, le ha vagliate sotto il profilo tecnico, legale e finanziario. Per procedere alla definizione della griglia di bilancio il GAPLAN costruisce “tre indicatori”, analizzando parallelamente le richieste espresse dalla popolazione nelle assemblee regionali e in quelle tematiche, e le necessità rilevate dall’Esecutivo. Per far ciò attribuisce dei punteggi ad ognuna delle cinque priorità espresse da ciascuna regione (5 punti alla prima, 4 alla seconda, 3 alla terza, 2 alla quarta e 1 alla quinta)18 per ottenere un ranking ponderato Fonte; Giovanni Allegretti,
  • 31. bibliografia • GIOVANNI ALLEGRETTI, l’insegnamento di Porto Alegre, Alinea Firenze 2003 • Biblioteca on-line in http://beppegrillo.meetup.com/263/ nelle sezione files. • DOMENICO PROCACCI (presenta), The Corporation, + volume la borsa o la vita, un film di Mark Achbar, Jennifer Abbott & Joel Bakan, Fandango distribuzione Real Cinema Feltrinelli 2003 • NORBERTO BOBBIO, il futuro della democrazia, in ET Saggi [281], Einaudi Torino 2005 • NORBERTO BOBBIO, l’età dei diritti, in ET Saggi [478], Einaudi Torino 1995 • ALBERTO MAGNAGHI (a cura di), il territorio degli abitanti, società locali e autosostenibilità, Dunod, Zanichelli Bologna 1998 • PAOLO BERTOLOTTI, ci sono anch’io, Kc edizioni Genova 200? • GUSTAVO ZAGREBELSKY, imparare democrazia, in ET saggi [1443] Einaudi 2007 • PAUL GINSBORG, la democrazia che non c’è, in Vele [25], Einaudi Torino 2006 • FERRUCCIO PINOTTI, fratelli d’Italia, BUR Milano 2007 • NAOMI KLEIN, shock economy, Rizzoli Milano 2007 • Wuppertal Institut, per un futuro equo, Feltrinelli 2007 • THOMAS BENEDIKTER, Democrazia diretta, più potere ai cittadini, Sonda • PAOLO MICHELOTTO, democrazia dei cittadini, Troll edizioni • DANIEL ESTULIN, il club Bilderberg, Arianna editrice 2009 • MARCO DELLA LUNA, PAOLO CIONI, neuroschiavi, Macro edizioni 2009