Artroplastica totale del ginocchio per il trattamento dell'osteoartrite del g...
Comunicato stampadca
1. Comunicato stampa
DONNE E CIBO:
UN DIFFICILE RAPPORTO CHE INFLUENZA LA SCELTA CONTRACCETTIVA
Il cerotto contraccettivo: la giusta scelta
in caso di Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi alimentari (bulimia e anoressia) non sono solo patologie dell’alimentazione
ma veri e propri disturbi della sfera psichica e sessuale. Per questo va posta attenzione alla scelta contraccettiva.
E la scelta della via transdermica può risultare quella più adatta.
Milano, 10 maggio 2011 – La pressione culturale sulla magrezza, vissuta come ideale dell’ “Io”, e sull’apparenza fisica,
intesa come pilastro del valore personale, causano un contrasto tra la forma ideale e il nutrirsi, soprattutto nelle giovani
donne1. La conseguenza è un comportamento distorto nei confronti del cibo, i Disturbi del Comportamento Alimentare
(DCA), meglio noti come Bulimia e Anoressia Nervosa. Nella bulimia ci si “abbuffa” di cibo per poi eliminarlo con lassativi
o vomito autoindotto, nell’anoressia si rifiuta il cibo con, di conseguenza, una forma corporea caratterizzata da eccessiva
magrezza.1 In Italia ne sono colpite oltre 300.000 donne in età fertile.2 Si tratta di un dato molto sottostimato: fino al
50% dei casi, infatti, il DCA può rimanere a lungo ignorato, per l’elevata incidenza di forme precliniche/borderline e per
l’ostinata rimozione-negazione del disturbo da parte della persona che ne soffre.1 In tutte queste situazioni, il corpo e il
cibo vengono usati per esprimere un disagio psicologico, conseguenza di diversi fattori scatenanti, con importanti
complicanze sulla salute della donna1 e sulla sfera contraccettiva.
“Si tratta di problematiche serie, sempre più diffuse nella società, che vanno affrontate con un approccio multidisciplinare
in cui va preso in considerazione, però, anche l’aspetto contraccettivo, spesso trascurato - spiega la Prof.ssa Alessandra
Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano - Tanto i
comportamenti di tipo anoressico quanto quelli di tipo bulimico, infatti, non solo hanno conseguenze rilevanti sul piano
della salute psicofisica della donna ma possono compromettere l’efficacia del contraccettivo orale. Tra i metodi ormonali,
il cerotto contraccettivo, che non richiede di essere assorbito per via gastrointestinale, risulta un metodo efficace anche in
presenza di DCA“.
BULIMIA E SCELTA CONTRACCETTIVA
La bulimia si caratterizza come un comportamento che alterna frequenti abbuffate di cibo a “condotte di eliminazione”
quali vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, enteroclismi o altri farmaci, digiuno o esercizio fisico eccessivo.1,2
“Anoressia e Bulimia non sono solo DCA: sono veri e propri disturbi sessuali - sottolinea il Prof. Emmanuele A. Jannini,
Professore di Endocrinologia e Coordinatore del primo Corso di Laurea in Sessuologia dell'Università Italiana, all’Aquila -
La bulimia è spesso caratterizzata da un’ossessione per la forma fisica e dalla rappresentazione “sessuale” del proprio
corpo che si cerca di raggiungere con diete rigide, impraticabili. Compaiono così le abbuffate e le conseguenti condotte
eliminatorie. Simili alla bulimia sono i Disturbi da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorders) e i Disturbi da
Alimentazione Notturna (Night Eating Disorders), nuove forme di DCA, che si differenziano però dalla prima perché le
abbuffate non sono seguite da condotte eliminatorie per la perdita di peso.1 In questo contesto, è importante capire che
le abbuffate caratteristiche della bulimia sono il sintomo di un disagio e l’illusoria soluzione dello stesso, o meglio, la
risposta impulsiva a un’angoscia che la ragazza non riesce ad affrontare sul terreno psicologico, affettivo ed esistenziale.
Un disagio, frutto di fattori socioculturali, psicologici, interpersonali e biologici, che sfocia in comportamenti di tipo
compulsivo, non solo nei confronti del cibo, ma anche di alcol o di altre sostanze e del sesso, nella così denominata
bulimia sessuale.4 Sono donne voraci di cibo e di uomini; ma né l’uno, né gli altri dà loro piacere. Proprio questa assenza
del “principio del piacere” fa agire queste donne in territori a rischio, dove la contraccezione svolge un ruolo essenziale” .
“Per questo tipo di donna, infatti, - continua la Prof.ssa Alessandra Graziottin - la scelta del contraccettivo diventa un
problema particolarmente importante non solo per la sua sessualità compulsiva ma, soprattutto, per i frequenti episodi di
vomito autoindotto e per l’abuso di lassativi normalmente autoprescritti e spesso acquistati in erboristeria per l’erronea
convinzione che, essendo naturali, siano innocui. Entrambi i comportamenti, infatti, espongono la donna bulimica che
assume contraccettivi ormonali per bocca al rischio di mancata copertura contraccettiva. Questo perché il vomito
autoindotto, l’accelerato transito intestinale e la diarrea causati dall’uso di lassativi5possono compromettere
l’assorbimento intestinale degli ormoni steroidei contenuti nel contraccettivo orale6, così come compromettono
2. l’assorbimento dei nutrienti e delle calorie contenuti nel cibo. La donna bulimica può trovarsi così esposta,
inconsapevolmente, oltre che a un’accentuata irregolarità del ciclo mestruale, già tipica di questa condizione, al rischio di
gravidanze indesiderate. Per queste donne, il contraccettivo transdermico può essere la soluzione più adatta per
proteggerle” .
Il cerotto, infatti, grazie alla somministrazione degli ormoni attraverso la via transdermica, e quindi con un passaggio
diretto cerotto-pelle-sangue, salta la via gastrointestinale7 consentendo di superare i problemi di scarso assorbimento
provocati da vomito e diarrea.7
“Nella donna bulimica un altro elemento da considerare per la scelta contraccettiva è la sua ossessione per il peso, o
meglio la paura di ingrassare - continua la Prof.ssa Graziottin - E da questo punto di vista il cerotto presenta dei vantaggi.
La sua dimostrata 10 ininfluenza sul peso e sulla composizione corporea può, infatti, rassicurarla rispetto all’assillo del peso
e garantirle una corretta copertura contraccettiva. Naturalmente, data la tendenza alla promiscuità, è importante una
parallela educazione all’autoprotezione, attraverso il contemporaneo uso del profilattico, per ridurre il rischio di Malattie a
Trasmissione Sessuale”.
“Ma non sono solo le pratiche eliminatorie e l’assillo per il peso a rendere preferibile il cerotto nelle donne con problemi di
DCA – continua la Prof.ssa Graziottin - L’altro elemento è l’effetto sul metabolismo osseo”. In queste donne, infatti,
potrebbe esserci un problema di bassa densità minerale ossea, con osteopenia, osteoporosi e un maggior rischio di
fratture11,12. Il motivo risiede sia nello scarso assorbimento di proteine/vitamine/sali minerali che nella diminuzione dei
livelli di estrogeni, data dalla irregolarità mestruale (amenorrea e oligomenorrea), che il disturbato comportamento
alimentare e nutritivo comportano.11,12 Come dimostrato da un recente studio clinico la contraccezione transdermica
mantiene il corretto metabolismo osseo, grazie ai costanti livelli plasmatici estrogenici.13
I SEGNALI DI SCIVOLAMENTO VERSO BULIMIA E ANORESSIA
“Sono tre i tipi i segnali da cogliere – evidenzia la Prof.ssa Graziottin – Il primo sul fronte del com portam ento
alim entare, con la tendenza a ridurre la quantità di cibo, selezionare solo alcuni cibi (per es. carote, insalata e
mozzarella), “cincischiare” con il cibo mentre si cena con il resto della famiglia, nascondere residui di cibo in camera. Da
considerare anche il frequente e prolungato soffermarsi in bagno, gli attacchi di fame notturni, il calo ponderale marcato
o le frequenti variazioni del peso corporeo. Il secondo sul fronte psicologico: eventi ed esperienze negative o
traumatiche, delusioni sentimentali, l’uso frequente della bilancia, la distorsione dell’immagine corporea, le difficoltà a
esprimere emozioni e sentimenti. Il terzo sul fronte ginecologico: perdita del ciclo (amenorrea), sanguinamento tra un
ciclo e l’altro, irregolarità mestruale, alterazioni della sfera sessuale, gravidanze indesiderate o aborti spontanei. In questi
casi il disturbo ginecologico è alimentato dal difficile rapporto con il cibo e dalle problematiche psicosessuali e relazionali
che lo sottendono. Ciò vale sia per la bulimia che per l’anoressia, l’altro problema alimentare. Questi tre semafori rossi
sono i primi segnali che vanno colti per accorgersi dello scivolamento verso un disturbo del comportamento alimentare,
prima che questo si manifesti completamente: dovrebbero allertare la famiglia, oltre che la giovane donna, inducendola a
cercare un aiuto qualificato medico e psicologico”.
SCELTA CONTRACCETTIVA, PRIMA E DOPO L’ANORESSIA
L’anoressia si caratterizza per un atteggiamento restrittivo o compulsivo nei confronti del cibo dovuto a un’alterazione del
modo in cui si percepisce il proprio peso o forma del corpo.1,2
“Anche l’anoressia può essere considerata come un sintomo di disagio sessuale: una ricerca dello status infantile
presessuale, caratterizzata dalla perdita delle mestruazioni (amenorrea), ottenuta, più o meno coscientemente, attraverso
la diminuzione del peso. Da questo punto di vista, è possibile identificare tre tipologie di anoressia – spiega il Prof.
Emmanuele A. Jannini – Accanto, infatti, all’anoressia conclamata in cui non si manifesta il ciclo mestruale e c’è un
sostanziale disinteresse/rifiuto per l’attività sessuale, sono frequenti le forme precliniche e borderline: le prime precedono
la vera e propria anoressia conclamata, le seconde sono lo stadio successivo alla forma conclamata, in cui si sta iniziando
a superare il problema con il cibo. Entrambe sono comunque caratterizzate da condotte di eliminazione, presenza di un
ciclo mestruale irregolare (oligomenorrea) e attività sessuale”.
“La normale attività di coppia e il ciclo mestruale, che seppur irregolare può essere ovulatorio – continua la Prof.ssa
Graziottin - espongono le donne anoressiche precliniche e borderline al rischio di gravidanze indesiderate. E, come per le
donne bulimiche, la tendenza all’abuso di lassativi autoprescritti e al vomito autoindotto possono ridurre drasticamente
l’efficacia del contraccettivo assunto per bocca, come la pillola. Inoltre, poiché la paura di ingrassare potrebbe ridurre il
3. ricorso ai metodi ormonali, il contraccettivo transdermico, che non influenza peso e composizione corporea, è una scelta
adatta anche in caso di anoressia”.
“Il cerotto contraccettivo – conclude la Prof.ssa Graziottin – può porsi come la scelta da fare in presenza di disturbi del
comportamento alimentare. Rappresenta una valida protezione sul piano contraccettivo e un ausilio per la
regolarizzazione del ciclo mestruale, rassicurando la donna ed evitando che il rischio di gravidanze indesiderate
rappresenti un ulteriore fattore ansiogeno che si va ad aggiungere ai già numerosi presenti” .
BIBLIOGRAFIA
1. Gentile MG. I Disturbi del Comportamento Alimentare. In Dietetica e nutrizione. Clinica, terapia e organizzazione. A cura di Fatati G. Roma: Il Pensiero Scientifico
Editore, 2007.
2. Treasure J, Claudino AM, Zucker N. The Lancet 2010; 375(9714):583-593.
3. ISTAT, Annuario statistico Italiano, 2009. Dato calcolato secondo prevalenza (%) da ref. 2.
4. Brotto LA, Graziottin A. Urodinamica 2004;14:84-88.
5. Laxative overdose - Medline Plus: http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/ency/article/002586.htm.
6. Ketting E. Contraception 1988;37(4):343-348.
7. Graziottin A. Patient Preference and Adherence 2008;2:357-67.
8. Abrams LS et al. J Clin Pharmacol 2002; 53:141-46.
9. Milanes-Skopp R et al. Expert Rev Clin Pharmacol 2009;2:601-7.
10. Piccoli A et al. Nutrition Journal 2008; 7:21.
11. Patrick L. Altern Med Rev 2002;7(3):184-202.
12. Barone G. Bollettino di Ginecologia Endocrinologica 2010;4:43-47.
13. Massaro M et al. Contraception 2010; 81(3):209-214.
Ufficio Stampa
Saatchi & Saatchi Health
A Publicis Healthcare Communications Group
Francesca Donadio tel. 02.77.01.38.14 – cell. 335.68.15.175 – e-mail: francesca.donadio@saatchi-health.it
Teodoro Lattanzio tel. 02.77.01.38.16 – cell. 333.80.31.556 - e-mail: teodoro.lattanzio@saatchi-health.it
Michele Grieco tel. 02.77.01.34.21 – e-mail: michele.grieco@saatchi-health.it