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Pasquale Dr. Ariano
        Medico 118 Po.T.E.S. di Cagli
Dipartimento Medicina e Chirurgia di Urgenza
                Accettazione
                  URBINO
    Fisiopatologia del trasporto
      sanitario in emergenza:
          problemi clinici.
trasporto sanitario


...è lo spostamento di un paziente su
               vettore...

    ..dal luogo dell' evento alla struttura...
        dalla struttura alla specialità...
trasporto primario
                               finalità



● trasferire dal luogo dell' evento alla struttura idonea
● abbassare il therapy-free interval
● assicurare un qualificato e sufficiente trattamento pre-
  hospital (ripristino e mantenimento delle funzioni vitali)


● può essere condizionato da:
  ○ instabilità, criticità ed evolutività clinica
  ○ impossibilità di poter disporre di tutti i sussidi tecnologici
  ○ passività degli operatori a fronte di improvvisi peggioramenti
trasporto secondario
                               finalità



● trasferire da una struttura ad un'altra o ad un centro di
  specialità (trasferimento intra o inter-ospedaliera)
● garantire il mantenimento della stabilizzazione clinica già
  raggiunta

● può essere condizionato da:
  ○ alterazioni fisiopatologiche legate al mezzo di trasporto
  ○ difficoltà tecniche nei cambiamenti di monitoraggio
  ○ superficialità nelle consegne
  ○ diversità comportamentali delle singole equipes
trasporto sanitario

TRASPORTO PRIMARIO
drammatico miglioramento o drammatico peggioramento



               ACCETTAZIONE OSPEDALIERA
                         morti evitabili
               ritardi di prestazione, errori di diagnosi
                         interruzione di terapia
                         disattenzione generale


                                       TRASPORTO SECONDARIO
                                   intraospedaliero e/o interospedaliero
trasporto
                  situazioni critiche



fattori esterni
● ambiente
● mezzi di trasporto
● errori
● paziente
● terapia
I TRASPORTI SANITARI RISULTANO
              INUTILI
 O PERICOLOSI SE NON EFFETTUATI
     NELLA MANIERA CORRETTA
● INUTILI = a) è sufficiente il trattamento in loco (si riduce
  anche il numero dei ricoveri)
         b) effettuati per pazienti non vitali


● PERICOLOSI= a) per la situazione ambientale critica
● b) per la situazione critica del paziente
● c) per carenza di assistenza (errori)
● d) alterazioni fisiopatologiche aggiuntive legate al
  sistema di trasporto
FATTORI DETERMINANTI
   ALTERAZIONI FISIOPATOLOGICHE
      DURANTE IL TRASPORTO


● A) Dipendenti dal paziente e dalla patologia

● B) Determinate dal modo (medicalizzato o non) e mezzo
  (veicoli) con cui il trasporto viene eseguito

● C) Miste
FATTORI GENERALI CHE
  DETERMINANO LE ALTERAZIONI
 FISIOPATOLOGICHE PROPRIE DEL
           TRASPORTO
● ACCELERAZIONE
● RUMORI
● VIBRAZIONI
● TEMPERATURA
● UMIDITA’
● LUMINOSITA’
● VARIAZIONI DI QUOTA
● TRASPORTO PER CAMERA IPERBARICA
ACCELERAZIONE




● CAMBIAMENTO DI VELOCITA’

● QUANTITA’ VETTORIALE, POSITIVA O NEGATIVA

● LINEARE

● CURVILINEA, CIRCOLARE, ELLITTICA (è influenzata dal
  raggio della curva = accelerazione radiale o angolare)
L’UNITA’ DI ACCELERAZIONE
           LINEARE E

RADIALE E’ “G” = ACCELERAZIONE
               DI

UN CORPO IN CADUTA LIBERA IN

 PROSSIMITA’ DELLA SUPERFICE

    TERRESTRE = 9,81 m/sec2
IN MEDICINA AEREOSPAZIALE G E’
LA MISURA DELLA GRANDEZZA DI
UNA ACCELERAZIONE LINEARE
CHE AGISCE SU UN ORGANISMO:
G = W/Wo
9,81 m/sec2

IN CASO DI ACCELERAZIONE
ANGOLARE:
Gz = (W/Wo)(V2/R)
9,81 m/sec2
L’ORGANISMO UMANO E’ IN
GRADO DI VALUTARE LE
ACCELERAZIONI SIA LINEARI CHE
ANGOLARI

LE INFORMAZIONI ARRIVANO AL
LABIRINTO (canali semicircolari -
neuroepitelio ciliato -utricolo-
otoliti)
IL LABIRINTO E’ L’APPARATO
RECETTORE INDISPENSABILE PER
● I RIFLESSI MOTORI LABIRINTICI SONO:
GLISTATO TONICI: riportano il capo o il corpo nella
● A) AGGIUSTAMENTI MOTORI,PER
  posizione naturale rispetto alla forza di gravità con
MANTENERE L’EQUILIBRIO E PER
  movimenti del capo o degli arti
 LA VALUTAZIONE DEL SENSO DI
● B) STATO CINETICI: correggono con rapidità gli
  squilibri del corpo o della testa (nistagmo)
   POSIZIONE DEL CORPO O DEL
                       CAPO
LE MODIFICAZIONI PRODOTTE
  DALL’ACCELERAZIONE SONO A
          CARICO DEL:

● 1) SISTEMA CARDIO - CIRCOLATORIO

● 2) SISTEMA RESPIRATORIO

● 3) SISTEMA NERVOSO CENTRALE
● 4) RENE
IL SISTEMA CARDIO - CIRCOLATORIO
 E’ IL SISTEMA PIU’ ESPOSTO MA ANCHE IL
PIU’ ADATTO A COMPENSARE GLI SQUILIBRI
       INDOTTI DALL’ACCELERAZIONE


                ● UOMO SEDUTO

+ 1 Gz + 6 Gz
PA CUORE = 120 mmHg 120 mmHg
PA OCCHI = 98 mmHg - 12 mmHg
PA PIEDI = 175 mmHg 451 mmHg
ENTRO POCHI SECONDI DAI
     PRESSOCETTORI DEL SENO
      CAROTIDEO SI ATTIVA UN
       RIFLESSO CHE PORTA A
    INIBIZIONE PARASIMPATICA E
      STIMOLO DEL SIMPATICO
1) AUMENTO FREQUENZA

2 ) VASOCOSTRIZIONE ARTERIOSA E VENOSA

3) AUMENTO FORZA CONTRATTILE MIOCARDIO
AUMENTO FREQUENZA: è in
funzione della Gz e del tempo in cui si
verifica l’accelerazione - entro 15” si
stabilizza. Successivamente si può
instaurare bradicardia
GITTATA CARDIACA: aumenta
transitoriamente poi diminuisce per
diminuzione del ritorno.
AUMENTO CONSUMO DI O2 DEL
MIOCARDIO: (> frequenza,
contrattilità, inotropismo) compensato
ECG

● P = AUMENTA A Gz MOLTO ELEVATI (dopo 3’ torna
  normale)

● QRS = NON MODIFICATO

● ST = NON MODIFICATO

● T = AUMENTO DEL 60-70% a +3Gz

(quadro simile ad un lavoro pesante. Responsabile l’
aumento delle catecolamine e del potassio.)
DISTURBI DEL RITMO

         COMPAIONO
  INDIPENDENTEMENTE DALL’
ENTITA’ DELL’ACCELERAZIONE.
SONO DOVUTI A PREDOMINANZA
        DEL SIMPATICO
FUNZIONE POLMONARE

IPOSSIEMIA DOVUTA AD ALTERATA VENTILAZIONE,
PERFUSIONE ED ATELETTASIE

AUMENTO FREQUENZA, VOLUME CORRENTE
   SISTEMA NERVOSO CENTRALE
PERDITA ACUITA’ VISIVA E RIDUZIONE DELLE FUNZIONI
COGNITIVE DOVUTE A DIMINUZIONE DEL FLUSSO
EMATICO CEREBRALE E VISIVO
                    RENE
DIMINUIZIONE DEL FLUSSO EMATICO RENALE
FATTORI DETERMINANTI LA
        TOLLERANZA ALL’
         ACCELERAZIONE
● 1) DIREZIONE SUGLI ASSI x - y - z

● 2) GRANDEZZA (+ G - G)

● 3) DURATA

● 4) CONDIZIONI GENERALI DELL’ORGANISMO

   Valore nocivo > 0,87 Gz
RUMORE
              AUTOAMBULANZE < AEREO <
                    ELICOTTERO

A) CAUSE ESTERNE AL MEZZO:
 ● motore
 ● rotore
 ● flusso d’aria sulle pareti esterne
 ● turbolenze
 ● dispositivi acustici
B) CAUSE ALL’INTERNO DELLA CABINA:
 ● impianto climatizzazione
 ● apparati di comunicazione
 ● presidi sanitari in funzione
 ● sistemi di pressurizzazione
RUMORE
● AUMENTA LO STRESS
● VALORE NOCIVO: >80 db
                ATTENZIONI

● SI POTREBBERO NON PERCEPIRE LE FUGHE D’ARIA
  FRA TRACHEA E CUFFIA, I SEGNALI ACUSTICI,GLI
  ALLARMI E IL RUMORE DEL RESPIRATORE
               OPPORTUNITA’
● FONENDOSCOPIO AD AMPLIFICAZIONE DEI SUONI
VIBRAZIONI


● MOVIMENTO DELL’OGGETTO CONSIDERATO
  RIFERITO AD UNA CONDIZIONE DI QUIESCENZA

● UNITA’ DI MISURA E’ L’HERTZ (1ciclo/sec2)

● DANNOSE FRA 4 E 18 Hz
VIBRAZIONI
FRA 2 E 12 Hz, IN CONCOMITANZA CON
ACCELERAZIONI MODESTE SONO RIFERITE:

1) SINDROMI DOLOROSE DOVUTE ALLO STIRAMENTO
DEL PERICONDRIO E DEL PERIOSTIO DELLE
ARTICOLAZIONI CONDROSTERNALI

2) > FC, > P.A.M., > CONSUMO O2 , > INDICI CARDIACI
(alterazioni paragonabili a quelle dell’esercizio fisico
moderato)

3) DOLORI ADDOMINALI DA ALLUNGAMENTO E
STIRAMENTO DEI VISCERI
VIBRAZIONI:ESPOSIZIONE
             CRONICA

● DISTURBI VISIONE

● < RIFLESSO OCULO - VESTIBOLARE

● DISCOPATIE - LOMBALGIE
I VALORI CLIMATICI INDICATI
        PER UN PAZIENTE

● TEMPERATURA 22° c

● UMIDITA’ 70%

● LUMINOSITA’ 1000 lumen
VARIAZIONE QUOTA
           AUMENTANDO LA QUOTA
          DIMINUISCE LA PRESSIONE
               ATMOSFERICA.
● A1200 - 1500 metri di altezza la pressione parziale
  di O2 risulta diminuita del 20%
● con l’elicottero è opportuno non superare i 1400
  metri in caso di patologia cardiaca
● in aereo con la pressurizzazione si ha all’interno
  della cabina una pressione pari a quella di 1200-
  1400 metri
● aumento volume d’aria e quindi aumento della
  pressione nelle cavità aeree chiuse (cuffie,
  pneumotorace, pneumoencefalo, occlusione
  intestinale)
TRASPORTO VERSO
         CAMERA IPERBARICA


● POCHI CENTRI IPERBARICI

● IL TRASPORTO E’ UN PROBLEMA RILEVANTE
Indicazioni Alla Terapia
       iperbarica
     ● 1)embolia gassosa
   ● 2)intossicazione da CO
    ● 3)gangrena gassosa
CAMERA IPERBARICA

 ● A) MALATTIA DA DECOMPRESSIONE
1 evoluzione positiva entro la prima ora
2 non differenza nell’evoluzione fra 1 e < 24h
3 difficile risultato positivo dopo 24h

                  DURANTE IL TRASPORTO
a) O2 alta concentrazione(20-25 litri al minuto)
b) catetere vescicale
c) liquidi
d) antiaggreganti
CAMERA IPERBARICA

 ● B) INTOSSICAZIONE DA OSSIDO DI CARBONIO
La carbossiemoglobina
1)blocca il trasporto di O2
2) sposta a sx la curva di dissociazione
3) blocca la citocromo-ossidasi

IL TEMPO DI SEMI-DESATURAZIONE E’ DI 5h20’ IN
ARIA AMBIENTE, 80’ IN O2 PURO A PRESSIONE
ATMOSFERICA, 23’ IN O2 PURO A 3 ATA
EFFETTO TERAPIA
                     IPERBARICA
1) Eliminazione CO più rapida
2 ) A 3 ATA con O2 puro l’ossigeno disciolto è di 6,4 per 100 ml
3) La pressione intracranica si riduce del 50% a 3 ATA
SUL PIANO PRATICO:
 ● assistenza respiratoria corretta
 ● ossigeno - terapia normobarica
 ● anamnesi
 ● l’indicazione della terapia iperbarica è data dal quadro clinico
   e del valore della carbossiemoglobina
 ● COHb < 15%: senza segni clinici, esposizione breve (non indicazione)
 ● COHb > 15% < 40%: fugaci segni neurologici, esposizione breve
  (facoltativa)
● COHb > 40%, presenza segni neurologici esposizione lunga
  (fondamentale prima possibile)
GANGRENA GASSOSA


A) Antibiotico-terapia

B) Catetere venoso centrale

C) Catetere vescicale SHOCK

D) Detersione ferita
forze gravitazionali +++ + ++ ++

vibrazioni + +++ + ++


rumore + +++ + ++


< temperatura - ++ ++ -

< umidità - + ++   -

p.atmosfer. - +++ ++ -

< PpO2 - +++ ++ -
LA SCELTA DEL MEZZO
       DIPENDE DA DIVERSE
           CONDIZIONI:
● ECONOMICHE
● LOGISTICHE
● GEOGRAFICHE
● DISPONIBILITA’ DEI MEZZI
● CONDIZIONI CLINICHE
● TEMPO A DISPOSIZIONE
AMBULANZA
        E’ Il sistema più diffuso e utilizzato
    I fenomeni fisiopatologici negativi che si
esplicano durante il trasporto sono contenuti a
 livelli accettabili qualora si applichino dettagli
di costruzione idonei e si proceda a revisione e
               manutenzione periodica.

     ● VALORI NOCIVI       ● VALORI CLIMATICI INDICATI:

a) RUMORI > 80 db;        a) TEMPERATURA 22°C
b) ACCELERAZIONI 0,07 -   b) UMIDITA’ 70%
0,84
                          c) LUMINOSITA’ 1000 lumen
c) VIBRAZIONI 4 - 16 Hz
AEREO
● A) DI LINEA
Vengono creati spazi adeguati
sacrificando posti a sedere.
Non prevedono spazi per
apparecchiature Sanitarie


● B) SANITARI
Attrezzati per la Terapia
Intensiva                              ● SVANTAGGI:
  ● VANTAGGI:                        * elevato costo
- elevata velocità                   * necessità di impianti
- discreta comodità                  aereoportuali
- possibilità di effettuare il       * variazioni quota
trasporto lungo tutto l’arco della   * difficoltà nella variazione dal
giornata                             percorso stabilito
- minori vibrazioni                  * discreta rumorosità
FISIOPATOLOGIA
            TRASPORTO AEREO
● Nel decollo e nell’atterraggio il paziente subisce
  accelerazioni positive e negative intorno a 0,3G
● Nelle positive (dai piedi alla testa) gli organi e massa
  circolante tendono a spostarsi dalla testa ai piedi
● Nelle negative tendono a spostarsi verso la testa
● Necessarie barelle orientabili
● L’accelerazione meglio tollerata è la trasversa
● Rumori: non problemi specifici, aumenta lo stress,
  difficile ascoltazione e misurazione PA
ELICOTTERO


● Amplia la possibilità di intervento di personale
  specializzato nel soccorso extra-Ospedaliero.
● Tempi rapidi per trasporto primario che secondario
● Alto costo
● Poco confortevole
● Rumoroso
● Vibrazioni di tipo lineare e di tipo rotatorio
ELICOTTERO

NON ESISTONO CONTROINDICAZIONI CLINICHE
    DOPO ADEGUATA STABILIZZAZIONE

● Patologia polmonare = drenare PNX
● Patologia cardiovascolare: O2, non superare 1400 di
  quota, sedazione per prevenire aritmie
● Ustioni: escludere lesioni polmonari da fumo o fiamma
● Patologia gastrointestinale: sondino naso-gastrico
● Traumatismi ossei: immobilizzazione, analgesia
● Malattia da decompressione: anche a basse quote si
  possono verificare espansione bolle gassose
trasporto sanitario
                         conclusioni



● il soccorso primario (trasferimento ospedaliero) e il
  trasporto secondario (intra-interospedaliero) sono attività
  integranti il trattamento terapeutico complessivo

● lo standard di trattamento è definito dalle condizioni
  ambientali indispensabili per un controllo dello stato
  clinico e per la prevenzione delle complicanze

● il controllo clinico in fase di trasporto tende a perdere i
  contenuti di sicurezza specie per pazienti non stabilizzati o
  non stabilizzabili
trasporto sanitario
                        conclusioni



● la sicurezza è la condizione operativa che consente il
  raggiungimento di uno standard di trattamento

● bisogna distinguere tra paziente critico e situazione
  critica

● manca un sistema ottimale e attendibile di classificazione

● il monitoraggio ideale di fatto non esiste nè nel trasporto
  primario nè in quello secondario
trasporto sanitario
                             conclusioni

 ● la sorveglianza non è sinonimo di monitoraggio, essa
   comprende il rilevamento dei rischi ambientali,
   tecnologici
dati clinici
 ● la sorveglianza clinica rappresenta il momento
   fondamentale durante tutte le fasi del trasporto anche se
 ● in fase pre-ospedaliera viene attuata con difficoltà per non poter
   disporre di apparati di monitoraggio e di supporto vitale utili,
   semplificati e affidabili
 ● in fase interospedaliera si dovrebbe prevedere un perfezionamento
   dei mezzi a disposizione (ambulanza appositamente attrezzata?)
"... siamo troppo abituati ad attribuire ad un' unica
      causa ciò che è il prodotto di molteplici...

  ...e la maggior parte delle nostre controversie
                 deriva da questo"

                                           J. von Liebig
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  • 1. Pasquale Dr. Ariano Medico 118 Po.T.E.S. di Cagli Dipartimento Medicina e Chirurgia di Urgenza Accettazione URBINO Fisiopatologia del trasporto sanitario in emergenza: problemi clinici.
  • 2. trasporto sanitario ...è lo spostamento di un paziente su vettore... ..dal luogo dell' evento alla struttura... dalla struttura alla specialità...
  • 3. trasporto primario finalità ● trasferire dal luogo dell' evento alla struttura idonea ● abbassare il therapy-free interval ● assicurare un qualificato e sufficiente trattamento pre- hospital (ripristino e mantenimento delle funzioni vitali) ● può essere condizionato da: ○ instabilità, criticità ed evolutività clinica ○ impossibilità di poter disporre di tutti i sussidi tecnologici ○ passività degli operatori a fronte di improvvisi peggioramenti
  • 4. trasporto secondario finalità ● trasferire da una struttura ad un'altra o ad un centro di specialità (trasferimento intra o inter-ospedaliera) ● garantire il mantenimento della stabilizzazione clinica già raggiunta ● può essere condizionato da: ○ alterazioni fisiopatologiche legate al mezzo di trasporto ○ difficoltà tecniche nei cambiamenti di monitoraggio ○ superficialità nelle consegne ○ diversità comportamentali delle singole equipes
  • 5. trasporto sanitario TRASPORTO PRIMARIO drammatico miglioramento o drammatico peggioramento ACCETTAZIONE OSPEDALIERA morti evitabili ritardi di prestazione, errori di diagnosi interruzione di terapia disattenzione generale TRASPORTO SECONDARIO intraospedaliero e/o interospedaliero
  • 6. trasporto situazioni critiche fattori esterni ● ambiente ● mezzi di trasporto ● errori ● paziente ● terapia
  • 7. I TRASPORTI SANITARI RISULTANO INUTILI O PERICOLOSI SE NON EFFETTUATI NELLA MANIERA CORRETTA ● INUTILI = a) è sufficiente il trattamento in loco (si riduce anche il numero dei ricoveri) b) effettuati per pazienti non vitali ● PERICOLOSI= a) per la situazione ambientale critica ● b) per la situazione critica del paziente ● c) per carenza di assistenza (errori) ● d) alterazioni fisiopatologiche aggiuntive legate al sistema di trasporto
  • 8. FATTORI DETERMINANTI ALTERAZIONI FISIOPATOLOGICHE DURANTE IL TRASPORTO ● A) Dipendenti dal paziente e dalla patologia ● B) Determinate dal modo (medicalizzato o non) e mezzo (veicoli) con cui il trasporto viene eseguito ● C) Miste
  • 9. FATTORI GENERALI CHE DETERMINANO LE ALTERAZIONI FISIOPATOLOGICHE PROPRIE DEL TRASPORTO ● ACCELERAZIONE ● RUMORI ● VIBRAZIONI ● TEMPERATURA ● UMIDITA’ ● LUMINOSITA’ ● VARIAZIONI DI QUOTA ● TRASPORTO PER CAMERA IPERBARICA
  • 10. ACCELERAZIONE ● CAMBIAMENTO DI VELOCITA’ ● QUANTITA’ VETTORIALE, POSITIVA O NEGATIVA ● LINEARE ● CURVILINEA, CIRCOLARE, ELLITTICA (è influenzata dal raggio della curva = accelerazione radiale o angolare)
  • 11. L’UNITA’ DI ACCELERAZIONE LINEARE E RADIALE E’ “G” = ACCELERAZIONE DI UN CORPO IN CADUTA LIBERA IN PROSSIMITA’ DELLA SUPERFICE TERRESTRE = 9,81 m/sec2
  • 12. IN MEDICINA AEREOSPAZIALE G E’ LA MISURA DELLA GRANDEZZA DI UNA ACCELERAZIONE LINEARE CHE AGISCE SU UN ORGANISMO: G = W/Wo 9,81 m/sec2 IN CASO DI ACCELERAZIONE ANGOLARE: Gz = (W/Wo)(V2/R) 9,81 m/sec2
  • 13. L’ORGANISMO UMANO E’ IN GRADO DI VALUTARE LE ACCELERAZIONI SIA LINEARI CHE ANGOLARI LE INFORMAZIONI ARRIVANO AL LABIRINTO (canali semicircolari - neuroepitelio ciliato -utricolo- otoliti)
  • 14. IL LABIRINTO E’ L’APPARATO RECETTORE INDISPENSABILE PER ● I RIFLESSI MOTORI LABIRINTICI SONO: GLISTATO TONICI: riportano il capo o il corpo nella ● A) AGGIUSTAMENTI MOTORI,PER posizione naturale rispetto alla forza di gravità con MANTENERE L’EQUILIBRIO E PER movimenti del capo o degli arti LA VALUTAZIONE DEL SENSO DI ● B) STATO CINETICI: correggono con rapidità gli squilibri del corpo o della testa (nistagmo) POSIZIONE DEL CORPO O DEL CAPO
  • 15. LE MODIFICAZIONI PRODOTTE DALL’ACCELERAZIONE SONO A CARICO DEL: ● 1) SISTEMA CARDIO - CIRCOLATORIO ● 2) SISTEMA RESPIRATORIO ● 3) SISTEMA NERVOSO CENTRALE ● 4) RENE
  • 16. IL SISTEMA CARDIO - CIRCOLATORIO E’ IL SISTEMA PIU’ ESPOSTO MA ANCHE IL PIU’ ADATTO A COMPENSARE GLI SQUILIBRI INDOTTI DALL’ACCELERAZIONE ● UOMO SEDUTO + 1 Gz + 6 Gz PA CUORE = 120 mmHg 120 mmHg PA OCCHI = 98 mmHg - 12 mmHg PA PIEDI = 175 mmHg 451 mmHg
  • 17. ENTRO POCHI SECONDI DAI PRESSOCETTORI DEL SENO CAROTIDEO SI ATTIVA UN RIFLESSO CHE PORTA A INIBIZIONE PARASIMPATICA E STIMOLO DEL SIMPATICO 1) AUMENTO FREQUENZA 2 ) VASOCOSTRIZIONE ARTERIOSA E VENOSA 3) AUMENTO FORZA CONTRATTILE MIOCARDIO
  • 18. AUMENTO FREQUENZA: è in funzione della Gz e del tempo in cui si verifica l’accelerazione - entro 15” si stabilizza. Successivamente si può instaurare bradicardia GITTATA CARDIACA: aumenta transitoriamente poi diminuisce per diminuzione del ritorno. AUMENTO CONSUMO DI O2 DEL MIOCARDIO: (> frequenza, contrattilità, inotropismo) compensato
  • 19. ECG ● P = AUMENTA A Gz MOLTO ELEVATI (dopo 3’ torna normale) ● QRS = NON MODIFICATO ● ST = NON MODIFICATO ● T = AUMENTO DEL 60-70% a +3Gz (quadro simile ad un lavoro pesante. Responsabile l’ aumento delle catecolamine e del potassio.)
  • 20. DISTURBI DEL RITMO COMPAIONO INDIPENDENTEMENTE DALL’ ENTITA’ DELL’ACCELERAZIONE. SONO DOVUTI A PREDOMINANZA DEL SIMPATICO
  • 21. FUNZIONE POLMONARE IPOSSIEMIA DOVUTA AD ALTERATA VENTILAZIONE, PERFUSIONE ED ATELETTASIE AUMENTO FREQUENZA, VOLUME CORRENTE SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERDITA ACUITA’ VISIVA E RIDUZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE DOVUTE A DIMINUZIONE DEL FLUSSO EMATICO CEREBRALE E VISIVO RENE DIMINUIZIONE DEL FLUSSO EMATICO RENALE
  • 22. FATTORI DETERMINANTI LA TOLLERANZA ALL’ ACCELERAZIONE ● 1) DIREZIONE SUGLI ASSI x - y - z ● 2) GRANDEZZA (+ G - G) ● 3) DURATA ● 4) CONDIZIONI GENERALI DELL’ORGANISMO Valore nocivo > 0,87 Gz
  • 23. RUMORE AUTOAMBULANZE < AEREO < ELICOTTERO A) CAUSE ESTERNE AL MEZZO: ● motore ● rotore ● flusso d’aria sulle pareti esterne ● turbolenze ● dispositivi acustici B) CAUSE ALL’INTERNO DELLA CABINA: ● impianto climatizzazione ● apparati di comunicazione ● presidi sanitari in funzione ● sistemi di pressurizzazione
  • 24. RUMORE ● AUMENTA LO STRESS ● VALORE NOCIVO: >80 db ATTENZIONI ● SI POTREBBERO NON PERCEPIRE LE FUGHE D’ARIA FRA TRACHEA E CUFFIA, I SEGNALI ACUSTICI,GLI ALLARMI E IL RUMORE DEL RESPIRATORE OPPORTUNITA’ ● FONENDOSCOPIO AD AMPLIFICAZIONE DEI SUONI
  • 25. VIBRAZIONI ● MOVIMENTO DELL’OGGETTO CONSIDERATO RIFERITO AD UNA CONDIZIONE DI QUIESCENZA ● UNITA’ DI MISURA E’ L’HERTZ (1ciclo/sec2) ● DANNOSE FRA 4 E 18 Hz
  • 26. VIBRAZIONI FRA 2 E 12 Hz, IN CONCOMITANZA CON ACCELERAZIONI MODESTE SONO RIFERITE: 1) SINDROMI DOLOROSE DOVUTE ALLO STIRAMENTO DEL PERICONDRIO E DEL PERIOSTIO DELLE ARTICOLAZIONI CONDROSTERNALI 2) > FC, > P.A.M., > CONSUMO O2 , > INDICI CARDIACI (alterazioni paragonabili a quelle dell’esercizio fisico moderato) 3) DOLORI ADDOMINALI DA ALLUNGAMENTO E STIRAMENTO DEI VISCERI
  • 27. VIBRAZIONI:ESPOSIZIONE CRONICA ● DISTURBI VISIONE ● < RIFLESSO OCULO - VESTIBOLARE ● DISCOPATIE - LOMBALGIE
  • 28. I VALORI CLIMATICI INDICATI PER UN PAZIENTE ● TEMPERATURA 22° c ● UMIDITA’ 70% ● LUMINOSITA’ 1000 lumen
  • 29. VARIAZIONE QUOTA AUMENTANDO LA QUOTA DIMINUISCE LA PRESSIONE ATMOSFERICA. ● A1200 - 1500 metri di altezza la pressione parziale di O2 risulta diminuita del 20% ● con l’elicottero è opportuno non superare i 1400 metri in caso di patologia cardiaca ● in aereo con la pressurizzazione si ha all’interno della cabina una pressione pari a quella di 1200- 1400 metri ● aumento volume d’aria e quindi aumento della pressione nelle cavità aeree chiuse (cuffie, pneumotorace, pneumoencefalo, occlusione intestinale)
  • 30. TRASPORTO VERSO CAMERA IPERBARICA ● POCHI CENTRI IPERBARICI ● IL TRASPORTO E’ UN PROBLEMA RILEVANTE
  • 31. Indicazioni Alla Terapia iperbarica ● 1)embolia gassosa ● 2)intossicazione da CO ● 3)gangrena gassosa
  • 32. CAMERA IPERBARICA ● A) MALATTIA DA DECOMPRESSIONE 1 evoluzione positiva entro la prima ora 2 non differenza nell’evoluzione fra 1 e < 24h 3 difficile risultato positivo dopo 24h DURANTE IL TRASPORTO a) O2 alta concentrazione(20-25 litri al minuto) b) catetere vescicale c) liquidi d) antiaggreganti
  • 33. CAMERA IPERBARICA ● B) INTOSSICAZIONE DA OSSIDO DI CARBONIO La carbossiemoglobina 1)blocca il trasporto di O2 2) sposta a sx la curva di dissociazione 3) blocca la citocromo-ossidasi IL TEMPO DI SEMI-DESATURAZIONE E’ DI 5h20’ IN ARIA AMBIENTE, 80’ IN O2 PURO A PRESSIONE ATMOSFERICA, 23’ IN O2 PURO A 3 ATA
  • 34. EFFETTO TERAPIA IPERBARICA 1) Eliminazione CO più rapida 2 ) A 3 ATA con O2 puro l’ossigeno disciolto è di 6,4 per 100 ml 3) La pressione intracranica si riduce del 50% a 3 ATA SUL PIANO PRATICO: ● assistenza respiratoria corretta ● ossigeno - terapia normobarica ● anamnesi ● l’indicazione della terapia iperbarica è data dal quadro clinico e del valore della carbossiemoglobina ● COHb < 15%: senza segni clinici, esposizione breve (non indicazione) ● COHb > 15% < 40%: fugaci segni neurologici, esposizione breve (facoltativa) ● COHb > 40%, presenza segni neurologici esposizione lunga (fondamentale prima possibile)
  • 35. GANGRENA GASSOSA A) Antibiotico-terapia B) Catetere venoso centrale C) Catetere vescicale SHOCK D) Detersione ferita
  • 36. forze gravitazionali +++ + ++ ++ vibrazioni + +++ + ++ rumore + +++ + ++ < temperatura - ++ ++ - < umidità - + ++ - p.atmosfer. - +++ ++ - < PpO2 - +++ ++ -
  • 37. LA SCELTA DEL MEZZO DIPENDE DA DIVERSE CONDIZIONI: ● ECONOMICHE ● LOGISTICHE ● GEOGRAFICHE ● DISPONIBILITA’ DEI MEZZI ● CONDIZIONI CLINICHE ● TEMPO A DISPOSIZIONE
  • 38. AMBULANZA E’ Il sistema più diffuso e utilizzato I fenomeni fisiopatologici negativi che si esplicano durante il trasporto sono contenuti a livelli accettabili qualora si applichino dettagli di costruzione idonei e si proceda a revisione e manutenzione periodica. ● VALORI NOCIVI ● VALORI CLIMATICI INDICATI: a) RUMORI > 80 db; a) TEMPERATURA 22°C b) ACCELERAZIONI 0,07 - b) UMIDITA’ 70% 0,84 c) LUMINOSITA’ 1000 lumen c) VIBRAZIONI 4 - 16 Hz
  • 39. AEREO ● A) DI LINEA Vengono creati spazi adeguati sacrificando posti a sedere. Non prevedono spazi per apparecchiature Sanitarie ● B) SANITARI Attrezzati per la Terapia Intensiva ● SVANTAGGI: ● VANTAGGI: * elevato costo - elevata velocità * necessità di impianti - discreta comodità aereoportuali - possibilità di effettuare il * variazioni quota trasporto lungo tutto l’arco della * difficoltà nella variazione dal giornata percorso stabilito - minori vibrazioni * discreta rumorosità
  • 40. FISIOPATOLOGIA TRASPORTO AEREO ● Nel decollo e nell’atterraggio il paziente subisce accelerazioni positive e negative intorno a 0,3G ● Nelle positive (dai piedi alla testa) gli organi e massa circolante tendono a spostarsi dalla testa ai piedi ● Nelle negative tendono a spostarsi verso la testa ● Necessarie barelle orientabili ● L’accelerazione meglio tollerata è la trasversa ● Rumori: non problemi specifici, aumenta lo stress, difficile ascoltazione e misurazione PA
  • 41. ELICOTTERO ● Amplia la possibilità di intervento di personale specializzato nel soccorso extra-Ospedaliero. ● Tempi rapidi per trasporto primario che secondario ● Alto costo ● Poco confortevole ● Rumoroso ● Vibrazioni di tipo lineare e di tipo rotatorio
  • 42. ELICOTTERO NON ESISTONO CONTROINDICAZIONI CLINICHE DOPO ADEGUATA STABILIZZAZIONE ● Patologia polmonare = drenare PNX ● Patologia cardiovascolare: O2, non superare 1400 di quota, sedazione per prevenire aritmie ● Ustioni: escludere lesioni polmonari da fumo o fiamma ● Patologia gastrointestinale: sondino naso-gastrico ● Traumatismi ossei: immobilizzazione, analgesia ● Malattia da decompressione: anche a basse quote si possono verificare espansione bolle gassose
  • 43. trasporto sanitario conclusioni ● il soccorso primario (trasferimento ospedaliero) e il trasporto secondario (intra-interospedaliero) sono attività integranti il trattamento terapeutico complessivo ● lo standard di trattamento è definito dalle condizioni ambientali indispensabili per un controllo dello stato clinico e per la prevenzione delle complicanze ● il controllo clinico in fase di trasporto tende a perdere i contenuti di sicurezza specie per pazienti non stabilizzati o non stabilizzabili
  • 44. trasporto sanitario conclusioni ● la sicurezza è la condizione operativa che consente il raggiungimento di uno standard di trattamento ● bisogna distinguere tra paziente critico e situazione critica ● manca un sistema ottimale e attendibile di classificazione ● il monitoraggio ideale di fatto non esiste nè nel trasporto primario nè in quello secondario
  • 45. trasporto sanitario conclusioni ● la sorveglianza non è sinonimo di monitoraggio, essa comprende il rilevamento dei rischi ambientali, tecnologici dati clinici ● la sorveglianza clinica rappresenta il momento fondamentale durante tutte le fasi del trasporto anche se ● in fase pre-ospedaliera viene attuata con difficoltà per non poter disporre di apparati di monitoraggio e di supporto vitale utili, semplificati e affidabili ● in fase interospedaliera si dovrebbe prevedere un perfezionamento dei mezzi a disposizione (ambulanza appositamente attrezzata?)
  • 46. "... siamo troppo abituati ad attribuire ad un' unica causa ciò che è il prodotto di molteplici... ...e la maggior parte delle nostre controversie deriva da questo" J. von Liebig