Ha investito 25 milioni per entrare in Prelios e rivoltarla come un calzino. Perché ci crede in questa azienda. Forse più dei suoi stessi azionisti storici. Sa che non sarà un’impresa facile (altrimenti non si divertirebbe). Sta cercando casa a Milano perché vuole stare a due passi dalla Bicocca e andare tutte le mattine al capezzale di questa malata nobile del real estate italiano per cercare di rivitalizzarla. Una bella sfida che, siccome non è uno sprovveduto, vuole vincere. Lui è Massimo Caputi, l’unico che poteva permettersi di immaginare un progetto di rilancio su un gruppo considerato in default dalle banche, probabilmente dagli stessi soci, dalla comunità immobiliare. L’uomo è di quelli tosti e un po’ scorbutici ai quali non piace vincere facile. Cosa troverà in Prelios ne ha già avuto sentore nella fase di due diligence ma la realtà, si sa, è sempre più brutta del più brutto dei sogni. Ci sono 8 miliardi di finanziamenti con le banche, un modello di business da rivedere e semplificare, una serie infinita di 220 veicoli da aprire, capire e maneggiare con cura, un migliaio di dipendenti da salvaguardare. Nell’avventura si è già buttato anima e corpo anche se formalmente per ora si è in attesa dell’aumento di capitale e dell’approvazione del vecchio Cda.
Massimo Caputi Prelios - Presentazione Business Plan Prelios
Quotidiano Immobiliare - Massimo Caputi presenta progetto rilancio Prelios
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01 dicembre 2012
IL SETTIMANALE
di Quotidiano Immobiliare
PRONTI, PARTENZA, PRELIOS
Massimo Caputi presenta il suo progetto di rilancio della società
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ATTUALITÀ PRONTI, PARTENZA, PRELIOS
PRONTI, PARTENZA,
PRELIOS
Massimo Caputi presenta il suo progetto di rilancio della società
di Guglielmo Pelliccioli
Ha investito 25 milioni per entrare in Prelios e rivoltarla come un
calzino. Perché ci crede in questa azienda. Forse più dei suoi stessi
azionisti storici. Sa che non sarà un’impresa facile (altrimenti non si
divertirebbe). Sta cercando casa a Milano perché vuole stare a due
passi dalla Bicocca e andare tutte le mattine al capezzale di questa
malata nobile del real estate italiano per cercare di rivitalizzarla. Una
bella sfida che, siccome non è uno sprovveduto, vuole vincere. Lui
è Massimo Caputi, l’unico che poteva permettersi di immaginare
un progetto di rilancio su un gruppo considerato in default
dalle banche, probabilmente dagli stessi soci, dalla comunità
immobiliare. L’uomo è di quelli tosti e un po’ scorbutici ai quali non
piace vincere facile. Cosa troverà in Prelios ne ha già avuto sentore
nella fase di due diligence ma la realtà, si sa, è sempre più brutta
del più brutto dei sogni. Ci sono 8 miliardi di finanziamenti con
le banche, un modello di business da rivedere e semplificare, una
serie infinita di 220 veicoli da aprire, capire e maneggiare con cura,
un migliaio di dipendenti da salvaguardare. Nell’avventura si è già
buttato anima e corpo anche se formalmente per ora si è in attesa
dell’aumento di capitale e dell’approvazione del vecchio Cda.
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PRONTI, PARTENZA, PRELIOS
Massimo Caputi figlio di un ingegnere, inizia la sua carriera nel 1977, dopo la laurea in Inge-
gneria Civile, nello studio del padre. Nel 1983 trasforma lo studio nella Proger Spa, società
O CAPUTI che venderà nel ’96 per entrare nelle Ferrovie dello Stato come amministratore delegato
MASSIM di Grandi Stazioni Spa con la responsabilità di riqualificare la sta-
zione Termini. In 11 mesi porta a termine il progetto e contribuisce
alla privatizzazione della società con un incasso per lo Stato di 280
milioni di euro. Su indicazione del Ministero dell’Economia passa
all’agenzia Sviluppo Italia dove attiva investimenti nel paese
per un miliardo di euro. Entra nel mondo della finanza immo-
biliare nel 2000 come a.d. di Fimit sgr con il collocamento
del primo fondo ad apporto pubblico in Italia e del
primo fondo quotato in Borsa. Nel 2011 la fusione
tra Fimit e Fare da vita a IDeAFIMIT sgr con quasi 10
miliardi di patrimonio gestito. L’anno dopo lascia
la società per nuove esperienze professionali.
In questi giorni Antonio Intiglietta sta preparando un documento
che dovrebbe ‘strigliare’ la comunità del real estate affinché si de-
cida a prendere in mano il suo destino. Ne abbiamo letto le bozze
che, ovviamente, non anticipiamo anche perché dovranno essere
condivise da Assoimmobiliare ma che sostanzialmente propon-
gono una svolta per far ripartire il settore di concerto con il nuovo
governo e le amministrazioni locali. In un certo senso l’operazione
di Caputi su Prelios anticipa questa chiamata in campo degli oper-
atori del mondo immobiliare per darsi una mossa e un progetto di
rilancio.
La situazione è difficile per non dire drammatica. Se è vero che il
Paese va riformato anche la sua industria immobiliare ha bisogno
di nuove regole, più semplici e snelle, di nuove opportunità che PRELIOS
nascono dalle infrastrutture e dal recupero urbano, di nuova crea- - Nei primi anni ’90, IACI (Ini-
tività anche sul piano finanziario e dei servizi. ziative Agricole Commercia-
li Italiane) e Vitruvio, società
Prelios si dovrà spogliare della sua anima generalista e tornare immobiliare del Gruppo
ad esercitare un ruolo da protagonista nel suo ambito d’elezione, Pirelli, riuniscono le attività
immobiliari in un’unica so-
quello dei servizi dove, secondo Massimo Caputi, esiste un merca- cietà: Milano Centrale.
to enorme.
- Nel 2001 a società cambia
In sostanza per il gruppo della Bicocca verrà abbandonato il nome da Milano Centrale in
modello che prevede di svolgere un ruolo di operatore globale Pirelli & C. Real Estate.
e ci sarà un riposizionamento su alcune aree specifiche. Anche di - Dal 2002 la società viene
eccellenza. Un esempio per tutti è la controllata tedesca di Prelios quotata alla Borsa Italiana.
che è leader nella gestione dei centri commerciali in Germania.
- Nel 2010 Pirelli&C. S.p.A.
Possibile, si domanda Caputi, che questa società non abbia mai scorpora Pirelli RE dal pro-
operato in Italia dove, addirittura, i suoi clienti tedeschi hanno prio gruppo; la società viene
ridenominata Prelios S.p.A.
investito?
Secondo il manager ex IdeaFimit ci vorranno cinque anni perché i - Prelios è oggi uno dei prin-
cipali gestori nel settore im-
risultati di questa profonda ristrutturazione aziendale portino i loro mobiliare in Italia.
frutti ma Caputi confida nel fatto che l’attuale crisi non si protrarrà
- Ha due business units:
oltre i prossimi tre anni. Fund & Asset Management
Ci sarà insomma tempo per trasformare la scommessa di oggi in e Service Provider & Franchi-
una scelta vincente di domani. sing Network.
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