2. Indice
Saviano racconta Tatanka
Scienze: esercizio fisico
Campioni del nuoto: Rosolino
Fisica: le forze applicate in uno sport
Matematica: la velocità nel nuoto
Campioni del canottaggio, pallanuoto e pallavolo.
Chimica: la tecnologia nello sport
Diritto: la giustizia sportiva
3. Introduzione
Il progetto propone agli allievi, supportati dai
docenti, uno spazio nel quale possano
esprimere se stessi e condividere liberamente il
loro mondo interiore.
Tutto all’interno dell’essere gruppo che dà
forza, condivisione, stabilità, vitalità, favorendo
al tempo stesso la scoperta di sé e dell’altro, la
socializzazione e lo scambio.
4.
Tema del progetto è:
“La Campania Dei Campioni”
Scopo principale è sottolineare le eccellenze
campane nello sport per evidenziare anche
l’accurato stile di vita dal punto di vista di
alimentazione e salute
5. Roberto Saviano
racconta il pugile C. Russo detto:
“Tatanka Skatenato”
Marcianise, paesone di quarantamila abitanti, è una delle capitali
mondiali del pugilato, senza dubbio la capitale italiana.
Ci sono tre palestre gratuite dove i ragazzi di tutto il casertano vanno
a tirare al sacco.
Esiste una ragione perché Marcianise sia il vivaio storico dei pugili in
Italia.
Proprio qui gli americani stanziati in Campania chiamavano come
sparring partners (allenatore) i carpentieri e i bufalari della zona,
che si misuravano con i marines per un paio di dollari.
6.
Dopo esser riusciti a batterne
parecchi,
continuarono
a
combattere
e
misero
su
palestre e cominciarono a
insegnare ai ragazzi del posto.
Una di queste palestre è la
Excelsior che ha festeggiato
vent’anni di attività. In questa
palestra si è formato Clemente
Russo.
7. Il campione del pugilato
Clemente Russo è un pugile, attore e personaggio televisivo
italiano. Campione del mondo dei Dilettanti a Chicago 2007 e
Almaty 2013 e vicecampione olimpico a Pechino 2008 e a
Londra 2012.
Cresciuto a Marcianise, Clemente Russo, soprannominato da
Don King "the white hope", è il pugile con il maggior numero
di incontri disputati di tutte le categorie e di tutte le sigle
dilettantistiche della boxe italiana.
Alle Olimpiadi di Pechino ha vinto la medaglia d'argento. Il
26 ottobre 2013 ha conquistato la medaglia d'oro all'AIBA
World Boxing Champs nella categoria dei pesi massimi,
battendo in finale il russo Tischenko.
8. L’esercizio fisico
Il nostro corpo ha bisogno di
essere curato e alimentato
dedicandogli
spazio
e
attenzione,
che
ci
permettono di aumentare la
nostra sicurezza.
L’attività
fisica,
i
nostri
movimenti,
i
gesti
che
compiamo quotidianamente
costituiscono infatti un ponte
di
collegamento
fra
la
dimensione fisico-funzionale
e quella psichico-intellettuale
di ogni ognuno di noi.
9. L’esercizio fisico
Come dimostra la Medicina Psicosomatica, soma e psiche si
muovono
all’unisono,
filtrando
e
unificando
le
informazioni che provengono dal mondo esterno,
dipingendo a due mani il quadro della nostra personalità.
Sapersi esprimere tramite gesti semplici in modo armonico e
con grazia, facendone un linguaggio in grado di
raccontarci,
sono
obiettivi
che
tutti
possiamo
raggiungere con un minimo di impegno.
10.
Capire i propri requisiti significa essere
coscienti del proprio stato fisico.
In ogni caso, i segnali che il corpo ci
invia non vanno mai sottovalutati:
anche se ci sentiamo in forma.
Voler dimostrare a tutti i costi di
essere quelli di una volta.
Essere convinti di lavorare bene solo
se si percepisce dolore oppure non
accettare i propri limiti, sono tutti
atteggiamenti che possono condurre a
una dannosa attività fisica.
11.
Il nostro corpo non
dovrebbe mai diventare un
mezzo
per
dimostrare
qualcosa.
Se lo tratteremo con cura,
amore e rispetto diventerà
un compagno formidabile,
in grado di rispecchiarci, di
parlare di noi e con noi.
12. Massimiliano Rosolino
Nato da padre italiano d'origine napoletana e da
madre australiana, si trasferì con la famiglia agli
antipodi quando aveva appena tre anni e fece
ritorno in Italia all'età di sei.
È arrivato a disputare i suoi primi campionati
europei giovanili nel 1994 a Pardubice, dove ha
vinto la medaglia d'argento nei 200 m stile libero,
quella d'oro nella staffetta 4×200 m stile, con cui
avrebbe condiviso tre lustri di carriera in
nazionale.
Nel luglio del 1995 agli europei giovanili di Ginevra
ha vinto tre ori nei 100, 200 e 400 m stile libero e
l'argento con la 4×200 m stile.
Un mese dopo ha esordito ai campionati europei
assoluti in cui è arrivato terzo in finale con la
staffetta 4×200 m stile.
13. Apice del successo nei 200 mt nello
stile libero
L'anno 2000 è stato quello in cui Rosolino ha avuto il maggiore successo in
carriera, arrivando ai vertici europei e mondiali nello stile libero ma soprattutto
nei misti.
A marzo ha terminato la stagione 1999-2000 in vasca corta disputando i
campionati del mondo ad Atene in cui ha vinto tre medaglie, argento nei 200 m
e bronzo nei 400 m stile libero: ha nuotato anche le finali delle staffette
4×100 m stile.
In vasca da 25 metri ai campionati europei di Valencia di dicembre ha vinto
quattro medaglie d'oro su cinque finali disputate, nei 200 m stile libero e misti e
nei 400 e 1500 m stile libero.
In nove mesi aveva così conquistato un titolo olimpico
e altre due medaglie, tre medaglie mondiali e sette
campionati europei.
Nel 2004 ha partecipato in primavera agli europei
di Madrid: ha conquistato due medaglie di bronzo nei
200 m misti, e stile libero, a pari merito con Magnini.
14. Massimiliano Edgar Rosolino
Massimiliano Edgar Rosolino was born in
Naples the 17° of july 1978.
His father was born in naples while his
mother Carolyn was born in Australia.
When he was only three years old, he
moved to Australia and come back to Italy
three years later.
1.
He obtained the second place (Silver Medal) at European World Championship in Siviglia, Spain.
In nine months Rosolino has conquered an Olympic title; he won the same competition for the
Olympic, European and World Championship.
15. Le forze applicate nello sport
Una forza è una grandezza fisica derivata e vettoriale, che si
manifesta nell'interazione di due o più corpi, sia a livello
macroscopico, che a livello delle particelle elementari.
La sua caratteristica è quella di provocare una variazione dello stato
di quiete o di moto dei corpi stessi; in presenza di più forze, è la
risultante della loro composizione vettoriale a determinare la
variazione del moto.
La forza è descritta classicamente dalla “Legge di Newton”.
Le forze sono le cause del moto dei corpi, e possono mettere in moto
un corpo che si trovava precedentemente in stato di quiete,
modificare il movimento di un corpo già precedentemente in moto, o
riportare il corpo in stato di quiete.
16. Effetti delle forze sui corpi
Nella pratica e, quindi in particolare nel nuoto, le forze se
applicate su di un corpo possono avere due diversi tipi di
effetti:
o effetto statico quando un corpo anche se sottoposto a
forze rimane in quiete; ciò succede quando le forze
presenti si bilanciano esattamente;
o effetto dinamico quando induce variazioni nella quantità di
moto del corpo.
17. I benefici del nuoto
Il nuoto è un’ottima forma di esercizio fisico; una
spiegazione scientifica della sua bontà è la seguente:
La densità del corpo umano è all’incirca simile a quella
dell'acqua: quindi il corpo immerso in acqua viene
sostenuto da questo liquido con conseguente riduzione
delle forze agenti sulle giunture e sulle ossa del corpo, e
conseguente minor stress fisico.
18. Forze in gioco nel nuoto
La resistenza al movimento dipende pesantemente dalla velocità del
movimento, permettendo una calibrazione degli esercizi in base alle
capacità di ciascuno. Per questo, il nuoto viene frequentemente usato come
esercizio nella riabilitazione a seguito di incidenti o per i disabili. Il nuoto
non solo viene usato per riabilitazione o per mantenere in forma fisica il
corpo, ma anche per scaricare lo stress fisico e mentale.
Ogni corpo immerso in un fluido è sottoposto ad una spinta verticale dal
basso verso l'alto uguale al peso del fluido che esso
sposta ( la classica “spinta di Archimede”)
Quindi le principali forze in gioco sono:
la forza di Archimede
la forza di gravità.
19. Le forze applicate nello sport
Qualunque movimento degli arti fuori dall'acqua comporta
una diminuzione del volume d'acqua spostato e quindi un
minor galleggiamento.
Se il peso specifico dell'oggetto è maggiore del peso
specifico dell'acqua, l'oggetto affonda.
Se il peso specifico dell'oggetto è minore del peso specifico
dell'acqua, l'oggetto galleggia.
Quindi l'oggetto affonda finché il suo peso non eguaglia il
peso dell'acqua da lui spostata.
Il peso specifico dell'acqua dolce è uguale a 1, quello
dell'acqua salata è uguale a 1,03.
20.
Analogo discorso vale se, invece del peso specifico,
valutiamo l’ influenza della densità.
In particolare una densità
galleggiamento migliore.
Il corpo umano nel nuoto riesce a produrre una forza
maggiore negli stili “crawl” e “delfino”, quando il gomito
è steso e flesso sotto il corpo.
Nel nuoto, gli studi della Fisica, ed in particolare della
biomeccanica, hanno fortemente contribuito a migliorare
le prestazioni dei nuotatori e a migliorare i loro record.
minore
comporta
un
21. Nuoto: Problema reale
Il nuotatore che si allena per partecipare a delle
gare di nuoto, si esercita in modo da
rendere minimo il tempo che impiega a percorrere
una data distanza.
Può prevedere il tempo
che farebbe se si
allenasse su una
distanza diversa?
22. Osservazione
In realtà un nuotatore è in
grado di mantenere una data
velocità per un tempo che è
tanto
più
breve
quanto
maggiore è la velocità, dopo
di che è costretto a rallentare
improvvisamente perché gli
vengono meno le forze e il
fiato.
23. La velocità
Quando il nuotatore si allena su una data distanza, insegna
al proprio corpo a scegliere la velocità ideale relativa a
quella distanza.
Il record personale T(d) su una data distanza d è stabilito
dal nuotatore quando riesce a mantenere la stessa
velocità V(d) per tutta la distanza, e all’arrivo ha
esaurito le proprie forze.
nuotatore
distanza
tempo
velocità
Rosolino
100 m
50.80 s
1,97 m/s
Massimiliano
200 m
108.32 s
1.85 m/s
400 m
228.11 s
1.75 m/s
Pelliccia
100 m
59.00 s
1.69 m/s
Roberto
200 m
130.00 s
1.54 m/s
24. Su quale distanza gareggiare ?...
Visto che è impossibile allenarsi su tutte le distanze, e che
l’allenamento
su
una
distanza
va
a
scapito
dell’allenamento su un’ altra, bisognerebbe essere in
grado di rispondere alla seguente domanda:
Se conosco il mio record personale su una data
distanza, perché mi sono allenato su quella,
posso dire quale sarebbe il mio record
personale su un’ altra, se mi allenassi su essa?
25. … la matematica ci aiuta !
Alcuni matematici hanno proposto delle leggi ( fitting )
che permettono ad un nuotatore, che conosce il proprio
record su due distanze “consecutive”, di prevedere quale
sarebbe il proprio record sulla distanza doppia della
maggiore o metà della minore.
26. Esempio di fitting per Cassiday
Treffene
(1979):
Confalonieri
(1987):
Saini
(1999):
V4s-V2s = ½ [ V2s-Vs ]
V4s-V2s = [ V2s-Vs ]
V4s-V2s = ¾ [ V2s-Vs ]
29.
La Allucci è la trascinatrice della sua compagine e uno
degli elementi di maggior talento, è molto rapida,
temibile nelle entrate e dotata di un buon tiro.
Diventa capitano della squadra nazionale, ed è anche la
giocatrice con più numero di presenze.
E’ riuscita a far primeggiare in Europa la squadra
Azzurra.
Dopo aver lasciato il Volturno ha giocato negli ultimi anni
nel Racing di Roma.
30. Francesco Porzio
Francesco Porzio
gennaio del 1966.
quasi per caso.
è
E’
nato a Napoli il 20
arrivato alla pallanuoto
Nel 1973 supera brillantemente un provino
di calcio, ma Mino Cacace lo strappa al
football, per portarlo in piscina, allo
Sporting San Giorgio.
E’ da lì inizia la sua carriera con enormi
soddisfazioni insieme al Posillipo.
A 19 anni è già titolare, nel Posillipo, società
con la quale conquisterà otto scudetti.
Francesco è dotato di un tiro molto forte e
preciso, più efficiente, dunque, in attacco
che in difesa.
31. Francesco Postiglione
Francesco Postiglione (Napoli, 29
aprile 1972) è un ex pallanuotista e
nuotatore italiano
Ha esordito alla fine degli anni
ottanta come giovane pallanuotista
nel Posillipo, dove successivamente
ha brillato come nuotatore.
A partire dal 1988 da ranista con i
200 metri come distanza preferita
ha vinto numerosi titoli nazionali, il
primo dei quali a Ravenna ai
primaverili del 1989 in cui ha
migliorato anche il primato italiano.
32. Fratelli Abbagnale
I
fratelli Giuseppe (
Pompei, 24
luglio 1959 ) e Carmine (Pompei, 5
gennaio 1962) Abbagnale sono due
ex canottieri italiani, che hanno
costituito,
insieme
al
timoniere Giuseppe di Capua, uno
degli armi più celebri sia nella
specialità del Due con che nella
storia del canottaggio
Hanno vinto due titoli olimpici e
sette mondiali, gareggiando assieme
in
tutto
per
tredici
stagioni,
dal 1981 al 1993.
33.
Il loro palmarès comprende due allori olimpici e
sette titoli mondiali.
Ai campionati mondiali di Indianapolis Giuseppe
era infortunato e Carmine ottenne quella che
resta la sua unica medaglia conquistata senza il
fratello.
Tra le tante vittorie, occorre ricordare la finale
olimpica di Seoul, quando l'equipaggio italiano
vinse l'oro sconfiggendo il temuto armo inglese.
I fratelli hanno gareggiato insieme per 13
stagioni.
In precedenza Giuseppe, aveva gareggiato con
altri prodieri, Carmine continuò a gareggiare per
un altro paio di stagioni, conquistando ancora un
argento mondiale.
35. I Campioni della Pallavolo
Monica De Gennaro
Monica De Gennaro (Piano di Sorrento, 8 gennaio 1987) è una
pallavolista italiana.
Gioca nel ruolo di libero nell'Imoco Volley. Ha iniziato la sua
carriera pallavolistica a Sorrento.
Nel 2011, a seguito dell'infortunio di Serena Ortolani, viene
convocata per la Coppa del Mondo, aggiudicandosi la medaglia
d'oro
Stessa medaglia vince nel 2013 ai XVI Giochi del Mediterraneo.
36. SPORT E TECNOLOGIA
MOLTE INNOVAZIONI, NEGLI
ULTIMI
ANNI,
HANNO
CAMBIATO IL MONDO DELLO
SPORT,
DAL
CAMPO
DELL'
ABBIGLIAMENTO
A
QUELLO
DELLE
TECNICHE
DI
RILEVAZIONE DEI DATI NELLE
GARE MA ANCHE SUGLI STESSI
ATLETI.
I NUOVI MATERIALI E LE
TECNOLOGIE PIU' AVANZATE
MIGLIORANO LO SPETTACOLO,
LA
PRESENTAZIONE
E
LA
SICUREZZA DEGLI ATLETI.
37.
MA LA PRESENZA MASSICCIA DELLE TECNOLOGIE NELL'
AMBITO SPORTIVO PUO' RISCHIARE DI MINARE ALLE
FONDAMENTA IL FASCINO DEL GESTO ATLETICO.
E' POSSIBILE PARLARE DI DOPING TECNOLOGICO?
Il doping tecnologico consiste nell’uso di attrezzature così
tecnologicamente avanzate da centuplicare i risultati degli atleti,
spingendo l’agonismo più sul piano hi-tech che non su quello
fisico dell’essere umano, una sfida di cervelli insomma.
38. MA SIAMO PROPRIO SICURI CHE SIA L'ATLETA A
VINCERE?
Ad esempio nel nuoto le prestazioni dei nuotatori sono
condizionate dai costumi. Questi costumi sono fatti di un
materiale, la fibra di carbonio, che fa scivolare l’acqua e sono
talmente stretti che l’acqua non entra nel costume e non
appesantisce.
39. COS'E' LA FIBRA DI CARBONIO?
Il carbonio ha una struttura atomica molto solida con
legami molto stretti e con ciò si cerca di far diventare
racchette ed altri oggetti usati nello sport resistenti più
dell’acciaio e molto leggeri.
40. SPORT E TECNOLOGIA: UN BINOMIO VINCENTE
Di fronte alle nuove tecnologie, lo sport
ha un duplice ruolo:
1.
Contribuire allo sviluppo delle
stesse
(all’interno
dello
sport
vengono infatti testate moltissime
nuove tecnologie).
2. Fare in modo che queste tecnologie
avvicinino sempre più i giovani alla
pratica sportiva. Ad esempio è
certamente
attraente
questa
scarpa che permette di ascoltare
musica mentre si cammina o corre.
41. LA TECNOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
Il computer da mangiare è un computer
contenuto all’interno di una pillola, che, dopo
l’ingerimento, è in grado di rilevare i segnali
vitali. Il sensore è fatto di cristalli di quarzo.
Questa tecnologia è ispirata ad un progetto
della Nasa.
Il computer da indossare è un computer che
associa circuiti elettronici a fibre sintetiche
molto innovative. Queste hanno consentito di
realizzare indumenti che riescono a controllare
l’umidità e la temperatura corporea, anche
durante l’attività sportiva. I dati rilevati
vengono inviati attraverso reti wireless ad
un’unità centralizzata. Anche questa tecnologia
nasce da ricerche effettuate in campo militare.
42. LA TECNOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
Esistono micro chip che si inseriscono
sottopelle e servono a controllare il
battito
cardiaco,
l’accelerazione
la
respirazione, lo stress e la fatica.
Un esempio: il cerotto con circuiti stretch
che contiene milioni di nano sensori di vario
tipo.
Sono sensibili alla temperatura, allo stato di
idratazione e persino all’attività elettrica del
cervello.
43. LA TECNOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
●
La Biomimetica è una disciplina che studia i
comportamenti della natura, come fonte consapevole
di ispirazione per i miglioramenti nel campo
tecnologico;
In tal modo è stato possibile migliorare i costumi usati
nel nuoto. Il primo ad usarli fu Michael Phelps.
44. LA TECNOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
•
La Dinamica computazione dei fluidi si
iniziò a studiare negli anni 50’ grazie
all’invenzione di super computer. Oggi
tale disciplina è indispensabile per la
progettazione di tutto ciò che si muove,
anche nel mondo sportivo.
Le tecnologie video hanno
spettacolarizzato lo sport, facendo
aumentare gli spettatori e gli sportivi.
Hanno anche permesso l’evoluzione
dei metodi di allenamento rendendoli
più rigorosi ed efficienti.
45. LA TECNOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
In
generale
le
Tecnologie
dell’Informazione
hanno
modificato
l’approccio dello sport. Si occupano della
raccolta, analisi ed archiviazione delle
informazioni.
Nuovi materiali molto flessibili
La velocità è aumentata negli sport. Gli studi
scientifici e le sperimentazioni hanno
consentito la realizzazione di nuovi materiali
flessibili, capace di adattarsi anche ai minimi
movimenti del corpo e di indurirsi in caso di
urto, salvaguardando anche la sicurezza degli
atleti.
46. LA TECNOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT
E.... l'ITALIA cosa fa?
Anche l’Italia è all’avanguardia nel campo
delle tecnologie sportive. Molte aziende
italiane sono in grado di produrre prodotti
sportivi realizzati con tecnologie esclusive e
di eccellente qualità .
Un esempio: Le piste per le gare di
atletica utilizzate nelle Olimpiadi di Londra
2012, così reattive al movimento del piede,
sono made in Italy
47. La giustizia sportiva
La giustizia sportiva è il sistema attraverso il
quale l’ordinamento sportivo dirime le proprie
questioni interne e la sua peculiarità è quella di
essere molto celere rispetto a quella ordinaria.
Ogni federazione e disciplina sportiva associata
ha di fatto i suoi organi di giustizia sportiva,
regolamentati da Statuti e Regolamenti.
48.
Gli organi di giustizia sportiva che applicano i regolamenti
sportivi e puniscono chi non li segue.
Ogni federazione sportiva nomina, secondo i propri
regolamenti, i vari giudici (nazionali, regionali, provinciali)
che hanno competenza sui vari campionati.
I giudici leggono i rapporti arbitrali delle partite dei
campionati di loro competenza e danno squalifiche e multe.
49.
Se la squadra non è d’accordo con la punizione può fare
ricorso, allora sarà un ulteriore giudice, sempre
nominato a inizio campionato dalla federazione, a
decidere sul ricorso.
Di solito i giudici sono avvocati o tesserati con lunga
esperienza.
50. L’alta corte
L’Alta Corte di giustizia
sportiva è l’ultimo grado di
giudizio
della
giustizia
sportiva.
Il tribunale può essere tutte
le controversie per le quali
non è possibile l’arbitrato.
L’Alta
Corte
è
istituita
dall’art. 12 e 12 bis dello
Statuto
del
Comitato
Olimpico Nazionale Italiano,
di cui è parte.
51.
La Corte è costituita da cinque membri
nominati dal Consiglio Nazionale del
CONI (Comitato Olimpico Nazionale
Italiano)
su proposta della giunta
nazionale
Essi sono scelti tra magistrati,
professori universitari e avvocati dello
Stato,
Restano in carica per sei anni ed
eleggono il presidente.
Attualmente, la carica di presidente è
ricoperta da Riccardo Chieppa.
52. Problematica del contrasto tra Giurisdizione
Sportiva e Statale
Nel corso degli anni e soprattutto negli ultimi
tempi, la problematica più interessante che si
è venuta a creare è stata quella del contrasto
tra giurisdizione statale e giurisdizione
sportiva.
Un esempio del conflitto tra giustizia sportiva e giustizia
statale, è stato il caso tra il Circolo Posillipo e il suo
allenatore Pino Porzio. Quest’ultimo è stato ed è tuttora
un campione della nostra regione per le vittorie
conseguite in Italia, in Europa e Olimpiadi come
giocatore e allenatore di pallanuoto.
53.
A seguito di un contenzioso, avente ad oggetto lo scioglimento
anticipato del contratto tra la società Sportiva Circolo di
Posillipo, e il suo allenatore, Pino Porzio, in base al
regolamento della federazione italiana nuoto, le parti ricorsero
ad un giudizio di arbitrato: arbitro del Circolo Posillipo, fu il
nostro professore avvocato Vincenzo Gentile, arbitro di Pino
Porzio, fu il professor avvocato Biagio Grasso.
Una delle questioni principali affrontate dagli arbitri fu il
disconoscimento da parte di Porzio della giustizia sportiva in
favore della giustizia statale: il contratto in questione doveva
essere sottoposto all’esame del giudizio del lavoro.
54. La IC 2 ringrazia
della partecipazione
e
Augura a tutti
BUON NATALE