2. La Vita
1724 Nasce a Königsberg da famiglia di origine scozzese
1740 Si iscrive all’università di Königsberg dove studia filosofia,matematica e teologia
1755 Ottiene la libera docenza presso la stessa università
1766 Diventa sottobibliotecario della Biblioteca reale
1770 Viene nominato professore ordinario di logica e metafisica
Le opere
1755 Storia universale della natura e teoria del cielo
1763 L’unico argomento possibile per una dimostrazione dell’esistenza di Dio
1764 Ricerca sull’evidenza dei principi della teologia naturale e della morale
1766 I sogni di un visionario chiariti con i sogni della metafisica
1770 De mundi sensibilis atque intellegibilis forma et principiis (La Dissertazione)
1781-87 Critica della ragion pura
1788 Critica della ragion pratica
1790 Critica del giudizio
3. I primi interessi di Kant sono stati di natura scientifica.
Egli si propose di «dedurre dallo stato primitivo della natura, con il solo aiuto delle leggi della
meccanica, la formazione di corpi celesti e l’origine dei loro movimenti»
Ipotesi cosmologica: i diversi mondi e i diversi sistemi si sono formati da una nebulosa originaria,
per effetto esclusivo delle forze di attrazione e di repulsione; le medesime forze, senza alcun altro
intervento, determinano attualmente i movimenti orbitali dei pianeti.
Questa teoria è stata poi ripresa dal fisico Laplace nel 1796 ed ha una sua dignità
scientifica tanto che ancora oggi è famosa come teoria di Kant-Laplace
4. Kant contesta la dimostrazione a priori o prova
ontologica dell’esistenza di Dio apportata da
S. Anselmo e ripresa da Cartesio.
Egli afferma: la prova di S. Anselmo non è altro che
una tautologia poiché pretende di dimostrare
qualcosa che assume già nella premessa.
Prova di S. Anselmo
Dio come perfezione esiste anche sul piano
Ha in sé reale, altrimenti si darebbe un’altra
L’ateo dice
l’idea di Dio perfezione sul piano reale,
che dio non
Dio Esiste ma due perfezioni si annullano
esiste
Dio come perfezione, Almeno sul piano mentale
cioè sintesi di tutti gli
attributi (tra i quali
l’esistenza)
errore di S. Anselmo
5. Kant ritiene che finora la metafisica non sia stata altro che <<teatro di lotte senza fine>> che ha prodotto
solo <<edifici in rovina>> e paragona i metafisici ai visionari definendoli <<fabbricanti di castelli in aria>>.
Riconosce insomma che la metafisica è stato un succedersi di confutazioni reciproche e conflittulità
permanenti che non ha prodotto alcuna certezza.
Indifferenza verso i
indifferentismo problemi della metafisica
Questo ha causato la nascita di due differenti orientamenti
scetticismo Negazione della
Nonostante questo Kant sa benissimo che l’uomo non può fare a possibilità
di acquisire c
meno della metafisica, perciò quella metafisica di cui la sorte ertezze
ha voluto che si <<innamorasse>> deve diventare nuova scienza
Metafisica = Scienza dei limiti e delle possibilità della mente umana
E la domanda che accompagnerà Kant durante il suo processo filosofico sarà
È POSSIBILE UNA METAFISICA COME SCIENZA?
Per rispondere a questa domanda sarà questo il processo che svolgerà:
Come avviene la conoscenza scientifica? Cosa fonda la legittimità
Come conosce l’uomo? della conoscenza scientifica?
Queste condizioni di necessità possono essere applicate alla
metafisica per renderla scienza?
6.
7. Pura: priva di
Critica: da crino(dal greco) = Ragione: nel senso lato del termine, contenuti
indagare, giudicare, valutare mente umana in generale
E’ uno scritto di gnoseologia e apporta una <<Rivoluzione copernicana>>
nella gnoseologia come Kant stesso afferma.
Kant si chiede: Come conosce l’uomo? Cosa fonda l’oggettività del sapere scientifico? Per poi capire se questi
fondamenti possono essere applicati alla metafisica.
In particolare nell’estetica si chiede cosa fonda una matematica pura, nell’analitica cosa fonda una fisica pura e
nella dialettica si chiede se la metafisica può avere un fondamento di tal genere
Estetica Trascendentale Logica Trascendentale
Facoltà della sensibilità
Analitica trascendentale Dialettica trascendentale
intuizioni
Facoltà dell’intelletto Facoltà della ragione
empiriche pure
concetti idee
forme empirici puri
Anima Mondo Dio
spazio tempo categorie
8. Kant attua una <<rivoluzione copernicana>> nel senso che rivoluziona la concezione del problema
gnoseologico.
Tutti i filosofi che lo avevano preceduto si accostarono al problema gnoseologico ponendo al
centro della riflessione l’oggetto della conoscenza.
Kant pone al centro della riflessione il soggetto conoscente, così come Copernico aveva rivoluzionato
il sistema astronomico ponendo al centro dell’universo il sole.
Kant analizza quindi la modalità di conoscenza del soggetto a prescindere dall’oggetto conosciuto.
In questo senso Kant usa il
termine trascendentale:
S S E’ trascendentale tutto ciò
Sole Soggetto conoscente che trascende l’esperienza
ma al tempo stesso la
Pianeta struttura
Illumina, struttura, mette in
connessione gli elementi della realtà Trascendentale sarà il punto
di vista kantiano nello studio
della mente umana
9. La domanda che Kant si pone all’inizio dell’estetica è:
Come è possibile una matematica pura? cioè
Cosa fonda l’oggettività della matematica?
La facoltà della sensibilità è al centro della riflessione dell’estetica trascendentale
produce Spazio Fonda la geometria
Intuizioni empiriche:
Gli oggetti, i
Intuizioni pure: Spazializzano e Spazio e tempo
contenuti della temporalizzano l’oggetto
Le funzioni, le sono a
conoscenza conosciuto permettendoci
forme pure, innate, fondamento della
sensibile Per mezzo delle di riconoscerlo in quel matematica pura
trascendentali, a
momento e davanti a noi
priori
Tempo Fonda l’aritmetica
Le operazioni aritmetiche sono fondate sul reiteramento
nel tempo dell’unità. Es: 7+5=12 cioè 7+1+1+1+1+1=5
10. Newton Locke Leibniz
Realtà per se stanti, Concetti di origine Non cose ma
entità assolute perché psicologica: relazioni tra relazioni tra corpi e
attributi di Dio idee di cui il pensiero si fenomeni
serve per determinare le
relazioni tra i corpi
Non sono ricavati
Non sono assoluti perché operano solo in dall’esperienza per
presenza degli oggetti astrazione ma sono
condizione per cui
l’esperienza avvenga
11. La domanda che Kant si pone all’inizio dell’analitica è:
Come è possibile una fisica pura? cioè
Cosa fonda l’oggettività della fisica?
La facoltà dell’intelletto è al centro della riflessione dell’estetica trascendentale
produce
Categorie
Concetti empirici:
Gli oggetti, i Sono leggi della Ma cosa ci garantisce
Concetti puri: mente, ci permettono
contenuti della l’oggettività delle
Le funzioni pure, di mettere in
conoscenza categorie?
innate, connessione i dati
intellettuale Per mezzo dei trascendentali, a della sensibilità
priori dell’intelletto
Problema della
DEDUZIONE TRASCENDENTALE
Ma cosa permette l’applicazione delle
categorie ai dati della sensibilità se le due Problema dello
facoltà sono eterogenee? SCHEMATISMO TRASCENDENTALE
12. Kant deduce le categorie dalla tavola dei giudizi
Leggi dell’ente,
cioè dai possibili tipi di connessioni tra dati della
predicamenti che
sensibilità
Aristotele attribuiscono una Unità
modificazione della QUANTITA’ Pluralità
sostanza come Totalità
predicato. Sono
dieci. Sono Realtà Hume: la causalità ha
Le categorie sono dodici e QUALITA’ Negazione solo fondamento
ricavate per
Limitazione psicologico
sono leggi della mente, induzione
funzioni che la mente applica Sostanza
al fenomeno, sono ricavate a RELAZIONE Causalità
Azione reciproca
priori, senza far ricorso ai Kant: la causalità è una
Possibilità legge necessaria e
dati della sensibilità MODALITA’
Esistenza universale basata su un
Necessità elemento a priori
13. I giudizi sono abbinamenti di un predicato ad un soggetto, proposizioni.
Sono la modalità di espressione della scienza
La scienza si esprime invece
A priori in giudizi
ANALITICO Universali e necessari
SINTETICI A PRIORI
Non arricchisce il soggetto. Non dice
nulla di nuovo, è una tautologia,
esplica ciò che è già stato detto
Universali Estensivi del
ES: Tutti i corpi sono estesi
nostro sapere
A posteriori, basato sull’esperienza Praticamente prendendo le parti
migliori di ognuno dei giudizi
SINTETICO Non universale ma contingente
Arricchisce il soggetto.
È estensivo del nostro sapere
ES: Tutti i corpi sono pesanti
14. IO PENSO
Deduzione =
spiegazione
della pretesa
L’atto o la sintesi Categoria delle categorie Autocoscienza
della legittimità
delle categorie mediante la quale le La condizione di applicabilità Spontanea coscienza che il
dodici categorie di tutte le categorie, soggetto ha di sé come
(dal lessico
dell’intelletto vengono fondamento della possibilità ente pensante,
giuridico)
ricondotte all’unità di conoscere, comune agli appercezione
esseri razionali trascendentale pura e
originaria di me come ente
pensante, la capacità che
Se così fosse avrei un di cogliere me stesso
ho
Hume L’io è solo un fascio di percezioni <<me variopinto>> come esistente
Cartesio Il cogito è un contenitore di idee L’io penso è attività
non materia
15. A questo punto sorge un altro problema:
Se sensibilità e intelletto sono diversi per genere, cioè sono facoltà
completamente eterogenee come affermava nella Dissertazione
Come è possibile che la conoscenza è data dalla perfetta interazione tra queste due facoltà?
Cosa permette l’applicazione delle categorie ai dati della sensibilità?
Lo schema temporale C’è uno schema per ogni
Insieme dei rapporti formali di un fenomeno
categoria:
Categoria Schema
Sostanza Permanenza
Causalità Successione
Fonda la fisica
Prodotto dall’immaginazione Temporalizza le Quantità Numero
produttiva, facoltà categorie
dell’intelletto che ci permette La legge fondamentale della fisica è la legge di
di ricordare un oggetto anche conservazione della materia fondata sullo schema della
quando non è davanti a noi permanenza nel tempo
16. La domanda che Kant si pone all’inizio della dialettica è:
E’ possibile applicare i fondamenti della conoscenza scientifica alla metafisica?
La facoltà della ragione intesa in senso stretto è al centro
della riflessione della dialettica trascendentale
Non è una facoltà deputata a Procede per paralogismi e non ha
conoscere; è l’intelletto quando fondamento scientifico
cerca di trascendere l’esperienza
produce
Anima Psicologia Razionale Campi di
Totalità dei fenomeni interni indagine della
metafisica
Mondo Cosmologia Razionale tradizionale
Idee
Totalità dei fenomeni esterni (pretese scienze)
Dio Teologia Razionale
Condizione assoluta di tutto
Il motivo per cui l’intelletto cerca di trascendere l’esperienza è la necessità di cogliere la
totalità, la causa ultima, per questo la ragione è definita facoltà dell’incondizionato
17. Secondo Kant i campi di indagine della Metafisica tradizionale
procedono per paralogismi, cioè ragionamenti sbagliati e compiono
degli errori logici fondamentali
Affermando che l’anima esiste si applica la
L’anima è una sostanza,
categoria di sostanza all’Io Penso, cioè alla
semplice, incorruttibile,
condizione di applicabilità delle categorie,
identica a se nel tempo,
il che è impossibile
totalità dei fenomeni L’anima corrisponde
interni all’Io Penso Kantiano
L’anima non esiste
almeno dal punto di
vista teoretico
18. Si parla di paralogismi anche per quanto riguarda la cosmologia.
Kant dimostra che i ragionamenti sul mondo sono vani e illusori. Mondo = totalità delle
Generalmente la cosmologia tradizionale si pone quattro domande, la condizioni della natura
risposta a queste domande ha sempre portato a contraddizioni, o antinomie
Kant mostra che queste antinomie
Finito
1) Il mondo è finito o infinito? sono solo apparenti e che in realtà
Infinito sono false entrambe (le prime due)
oppure sono vere entrambe (le
Semplice
2) Nel mondo c’è qualcosa di semplice e ultime due) e riferite a campi
Composto
indivisibile? concettuali differenti. Le domande
Libero arbitrio sono infatti prive di fondamento
3) C’è libertà o solo causalità naturale? perché, concepito il mondo in questo
Causalità naturale modo, nulla si potrà sapere con
Causa prima certezza a livello teoretico.
4) Esiste una causa prima?
Mancanza di causa prima
Il mondo non esiste almeno dal punto di vista teoretico
19. La teologia razionale tratta dell’idea di Dio. Kant confuta le tre prove
più comuni dell’esistenza di Dio:
Esistenza di Dio a partire dal concetto di Si passa arbitrariamente dal piano
Prova logico a quello ontologico. E’ una
Dio come ente perfetto quindi dotato anche tautologia
Ontologica: dell’attributo dell’esistenza
Viene utilizzata la categoria di causalità
oltre l’ambito dei fenomeni, e
Ogni contingente ha la sua causa, successivamente anche la categoria di
Prova deve esistere necessariamente una esistenza, si commette un errore logico
Cosmologica: causa ultima: Dio
Viene utilizzata la categoria di esistenza
La natura è ordine, armonia e sempre arbitrariamente, incorre
Prova nell’errore della prima prova
bellezza; solo una mente intelligente
Fisico-Teleologica: può averle dato questo: Dio
Dio non esiste almeno dal punto di vista teoretico
20. È uno scritto sulla morale. È quindi una riflessione sull’agire pratico dell’uomo nei confronti dell’altro uomo. Kant afferma
che nel mondo esiste già una morale perché esiste un contesto relazionale, se non ci fosse una morale noi non
esisteremmo già più. Il compito della filosofia della morale non è dunque quello di stabilire un nuovo elenco di valori, ma
quello di definire le condizioni formali dell’universalità delle leggi morali esistenti.
L’uomo agisce in vista di obiettivi e possiede la
Volontà = Facoltà dell’uomo di porsi degli obiettivi e di
comportarsi in modo conforme ad essi
può essere
determinata da
esperienza ragione
Moralità universale
Perché il comportamento dell’uomo sia
Massima Legge morale
considerato veramente morale la volontà
Principio, regola di Determinazione della volontà
comportamento, soggettivo, riconosciuta come oggettiva, deve essere determinata dalla legge
valida solo per il singolo estendibile a tutti morale, non dalla massima
21. Si escludono dunque le etiche fondate sull’ esperienza
personale o sensibilità perché si ridurrebbero a massime
Utilitarismo Edonismo Eudemonismo
Ricerca dell’utile Ricerca del piacere Ricerca della felicità
Da cosa deve essere guidata allora la
volontà? Deve essere condizionata a priori, fuori da
dalla
Ragione qualsiasi esperienza personale
Subordina il comando al
raggiungimento di un obiettivo
Ipotetico
La sensibilità deve essere sottoposta
Imperativo alla ragione che darà alla volontà le
Categorico regole o imperativi da seguire
Non subordina il comando a
nulla. È privo di contenuti
È la vera legge morale , ha carattere formale e
universale, si esprime con il “tu devi”
22. La morale così come non deve subire condizionamenti da
parte dell’esperienza non deve subire condizionamenti da
parte di elementi esterni
Condizionata da leggi,
Si configura così come morale autonoma, non eteronoma religione, ideologie
L’uomo deve essere quindi libero
Non si può avere esperienza della libertà perciò dal punto
di vista teoretico la libertà non esiste ma essa è
La libertà è condizione formale necessità dell’esistenza della moralità e dato che
agire morale quest’ultima esiste anche la libertà esiste almeno
nell’ambito concettuale dell’agire pratico
Se la libertà fosse totale e la volontà fosse davvero
determinata solo dalla ragione noi non saremmo buoni ma
santi ed esisterebbe un
Regno dei fini
Ogni uomo considerato sempre come
fine e mai come mezzo
23. Come condizione
1) La libertà formale dell’esistenza Anima e Dio, proprio quelle idee che
della moralità Kant aveva negato nella dialettica
vengono qui riaffermate poiché esse
Come unica possibilità di non sono divenute oggetti di una
2) L’immortalità dell’anima raggiungere l’equivalenza conoscenza teoretica ma Kant
virtùfelicità ammette che siano necessarie
all’uso pratico, questi concetti non
appartengono alla ragione
Come garante
3) L’esistenza di Dio
dell’esistenza della speculativa ma solo ed
moralità esclusivamente alla morale