3. Peru’
Forma di governo: repubblica
Capitale: Lima
Moneta: nuovo sol
Lingua ufficiale: spagnolo
Religione: cattolica 90%
4. Confini
Il Perù è uno stato dell’America meridionale, bagnato
a ovest dall’oceano Pacifico, a nord troviamo Ecuador
e Colombia, a est il Brasile, a sud-est la Bolivia e a sud
il Cile.
Il Perù è, dopo Brasile e Argentina, il terzo paese
dell’America meridionale.
5. Territorio
Il territorio peruviano può essere suddiviso in tre
regioni fisiche:
• Costa: la pianura costiera
• Sierra: il segmento del sistema andino
• Selva: foresta
6. Costa Sierra Selva
• La Costa :è costituita da un’arida fascia territoriale che si estende per tutta
la lunghezza del paese con un’ampiezza che varia dai 65 ai 160 km. Qui sono
situati i maggiori centri urbani del Perù. La regione, che occupa circa il 10%
del territorio nazionale, è attraversata dai fiumi che scendono dalla
Cordigliera Occidentale delle Ande e sfociano nel Pacifico.
• La Sierra: presenta l’elemento morfologicamente dominante del paese, la
cordigliera delle Ande, che si articola qui, da nord-ovest a sud-est, in una
successione di tre catene principali tra cui si interpongono solchi vallivi..
Nella parte sudorientale della regione della Sierra si trova il lago Titicaca, la
superficie lacustre navigabile più elevata del mondo, che il Perù divide con la
Bolivia.
• La Selva: regione boscosa occupa circa il 60% del territorio peruviano e si
estende a est della Cordigliera Orientale; qui la catena digrada dolcemente
verso vaste pianure caratterizzate da una vegetazione di tipo tropicale, le
selve, che si estendono fino al confine brasiliano andando a costituire il
bacino amazzonico.
7. Clima
IL CLIMA E’ MOLTO VARIO
• Lungo la desertica fascia costiera la temperatura è piuttosto costante
intorno ai 20 °C per tutto l’anno. Le precipitazioni in questa zona dal clima
arido sono inferiori a 51 mm annui, a causa della Cordigliera contro cui si
infrangono i venti provenienti da est prima di raggiungere la costa; inoltre la
fredda corrente di Humboldt condensa l’umidità atmosferica in nebbie
persistenti che si tramutano in una lieve pioviggine (nota come garúa) e si
addensano sull’area da giugno ad agosto. A Lima la temperatura media è di
18 °C.
• Nella Sierra le temperature variano stagionalmente dai 7 °C ai 21 °C. Le
piogge sono tendenzialmente molto scarse tranne in alcune località dove,
da ottobre ad aprile, si verificano violenti acquazzoni. A Cuzco, nella sierra
sudorientale, la piovosità media raggiunge i 600 mm annui.
• Nella regione della Selva, fatta eccezione per le zone più elevate, il clima è
estremamente caldo e umido.
8. Popolazione
Il paese conta 29.041.593 abitanti (2008), con una densità
media di 23 abitanti per km². La distribuzione sul territorio è
tutt’altro che uniforme: nella regione andina si concentra
circa il 50% della popolazione, il 40% risiede lungo la fascia
costiera, mentre il restante 10% occupa la regione della Selva.
Il 75% (2005) dei peruviani vive in aree urbane. Circa il 45%
degli abitanti del Perù è costituito da popolazioni autoctone,
alcune delle quali discendenti degli inca; il 37% è composto da
meticci e circa il 15% da bianchi di origine europea. Il paese
conta anche un esiguo numero di neri, mulatti, giapponesi e
cinesi (circa il 3%).
9. Lingue
La lingua ufficiale è lo spagnolo, parlato dal 70% della
popolazione; recentemente è stata ufficializzata la lingua
quechua, uno dei più diffusi idiomi locali insieme all’aymará,
parlato soprattutto nel sud del paese. I gruppi dei quechua e
degli aymará popolano le regioni andine; molti di loro non
parlano lo spagnolo e hanno conservato gli usi e costumi dei
loro antenati. Lungo la fascia costiera e nelle città degli
altipiani, bianchi, meticci e neri seguono, in gran parte, uno
stile di vita occidentale. Infine, l’esigua minoranza di indios
amazzonici vive in base a usanze tribali e in condizioni di
completo isolamento.
10. Città
• Lima è Il principale centro urbano del paese è la
capitale, (8.153.618 abitanti nel 2005).
• altre città di rilievo sono:
Cuzco, antica capitale dell’impero inca,
Arequipa, Iquitos, Huancayo, Trujillo, Chiclayo.
Callao, nei pressi di Lima, è il principale scalo
marittimo del paese.
11. La storia degli incas
• Gli Incas erano un popolo che aveva costituito un
vasto impero sulle Ande. Questo popolo parlava la
lingua quechua,
e Incas per loro significava re o imperatore.
• A metà del Cinquecento, gli spagnoli di Francisco
Pizarro si trovarono di fronte a una società
complessa e ben organizzata, che sottomisero e
distrussero in breve tempo.
13. Machu Picchu
E’soprannominata la città perduta degli Inca, è sito archeologico precolombiano, situato in una zona montana a circa
2.350 metri di altitudine nella valle dell'Urubamba in Perù.
Si suppone che la città fosse stata costruita dall'imperatore inca Pachacútec intorno all'anno 1440 e sia rimasta
abitata fino alla conquista spagnola del 1532. La posizione della città era un ben custodito segreto militare, perché i
profondi dirupi che la circondavano erano la sua migliore difesa naturale. Difatti, una volta abbandonata, la sua
ubicazione rimase sconosciuta per ben quattro secoli, entrando nella leggenda. Scoperte archeologiche, uniti a
recenti studi su documenti coloniali, mostrano che non si trattava di una normale città, quanto piuttosto di una
specie di residenza estiva per l'imperatore e la nobiltà Inca. Si è calcolato che non più di 750 persone alla volta
potessero risiedere a Machu Picchu, e probabilmente durante la stagione delle piogge o quando non c'erano nobili,
il numero era ancora minore.
La città fu riscoperta il 24 luglio 1911 da Hiram Bingham, uno storico di Yale, che stava esplorando le vecchie strade
inca della zona alla ricerca dell' ultima capitale Inca: Vilcabamba. Bingham compì parecchi altri viaggi ed eseguì scavi
fino al 1915 e solo più tardi si rese conto dell'importanza della sua scoperta e si convinse che Machu Picchu era
Vilcabamba. Di ritorno dalle sue ricerche scrisse parecchi articoli e libri su Machu Picchu: il più conosciuto fu; La
città perduta degli Inca. Paradossalmente Vilcabamba non era Machu Picchu: l'ultima capitale era a Espiritu Pampa:
nascosta nella giungla, a poche centinaia di metri da dove era arrivato lui durante le sue ricerche.
Il sito archeologico fa parte dei Patrimoni dell'umanità stilati dall'UNESCO.
La località è oggi universalmente conosciuta sia per le sue imponenti ed originali rovine, sia per l'impressionante
vista che si ha sulla sottostante valle dell'Urubamba circa 400 metri più in basso.
15. Linee di Nazca
Le Linee di Nazca sono dei geroglifici, linee tracciate sul terreno, del deserto di Nazca, un altopiano arido che si estende per
una cinquantina di chilometri tra le città di Nazca e di Palpa, nel Perù meridionale. Le oltre 13.000 linee vanno a formare più
di 800 disegni, che includono i profili stilizzati di animali comuni nell'area (la balena, il papagallo, la lucertola lunga più di
180 metri, il colibrì, il condor e l'enorme ragno lungo circa 45 metri). Essi furono tracciati durante la fioritura della Civiltà
Nazca, tra il 300 a.C. ed il 500 d.C.
Le linee sono tracciate rimuovendo le pietre contenenti ossidi di ferro dalla superficie del deserto, lasciando così un
contrasto con il pietrisco sottostante, più chiaro. La pianura di Nazca è ventosa, ma le rocce della superficie assorbono
abbastanza calore per far alzare l'aria proteggendo il suolo. Così i disegni giganti sono rimasti intatti per migliaia di anni. Ai
margini della Pampa, gli archeologi hanno scoperto la città cerimoniale dei Nazca, Cahuachi, da cui si ritiene provenissero gli
artefici delle linee.
Le linee sono state avvistate con chiarezza solo dall'avvento dei voli di linea sull'area, casualmente, nel 1927 da Toribio Mija;
quindi furono studiate, nel 1939, da Paul Kosok, un archeologo americano; ma solamente dal 1946, la tedesca Maria Reiche,
diede un importante contributo di studi sul loro significato.
Phyllis Pitluga, una ricercatrice di Chicago scoprì, studiando il rapporto tra le linee e l'astronomia, che il ragno gigante
rappresentava la costellazione di Orione, mentre le linee rette circostanti rappresentavano le tre stelle della cintura di
Orione. Questa potrebbe essere una chiave che permette di spiegare il mistero delle linee di Nazca: il leggendario eroe-
maestro Viracocha, il cui ritorno era ancora atteso al momento dello sbarco di Cortés. Gli "antichi indios" disegnarono figure
poiché pensavano che Viracocha sarebbe tornato, questa volta scendendo dal cielo. I disegni rappresentavano dei segnali.
Sono molte le ipotesi su come i Nazca abbiamo disegnato le linee e sul loro reale significato. Quella, comunque, più
accreditata e realistica induce a pensare che gli antichi peruviani abbiano dapprima realizzato disegni in scala ridotta che
sarebbero stati successivamente riportati ingranditi sul terreno con l'aiuto di un opportuno reticolato di corde .
17. Lago Titicaca
Si trova al confine fra la Bolivia e il Peru, in una delle zone più
montuose del mondo, questo lago più unico che raro è al
centro di una zona altamente suggestiva, sia per ragioni
archeologiche sia per ragioni antropologiche. E’ il lago
navigabile più alto del mondo: 3.800 metri. E` lungo 150 km e
profondo 300 metri. Più che un lago, si tratta di due laghi
congiunti dallo stretto di Tiquina: il Lago Mayor (in dialetto
quecha "Chuchuito") è a nord e contiene le isole del Sole e
della Luna; il Lago Minor (o Huinamarca) è a sud e contiene
diversi isolotti. L'acqua è di un azzurro puro e splendente.