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IL FORMATORE
ALLA SICUREZZA SUL
LAVORO
AiFOS Certificazioni




 AiFOS è un'associazione senza
 scopo di lucro costituita da            CNAI - Coordinamento Nazionale Associazioni Imprenditori
                                                                                       p
 formatori, docenti, professionisti,
 consulenti, aziende e da quanti
 operano      nel    campo       della   Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (OSHA)
 formazione della sicurezza sul          Partner della campagna europea
 lavoro. L'Associazione, basata su
 principi
    i i i    solidaristici
                lid i ti i   e      di
 aggregazione sociale, si propone
                                         Regione Lombardia
 di svolgere un'attività di studio,
                                         Albo Regionale operatori “Lombardia Eccellente” Decreto n. 10678/2009
 ricerca e realizzazione di attività
                                         Albo operatori accreditati per la formazione n. 164
 ed iniziative al fine di favorire gli
 scopi sociali mettendole a
     p
 disposizione dei soci iscritti
 nonché di enti pubblici e privati       ADAPT
 che operano nel settore..               Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle
                   .                     Relazioni industriali



                                         Ministero dell’Università e della Ricerca
                                         Anagrafe Nazionale Ricerche, prot. n.109/496 codice 57811NYF
   • Ente Nazionale di
     formazione per i corsi
     sulla Sicurezza sul                 CIIP Consulta Italiana Interassociativa per la Prevenzione
     Lavoro
   • Operante ope legis
     art. 32 D.Lgs. n. 81/08             Certificato Sistema di Qualità RINA
                                         Azienda Certificata ISO 9001:2008
                                         Certificato n. 18025/08/S
Obiettivi




    Come l’adulto apprende e
    C    l’ d lt        d
    cambia

    1.Conoscenze relative alle finalità
    della formazione alla sicurezza
    2.Conoscenza         dei      p
                                  principi
                                        p
    andragogici        applicati      alla
    formazione alla sicurezza
    3.Conoscenze
    3 Conoscenze         relative     alle
    competenze del formatore
    4.Conoscenze         relative     alla
    differenza      tra       formazione,
                              formazione
    informazione e addestramento
La formazione alla sicurezza




LA TEORIA DELLA FORMAZIONE ALLA SALUTE E SICUREZZA



 “QUELLI CHE SI INNAMORANO DI PRATICA SENZA SCIENZA
 SONO COME IL NOCCHIERE CHE ENTRA IN UN NAVIGLIO CHE
 SENZA TIMONE O BUSSOLA E CHE MAI HA CERTEZZA DOVE SI
 VADA,


     SEMPRE LA PRATICA DEVE ESSERE EDIFICATA
              SOPRA BUONA TEORIA”
                           TEORIA”

                                     LEONARDO DA VINCI
La formazione alla sicurezza




 LA TEORIA DELLA FORMAZIONE ALLA SALUTE E SICUREZZA



           VUOTO DI CONSAPEVOLEZZA DELLA TEORIA




        VUOTO DI CONSAPEVOLEZZA DELLA FORMAZIONE
La formazione alla sicurezza




 TEORIA GENERALE DELLA FORMAZIONE ALLA SALUTE E
 SICUREZZA DEL LAVORATORE

                                    cosa voglio portarmi a casa?
  TEORIA DEGLI OBIETTIVI


                                    come imparano le persone?
  TEORIA DELL’APPRENDIMENTO
          DELL’


                                    in che modo posso agevolare
  TEORIA DEI METODI                l’apprendimento?


  TEORIA DEI RUOLI DEL FORMATORE   come scegliere il formatore?
Quale formazione alla
salute e alla sicurezza

    Teoria degli obiettivi

 COSA VOGLIO PORTARMI
       A CASA?
A proposito di D.Lgs. n. 81/09




                          INFORMA
                            ZIONE



                ADDEST
                RAMENT              FORMAZION
                  O                     E
Informazione : Definizione




 Complesso delle attività dirette a fornire
 conoscenze utili alla identificazione,
 alla riduzione e alla gestione d i rischi i
  ll id i          ll     ti    dei i hi in
 ambiente di lavoro;
Addestramento : Definizione



  Complesso delle attività
  dirette fare apprendere
  di tt a f            d
  ai lavoratori l ’ uso
  corretto di attrezzature,
        tt      tt     t
  macchine,        impianti,
  sostanze,      dispositivi,
  anche     di   protezione
  individuale,     e      le
  procedure di………
Formazione: Definizione



   Processo educativo attraverso il quale
   trasferire i lavoratori ed agli altri soggetti d l
   t f i ai l          t i d li lt i             tti del
   sistema di prevenzione e protezione
   aziendale conoscenze e procedure utili alla
      i d l                           d        tili ll
   acquisizione     di    competenze         per      lo
   svolgimento i sicurezza d i rispettivi compiti
        l i   t in i           dei i     tti i        iti
   in azienda e alla identificazione, alla riduzione
   e alla gestione d i rischi;
       ll    ti    dei i hi
Significato e obiettivi d ll
Si ifi t         bi tti i delle attività di
                                 tti ità
informazione, addestramento e formazione:
CONCLUSIONI


La formazione è un concetto che racchiude sia il fare
informazione, sia il fare addestramento e li completa
inserendo anche l
i      d      h    le di
                       dinamiche l
                            i h   legate ai valori, alle
                                      t   i    l i   ll
motivazionI e alle influenze sociali che agiscono sulla
p
persona.
Teoria degli obiettivi




SMART VUOL DIRE FURBO/INTELLIGENTE.

GLI OBIETTIVI DEVONO PERTANTO ESSERE:

•     SPECIFICI E COSTRUITI IN POSITIVO: CHIARI E NON AMBIGUI
                               POSITIVO:
•     MISURABILI/TANGIBILI:
      MISURABILI/TANGIBILI: PUOI SAPERE SE SONO STATI RAGGIUNTI O
      MENO
•     ATTIVANTI E CONDIVISI: REALMENTE MOTIVANTI
                  CONDIVISI:
•     RAGGIUNGIBILI/REALISTICI:
      RAGGIUNGIBILI/REALISTICI: SONO DISPONIBILI LE RISORSE PER
      RAGGIUNGERLI
•     TEMPIFICABILI:
      TEMPIFICABILI: SONO CHIARI I TEMPI ENTRO CUI PUOI RAGGIUNGERLI
La formazione alla sicurezza




  IL PROCESSO FORMATIVO E LA PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE



  • Le complessive attività di informazione
                               informazione,
    addestramento e formazione costituiscono il processo
    formativo propriamente detto.Tale processo si
    caratterizza da specifiche fasi.
  • Gestire il processo formativo nelle fasi che lo
    caratterizzano permette di pianificare con cura le
    attività
La formazione alla sicurezza




IL PROCESSO FORMATIVO SI ISPIRA
AL CICLO DI DEMING

                                             Miglioramento
                   Riesame della direzione      continuo




    Controllo ed                                         Politica e obiettivi
      azioni
     correttive




                                                  Pianificazione
                         Implementazione           delle i i
                                                   d ll azioni
                           ed operatività
Le fasi del processo formativo                                 Analisi delle finalità per
                                                                  cui è stato richiesto
                                                                 l intervento
                                                                 l'intervento formativo




                                        Analisi della domanda                   Fase essenziale per
È la fase in cui si tirano le                                                    definire gli obiettivi
 somme per capire se gli                                                               didattici
 obiettivi prefissati sono
           p
      stati raggiunti.
                                          Analisi dei bisogni



                          Valutazione                                    Progettazione



                                            Azione formativa
  È la fase in cui si realizza e si                                    Definizione degli obiettivi di come
                                                                                         obiettivi,
   svolge l’intervento formativo                                      faccio a raggiungerli, della scaletta e
       così come progettato                                               delle modalità di valutazione
Teoria
dell’apprendimento

COME L’ADULTO
APPRENDE E CAMBIA?
Cause infortuni




    Le statistiche sugli infortuni
    mostrano che circa il 83%
    degli
    infortuni è determinato da:

    •errori comportamentali
     errori
    •errori      e     carenze
    organizzative

    Il   rimanente    per   non
    conformità tecniche o cause
    accidentali
Titolo Slide solo testo




    Tanto a me non        Tanto se mi
    succede, dopo         deve
    tanti anni di         succedere
    esperienza            succede


                          Cosi faccio
                          molto prima, mi
                             l    i     i
  E’ tutta colpa          avanza tempo
  del mio capo            per…
TEORIA DELL’APPRENDIMENTO




 QUALI SONO LE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI UN
 INDIVIDUO APPRENDE?


 COME FA UN OPERAIO AD IMPARARE AD USARE UNA NUOVA
  PROTEZIONE
 COME FA A CAMBIARE IL PROPRIO MODO DI LAVORARE NEL
  MOMENTO IN CUI DEVE ADOTTARE UN NUOVO DISPOSITIVO DI
  PROTEZIONE(DPI)?
TEORIA DELL’APPRENDIMENTO




 QUALI SONO LE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI UN
 INDIVIDUO APPRENDE?



  LA RISPOSTA NON PUÒ ESSERE UNIVOCA:


  PERCHÈ TANTI E DIVERSI POSSONO ESSERE I MODI DI

             APPRENDERE DEGLI INDIVIDUI!!!
TEORIA DELL’APPRENDIMENTO




ESEMPI DI DIVERSE TEORIE DELL’APPRENDIMENTO
                         DELL’

            PRINCIPI                         MODELLO
CAMBIAMENTO COMPORTAMENTO
                                    APPRENDIMENTO PER
RISCHIOSO A SEGUITO DI UN’AZIONE
PUNITIVA/MULTA                      CONDIZIONAMENTO

FORNIRE UN LIBRETTO DI ISTRUZIONI   APPRENDIMENTO PER PASSAGGIO
                                    DI INFORMAZIONE

CAMBIAMENTO COMPORTAMENTO A         APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE
SEGUITO ESPERIENZA/RIFLESSIONE
PERSONALE
L’apprendimento nell’adulto implica che:




   Per l svolgimento di attività f
   P     lo      l i             i i à formative a
                                             i
   persone adulte si fa riferimento a modelli
   didattici interpretativi ricavati d ll “ t i
   did tti i i t     t ti i i      ti dalle teorie
   andragogiche”.

   E ’ un corpo di conoscenze riguardante
   discenti adulti i modo parallelo e di ti t
   di     ti d lti in     d      ll l     distinto
   rispetto      al      modello      pedagogico
   dell’apprendimento i f til
   d ll’      di     t infantile
Malcolm Knowles e l’andragogia




   (1913-1997)
   Laureato all ’ Università     di
   Harvard
   Fondatore dell’Adult Education
   Association
   Professore di Educazione degli
   Adulti alla North Carolina State
   University
   Esperto di fama mondiale
     p
Presupposti del modello andragogico di M. Knowles




 L’APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI
           BAMBINI                                    ADULTI
HANNO POCA O NESSUNA ESPERIENZA      HANNO    BISOGNO    DI    CONSOLIDARE   LE

SU CUI BASARSI: SONO TABULAE RASAE   INFORMAZIONI A PARTIRE DALLE LORO OPINIONI

                                     ED ESPERIENZE

                                     (RUOLO DELL’ESPERIENZA)
                                            DELL’

CIÒ CHE APPRENDONO OGGI NON DEVE     CIÒ CHE APPRENDONO DEVE ESSERE UTILE

AVERE UTILITÀ NEL BREVE              IMMEDIATAMENTE

                                     (DISPONIBILITÀ AD APPRENDERE)
Presupposti del modello andragogico di M. Knowles




 L’APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI
           BAMBINI                                        ADULTI
SI CONCENTRANO SUI CONTENUTI           SI CONCENTRANO DI PIÙ SUGLI ASPETTI LEGATI
ANCHE SE DISTANTI DAI PROBLEMI REALI   AL QUOTIDIANO ED APPLICABILI NELLA VITA
                                       SOCIALE E PROFESSIONALE.
                                       (ORIENTAMENTO ALL’APPRENDIMENTO)
                                                     ALL’
NON DECIDONO IN MERITO ALLA            HANNO BISOGNO DI PARTECIPARE IN MANIERA
COSTRUZIONE DEL LORO                   ATTIVA ED AUTONOMA AL LORO
APPRENDIMENTO.                         APPRENDIMENTO.
APPRENDONO IN UN AMBIENTE              REAGISCONO MEGLIO IN UN AMBIENTE
IMPRONTATO ALL’AUTORITÀ                COLLABORATIVO.
                                       (CONCETTO DI SÉ)
Presupposti del modello andragogico di M. Knowles




      “LEGGI” PER LA FORMAZIONE DEGLI
       LEGGI”
      ADULTI:
     la persona deve sentire che il proprio concetto di sé viene
      rispettato d l f
       i   tt t dal formatore
                         t
     l’apprendimento deve avere come base di partenza
      l’esperienza del
      l’esperienza d l soggetto
             i              tt
     l’apprendimento fa riferimento alla vita reale e ai bisogni
      della persona
     l’apprendimento si attiva a seguito di forti motivazioni
Teoria dei metodi

COME AGEVOLARE
L’APPRENDIMENTO?
COS’È INFORMAZIONE?




   • Assemblee e riunioni con numerosi partecipanti
   • Libretti informativi generici e di istruzione
                          g
   • Affissioni, cartelloni, avvisi
   • Intranet aziendale, chat for m
              a iendale chat, forum
   • News aziendali, bollettini
   • Audiovisivi, filmati, foto,
   • Lettere, e.mail, convocazioni
            ,       ,
COS’È ADDESTRAMENTO?




 • Esercitazioni pratiche in piccoli gruppi
 • Affiancamento operativo sul posto di lavoro
 • Simulazione di evacuazione o di gestione
    dell’emergenza (antincendio, primo soccorso,
    chiamata del Vigili,ecc)
                           )
 • Lavori in piccoli gruppi
COS’È FORMAZIONE?




 • Discussioni in piccolo gruppo a seguito di una
   spiegazione all’uso di un DPI o allo svolgimento di
   una procedura
 • Role Playing in cui simulano ruoli diversi nella
   gestione della sicurezza
 • Simulazioni seguite da un confronto finale in cui far
   emergere i punti di vista dei partecipanti
 • Esperienze vissute in prima persona di potenziali
   pericoli
Teoria del formatore

CHI È IL FORMATORE
ALLA SICUREZZA
L’attimo fuggente
Chi e’ il formatore




                PROGETTISTA DI FORMAZIONE

                RESPONSABILE DEL CENTRO O DEL
                SERVIZIO DI FORMAZIONE

                RESPONSABILE DI PROGETTO (RP)


                TRAINER:

                • DOCENTE
                • ISTRUTTORE
                • FORMATORE
Chi e’ il formatore




DOCENTE
SE OGGETTO AF SONO I CONTENUTO E OBIETTIVO FORNIRE ELEMNETI
CONOSCITIVI E TECNICI NECESSARI A FAR FRONTE AD UN PROBLEMA




            SPIEGARE COS’È UN RISCHIO, COSA SIGNIFICA
                     COS’
                UNA SIGLA, SPIEGARE UNO SCHEMA
Chi e’ il formatore




ISTRUTTORE
SE OGGETTO AF SONO LE PRASSI OPERATIVE E LE PROCEDURE E
OBIETTIVO ACQUISIZIONE ABILITÀ




     SPIEGARE COME SI USA UN TORNIO IN SICUREZZA, COME
        EFFETTUARE MANUTENZIONE DPI, COME SI USA UN
            ESTINTORE, SPIEGARE UNA PROCEDURA
Chi e’ il formatore




FORMATORE
SE OGGETTO AF È IL COMPORTAMENTO ED OBIETTIVO FAR ACQUISIRE
VALORI E CAPACITÀ




       SVILUPPO LEADRESHIP DEL RSPP, CAPACITÀ NEGOZIALI
        DEL RLS, COSTRUZIONE DI UN TEAM COLLABORATIVO
                        PER I PREPOSTI
La formazione alla sicurezza




FORMAZIONE E CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO


 PERSONE:
 PERSONE

 APPRENDIMENTO                     CAMBIAMENTO



 ORGANIZZAZIONE:
 ORGANIZZAZIONE:

 CAMBIAMENTO                       APPRENDIMENTO
La formazione alla sicurezza




TEORIA DELL’APPRENDIMENTO/CAMBIAMENTO
       DELL’



 LE CONDIZIONI
    CONDIZIONI:
 1)   LA FORMAZIONE DEVE ESSERE PENSATA E REALIZZATA IN TERMINI
      DI PROCESSO
 2)   LA FORMAZIONE DEVE ESSERE ORIENTATA IN SENSO STRATEGICO
 3)   LA FORMAZIONE DEVE RIVOLGERE L’ATTENZIONE:
                                   L ATTENZIONE:
      •   AL SOGGETTO AL QUALE È RIVOLTA
      •   ALLE METODOLOGIE CHE UTILIZZA
      •   ALLA STRATEGIA DIDATTICA PIÙ APPROPRIATA DA ADOTTARE IN
          RELAZIONE AL RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI ATTESI
BIBILIOGRAFIA


- MANUALE PER LA FORMAZIONE ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA,P.
  FAVARANO - M. SORIANI BELLAVISTA,IL SOLE 24 ORE, 2ª ED. 2006
- ERGONOMIA DELLA FORMAZIONE,FAVRETTO, FIORENTINI,CAROCCI
                     FORMAZIONE FAVRETTO FIORENTINI CAROCCI
  EDITORE, ROMA, 1999
- PROGETTARE LA FORMAZIONE,MAURIZIO CASTAGNA,FRANCO ANGELI,
  MILANO,
  MILANO 1997
- I PORCOSPINI DI SCHOPENHAUER,CONSUELO CASULA,FRANCO
  ANGELI, MILANO,
- IL PROCESSO DI FORMAZIONE QUAGLINO CARROZZI,
                  FORMAZIONE,QUAGLINO, CARROZZI
- FARE FORMAZIONE,GIAN PIERO QUAGLINO,IL MULINO, BOLOGNA, 1985
- PROGETTARE LA FORMAZIONE,A CURA DI ANTONIO
  BALDASSARRE,CAROCCI
  BALDASSARRE CAROCCI EDITORE
- PROFESSIONE FORMATORI,AAVV,FRANCO ANGELI, MILANO, 1998
- ROLE PLAYING, AUTOCASI ED ESERCITAZIONI PSICOSOCIALI,MAURIZIO
  CASTAGNA,FRANCO ANGELI MILANO
  CASTAGNA FRANCO ANGELI, MILANO, 2001
- ESERCITAZIONI, CASI E QUESTIONARI,MAURIZIO CASTAGNA,FRANCO
  ANGELI, MILANO, 2001
- ROLE PLAYING SERGIO CAPRANICO,RAFFAELO CORTINA EDITORE
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  • 2. AiFOS Certificazioni AiFOS è un'associazione senza scopo di lucro costituita da CNAI - Coordinamento Nazionale Associazioni Imprenditori p formatori, docenti, professionisti, consulenti, aziende e da quanti operano nel campo della Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (OSHA) formazione della sicurezza sul Partner della campagna europea lavoro. L'Associazione, basata su principi i i i solidaristici lid i ti i e di aggregazione sociale, si propone Regione Lombardia di svolgere un'attività di studio, Albo Regionale operatori “Lombardia Eccellente” Decreto n. 10678/2009 ricerca e realizzazione di attività Albo operatori accreditati per la formazione n. 164 ed iniziative al fine di favorire gli scopi sociali mettendole a p disposizione dei soci iscritti nonché di enti pubblici e privati ADAPT che operano nel settore.. Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle . Relazioni industriali Ministero dell’Università e della Ricerca Anagrafe Nazionale Ricerche, prot. n.109/496 codice 57811NYF • Ente Nazionale di formazione per i corsi sulla Sicurezza sul CIIP Consulta Italiana Interassociativa per la Prevenzione Lavoro • Operante ope legis art. 32 D.Lgs. n. 81/08 Certificato Sistema di Qualità RINA Azienda Certificata ISO 9001:2008 Certificato n. 18025/08/S
  • 3. Obiettivi Come l’adulto apprende e C l’ d lt d cambia 1.Conoscenze relative alle finalità della formazione alla sicurezza 2.Conoscenza dei p principi p andragogici applicati alla formazione alla sicurezza 3.Conoscenze 3 Conoscenze relative alle competenze del formatore 4.Conoscenze relative alla differenza tra formazione, formazione informazione e addestramento
  • 4. La formazione alla sicurezza LA TEORIA DELLA FORMAZIONE ALLA SALUTE E SICUREZZA “QUELLI CHE SI INNAMORANO DI PRATICA SENZA SCIENZA SONO COME IL NOCCHIERE CHE ENTRA IN UN NAVIGLIO CHE SENZA TIMONE O BUSSOLA E CHE MAI HA CERTEZZA DOVE SI VADA, SEMPRE LA PRATICA DEVE ESSERE EDIFICATA SOPRA BUONA TEORIA” TEORIA” LEONARDO DA VINCI
  • 5. La formazione alla sicurezza LA TEORIA DELLA FORMAZIONE ALLA SALUTE E SICUREZZA VUOTO DI CONSAPEVOLEZZA DELLA TEORIA VUOTO DI CONSAPEVOLEZZA DELLA FORMAZIONE
  • 6. La formazione alla sicurezza TEORIA GENERALE DELLA FORMAZIONE ALLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORATORE cosa voglio portarmi a casa?  TEORIA DEGLI OBIETTIVI come imparano le persone?  TEORIA DELL’APPRENDIMENTO DELL’ in che modo posso agevolare  TEORIA DEI METODI l’apprendimento?  TEORIA DEI RUOLI DEL FORMATORE come scegliere il formatore?
  • 7. Quale formazione alla salute e alla sicurezza Teoria degli obiettivi COSA VOGLIO PORTARMI A CASA?
  • 8. A proposito di D.Lgs. n. 81/09 INFORMA ZIONE ADDEST RAMENT FORMAZION O E
  • 9. Informazione : Definizione Complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione d i rischi i ll id i ll ti dei i hi in ambiente di lavoro;
  • 10. Addestramento : Definizione Complesso delle attività dirette fare apprendere di tt a f d ai lavoratori l ’ uso corretto di attrezzature, tt tt t macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di………
  • 11. Formazione: Definizione Processo educativo attraverso il quale trasferire i lavoratori ed agli altri soggetti d l t f i ai l t i d li lt i tti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla i d l d tili ll acquisizione di competenze per lo svolgimento i sicurezza d i rispettivi compiti l i t in i dei i tti i iti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione d i rischi; ll ti dei i hi
  • 12. Significato e obiettivi d ll Si ifi t bi tti i delle attività di tti ità informazione, addestramento e formazione: CONCLUSIONI La formazione è un concetto che racchiude sia il fare informazione, sia il fare addestramento e li completa inserendo anche l i d h le di dinamiche l i h legate ai valori, alle t i l i ll motivazionI e alle influenze sociali che agiscono sulla p persona.
  • 13. Teoria degli obiettivi SMART VUOL DIRE FURBO/INTELLIGENTE. GLI OBIETTIVI DEVONO PERTANTO ESSERE: • SPECIFICI E COSTRUITI IN POSITIVO: CHIARI E NON AMBIGUI POSITIVO: • MISURABILI/TANGIBILI: MISURABILI/TANGIBILI: PUOI SAPERE SE SONO STATI RAGGIUNTI O MENO • ATTIVANTI E CONDIVISI: REALMENTE MOTIVANTI CONDIVISI: • RAGGIUNGIBILI/REALISTICI: RAGGIUNGIBILI/REALISTICI: SONO DISPONIBILI LE RISORSE PER RAGGIUNGERLI • TEMPIFICABILI: TEMPIFICABILI: SONO CHIARI I TEMPI ENTRO CUI PUOI RAGGIUNGERLI
  • 14. La formazione alla sicurezza IL PROCESSO FORMATIVO E LA PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE • Le complessive attività di informazione informazione, addestramento e formazione costituiscono il processo formativo propriamente detto.Tale processo si caratterizza da specifiche fasi. • Gestire il processo formativo nelle fasi che lo caratterizzano permette di pianificare con cura le attività
  • 15. La formazione alla sicurezza IL PROCESSO FORMATIVO SI ISPIRA AL CICLO DI DEMING Miglioramento Riesame della direzione continuo Controllo ed Politica e obiettivi azioni correttive Pianificazione Implementazione delle i i d ll azioni ed operatività
  • 16. Le fasi del processo formativo Analisi delle finalità per cui è stato richiesto l intervento l'intervento formativo Analisi della domanda Fase essenziale per È la fase in cui si tirano le definire gli obiettivi somme per capire se gli didattici obiettivi prefissati sono p stati raggiunti. Analisi dei bisogni Valutazione Progettazione Azione formativa È la fase in cui si realizza e si Definizione degli obiettivi di come obiettivi, svolge l’intervento formativo faccio a raggiungerli, della scaletta e così come progettato delle modalità di valutazione
  • 18. Cause infortuni Le statistiche sugli infortuni mostrano che circa il 83% degli infortuni è determinato da: •errori comportamentali errori •errori e carenze organizzative Il rimanente per non conformità tecniche o cause accidentali
  • 19. Titolo Slide solo testo Tanto a me non Tanto se mi succede, dopo deve tanti anni di succedere esperienza succede Cosi faccio molto prima, mi l i i E’ tutta colpa avanza tempo del mio capo per…
  • 20. TEORIA DELL’APPRENDIMENTO QUALI SONO LE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI UN INDIVIDUO APPRENDE?  COME FA UN OPERAIO AD IMPARARE AD USARE UNA NUOVA PROTEZIONE  COME FA A CAMBIARE IL PROPRIO MODO DI LAVORARE NEL MOMENTO IN CUI DEVE ADOTTARE UN NUOVO DISPOSITIVO DI PROTEZIONE(DPI)?
  • 21. TEORIA DELL’APPRENDIMENTO QUALI SONO LE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI UN INDIVIDUO APPRENDE? LA RISPOSTA NON PUÒ ESSERE UNIVOCA: PERCHÈ TANTI E DIVERSI POSSONO ESSERE I MODI DI APPRENDERE DEGLI INDIVIDUI!!!
  • 22. TEORIA DELL’APPRENDIMENTO ESEMPI DI DIVERSE TEORIE DELL’APPRENDIMENTO DELL’ PRINCIPI MODELLO CAMBIAMENTO COMPORTAMENTO APPRENDIMENTO PER RISCHIOSO A SEGUITO DI UN’AZIONE PUNITIVA/MULTA CONDIZIONAMENTO FORNIRE UN LIBRETTO DI ISTRUZIONI APPRENDIMENTO PER PASSAGGIO DI INFORMAZIONE CAMBIAMENTO COMPORTAMENTO A APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE SEGUITO ESPERIENZA/RIFLESSIONE PERSONALE
  • 23. L’apprendimento nell’adulto implica che: Per l svolgimento di attività f P lo l i i i à formative a i persone adulte si fa riferimento a modelli didattici interpretativi ricavati d ll “ t i did tti i i t t ti i i ti dalle teorie andragogiche”. E ’ un corpo di conoscenze riguardante discenti adulti i modo parallelo e di ti t di ti d lti in d ll l distinto rispetto al modello pedagogico dell’apprendimento i f til d ll’ di t infantile
  • 24. Malcolm Knowles e l’andragogia (1913-1997) Laureato all ’ Università di Harvard Fondatore dell’Adult Education Association Professore di Educazione degli Adulti alla North Carolina State University Esperto di fama mondiale p
  • 25. Presupposti del modello andragogico di M. Knowles L’APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI BAMBINI ADULTI HANNO POCA O NESSUNA ESPERIENZA HANNO BISOGNO DI CONSOLIDARE LE SU CUI BASARSI: SONO TABULAE RASAE INFORMAZIONI A PARTIRE DALLE LORO OPINIONI ED ESPERIENZE (RUOLO DELL’ESPERIENZA) DELL’ CIÒ CHE APPRENDONO OGGI NON DEVE CIÒ CHE APPRENDONO DEVE ESSERE UTILE AVERE UTILITÀ NEL BREVE IMMEDIATAMENTE (DISPONIBILITÀ AD APPRENDERE)
  • 26. Presupposti del modello andragogico di M. Knowles L’APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI BAMBINI ADULTI SI CONCENTRANO SUI CONTENUTI SI CONCENTRANO DI PIÙ SUGLI ASPETTI LEGATI ANCHE SE DISTANTI DAI PROBLEMI REALI AL QUOTIDIANO ED APPLICABILI NELLA VITA SOCIALE E PROFESSIONALE. (ORIENTAMENTO ALL’APPRENDIMENTO) ALL’ NON DECIDONO IN MERITO ALLA HANNO BISOGNO DI PARTECIPARE IN MANIERA COSTRUZIONE DEL LORO ATTIVA ED AUTONOMA AL LORO APPRENDIMENTO. APPRENDIMENTO. APPRENDONO IN UN AMBIENTE REAGISCONO MEGLIO IN UN AMBIENTE IMPRONTATO ALL’AUTORITÀ COLLABORATIVO. (CONCETTO DI SÉ)
  • 27. Presupposti del modello andragogico di M. Knowles “LEGGI” PER LA FORMAZIONE DEGLI LEGGI” ADULTI:  la persona deve sentire che il proprio concetto di sé viene rispettato d l f i tt t dal formatore t  l’apprendimento deve avere come base di partenza l’esperienza del l’esperienza d l soggetto i tt  l’apprendimento fa riferimento alla vita reale e ai bisogni della persona  l’apprendimento si attiva a seguito di forti motivazioni
  • 28. Teoria dei metodi COME AGEVOLARE L’APPRENDIMENTO?
  • 29. COS’È INFORMAZIONE? • Assemblee e riunioni con numerosi partecipanti • Libretti informativi generici e di istruzione g • Affissioni, cartelloni, avvisi • Intranet aziendale, chat for m a iendale chat, forum • News aziendali, bollettini • Audiovisivi, filmati, foto, • Lettere, e.mail, convocazioni , ,
  • 30. COS’È ADDESTRAMENTO? • Esercitazioni pratiche in piccoli gruppi • Affiancamento operativo sul posto di lavoro • Simulazione di evacuazione o di gestione dell’emergenza (antincendio, primo soccorso, chiamata del Vigili,ecc) ) • Lavori in piccoli gruppi
  • 31. COS’È FORMAZIONE? • Discussioni in piccolo gruppo a seguito di una spiegazione all’uso di un DPI o allo svolgimento di una procedura • Role Playing in cui simulano ruoli diversi nella gestione della sicurezza • Simulazioni seguite da un confronto finale in cui far emergere i punti di vista dei partecipanti • Esperienze vissute in prima persona di potenziali pericoli
  • 32. Teoria del formatore CHI È IL FORMATORE ALLA SICUREZZA
  • 34. Chi e’ il formatore PROGETTISTA DI FORMAZIONE RESPONSABILE DEL CENTRO O DEL SERVIZIO DI FORMAZIONE RESPONSABILE DI PROGETTO (RP) TRAINER: • DOCENTE • ISTRUTTORE • FORMATORE
  • 35. Chi e’ il formatore DOCENTE SE OGGETTO AF SONO I CONTENUTO E OBIETTIVO FORNIRE ELEMNETI CONOSCITIVI E TECNICI NECESSARI A FAR FRONTE AD UN PROBLEMA SPIEGARE COS’È UN RISCHIO, COSA SIGNIFICA COS’ UNA SIGLA, SPIEGARE UNO SCHEMA
  • 36. Chi e’ il formatore ISTRUTTORE SE OGGETTO AF SONO LE PRASSI OPERATIVE E LE PROCEDURE E OBIETTIVO ACQUISIZIONE ABILITÀ SPIEGARE COME SI USA UN TORNIO IN SICUREZZA, COME EFFETTUARE MANUTENZIONE DPI, COME SI USA UN ESTINTORE, SPIEGARE UNA PROCEDURA
  • 37. Chi e’ il formatore FORMATORE SE OGGETTO AF È IL COMPORTAMENTO ED OBIETTIVO FAR ACQUISIRE VALORI E CAPACITÀ SVILUPPO LEADRESHIP DEL RSPP, CAPACITÀ NEGOZIALI DEL RLS, COSTRUZIONE DI UN TEAM COLLABORATIVO PER I PREPOSTI
  • 38. La formazione alla sicurezza FORMAZIONE E CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO PERSONE: PERSONE APPRENDIMENTO CAMBIAMENTO ORGANIZZAZIONE: ORGANIZZAZIONE: CAMBIAMENTO APPRENDIMENTO
  • 39. La formazione alla sicurezza TEORIA DELL’APPRENDIMENTO/CAMBIAMENTO DELL’ LE CONDIZIONI CONDIZIONI: 1) LA FORMAZIONE DEVE ESSERE PENSATA E REALIZZATA IN TERMINI DI PROCESSO 2) LA FORMAZIONE DEVE ESSERE ORIENTATA IN SENSO STRATEGICO 3) LA FORMAZIONE DEVE RIVOLGERE L’ATTENZIONE: L ATTENZIONE: • AL SOGGETTO AL QUALE È RIVOLTA • ALLE METODOLOGIE CHE UTILIZZA • ALLA STRATEGIA DIDATTICA PIÙ APPROPRIATA DA ADOTTARE IN RELAZIONE AL RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI ATTESI
  • 40. BIBILIOGRAFIA - MANUALE PER LA FORMAZIONE ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA,P. FAVARANO - M. SORIANI BELLAVISTA,IL SOLE 24 ORE, 2ª ED. 2006 - ERGONOMIA DELLA FORMAZIONE,FAVRETTO, FIORENTINI,CAROCCI FORMAZIONE FAVRETTO FIORENTINI CAROCCI EDITORE, ROMA, 1999 - PROGETTARE LA FORMAZIONE,MAURIZIO CASTAGNA,FRANCO ANGELI, MILANO, MILANO 1997 - I PORCOSPINI DI SCHOPENHAUER,CONSUELO CASULA,FRANCO ANGELI, MILANO, - IL PROCESSO DI FORMAZIONE QUAGLINO CARROZZI, FORMAZIONE,QUAGLINO, CARROZZI - FARE FORMAZIONE,GIAN PIERO QUAGLINO,IL MULINO, BOLOGNA, 1985 - PROGETTARE LA FORMAZIONE,A CURA DI ANTONIO BALDASSARRE,CAROCCI BALDASSARRE CAROCCI EDITORE - PROFESSIONE FORMATORI,AAVV,FRANCO ANGELI, MILANO, 1998 - ROLE PLAYING, AUTOCASI ED ESERCITAZIONI PSICOSOCIALI,MAURIZIO CASTAGNA,FRANCO ANGELI MILANO CASTAGNA FRANCO ANGELI, MILANO, 2001 - ESERCITAZIONI, CASI E QUESTIONARI,MAURIZIO CASTAGNA,FRANCO ANGELI, MILANO, 2001 - ROLE PLAYING SERGIO CAPRANICO,RAFFAELO CORTINA EDITORE PLAYING,SERGIO CAPRANICO RAFFAELO EDITORE, 1997