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Europa 2020

La strategia dell'UE per la
         crescita
QUANDO?

Nel marzo 2010 la Commissione europea
    ha approvato la Comunicazione
     "Europa 2020- una strategia per
  una crescita intelligente, sostenibile e
                inclusiva"
PERCHE'?
• La crisi ha messo in evidenza come le
  nostre economie siano interconnesse

• Per superare la crisi non è sufficiente un
  approccio nazionale

• Era dunque necessaria una strategia
  congiunta per coordinare le decisioni
  politiche nazionali e per poter agire in
  modo collettivo, in quanto Unione
COME?
•   3 PRIORITA'
•   5 OBIETTIVI
•   7 INIZIATIVE FARO
•   MISURE COMPLEMENTARI PER LA
    CRESCITA E GOVERNANCE
    ECONOMICA PIU' INTEGRATA
Europa 2020 – 3 priorità che
  si rafforzano a vicenda:
• Crescita intelligente: sviluppare
 un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione
• Crescita sostenibile:                promuovere
 un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più
 verde e più competitiva
• Crescita inclusiva:                 promuovere un'economia
 con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale
 e territoriale
Europa 2020 – 5 obiettivi
       principali per l'UE
- Il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve
  avere un lavoro
- Il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in R&S
- I traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia devono
  essere raggiunti
- Il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al
  10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato
- 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di
  povertà
Caratteristiche degli
                  obiettivi:
•   Danno un'idea generale di quali debbano essere i parametri chiave dell'UE nel
    2020

•   Sono tradotti in obiettivi nazionali in modo da consentire a ciascuno Stato
    membro di verificare i propri progressi

•   Non comportano una ripartizione dei compiti perché si tratta di obiettivi comuni
    da conseguire insieme a livello sia nazionale che europeo

•   Sono interconnessi e di reciproca utilità:
     – progressi nel campo dell'istruzione contribuiscono a migliorare le prospettive
       professionali e a ridurre la povertà
     – più R&S/innovazione ed un uso più efficiente delle risorse ci rendono più
       competitivi e creano nuovi posti di lavoro
     – investire nelle tecnologie pulite serve a combattere i cambiamenti climatici e
       contemporaneamente a creare nuove opportunità commerciali e di lavoro.
Stato di avanzamento degli obiettivi a
           livello europeo*:




*Fonte Eurostat, 1 ottobre 2012
Obiettivi italiani e stato di avanzamento*:
TARGET DA RAGGIUNGERE A                TARGET PREFISSATO          STATO DI AVANZAMENTO
LIVELLO UE NEL 2020                    DALL' ITALIA PER IL 2020   DELL'ITALIA AGGIORNATO
                                                                  AL 2011
Il 75% della popolazione con età       67% - 69%                  61,2 %
compresa tra 20 e 64 anni deve avere
un'occupazione
3% del PIL europeo dovrebbe essere     1,53 %                     1,25%
investimento in ricerca e sviluppo
Le emissioni di gas a effetto serra    Non disponibile            Non disponibile
dovrebbero diminuire del 20%
rispetto al 1990
La quota di energie rinnovabile nel    17%                        2011 non disponibile, ma
consumo finale di energia dovrebbe                                2010: 10,1%
crescere del 20%

Aumento del 20% nell'efficienza        Non disponibile            2011 non disponibile, ma
energetica, equivalente a                                         2010: 165955
1474000 TPE
Tasso di abbandono scolastico          15-16%                     18,2%
< 10%
7 iniziative faro: azioni a livello
   dell'UE e degli Stati membri
Crescita intelligente Crescita sostenibile           Crescita inclusiva

Innovazione: "l'Unione   Clima, energia e           Occupazione e
dell'innovazione"        mobilità: "Un'Europa       competenze:
                         efficiente sotto il        "Un'agenda per nuove
                         profilo delle risorse      competenze e nuovi
                                                    posti di lavoro
Istruzione: "Youth on    Competitività: "Una        Lotta alla povertà: "la
the move"                politica industriale per   piattaforma europea
                         l'era della                contro la povertà"
                         globalizzazione"
Società digitale:
un'agenda digitale per
l'Europa
L'Unione dell'innovazione
• per migliorare le condizioni
  generali e l'accesso ai
  finanziamenti per la ricerca e
  l'innovazione onde rafforzare la
  catena dell'innovazione e
  innalzare i livelli d'investimento in
  tutta l'Unione.

• http://ec.europa.eu/research/inn
  ovation-union/index_en.cfm
Youth on the
      move
• per migliorare le
  prestazioni dei sistemi
  d'istruzione e aumentare
  l'attrattiva internazionale
  degli istituti europei di
  insegnamento superiore.

• http://ec.europa.eu/youth
  onthemove/index_en.htm
Un'agenda europea del
             digitale
• per accelerare la
  diffusione
  dell'internet ad alta
  velocità e sfruttare i
  vantaggi di un
  mercato unico del
  digitale per famiglie e
  imprese
• https://ec.europa.eu/
  digital-agenda/en
Un'Europa efficiente sotto il
    profilo delle risorse
• per contribuire a scindere la
  crescita economica dall'uso
  delle risorse decarbonizzando la
  nostra economia,
  incrementando l'uso delle fonti
  di energia rinnovabile,
  modernizzando il nostro settore
  dei trasporti e promuovendo
  l'efficienza energetica
• http://ec.europa.eu/resource-
  efficient-europe/index_en.htm
Una politica industriale per
   l'era della globalizzazione
• onde migliorare il clima
  imprenditoriale, specialmente per
  le PMI, e favorire lo sviluppo di
  una base industriale solida e
  sostenibile in grado di competere
  su scala mondiale.
• http://ec.europa.eu/enterprise/p
  olicies/industrial-
  competitiveness/industrial-
  policy/index_en.htm
Un'agenda per nuove
   competenze e nuovi posti di
           lavoro
• onde modernizzare i mercati
  occupazionali agevolando la
  mobilità della manodopera e
  l'acquisizione di competenze
  lungo tutto l'arco della vita al
  fine di aumentare la
  partecipazione al mercato del
  lavoro e di conciliare meglio
  l'offerta e la domanda di
  manodopera.
• http://ec.europa.eu/social/mai
  n.jsp?langId=en&catId=958
Piattaforma europea contro
         la povertà
• per garantire coesione sociale e
  territoriale in modo tale che i
  benefici della crescita e i posti di
  lavoro siano equamente
  distribuiti e che le persone
  vittime di povertà e esclusione
  sociale possano vivere in
  condizioni dignitose e
  partecipare attivamente alla
  società.
• http://ec.europa.eu/social/main.
  jsp?catId=961&langId=en
Con quale strumento si
concretizza principalmente
      Europa 2020?
Il semestre europeo
Ciclo annuale di coordinamento
delle politiche economiche degli
           Stati membri
Calendario del
                        semestre europeo
 Fine novembre                  Marzo                   Aprile         Maggio/Giugno        Fine Giugno

La Commissione          Sulla scorta dell'         Gli Stati membri    La Commissione       Il Consiglio adotta
adotta l'"analisi       "Analisi annuale della     presentano i loro   valuta questi        formalmente le
annuale della           crescita", i capi di       Programmi di        programmi e          raccomandazioni
crescita", che          Stato e di Governo         stabilità e         rivolge a ciascun    rivolte ai singoli
definisce le priorità   nel Consiglio europeo      convergenza e i     paese una serie di   paesi europei
per l'anno              di Primavera               Programmi           raccomandazioni
successivo in           definiscono gli            nazionali di
materia di              orientamenti dell'UE       riforma
promozione della        per le politiche
crescita e              nazionali. Inoltre si fa
dell'occupazione        il punto sui progressi
                        ottenuti sui 5
                        obiettivi
Strumenti complementari per
realizzare gli obiettivi di Europa
  2020 e per una governance
   economica più integrata:
• Il mercato unico
• Il bilancio dell'UE (inclusi i fondi
  strutturali)
• Gli strumenti della politica estera
Bilancio dell’Unione europea e
quadro finanziario pluriennale
          2014-2020
Miti e fatti sul bilancio UE
• Livello di spesa limitato in termini relativi (+- 1% del
  RNL), ma significativo in valore assoluto:
  2012: 148 miliardi di € in stanziamenti di impegno,
  129 miliardi di € in pagamenti
• Nell’ultimo decennio il ritmo di crescita annua della
  spesa UE é stato inferiore a quello dei bilanci
  nazionali.
• Il bilancio UE non ha né deficit né debito.
• Costo delle istituzioni europee: +- 6%.

                                                          23
                                                               23
Bilancio UE 2012 (148 miliardi di €)




                                       24
Quadro finanziario pluriennale
•   Il quadro finanziario pluriennale traduce in termini finanziari
    le priorità politiche dell'Unione per una durata di 7 anni.

•   Massimali di spesa che assicurano disciplina nei bilanci
    annuali e facilitano la programmazione pluriennale

•   Massimali per gli stanziamenti d’impegno per grandi
    categorie di spesa

•   Un insieme di regole che costituiscono un terreno d’intesa
    condiviso per facilitare l’accordo tra Parlamento e Consiglio
    sul bilancio annuale.


                                                                    25
                                                                         25
Contesto economico
• Sfide impegnative in prospettiva:
  – Ripresa economica incerta e irregolare, rischio di
    recessione
  – Disoccupazione elevata (soprattutto tra i giovani)
  – Difficoltà a risanare le finanze pubbliche nazionali
• Necessità di consolidamento fiscale, di riforme
  strutturali, di misure che favoriscano crescita e
  occupazione


                                                           26
Cosa propone la Commissione
• Maggiori investimenti mirati alla crescita per ridurre
  la pressione sulle finanze pubbliche
• Consolidamento delle grandi categorie di spesa:
   – Agricoltura e Coesione
• Aumenti per altre categorie di spesa:
   –   Ricerca e innovazione
   –   Infrastrutture per collegare l’Europa
   –   Istruzione, formazione
   –   Relazioni esterne
• Contenimento della spesa amministrativa

                                                           27
Principi guida per l’allocazione
Concentrazione su:
• priorità strategiche di Europa 2020 per una
  crescita intelligente, sostenibile, inclusiva
• impatto e risultati
• logica paneuropea (↓ allocazioni nazionali)
• semplificazione
• strumenti di finanziamento innovativi come
  leva per stimolare investimenti privati
                                                  28
La proposta della Commissione (UE-27)
                                                                                                                                Totale
STANZIAMENTI D'IMPEGNO                                    2014      2015      2016      2017      2018      2019      2020
                                                                                                                              2014-2020
1. Crescita intelligente ed inclusiva                    64.696    66.580    68.133    69.956    71.596    73.768    76.179    490.908

di cui: coesione economica, sociale e territoriale       50.468    51.543    52.542    53.609    54.798    55.955    57.105    376.020

2. Crescita sostenibilee: risorse naturali               57.386    56.527    55.702    54.861    53.837    52.829    51.784    382.927

di cui: spese connesse al mercato e pagamenti diretti    42.244    41.623    41.029    40.420    39.618    38.831    38.060    281.825

3. Sicurezza e cittadinanza                               2.532     2.571     2.609     2.648     2.687     2.726     2.763     18.535

4. Ruolo mondiale dell'Europa                             9.400     9.645     9.845     9.960    10.150    10.380    10.620     70.000

5. Amministrazione                                        8.542     8.679     8.796     8.943     9.073     9.225     9.371     62.629
di cui: spese amministrative delle istituzioni            6.967     7.039     7.108     7.191     7.288     7.385     7.485     50.464

            TOTALE STANZIAMENTI D'IMPEGNO               142.556   144.002   145.085   146.368   147.344   148.928   150.718   1.025.000

                               in percentuale del RNL    1,08%     1,07%     1,06%     1,06%     1,05%     1,04%     1,03%      1,05%


       TOTALE STANZIAMENTI DI PAGAMENTO                 133.851   141.278   135.516   138.396   142.247   142.916   137.994    972.198

                               in percentuale del RNL    1,01%     1,05%     0,99%     1,00%     1,01%     1,00%     0,94%      1,00%
  Importi in € a prezzi 2011.


                                                                                                                                29
Nuova architettura per la
             politica di coesione
• Regioni suddivise in tre categorie:
   – regioni meno sviluppate (PIL pro capite < 75%
     della media UE)
   – regioni in transizione (tra 75% e 90%)
   – regioni più sviluppate (> 90%)
• Fondo di coesione: stati membri < 90%
• Cooperazione territoriale
  Aumento della parte relativa a favore dei nuovi stati
  membri.

                                                          30
Novità per l’agricoltura
• Ecologizzazione della PAC: 30% degli aiuti diretti subordinato
  al rispetto di una serie di migliori pratiche ambientali, al di là
  dei requisiti di condizionalità esistenti
• Convergenza progressiva degli aiuti diretti verso la media UE:
   – Riduzione di 1/3 del differenziale rispetto al 90% della media UE
   – Tale convergenza sarà finanziata proporzionalmente dagli Stati membri
     che beneficiano di pagamenti diretti superiori alla media UE
• Limitazione del livello base del sostegno diretto al reddito che
  possono ricevere le grandi aziende agricole
• Sviluppo rurale: stanziamento di fondi basato su criteri più
  obiettivi e più adeguati ad obiettivi economici, ambientali,
  sociali e territoriali. Tassi di co-finanziamento più elevati per le
  regioni più povere


                                                                        31
Orizzonte 2020: ricerca e innovazione
• Orizzonte 2020: un nuovo quadro strategico
   - i 3 principali meccanismi di finanziamento in materia di ricerca e sviluppo
   (programma per la competitività e l’innovazione, 7° programma quadro e
   l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia) saranno riuniti in un quadro
   comune per eliminare la frammentazione ed evitare duplicazioni.
• Semplificazione e standardizzazione
  - Un unico pacchetto di norme per la partecipazione, le strutture di
  sostegno, la divulgazione dei risultati, i sistemi di rimborso e l’audit,
  comune a tutti i meccanismi di finanziamento.
• Gli investimenti del settore privato verranno promossi tramite
   strumenti finanziari innovativi, quali i partenariati
   pubblico-privato con effetto moltiplicatore



                                                                              32
Un nuovo meccanismo per
                      collegare l’Europa
•   Nuovo meccanismo per finanziare infrastrutture prioritarie di interesse
    paneuropeo: trasporti, energia e reti telematiche, in particolare investimenti
    transfrontalieri a beneficio del mercato unico.
•   Stanziamento di 50 miliardi di euro (di cui 10 miliardi dalla politica di
    coesione) attraverso una nuova sezione del bilancio. Maggior
    coordinamento con la politica di coesione. Tassi di cofinanziamento dal
    bilancio UE più elevati qualora gli investimenti siano realizzati nelle regioni
    più povere.
•                                           .
    Strumenti di finanziamento innovativi per accelerare e garantire maggiori
    investimenti rispetto a quanto potrebbe essere ottenuto soltanto tramite
    fondi pubblici, in particolare obbligazioni UE per il finanziamento di progetti.




                                                                                  33
Come finanziare il bilancio UE




                                 34
                                      34
Perché riformare il finanziamento del
                  bilancio UE?
• Attualmente l’85% del finanziamento è basato su
  risorsa RNL e IVA
• Importanti conseguenze per l’UE:
   – Sempre più i contributi al bilancio UE percepiti unicamente
     come onere da minimizzare;
   – Tensione continua sul bilancio annuale UE;
   – Meccanismi di correzione che si sovrappongono ad ogni
     negoziato e focalizzazione sui saldi netti;
   – Risorse proprie scollegate dalle politiche dell’UE.
• Un diverso sistema di finanziamento é necessario


                                                               35
Evoluzione della struttura delle risorse
           proprie dell’UE
                                                                                                         Financement du budget UE
                                                                                                                          1958-2011
                                                                                                               (en % du RNB de l'UE)
1,20%




           Altre entrate e eccedenze

1,00%      Risorsa propria basata sul RNL

           Risorsa propria basata sull'IVA                                                             Altre entrate e eccedenze
           Risorse proprie tradizionali (dazi doganali e
           contributi zucchero)
           Contributi finanziari
0,80%
                                                                                                     Risorsa propria basata sul
                                                                                                               RNL




0,60%
                                                                         Risorsa propria basata
                                                                                sull'IVA




0,40%




0,20%
                                                                   Risorse proprie tradizionali
                                     Contributi finanziari         (dazi doganali e contributi
                                                                           zucchero)


0,00%
                                                                                                                                          36
    1958      1963          1968          1973             1978   1983         1988           1993       2003          2008        2011
Cosa propone la Commissione
• Riallineamento della risorse proprie dell’UE per renderle più
  consone ai principi di trasparenza, equità e autonomia.
• Eliminazione dell’attuale risorsa propria “statistica” basata
  sull’IVA e creazione di due nuove risorse proprie basate,
  rispettivamente, su una parte del gettito IVA e di una tassa
  sulle transazioni finanziarie.
• Corrispondente riduzione dei contributi diretti dei bilanci
  degli Stati membri (risorsa RNL)
• Semplificazione dei complicati meccanismi di rettifica
  esistenti con un sistema di riduzioni forfettarie per evitare che
  oneri eccessivi gravino su singoli stati membri.


                                                                  37
Tassa sulle transazioni finanziarie
• La Commissione ha proposto una direttiva sulla tassa sulle
  transazioni finanziarie nell’UE da applicarsi nei 27 stati
  membri. Sono escluse operazioni che interessano famiglie o
  PMI (quali mutui, prestiti bancari, o contratti assicurativi) e
  operazioni di cambio e raccolta di capitali da parte di imprese
  o enti pubblici.
• Questa tassa esiste già in 10 Stati membri; l’intervento a
  livello UE è più adeguato per evitare distorsioni e per ridurre
  la frammentazione del mercato interno.
• Stime preliminari indicano che, in funzione delle reazioni dei
  mercati, il gettito della tassa potrebbe essere di 57 miliardi di
  euro su base annua in tutta l’UE. Una parte del gettito
  potrebbe essere utilizzata come risorsa propria del bilancio UE
  riducendo così i contributi nazionali al bilancio UE e alleviando
  così l’onere per i bilanci nazionali.

                                                                 38
Perché un accordo entro il 2012?

 Occorrono 12-18 mesi per trovare un accordo sulle basi
  giuridiche dei programmi e progetti pluriennali.
 Per consentire l'avvio di questi programmi nel gennaio
  2014, è necessario che l'accordo politico sui massimali del
  QFP sia raggiunto almeno un anno prima dell'entrata in
  vigore legale del nuovo QFP.
 L'accordo politico deve essere tradotto in un regolamento
  del Consiglio, con l'approvazione del Parlamento europeo,



                                                                39
                                                                     39
Per maggiori informazioni

    Bilancio UE in generale sul sito Europa:
 http://ec.europa.eu/budget/index_en.htm



      Sul quadro finanziario pluriennale:
http://ec.europa.eu/budget/reform/index_en.htm




                                                 40
                                                      40
Grazie dell’attenzione

               Vittorio Calaprice
    email Vittorio.Calaprice@ec.europa.eu
Rappresentanza in Italia della Commissione europea
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  • 1. Europa 2020 La strategia dell'UE per la crescita
  • 2. QUANDO? Nel marzo 2010 la Commissione europea ha approvato la Comunicazione "Europa 2020- una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva"
  • 3. PERCHE'? • La crisi ha messo in evidenza come le nostre economie siano interconnesse • Per superare la crisi non è sufficiente un approccio nazionale • Era dunque necessaria una strategia congiunta per coordinare le decisioni politiche nazionali e per poter agire in modo collettivo, in quanto Unione
  • 4. COME? • 3 PRIORITA' • 5 OBIETTIVI • 7 INIZIATIVE FARO • MISURE COMPLEMENTARI PER LA CRESCITA E GOVERNANCE ECONOMICA PIU' INTEGRATA
  • 5. Europa 2020 – 3 priorità che si rafforzano a vicenda: • Crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione • Crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva • Crescita inclusiva: promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale
  • 6. Europa 2020 – 5 obiettivi principali per l'UE - Il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro - Il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in R&S - I traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia devono essere raggiunti - Il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato - 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà
  • 7. Caratteristiche degli obiettivi: • Danno un'idea generale di quali debbano essere i parametri chiave dell'UE nel 2020 • Sono tradotti in obiettivi nazionali in modo da consentire a ciascuno Stato membro di verificare i propri progressi • Non comportano una ripartizione dei compiti perché si tratta di obiettivi comuni da conseguire insieme a livello sia nazionale che europeo • Sono interconnessi e di reciproca utilità: – progressi nel campo dell'istruzione contribuiscono a migliorare le prospettive professionali e a ridurre la povertà – più R&S/innovazione ed un uso più efficiente delle risorse ci rendono più competitivi e creano nuovi posti di lavoro – investire nelle tecnologie pulite serve a combattere i cambiamenti climatici e contemporaneamente a creare nuove opportunità commerciali e di lavoro.
  • 8. Stato di avanzamento degli obiettivi a livello europeo*: *Fonte Eurostat, 1 ottobre 2012
  • 9. Obiettivi italiani e stato di avanzamento*: TARGET DA RAGGIUNGERE A TARGET PREFISSATO STATO DI AVANZAMENTO LIVELLO UE NEL 2020 DALL' ITALIA PER IL 2020 DELL'ITALIA AGGIORNATO AL 2011 Il 75% della popolazione con età 67% - 69% 61,2 % compresa tra 20 e 64 anni deve avere un'occupazione 3% del PIL europeo dovrebbe essere 1,53 % 1,25% investimento in ricerca e sviluppo Le emissioni di gas a effetto serra Non disponibile Non disponibile dovrebbero diminuire del 20% rispetto al 1990 La quota di energie rinnovabile nel 17% 2011 non disponibile, ma consumo finale di energia dovrebbe 2010: 10,1% crescere del 20% Aumento del 20% nell'efficienza Non disponibile 2011 non disponibile, ma energetica, equivalente a 2010: 165955 1474000 TPE Tasso di abbandono scolastico 15-16% 18,2% < 10%
  • 10. 7 iniziative faro: azioni a livello dell'UE e degli Stati membri Crescita intelligente Crescita sostenibile Crescita inclusiva Innovazione: "l'Unione Clima, energia e Occupazione e dell'innovazione" mobilità: "Un'Europa competenze: efficiente sotto il "Un'agenda per nuove profilo delle risorse competenze e nuovi posti di lavoro Istruzione: "Youth on Competitività: "Una Lotta alla povertà: "la the move" politica industriale per piattaforma europea l'era della contro la povertà" globalizzazione" Società digitale: un'agenda digitale per l'Europa
  • 11. L'Unione dell'innovazione • per migliorare le condizioni generali e l'accesso ai finanziamenti per la ricerca e l'innovazione onde rafforzare la catena dell'innovazione e innalzare i livelli d'investimento in tutta l'Unione. • http://ec.europa.eu/research/inn ovation-union/index_en.cfm
  • 12. Youth on the move • per migliorare le prestazioni dei sistemi d'istruzione e aumentare l'attrattiva internazionale degli istituti europei di insegnamento superiore. • http://ec.europa.eu/youth onthemove/index_en.htm
  • 13. Un'agenda europea del digitale • per accelerare la diffusione dell'internet ad alta velocità e sfruttare i vantaggi di un mercato unico del digitale per famiglie e imprese • https://ec.europa.eu/ digital-agenda/en
  • 14. Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse • per contribuire a scindere la crescita economica dall'uso delle risorse decarbonizzando la nostra economia, incrementando l'uso delle fonti di energia rinnovabile, modernizzando il nostro settore dei trasporti e promuovendo l'efficienza energetica • http://ec.europa.eu/resource- efficient-europe/index_en.htm
  • 15. Una politica industriale per l'era della globalizzazione • onde migliorare il clima imprenditoriale, specialmente per le PMI, e favorire lo sviluppo di una base industriale solida e sostenibile in grado di competere su scala mondiale. • http://ec.europa.eu/enterprise/p olicies/industrial- competitiveness/industrial- policy/index_en.htm
  • 16. Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro • onde modernizzare i mercati occupazionali agevolando la mobilità della manodopera e l'acquisizione di competenze lungo tutto l'arco della vita al fine di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare meglio l'offerta e la domanda di manodopera. • http://ec.europa.eu/social/mai n.jsp?langId=en&catId=958
  • 17. Piattaforma europea contro la povertà • per garantire coesione sociale e territoriale in modo tale che i benefici della crescita e i posti di lavoro siano equamente distribuiti e che le persone vittime di povertà e esclusione sociale possano vivere in condizioni dignitose e partecipare attivamente alla società. • http://ec.europa.eu/social/main. jsp?catId=961&langId=en
  • 18. Con quale strumento si concretizza principalmente Europa 2020?
  • 19. Il semestre europeo Ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri
  • 20. Calendario del semestre europeo Fine novembre Marzo Aprile Maggio/Giugno Fine Giugno La Commissione Sulla scorta dell' Gli Stati membri La Commissione Il Consiglio adotta adotta l'"analisi "Analisi annuale della presentano i loro valuta questi formalmente le annuale della crescita", i capi di Programmi di programmi e raccomandazioni crescita", che Stato e di Governo stabilità e rivolge a ciascun rivolte ai singoli definisce le priorità nel Consiglio europeo convergenza e i paese una serie di paesi europei per l'anno di Primavera Programmi raccomandazioni successivo in definiscono gli nazionali di materia di orientamenti dell'UE riforma promozione della per le politiche crescita e nazionali. Inoltre si fa dell'occupazione il punto sui progressi ottenuti sui 5 obiettivi
  • 21. Strumenti complementari per realizzare gli obiettivi di Europa 2020 e per una governance economica più integrata: • Il mercato unico • Il bilancio dell'UE (inclusi i fondi strutturali) • Gli strumenti della politica estera
  • 22. Bilancio dell’Unione europea e quadro finanziario pluriennale 2014-2020
  • 23. Miti e fatti sul bilancio UE • Livello di spesa limitato in termini relativi (+- 1% del RNL), ma significativo in valore assoluto: 2012: 148 miliardi di € in stanziamenti di impegno, 129 miliardi di € in pagamenti • Nell’ultimo decennio il ritmo di crescita annua della spesa UE é stato inferiore a quello dei bilanci nazionali. • Il bilancio UE non ha né deficit né debito. • Costo delle istituzioni europee: +- 6%. 23 23
  • 24. Bilancio UE 2012 (148 miliardi di €) 24
  • 25. Quadro finanziario pluriennale • Il quadro finanziario pluriennale traduce in termini finanziari le priorità politiche dell'Unione per una durata di 7 anni. • Massimali di spesa che assicurano disciplina nei bilanci annuali e facilitano la programmazione pluriennale • Massimali per gli stanziamenti d’impegno per grandi categorie di spesa • Un insieme di regole che costituiscono un terreno d’intesa condiviso per facilitare l’accordo tra Parlamento e Consiglio sul bilancio annuale. 25 25
  • 26. Contesto economico • Sfide impegnative in prospettiva: – Ripresa economica incerta e irregolare, rischio di recessione – Disoccupazione elevata (soprattutto tra i giovani) – Difficoltà a risanare le finanze pubbliche nazionali • Necessità di consolidamento fiscale, di riforme strutturali, di misure che favoriscano crescita e occupazione 26
  • 27. Cosa propone la Commissione • Maggiori investimenti mirati alla crescita per ridurre la pressione sulle finanze pubbliche • Consolidamento delle grandi categorie di spesa: – Agricoltura e Coesione • Aumenti per altre categorie di spesa: – Ricerca e innovazione – Infrastrutture per collegare l’Europa – Istruzione, formazione – Relazioni esterne • Contenimento della spesa amministrativa 27
  • 28. Principi guida per l’allocazione Concentrazione su: • priorità strategiche di Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva • impatto e risultati • logica paneuropea (↓ allocazioni nazionali) • semplificazione • strumenti di finanziamento innovativi come leva per stimolare investimenti privati 28
  • 29. La proposta della Commissione (UE-27) Totale STANZIAMENTI D'IMPEGNO 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2014-2020 1. Crescita intelligente ed inclusiva 64.696 66.580 68.133 69.956 71.596 73.768 76.179 490.908 di cui: coesione economica, sociale e territoriale 50.468 51.543 52.542 53.609 54.798 55.955 57.105 376.020 2. Crescita sostenibilee: risorse naturali 57.386 56.527 55.702 54.861 53.837 52.829 51.784 382.927 di cui: spese connesse al mercato e pagamenti diretti 42.244 41.623 41.029 40.420 39.618 38.831 38.060 281.825 3. Sicurezza e cittadinanza 2.532 2.571 2.609 2.648 2.687 2.726 2.763 18.535 4. Ruolo mondiale dell'Europa 9.400 9.645 9.845 9.960 10.150 10.380 10.620 70.000 5. Amministrazione 8.542 8.679 8.796 8.943 9.073 9.225 9.371 62.629 di cui: spese amministrative delle istituzioni 6.967 7.039 7.108 7.191 7.288 7.385 7.485 50.464 TOTALE STANZIAMENTI D'IMPEGNO 142.556 144.002 145.085 146.368 147.344 148.928 150.718 1.025.000 in percentuale del RNL 1,08% 1,07% 1,06% 1,06% 1,05% 1,04% 1,03% 1,05% TOTALE STANZIAMENTI DI PAGAMENTO 133.851 141.278 135.516 138.396 142.247 142.916 137.994 972.198 in percentuale del RNL 1,01% 1,05% 0,99% 1,00% 1,01% 1,00% 0,94% 1,00% Importi in € a prezzi 2011. 29
  • 30. Nuova architettura per la politica di coesione • Regioni suddivise in tre categorie: – regioni meno sviluppate (PIL pro capite < 75% della media UE) – regioni in transizione (tra 75% e 90%) – regioni più sviluppate (> 90%) • Fondo di coesione: stati membri < 90% • Cooperazione territoriale Aumento della parte relativa a favore dei nuovi stati membri. 30
  • 31. Novità per l’agricoltura • Ecologizzazione della PAC: 30% degli aiuti diretti subordinato al rispetto di una serie di migliori pratiche ambientali, al di là dei requisiti di condizionalità esistenti • Convergenza progressiva degli aiuti diretti verso la media UE: – Riduzione di 1/3 del differenziale rispetto al 90% della media UE – Tale convergenza sarà finanziata proporzionalmente dagli Stati membri che beneficiano di pagamenti diretti superiori alla media UE • Limitazione del livello base del sostegno diretto al reddito che possono ricevere le grandi aziende agricole • Sviluppo rurale: stanziamento di fondi basato su criteri più obiettivi e più adeguati ad obiettivi economici, ambientali, sociali e territoriali. Tassi di co-finanziamento più elevati per le regioni più povere 31
  • 32. Orizzonte 2020: ricerca e innovazione • Orizzonte 2020: un nuovo quadro strategico - i 3 principali meccanismi di finanziamento in materia di ricerca e sviluppo (programma per la competitività e l’innovazione, 7° programma quadro e l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia) saranno riuniti in un quadro comune per eliminare la frammentazione ed evitare duplicazioni. • Semplificazione e standardizzazione - Un unico pacchetto di norme per la partecipazione, le strutture di sostegno, la divulgazione dei risultati, i sistemi di rimborso e l’audit, comune a tutti i meccanismi di finanziamento. • Gli investimenti del settore privato verranno promossi tramite strumenti finanziari innovativi, quali i partenariati pubblico-privato con effetto moltiplicatore 32
  • 33. Un nuovo meccanismo per collegare l’Europa • Nuovo meccanismo per finanziare infrastrutture prioritarie di interesse paneuropeo: trasporti, energia e reti telematiche, in particolare investimenti transfrontalieri a beneficio del mercato unico. • Stanziamento di 50 miliardi di euro (di cui 10 miliardi dalla politica di coesione) attraverso una nuova sezione del bilancio. Maggior coordinamento con la politica di coesione. Tassi di cofinanziamento dal bilancio UE più elevati qualora gli investimenti siano realizzati nelle regioni più povere. • . Strumenti di finanziamento innovativi per accelerare e garantire maggiori investimenti rispetto a quanto potrebbe essere ottenuto soltanto tramite fondi pubblici, in particolare obbligazioni UE per il finanziamento di progetti. 33
  • 34. Come finanziare il bilancio UE 34 34
  • 35. Perché riformare il finanziamento del bilancio UE? • Attualmente l’85% del finanziamento è basato su risorsa RNL e IVA • Importanti conseguenze per l’UE: – Sempre più i contributi al bilancio UE percepiti unicamente come onere da minimizzare; – Tensione continua sul bilancio annuale UE; – Meccanismi di correzione che si sovrappongono ad ogni negoziato e focalizzazione sui saldi netti; – Risorse proprie scollegate dalle politiche dell’UE. • Un diverso sistema di finanziamento é necessario 35
  • 36. Evoluzione della struttura delle risorse proprie dell’UE Financement du budget UE 1958-2011 (en % du RNB de l'UE) 1,20% Altre entrate e eccedenze 1,00% Risorsa propria basata sul RNL Risorsa propria basata sull'IVA Altre entrate e eccedenze Risorse proprie tradizionali (dazi doganali e contributi zucchero) Contributi finanziari 0,80% Risorsa propria basata sul RNL 0,60% Risorsa propria basata sull'IVA 0,40% 0,20% Risorse proprie tradizionali Contributi finanziari (dazi doganali e contributi zucchero) 0,00% 36 1958 1963 1968 1973 1978 1983 1988 1993 2003 2008 2011
  • 37. Cosa propone la Commissione • Riallineamento della risorse proprie dell’UE per renderle più consone ai principi di trasparenza, equità e autonomia. • Eliminazione dell’attuale risorsa propria “statistica” basata sull’IVA e creazione di due nuove risorse proprie basate, rispettivamente, su una parte del gettito IVA e di una tassa sulle transazioni finanziarie. • Corrispondente riduzione dei contributi diretti dei bilanci degli Stati membri (risorsa RNL) • Semplificazione dei complicati meccanismi di rettifica esistenti con un sistema di riduzioni forfettarie per evitare che oneri eccessivi gravino su singoli stati membri. 37
  • 38. Tassa sulle transazioni finanziarie • La Commissione ha proposto una direttiva sulla tassa sulle transazioni finanziarie nell’UE da applicarsi nei 27 stati membri. Sono escluse operazioni che interessano famiglie o PMI (quali mutui, prestiti bancari, o contratti assicurativi) e operazioni di cambio e raccolta di capitali da parte di imprese o enti pubblici. • Questa tassa esiste già in 10 Stati membri; l’intervento a livello UE è più adeguato per evitare distorsioni e per ridurre la frammentazione del mercato interno. • Stime preliminari indicano che, in funzione delle reazioni dei mercati, il gettito della tassa potrebbe essere di 57 miliardi di euro su base annua in tutta l’UE. Una parte del gettito potrebbe essere utilizzata come risorsa propria del bilancio UE riducendo così i contributi nazionali al bilancio UE e alleviando così l’onere per i bilanci nazionali. 38
  • 39. Perché un accordo entro il 2012?  Occorrono 12-18 mesi per trovare un accordo sulle basi giuridiche dei programmi e progetti pluriennali.  Per consentire l'avvio di questi programmi nel gennaio 2014, è necessario che l'accordo politico sui massimali del QFP sia raggiunto almeno un anno prima dell'entrata in vigore legale del nuovo QFP.  L'accordo politico deve essere tradotto in un regolamento del Consiglio, con l'approvazione del Parlamento europeo, 39 39
  • 40. Per maggiori informazioni Bilancio UE in generale sul sito Europa: http://ec.europa.eu/budget/index_en.htm Sul quadro finanziario pluriennale: http://ec.europa.eu/budget/reform/index_en.htm 40 40
  • 41. Grazie dell’attenzione Vittorio Calaprice email Vittorio.Calaprice@ec.europa.eu Rappresentanza in Italia della Commissione europea