1. IL SERVIZIO NAZIONALE
DI VALUTAZIONE 2011
Esiti oggettivi
del 2° Circolo Didattico di Pordenone
… e qualche considerazione
2. … QUELLA SEVERA RICETTA EUROPEA
Tra le 39 domande rivolte lo scorso 8 novembre dalla
Commissione Europea al Governo Italiano, su come verranno
«concretamente tradotti in pratica» gli impegni assunti dal Governo
stesso, quattro riguardano il sistema di istruzione. Sono le domande
numero 13, 14, 15 e 16, raggruppate sotto la voce Human Capital.
«13) Come verranno ristrutturate le singole scuole con
risultati insoddisfacenti nelle prove INVALSI?»
3. «Si prega di fornire una versione commentata della lettera che
indichi, per ciascuna misura o impegno:
•se è già stato posto in opera, e - se lo è - con quale grado di
implementazione;
•se è stato già adottato dal governo ma non ancora approvato dal
Parlamento: in tal caso, precisare i tempi dell’approvazione
parlamentare e le modalità di attuazione;
•se è un impegno nuovo, fornire un concreto piano operativo per la
sua adozione e implementazione, compreso lo scadenzario e il tipo di
strumenti giuridici che il governo intende utilizzare.
Si prega inoltre di indicare, se del caso, il costo preventivato di
ciascuna misura/impegno e le rispettive fonti di finanziamento.»
4. IL MANDATO:
dal M.I.U.R. all’I.N.Val.S.I.
Con la Direttiva del 3/10/2011 n. 88 il M.I.U.R. ha affidato
all’I.N.Val.S.I. il disimpegno della «Valutazione esterna degli
apprendimenti degli studenti» il cui oggetto saranno «le conoscenze e
le abilità acquisite in Italiano e Matematica dagli allievi delle classi
2^ e 5^ della Scuola Primaria, 1^ e 3^ della Scuola Secondaria di
Primo Grado, 2^ e 5^ della Scuola Secondaria di Secondo Grado.»
In particolare «per gli alunni delle classi 2e e 5e della Scuola
Primaria costituiranno riferimento, per la definizione delle prove e
per la valutazione dei loro esiti, le Indicazioni nazionali di cui agli
allegati A, B, C e D del d.lgs.19 febbraio 2004, n.59, come aggiornate
dalle Indicazioni per il curricolo di cui al D.M. 31 luglio 2007».
5. OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE
DEGLI APPRENDIMENTI
«Obiettivo di sistema della valutazione esterna degli apprendimenti è
quello di promuovere un generale e diffuso miglioramento della
qualità degli apprendimenti nel nostro Paese, avendo riguardo, in
particolare, agli apprendimenti di base.
Per ciascuna scuola le rilevazioni nazionali consentiranno di
acquisire i risultati nazionali di riferimento e i propri dati aggregati a
livello di classe e disaggregati per ogni singolo item. Ciò con
l’obiettivo di disporre della necessaria base conoscitiva per:
- individuare elementi di criticità in relazione ai quali realizzare piani
di miglioramento dell’efficacia dell’azione educativa, e aspetti di
qualità da mantenere e rafforzare;
- apprezzare il valore aggiunto realizzato in relazione al contesto
socio-economico-culturale, al fine di promuovere i processi di
autovalutazione d’istituto.»
6. TRE PUNTI DI OSSERVAZIONE POSSIBILI,
TRA LORO COMPLEMENTARI, MA
DISTINTI
• Il punto di vista di coloro che hanno la responsabilità del
“governo” del sistema educativo (decisori politici,
amministratori e autorità scolastiche ai vari livelli);
• il punto di vista dei dirigenti scolastici e degli organismi
d’indirizzo della singola scuola;
• il punto di vista degli insegnanti nella loro attività in
classe.
7. LETTERA DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO
I.N.VAL.S.I AI DIRIGENTI DELLE ISTITUZIONI
SCOLASTICHE AUTONOME STATALI
E DELLE SCUOLE PARITARIE
I PUNTI FONDAMENTALI:
•rilevazione degli apprendimenti in sostanziale continuità con gli aa.ss. precedenti;
•ambiti di valutazione e tipologia di prove: esplicitati nei quadri di riferimento,
elaborati da gruppi di esperti provenienti dal mondo della scuola e dell’università
(personalmente ottima bussola per la didattica delle due discipline);
•protezione dei dati personali: l’I.N.Val.S.I. riceve le informazioni di contesto dalle
istituzioni scolastiche in forma completamente anonimizzata. Tali informazioni sono
contrassegnate da un codice numerico, fornito dall’ I.N.Val.S.I. stesso. La chiave di
unione tra i codici ed i nominativi degli studenti è conosciuta solo dal personale
della singola istituzione scolastica che disimpegna le operazioni di registrazione.
12. 2^ PRIMARIA – ITALIANO
Confronto tra il risultato di scuola e il risultato nazionale
13. 5^ PRIMARIA – ITALIANO
Confronto tra il risultato di scuola e il risultato nazionale
14. 2^ PRIMARIA – MATEMATICA
Confronto tra il risultato di scuola e il risultato nazionale
15. 5^ PRIMARIA – MATEMATICA
Confronto tra il risultato di scuola e il risultato nazionale
16. 2^ PRIMARIA – ITALIANO
Varianza tra classi e tra alunni
17. 2^ PRIMARIA – MATEMATICA
Varianza tra classi e tra alunni
18. 5^ PRIMARIA – ITALIANO
Varianza tra classi e tra alunni
19. 5^ PRIMARIA – MATEMATICA
Varianza tra classi e tra alunni
20. 2^ PRIMARIA – ITALIANO
Risultato della prova rispetto alla cittadinanza
21. 5^ PRIMARIA – ITALIANO
Risultato della prova rispetto alla cittadinanza
22. 2^ PRIMARIA – MATEMATICA
Risultato della prova rispetto alla cittadinanza
23. 5^ PRIMARIA – MATEMATICA
Risultato della prova rispetto alla cittadinanza
24. … MISURARE NON È VALUTARE
Le prove vanno ricondotte ad «un’ottica di misurazione e
non di valutazione che, come è opportuno, rimane
appannaggio della scuola che esprime i propri voti e giudizi
basandosi anche su elementi che vanno al di là degli aspetti
puramente misuratori.»
[Roberto Ricci, resp. S.N.V.]
25. … MISURARE NON È VALUTARE
«I risultati dell’apprendimento in determinate materie e attività (non
in tutte: si pensi all’arte o alla musica) possono essere misurati con
criteri e strumenti oggettivi, ed è bene farlo sempre con il massimo
impegno e rigore […] ma costituiscono solo uno degli elementi sui
quali si deve fondare la valutazione, sia quella didattica del docente
e del Consiglio di Classe, sia quella di sistema, che devono tener
conto di molte altre variabili, alcune delle quali certamente non
misurabili in termini quantitativi.»
[Aldo Visalberghi (1955), pedagogista]