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I PERCORSI diagnostico-terapeutici
Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico

Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

1
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Concentrato di emazie
Emazie

Piastrine

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Il concentrato di emazie (CE) è un
emocomponente ottenuto dal sangue intero
mediante la rimozione di parte del plasma,
senza ulteriori manipolazioni.
Per ogni unità, il volume fornito dal SIMT è di
280 ± 50 ml, con un ematocrito compreso fra
il 65 e il 75% ed un minimo di 45g di
emoglobina.
L’unità contiene:
• tutti i globuli rossi di partenza,
• la gran parte dei leucociti (da 2,5 a 3 x 109,
circa),
• un contenuto variabile di piastrine, in
rapporto alle modalità di centrifugazione
impiegata.

2
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

3
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Trigger
Emazie

Piastrine

Trigger

adulto

bambino e
neonato

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

La maggior parte delle linee guida indicano
che la trasfusione dovrebbe essere presa in
considerazione quandol’Hb è < 8 g/dL ovvero
per valori maggiori, in presenza di quadro
anemico sintomatico,
in presenza di
insufficienza cardiaca congestizia o in
condizioni cliniche che alterano i meccanismi
di adattamento all’anemia.

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

La decisione di trasfondere o meno un
paziente, tranne che nelle situazioni
emergenza come lo shock emorragico,
richiede una attento bilancio tra i benefici
attesi ed i rischi trasfusionali.
4
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Indicazioni inappropriate all’utilizzo del
concentrato di emazie
• quando l’emoglobina è superiore a 10
g/dL (in assenza di specifici fattori di
rischio legati alle caratteristiche cliniche
del paziente)
• per espandere il volume ematico
• in sostituzione di ematinici (Fe++, B12,
folati)
• a scopo ricostituente o per accelerare la
guarigione delle ferite.

emazie trattate

la trasfusione

5
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Trigger
Emazie

Piastrine

Trigger

Plasma

albumina

Condizioni cliniche
Meccanismi di compenso

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate

Resa trasfusionale

immunoglobuline

Antitrombina III

Non è possibile definire in modo univoco i
trigger trasfusionali.
Pertanto, le indicazioni e il grado di urgenza
della trasfusione di emazie non possono
essere definiti solo in base ai valori dell’Hb o
dell’Htc, ma devono basarsi su una completa
valutazione:
- delle condizioni cliniche
- dei meccanismi di compenso fisiologici
all’anemia

la trasfusione

6
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Trigger

Plasma

albumina

Condizioni cliniche

immunoglobuline

Antitrombina III

Parametri clinici da valutare ai fini della
trasfusione
• Età

Meccanismi di compenso
adulto

Resa trasfusionale

• Segni e sintomi di anemia

• Rapidità della perdita ematica
bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate

• Entità della perdita ematica
• Trattamenti farmacologici
• Funzionalità cardiaca
• Cardiopatia ischemica

la trasfusione

• Funzionalità polmonare

7
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Meccanismi di adattamento all’anemia
Emazie

Piastrine

Trigger

Plasma

albumina

Condizioni cliniche

immunoglobuline

Antitrombina III

• Aumento della gittata cardiaca

Meccanismi di compenso
adulto

bambino e
neonato

Resa trasfusionale

• Aumento del flusso ematico arterioso
coronarico
• Ridistribuzione del flusso ematico
• Aumento dell’estrazione di ossigeno

in chirurgia

emazie trattate

• Aumento del 2,3-difosfoglicerato
eritrocitario

la trasfusione

8
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Resa trasfusionale
Emazie

Piastrine

Trigger

Plasma

albumina

Condizioni cliniche

immunoglobuline

Antitrombina III

Approssimativamente,

Meccanismi di compenso
adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

Resa trasfusionale

nell’adulto, una unità di emazie aumenta
l’Hb di 1 g/dL e l’Htc di circa il 3%;
nei pazienti pediatrici la trasfusione di 5
mL/kg comporta un incremento dell’Hb di
circa 1 g/dL.

emazie trattate

la trasfusione

9
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Resa trasfusionale
Emazie

Piastrine

Trigger

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Condizioni cliniche

Aumento medio di Hb e Htc 24 h dopo la
somministrazione di 1 unità di concentrato
eritrocitario

Meccanismi di compenso
adulto

Resa trasfusionale

MASCHI

FEMMINE

aumento
bambino e
neonato

aumento

la trasfusione

Htc (%)

Volemia
(mL)

Hb
(g/dL)

Htc (%)

20

1.350

2,3

6,6

1.260

2,5

7,0

30

2.025

1,6

4,6

1.890

1,7

5,0

2.700

1,2

3,6

2.520

1,3

3,9

50

3.375

1,0

3,0

3.150

1,1

3,2

60

emazie trattate

Hb
(g/dL)

40

in chirurgia

Volemia
(mL)

4.050

0,9

2,6

3.780

1,0

2,7

70

4.725

0,8

2,2

4.410

0,8

2,3

80

5.400

0,7

2,0

5.040

0,7

2,0

90

6.075

0,6

1,7

5.670

0,6

1,8

100

6.750

0,5

1,5

6.300

0,5

1,6

Peso

(kg)

10
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Resa trasfusionale
Emazie

Piastrine

Trigger

Plasma

albumina

Condizioni cliniche
Meccanismi di compenso

adulto

immunoglobuline

Antitrombina III

Il corretto incremento dopo 24 ore si può
prevedere applicando la seguente formula:

Resa trasfusionale

nuovo Ht =
bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate

(VST x HtP) + (Vi x HtEm)
VST

Dove:
VST =
htp =
Vi =
HtEm =

Volume Sanguigno Totale
Ematocrito paziente
Volume iniettato
Ematocrito emocomponente

la trasfusione

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Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

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Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

in chirurgia

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Criteri di appropriatezza all’utilizzo del
concentrato di emazie nell’anemia acuta
Nelle anemie acute, la decisione di
trasfondere CE dipende prioritariamente
dalle condizioni cliniche del paziente e
dall’entità della perdita ematica, piuttosto
che dalla concentrazione di Hb.
Infatti, i pazienti con emorragia acuta
possono presentare valori di Htc normali, o
addirittura elevati, finché il volume
plasmatico non viene ripristinato.

emazie trattate

la trasfusione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Criteri di appropriatezza all’utilizzo del
concentrato di emazie nell’anemia acuta
La trasfusione di CE è un procedura salvavita
nello shock severo, in cui è ipotizzabile una
perdita ematica superiore al 40% della
volemia.

In chirurgia
bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

Nelle anemie acute, valori di Hb inferiori a 6
g/dL rendono quasi sempre necessaria la
terapia trasfusionale.
Se il paziente è emodinamicamente stabile,
per valori compresi tra 6 e 10 g/dL la
necessità di una trasfusione trova
indicazione in relazione alle condizioni
cliniche del paziente

14
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger
Anemia acuta
adulto

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Classe di emorragia

Criteri decisionali per la trasfusione
nell’anemia acuta
Riduzione
volemia %

mL*

< 15 %

< 750

Non necessaria, se non
è preesistente anemia
Non necessaria, se non è
preesistente anemia
e/o malattia
cardiopolmonare

Anemia cronica

Classe I
In chirurgia
bambino e
neonato

Indicazione alla
trasfusione di CE

Classe II

15-30 %

750-1.500

Classe III

30-40 %

1.5002.000

Probabilmente
necessaria

Classe IV

> 40 %

> 2.000

Necessaria

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

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Trigger trasfusionale nell’anemia cronica
Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Nelle condizioni croniche di anemia, i
meccanismi di compenso rendono rara la
necessità trasfusionale nei pazienti con
valori di Hb > 8 g/dL.

In chirurgia
bambino e
neonato

in chirurgia

Nelle condizioni cliniche che alterano i
meccanismi di adattamento all’anemia, può
essere considerata una soglia trasfusionale
superiore a 8 g/dL

emazie trattate

la trasfusione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

Valutazione etiopatogenesi
Chemio- o radioterapia
Pazienti oncoematologici
Talassemia
Drepanocitosi

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Valutazione dell’etiopatogenesi
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

Valutazione etiopatogenesi
Chemio- o radioterapia
Pazienti oncoematologici
Talassemia
Drepanocitosi

Nelle anemie croniche deve essere valutata
sempre l’eziopatogenesi allo scopo di
trattarla, se possibile, con terapie
alternative alla trasfusione [ematinici nelle
forme carenziali (ferro, vitamina B, folati)
e/o eritropoietina nell’insufficienza renale
cronica o nelle sindromi mielodisplastiche]

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

18
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

Valutazione etiopatogenesi
Chemio- o radioterapia
Pazienti oncoematologici
Talassemia
Drepanocitosi

in chirurgia

emazie trattate

Trattamenti con chemioterapia o
radioterapia
In pazienti sottoposti a trattamenti con
chemioterapia o radioterapia, nei quali non
si può attendere l’effetto della terapia con
eritropoietina o questa non può essere
utilizzata, per la presenza di recettori
specifici per la stessa sulla neoplasia, si può
suggerire una soglia trasfusionale di 10
g/dL, per contrastare l’effetto protettivo
dell’ipossia sulle neoplasie e migliorare la
farmacocinetica di alcuni chemioterapici in
situazioni di anemia.

la trasfusione

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Pazienti oncoematologici
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

Valutazione etiopatogenesi
Chemio- o radioterapia
Pazienti oncoematologici
Talassemia

Nei pazienti oncoematologici, nei quali
concomita di solito la piastrinopenia, la
terapia trasfusionale con CE per mantenere
l’Htc intorno al 30%, andrebbe presa in
considerazione in quanto potrebbe ridurre il
rischio emorragico.

Drepanocitosi
in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

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Trigger trasfusionale nella talassemia
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

Valutazione etiopatogenesi
Chemio- o radioterapia
Pazienti oncoematologici
Talassemia

La talassemia richiede, generalmente, una
soglia trasfusionale di 9-9,5 g/dL di Hb, allo
scopo di garantire un equilibrio tra
inibizione
dell’eritropoiesi midollare e
sovraccarico
marziale
da
terapia
trasfusionale.

Drepanocitosi
in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

Il trattamento raccomandato per la
talassemia major comprende regolari
trasfusioni di sangue, con intervalli da due a
cinque settimane, per mantenere il livello di
emoglobina pretrasfusionale al di sopra di
9-10,5g/dl nel regime iper-trasfusionale e
addirittura sopra 11.5 g/dl nel regime
super-trasfusionale.
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

Valutazione etiopatogenesi
Chemio- o radioterapia
Pazienti oncoematologici
Talassemia
Drepanocitosi

in chirurgia
Indicazioni alla
trasfusione
emazie trattate

la trasfusione

Occlusioni
vascolari
Eritro-exchange

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni alla terapia trasfusionale
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

• anemia sintomatica
Anemia acuta

adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

Valutazione etiopatogenesi

• sequestro splenico o epatico acuto

Pazienti oncoematologici

• grave infezione, sepsi o meningite, con
anemia consistente (Hb < 7 g/dl)

Talassemia
Drepanocitosi

in chirurgia
Indicazioni alla
trasfusione
emazie trattate

la trasfusione

• crisi aplastica

Chemio- o radioterapia

Occlusioni
vascolari
Eritro-exchange

• danno multiorgano acuto secondario a
processi di vaso-occlusione da parte delle
cellule falcemiche

• preparazione a intervento di chirurgia
“maggiore” o oftalmica
• prevenzione primaria e secondaria dello
stroke
• stroke, anche sospetto
• Acute Chest Syndrome
23
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Occlusioni vascolari
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

Valutazione etiopatogenesi
Chemio- o radioterapia
Pazienti oncoematologici
Talassemia
Drepanocitosi

in chirurgia
Indicazioni alla
trasfusione
emazie trattate

la trasfusione

Occlusioni
vascolari
Eritro-exchange

In presenza di occlusioni vascolari, lo scopo
della terapia trasfusionale è di prevenire o
interrompere il processo di falcizzazione
intravascolare mediante diluizione o
sostituzione delle emazie patologiche
circolanti con emazie normali; per la terapia
trasfusionale di questi pazienti si devono
utilizzare CE privi di HbS.
I pazienti e i donatori devono essere
tipizzati in modo esteso per quanto riguarda
gli antigeni eritrocitari clinicamente
rilevanti
al
fine
di
prevenire
l'immunizzazione nel ricevente.

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Occlusioni vascolari
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

Valutazione etiopatogenesi
Chemio- o radioterapia

È improbabile che questi pazienti sviluppino
vaso-occlusioni quando la percentuale di
HbS è inferiore al 30-40%.

Pazienti oncoematologici
Talassemia
Drepanocitosi

in chirurgia
Indicazioni alla
trasfusione
emazie trattate

la trasfusione

Occlusioni
vascolari

L’Hb post trasfusionale non dovrebbe
superare i 10 g/dl (Ht non superiore a 30%),
per evitare la possibilità della crisi vasoocclusiva.

Eritro-exchange

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Eritro-exchange
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger
Anemia acuta
adulto

Anemia cronica
In chirurgia

bambino e
neonato

Valutazione etiopatogenesi
Chemio- o radioterapia
Pazienti oncoematologici
Talassemia
Drepanocitosi

in chirurgia
Indicazioni alla
trasfusione
emazie trattate

la trasfusione

La eritro-exchange è da considerare terapia
di elezione nei casi in cui ci sia indicazione a
terapia trasfusionale ma i livelli di Hb siano
≥ 10 g/dl, specie nel trattamento dello
stroke, dell’Acute Chest Syndrome, nella
preparazione a intervento di chirurgia
“maggiore” o oftalmica, nel danno
multiorgano acuto, dopo esecuzione di
esami con mezzi di contrasto e.v. ad alte
dosi.

Occlusioni
vascolari
Eritro-exchange

L’Hb post trasfusionale non dovrebbe
superare i 10 g/dl (Ht non superiore a 30%),
per evitare la possibilità della crisi vasoocclusiva.

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Trigger
Emazie

Piastrine

Trigger

adulto

bambino e
neonato

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Nei bambini il valore di Hb che richiede la
correzione trasfusionale deve tenere conto
dell’età.
Nei neonati, i livelli di Hb che richiedono
correzione trasfusionale sono più alti di
quelli dell’adulto.

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

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Trigger
Emazie

Piastrine

Trigger

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

in chirurgia

I triggers trasfusionali suggeriti sono :
• Hb=13 g/dL se sussistono patologie
cardiache o polmonari e nelle prime 24
ore di vita;
• Hb=10.5 g/dl in presenza di tachipnea,
tachicardia, apnea ricorrente, incremento
dell’apporto di O2, denutrizione,
mancato incremento ponderale

emazie trattate

Le dosi di CE generalmente raccomandate
sono di 5-20 mL/kg.

adulto

bambino e
neonato

la trasfusione

I CE utilizzati in epoca neonatale devono
essere leucodepleti preferibilmente alla
raccolta (prestorage) e irradiati al fine di
prevenire la GvHD.
28
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Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

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Indicazioni alla trasfusione in chirurgia
Emazie

Piastrine

Trigger

adulto

bambino e
neonato

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Pazienti in buone condizioni cliniche e con
valori di Hb ≥ 10 g/dL raramente richiedono
trasfusioni perioperatorie, mentre spesso le
richiedono i pazienti con Hb ≤ 7 g/dL
Ogni decisione inerente alla trasfusione in
ambito chirurgico deve tener conto:
- dei valori di Hb preoperatori,

in chirurgia

- del tipo di intervento,
emazie trattate

- dell’entità e della rapidità delle perdite
ematiche,

la trasfusione

- della presenza di condizioni cliniche
concomitanti (età del paziente, malattie
cardiache, respiratorie).

30
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni alla trasfusione in chirurgia
Emazie

Piastrine

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Nella chirurgia d’elezione è obbligatorio, se
praticabile, il ricorso all’autotrasfusione, per
il quale si rimanda al protocollo aziendale
già approvato.
In tutti i casi in cui è prevedibile e/o
necessario l’uso di unità allogeniche, deve
essere richiesto al Servizio Trasfusionale un
numero
di
unità
non
eccedente
l’indicazione MSBOS (Maximum Surgical
Blood Order Schedule) approvato dal
Co.B.U.S.

la trasfusione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

32
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Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico

Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

Emazie senza buffy coat
Emazie prefilatrate

emazie trattate
Emazie lavate

la trasfusione

Emazie irradiate

33
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie senza buffy coat
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Trigger

È componente ottenuto dal sangue intero
mediante la rimozione di parte del plasma e
dello strato leucocitario-piastrinico (buffycoat).

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

Antitrombina III

Il volume è 250 ± 50 mL,
l’Ht tra il 65 e il 75%,
Emazie senza buffy coat
Indicazioni
Emazie prefilatrate

emazie trattate

l’Hb minima per unità 43 g,

i leucociti <1,2 x 109.

Emazie lavate

la trasfusione

Emazie irradiate

34
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie prefiltrate
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Trigger

È un emocomponente ottenuto, anche per
aferesi, con la rimozione della maggior
quota possibile di leucociti.

adulto

La conta leucocitaria deve essere inferiore a
1 x 106 per unità. Il contenuto emoglobinico
deve essere almeno di 40g per unità.

bambino e
neonato

in chirurgia

Antitrombina III

Emazie senza buffy coat
Indicazioni
Emazie prefilatrate

emazie trattate
Emazie lavate

la trasfusione

Emazie irradiate

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Trigger

sono indicate:
• in quei pazienti che presentano (o si
sospetta
presentino)
anticorpi
antileucocitari,

adulto

• per quei pazienti per i quali è previsto un
supporto trasfusionale a lungo termine,
al fine di prevenire l'alloimmunizzazione
antileucocitaria,

bambino e
neonato

in chirurgia

Emazie senza buffy coat
Indicazioni
Emazie prefilatrate

emazie trattate
Emazie lavate

la trasfusione

Antitrombina III

Indicazioni all’uso delle emazie senza buffy
coat e delle emazie prefiltrate

• In alternativa agli emocomponenti CMVnegativi per prevenire la trasmissione di
citomegalovirus.

Emazie irradiate

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie lavate
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

Le emazie lavate sono emazie sottoposte a
lavaggio con soluzioni isotoniche.

adulto

Ciascuna unità deve possedere almeno 40g
di emoglobina alla fine del procedimento di
lavaggio e meno di 0.5 g/unità di proteine.

bambino e
neonato

in chirurgia

Il componente va impiegato entro 24 ore
dalla preparazione.
Emazie senza buffy coat
Emazie prefilatrate

emazie trattate
Emazie lavate

la trasfusione

Indicazioni

Emazie irradiate

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni all’uso emazie lavate
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

Le emazie lavate sono indicate per fornire
globuli rossi a pazienti anemici che:

adulto

• presentino anticorpi anti-proteine, in
particolare anticorpi anti-IgA
• abbiano sofferto di gravi
allergiche post-trasfusionali.

bambino e
neonato

in chirurgia

reazioni

Emazie senza buffy coat
Emazie prefilatrate

emazie trattate
Emazie lavate

la trasfusione

Indicazioni

Emazie irradiate

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie irradiate
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Trigger

Antitrombina III

Sono unità di emazie contenenti linfociti
inattivati mediante l’irradiazione pretrasfusionale degli emocomponenti con una
dose di raggi di almeno 25 Gy.

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

Emazie senza buffy coat

Le unità irradiate debbono essere trasfuse
entro ventotto giorni dal prelievo.

Emazie prefilatrate
emazie trattate
Emazie lavate

la trasfusione

Emazie irradiate

Indicazioni

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie irradiate
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Trigger

Antitrombina III

Le “emazie irradiate” sono indicate:
• nella prevenzione della graft versus host
disease da trasfusione

adulto

• nei pazienti sottoposti a TMO o in
condizionamento per TMO

bambino e
neonato

• nei pazienti affetti da linfoma di Hodgkin,
in chirurgia

• Nei pazienti in trattamento con
fludarabina ed analoghi nucleosidici

Emazie senza buffy coat
Emazie prefilatrate

emazie trattate
Emazie lavate

la trasfusione

Emazie irradiate

Indicazioni

• nei
pazienti
immunodepressi,
nella
intrauterina

gravemente
trasfusione

• nella trasfusione di emocomponenti da
familiare.

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie irradiate
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Trigger

Antitrombina III

bambino e
neonato

Nei casi di trasfusione intrauterina, o a
neonato, o a paziente con iperpotassiemia è
necessario procedere alla trasfusione entro
quarantotto ore dall'irradiazione, oppure
provvedere all'eliminazione, con mezzi
idonei, dell'eccesso di potassio.

in chirurgia

L'irradiazione non modifica la scadenza dei
concentrati piastrinici.

adulto

Emazie senza buffy coat
Emazie prefilatrate

emazie trattate
Emazie lavate

la trasfusione

Emazie irradiate

Indicazioni

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate

la trasfusione

42
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

consenso informato
somministrazione

43
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia
Identificazione paziente
emazie trattate

Prelievo
richiesta del gruppo sanguigno
Compilazione etichetta

la trasfusione

consenso informato
Secondo prelievo
somministrazione

44
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

La richiesta del gruppo sanguigno
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

L’infermiere con la richiesta e le provette si
reca dal paziente

Trigger

L’infermiere identifica il paziente
adulto

chiedendo di pronunciare nome,
cognome e data di nascita

bambino e
neonato

in chirurgia
Identificazione paziente
emazie trattate

In caso di paziente non
collaborante o in coma i dati
anagrafici del paziente sono
controllati dal braccialetto
identificativo

Prelievo
richiesta del gruppo sanguigno
Compilazione etichetta

la trasfusione

consenso informato
Secondo prelievo
somministrazione

L’infermiere controlla che i dati anagrafici
siano coerenti con quelli contenuti nella
richiesta

45
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

La richiesta del gruppo sanguigno
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

L’infermiere effettua il prelievo e riporta in modo
chiaro e completo su di una etichetta adesiva i
seguenti dati:
• reparto d’appartenenza,
• nome, cognome e data di nascita del paziente,
• data del prelievo,
• la sua firma dell’infermiere che ha effettuato il
prelievo

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia
Identificazione paziente
emazie trattate

Prelievo
richiesta del gruppo sanguigno

Per tutte le richieste non urgenti e ove le condizioni
cliniche del paziente lo consentano, con le medesime
modalità, in un tempo diverso, viene eseguito un
secondo prelievo per la determinazione del gruppo
sanguigno.

Compilazione etichetta
la trasfusione

consenso informato
Secondo prelievo
somministrazione

Al fine di evitare errori di trascrizione l’emogruppo
del paziente NON deve essere trascritto sul
frontespizio della cartella clinica

46
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

temperatura

consenso informato

somministrazione

somministrazione

osservazione e sorveglianza
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

47
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Temperatura della sacca da trasfondere
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

L’unità deve essere trasfusa non appena
ritirata dal SIMT e non deve essere
conservata nel frigorifero del Reparto, a
meno che il reparto non sia dotato di
frigoemoteca.

Trigger

adulto

bambino e
neonato

In ogni caso l’unità deve essere trasfusa
entro 72 ore dall’assegnazione.
È vietato dalla normativa vigente
trasfondere unità di sangue dopo 72 h
dall’assegnazione.

in chirurgia

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

temperatura

consenso informato

somministrazione

somministrazione

osservazione e sorveglianza

Oltre le 72 ore l’unità va riconsegnata al
SIMT. Se dovesse rendersi ancora necessaria
la trasfusione, occorre una nuova richiesta
ed un nuovo campione per prova crociata.

reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Temperatura della sacca da trasfondere
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Non esistono evidenze che sia necessario
riscaldare il sangue prima della trasfusione
per un flusso di infusione ≤ di 100 ml/min.

Trigger

adulto

Non è necessario pertanto che l’unità di
sangue raggiunga la temperatura ambiente
prima di essere trasfusa; anzi una
temperatura superiore ai 4°C aumenta il
rischio di contaminazione batterica.

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

temperatura

consenso informato

somministrazione

somministrazione

osservazione e sorveglianza
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Temperatura della sacca da trasfondere
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

L’uso di dispositivi per riscaldare il sangue
dovrebbe essere limitato alla trasfusione:
• di pazienti adulti che ricevono l’infusione
di ampi volumi di sangue a flusso ≥ di 50
ml/Kg/h,
• di bambini che ricevono volumi ≥ a 15
ml/Kg/h
• di neonati sottoposti ad exsanguinotrasfusione.

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

temperatura

consenso informato

somministrazione

somministrazione

osservazione e sorveglianza
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

50
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Somministrazione di emazie
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Ove possibile, il paziente deve essere a
digiuno e non febbrile per minimizzare
eventuali possibili reazioni trasfusionali.

Trigger

adulto

bambino e
neonato

Il paziente deve essere identificato da due
operatori al letto del paziente.

in chirurgia

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

temperatura

consenso informato

somministrazione

somministrazione

osservazione e sorveglianza

Prima dell’inizio della trasfusione, il medico
rileva frequenza cardiaca, pressione
arteriosa e temperatura corporea, e li
trascrive in cartella clinica.

reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Somministrazione di emazie
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Tutti gli emocomponenti devono essere
trasfusi utilizzando un agocanula di grosso
calibro (negli adulti da 18-20G)
ed
attraverso un set contenente un filtro da
170 - 200 m per trattenere i
microaggregati.

Trigger

adulto

bambino e
neonato

Laddove possibile, trasfondere il sangue a
goccia lenta per i primi 10 minuti (1 ml/kg/h
cioè 2-3 gocce al minuto).

in chirurgia

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

temperatura

consenso informato

somministrazione

somministrazione

osservazione e sorveglianza
reazioni trasfusionali

La velocità del flusso della trasfusione
dipende dalle condizioni cliniche del
paziente. In generale, per evitare i rischi
della proliferazione batterica, la durata
complessiva della trasfusione di una unità di
globuli rossi concentrati non deve superare
le 3-4 ore.

Verifica efficacia

52
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Somministrazione di emazie
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Qualora vi sia la necessità di una trasfusione
veloce mediante l’utilizzo di spremi-sacca, la
pressione di infusione deve essere < di 300
mmHg, per evitare il rischio di emolisi
meccanica.

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

temperatura

consenso informato

somministrazione

somministrazione

osservazione e sorveglianza
reazioni trasfusionali

Qualora si renda necessario migliorare il
flusso, le unità di globuli rossi concentrati
possono essere diluiti con soluzione
fisiologica da somministrarsi utilizzando un
deflussore con raccordo a Y.
I farmaci non devono essere mai aggiunti
agli emocomponenti.
Va
evitata
la
somministrazione
contemporanea di ringer lattato e di altre
soluzioni contenenti calcio, per il rischio di
coagulazione, e di destrosio, per il rischio di
emolisi.

Verifica efficacia

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Osservazione e sorveglianza
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

L’osservazione clinica durante i primi 15
minuti deve essere finalizzata a riconoscere
tempestivamente una reazione trasfusionale
di tipo immediato. In assenza di disturbi,
aumentare la velocità di trasfusione.

Trigger

adulto

All’inizio

1. Dopo 15 minuti dall’inizio della
trasfusione, il medico rileva la frequenza
cardiaca,
pressione
arteriosa
e
temperatura corporea, e li trascrive in
cartella clinica.

bambino e
neonato

in chirurgia

Alla fine

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

temperatura

consenso informato

somministrazione

somministrazione

osservazione e sorveglianza
reazioni trasfusionali

2. Alla fine di ciascun episodio trasfusionale
misurare frequenza cardiaca, pressione
arteriosa e temperatura corporea,
trascrivendoli
in
cartella
clinica;
compilare
inoltre
la scheda di
emovigilanza.

Verifica efficacia

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Le reazioni trasfusionali
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

temperatura

consenso informato

somministrazione

somministrazione

Nel sospetto di una reazione trasfusionale
occorre:
1. sospendere l’infusione
2. riverificare l’identità del paziente e
ricontrollare la corrispondenza tra dati
del paziente, dati dell’unità e dati
riportati
sul
documento
di
accompagnamento dell’unità
3. avvisare il SIMT
4. inviare al SIMT l’unità insieme ad un
campione in provetta con EDTA
5. compilare la scheda di emovigilanza
6. descrivere l’evento in cartella clinica

osservazione e sorveglianza
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Le reazioni trasfusionali
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Le reazioni trasfusionali vengono identificate e
classificate in relazione alla presenza di uno o
più dei seguenti segni e sintomi:

Trigger

Reazione emolitica

adulto

Reazione febbrile non emolitica
bambino e
neonato

Reazione da contaminazione batterica dell’unità
Reazione allergica del tipo anafilattico

in chirurgia

TRALI
Sovraccarico circolatorio

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

temperatura

consenso informato

somministrazione

somministrazione

osservazione e sorveglianza
reazioni trasfusionali

Coagulopatia
Ipotermia

Tossicità da citrato
Iperkaliemia

Verifica efficacia

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Verifica dell’efficacia
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

La valutazione dell’efficacia dell’emotrasfusione
si
effettua
con
la
determinazione
dell’emoglobina e dell’ematocrito da eseguirsi
non prima di 30 minuti.

Trigger

adulto

bambino e
neonato

in chirurgia

emazie trattate
richiesta del gruppo sanguigno
la trasfusione

temperatura

consenso informato

somministrazione

somministrazione

osservazione e sorveglianza
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III
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Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico

Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni
Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto

neonatologia

refrattarietà

La trasfusione

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

La trasfusione di piastrine (PLT) è indicata per la
profilassi e la terapia delle emorragie, nei
pazienti affetti da piastrinopenia o da deficit
funzionali, primitivi o secondari, delle PLT.
La loro disponibilità è ancora più critica rispetto
alle unità di emazie, sia perchè la loro raccolta in
aferesi è attuabile solo all’interno di una
struttura trasfusionale, sia perchè la loro
validità è limitata a soli cinque giorni.
Problematiche specifiche legate all’uso di
piastrine sono la frequente comparsa di
refrattarietà e la maggiore frequenza di reazioni
trasfusionali.

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto

neonatologia

refrattarietà

La trasfusione

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Indicazioni inappropriate all’utilizzo delle
piastrine
• Porpora Trombotica Trombocitopenica ed
altre microangiopatie quali: Sindrome
Emolitico Uremica, sindrome Hemolytic
Anemia Elevated Liver Enzymes and Low
Platelet Count (HELLP)
la trasfusione di PLT è controindicata (dal
momento che essa si associa ad aggravamento
della patologia), salvo la presenza di emorragia a
rischio di vita per il paziente

• Trombocitopenia da eparina, al di fuori di
episodi di sanguinamento che pongono a
rischio di vita il paziente.
• Trombocitopenia autoimmune (PTI), al di
fuori di episodi di sanguinamento che
pongono a rischio di vita il paziente
• CID “cronica” in assenza di sanguinamento
• Profilassi durante circolazione extracorporea
• Profilassi durante trasfusione massiva
• Porpora post-trasfusionale.

60
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I PERCORSI diagnostico-terapeutici
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Trigger
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

L’indicazione a trasfondere PLT è principalmente
basata sulle condizioni cliniche del paziente, non
deve può essere posta esclusivamente su un
basso conteggio piastrinico.

Trigger

in chirurgia

indicazioni
sanguinamento
in atto

neonatologia

Uso profilattico nel paziente chirurgico
Trigger nella trasfusione massiva

refrattarietà

La trasfusione

trigger

Uso terapeutico
Uso profilattico nel paziente stabile*
Uso profilattico nel paziente sintomatico

CID

PLT<50.000/µL
PLT<10.000/µL
PLT<20.000/µL
PLT<50.000/ µL
(<100.000/µL in aree a rischio)
<50.000/ µL
solo in presenza di emorragia e
trombocitopenia
(20.000-50.000/µL).

cioè in assenza di tutte le seguenti condizioni cliniche:
febbre > 38,5 °C, sindrome settica, aspergillosi invasiva, terapia con
amfotericina B, disordini plasmatici della coagulazione, cefalea
importante, alterazioni/modificazioni dello stato di coscienza,
deficit neurologici, alterazioni visus, emorragie minori recenti,
rapido calo del conteggio piastrinico, GB > 75.000/µL.

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I PERCORSI diagnostico-terapeutici
Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico

Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Trigger
Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto

neonatologia

refrattarietà

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Eccezioni sono rappresentate da:
• Leucemia
acuta
(LA),
esclusa
la
promielocitica (French American British - FAB
M3):
• quando il rischio di alloimmunizzazione
e/o
refrattarietà
piastrinica
è
particolarmente elevato: la soglia
raccomandata è di 5.000 PLT/µL;
• in presenza di condizioni di instabilità
clinica, la soglia raccomandata è di 20.000
PLT/µL.
• Neoplasie vescicali o tumori necrotici, la
soglia raccomandata è di 20.000 PLT/µL.

La trasfusione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni alla trasfusione in chirurgia
Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger

in chirurgia

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Negli interventi di chirurgia maggiore o manovre
invasive quali
rachicentesi, anestesia
epidurale, biopsia epatica, endoscopia con
biopsia, posizionamento di catetere venoso
centrale, la trasfusione di PLT è appropriata se
la conta piastrinica è ≤ 50.000/µL

sanguinamento
in atto

neonatologia

Negli interventi chirurgici in sedi critiche, in
oculistica e neurochirurgia, la trasfusione di PLT
è appropriata se la conta piastrinica è ≤ 100.000
PLT/µL

refrattarietà

La trasfusione

63
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto

neonatologia

refrattarietà

La trasfusione

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III
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I PERCORSI diagnostico-terapeutici
Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico

Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger

in chirurgia

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trapianto
autologo PBSC
Paziente
chirurgico
Trasfusioni
massive

sanguinamento
in atto

neonatologia

Politraumi
Circolazione
extracorporea
CID acuta

refrattarietà

Deficit funzionali
Tromboastenia
Trombocitopenia

La trasfusione

Porpora posttrasfusionale

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni nel sanguinamento in atto
Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger

in chirurgia

albumina

Trapianto
autologo PBSC
Paziente
chirurgico
Trasfusioni
massive

sanguinamento
in atto

neonatologia

Politraumi
Circolazione
extracorporea
CID acuta

refrattarietà

Deficit funzionali
Tromboastenia
Trombocitopenia

La trasfusione

Porpora posttrasfusionale

immunoglobuline

Antitrombina III

Nei pazienti sottoposti a trapianto autologo di
PBSC può essere adottata una strategia
trasfusionale finalizzata al trattamento di
emorragie di grado II o superiore secondo la
scala della World Health Organization (WHO),
indipendentemente dalla conta piastrinica.
Il paziente chirurgico con sanguinamento in atto
richiede usualmente la trasfusione di PLT se la
conta è ≤ 50.000/µL e raramente la richiede se
la conta è ≥ 100.000/µL.
Durante le trasfusioni massive si suggerisce una
soglia trasfusionale di 75.000/µL in quei pazienti
con emorragia in atto, per garantire loro un
margine di sicurezza e impedire che le PLT
scendano sotto le 50.000/µL, soglia critica per
l’emostasi.

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni nel sanguinamento in atto
Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger

in chirurgia

albumina

Trapianto
autologo PBSC
Paziente
chirurgico
Trasfusioni
massive

sanguinamento
in atto

neonatologia

Politraumi
Circolazione
extracorporea

immunoglobuline

Antitrombina III

In presenza di emorragia, una soglia piastrinica
più elevata è stata raccomandata per i pazienti
con politraumi con o senza lesioni che
interessano il sistema nervoso centrale.
Nella circolazione extracorporea si raccomanda
di riservare la trasfusione piastrinica a pazienti
che, a fine intervento,
presentano
un’emorragia non correlabile a cause
chirurgiche o ad altre coagulopatie

CID acuta
refrattarietà

Deficit funzionali
Tromboastenia
Trombocitopenia

La trasfusione

Porpora posttrasfusionale

La conta piastrinica non è indicativa in questi
casi, in quanto si
tratta di pazienti con
alterazioni funzionali piastriniche secondarie, e
la decisione di trasfondere PLT deve essere
guidata dal criterio clinico (sanguinamento
microvascolare ed eccessiva anemizzazione
post-chirurgica).

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni nel sanguinamento in atto
Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger

in chirurgia

albumina

Trapianto
autologo PBSC
Paziente
chirurgico
Trasfusioni
massive

sanguinamento
in atto

neonatologia

Antitrombina III

Nella CID acuta, in presenza di emorragia
importante e piastrinopenia, in aggiunta al
trattamento della malattia di base e al ripristino
di normali livelli di fattori della coagulazione, è
necessario monitorare la conta piastrinica e i
test della coagulazione (PT, aPTT, fibrinogeno,
antitrombina).

Politraumi
Circolazione
extracorporea
CID acuta

refrattarietà

immunoglobuline

Deficit funzionali

Non c’è consenso sul trigger trasfusionale, ma in
presenza di emorragia importante, può essere
razionale mantenere una conta piastrinica
intorno alle 50.000/µL.

Tromboastenia
Trombocitopenia
La trasfusione

Porpora posttrasfusionale

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni nel sanguinamento in atto
Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger

in chirurgia

albumina

Trapianto
autologo PBSC
Paziente
chirurgico

immunoglobuline

Antitrombina III

Nei deficit funzionali piastrinici (congeniti o
acquisiti), le
trasfusioni piastriniche sono
indicate solo in presenza di emorragia
perioperatoria.

Trasfusioni
massive
sanguinamento
in atto

neonatologia

Politraumi
Circolazione
extracorporea
CID acuta

refrattarietà

Deficit funzionali
Tromboastenia
Trombocitopenia

La trasfusione

In caso di refrattarietà alla trasfusione
piastrinica
per
pazienti
affetti
da
Tromboastenia di Glanzmann è indicata la
terapia con fattore VII attivato ricombinante.

Porpora posttrasfusionale

Nella
trombocitopenia
autoimmune,
le
trasfusioni piastriniche sono riservate ai soli
episodi di emorragia maggiore e/o pericolosa
(per esempio gravi emorragie intestinali,
endocraniche, endoculari)

69
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni nel sanguinamento in atto
Emazie

Piastrine

Plasma

Trigger

in chirurgia

albumina

Trapianto
autologo PBSC
Paziente
chirurgico
Trasfusioni
massive

sanguinamento
in atto

neonatologia

immunoglobuline

Antitrombina III

Nella porpora post-trasfusionale, i concentrati
piastrinici (CO) possono essere usati solo nel
trattamento delle gravi emorragie in fase acuta
e in attesa della risposta alle immunoglobuline
endovenose (IVIG).

Politraumi
Circolazione
extracorporea
CID acuta

refrattarietà

Deficit funzionali
Tromboastenia
Trombocitopenia

La trasfusione

Porpora posttrasfusionale

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto

neonatologia

refrattarietà

La trasfusione

71
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto
20.000-30.000 /µL
neonatologia

30.000-50.000 /µL

> 50.000/µL e
sanguinamento in atto
refrattarietà

La trasfusione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Criteri di appropriatezza all’utilizzo delle
piastrine in neonatologia
I neonati con PLT <20.000-30.000/µL richiedono
una trasfusione profilattica.

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto
20.000-30.000 /µL
neonatologia

30.000-50.000 /µL

> 50.000/µL e
sanguinamento in atto

In caso di piastrinopenia neonatale alloimmune
vanno selezionati PLT di donatori privi
dell’antigene in causa (eventualmente della
madre; in questo caso, lavate e irradiate e
risospese in plasma ABO compatibile con il
neonato).

refrattarietà

La trasfusione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto
20.000-30.000 /µL
neonatologia

30.000-50.000 /µL

> 50.000/µL e
sanguinamento in atto

Antitrombina III

Criteri di appropriatezza all’utilizzo delle
piastrine in neonatologia
Valori di PLT compresi tra 30.000 e 50.000/µL
richiedono la trasfusione profilattica nelle
seguenti condizioni:
• neonati con peso alla nascita ≤ 1.000 g nella
prima settimana di vita;
• pregressa emorragia cerebrale
intraventricolare/intraparenchimale (48-72h);
• coagulopatia concomitante;
• neonato critico (con sepsi o pressione
arteriosa fluttuante);
• in corso di procedura invasiva.

refrattarietà

La trasfusione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Criteri di appropriatezza all’utilizzo delle
piastrine in neonatologia
Valori di PLT compresi tra 50.000 e 100.000/µL
richiedono una trasfusione in presenza di
sanguinamento

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto
20.000-30.000 /µL
neonatologia

30.000-50.000 /µL

> 50.000/µL e
sanguinamento in atto
refrattarietà

La trasfusione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto

neonatologia
Definizione
refrattarietà

Incremento corretto
di PLT
Prevenzione

La trasfusione

76
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Refrattarietà
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

È un incremento non soddisfacente della conta
piastrinica post-trasfusione.

Trigger

La refrattarietà è causata da anticorpi ( Ab )
diretti verso il sistema HLA e/o da anticorpi
diretti verso antigeni piastrinospecifici (HPA)

in chirurgia

sanguinamento
in atto

neonatologia
Definizione
refrattarietà

Antitrombina III

Incremento corretto
di PLT

La refrattarietà si manifesta in genere in pazienti
politrasfusi e costituisce un problema di sempre
maggior rilevanza clinica visto il crescente
numero di pazienti oncoematologici candidati a
regimi di chemioterapia intensiva, trapianto
autologo o allogenico di cellule midollari.

Prevenzione
La trasfusione

77
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Refrattarietà
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

L’incremento corretto dopo una trasfusione di
piastrine può essere calcolato con la seguente
formula:

Trigger

in chirurgia

incremento PLT/ µL X superficie corporea (m 2)

Numero piastrine infuse ( X 1011)
sanguinamento
in atto

Un incremento corretto con un valore superiore
a 10.000/ µL, dopo un’ora, è considerato
ottimale.

neonatologia
Definizione
refrattarietà

Incremento corretto
di PLT

Valori tra 7.000 e 10.000/µL sono considerati
soddisfacenti.

Prevenzione
La trasfusione

Valori inferiori, in due somministrazioni
consecutive, sono indicativi di una probabile
refrattarietà.

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Prevenzione della refrattarietà
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

•
•
•
•

Trigger

in chirurgia

Infondere piastrine leucodeplete;
Irradiare l’emocomponente;
Utilizzare concentrati da aferesi;
Infondere piastrine ABO compatibili;

Sicuramente utili, ma difficilmente adottabili:
infondere piastrine HLA compatibili o HLA e HPA
identiche.

sanguinamento
in atto

neonatologia
Definizione
refrattarietà

Incremento corretto
di PLT
Prevenzione

La trasfusione

79
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I PERCORSI diagnostico-terapeutici
Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico

Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto

neonatologia

refrattarietà

La trasfusione

80
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I PERCORSI diagnostico-terapeutici
Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico

Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto

neonatologia

refrattarietà

temperatura
somministrazione

La trasfusione
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

La temperatura
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

A differenza delle emazie concentrate, le unità
di piastrine hanno una durata di solo 5 giorni e
vanno conservate a temperatura ambiente in
costante agitazione.

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto

Qualora le unità ritirate non potessero essere
trasfuse subito, non vanno assolutamente
riposte in frigorifero, pena il danneggiamento
irreversibile delle piastrine e l’inutilizzabilità
dell’unità.

neonatologia

refrattarietà

Antitrombina III

temperatura
somministrazione

La trasfusione
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

82
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

La somministrazione
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Tutti gli emocomponenti devono essere trasfusi
utilizzando un agocanula di grosso calibro (negli
adulti da 18-20G)
ed attraverso un set
contenente un filtro da 170 - 200 m per
trattenere i microaggregati.

Trigger

in chirurgia

sanguinamento
in atto

Salvo diverse indicazioni, la trasfusione
piastrinica va effettuata rapidamente (circa 2030 minuti).

neonatologia

refrattarietà

Antitrombina III

temperatura
somministrazione

La trasfusione
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

Nelle bambine e nelle donne in età fertile di
gruppo Rh negativo in caso di trasfusione di
aferesi piastriniche da donatore Rh positivo
somministrare 1 fiala di immunoglobuline anti D
ricordando che tale profilassi fornisce copertura
per le successive 6 settimane o comunque per
altre 5 aferesi piastriniche Rh incompatibili.

83
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Le reazioni trasfusionali
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Le reazioni trasfusionali vengono identificate e
classificate in relazione alla presenza di uno o
più dei seguenti segni e sintomi:

Trigger

Reazione emolitica

in chirurgia

Reazione febbrile non emolitica
sanguinamento
in atto

Reazione da contaminazione batterica dell’unità
Reazione allergica del tipo anafilattico

neonatologia

refrattarietà

TRALI
temperatura

Tossicità da citrato

somministrazione
La trasfusione
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

84
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

La verifica dell’efficacia
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

La valutazione dell’efficacia della trasfusione di
piastrine si effettua con il conteggio piastrinico
da eseguirsi:
• tra 18-24 ore nei pazienti ematologici

Trigger

in chirurgia

• 60 minuti nei pazienti refrattari
• a fine intervento in chirurgia.

sanguinamento
in atto

neonatologia

refrattarietà

temperatura
somministrazione

La trasfusione
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Il plasma
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Il plasma è un emocomponente preparato da
sangue intero o raccolto mediante aferesi,
congelato entro limiti di tempo e a
temperature
tali
da
preservare
adeguatamente
i
fattori
labili
della
coagulazione.
Il plasma fresco congelato (PFC) preparato da
unità di sangue intero e quello da aferesi sono
equivalenti sia in termini efficacia che di
possibili effetti collaterali.

87
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

adulto

neonato

inappropriatezza

dosi

controindicazioni

effetti collaterali

trasfusione

88
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

adulto

neonato

inappropriatezza

immunoglobuline

Antitrombina III

Presenza di
sanguinamento
Prevenzione del
sanguinamento
terapia con antagonisti
della vitamina K
CID

dosi

pazienti sottoposti a
trasfusione massiva

controindicazioni

deficit di singoli fattori
della coagulazione

effetti collaterali

trattamento aferetico
microangiopatie
trombotiche

trasfusione

exsanguino-trasfusione
angioedema ereditario

89
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni all’uso del plasma nell’adulto
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

CID

La trasfusione di PFC nell’adulto trova
indicazione nella correzione di deficit fattoriali
congeniti della coagulazione, per i quali non
esista concentrato specifico, o di deficit
fattoriali multipli acquisiti della coagulazione,
quando PT o aPTT, espressi come ratio, siano >
1,5, per:

dosi

pazienti sottoposti a
trasfusione massiva

• presenza di sanguinamento in atto in pazienti
con malattia epatica;

controindicazioni

deficit di singoli fattori
della coagulazione

effetti collaterali

trattamento aferetico
microangiopatie
trombotiche

adulto

neonato

inappropriatezza

trasfusione

Presenza di
sanguinamento
Prevenzione del
sanguinamento
terapia con antagonisti
della vitamina K

• prevenzione del sanguinamento, in caso di
chirurgia o procedure invasive, in pazienti
con malattia epatica;

exsanguino-trasfusione
angioedema ereditario

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Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico

Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni all’uso del plasma nell’adulto
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

adulto

neonato

inappropriatezza

immunoglobuline

Antitrombina III

Presenza di
sanguinamento
Prevenzione del
sanguinamento
terapia con antagonisti
della vitamina K
CID

dosi

pazienti sottoposti a
trasfusione massiva

controindicazioni

deficit di singoli fattori
della coagulazione

effetti collaterali

• pazienti in terapia con antagonisti della
vitamina K, in presenza di emorragia
intracranica o maggiore, o in preparazione di
intervento chirurgico indifferibile, se non è
disponibile il complesso protrombinico, che
costituisce la prima scelta terapeutica;
• pazienti con coagulazione intravascolare
disseminata (CID) acuta e sanguinamento in
atto, in associazione alla correzione della
causa scatenante;

trattamento aferetico
microangiopatie
trombotiche

trasfusione

exsanguino-trasfusione
angioedema ereditario

91
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni all’uso del plasma nell’adulto
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

adulto

neonato

inappropriatezza

immunoglobuline

Antitrombina III

Presenza di
sanguinamento
Prevenzione del
sanguinamento
terapia con antagonisti
della vitamina K
CID

dosi

pazienti sottoposti a
trasfusione massiva

controindicazioni

• deficit di singoli fattori della coagulazione, in
assenza di
concentrati specifici (per
esempio, deficit di fattore V), in presenza di
sanguinamento in atto o per prevenirlo, in
caso di chirurgia o procedure invasive;

deficit di singoli fattori
della coagulazione

effetti collaterali

• correzione
del
sanguinamento
microvascolare in pazienti
sottoposti a
trasfusione massiva;

trattamento aferetico
microangiopatie
trombotiche

trasfusione

exsanguino-trasfusione
angioedema ereditario

92
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni all’uso del plasma nell’adulto
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

adulto

neonato

inappropriatezza

immunoglobuline

Antitrombina III

Presenza di
sanguinamento
Prevenzione del
sanguinamento
terapia con antagonisti
della vitamina K
CID

dosi

pazienti sottoposti a
trasfusione massiva

controindicazioni

deficit di singoli fattori
della coagulazione

effetti collaterali

trattamento aferetico
microangiopatie
trombotiche

trasfusione

• trattamento aferetico delle microangiopatie
trombotiche
(porpora
trombotica
trombocitopenica,
sindrome
uremicoemolitica, sindrome hemolytic anemia
elevated liver enzymes and low platelet
count - HELLP), come liquido di sostituzione;
• ricostituzione di sangue
exsanguino-trasfusione;

intero

per

• angioedema
ereditario
per
deficit
dell’inattivatore della C1-esterasi, in assenza
del plasmaderivato specifico.

exsanguino-trasfusione
angioedema ereditario

93
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

adulto

neonato

inappropriatezza

dosi

controindicazioni

effetti collaterali

trasfusione

94
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni all’uso del plasma nel neonato
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

adulto

neonato

inappropriatezza

dosi

controindicazioni

immunoglobuline

Antitrombina III

I tempi di coagulazione nel neonato,
mediamente più lunghi rispetto all'adulto, non
sono necessariamente correlati ad un rischio di
sanguinamento.
Questo è vero a maggior ragione nel neonato
pretermine;
pertanto le sole alterazioni dei test di
coagulazione, in assenza di sintomatologia o di
rischio
emorragico,
non
costituiscono
un’indicazione alla trasfusione di PFC.

effetti collaterali

trasfusione

95
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni all’uso del plasma nel neonato
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Il PFC è indicato:
adulto

• nel sanguinamento indotto da deficit di
vitamina K,

neonato

• nel sanguinamento (o nel grave rischio di
sanguinamento) da CID,

inappropriatezza

dosi

• nel trattamento dei deficit congeniti di un
singolo fattore della coagulazione, per il
quale non sia disponibile il relativo
concentrato.

controindicazioni

effetti collaterali

trasfusione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Criteri di inappropriatezza
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

adulto

neonato

inappropriatezza

dosi

immunoglobuline

Antitrombina III

• Ipovolemia (cristalloidi, colloidi sintetici,
albumina al 5% sono più sicuri, più economici
e più facilmente disponibili);
• Procedure di plasma exchange (esclusa la
PTT);
• Supporto nutrizionale;
• Trattamento di stati di immunodeficienza.

controindicazioni

effetti collaterali

trasfusione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Dosi appropriate di plasma
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

adulto

neonato

inappropriatezza

immunoglobuline

Antitrombina III

Il dosaggio dipende dalla situazione clinica
individuale e dalle patologie di base, ma una
dose iniziale di 10-15 ml di plasma pro kilo di
peso corporeo (per un incremento del fattore
carente di circa il 25%) rappresenta una dose
generalmente accettata anche se non
supportata da forti evidenze.

dosi

controindicazioni

effetti collaterali

trasfusione

E' importante monitorare la risposta, sia dal
punto di vista clinico, sia mediante misurazioni
del tempo di protrombina (PT), tempo di
tromboplastina parziale (PTT), INR e/o il
dosaggio di specifici fattori della coagulazione.

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Controindicazioni all’utilizzo del plasma
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Assoluta:
adulto

• deficit di IgA con presenza documentata di
anticorpi anti-IgA.

neonato

inappropriatezza

dosi

controindicazioni

effetti collaterali

trasfusione

99
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Controindicazioni all’utilizzo del plasma
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Relative:
adulto

neonato

inappropriatezza

dosi

• Deficit di IgA;
• Allergia alle proteine plasmatiche;

• Precedenti reazioni alla somministrazione di
PFC;
• Scompenso cardiaco latente o manifesto;
• Edema polmonare.

controindicazioni

effetti collaterali

trasfusione

100
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Effetti collaterali specifici
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

adulto

neonato

inappropriatezza

dosi

controindicazioni

immunoglobuline

Antitrombina III

• Reazioni allergiche acute lievi
ipersensibilità alle proteine infuse.

per

• Reazioni allergiche acute gravi anafilattiche o
anafilattoidi, dovute ad ipersensibilità alle
proteine infuse o ad anticorpi anti-IgA.
• Tossicità da citrato: velocità di infusione
elevate
possono
causare
effetti
cardiovascolari come risultato della tossicità
da citrato specialmente in pazienti con
disordini della funzione epatica.

• TRALI
effetti collaterali

trasfusione

101
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

adulto

neonato

inappropriatezza

dosi

controindicazioni
temperatura
effetti collaterali
somministrazione
trasfusione
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

102
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

La temperatura
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Poiché i fattori della coagulazione decadono
rapidamente dopo lo scongelamento, il plasma
va trasfuso appena scongelato.

adulto

neonato

Lo scongelamento va effettuato a bagnomaria a
37°C e la trasfusione deve essere effettuata
subito dopo per evitare la perdita dei fattori
labili della coagulazione (V e VIII).

inappropriatezza

dosi

controindicazioni
temperatura

Non deve essere sottoposto a riscaldamento
diretto da fonti di calore e una volta scongelato
non può essere ricongelato.

effetti collaterali
somministrazione
trasfusione
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

103
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

La somministrazione
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Tutti gli emocomponenti devono essere trasfusi
utilizzando un agocanula di grosso calibro (negli
adulti da 18-20G)
ed attraverso un set
contenente un filtro da 170 - 200 m per
trattenere i microaggregati.

adulto

neonato

inappropriatezza

dosi

controindicazioni
temperatura
effetti collaterali
somministrazione
trasfusione
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

104
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Reazioni trasfusionali
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Le reazioni da trasfusioni plasma possono
comprendere i seguenti segni e sintomi:

adulto

neonato

Reazione febbrile non emolitica
Reazione da contaminazione batterica dell’unità

inappropriatezza

Reazione allergica del tipo orticaria
dosi

Reazione allergica del tipo anafilattico
TRALI

controindicazioni
temperatura
effetti collaterali
somministrazione

Sovraccarico circolatorio
Tossicità da citrato

trasfusione
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

105
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Verifica dell’efficacia
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

La valutazione dell’efficacia trasfusione di
plasma si effettua con il dosaggio di PT e/o PTT
da eseguirsi entro 4 ore.

adulto

neonato

inappropriatezza

dosi

controindicazioni
temperatura
effetti collaterali
somministrazione
trasfusione
reazioni trasfusionali
Verifica efficacia

106
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Condizioni acute

Condizione
croniche

inappropriatezza

107
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Condizioni acute

Antitrombina III
Sempre
appropriata
occasionalmente
appropriata

Condizione
croniche

inappropriatezza

108
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Condizioni acute
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Condizioni acute

Antitrombina III
Sempre
appropriata
occasionalmente
appropriata

Condizione
croniche

inappropriatezza

Indicazioni sempre appropriate
• per valori di albuminemia < 2 g/dL (nel
bambino < 2.5 g/dL),
• nella plasmaferesi terapeutica nello scambio
di grandi volumi di plasma, superiori a 20
mL/kg in unica seduta o 20 mL/kg/settimana
in sedute successive.

109
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Condizioni acute

Antitrombina III
Sempre
appropriata
occasionalmente
appropriata

Condizione
croniche

inappropriatezza

shock

chirurgia
maggiore

ustionati

cardiochirurgia

pasmaferesi

110
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Condizioni acute
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Condizioni acute

Antitrombina III
Sempre
appropriata
occasionalmente
appropriata

Condizione
croniche

inappropriatezza

shock

Indicazioni occasionalmente appropriate
• nello shock quando le soluzioni cristalloidi o i
colloidi non proteici (trattamento di prima
scelta) siano già stati impiegati a dosaggi
massimali, senza aver ottenuto una risposta
clinica adeguata, e laddove i colloidi non
proteici siano controindicati;

chirurgia
maggiore

ustionati

cardiochirurgia

pasmaferesi

111
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Condizioni acute
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Condizioni acute

Antitrombina III
Sempre
appropriata
occasionalmente
appropriata

Condizione
croniche

inappropriatezza

shock

Indicazioni occasionalmente appropriate
• negli interventi di chirurgia maggiore
(resezione epatica > 40%, ampie resezioni
intestinali) qualora, dopo la normalizzazione
della volemia, l’albuminemia è < 2 g/dL;

chirurgia
maggiore

ustionati

cardiochirurgia

pasmaferesi

112
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Condizioni acute
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Condizioni acute

Antitrombina III
Sempre
appropriata
occasionalmente
appropriata

Condizione
croniche

inappropriatezza

shock

chirurgia
maggiore

Indicazioni occasionalmente appropriate
• negli ustionati, successivamente alla fase
rianimatoria, dopo le prime 24 ore, quando è
indicata la somministrazione di albumina al
5% con una posologia diversificata in
relazione all’estensione della superficie
corporea ustionata secondo il seguente
schema posologico:
•

SC 30 - 50%: 0,3 cc x kg x % di SC ustionata in 24 ore;

•

SC 50 - 70%: 0,4 cc x kg x % di SC ustionata in 24 ore;

•

ustionati

SC 70 - 100%: 0,5 cc x kg x % di SC ustionata in 24 ore.

cardiochirurgia

SC = superficie corporea
pasmaferesi

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Condizioni acute
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Condizioni acute

Antitrombina III
Sempre
appropriata
occasionalmente
appropriata

Condizione
croniche

inappropriatezza

shock

chirurgia
maggiore

ustionati

Indicazioni occasionalmente appropriate
• negli ustionati, nella fase post-rianimatoria,
superati i problemi volemici legati all’elevata
permeabilità capillare, se:
• l’albuminemia è < 1 g/dL (endpoint 2
g/dL);
• l’albuminemia è di 1-2 g/dL con
intolleranza all’alimentazione enterale o
edema tissutale massivo o disfunzione
polmonare,
che
potrebbe
essere
aggravata da una bassa pressione
oncotica.

cardiochirurgia

pasmaferesi

114
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Condizioni acute
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Condizioni acute

Antitrombina III
Sempre
appropriata
occasionalmente
appropriata

Condizione
croniche

inappropriatezza

Indicazioni occasionalmente appropriate
negli ustionati l’infusione appropriata
albumina al 5% o al 20% è di 1 - 2 g/kg/die;

shock

chirurgia
maggiore

ustionati

cardiochirurgia

pasmaferesi

115

di
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Condizioni acute
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Condizioni acute

Antitrombina III
Sempre
appropriata
occasionalmente
appropriata

Condizione
croniche

inappropriatezza

shock

Indicazioni occasionalmente appropriate
• negli interventi di cardiochirurgia per
l’espansione post-operatoria della volemia
come trattamento di ultima scelta, dopo i
cristalloidi e i colloidi non proteici;

chirurgia
maggiore

ustionati

cardiochirurgia

pasmaferesi

116
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Condizioni acute
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Condizioni acute

Antitrombina III
Sempre
appropriata
occasionalmente
appropriata

Condizione
croniche

inappropriatezza

Indicazioni occasionalmente appropriate
• nella plasmaferesi terapeutica, nel caso siano
scambiati piccoli volumi di plasma in
associazione ai cristalloidi;

shock

chirurgia
maggiore

ustionati

cardiochirurgia

pasmaferesi

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Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Condizioni acute

Cirrosi epatica

Condizione
croniche

Sindrome
nefrosica

inappropriatezza

iponutrizione

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Condizioni croniche
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Condizioni acute

Cirrosi epatica

Condizione
croniche

Sindrome
nefrosica

inappropriatezza

iponutrizione

Indicazioni sempre appropriate
• nella cirrosi epatica:
• se l’ascite non responsiva ai diuretici;

• nella paracentesi di grandi volumi (> 5L);
• nella sindrome epatorenale (SER);
• nella peritonite
(PBS;)

batterica

spontanea

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Condizioni croniche
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Condizioni acute

Cirrosi epatica

Condizione
croniche

Sindrome
nefrosica

inappropriatezza

iponutrizione

Indicazioni sempre appropriate
• nella sindrome nefrosica con:
• albuminemia è < 2 g/dL,

• ipovolemia marcata,
• edema polmonare acuto,
• insufficienza renale acuta.

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Condizioni croniche
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Condizioni acute

Cirrosi epatica

Condizione
croniche

Sindrome
nefrosica

inappropriatezza

Indicazioni sempre appropriate

iponutrizione

• nelle sindromi da iponutrizione nei pazienti
con diarrea associata ad intolleranza alla
nutrizione enterale, con volume della diarrea
> 2 L/die e albuminemia sierica < 2 g/dL.

121
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Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Criteri di inappropriatezza all’utilizzo di
albumina
•

albuminemia > 2,5 g/dL (ad eccezione di casi
particolari sopra riportati);

•

ipoalbuminemia in assenza di edemi e
ipotensione acuta;

•

malnutrizione;

•

cicatrizzazione ferite;

•

shock non emorragico ;

•

ascite responsiva ai diuretici;

•

ustioni nelle prime 24 ore;

•

enteropatie protido-disperdenti e
malassorbimento;

•

pancreatiti acute e croniche;

•

emodialisi;

•

ischemia cerebrale;

•

emodiluizione normovolemica acuta in chirurgia;

•

sindrome da iperstimolazione ovarica.

Condizioni acute

Condizione
croniche

inappropriatezza

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Sempre
appropriate

occasionalmente
appropriate

124
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Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

Sempre
appropriate
immunodeficienze

immunomodulazione
trapianto di midollo
osseo allogenico
infezione neonatale
o sepsi severa

occasionalmente
appropriate

immunoglobuline

Antitrombina III
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Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati

Indicazioni sempre appropriate
Emazie

Piastrine

Plasma

albumina

immunoglobuline

Antitrombina III

Sempre
appropriate
immunodeficienze

immunomodulazione

occasionalmente
appropriate

IMMUNODEFICIENZE

trapianto di midollo
osseo allogenico

Indicazione

Dose

infezione neonatale
o sepsi severa

Immunodeficienza
primaria*

Dose iniziale: 0.4-0.8 g/kg
Mantenimento: 0.2-0.8
g/kg

Immunodeficienza
secondaria

0.2-0.4 g/kg

Bambini con AIDS

0.2-0.4 g/kg

Frequenza di
somministrazione
Ogni 2-4 settimane per
ottenere un livello di 2-4
g/L
Ogni 3-4 settimane per
ottenere un livello di 2-4
g/L
Ogni 3-4 settimane
Manuale buon uso sangue
Manuale buon uso sangue
Manuale buon uso sangue
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  • 2. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Concentrato di emazie Emazie Piastrine Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate la trasfusione Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Il concentrato di emazie (CE) è un emocomponente ottenuto dal sangue intero mediante la rimozione di parte del plasma, senza ulteriori manipolazioni. Per ogni unità, il volume fornito dal SIMT è di 280 ± 50 ml, con un ematocrito compreso fra il 65 e il 75% ed un minimo di 45g di emoglobina. L’unità contiene: • tutti i globuli rossi di partenza, • la gran parte dei leucociti (da 2,5 a 3 x 109, circa), • un contenuto variabile di piastrine, in rapporto alle modalità di centrifugazione impiegata. 2
  • 3. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate la trasfusione 3
  • 4. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Trigger Emazie Piastrine Trigger adulto bambino e neonato Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III La maggior parte delle linee guida indicano che la trasfusione dovrebbe essere presa in considerazione quandol’Hb è < 8 g/dL ovvero per valori maggiori, in presenza di quadro anemico sintomatico, in presenza di insufficienza cardiaca congestizia o in condizioni cliniche che alterano i meccanismi di adattamento all’anemia. in chirurgia emazie trattate la trasfusione La decisione di trasfondere o meno un paziente, tranne che nelle situazioni emergenza come lo shock emorragico, richiede una attento bilancio tra i benefici attesi ed i rischi trasfusionali. 4
  • 5. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Indicazioni inappropriate all’utilizzo del concentrato di emazie • quando l’emoglobina è superiore a 10 g/dL (in assenza di specifici fattori di rischio legati alle caratteristiche cliniche del paziente) • per espandere il volume ematico • in sostituzione di ematinici (Fe++, B12, folati) • a scopo ricostituente o per accelerare la guarigione delle ferite. emazie trattate la trasfusione 5
  • 6. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Trigger Emazie Piastrine Trigger Plasma albumina Condizioni cliniche Meccanismi di compenso adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate Resa trasfusionale immunoglobuline Antitrombina III Non è possibile definire in modo univoco i trigger trasfusionali. Pertanto, le indicazioni e il grado di urgenza della trasfusione di emazie non possono essere definiti solo in base ai valori dell’Hb o dell’Htc, ma devono basarsi su una completa valutazione: - delle condizioni cliniche - dei meccanismi di compenso fisiologici all’anemia la trasfusione 6
  • 7. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Trigger Plasma albumina Condizioni cliniche immunoglobuline Antitrombina III Parametri clinici da valutare ai fini della trasfusione • Età Meccanismi di compenso adulto Resa trasfusionale • Segni e sintomi di anemia • Rapidità della perdita ematica bambino e neonato in chirurgia emazie trattate • Entità della perdita ematica • Trattamenti farmacologici • Funzionalità cardiaca • Cardiopatia ischemica la trasfusione • Funzionalità polmonare 7
  • 8. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Meccanismi di adattamento all’anemia Emazie Piastrine Trigger Plasma albumina Condizioni cliniche immunoglobuline Antitrombina III • Aumento della gittata cardiaca Meccanismi di compenso adulto bambino e neonato Resa trasfusionale • Aumento del flusso ematico arterioso coronarico • Ridistribuzione del flusso ematico • Aumento dell’estrazione di ossigeno in chirurgia emazie trattate • Aumento del 2,3-difosfoglicerato eritrocitario la trasfusione 8
  • 9. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Resa trasfusionale Emazie Piastrine Trigger Plasma albumina Condizioni cliniche immunoglobuline Antitrombina III Approssimativamente, Meccanismi di compenso adulto bambino e neonato in chirurgia Resa trasfusionale nell’adulto, una unità di emazie aumenta l’Hb di 1 g/dL e l’Htc di circa il 3%; nei pazienti pediatrici la trasfusione di 5 mL/kg comporta un incremento dell’Hb di circa 1 g/dL. emazie trattate la trasfusione 9
  • 10. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Resa trasfusionale Emazie Piastrine Trigger Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Condizioni cliniche Aumento medio di Hb e Htc 24 h dopo la somministrazione di 1 unità di concentrato eritrocitario Meccanismi di compenso adulto Resa trasfusionale MASCHI FEMMINE aumento bambino e neonato aumento la trasfusione Htc (%) Volemia (mL) Hb (g/dL) Htc (%) 20 1.350 2,3 6,6 1.260 2,5 7,0 30 2.025 1,6 4,6 1.890 1,7 5,0 2.700 1,2 3,6 2.520 1,3 3,9 50 3.375 1,0 3,0 3.150 1,1 3,2 60 emazie trattate Hb (g/dL) 40 in chirurgia Volemia (mL) 4.050 0,9 2,6 3.780 1,0 2,7 70 4.725 0,8 2,2 4.410 0,8 2,3 80 5.400 0,7 2,0 5.040 0,7 2,0 90 6.075 0,6 1,7 5.670 0,6 1,8 100 6.750 0,5 1,5 6.300 0,5 1,6 Peso (kg) 10
  • 11. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Resa trasfusionale Emazie Piastrine Trigger Plasma albumina Condizioni cliniche Meccanismi di compenso adulto immunoglobuline Antitrombina III Il corretto incremento dopo 24 ore si può prevedere applicando la seguente formula: Resa trasfusionale nuovo Ht = bambino e neonato in chirurgia emazie trattate (VST x HtP) + (Vi x HtEm) VST Dove: VST = htp = Vi = HtEm = Volume Sanguigno Totale Ematocrito paziente Volume iniettato Ematocrito emocomponente la trasfusione 11
  • 12. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato in chirurgia emazie trattate la trasfusione 12
  • 13. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato in chirurgia albumina immunoglobuline Antitrombina III Criteri di appropriatezza all’utilizzo del concentrato di emazie nell’anemia acuta Nelle anemie acute, la decisione di trasfondere CE dipende prioritariamente dalle condizioni cliniche del paziente e dall’entità della perdita ematica, piuttosto che dalla concentrazione di Hb. Infatti, i pazienti con emorragia acuta possono presentare valori di Htc normali, o addirittura elevati, finché il volume plasmatico non viene ripristinato. emazie trattate la trasfusione 13
  • 14. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica albumina immunoglobuline Antitrombina III Criteri di appropriatezza all’utilizzo del concentrato di emazie nell’anemia acuta La trasfusione di CE è un procedura salvavita nello shock severo, in cui è ipotizzabile una perdita ematica superiore al 40% della volemia. In chirurgia bambino e neonato in chirurgia emazie trattate la trasfusione Nelle anemie acute, valori di Hb inferiori a 6 g/dL rendono quasi sempre necessaria la terapia trasfusionale. Se il paziente è emodinamicamente stabile, per valori compresi tra 6 e 10 g/dL la necessità di una trasfusione trova indicazione in relazione alle condizioni cliniche del paziente 14
  • 15. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma Trigger Anemia acuta adulto albumina immunoglobuline Antitrombina III Classe di emorragia Criteri decisionali per la trasfusione nell’anemia acuta Riduzione volemia % mL* < 15 % < 750 Non necessaria, se non è preesistente anemia Non necessaria, se non è preesistente anemia e/o malattia cardiopolmonare Anemia cronica Classe I In chirurgia bambino e neonato Indicazione alla trasfusione di CE Classe II 15-30 % 750-1.500 Classe III 30-40 % 1.5002.000 Probabilmente necessaria Classe IV > 40 % > 2.000 Necessaria in chirurgia emazie trattate la trasfusione 15
  • 16. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Trigger trasfusionale nell’anemia cronica Emazie Piastrine Plasma Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica albumina immunoglobuline Antitrombina III Nelle condizioni croniche di anemia, i meccanismi di compenso rendono rara la necessità trasfusionale nei pazienti con valori di Hb > 8 g/dL. In chirurgia bambino e neonato in chirurgia Nelle condizioni cliniche che alterano i meccanismi di adattamento all’anemia, può essere considerata una soglia trasfusionale superiore a 8 g/dL emazie trattate la trasfusione 16
  • 17. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato Valutazione etiopatogenesi Chemio- o radioterapia Pazienti oncoematologici Talassemia Drepanocitosi in chirurgia emazie trattate la trasfusione 17
  • 18. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Valutazione dell’etiopatogenesi Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato Valutazione etiopatogenesi Chemio- o radioterapia Pazienti oncoematologici Talassemia Drepanocitosi Nelle anemie croniche deve essere valutata sempre l’eziopatogenesi allo scopo di trattarla, se possibile, con terapie alternative alla trasfusione [ematinici nelle forme carenziali (ferro, vitamina B, folati) e/o eritropoietina nell’insufficienza renale cronica o nelle sindromi mielodisplastiche] in chirurgia emazie trattate la trasfusione 18
  • 19. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato Valutazione etiopatogenesi Chemio- o radioterapia Pazienti oncoematologici Talassemia Drepanocitosi in chirurgia emazie trattate Trattamenti con chemioterapia o radioterapia In pazienti sottoposti a trattamenti con chemioterapia o radioterapia, nei quali non si può attendere l’effetto della terapia con eritropoietina o questa non può essere utilizzata, per la presenza di recettori specifici per la stessa sulla neoplasia, si può suggerire una soglia trasfusionale di 10 g/dL, per contrastare l’effetto protettivo dell’ipossia sulle neoplasie e migliorare la farmacocinetica di alcuni chemioterapici in situazioni di anemia. la trasfusione 19
  • 20. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Pazienti oncoematologici Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato Valutazione etiopatogenesi Chemio- o radioterapia Pazienti oncoematologici Talassemia Nei pazienti oncoematologici, nei quali concomita di solito la piastrinopenia, la terapia trasfusionale con CE per mantenere l’Htc intorno al 30%, andrebbe presa in considerazione in quanto potrebbe ridurre il rischio emorragico. Drepanocitosi in chirurgia emazie trattate la trasfusione 20
  • 21. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Trigger trasfusionale nella talassemia Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato Valutazione etiopatogenesi Chemio- o radioterapia Pazienti oncoematologici Talassemia La talassemia richiede, generalmente, una soglia trasfusionale di 9-9,5 g/dL di Hb, allo scopo di garantire un equilibrio tra inibizione dell’eritropoiesi midollare e sovraccarico marziale da terapia trasfusionale. Drepanocitosi in chirurgia emazie trattate la trasfusione Il trattamento raccomandato per la talassemia major comprende regolari trasfusioni di sangue, con intervalli da due a cinque settimane, per mantenere il livello di emoglobina pretrasfusionale al di sopra di 9-10,5g/dl nel regime iper-trasfusionale e addirittura sopra 11.5 g/dl nel regime super-trasfusionale. 21
  • 22. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato Valutazione etiopatogenesi Chemio- o radioterapia Pazienti oncoematologici Talassemia Drepanocitosi in chirurgia Indicazioni alla trasfusione emazie trattate la trasfusione Occlusioni vascolari Eritro-exchange 22
  • 23. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni alla terapia trasfusionale Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger • anemia sintomatica Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato Valutazione etiopatogenesi • sequestro splenico o epatico acuto Pazienti oncoematologici • grave infezione, sepsi o meningite, con anemia consistente (Hb < 7 g/dl) Talassemia Drepanocitosi in chirurgia Indicazioni alla trasfusione emazie trattate la trasfusione • crisi aplastica Chemio- o radioterapia Occlusioni vascolari Eritro-exchange • danno multiorgano acuto secondario a processi di vaso-occlusione da parte delle cellule falcemiche • preparazione a intervento di chirurgia “maggiore” o oftalmica • prevenzione primaria e secondaria dello stroke • stroke, anche sospetto • Acute Chest Syndrome 23
  • 24. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Occlusioni vascolari Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato Valutazione etiopatogenesi Chemio- o radioterapia Pazienti oncoematologici Talassemia Drepanocitosi in chirurgia Indicazioni alla trasfusione emazie trattate la trasfusione Occlusioni vascolari Eritro-exchange In presenza di occlusioni vascolari, lo scopo della terapia trasfusionale è di prevenire o interrompere il processo di falcizzazione intravascolare mediante diluizione o sostituzione delle emazie patologiche circolanti con emazie normali; per la terapia trasfusionale di questi pazienti si devono utilizzare CE privi di HbS. I pazienti e i donatori devono essere tipizzati in modo esteso per quanto riguarda gli antigeni eritrocitari clinicamente rilevanti al fine di prevenire l'immunizzazione nel ricevente. 24
  • 25. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Occlusioni vascolari Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato Valutazione etiopatogenesi Chemio- o radioterapia È improbabile che questi pazienti sviluppino vaso-occlusioni quando la percentuale di HbS è inferiore al 30-40%. Pazienti oncoematologici Talassemia Drepanocitosi in chirurgia Indicazioni alla trasfusione emazie trattate la trasfusione Occlusioni vascolari L’Hb post trasfusionale non dovrebbe superare i 10 g/dl (Ht non superiore a 30%), per evitare la possibilità della crisi vasoocclusiva. Eritro-exchange 25
  • 26. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Eritro-exchange Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Anemia acuta adulto Anemia cronica In chirurgia bambino e neonato Valutazione etiopatogenesi Chemio- o radioterapia Pazienti oncoematologici Talassemia Drepanocitosi in chirurgia Indicazioni alla trasfusione emazie trattate la trasfusione La eritro-exchange è da considerare terapia di elezione nei casi in cui ci sia indicazione a terapia trasfusionale ma i livelli di Hb siano ≥ 10 g/dl, specie nel trattamento dello stroke, dell’Acute Chest Syndrome, nella preparazione a intervento di chirurgia “maggiore” o oftalmica, nel danno multiorgano acuto, dopo esecuzione di esami con mezzi di contrasto e.v. ad alte dosi. Occlusioni vascolari Eritro-exchange L’Hb post trasfusionale non dovrebbe superare i 10 g/dl (Ht non superiore a 30%), per evitare la possibilità della crisi vasoocclusiva. 26
  • 27. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Trigger Emazie Piastrine Trigger adulto bambino e neonato Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Nei bambini il valore di Hb che richiede la correzione trasfusionale deve tenere conto dell’età. Nei neonati, i livelli di Hb che richiedono correzione trasfusionale sono più alti di quelli dell’adulto. in chirurgia emazie trattate la trasfusione 27
  • 28. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Trigger Emazie Piastrine Trigger Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III in chirurgia I triggers trasfusionali suggeriti sono : • Hb=13 g/dL se sussistono patologie cardiache o polmonari e nelle prime 24 ore di vita; • Hb=10.5 g/dl in presenza di tachipnea, tachicardia, apnea ricorrente, incremento dell’apporto di O2, denutrizione, mancato incremento ponderale emazie trattate Le dosi di CE generalmente raccomandate sono di 5-20 mL/kg. adulto bambino e neonato la trasfusione I CE utilizzati in epoca neonatale devono essere leucodepleti preferibilmente alla raccolta (prestorage) e irradiati al fine di prevenire la GvHD. 28
  • 29. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate la trasfusione 29
  • 30. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni alla trasfusione in chirurgia Emazie Piastrine Trigger adulto bambino e neonato Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Pazienti in buone condizioni cliniche e con valori di Hb ≥ 10 g/dL raramente richiedono trasfusioni perioperatorie, mentre spesso le richiedono i pazienti con Hb ≤ 7 g/dL Ogni decisione inerente alla trasfusione in ambito chirurgico deve tener conto: - dei valori di Hb preoperatori, in chirurgia - del tipo di intervento, emazie trattate - dell’entità e della rapidità delle perdite ematiche, la trasfusione - della presenza di condizioni cliniche concomitanti (età del paziente, malattie cardiache, respiratorie). 30
  • 31. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni alla trasfusione in chirurgia Emazie Piastrine Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Nella chirurgia d’elezione è obbligatorio, se praticabile, il ricorso all’autotrasfusione, per il quale si rimanda al protocollo aziendale già approvato. In tutti i casi in cui è prevedibile e/o necessario l’uso di unità allogeniche, deve essere richiesto al Servizio Trasfusionale un numero di unità non eccedente l’indicazione MSBOS (Maximum Surgical Blood Order Schedule) approvato dal Co.B.U.S. la trasfusione 31
  • 32. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate la trasfusione 32
  • 33. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia Emazie senza buffy coat Emazie prefilatrate emazie trattate Emazie lavate la trasfusione Emazie irradiate 33
  • 34. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie senza buffy coat Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Trigger È componente ottenuto dal sangue intero mediante la rimozione di parte del plasma e dello strato leucocitario-piastrinico (buffycoat). adulto bambino e neonato in chirurgia Antitrombina III Il volume è 250 ± 50 mL, l’Ht tra il 65 e il 75%, Emazie senza buffy coat Indicazioni Emazie prefilatrate emazie trattate l’Hb minima per unità 43 g, i leucociti <1,2 x 109. Emazie lavate la trasfusione Emazie irradiate 34
  • 35. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie prefiltrate Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Trigger È un emocomponente ottenuto, anche per aferesi, con la rimozione della maggior quota possibile di leucociti. adulto La conta leucocitaria deve essere inferiore a 1 x 106 per unità. Il contenuto emoglobinico deve essere almeno di 40g per unità. bambino e neonato in chirurgia Antitrombina III Emazie senza buffy coat Indicazioni Emazie prefilatrate emazie trattate Emazie lavate la trasfusione Emazie irradiate 35
  • 36. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Trigger sono indicate: • in quei pazienti che presentano (o si sospetta presentino) anticorpi antileucocitari, adulto • per quei pazienti per i quali è previsto un supporto trasfusionale a lungo termine, al fine di prevenire l'alloimmunizzazione antileucocitaria, bambino e neonato in chirurgia Emazie senza buffy coat Indicazioni Emazie prefilatrate emazie trattate Emazie lavate la trasfusione Antitrombina III Indicazioni all’uso delle emazie senza buffy coat e delle emazie prefiltrate • In alternativa agli emocomponenti CMVnegativi per prevenire la trasmissione di citomegalovirus. Emazie irradiate 36
  • 37. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie lavate Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Le emazie lavate sono emazie sottoposte a lavaggio con soluzioni isotoniche. adulto Ciascuna unità deve possedere almeno 40g di emoglobina alla fine del procedimento di lavaggio e meno di 0.5 g/unità di proteine. bambino e neonato in chirurgia Il componente va impiegato entro 24 ore dalla preparazione. Emazie senza buffy coat Emazie prefilatrate emazie trattate Emazie lavate la trasfusione Indicazioni Emazie irradiate 37
  • 38. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni all’uso emazie lavate Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger Le emazie lavate sono indicate per fornire globuli rossi a pazienti anemici che: adulto • presentino anticorpi anti-proteine, in particolare anticorpi anti-IgA • abbiano sofferto di gravi allergiche post-trasfusionali. bambino e neonato in chirurgia reazioni Emazie senza buffy coat Emazie prefilatrate emazie trattate Emazie lavate la trasfusione Indicazioni Emazie irradiate 38
  • 39. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie irradiate Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Trigger Antitrombina III Sono unità di emazie contenenti linfociti inattivati mediante l’irradiazione pretrasfusionale degli emocomponenti con una dose di raggi di almeno 25 Gy. adulto bambino e neonato in chirurgia Emazie senza buffy coat Le unità irradiate debbono essere trasfuse entro ventotto giorni dal prelievo. Emazie prefilatrate emazie trattate Emazie lavate la trasfusione Emazie irradiate Indicazioni 39
  • 40. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie irradiate Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Trigger Antitrombina III Le “emazie irradiate” sono indicate: • nella prevenzione della graft versus host disease da trasfusione adulto • nei pazienti sottoposti a TMO o in condizionamento per TMO bambino e neonato • nei pazienti affetti da linfoma di Hodgkin, in chirurgia • Nei pazienti in trattamento con fludarabina ed analoghi nucleosidici Emazie senza buffy coat Emazie prefilatrate emazie trattate Emazie lavate la trasfusione Emazie irradiate Indicazioni • nei pazienti immunodepressi, nella intrauterina gravemente trasfusione • nella trasfusione di emocomponenti da familiare. 40
  • 41. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie irradiate Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Trigger Antitrombina III bambino e neonato Nei casi di trasfusione intrauterina, o a neonato, o a paziente con iperpotassiemia è necessario procedere alla trasfusione entro quarantotto ore dall'irradiazione, oppure provvedere all'eliminazione, con mezzi idonei, dell'eccesso di potassio. in chirurgia L'irradiazione non modifica la scadenza dei concentrati piastrinici. adulto Emazie senza buffy coat Emazie prefilatrate emazie trattate Emazie lavate la trasfusione Emazie irradiate Indicazioni 41
  • 42. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate la trasfusione 42
  • 43. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione consenso informato somministrazione 43
  • 44. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia Identificazione paziente emazie trattate Prelievo richiesta del gruppo sanguigno Compilazione etichetta la trasfusione consenso informato Secondo prelievo somministrazione 44
  • 45. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati La richiesta del gruppo sanguigno Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III L’infermiere con la richiesta e le provette si reca dal paziente Trigger L’infermiere identifica il paziente adulto chiedendo di pronunciare nome, cognome e data di nascita bambino e neonato in chirurgia Identificazione paziente emazie trattate In caso di paziente non collaborante o in coma i dati anagrafici del paziente sono controllati dal braccialetto identificativo Prelievo richiesta del gruppo sanguigno Compilazione etichetta la trasfusione consenso informato Secondo prelievo somministrazione L’infermiere controlla che i dati anagrafici siano coerenti con quelli contenuti nella richiesta 45
  • 46. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati La richiesta del gruppo sanguigno Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III L’infermiere effettua il prelievo e riporta in modo chiaro e completo su di una etichetta adesiva i seguenti dati: • reparto d’appartenenza, • nome, cognome e data di nascita del paziente, • data del prelievo, • la sua firma dell’infermiere che ha effettuato il prelievo Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia Identificazione paziente emazie trattate Prelievo richiesta del gruppo sanguigno Per tutte le richieste non urgenti e ove le condizioni cliniche del paziente lo consentano, con le medesime modalità, in un tempo diverso, viene eseguito un secondo prelievo per la determinazione del gruppo sanguigno. Compilazione etichetta la trasfusione consenso informato Secondo prelievo somministrazione Al fine di evitare errori di trascrizione l’emogruppo del paziente NON deve essere trascritto sul frontespizio della cartella clinica 46
  • 47. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione temperatura consenso informato somministrazione somministrazione osservazione e sorveglianza reazioni trasfusionali Verifica efficacia 47
  • 48. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Temperatura della sacca da trasfondere Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III L’unità deve essere trasfusa non appena ritirata dal SIMT e non deve essere conservata nel frigorifero del Reparto, a meno che il reparto non sia dotato di frigoemoteca. Trigger adulto bambino e neonato In ogni caso l’unità deve essere trasfusa entro 72 ore dall’assegnazione. È vietato dalla normativa vigente trasfondere unità di sangue dopo 72 h dall’assegnazione. in chirurgia emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione temperatura consenso informato somministrazione somministrazione osservazione e sorveglianza Oltre le 72 ore l’unità va riconsegnata al SIMT. Se dovesse rendersi ancora necessaria la trasfusione, occorre una nuova richiesta ed un nuovo campione per prova crociata. reazioni trasfusionali Verifica efficacia 48
  • 49. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Temperatura della sacca da trasfondere Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Non esistono evidenze che sia necessario riscaldare il sangue prima della trasfusione per un flusso di infusione ≤ di 100 ml/min. Trigger adulto Non è necessario pertanto che l’unità di sangue raggiunga la temperatura ambiente prima di essere trasfusa; anzi una temperatura superiore ai 4°C aumenta il rischio di contaminazione batterica. bambino e neonato in chirurgia emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione temperatura consenso informato somministrazione somministrazione osservazione e sorveglianza reazioni trasfusionali Verifica efficacia 49
  • 50. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Temperatura della sacca da trasfondere Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III L’uso di dispositivi per riscaldare il sangue dovrebbe essere limitato alla trasfusione: • di pazienti adulti che ricevono l’infusione di ampi volumi di sangue a flusso ≥ di 50 ml/Kg/h, • di bambini che ricevono volumi ≥ a 15 ml/Kg/h • di neonati sottoposti ad exsanguinotrasfusione. Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione temperatura consenso informato somministrazione somministrazione osservazione e sorveglianza reazioni trasfusionali Verifica efficacia 50
  • 51. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Somministrazione di emazie Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Ove possibile, il paziente deve essere a digiuno e non febbrile per minimizzare eventuali possibili reazioni trasfusionali. Trigger adulto bambino e neonato Il paziente deve essere identificato da due operatori al letto del paziente. in chirurgia emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione temperatura consenso informato somministrazione somministrazione osservazione e sorveglianza Prima dell’inizio della trasfusione, il medico rileva frequenza cardiaca, pressione arteriosa e temperatura corporea, e li trascrive in cartella clinica. reazioni trasfusionali Verifica efficacia 51
  • 52. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Somministrazione di emazie Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Tutti gli emocomponenti devono essere trasfusi utilizzando un agocanula di grosso calibro (negli adulti da 18-20G) ed attraverso un set contenente un filtro da 170 - 200 m per trattenere i microaggregati. Trigger adulto bambino e neonato Laddove possibile, trasfondere il sangue a goccia lenta per i primi 10 minuti (1 ml/kg/h cioè 2-3 gocce al minuto). in chirurgia emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione temperatura consenso informato somministrazione somministrazione osservazione e sorveglianza reazioni trasfusionali La velocità del flusso della trasfusione dipende dalle condizioni cliniche del paziente. In generale, per evitare i rischi della proliferazione batterica, la durata complessiva della trasfusione di una unità di globuli rossi concentrati non deve superare le 3-4 ore. Verifica efficacia 52
  • 53. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Somministrazione di emazie Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Qualora vi sia la necessità di una trasfusione veloce mediante l’utilizzo di spremi-sacca, la pressione di infusione deve essere < di 300 mmHg, per evitare il rischio di emolisi meccanica. Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione temperatura consenso informato somministrazione somministrazione osservazione e sorveglianza reazioni trasfusionali Qualora si renda necessario migliorare il flusso, le unità di globuli rossi concentrati possono essere diluiti con soluzione fisiologica da somministrarsi utilizzando un deflussore con raccordo a Y. I farmaci non devono essere mai aggiunti agli emocomponenti. Va evitata la somministrazione contemporanea di ringer lattato e di altre soluzioni contenenti calcio, per il rischio di coagulazione, e di destrosio, per il rischio di emolisi. Verifica efficacia 53
  • 54. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Osservazione e sorveglianza Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III L’osservazione clinica durante i primi 15 minuti deve essere finalizzata a riconoscere tempestivamente una reazione trasfusionale di tipo immediato. In assenza di disturbi, aumentare la velocità di trasfusione. Trigger adulto All’inizio 1. Dopo 15 minuti dall’inizio della trasfusione, il medico rileva la frequenza cardiaca, pressione arteriosa e temperatura corporea, e li trascrive in cartella clinica. bambino e neonato in chirurgia Alla fine emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione temperatura consenso informato somministrazione somministrazione osservazione e sorveglianza reazioni trasfusionali 2. Alla fine di ciascun episodio trasfusionale misurare frequenza cardiaca, pressione arteriosa e temperatura corporea, trascrivendoli in cartella clinica; compilare inoltre la scheda di emovigilanza. Verifica efficacia 54
  • 55. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Le reazioni trasfusionali Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione temperatura consenso informato somministrazione somministrazione Nel sospetto di una reazione trasfusionale occorre: 1. sospendere l’infusione 2. riverificare l’identità del paziente e ricontrollare la corrispondenza tra dati del paziente, dati dell’unità e dati riportati sul documento di accompagnamento dell’unità 3. avvisare il SIMT 4. inviare al SIMT l’unità insieme ad un campione in provetta con EDTA 5. compilare la scheda di emovigilanza 6. descrivere l’evento in cartella clinica osservazione e sorveglianza reazioni trasfusionali Verifica efficacia 55
  • 56. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Le reazioni trasfusionali Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Le reazioni trasfusionali vengono identificate e classificate in relazione alla presenza di uno o più dei seguenti segni e sintomi: Trigger Reazione emolitica adulto Reazione febbrile non emolitica bambino e neonato Reazione da contaminazione batterica dell’unità Reazione allergica del tipo anafilattico in chirurgia TRALI Sovraccarico circolatorio emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione temperatura consenso informato somministrazione somministrazione osservazione e sorveglianza reazioni trasfusionali Coagulopatia Ipotermia Tossicità da citrato Iperkaliemia Verifica efficacia 56
  • 57. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Verifica dell’efficacia Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III La valutazione dell’efficacia dell’emotrasfusione si effettua con la determinazione dell’emoglobina e dell’ematocrito da eseguirsi non prima di 30 minuti. Trigger adulto bambino e neonato in chirurgia emazie trattate richiesta del gruppo sanguigno la trasfusione temperatura consenso informato somministrazione somministrazione osservazione e sorveglianza reazioni trasfusionali Verifica efficacia 57
  • 58. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III
  • 59. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni Emazie Piastrine Plasma Trigger in chirurgia sanguinamento in atto neonatologia refrattarietà La trasfusione albumina immunoglobuline Antitrombina III La trasfusione di piastrine (PLT) è indicata per la profilassi e la terapia delle emorragie, nei pazienti affetti da piastrinopenia o da deficit funzionali, primitivi o secondari, delle PLT. La loro disponibilità è ancora più critica rispetto alle unità di emazie, sia perchè la loro raccolta in aferesi è attuabile solo all’interno di una struttura trasfusionale, sia perchè la loro validità è limitata a soli cinque giorni. Problematiche specifiche legate all’uso di piastrine sono la frequente comparsa di refrattarietà e la maggiore frequenza di reazioni trasfusionali. 59
  • 60. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma Trigger in chirurgia sanguinamento in atto neonatologia refrattarietà La trasfusione albumina immunoglobuline Antitrombina III Indicazioni inappropriate all’utilizzo delle piastrine • Porpora Trombotica Trombocitopenica ed altre microangiopatie quali: Sindrome Emolitico Uremica, sindrome Hemolytic Anemia Elevated Liver Enzymes and Low Platelet Count (HELLP) la trasfusione di PLT è controindicata (dal momento che essa si associa ad aggravamento della patologia), salvo la presenza di emorragia a rischio di vita per il paziente • Trombocitopenia da eparina, al di fuori di episodi di sanguinamento che pongono a rischio di vita il paziente. • Trombocitopenia autoimmune (PTI), al di fuori di episodi di sanguinamento che pongono a rischio di vita il paziente • CID “cronica” in assenza di sanguinamento • Profilassi durante circolazione extracorporea • Profilassi durante trasfusione massiva • Porpora post-trasfusionale. 60
  • 61. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Trigger Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III L’indicazione a trasfondere PLT è principalmente basata sulle condizioni cliniche del paziente, non deve può essere posta esclusivamente su un basso conteggio piastrinico. Trigger in chirurgia indicazioni sanguinamento in atto neonatologia Uso profilattico nel paziente chirurgico Trigger nella trasfusione massiva refrattarietà La trasfusione trigger Uso terapeutico Uso profilattico nel paziente stabile* Uso profilattico nel paziente sintomatico CID PLT<50.000/µL PLT<10.000/µL PLT<20.000/µL PLT<50.000/ µL (<100.000/µL in aree a rischio) <50.000/ µL solo in presenza di emorragia e trombocitopenia (20.000-50.000/µL). cioè in assenza di tutte le seguenti condizioni cliniche: febbre > 38,5 °C, sindrome settica, aspergillosi invasiva, terapia con amfotericina B, disordini plasmatici della coagulazione, cefalea importante, alterazioni/modificazioni dello stato di coscienza, deficit neurologici, alterazioni visus, emorragie minori recenti, rapido calo del conteggio piastrinico, GB > 75.000/µL. 61
  • 62. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Trigger Emazie Piastrine Plasma Trigger in chirurgia sanguinamento in atto neonatologia refrattarietà albumina immunoglobuline Antitrombina III Eccezioni sono rappresentate da: • Leucemia acuta (LA), esclusa la promielocitica (French American British - FAB M3): • quando il rischio di alloimmunizzazione e/o refrattarietà piastrinica è particolarmente elevato: la soglia raccomandata è di 5.000 PLT/µL; • in presenza di condizioni di instabilità clinica, la soglia raccomandata è di 20.000 PLT/µL. • Neoplasie vescicali o tumori necrotici, la soglia raccomandata è di 20.000 PLT/µL. La trasfusione 62
  • 63. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni alla trasfusione in chirurgia Emazie Piastrine Plasma Trigger in chirurgia albumina immunoglobuline Antitrombina III Negli interventi di chirurgia maggiore o manovre invasive quali rachicentesi, anestesia epidurale, biopsia epatica, endoscopia con biopsia, posizionamento di catetere venoso centrale, la trasfusione di PLT è appropriata se la conta piastrinica è ≤ 50.000/µL sanguinamento in atto neonatologia Negli interventi chirurgici in sedi critiche, in oculistica e neurochirurgia, la trasfusione di PLT è appropriata se la conta piastrinica è ≤ 100.000 PLT/µL refrattarietà La trasfusione 63
  • 64. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma Trigger in chirurgia sanguinamento in atto neonatologia refrattarietà La trasfusione albumina immunoglobuline Antitrombina III
  • 65. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma Trigger in chirurgia albumina immunoglobuline Antitrombina III Trapianto autologo PBSC Paziente chirurgico Trasfusioni massive sanguinamento in atto neonatologia Politraumi Circolazione extracorporea CID acuta refrattarietà Deficit funzionali Tromboastenia Trombocitopenia La trasfusione Porpora posttrasfusionale 65
  • 66. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni nel sanguinamento in atto Emazie Piastrine Plasma Trigger in chirurgia albumina Trapianto autologo PBSC Paziente chirurgico Trasfusioni massive sanguinamento in atto neonatologia Politraumi Circolazione extracorporea CID acuta refrattarietà Deficit funzionali Tromboastenia Trombocitopenia La trasfusione Porpora posttrasfusionale immunoglobuline Antitrombina III Nei pazienti sottoposti a trapianto autologo di PBSC può essere adottata una strategia trasfusionale finalizzata al trattamento di emorragie di grado II o superiore secondo la scala della World Health Organization (WHO), indipendentemente dalla conta piastrinica. Il paziente chirurgico con sanguinamento in atto richiede usualmente la trasfusione di PLT se la conta è ≤ 50.000/µL e raramente la richiede se la conta è ≥ 100.000/µL. Durante le trasfusioni massive si suggerisce una soglia trasfusionale di 75.000/µL in quei pazienti con emorragia in atto, per garantire loro un margine di sicurezza e impedire che le PLT scendano sotto le 50.000/µL, soglia critica per l’emostasi. 66
  • 67. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni nel sanguinamento in atto Emazie Piastrine Plasma Trigger in chirurgia albumina Trapianto autologo PBSC Paziente chirurgico Trasfusioni massive sanguinamento in atto neonatologia Politraumi Circolazione extracorporea immunoglobuline Antitrombina III In presenza di emorragia, una soglia piastrinica più elevata è stata raccomandata per i pazienti con politraumi con o senza lesioni che interessano il sistema nervoso centrale. Nella circolazione extracorporea si raccomanda di riservare la trasfusione piastrinica a pazienti che, a fine intervento, presentano un’emorragia non correlabile a cause chirurgiche o ad altre coagulopatie CID acuta refrattarietà Deficit funzionali Tromboastenia Trombocitopenia La trasfusione Porpora posttrasfusionale La conta piastrinica non è indicativa in questi casi, in quanto si tratta di pazienti con alterazioni funzionali piastriniche secondarie, e la decisione di trasfondere PLT deve essere guidata dal criterio clinico (sanguinamento microvascolare ed eccessiva anemizzazione post-chirurgica). 67
  • 68. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni nel sanguinamento in atto Emazie Piastrine Plasma Trigger in chirurgia albumina Trapianto autologo PBSC Paziente chirurgico Trasfusioni massive sanguinamento in atto neonatologia Antitrombina III Nella CID acuta, in presenza di emorragia importante e piastrinopenia, in aggiunta al trattamento della malattia di base e al ripristino di normali livelli di fattori della coagulazione, è necessario monitorare la conta piastrinica e i test della coagulazione (PT, aPTT, fibrinogeno, antitrombina). Politraumi Circolazione extracorporea CID acuta refrattarietà immunoglobuline Deficit funzionali Non c’è consenso sul trigger trasfusionale, ma in presenza di emorragia importante, può essere razionale mantenere una conta piastrinica intorno alle 50.000/µL. Tromboastenia Trombocitopenia La trasfusione Porpora posttrasfusionale 68
  • 69. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni nel sanguinamento in atto Emazie Piastrine Plasma Trigger in chirurgia albumina Trapianto autologo PBSC Paziente chirurgico immunoglobuline Antitrombina III Nei deficit funzionali piastrinici (congeniti o acquisiti), le trasfusioni piastriniche sono indicate solo in presenza di emorragia perioperatoria. Trasfusioni massive sanguinamento in atto neonatologia Politraumi Circolazione extracorporea CID acuta refrattarietà Deficit funzionali Tromboastenia Trombocitopenia La trasfusione In caso di refrattarietà alla trasfusione piastrinica per pazienti affetti da Tromboastenia di Glanzmann è indicata la terapia con fattore VII attivato ricombinante. Porpora posttrasfusionale Nella trombocitopenia autoimmune, le trasfusioni piastriniche sono riservate ai soli episodi di emorragia maggiore e/o pericolosa (per esempio gravi emorragie intestinali, endocraniche, endoculari) 69
  • 70. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni nel sanguinamento in atto Emazie Piastrine Plasma Trigger in chirurgia albumina Trapianto autologo PBSC Paziente chirurgico Trasfusioni massive sanguinamento in atto neonatologia immunoglobuline Antitrombina III Nella porpora post-trasfusionale, i concentrati piastrinici (CO) possono essere usati solo nel trattamento delle gravi emorragie in fase acuta e in attesa della risposta alle immunoglobuline endovenose (IVIG). Politraumi Circolazione extracorporea CID acuta refrattarietà Deficit funzionali Tromboastenia Trombocitopenia La trasfusione Porpora posttrasfusionale 70
  • 71. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger in chirurgia sanguinamento in atto neonatologia refrattarietà La trasfusione 71
  • 72. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger in chirurgia sanguinamento in atto 20.000-30.000 /µL neonatologia 30.000-50.000 /µL > 50.000/µL e sanguinamento in atto refrattarietà La trasfusione 72
  • 73. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Criteri di appropriatezza all’utilizzo delle piastrine in neonatologia I neonati con PLT <20.000-30.000/µL richiedono una trasfusione profilattica. Trigger in chirurgia sanguinamento in atto 20.000-30.000 /µL neonatologia 30.000-50.000 /µL > 50.000/µL e sanguinamento in atto In caso di piastrinopenia neonatale alloimmune vanno selezionati PLT di donatori privi dell’antigene in causa (eventualmente della madre; in questo caso, lavate e irradiate e risospese in plasma ABO compatibile con il neonato). refrattarietà La trasfusione 73
  • 74. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Trigger in chirurgia sanguinamento in atto 20.000-30.000 /µL neonatologia 30.000-50.000 /µL > 50.000/µL e sanguinamento in atto Antitrombina III Criteri di appropriatezza all’utilizzo delle piastrine in neonatologia Valori di PLT compresi tra 30.000 e 50.000/µL richiedono la trasfusione profilattica nelle seguenti condizioni: • neonati con peso alla nascita ≤ 1.000 g nella prima settimana di vita; • pregressa emorragia cerebrale intraventricolare/intraparenchimale (48-72h); • coagulopatia concomitante; • neonato critico (con sepsi o pressione arteriosa fluttuante); • in corso di procedura invasiva. refrattarietà La trasfusione 74
  • 75. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Criteri di appropriatezza all’utilizzo delle piastrine in neonatologia Valori di PLT compresi tra 50.000 e 100.000/µL richiedono una trasfusione in presenza di sanguinamento Trigger in chirurgia sanguinamento in atto 20.000-30.000 /µL neonatologia 30.000-50.000 /µL > 50.000/µL e sanguinamento in atto refrattarietà La trasfusione 75
  • 76. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger in chirurgia sanguinamento in atto neonatologia Definizione refrattarietà Incremento corretto di PLT Prevenzione La trasfusione 76
  • 77. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Refrattarietà Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline È un incremento non soddisfacente della conta piastrinica post-trasfusione. Trigger La refrattarietà è causata da anticorpi ( Ab ) diretti verso il sistema HLA e/o da anticorpi diretti verso antigeni piastrinospecifici (HPA) in chirurgia sanguinamento in atto neonatologia Definizione refrattarietà Antitrombina III Incremento corretto di PLT La refrattarietà si manifesta in genere in pazienti politrasfusi e costituisce un problema di sempre maggior rilevanza clinica visto il crescente numero di pazienti oncoematologici candidati a regimi di chemioterapia intensiva, trapianto autologo o allogenico di cellule midollari. Prevenzione La trasfusione 77
  • 78. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Refrattarietà Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III L’incremento corretto dopo una trasfusione di piastrine può essere calcolato con la seguente formula: Trigger in chirurgia incremento PLT/ µL X superficie corporea (m 2) Numero piastrine infuse ( X 1011) sanguinamento in atto Un incremento corretto con un valore superiore a 10.000/ µL, dopo un’ora, è considerato ottimale. neonatologia Definizione refrattarietà Incremento corretto di PLT Valori tra 7.000 e 10.000/µL sono considerati soddisfacenti. Prevenzione La trasfusione Valori inferiori, in due somministrazioni consecutive, sono indicativi di una probabile refrattarietà. 78
  • 79. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Prevenzione della refrattarietà Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III • • • • Trigger in chirurgia Infondere piastrine leucodeplete; Irradiare l’emocomponente; Utilizzare concentrati da aferesi; Infondere piastrine ABO compatibili; Sicuramente utili, ma difficilmente adottabili: infondere piastrine HLA compatibili o HLA e HPA identiche. sanguinamento in atto neonatologia Definizione refrattarietà Incremento corretto di PLT Prevenzione La trasfusione 79
  • 80. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger in chirurgia sanguinamento in atto neonatologia refrattarietà La trasfusione 80
  • 81. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Trigger in chirurgia sanguinamento in atto neonatologia refrattarietà temperatura somministrazione La trasfusione reazioni trasfusionali Verifica efficacia 81
  • 82. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati La temperatura Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline A differenza delle emazie concentrate, le unità di piastrine hanno una durata di solo 5 giorni e vanno conservate a temperatura ambiente in costante agitazione. Trigger in chirurgia sanguinamento in atto Qualora le unità ritirate non potessero essere trasfuse subito, non vanno assolutamente riposte in frigorifero, pena il danneggiamento irreversibile delle piastrine e l’inutilizzabilità dell’unità. neonatologia refrattarietà Antitrombina III temperatura somministrazione La trasfusione reazioni trasfusionali Verifica efficacia 82
  • 83. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati La somministrazione Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Tutti gli emocomponenti devono essere trasfusi utilizzando un agocanula di grosso calibro (negli adulti da 18-20G) ed attraverso un set contenente un filtro da 170 - 200 m per trattenere i microaggregati. Trigger in chirurgia sanguinamento in atto Salvo diverse indicazioni, la trasfusione piastrinica va effettuata rapidamente (circa 2030 minuti). neonatologia refrattarietà Antitrombina III temperatura somministrazione La trasfusione reazioni trasfusionali Verifica efficacia Nelle bambine e nelle donne in età fertile di gruppo Rh negativo in caso di trasfusione di aferesi piastriniche da donatore Rh positivo somministrare 1 fiala di immunoglobuline anti D ricordando che tale profilassi fornisce copertura per le successive 6 settimane o comunque per altre 5 aferesi piastriniche Rh incompatibili. 83
  • 84. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Le reazioni trasfusionali Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Le reazioni trasfusionali vengono identificate e classificate in relazione alla presenza di uno o più dei seguenti segni e sintomi: Trigger Reazione emolitica in chirurgia Reazione febbrile non emolitica sanguinamento in atto Reazione da contaminazione batterica dell’unità Reazione allergica del tipo anafilattico neonatologia refrattarietà TRALI temperatura Tossicità da citrato somministrazione La trasfusione reazioni trasfusionali Verifica efficacia 84
  • 85. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati La verifica dell’efficacia Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III La valutazione dell’efficacia della trasfusione di piastrine si effettua con il conteggio piastrinico da eseguirsi: • tra 18-24 ore nei pazienti ematologici Trigger in chirurgia • 60 minuti nei pazienti refrattari • a fine intervento in chirurgia. sanguinamento in atto neonatologia refrattarietà temperatura somministrazione La trasfusione reazioni trasfusionali Verifica efficacia 85
  • 86. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III 86
  • 87. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Il plasma Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Il plasma è un emocomponente preparato da sangue intero o raccolto mediante aferesi, congelato entro limiti di tempo e a temperature tali da preservare adeguatamente i fattori labili della coagulazione. Il plasma fresco congelato (PFC) preparato da unità di sangue intero e quello da aferesi sono equivalenti sia in termini efficacia che di possibili effetti collaterali. 87
  • 88. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III adulto neonato inappropriatezza dosi controindicazioni effetti collaterali trasfusione 88
  • 89. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina adulto neonato inappropriatezza immunoglobuline Antitrombina III Presenza di sanguinamento Prevenzione del sanguinamento terapia con antagonisti della vitamina K CID dosi pazienti sottoposti a trasfusione massiva controindicazioni deficit di singoli fattori della coagulazione effetti collaterali trattamento aferetico microangiopatie trombotiche trasfusione exsanguino-trasfusione angioedema ereditario 89
  • 90. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni all’uso del plasma nell’adulto Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III CID La trasfusione di PFC nell’adulto trova indicazione nella correzione di deficit fattoriali congeniti della coagulazione, per i quali non esista concentrato specifico, o di deficit fattoriali multipli acquisiti della coagulazione, quando PT o aPTT, espressi come ratio, siano > 1,5, per: dosi pazienti sottoposti a trasfusione massiva • presenza di sanguinamento in atto in pazienti con malattia epatica; controindicazioni deficit di singoli fattori della coagulazione effetti collaterali trattamento aferetico microangiopatie trombotiche adulto neonato inappropriatezza trasfusione Presenza di sanguinamento Prevenzione del sanguinamento terapia con antagonisti della vitamina K • prevenzione del sanguinamento, in caso di chirurgia o procedure invasive, in pazienti con malattia epatica; exsanguino-trasfusione angioedema ereditario 90
  • 91. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni all’uso del plasma nell’adulto Emazie Piastrine Plasma albumina adulto neonato inappropriatezza immunoglobuline Antitrombina III Presenza di sanguinamento Prevenzione del sanguinamento terapia con antagonisti della vitamina K CID dosi pazienti sottoposti a trasfusione massiva controindicazioni deficit di singoli fattori della coagulazione effetti collaterali • pazienti in terapia con antagonisti della vitamina K, in presenza di emorragia intracranica o maggiore, o in preparazione di intervento chirurgico indifferibile, se non è disponibile il complesso protrombinico, che costituisce la prima scelta terapeutica; • pazienti con coagulazione intravascolare disseminata (CID) acuta e sanguinamento in atto, in associazione alla correzione della causa scatenante; trattamento aferetico microangiopatie trombotiche trasfusione exsanguino-trasfusione angioedema ereditario 91
  • 92. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni all’uso del plasma nell’adulto Emazie Piastrine Plasma albumina adulto neonato inappropriatezza immunoglobuline Antitrombina III Presenza di sanguinamento Prevenzione del sanguinamento terapia con antagonisti della vitamina K CID dosi pazienti sottoposti a trasfusione massiva controindicazioni • deficit di singoli fattori della coagulazione, in assenza di concentrati specifici (per esempio, deficit di fattore V), in presenza di sanguinamento in atto o per prevenirlo, in caso di chirurgia o procedure invasive; deficit di singoli fattori della coagulazione effetti collaterali • correzione del sanguinamento microvascolare in pazienti sottoposti a trasfusione massiva; trattamento aferetico microangiopatie trombotiche trasfusione exsanguino-trasfusione angioedema ereditario 92
  • 93. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni all’uso del plasma nell’adulto Emazie Piastrine Plasma albumina adulto neonato inappropriatezza immunoglobuline Antitrombina III Presenza di sanguinamento Prevenzione del sanguinamento terapia con antagonisti della vitamina K CID dosi pazienti sottoposti a trasfusione massiva controindicazioni deficit di singoli fattori della coagulazione effetti collaterali trattamento aferetico microangiopatie trombotiche trasfusione • trattamento aferetico delle microangiopatie trombotiche (porpora trombotica trombocitopenica, sindrome uremicoemolitica, sindrome hemolytic anemia elevated liver enzymes and low platelet count - HELLP), come liquido di sostituzione; • ricostituzione di sangue exsanguino-trasfusione; intero per • angioedema ereditario per deficit dell’inattivatore della C1-esterasi, in assenza del plasmaderivato specifico. exsanguino-trasfusione angioedema ereditario 93
  • 94. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III adulto neonato inappropriatezza dosi controindicazioni effetti collaterali trasfusione 94
  • 95. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni all’uso del plasma nel neonato Emazie Piastrine Plasma albumina adulto neonato inappropriatezza dosi controindicazioni immunoglobuline Antitrombina III I tempi di coagulazione nel neonato, mediamente più lunghi rispetto all'adulto, non sono necessariamente correlati ad un rischio di sanguinamento. Questo è vero a maggior ragione nel neonato pretermine; pertanto le sole alterazioni dei test di coagulazione, in assenza di sintomatologia o di rischio emorragico, non costituiscono un’indicazione alla trasfusione di PFC. effetti collaterali trasfusione 95
  • 96. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni all’uso del plasma nel neonato Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Il PFC è indicato: adulto • nel sanguinamento indotto da deficit di vitamina K, neonato • nel sanguinamento (o nel grave rischio di sanguinamento) da CID, inappropriatezza dosi • nel trattamento dei deficit congeniti di un singolo fattore della coagulazione, per il quale non sia disponibile il relativo concentrato. controindicazioni effetti collaterali trasfusione 96
  • 97. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Criteri di inappropriatezza Emazie Piastrine Plasma albumina adulto neonato inappropriatezza dosi immunoglobuline Antitrombina III • Ipovolemia (cristalloidi, colloidi sintetici, albumina al 5% sono più sicuri, più economici e più facilmente disponibili); • Procedure di plasma exchange (esclusa la PTT); • Supporto nutrizionale; • Trattamento di stati di immunodeficienza. controindicazioni effetti collaterali trasfusione 97
  • 98. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Dosi appropriate di plasma Emazie Piastrine Plasma albumina adulto neonato inappropriatezza immunoglobuline Antitrombina III Il dosaggio dipende dalla situazione clinica individuale e dalle patologie di base, ma una dose iniziale di 10-15 ml di plasma pro kilo di peso corporeo (per un incremento del fattore carente di circa il 25%) rappresenta una dose generalmente accettata anche se non supportata da forti evidenze. dosi controindicazioni effetti collaterali trasfusione E' importante monitorare la risposta, sia dal punto di vista clinico, sia mediante misurazioni del tempo di protrombina (PT), tempo di tromboplastina parziale (PTT), INR e/o il dosaggio di specifici fattori della coagulazione. 98
  • 99. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Controindicazioni all’utilizzo del plasma Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Assoluta: adulto • deficit di IgA con presenza documentata di anticorpi anti-IgA. neonato inappropriatezza dosi controindicazioni effetti collaterali trasfusione 99
  • 100. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Controindicazioni all’utilizzo del plasma Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Relative: adulto neonato inappropriatezza dosi • Deficit di IgA; • Allergia alle proteine plasmatiche; • Precedenti reazioni alla somministrazione di PFC; • Scompenso cardiaco latente o manifesto; • Edema polmonare. controindicazioni effetti collaterali trasfusione 100
  • 101. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Effetti collaterali specifici Emazie Piastrine Plasma albumina adulto neonato inappropriatezza dosi controindicazioni immunoglobuline Antitrombina III • Reazioni allergiche acute lievi ipersensibilità alle proteine infuse. per • Reazioni allergiche acute gravi anafilattiche o anafilattoidi, dovute ad ipersensibilità alle proteine infuse o ad anticorpi anti-IgA. • Tossicità da citrato: velocità di infusione elevate possono causare effetti cardiovascolari come risultato della tossicità da citrato specialmente in pazienti con disordini della funzione epatica. • TRALI effetti collaterali trasfusione 101
  • 102. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III adulto neonato inappropriatezza dosi controindicazioni temperatura effetti collaterali somministrazione trasfusione reazioni trasfusionali Verifica efficacia 102
  • 103. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati La temperatura Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Poiché i fattori della coagulazione decadono rapidamente dopo lo scongelamento, il plasma va trasfuso appena scongelato. adulto neonato Lo scongelamento va effettuato a bagnomaria a 37°C e la trasfusione deve essere effettuata subito dopo per evitare la perdita dei fattori labili della coagulazione (V e VIII). inappropriatezza dosi controindicazioni temperatura Non deve essere sottoposto a riscaldamento diretto da fonti di calore e una volta scongelato non può essere ricongelato. effetti collaterali somministrazione trasfusione reazioni trasfusionali Verifica efficacia 103
  • 104. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati La somministrazione Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Tutti gli emocomponenti devono essere trasfusi utilizzando un agocanula di grosso calibro (negli adulti da 18-20G) ed attraverso un set contenente un filtro da 170 - 200 m per trattenere i microaggregati. adulto neonato inappropriatezza dosi controindicazioni temperatura effetti collaterali somministrazione trasfusione reazioni trasfusionali Verifica efficacia 104
  • 105. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Reazioni trasfusionali Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Le reazioni da trasfusioni plasma possono comprendere i seguenti segni e sintomi: adulto neonato Reazione febbrile non emolitica Reazione da contaminazione batterica dell’unità inappropriatezza Reazione allergica del tipo orticaria dosi Reazione allergica del tipo anafilattico TRALI controindicazioni temperatura effetti collaterali somministrazione Sovraccarico circolatorio Tossicità da citrato trasfusione reazioni trasfusionali Verifica efficacia 105
  • 106. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Verifica dell’efficacia Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III La valutazione dell’efficacia trasfusione di plasma si effettua con il dosaggio di PT e/o PTT da eseguirsi entro 4 ore. adulto neonato inappropriatezza dosi controindicazioni temperatura effetti collaterali somministrazione trasfusione reazioni trasfusionali Verifica efficacia 106
  • 107. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Condizioni acute Condizione croniche inappropriatezza 107
  • 108. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Condizioni acute Antitrombina III Sempre appropriata occasionalmente appropriata Condizione croniche inappropriatezza 108
  • 109. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Condizioni acute Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Condizioni acute Antitrombina III Sempre appropriata occasionalmente appropriata Condizione croniche inappropriatezza Indicazioni sempre appropriate • per valori di albuminemia < 2 g/dL (nel bambino < 2.5 g/dL), • nella plasmaferesi terapeutica nello scambio di grandi volumi di plasma, superiori a 20 mL/kg in unica seduta o 20 mL/kg/settimana in sedute successive. 109
  • 110. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Condizioni acute Antitrombina III Sempre appropriata occasionalmente appropriata Condizione croniche inappropriatezza shock chirurgia maggiore ustionati cardiochirurgia pasmaferesi 110
  • 111. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Condizioni acute Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Condizioni acute Antitrombina III Sempre appropriata occasionalmente appropriata Condizione croniche inappropriatezza shock Indicazioni occasionalmente appropriate • nello shock quando le soluzioni cristalloidi o i colloidi non proteici (trattamento di prima scelta) siano già stati impiegati a dosaggi massimali, senza aver ottenuto una risposta clinica adeguata, e laddove i colloidi non proteici siano controindicati; chirurgia maggiore ustionati cardiochirurgia pasmaferesi 111
  • 112. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Condizioni acute Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Condizioni acute Antitrombina III Sempre appropriata occasionalmente appropriata Condizione croniche inappropriatezza shock Indicazioni occasionalmente appropriate • negli interventi di chirurgia maggiore (resezione epatica > 40%, ampie resezioni intestinali) qualora, dopo la normalizzazione della volemia, l’albuminemia è < 2 g/dL; chirurgia maggiore ustionati cardiochirurgia pasmaferesi 112
  • 113. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Condizioni acute Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Condizioni acute Antitrombina III Sempre appropriata occasionalmente appropriata Condizione croniche inappropriatezza shock chirurgia maggiore Indicazioni occasionalmente appropriate • negli ustionati, successivamente alla fase rianimatoria, dopo le prime 24 ore, quando è indicata la somministrazione di albumina al 5% con una posologia diversificata in relazione all’estensione della superficie corporea ustionata secondo il seguente schema posologico: • SC 30 - 50%: 0,3 cc x kg x % di SC ustionata in 24 ore; • SC 50 - 70%: 0,4 cc x kg x % di SC ustionata in 24 ore; • ustionati SC 70 - 100%: 0,5 cc x kg x % di SC ustionata in 24 ore. cardiochirurgia SC = superficie corporea pasmaferesi 113
  • 114. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Condizioni acute Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Condizioni acute Antitrombina III Sempre appropriata occasionalmente appropriata Condizione croniche inappropriatezza shock chirurgia maggiore ustionati Indicazioni occasionalmente appropriate • negli ustionati, nella fase post-rianimatoria, superati i problemi volemici legati all’elevata permeabilità capillare, se: • l’albuminemia è < 1 g/dL (endpoint 2 g/dL); • l’albuminemia è di 1-2 g/dL con intolleranza all’alimentazione enterale o edema tissutale massivo o disfunzione polmonare, che potrebbe essere aggravata da una bassa pressione oncotica. cardiochirurgia pasmaferesi 114
  • 115. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Condizioni acute Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Condizioni acute Antitrombina III Sempre appropriata occasionalmente appropriata Condizione croniche inappropriatezza Indicazioni occasionalmente appropriate negli ustionati l’infusione appropriata albumina al 5% o al 20% è di 1 - 2 g/kg/die; shock chirurgia maggiore ustionati cardiochirurgia pasmaferesi 115 di
  • 116. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Condizioni acute Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Condizioni acute Antitrombina III Sempre appropriata occasionalmente appropriata Condizione croniche inappropriatezza shock Indicazioni occasionalmente appropriate • negli interventi di cardiochirurgia per l’espansione post-operatoria della volemia come trattamento di ultima scelta, dopo i cristalloidi e i colloidi non proteici; chirurgia maggiore ustionati cardiochirurgia pasmaferesi 116
  • 117. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Condizioni acute Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Condizioni acute Antitrombina III Sempre appropriata occasionalmente appropriata Condizione croniche inappropriatezza Indicazioni occasionalmente appropriate • nella plasmaferesi terapeutica, nel caso siano scambiati piccoli volumi di plasma in associazione ai cristalloidi; shock chirurgia maggiore ustionati cardiochirurgia pasmaferesi 117
  • 118. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Condizioni acute Cirrosi epatica Condizione croniche Sindrome nefrosica inappropriatezza iponutrizione 118
  • 119. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Condizioni croniche Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Condizioni acute Cirrosi epatica Condizione croniche Sindrome nefrosica inappropriatezza iponutrizione Indicazioni sempre appropriate • nella cirrosi epatica: • se l’ascite non responsiva ai diuretici; • nella paracentesi di grandi volumi (> 5L); • nella sindrome epatorenale (SER); • nella peritonite (PBS;) batterica spontanea 119
  • 120. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Condizioni croniche Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Condizioni acute Cirrosi epatica Condizione croniche Sindrome nefrosica inappropriatezza iponutrizione Indicazioni sempre appropriate • nella sindrome nefrosica con: • albuminemia è < 2 g/dL, • ipovolemia marcata, • edema polmonare acuto, • insufficienza renale acuta. 120
  • 121. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Condizioni croniche Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Condizioni acute Cirrosi epatica Condizione croniche Sindrome nefrosica inappropriatezza Indicazioni sempre appropriate iponutrizione • nelle sindromi da iponutrizione nei pazienti con diarrea associata ad intolleranza alla nutrizione enterale, con volume della diarrea > 2 L/die e albuminemia sierica < 2 g/dL. 121
  • 122. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Criteri di inappropriatezza all’utilizzo di albumina • albuminemia > 2,5 g/dL (ad eccezione di casi particolari sopra riportati); • ipoalbuminemia in assenza di edemi e ipotensione acuta; • malnutrizione; • cicatrizzazione ferite; • shock non emorragico ; • ascite responsiva ai diuretici; • ustioni nelle prime 24 ore; • enteropatie protido-disperdenti e malassorbimento; • pancreatiti acute e croniche; • emodialisi; • ischemia cerebrale; • emodiluizione normovolemica acuta in chirurgia; • sindrome da iperstimolazione ovarica. Condizioni acute Condizione croniche inappropriatezza 122
  • 123. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III 123
  • 124. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Sempre appropriate occasionalmente appropriate 124
  • 125. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Emazie Piastrine Plasma albumina Sempre appropriate immunodeficienze immunomodulazione trapianto di midollo osseo allogenico infezione neonatale o sepsi severa occasionalmente appropriate immunoglobuline Antitrombina III
  • 126. Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico-Vittorio Emanuele» - Catania I PERCORSI diagnostico-terapeutici Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Indicazioni all’uso degli emocomponenti e degli emoderivati Indicazioni sempre appropriate Emazie Piastrine Plasma albumina immunoglobuline Antitrombina III Sempre appropriate immunodeficienze immunomodulazione occasionalmente appropriate IMMUNODEFICIENZE trapianto di midollo osseo allogenico Indicazione Dose infezione neonatale o sepsi severa Immunodeficienza primaria* Dose iniziale: 0.4-0.8 g/kg Mantenimento: 0.2-0.8 g/kg Immunodeficienza secondaria 0.2-0.4 g/kg Bambini con AIDS 0.2-0.4 g/kg Frequenza di somministrazione Ogni 2-4 settimane per ottenere un livello di 2-4 g/L Ogni 3-4 settimane per ottenere un livello di 2-4 g/L Ogni 3-4 settimane