Open content in archaeology requires a careful consideration on our field of studies: knowledge conservation is linked to its spread, and the web is one of the most useful and important tools to be used. In this paper two open projects are suggested: DecArch, a wiki site dedicated to Roman architectural decoration, and ArcheoCommons, in which archaeologists can publish their researches and mark them with one of the Creative Commons licenses.
18. Proposte per un’archeologia open in rete
Riviste open in rete:
Directory of Open Access Journals
E in archeologia?
19. Proposte per un’archeologia open in rete
Riviste open in rete:
Directory of Open Access Journals
E in archeologia?
su 21 riviste trovate a livello mondiale all’interno di DOAJ, solo una è italiana
(Web Journal on Cultural Patrimony, pubblicata dall’Osservatorio per la
Protezione dei Beni Culturali in Area di Crisi dell’I.S.Fo.R.M.), e solo altre due
contengono anche articoli in italiano (Frankfurter elektronische Rundschau
zur Altertumskunde e Liber Annuus)
22. Proposte per un’archeologia open in rete
Riviste open in rete:
openDOAR: Directory of Open Access Repositories
23. Proposte per un’archeologia open in rete
Riviste open in rete:
openDOAR: Directory of Open Access Repositories
24. Proposte per un’archeologia open in rete
Riviste open in rete:
solo due repository “italiani”:
il Journal of Intercultural and Interdisciplinary Archaeology (JIIA)
e l’European University Institute (EUI)
26. Proposte per un’archeologia open in rete
Le ragioni della... lentezza umanistica
i ricercatori STM
tendono a pubblicare
con maggiore
frequenza: “urgenza”
avvertita nelle
discipline STM
ogni autore, in
campo umanistico,
tende a finalizzare al
massimo le proprie
opere
27. Proposte per un’archeologia open in rete
Le ragioni della... lentezza umanistica
i ricercatori STM gli articoli STM
tendono a pubblicare hanno una
con maggiore “scadenza” a breve
frequenza: “urgenza” termine, dovuta al
avvertita nelle ritmo elevato del
discipline STM progresso della
ricerca
ogni autore, in
campo umanistico, Gli articoli degli
tende a finalizzare al umanisti hanno una
massimo le proprie longevità maggiore
opere
28. Proposte per un’archeologia open in rete
Le ragioni della... lentezza umanistica
i ricercatori STM gli articoli STM i costi editoriali delle
tendono a pubblicare hanno una riviste riguardanti le
con maggiore “scadenza” a breve scienze umane sono
frequenza: “urgenza” termine, dovuta al inferiori di circa un
avvertita nelle ritmo elevato del decimo rispetto alle
discipline STM progresso della loro “cugine” STM
ricerca
ogni autore, in
campo umanistico, Gli articoli degli
tende a finalizzare al umanisti hanno una
massimo le proprie longevità maggiore
opere
29. Proposte per un’archeologia open in rete
Le ragioni della... lentezza umanistica
i ricercatori STM gli articoli STM i costi editoriali delle
tendono a pubblicare hanno una riviste riguardanti le
con maggiore “scadenza” a breve scienze umane sono
frequenza: “urgenza” termine, dovuta al inferiori di circa un
avvertita nelle ritmo elevato del decimo rispetto alle
discipline STM progresso della loro “cugine” STM
ricerca
ogni autore, in
campo umanistico, Gli articoli degli l’uso più consistente, in
tende a finalizzare al umanisti hanno una archeologia o nella storia
massimo le proprie longevità maggiore dell’arte, di illustrazioni di
opere altri autori
31. Proposte per un’archeologia open in rete
Le ragioni della... lentezza umanistica
Altri due limiti
convinzione che la rivista mancanza di una
cartacea sia più affidabile conoscenza
e prestigiosa rispetto alla approfondita del
sua controparte digitale copyleft
32. Proposte per un’archeologia open in rete
Le ragioni della... lentezza umanistica
Altri due limiti
convinzione che la rivista mancanza di una
cartacea sia più affidabile conoscenza
e prestigiosa rispetto alla approfondita del
sua controparte digitale copyleft
Nuova mentalità
34. Proposte per un’archeologia open in rete
Nuova mentalità
Spostamento dell’attenzione dall’autore al contenuto
L'autorevolezza si conquista in base alla qualità dei testi
diverso modo di esprimere i concetti tramite l’ipertestualità e la multimedialità
approccio critico e quindi partecipazione attiva
36. Proposte per un’archeologia open in rete
Perché pubblicare on-line?
➡velocità con cui ogni articolo può essere letto e condiviso
37. Proposte per un’archeologia open in rete
Perché pubblicare on-line?
➡velocità con cui ogni articolo può essere letto e condiviso
➡impatto e visibilità rispetto alla pubblicazione tradizionale
38. Proposte per un’archeologia open in rete
Perché pubblicare on-line?
➡velocità con cui ogni articolo può essere letto e condiviso
➡impatto e visibilità rispetto alla pubblicazione tradizionale
➡work in progress: cooperazione dei ricercatori
39. Proposte per un’archeologia open in rete
Perché pubblicare on-line?
➡velocità con cui ogni articolo può essere letto e condiviso
➡impatto e visibilità rispetto alla pubblicazione tradizionale
➡work in progress: cooperazione dei ricercatori
➡nessun limite legato alla carta: formato, colore, pagine
40. Proposte per un’archeologia open in rete
Perché pubblicare on-line?
➡velocità con cui ogni articolo può essere letto e condiviso
➡impatto e visibilità rispetto alla pubblicazione tradizionale
➡work in progress: cooperazione dei ricercatori
➡nessun limite legato alla carta: formato, colore, pagine
➡diffusione e quindi la conservazione della conoscenza
48. Proposte per un’archeologia open in rete
Perché usare il copyleft nella ricerca?
Autore Lettore
1.Diritti maggiore libertà e
2.paternità dell’opera scelta
3.nessuna intermediazione
economica
modello economico sostenibile
53. Proposte per un’archeologia open in rete
DecArch e ArcheoCommons
Iniziative “dal basso”
➡CMS: livelli di amministrazione e gestione dei siti
54. Proposte per un’archeologia open in rete
DecArch e ArcheoCommons
Iniziative “dal basso”
➡CMS: livelli di amministrazione e gestione dei siti
➡Controllo maggiore; libertà decisionale
55. Proposte per un’archeologia open in rete
DecArch e ArcheoCommons
Iniziative “dal basso”
➡CMS: livelli di amministrazione e gestione dei siti
➡Controllo maggiore; libertà decisionale
➡Lentezza di progettazione iniziale ma garanzia del risultato
57. Proposte per un’archeologia open in rete
DecArch: Decorazione Architettonica Romana
1.Guida alla schedatura
2.Catalogo
3.Studi e ricerche
4.Links
5.Bibliografia
63. Proposte per un’archeologia open in rete
DecArch: Decorazione Architettonica Romana
2.Catalogo
Fregio ionico con decorazione vegetale, curvilineo;
64. Proposte per un’archeologia open in rete
DecArch: Decorazione Architettonica Romana
2.Catalogo
Fregio ionico con decorazione vegetale, curvilineo;
Roma, Foro Romano, basamento del Miliarum aureum;
65. Proposte per un’archeologia open in rete
DecArch: Decorazione Architettonica Romana
2.Catalogo
Fregio ionico con decorazione vegetale, curvilineo;
Roma, Foro Romano, basamento del Miliarum aureum;
marmo, probabilmente di età giulio-claudia
67. Proposte per un’archeologia open in rete
DecArch: Decorazione Architettonica Romana
2.Catalogo
1.tipologia ed epoca: Fregi ionici di epoca giulio-claudia
2.particolarità nell’articolazione del blocco: Elementi a pianta curvilinea
3.luogo: Roma, Foro Romano
72. Proposte per un’archeologia open in rete
ArcheoCommons - Archeologia Open in Rete
obiettivo: ampliare il campo di ricerca a tutte le discipline
dell’archeologia
75. Proposte per un’archeologia open in rete
ArcheoCommons - Archeologia Open in Rete
Informazioni sull’utente
Editor per la scrittura
76. Proposte per un’archeologia open in rete
ArcheoCommons - Archeologia Open in Rete
Informazioni sull’utente
Editor per la scrittura
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77. Proposte per un’archeologia open in rete
ArcheoCommons - Archeologia Open in Rete
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Trovare tutti gli articoli filtrati in base alle licenze CC
78. Proposte per un’archeologia open in rete
ArcheoCommons - Archeologia Open in Rete
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79. Proposte per un’archeologia open in rete
ArcheoCommons - Archeologia Open in Rete
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Utilità da scaricare
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86. Proposte per un’archeologia open in rete
Grazie per l’attenzione
http://www.decarch.it
http://www.archeocommons.net
Notas del editor
Nel presente intervento si segnalano due progetti open: DecArch, sito wiki dedicato alla decorazione architettonica romana, ed ArcheoCommons, per mezzo del quale è possibile pubblicare le proprie ricerche e rilasciarle secondo una delle licenze Creative Commons.
Nel presente intervento si segnalano due progetti open: DecArch, sito wiki dedicato alla decorazione architettonica romana, ed ArcheoCommons, per mezzo del quale è possibile pubblicare le proprie ricerche e rilasciarle secondo una delle licenze Creative Commons.
Il concetto di contenuto libero trae la sua ispirazione da quello di Open Source: la differenza sta nel fatto che ad essere liberamente disponibile ed utilizzabile non è il codice sorgente di un programma ma contenuti editoriali quali testi, immagini, musica e video. L’applicazione dell’open content in ambito archeologico rende necessaria una profonda riflessione sulle nostre discipline: la conservazione del sapere è legata alla sua diffusione, e la rete è uno dei mezzi potenzialmente più utili e significativi a riguardo.
Il concetto di contenuto libero trae la sua ispirazione da quello di Open Source: la differenza sta nel fatto che ad essere liberamente disponibile ed utilizzabile non è il codice sorgente di un programma ma contenuti editoriali quali testi, immagini, musica e video. L’applicazione dell’open content in ambito archeologico rende necessaria una profonda riflessione sulle nostre discipline: la conservazione del sapere è legata alla sua diffusione, e la rete è uno dei mezzi potenzialmente più utili e significativi a riguardo.
Il concetto di contenuto libero trae la sua ispirazione da quello di Open Source: la differenza sta nel fatto che ad essere liberamente disponibile ed utilizzabile non è il codice sorgente di un programma ma contenuti editoriali quali testi, immagini, musica e video. L’applicazione dell’open content in ambito archeologico rende necessaria una profonda riflessione sulle nostre discipline: la conservazione del sapere è legata alla sua diffusione, e la rete è uno dei mezzi potenzialmente più utili e significativi a riguardo.
wikipedia, nata a partire dal 2001 e con 12 milioni di articoli
europeana: fase prototipale con il lancio previsto per il 2010 con 10 milioni di digital items
principalmente utilizzato per gli articoli di riviste o di ricerche universitarie passate in rassegna da pari, pubblicate gratuitamente; Budapest Open Access Initiative del 2001 e la dichiarazione di Berlino nel 2003.
principalmente utilizzato per gli articoli di riviste o di ricerche universitarie passate in rassegna da pari, pubblicate gratuitamente; Budapest Open Access Initiative del 2001 e la dichiarazione di Berlino nel 2003.
principalmente utilizzato per gli articoli di riviste o di ricerche universitarie passate in rassegna da pari, pubblicate gratuitamente; Budapest Open Access Initiative del 2001 e la dichiarazione di Berlino nel 2003.
principalmente utilizzato per gli articoli di riviste o di ricerche universitarie passate in rassegna da pari, pubblicate gratuitamente; Budapest Open Access Initiative del 2001 e la dichiarazione di Berlino nel 2003.
principalmente utilizzato per gli articoli di riviste o di ricerche universitarie passate in rassegna da pari, pubblicate gratuitamente; Budapest Open Access Initiative del 2001 e la dichiarazione di Berlino nel 2003.
principalmente utilizzato per gli articoli di riviste o di ricerche universitarie passate in rassegna da pari, pubblicate gratuitamente; Budapest Open Access Initiative del 2001 e la dichiarazione di Berlino nel 2003.
principalmente utilizzato per gli articoli di riviste o di ricerche universitarie passate in rassegna da pari, pubblicate gratuitamente; Budapest Open Access Initiative del 2001 e la dichiarazione di Berlino nel 2003.
Numero totale di nuove riviste scientifiche italiane all’interno di DOAJ: 78
Incremento annuo delle riviste scientifiche italiane all’interno di DOAJ.
Germania e Gerusalemme, cmq studi biblici
raccoglie i repository on-line che seguono il principio della green road
solo due repository “italiani”: il Journal of Intercultural and Interdisciplinary Archaeology (JIIA) e l’European University Institute (EUI), che accoglie tuttavia articoli riguardanti le discipline storiche.
discipline scientifiche, tecnologiche e mediche
discipline scientifiche, tecnologiche e mediche
discipline scientifiche, tecnologiche e mediche
discipline scientifiche, tecnologiche e mediche
discipline scientifiche, tecnologiche e mediche
discipline scientifiche, tecnologiche e mediche
Limiti fisici di distribuzione nello spazio;
quantità limitata di copie..
Limiti fisici di distribuzione nello spazio;
quantità limitata di copie..
Limiti fisici di distribuzione nello spazio;
quantità limitata di copie..
Limiti fisici di distribuzione nello spazio;
quantità limitata di copie..
Limiti fisici di distribuzione nello spazio;
quantità limitata di copie..
Limiti fisici di distribuzione nello spazio;
quantità limitata di copie..
modello alternativo di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.
modello alternativo di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.
modello alternativo di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.
modello alternativo di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.
modello alternativo di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.
modello alternativo di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.
modello alternativo di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.
modello alternativo di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.