2. AiFOS Certificazioni
AiFOS è un'associazione senza
scopo di lucro costituita da CNAI - Coordinamento Nazionale Associazioni Imprenditori
p
formatori, docenti, professionisti,
consulenti, aziende e da quanti
operano nel campo della Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (OSHA)
formazione della sicurezza sul Partner della campagna europea
lavoro. L'Associazione, basata su
principi
i i i solidaristici
lid i ti i e di
aggregazione sociale, si propone
Regione Lombardia
di svolgere un'attività di studio,
Albo Regionale operatori “Lombardia Eccellente” Decreto n. 10678/2009
ricerca e realizzazione di attività
Albo operatori accreditati per la formazione n. 164
ed iniziative al fine di favorire gli
scopi sociali mettendole a
p
disposizione dei soci iscritti
nonché di enti pubblici e privati ADAPT
che operano nel settore.. Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle
. Relazioni industriali
Ministero dell’Università e della Ricerca
Anagrafe Nazionale Ricerche, prot. n.109/496 codice 57811NYF
• Ente Nazionale di
formazione per i corsi
sulla Sicurezza sul CIIP Consulta Italiana Interassociativa per la Prevenzione
Lavoro
• Operante ope legis
art. 32 D.Lgs. n. 81/08 Certificato Sistema di Qualità RINA
Azienda Certificata ISO 9001:2008
Certificato n. 18025/08/S
3. Obiettivi
Come l’adulto apprende e
C l’ d lt d
cambia
1.Conoscenze relative alle finalità
della formazione alla sicurezza
2.Conoscenza dei p
principi
p
andragogici applicati alla
formazione alla sicurezza
3.Conoscenze
3 Conoscenze relative alle
competenze del formatore
4.Conoscenze relative alla
differenza tra formazione,
formazione
informazione e addestramento
4. La formazione alla sicurezza
LA TEORIA DELLA FORMAZIONE ALLA SALUTE E SICUREZZA
“QUELLI CHE SI INNAMORANO DI PRATICA SENZA SCIENZA
SONO COME IL NOCCHIERE CHE ENTRA IN UN NAVIGLIO CHE
SENZA TIMONE O BUSSOLA E CHE MAI HA CERTEZZA DOVE SI
VADA,
SEMPRE LA PRATICA DEVE ESSERE EDIFICATA
SOPRA BUONA TEORIA”
TEORIA”
LEONARDO DA VINCI
5. La formazione alla sicurezza
LA TEORIA DELLA FORMAZIONE ALLA SALUTE E SICUREZZA
VUOTO DI CONSAPEVOLEZZA DELLA TEORIA
VUOTO DI CONSAPEVOLEZZA DELLA FORMAZIONE
6. La formazione alla sicurezza
TEORIA GENERALE DELLA FORMAZIONE ALLA SALUTE E
SICUREZZA DEL LAVORATORE
cosa voglio portarmi a casa?
TEORIA DEGLI OBIETTIVI
come imparano le persone?
TEORIA DELL’APPRENDIMENTO
DELL’
in che modo posso agevolare
TEORIA DEI METODI l’apprendimento?
TEORIA DEI RUOLI DEL FORMATORE come scegliere il formatore?
8. A proposito di D.Lgs. n. 81/09
INFORMA
ZIONE
ADDEST
RAMENT FORMAZION
O E
9. Informazione : Definizione
Complesso delle attività dirette a fornire
conoscenze utili alla identificazione,
alla riduzione e alla gestione d i rischi i
ll id i ll ti dei i hi in
ambiente di lavoro;
10. Addestramento : Definizione
Complesso delle attività
dirette fare apprendere
di tt a f d
ai lavoratori l ’ uso
corretto di attrezzature,
tt tt t
macchine, impianti,
sostanze, dispositivi,
anche di protezione
individuale, e le
procedure di………
11. Formazione: Definizione
Processo educativo attraverso il quale
trasferire i lavoratori ed agli altri soggetti d l
t f i ai l t i d li lt i tti del
sistema di prevenzione e protezione
aziendale conoscenze e procedure utili alla
i d l d tili ll
acquisizione di competenze per lo
svolgimento i sicurezza d i rispettivi compiti
l i t in i dei i tti i iti
in azienda e alla identificazione, alla riduzione
e alla gestione d i rischi;
ll ti dei i hi
12. Significato e obiettivi d ll
Si ifi t bi tti i delle attività di
tti ità
informazione, addestramento e formazione:
CONCLUSIONI
La formazione è un concetto che racchiude sia il fare
informazione, sia il fare addestramento e li completa
inserendo anche l
i d h le di
dinamiche l
i h legate ai valori, alle
t i l i ll
motivazionI e alle influenze sociali che agiscono sulla
p
persona.
13. Teoria degli obiettivi
SMART VUOL DIRE FURBO/INTELLIGENTE.
GLI OBIETTIVI DEVONO PERTANTO ESSERE:
• SPECIFICI E COSTRUITI IN POSITIVO: CHIARI E NON AMBIGUI
POSITIVO:
• MISURABILI/TANGIBILI:
MISURABILI/TANGIBILI: PUOI SAPERE SE SONO STATI RAGGIUNTI O
MENO
• ATTIVANTI E CONDIVISI: REALMENTE MOTIVANTI
CONDIVISI:
• RAGGIUNGIBILI/REALISTICI:
RAGGIUNGIBILI/REALISTICI: SONO DISPONIBILI LE RISORSE PER
RAGGIUNGERLI
• TEMPIFICABILI:
TEMPIFICABILI: SONO CHIARI I TEMPI ENTRO CUI PUOI RAGGIUNGERLI
14. La formazione alla sicurezza
IL PROCESSO FORMATIVO E LA PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE
• Le complessive attività di informazione
informazione,
addestramento e formazione costituiscono il processo
formativo propriamente detto.Tale processo si
caratterizza da specifiche fasi.
• Gestire il processo formativo nelle fasi che lo
caratterizzano permette di pianificare con cura le
attività
15. La formazione alla sicurezza
IL PROCESSO FORMATIVO SI ISPIRA
AL CICLO DI DEMING
Miglioramento
Riesame della direzione continuo
Controllo ed Politica e obiettivi
azioni
correttive
Pianificazione
Implementazione delle i i
d ll azioni
ed operatività
16. Le fasi del processo formativo Analisi delle finalità per
cui è stato richiesto
l intervento
l'intervento formativo
Analisi della domanda Fase essenziale per
È la fase in cui si tirano le definire gli obiettivi
somme per capire se gli didattici
obiettivi prefissati sono
p
stati raggiunti.
Analisi dei bisogni
Valutazione Progettazione
Azione formativa
È la fase in cui si realizza e si Definizione degli obiettivi di come
obiettivi,
svolge l’intervento formativo faccio a raggiungerli, della scaletta e
così come progettato delle modalità di valutazione
18. Cause infortuni
Le statistiche sugli infortuni
mostrano che circa il 83%
degli
infortuni è determinato da:
•errori comportamentali
errori
•errori e carenze
organizzative
Il rimanente per non
conformità tecniche o cause
accidentali
19. Titolo Slide solo testo
Tanto a me non Tanto se mi
succede, dopo deve
tanti anni di succedere
esperienza succede
Cosi faccio
molto prima, mi
l i i
E’ tutta colpa avanza tempo
del mio capo per…
20. TEORIA DELL’APPRENDIMENTO
QUALI SONO LE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI UN
INDIVIDUO APPRENDE?
COME FA UN OPERAIO AD IMPARARE AD USARE UNA NUOVA
PROTEZIONE
COME FA A CAMBIARE IL PROPRIO MODO DI LAVORARE NEL
MOMENTO IN CUI DEVE ADOTTARE UN NUOVO DISPOSITIVO DI
PROTEZIONE(DPI)?
21. TEORIA DELL’APPRENDIMENTO
QUALI SONO LE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI UN
INDIVIDUO APPRENDE?
LA RISPOSTA NON PUÒ ESSERE UNIVOCA:
PERCHÈ TANTI E DIVERSI POSSONO ESSERE I MODI DI
APPRENDERE DEGLI INDIVIDUI!!!
22. TEORIA DELL’APPRENDIMENTO
ESEMPI DI DIVERSE TEORIE DELL’APPRENDIMENTO
DELL’
PRINCIPI MODELLO
CAMBIAMENTO COMPORTAMENTO
APPRENDIMENTO PER
RISCHIOSO A SEGUITO DI UN’AZIONE
PUNITIVA/MULTA CONDIZIONAMENTO
FORNIRE UN LIBRETTO DI ISTRUZIONI APPRENDIMENTO PER PASSAGGIO
DI INFORMAZIONE
CAMBIAMENTO COMPORTAMENTO A APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE
SEGUITO ESPERIENZA/RIFLESSIONE
PERSONALE
23. L’apprendimento nell’adulto implica che:
Per l svolgimento di attività f
P lo l i i i à formative a
i
persone adulte si fa riferimento a modelli
didattici interpretativi ricavati d ll “ t i
did tti i i t t ti i i ti dalle teorie
andragogiche”.
E ’ un corpo di conoscenze riguardante
discenti adulti i modo parallelo e di ti t
di ti d lti in d ll l distinto
rispetto al modello pedagogico
dell’apprendimento i f til
d ll’ di t infantile
24. Malcolm Knowles e l’andragogia
(1913-1997)
Laureato all ’ Università di
Harvard
Fondatore dell’Adult Education
Association
Professore di Educazione degli
Adulti alla North Carolina State
University
Esperto di fama mondiale
p
25. Presupposti del modello andragogico di M. Knowles
L’APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI
BAMBINI ADULTI
HANNO POCA O NESSUNA ESPERIENZA HANNO BISOGNO DI CONSOLIDARE LE
SU CUI BASARSI: SONO TABULAE RASAE INFORMAZIONI A PARTIRE DALLE LORO OPINIONI
ED ESPERIENZE
(RUOLO DELL’ESPERIENZA)
DELL’
CIÒ CHE APPRENDONO OGGI NON DEVE CIÒ CHE APPRENDONO DEVE ESSERE UTILE
AVERE UTILITÀ NEL BREVE IMMEDIATAMENTE
(DISPONIBILITÀ AD APPRENDERE)
26. Presupposti del modello andragogico di M. Knowles
L’APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI
BAMBINI ADULTI
SI CONCENTRANO SUI CONTENUTI SI CONCENTRANO DI PIÙ SUGLI ASPETTI LEGATI
ANCHE SE DISTANTI DAI PROBLEMI REALI AL QUOTIDIANO ED APPLICABILI NELLA VITA
SOCIALE E PROFESSIONALE.
(ORIENTAMENTO ALL’APPRENDIMENTO)
ALL’
NON DECIDONO IN MERITO ALLA HANNO BISOGNO DI PARTECIPARE IN MANIERA
COSTRUZIONE DEL LORO ATTIVA ED AUTONOMA AL LORO
APPRENDIMENTO. APPRENDIMENTO.
APPRENDONO IN UN AMBIENTE REAGISCONO MEGLIO IN UN AMBIENTE
IMPRONTATO ALL’AUTORITÀ COLLABORATIVO.
(CONCETTO DI SÉ)
27. Presupposti del modello andragogico di M. Knowles
“LEGGI” PER LA FORMAZIONE DEGLI
LEGGI”
ADULTI:
la persona deve sentire che il proprio concetto di sé viene
rispettato d l f
i tt t dal formatore
t
l’apprendimento deve avere come base di partenza
l’esperienza del
l’esperienza d l soggetto
i tt
l’apprendimento fa riferimento alla vita reale e ai bisogni
della persona
l’apprendimento si attiva a seguito di forti motivazioni
29. COS’È INFORMAZIONE?
• Assemblee e riunioni con numerosi partecipanti
• Libretti informativi generici e di istruzione
g
• Affissioni, cartelloni, avvisi
• Intranet aziendale, chat for m
a iendale chat, forum
• News aziendali, bollettini
• Audiovisivi, filmati, foto,
• Lettere, e.mail, convocazioni
, ,
30. COS’È ADDESTRAMENTO?
• Esercitazioni pratiche in piccoli gruppi
• Affiancamento operativo sul posto di lavoro
• Simulazione di evacuazione o di gestione
dell’emergenza (antincendio, primo soccorso,
chiamata del Vigili,ecc)
)
• Lavori in piccoli gruppi
31. COS’È FORMAZIONE?
• Discussioni in piccolo gruppo a seguito di una
spiegazione all’uso di un DPI o allo svolgimento di
una procedura
• Role Playing in cui simulano ruoli diversi nella
gestione della sicurezza
• Simulazioni seguite da un confronto finale in cui far
emergere i punti di vista dei partecipanti
• Esperienze vissute in prima persona di potenziali
pericoli
34. Chi e’ il formatore
PROGETTISTA DI FORMAZIONE
RESPONSABILE DEL CENTRO O DEL
SERVIZIO DI FORMAZIONE
RESPONSABILE DI PROGETTO (RP)
TRAINER:
• DOCENTE
• ISTRUTTORE
• FORMATORE
35. Chi e’ il formatore
DOCENTE
SE OGGETTO AF SONO I CONTENUTO E OBIETTIVO FORNIRE ELEMNETI
CONOSCITIVI E TECNICI NECESSARI A FAR FRONTE AD UN PROBLEMA
SPIEGARE COS’È UN RISCHIO, COSA SIGNIFICA
COS’
UNA SIGLA, SPIEGARE UNO SCHEMA
36. Chi e’ il formatore
ISTRUTTORE
SE OGGETTO AF SONO LE PRASSI OPERATIVE E LE PROCEDURE E
OBIETTIVO ACQUISIZIONE ABILITÀ
SPIEGARE COME SI USA UN TORNIO IN SICUREZZA, COME
EFFETTUARE MANUTENZIONE DPI, COME SI USA UN
ESTINTORE, SPIEGARE UNA PROCEDURA
37. Chi e’ il formatore
FORMATORE
SE OGGETTO AF È IL COMPORTAMENTO ED OBIETTIVO FAR ACQUISIRE
VALORI E CAPACITÀ
SVILUPPO LEADRESHIP DEL RSPP, CAPACITÀ NEGOZIALI
DEL RLS, COSTRUZIONE DI UN TEAM COLLABORATIVO
PER I PREPOSTI
38. La formazione alla sicurezza
FORMAZIONE E CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO
PERSONE:
PERSONE
APPRENDIMENTO CAMBIAMENTO
ORGANIZZAZIONE:
ORGANIZZAZIONE:
CAMBIAMENTO APPRENDIMENTO
39. La formazione alla sicurezza
TEORIA DELL’APPRENDIMENTO/CAMBIAMENTO
DELL’
LE CONDIZIONI
CONDIZIONI:
1) LA FORMAZIONE DEVE ESSERE PENSATA E REALIZZATA IN TERMINI
DI PROCESSO
2) LA FORMAZIONE DEVE ESSERE ORIENTATA IN SENSO STRATEGICO
3) LA FORMAZIONE DEVE RIVOLGERE L’ATTENZIONE:
L ATTENZIONE:
• AL SOGGETTO AL QUALE È RIVOLTA
• ALLE METODOLOGIE CHE UTILIZZA
• ALLA STRATEGIA DIDATTICA PIÙ APPROPRIATA DA ADOTTARE IN
RELAZIONE AL RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI ATTESI
40. BIBILIOGRAFIA
- MANUALE PER LA FORMAZIONE ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA,P.
FAVARANO - M. SORIANI BELLAVISTA,IL SOLE 24 ORE, 2ª ED. 2006
- ERGONOMIA DELLA FORMAZIONE,FAVRETTO, FIORENTINI,CAROCCI
FORMAZIONE FAVRETTO FIORENTINI CAROCCI
EDITORE, ROMA, 1999
- PROGETTARE LA FORMAZIONE,MAURIZIO CASTAGNA,FRANCO ANGELI,
MILANO,
MILANO 1997
- I PORCOSPINI DI SCHOPENHAUER,CONSUELO CASULA,FRANCO
ANGELI, MILANO,
- IL PROCESSO DI FORMAZIONE QUAGLINO CARROZZI,
FORMAZIONE,QUAGLINO, CARROZZI
- FARE FORMAZIONE,GIAN PIERO QUAGLINO,IL MULINO, BOLOGNA, 1985
- PROGETTARE LA FORMAZIONE,A CURA DI ANTONIO
BALDASSARRE,CAROCCI
BALDASSARRE CAROCCI EDITORE
- PROFESSIONE FORMATORI,AAVV,FRANCO ANGELI, MILANO, 1998
- ROLE PLAYING, AUTOCASI ED ESERCITAZIONI PSICOSOCIALI,MAURIZIO
CASTAGNA,FRANCO ANGELI MILANO
CASTAGNA FRANCO ANGELI, MILANO, 2001
- ESERCITAZIONI, CASI E QUESTIONARI,MAURIZIO CASTAGNA,FRANCO
ANGELI, MILANO, 2001
- ROLE PLAYING SERGIO CAPRANICO,RAFFAELO CORTINA EDITORE
PLAYING,SERGIO CAPRANICO RAFFAELO EDITORE,
1997