64. VITTORIO VENETO
Volontariato – da l'Azione
L'attenzione all'ambiente, la consapevolezza del riciclare, il valore delle relazioni umane, perché non è accumulando cose,
giorno dopo giorno, che una persona può essere felice.
Sono alcuni dei temi che stanno ispirando il progetto che il Coordinamento di volontariato della Sinistra Piave ha portato
nelle scuole superiori della città e che gli studenti, dai 14 ai 18 anni, esportano con loro attività di volontariato tra i bambini, i
disabili, le associazioni vicine alle persone in difficoltà, siano esse italiane o straniere, o tra i giovani che stanno trascorrendo
un periodo nell'istituto penale. Un progetto che vede dunque diversi ragazzi impegnati in attività, a tu per tu con realtà
diverse.
Al liceo Flaminio, scientifico e classico, sono due i progetti avviati ormai da sette anni: "Teatrando valore" e "A testa in giù".
Il primo vede un gruppo di 13 studenti, 12 dello scientifico per la gran parte del biennio e una ragazza dell'Itis, impegnati in
laboratori teatrali a fondo sociale realizzati in collaborazione con alcuni enti vittoriesi. Negli anni passati i ragazzi di
"Teatrando valore" hanno lavorato con l'associazione Psiche 2000, quest'anno, ogni venerdì pomeriggio, si ritrovano al
Piccolo Rifugio.
«I ragazzi - spiega Alessandra Farolfi, docente del liceo Flaminio responsabile di questo progetto - lavorano con otto ospiti
del Piccolo Rifugio. Con loro, per la regia di Silvia Busato, stanno mettendo in piedi varie scene sul tema dello
spreco e dell'attenzione alle relazioni umani, usando vari linguaggi e vari materiali. Con questo laboratorio teatrale si
cerca di far capire che non è accumulando cose che si è felici, ma si mette avanti l'attenzione per le persone».
I ragazzi si relazionano con ospiti del Piccolo Rifugio con disabilità diverse, un modo per prendere anche coscienza del
mondo che li circonda e crescere. Quale la risposta? «È molto buona - afferma Farolfi - i ragazzi sono entusiasti. Il teatro -
continua - mette in relazione loro con gli ospiti del Piccolo Rifugio, stimola l'accettazione del diverso. Personalmente
c'è una grande soddisfazione nel vedere questi ragazzi impegnati nel coltivare le loro relazioni umane, si danno
molto da fare».
Un'altra trentina di studenti del Flaminio, scientifico e classico, sono invece impegnati, sotto il coordinamento del professor
Angelo Santin, nel progetto "A testa in giù", un gruppo di animazione che lavora con i bambini, proponendo loro un percorso
di formazione, giochi nelle scuole o nelle piazze, ma anche nei patronati. Anche questi studenti hanno incentrato le loro
attività sul tema dei rifiuti, hanno prodotto dei messaggi educativi da veicolare ai più piccoli con laboratori ludico-didattici. Tre
le scuole primarie di Vittorio Veneto coinvolte in questa attività, a cui si aggiungono le due di Cappella Maggiore.
Un progetto che verrà illustrato a tutta la popolazione giovedì 3 maggio al teatro Da Ponte, un appuntamento conclusivo in
cui musica, danza e momenti collettivi si fonderanno per raccontare l'esperienza di volontariato di questi giovani liceali.
65. VITTORIO VENETO Sindaco
Tribuna
Il compenso del sindaco Da Re al Piccolo Rifugio
VITTORIO VENETO. S’infuria, il sindaco Gianantonio Da Re, quando gli chiediamo se è vero che devolve il suo stipendio da primo
cittadino al Piccolo Rifugio. «Sono affari miei – risponde – Nessuno deve metterci il naso. La solidarietà non va d’accordo con la
pubblicità». E’ da più di un anno che Da Re ha rinunciato al compenso da sindaco. Si tratta di 2 mila e 200 euro al mese. Il Piccolo
Rifugio, cui sono destinati, è una struttura di accoglienza, lungo il centralissimo Viale della Vittoria, per disabili gravi. All’istituto
vittoriese fanno capo sette case che sono anche famiglia per oltre cento persone con disabilità. Nati in origine come opere di carità, i
sette piccoli rifugi sono oggi efficienti strutture di assistenza, convenzionate con enti pubblici. «Ma l'obbiettivo è rimasto uguale:
continuare ogni giorno quel che è stato iniziato e che ci è stato insegnato dalla fondatrice, la serva di Dio Lucia Schiavinato, e
proseguito dalle Volontarie della Carità. Con piena fiducia nel fondamentale aiuto della Provvidenza», puntualizzano i coordinatori di
questo arcipelago, i quali ovviamente non vogliono entrare nel merito dell’iniziativa del sindaco. In questi mesi le opposizioni sono
andate ripetutamente alla carica della «casta» per i costi della politica. Nei giorni scorsi Giuseppe Costa del Pd si è dimesso dalla
Comunità montana per i compensi al segretario e recentemente è stato messo sotto accusa il presidente del Consiglio, Ennio Antiga,
per il compenso che riceve, “immeritato” per il lavoro che (non svolge). Mai, però, è stato preso di mira il sindaco Da Re, apprezzato
anche dagli avversari per la sua onestà. «Mi dispiace che esca l’indiscrezione su ciò che faccio dei miei soldi – spiega l’interessato –
ritengo che mi si possa criticare per le mie scelte politiche, ma di sicuro sono una persona specchiata». Il suo ultimo impegno, da
segretario provinciale della Lega Nord, è cioè quello di portare all’accordo elettorale il Carroccio ed il Pdl a Conegliano, è sfumato
proprio ieri al termine di una giornata convulsa.
Da Re precisa subito che non ne a avrebbe approfittato per dar credito a quanti gli chiedono di ripresentare la candidatura a
segretario provinciale. «Io sono un uomo d’onore. Ho dato la parola che mi ritiro e così farò. Ho tanta voglia di riprendermi un po’ di
tempo libero, per ritornare in bicicletta». La rinuncia alla segreteria gli varrà probabilmente la candidatura al Parlamento, nel 2013. Ma
Da Re non mette in conto neppure questa ipotesi. «L’offerta l’ho ricevuta ripetutamente, nel passato, fin dai tempi di Meo Zilio. Io la
politica l’ho sempre intesa come un servizio, non come una carriera». La passione per la bicicletta, dunque, ed il lavoro: la gestione
dell’impianto di distribuzione di carburante ai Gai. «Questo è il mio lavoro, di cui vado fiero. Questo è il mio reddito».