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Inquinamento delle
acque sotterranee
nei comuni di Biella e Gaglianico
Inquinamento delle
Autori                                                                                                         acque sotterranee
Gianfranco Piancone - Dipartimento di Biella, Arpa Piemonte                                                    nei comuni di Biella e Gaglianico
Gabriella Porta - Dipartimento di Biella, Arpa Piemonte
Federica Facchino - Provincia di Biella
Michelangelo Valenti - ASL Biella                                                        La presente pubblicazione è un importante momento nell’ottica di una corretta
Alessandro Marola - ASL Biella                                                         e trasparente informazione ai cittadini sulle problematiche ambientali presenti nella

Cartografia                                                                            nostra provincia.

Pancrazio Bertaccini - Dipartimento di Biella, Arpa Piemonte                             Dal mese di giugno 2010 il Dipartimento di Biella di Arpa Piemonte ha
                                                                                       avviato accertamenti sull’acqua della falda superficiale, dopo il rinvenimento di
Fotografie
                                                                                       tetracloroetilene e tricloroetilene in corrispondenza di pozzi captanti le acque della
Archivio Arpa Piemonte e ASL di Biella
                                                                                       falda profonda, in un’area compresa tra la porzione meridionale del territorio comunale
Coordinamento editoriale e redazionale                                                 di Biella ed il territorio di Gaglianico, dove hanno sede il Parco Commerciale gli Orsi
Roberta Meotto, Elisa Bianchi - Comunicazione istituzionale, Arpa Piemonte             e l’acquedotto di Gaglianico.

Ideazione e progetto grafico                                                             Con questo opuscolo Arpa Piemonte, ASL e Provincia di Biella illustrano alla

Briefing Adv, Torino                                                                   cittadinanza perché sono state ricercate tali sostanze, dove sono state trovate e in
                                                                                       quali quantità, come è stato gestito il fenomeno finora e cosa si pensa di fare in futuro.
Foto di copertina
                                                                                         Riteniamo importante spiegare ai cittadini interessati dalla contaminazione quali rischi
Lena Pautina - www.sxc.hu
                                                                                       comporta questo inquinamento e quali sono i comportamenti più idonei da adottare.
                                                                                         Il dialogo con i cittadini costituisce un elemento portante nelle strategie
                                                                                       comunicative della Provincia di Biella insieme ad una politica di attenzione e
                                                                                       prevenzione sulle possibili criticità ambientali svolta in sinergia con il Dipartimento di
                                                                                       Biella di Arpa Piemonte.
                                                                                         L’attività proseguirà con la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro che vedrà
Si ringrazia il Comune di Fabriano                                                     coinvolti i diversi soggetti che operano sul territorio interessato dalla contaminazione
                                                                                       quali Provincia, Arpa, Regione, Comuni e Asl.
ISBN 978-88-7479-102-6
Copyright © 2011, Arpa Piemonte
Via Pio VII, 9 – 10123 Torino – Italia                                                 Direttore Generale               Assessore all’Ambiente                  Commissario
                                                                                        Arpa Piemonte                     Provincia di Biella                    ASL Biella
L’Arpa Piemonte non è responsabile per l’uso che può essere fatto delle informazioni
contenute in questo documento. La riproduzione è autorizzata citando la fonte.           Silvano Ravera                     Fausto Governato                     Carla Peona
Indice                                                                                                                 In sintesi

In sintesi ...........................................................................................................1     Le indagini effettuate nel secondo semestre 2010 dal Dipartimento di

Come è emersa la problematica ambientale                                                                                  Biella di Arpa Piemonte, hanno permesso di individuare una contaminazione
e cosa ha provocato la contaminazione.........................................................2                           della falda acquifera da   solventi clorurati   che, partendo dalla porzione

Zone interessate dalla contaminazione ........................................................3                           meridionale del territorio comunale di Biella, si estende per circa 3 kmq

Concentrazioni rilevate ...................................................................................3
                                                                                                                          interessando il territorio di Gaglianico fino al confine con Sandigliano.

Pozzi potabili....................................................................................................6         Le fonti di inquinamento riscontrate sono due: una piuttosto recente,

Cos’è il tetracloroetilene e come si disperde nell’ambiente ......................7                                       riconducibile ad un’azienda ancora attiva che ha avviato la procedura

                                                                                                                          di bonifica ed un’altra storica verosimilmente connessa ad attività non
Effetti sulla salute ............................................................................................8
                                                                                                                          più esistenti, per la quale non è ad oggi possibile individuare i soggetti
Cosa dice la normativa sulla potabilità,
                                                                                                                          responsabili.
la contaminazione ambientale e la bonifica .................................................10

La bonifica: tempi e metodi ..........................................................................10                    Le autorità competenti si stanno occupando della contaminazione

Azioni intraprese dalle Pubbliche Amministrazioni                                                                         attraverso azioni di totale protezione della potabilità delle acque,
per la gestione del fenomeno .......................................................................11                    prevenzione della diffusione dell’inquinamento e di monitoraggio della

Azioni di monitoraggio ..................................................................................12               zona interessata. È inoltre in corso di istituzione un tavolo tecnico per la

                                                                                                                          gestione del fenomeno.
Azioni future ...................................................................................................14

Bibliografia .....................................................................................................15

Approfondimenti ............................................................................................15




                                                                                                                           Glossario        solventi clorurati:
                                                                                                                                            solventi organici di sintesi contenenti cloro
                                                                                                                                            autorità competente:
                                                                                                                                            amministrazione che valuta documentazione,
                                                                                                                                            acquisisce pareri e rilascia autorizzazioni

                                                                                                                                                                                                         1
Come è emersa la problematica ambientale
                                                                                                      Zone interessate dalla contaminazione
         e cosa ha provocato la contaminazione
         Ai     fini   dell’individuazione                                                            La contaminazione da tetracloroetilene ed altri solventi derivanti dalla sua degrada-
    dell’origine dell’inquinamento,                                                                 zione (ad esempio il tricloroetilene, commercialmente noto come trielina), presenta le
    dell’estensione dell’area con-                                                                  maggiori concentrazioni nella falda acquifera superficiale, posta a profondità compresa
    taminata (definita pennacchio                                                                   tra 5 e 30 m dal livello del suolo, nell’area dei territori comunali di Biella e Gaglianico fino
    di        contaminazione) e dei                                                                 al confine con Sandigliano. L’area contaminata, pari a circa 3 kmq, (Fig. 2) è compresa
    soggetti interessati dalla stes-                                                                tra via Candelo, via Cottolengo (Biella), via Gramsci, via Marconi, via Dante Alighieri
    sa, sono stati analizzati circa                                                                 (Gaglianico) e la S.P. 230 (Corso Europa – via Cavour) e si estende a sud fino al confine
    80 pozzi privati. Su tutti i cam-                                                               tra Gaglianico e Sandigliano.
    pioni di acqua di falda preleva-                                                                  Le indagini effettuate su alcuni pozzi profondi hanno inoltre consentito di rilevare un
    ti è stata effettuata la ricerca                                                                limitato e circoscritto interessamento della seconda falda, presente a profondità com-
    analitica dei solventi clorurati:                                                               presa tra 80 e 100 m, probabilmente causato da vecchi pozzi che hanno messo in
    tetracloroetilene ed altri pro-                                                                 comunicazione le due falde (Fig. 2).
    dotti derivanti dalla sua degra-
    dazione quali tricloroetilene,
    1,2-dicloroetilene e cloruro di                                                                   Concentrazioni rilevate
                                             Fig. 1 - Pozzo
    vinile (Fig. 1).

         Grazie a queste indagini Arpa ha individuato due distinte fonti di contaminazione:           Le concentrazioni di tetracloroetilene rilevate nell’estate 2010 in corrispondenza dei
         •     un evento che ha avuto origine da via Cottolengo, contraddistinto da concen-         pozzi privati sono molto variabili in funzione della distanza dalla sorgente. In prossimità
               trazioni molto elevate (oltre 10.000 microgrammi per litro), a fronte di un limi-    delle due sorgenti i valori sono molto elevati ed il picco massimo registrato nel mese di
               te di legge di 1,1 µg/l, riconducibile all’attività di lavasecco svolta in passato   agosto 2010 ha superato i 10.000 microgrammi per litro.
               da un’azienda ancora attiva che attualmente sta provvedendo alla bonifica;             La fig. 2 illustra le concentrazione di tetracloroetilene, suddivise per classi di valori,
         •     un episodio verosimilmente connesso ad attività non più esistenti, che presenta      rilevate sui pozzi privati indagati.
               valori massimi in un pozzo privato di via Candelo, caratterizzato da una maggiore
               presenza di prodotti di biodegradazione.
         Queste indagini hanno permesso inoltre di definire in dettaglio l’area coinvolta ed il
    livello di contaminazione.


                                                                                                      Glossario          pennacchio    di contaminazione:
                                                                                                                         area interessata dall’inquinamento della falda
                                                                                                                         microgrammo:
                                                                                                                         1/1.000.000 di grammo (1μg/l = 0,001 mg/l)

2                                                                                                                                                                                                      3
Fig. 2 - Area contaminata
Cos’è il tetracloroetilene
    Pozzi potabili
                                                                                  e come si disperde nell’ambiente
                                L’approvvigionamento idropotabile di Ga-          Il tetracloroetilene è un prodotto chimico creato dall’uomo, noto anche come perclo-
                              glianico è garantito da un campo pozzi che        roetilene (pce) e tetracloroetene. La sua formula chimica è C2CI4
                              attinge dalla falda profonda, ubicato ad est
                                                                                                                           Si presenta come un liquido chiaro, non infiam-
                              dell’area interessata dal pennacchio di con-                Cl                 Cl          mabile a temperatura ambiente. Per le sue pro-
                              taminazione (Fig. 2). La presenza di vecchi
                                                                                                                         prietà di ottimo solvente, è ampiamente utilizzato
                              pozzi ad uso industriale, che prelevano da
                                                                                                                         per la pulizia a secco di tessuti, per lo sgrassaggio
                              due falde, crea fenomeni di miscelamento
                                                                                          Cl                 Cl          dei metalli e in numerosi processi chimici. È inoltre
                              delle acque che possono compromettere la
                                                                                                                         reperibile per uso domestico.
                              qualità delle acque potabili.

                                Nella falda acquifera profonda sono sta-          Le sue caratteristiche principali sono la densità nettamente maggiore dell’acqua, la

                              te rilevate negli ultimi anni tracce di tetra-    limitata solubilità in acqua e l’elevata volatilità. Per queste caratteristiche nel suolo e
                              cloroetilene e tricloroetilene in alcuni pozzi    sottosuolo è spesso presente in fase separata immiscibile, nota in letteratura come
                              dell’acquedotto comunale di Gaglianico.           “Fase   densa non acquosa”
                              I valori riscontrati sull’acqua distribui-        (dnapl).
    Fig. 3 - Acquedotto
                              ta all’utenza non hanno mai presenta-               Qualora sversato sul suolo, si
                              to superamenti dei limiti previsti dalla
                                                                                infiltra nel terreno e migra vertical-
                              normativa vigente.
                                                                                mente all’interno della falda fino a
                                Al fine di salvaguardare la buona quali-        raggiungere una zona impermea-
                              tà e la potabilità delle acque destinate al       bile sulla quale si stratifica.
                              consumo umano le Autorità Competen-
                                                                                  Da una recente indagine stati-
                              ti hanno previsto azioni di prevenzione
                                                                                stica risulta che l’utilizzo naziona-
                              dell’inquinamento (mediante ordinanza di
                                                                                le annuo di tetracloroetilene nelle
                              chiusura dei pozzi che mettono in comu-
                                                                                lavanderie a secco è dell’ordine di
                              nicazione due falde diverse) e di protezio-
                                                                                100.000 quintali, con un consumo
                              ne della rete idropotabile con la posa di
                                                                                stimato presunto per lavanderia di                                        Fig. 5 - Lavasecco
                              filtri a carboni attivi sui pozzi idropotabili.
                              L’acqua erogata al consumo umano è                circa 400 Kg/anno (Fig. 5).

                              pertanto totalmente sicura (Fig. 3 e 4).            Da uno studio condotto nel
                                                                                                                           Glossario         pce:
                                Il controllo dei pozzi potabili è assicurato    1997 negli Stati Uniti si è stimato                          percloroetilene
                              da CORDAR S.p.a., Ente gestore dell’ac-           che sul territorio americano fos-                            dnapl:
    Fig. 4 - Carboni attivi                                                     sero presenti più di 400.000 siti
                              quedotto, e dall’ASL.                                                                                          Fase Densa Non Acquosa

6                                                                                                                                                                                7
contaminati da solventi clorurati, di cui la metà inquinati da tetracloroetilene.                   A partire da agosto 2010 i
                                                                                                      Comuni hanno emesso ordinan-
      Il tetracloroetilene è scarsamente degradabile, tuttavia in particolari condizioni e in
                                                                                                      ze di divieto di utilizzo (a qualsiasi
    tempi molto lunghi può progressivamente decomporsi in composti a più basso numero
                                                                                                      scopo) delle acque attinte da poz-
    di atomi di cloro, dando luogo pertanto a tricloroetilene, 1,2-dicloroetilene, cloruro di
                                                                                                      zi ubicati nella zona contaminata.
    vinile (composto cancerogeno, più pericoloso del prodotto di partenza) ed infine etilene.
                                                                                                      Questi provvedimenti sono stati
      In Italia la legge considera i rifiuti contenenti tetracloroetilene come rifiuti pericolosi,    adottati in quanto:
    pertanto tali rifiuti non devono essere smaltiti in fognatura.                                          “Il PCE può essere assorbito sia
                                                                                                      dalle radici di molte specie vege-
                                                                                                      tali ed arboree sia dalle foglie delle
                                                                                                      piante a seguito della sua volatiliz-
      Effetti sulla salute                                                                            zazione dai suoli contaminati. Sono
                                                                                                      stati anche descritti fenomeni di

      Il tetracloroetilene è assorbito dall’uomo principalmente per inalazione e per ingestio-        contaminazione del foraggio e di

    ne di acqua e alimenti e, in minima parte, attraverso la cute.                                    vegetali coltivati. Questi fenomeni

      Nel caso di inalazione gli organi colpiti dagli effetti tossici sono il sistema nervoso         di assorbimento del PCE da parte

    centrale, il fegato e i reni. In seguito all’inalazione di dosi elevate di PCE per un breve       delle piante sono, del resto, utiliz-

    periodo (a partire da 339 mg/m3 e fino a 1890–2600 mg/m3), è stata osservata la pro-              zati nella costituzione di sistemi di

    gressiva comparsa di irritazioni degli occhi, della pelle e del tratto respiratorio, vertigini,   fitodepurazione degli ambienti ac-

    nausea, disturbi alla vista, mal di testa, sonnolenza e stato di incoscienza. Esposizioni         quatici e delle acque sotterranee”.2

    inalatorie prolungate o ripetute al PCE possono produrre oltre a infiammazioni della                Tali ordinanze sono inoltre ne-
    pelle e del tratto respiratorio anche danni al fegato e ai reni e causare l’insorgenza di         cessarie al fine di limitare il tra-
    tumori (come nel caso di esposizione prolungata nei luoghi di lavoro).                            sferimento e ricircolo del conta-
      In seguito all’ingestione di acqua e alimenti contaminati da PCE, per un breve o lungo          minante nelle matrici ambientali.
    periodo, non vi sono molti dati sull’uomo e la maggioranza di essi deriva da studi su             Il prelievo di acqua provoca infatti
    animali da laboratorio.                                                                           un richiamo di acqua contaminata
      Per l’esposizione orale umana a breve termine si riportano effetti a livello del sistema        al pozzo, deformando e accele-
    nervoso, cardiovascolare e del fegato. Per esposizioni molto prolungate il PCE provoca            rando il moto di flusso naturale della falda. Inoltre l’irrigazione del terreno produce un
    tumori negli animali di laboratorio. Per la valutazione del rischio di insorgenza di tumori       trasferimento del contaminante ad altre matrici ambientali, quali aria e suolo.
    nell’uomo, in generale si fa riferimento a quanto viene stabilito dall’Agenzia Internazio-
    nale per la Ricerca sul Cancro (AIRC). L’AIRC ha classificato il PCE come “probabile
    cancerogeno umano”, inserendolo nel Gruppo 2°, che sta a significare che per esso
                                                                                                         1
                                                                                                           Estratto da “Inquinamento delle acque sotterranee nei quartieri di Santa Maria e Campo Sportivo di Fabriano”,
    vi sono sufficienti evidenze scientifiche di insorgenza di tumori negli animali e limitate        http://www.piazzalta.it/download/Pubblicazione_tetracloroetilene_ultima_versione.pdf, (dicembre 2011)
    evidenze di insorgenza di tumori negli esseri umani.1                                               2
                                                                                                            ibidem


8                                                                                                                                                                                                                          9
Per la bonifica della sorgente di contaminazione riscontrata in via Candelo, non è stato
       Cosa dice la normativa sulla potabilità,                                                        possibile individuare un soggetto responsabile e pertanto risultano più complesse le atti-
       la contaminazione ambientale e la bonifica                                                      vità di caratterizzazione della sorgente di contaminazione. Gli interventi dovranno essere
                                                                                                       attuati dalla Pubblica Amministrazione attraverso il reperimento di fondi pubblici, secondo
       Le norme che si occupano di solventi clorurati in Italia sono diverse e le concentrazio-
                                                                                                       il procedimento previsto dall’art. 250 del Testo Unico Ambientale (D.Lgs 152/06).
     ni ammissibili variano a seconda della finalità perseguita dalla normativa.
       Le acque potabili, destinate al consumo umano, sono regolamentate dal D.Lgs. 31/01.               In base a quanto stabilito dalla Legge Regionale in materia di contaminazione,
     La norma stabilisce che la somma di tetracloroetilene e tricloroetilene fornite                   l’approvazione del progetto di bonifica, nei casi di inquinamento che interessano
     attraverso una rete di distribuzione, nel punto in cui queste fuoriescono dai rubi-               i territori di più comuni come quello in esame, è di competenza della Provincia,
     netti, utilizzati per il consumo umano, non possa superare i 10 microgrammi/litro.                che acquisisce il parere tecnico dell’Arpa nell’ambito di una conferenza dei ser-
     Tale concentrazione è stata stabilita in base al principio di precauzione ed è circa 100          vizi, nella quale sono convocati anche i Comuni interessati dall’intervento.
     volte inferiore alle quantità necessarie a produrre effetti tossici sull’organismo umano.
       La presenza di solventi clorurati nelle matrici ambientali è invece regolamentata dal D.Lgs.
     152/06 (Testo Unico Ambientale). La normativa si occupa di definire i livelli accettabili nei       Azioni intraprese dalle Pubbliche Amministrazioni
     terreni e nelle acque sotterranee (Allegato 5, parte IV del D.Lgs 152/06 tabelle 1 e 2).            per la gestione del fenomeno
       Il valore fissato per il tetracloroetilene nelle acque sotterranee è di 1,1 micro-
                                                                                                         Nell’area interessata dalla contaminazione sono state emanate ordinanze di divieto di utiliz-
     grammi/litro e 1,5 microgrammi/litro per il tricloroetilene.
                                                                                                       zo di acqua dai pozzi privati, ai sensi dell’art. 50 del D. Lgs. n. 267 del 2000 in materia di uso
       Nei terreni i limiti di accettabilità cambiano a seconda della destinazione d’uso del
                                                                                                       dei pozzi domestici, dai sindaci di Biella (ord. n. 04/A3s del 19 agosto 2010), Gaglianico (ord.
     sito. Nel caso del tetracloroetilene le concentrazioni ammissibili sono di 0,5 mg/kg per
                                                                                                       n. 50 del 19 agosto 2010) e Ponderano (ord. n. 20 del 19 agosto 2010). A seguito dei risul-
     terreni residenziali e 20 mg/Kg nel caso di terreni ad uso commerciale e industriale.
                                                                                                       tati del monitoraggio condotto da Arpa, l’estensione dell’area
       In caso di superamento di tali valori devono essere intrapresi interventi di bonifica.          interessata nel comune di Gaglianico è stata modificata e ri-
                                                                                                       dotta con ordinanza n. 15 del 6 giugno 2011.
                                                                                                         La Provincia di Biella si è attivata ai sensi della L.R. 22/96
       La bonifica: tempi e metodi                                                                     per verificare le caratteristiche costruttive dei pozzi e ha
                                                                                                       chiesto ai titolari delle concessioni di derivazione in essere

       Le azioni di bonifica dell’area sono volte a interrompere, isolare e asportare le sorgenti      di provvedere al ricondizionamento o alla chiusura di

     riscontrate nel suolo/sottosuolo ed a rimuovere la contaminazione dalle acque sotterra-           11 pozzi con filtri che captano sia la falda superficiale sia

     nee con interventi diretti alla Falda Freatica.                                                   la falda profonda. Ad oggi sono stati presentati i progetti
                                                                                                       per l’adeguamento di 4 pozzi ed è stata documentata la
       Nel caso in esame l’azienda responsabile della contaminazione di via Cottolengo
                                                                                                       conformità di altri 3 pozzi.
     sta proseguendo le attività di indagine per definire in dettaglio ubicazione, caratteristi-
     che della sorgente di contaminazione e modalità di diffusione del contaminante nel suolo e
     sottosuolo. Queste conoscenze permetteranno di intervenire con la tecnologia più idonea a           Glossario          Falda Freatica:
     rimuovere il contaminante ancora presente nel terreno e a interrompere la sua propagazio-                              acqua che scorre nel sottosuolo
     ne nelle acque sotterranee. In relazione alla persistenza del contaminante si prevedono co-                            ricondizionamento:
     munque tempi lunghi (parecchi anni) per la bonifica dell’area e per il risanamento della falda.                        adeguamento della tubazione di rivestimento del pozzo

10                                                                                                                                                                                                          11
di valutare l’evoluzione del fenomeno legato al deflusso naturale della falda.
                                 Azioni di monitoraggio                                                                          Alcune indagini effettuate su pozzi ubicati al di fuori dell’asse di propagazione sono
                                                                                                                               inoltre state mirate a verificare la possibilità di ridurre le zone soggette ad ordinanza.
                                 Arpa sta proseguendo nelle attività di costante monitoraggio dell’evoluzio-                     Le campagne di monitoraggio condotte nel 2011 sono state effettuate nei mesi di
        ne della contaminazione, mediante prelievi, analisi ed elaborazione dei dati.                                          gennaio, febbraio, aprile, luglio e settembre.
        Nell’anno 2011 sono state condotte 4 campagne di monitoraggio su un gruppo di poz-                                       Il grafico illustra l’evoluzione del fenomeno riscontrato nei pozzi ubicati nell’area e qui
        zi ubicati a valle delle sorgenti, che verranno monitorati periodicamente al fine di tenere                            rappresentati procedendo da nord (Biella) verso sud (Gaglianico).
        sotto controllo il fenomeno e orientare le azioni di intervento (Fig. 6).                                                Va osservato che i valori rilevati risentono fortemente delle precipitazioni meteo-
                                 I pozzi selezionati sono i più significativi sulla base dell’indagine effettuata nel secon-   riche del periodo precedente il campionamento. In particolare le elevate concen-
        do semestre 2010, in quanto ubicati lungo l’asse di propagazione del contaminante,                                     trazioni di tetracloroetilene osservate nel corso della campagna di settembre 2011
        perlopiù contraddistinti da valori elevati del tetracloroetilene e/o situati nella porzio-                             sono in gran parte riconducibili all’abbassamento del livello di falda, a sua volta
        ne terminale del pennacchio. Questi ultimi sono importanti in quanto consentono                                        connesso alla prolungata assenza di precipitazioni meteoriche.
     Concentrazione PCE [µg/l]




                         Concentrazione tetracloroetilene pozzi selezionati nelle 5 campagne di monitoraggio                                                                                              Fig. 6 - Prelievo


12                                                                                                                                                                                                                             13
Azioni future                                                                                Bibliografia

       Si sta costituendo il gruppo di lavoro, che vedrà coinvolti diversi soggetti che operano     •    http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_
     sul territorio, per la gestione dell’inquinamento delle acque sotterranee da tetracloroeti-         PUBBLICAZIONI&nextPage=PUBBLICAZIONI/Tutti_i_titoli/Prevenzione_e_sicurezza/
                                                                                                         Il_rischio_chimico_nelle_lavanderie_a_secco/Il_rischio_chimico_nelle_lavanderie_a_
     lene nei territori comunali interessati allo scopo di:
                                                                                                         secco/info-752435436.jsp (dicembre 2011)
       •    fornire indirizzi operativi per la gestione della contaminazione delle acque            •	   US	EPA,	Proceedings	of	the	symposium	on	natural	attenuation	of	chlorinated	
            sotterranee;                                                                                 organics	in	ground	water,	EPA/540/R-97/504 (1997)

       •    coordinare le azioni necessarie per limitare l’impatto sulla risorsa idrica potabile;   •	   Biorisanamento	anaerobico	in	situ	di	falde	contaminate	da	solventi	clorurati.	
                                                                                                         Proposta	di	protocollo	di	indagine	per	la	valutazione	di	fattibilità,	
       •    garantire il monitoraggio della falda;
                                                                                                         Provincia di Milano – Dipartimento di Chimica della Sapienza Università di Roma (2006)
       •    individuare modalità efficaci ed economicamente sostenibili per la bonifica                  in http://www.provincia.milano.it/ambienteold/bonifiche/doc/atti_2006_protocollo_
            della sorgente inquinante più vecchia.                                                       biorisanamento_uniroma.pdf (dicembre 2011)
                                                                                                    •	   Proposta	di	linea	guida	su	“Individuazione	e	trattamento	mediante	biorisana-
                                                                                                         mento	anaerobico	in	situ	di	solventi	clorurati	in	fase	densa	separata	(DNAPL)”,	
                                                                                                         Provincia di Milano – Dipartimento di Chimica della Sapienza Università di Roma (2006)
                                                                                                         in http://www.provincia.milano.it/ambienteold/bonifiche/doc/atti_2006_protocollo_
                                                                                                         biorisanamento_uniroma.pdf (dicembre 2011)
                                                                                                    •	   Inquinamento	delle	acque	sotterranee	nei	quartieri	di	Santa	Maria	e	Campo	
                                                                                                         Sportivo	di	Fabriano,	in http://www.piazzalta.it/download/Pubblicazione_
                                                                                                         tetracloroetilene_ultima_versione.pdf (dicembre 2011)




                                                                                                    Approfondimenti

                                                                                                    Informazioni più dettagliate saranno disponibili nei seguenti siti web:
                                                                                                    •    www.arpa.piemonte.it
                                                                                                    •    www.aslbi.piemonte.it
                                                                                                    •    www.provincia.biella.it
                                                                                                    •    www.comune.biella.it
                                                                                                    •    www.comune.gaglianico.bi.it
                                                                                                    •    www.comune.ponderanobi.it




14
L'inquinamento delle acque sotterranee nei comuni di Biella e Gaglianico

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L'inquinamento delle acque sotterranee nei comuni di Biella e Gaglianico

  • 1. Inquinamento delle acque sotterranee nei comuni di Biella e Gaglianico
  • 2. Inquinamento delle Autori acque sotterranee Gianfranco Piancone - Dipartimento di Biella, Arpa Piemonte nei comuni di Biella e Gaglianico Gabriella Porta - Dipartimento di Biella, Arpa Piemonte Federica Facchino - Provincia di Biella Michelangelo Valenti - ASL Biella La presente pubblicazione è un importante momento nell’ottica di una corretta Alessandro Marola - ASL Biella e trasparente informazione ai cittadini sulle problematiche ambientali presenti nella Cartografia nostra provincia. Pancrazio Bertaccini - Dipartimento di Biella, Arpa Piemonte Dal mese di giugno 2010 il Dipartimento di Biella di Arpa Piemonte ha avviato accertamenti sull’acqua della falda superficiale, dopo il rinvenimento di Fotografie tetracloroetilene e tricloroetilene in corrispondenza di pozzi captanti le acque della Archivio Arpa Piemonte e ASL di Biella falda profonda, in un’area compresa tra la porzione meridionale del territorio comunale Coordinamento editoriale e redazionale di Biella ed il territorio di Gaglianico, dove hanno sede il Parco Commerciale gli Orsi Roberta Meotto, Elisa Bianchi - Comunicazione istituzionale, Arpa Piemonte e l’acquedotto di Gaglianico. Ideazione e progetto grafico Con questo opuscolo Arpa Piemonte, ASL e Provincia di Biella illustrano alla Briefing Adv, Torino cittadinanza perché sono state ricercate tali sostanze, dove sono state trovate e in quali quantità, come è stato gestito il fenomeno finora e cosa si pensa di fare in futuro. Foto di copertina Riteniamo importante spiegare ai cittadini interessati dalla contaminazione quali rischi Lena Pautina - www.sxc.hu comporta questo inquinamento e quali sono i comportamenti più idonei da adottare. Il dialogo con i cittadini costituisce un elemento portante nelle strategie comunicative della Provincia di Biella insieme ad una politica di attenzione e prevenzione sulle possibili criticità ambientali svolta in sinergia con il Dipartimento di Biella di Arpa Piemonte. L’attività proseguirà con la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro che vedrà Si ringrazia il Comune di Fabriano coinvolti i diversi soggetti che operano sul territorio interessato dalla contaminazione quali Provincia, Arpa, Regione, Comuni e Asl. ISBN 978-88-7479-102-6 Copyright © 2011, Arpa Piemonte Via Pio VII, 9 – 10123 Torino – Italia Direttore Generale Assessore all’Ambiente Commissario Arpa Piemonte Provincia di Biella ASL Biella L’Arpa Piemonte non è responsabile per l’uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questo documento. La riproduzione è autorizzata citando la fonte. Silvano Ravera Fausto Governato Carla Peona
  • 3. Indice In sintesi In sintesi ...........................................................................................................1 Le indagini effettuate nel secondo semestre 2010 dal Dipartimento di Come è emersa la problematica ambientale Biella di Arpa Piemonte, hanno permesso di individuare una contaminazione e cosa ha provocato la contaminazione.........................................................2 della falda acquifera da solventi clorurati che, partendo dalla porzione Zone interessate dalla contaminazione ........................................................3 meridionale del territorio comunale di Biella, si estende per circa 3 kmq Concentrazioni rilevate ...................................................................................3 interessando il territorio di Gaglianico fino al confine con Sandigliano. Pozzi potabili....................................................................................................6 Le fonti di inquinamento riscontrate sono due: una piuttosto recente, Cos’è il tetracloroetilene e come si disperde nell’ambiente ......................7 riconducibile ad un’azienda ancora attiva che ha avviato la procedura di bonifica ed un’altra storica verosimilmente connessa ad attività non Effetti sulla salute ............................................................................................8 più esistenti, per la quale non è ad oggi possibile individuare i soggetti Cosa dice la normativa sulla potabilità, responsabili. la contaminazione ambientale e la bonifica .................................................10 La bonifica: tempi e metodi ..........................................................................10 Le autorità competenti si stanno occupando della contaminazione Azioni intraprese dalle Pubbliche Amministrazioni attraverso azioni di totale protezione della potabilità delle acque, per la gestione del fenomeno .......................................................................11 prevenzione della diffusione dell’inquinamento e di monitoraggio della Azioni di monitoraggio ..................................................................................12 zona interessata. È inoltre in corso di istituzione un tavolo tecnico per la gestione del fenomeno. Azioni future ...................................................................................................14 Bibliografia .....................................................................................................15 Approfondimenti ............................................................................................15 Glossario solventi clorurati: solventi organici di sintesi contenenti cloro autorità competente: amministrazione che valuta documentazione, acquisisce pareri e rilascia autorizzazioni 1
  • 4. Come è emersa la problematica ambientale Zone interessate dalla contaminazione e cosa ha provocato la contaminazione Ai fini dell’individuazione La contaminazione da tetracloroetilene ed altri solventi derivanti dalla sua degrada- dell’origine dell’inquinamento, zione (ad esempio il tricloroetilene, commercialmente noto come trielina), presenta le dell’estensione dell’area con- maggiori concentrazioni nella falda acquifera superficiale, posta a profondità compresa taminata (definita pennacchio tra 5 e 30 m dal livello del suolo, nell’area dei territori comunali di Biella e Gaglianico fino di contaminazione) e dei al confine con Sandigliano. L’area contaminata, pari a circa 3 kmq, (Fig. 2) è compresa soggetti interessati dalla stes- tra via Candelo, via Cottolengo (Biella), via Gramsci, via Marconi, via Dante Alighieri sa, sono stati analizzati circa (Gaglianico) e la S.P. 230 (Corso Europa – via Cavour) e si estende a sud fino al confine 80 pozzi privati. Su tutti i cam- tra Gaglianico e Sandigliano. pioni di acqua di falda preleva- Le indagini effettuate su alcuni pozzi profondi hanno inoltre consentito di rilevare un ti è stata effettuata la ricerca limitato e circoscritto interessamento della seconda falda, presente a profondità com- analitica dei solventi clorurati: presa tra 80 e 100 m, probabilmente causato da vecchi pozzi che hanno messo in tetracloroetilene ed altri pro- comunicazione le due falde (Fig. 2). dotti derivanti dalla sua degra- dazione quali tricloroetilene, 1,2-dicloroetilene e cloruro di Concentrazioni rilevate Fig. 1 - Pozzo vinile (Fig. 1). Grazie a queste indagini Arpa ha individuato due distinte fonti di contaminazione: Le concentrazioni di tetracloroetilene rilevate nell’estate 2010 in corrispondenza dei • un evento che ha avuto origine da via Cottolengo, contraddistinto da concen- pozzi privati sono molto variabili in funzione della distanza dalla sorgente. In prossimità trazioni molto elevate (oltre 10.000 microgrammi per litro), a fronte di un limi- delle due sorgenti i valori sono molto elevati ed il picco massimo registrato nel mese di te di legge di 1,1 µg/l, riconducibile all’attività di lavasecco svolta in passato agosto 2010 ha superato i 10.000 microgrammi per litro. da un’azienda ancora attiva che attualmente sta provvedendo alla bonifica; La fig. 2 illustra le concentrazione di tetracloroetilene, suddivise per classi di valori, • un episodio verosimilmente connesso ad attività non più esistenti, che presenta rilevate sui pozzi privati indagati. valori massimi in un pozzo privato di via Candelo, caratterizzato da una maggiore presenza di prodotti di biodegradazione. Queste indagini hanno permesso inoltre di definire in dettaglio l’area coinvolta ed il livello di contaminazione. Glossario pennacchio di contaminazione: area interessata dall’inquinamento della falda microgrammo: 1/1.000.000 di grammo (1μg/l = 0,001 mg/l) 2 3
  • 5. Fig. 2 - Area contaminata
  • 6. Cos’è il tetracloroetilene Pozzi potabili e come si disperde nell’ambiente L’approvvigionamento idropotabile di Ga- Il tetracloroetilene è un prodotto chimico creato dall’uomo, noto anche come perclo- glianico è garantito da un campo pozzi che roetilene (pce) e tetracloroetene. La sua formula chimica è C2CI4 attinge dalla falda profonda, ubicato ad est Si presenta come un liquido chiaro, non infiam- dell’area interessata dal pennacchio di con- Cl Cl mabile a temperatura ambiente. Per le sue pro- taminazione (Fig. 2). La presenza di vecchi prietà di ottimo solvente, è ampiamente utilizzato pozzi ad uso industriale, che prelevano da per la pulizia a secco di tessuti, per lo sgrassaggio due falde, crea fenomeni di miscelamento Cl Cl dei metalli e in numerosi processi chimici. È inoltre delle acque che possono compromettere la reperibile per uso domestico. qualità delle acque potabili. Nella falda acquifera profonda sono sta- Le sue caratteristiche principali sono la densità nettamente maggiore dell’acqua, la te rilevate negli ultimi anni tracce di tetra- limitata solubilità in acqua e l’elevata volatilità. Per queste caratteristiche nel suolo e cloroetilene e tricloroetilene in alcuni pozzi sottosuolo è spesso presente in fase separata immiscibile, nota in letteratura come dell’acquedotto comunale di Gaglianico. “Fase densa non acquosa” I valori riscontrati sull’acqua distribui- (dnapl). Fig. 3 - Acquedotto ta all’utenza non hanno mai presenta- Qualora sversato sul suolo, si to superamenti dei limiti previsti dalla infiltra nel terreno e migra vertical- normativa vigente. mente all’interno della falda fino a Al fine di salvaguardare la buona quali- raggiungere una zona impermea- tà e la potabilità delle acque destinate al bile sulla quale si stratifica. consumo umano le Autorità Competen- Da una recente indagine stati- ti hanno previsto azioni di prevenzione stica risulta che l’utilizzo naziona- dell’inquinamento (mediante ordinanza di le annuo di tetracloroetilene nelle chiusura dei pozzi che mettono in comu- lavanderie a secco è dell’ordine di nicazione due falde diverse) e di protezio- 100.000 quintali, con un consumo ne della rete idropotabile con la posa di stimato presunto per lavanderia di Fig. 5 - Lavasecco filtri a carboni attivi sui pozzi idropotabili. L’acqua erogata al consumo umano è circa 400 Kg/anno (Fig. 5). pertanto totalmente sicura (Fig. 3 e 4). Da uno studio condotto nel Glossario pce: Il controllo dei pozzi potabili è assicurato 1997 negli Stati Uniti si è stimato percloroetilene da CORDAR S.p.a., Ente gestore dell’ac- che sul territorio americano fos- dnapl: Fig. 4 - Carboni attivi sero presenti più di 400.000 siti quedotto, e dall’ASL. Fase Densa Non Acquosa 6 7
  • 7. contaminati da solventi clorurati, di cui la metà inquinati da tetracloroetilene. A partire da agosto 2010 i Comuni hanno emesso ordinan- Il tetracloroetilene è scarsamente degradabile, tuttavia in particolari condizioni e in ze di divieto di utilizzo (a qualsiasi tempi molto lunghi può progressivamente decomporsi in composti a più basso numero scopo) delle acque attinte da poz- di atomi di cloro, dando luogo pertanto a tricloroetilene, 1,2-dicloroetilene, cloruro di zi ubicati nella zona contaminata. vinile (composto cancerogeno, più pericoloso del prodotto di partenza) ed infine etilene. Questi provvedimenti sono stati In Italia la legge considera i rifiuti contenenti tetracloroetilene come rifiuti pericolosi, adottati in quanto: pertanto tali rifiuti non devono essere smaltiti in fognatura. “Il PCE può essere assorbito sia dalle radici di molte specie vege- tali ed arboree sia dalle foglie delle piante a seguito della sua volatiliz- Effetti sulla salute zazione dai suoli contaminati. Sono stati anche descritti fenomeni di Il tetracloroetilene è assorbito dall’uomo principalmente per inalazione e per ingestio- contaminazione del foraggio e di ne di acqua e alimenti e, in minima parte, attraverso la cute. vegetali coltivati. Questi fenomeni Nel caso di inalazione gli organi colpiti dagli effetti tossici sono il sistema nervoso di assorbimento del PCE da parte centrale, il fegato e i reni. In seguito all’inalazione di dosi elevate di PCE per un breve delle piante sono, del resto, utiliz- periodo (a partire da 339 mg/m3 e fino a 1890–2600 mg/m3), è stata osservata la pro- zati nella costituzione di sistemi di gressiva comparsa di irritazioni degli occhi, della pelle e del tratto respiratorio, vertigini, fitodepurazione degli ambienti ac- nausea, disturbi alla vista, mal di testa, sonnolenza e stato di incoscienza. Esposizioni quatici e delle acque sotterranee”.2 inalatorie prolungate o ripetute al PCE possono produrre oltre a infiammazioni della Tali ordinanze sono inoltre ne- pelle e del tratto respiratorio anche danni al fegato e ai reni e causare l’insorgenza di cessarie al fine di limitare il tra- tumori (come nel caso di esposizione prolungata nei luoghi di lavoro). sferimento e ricircolo del conta- In seguito all’ingestione di acqua e alimenti contaminati da PCE, per un breve o lungo minante nelle matrici ambientali. periodo, non vi sono molti dati sull’uomo e la maggioranza di essi deriva da studi su Il prelievo di acqua provoca infatti animali da laboratorio. un richiamo di acqua contaminata Per l’esposizione orale umana a breve termine si riportano effetti a livello del sistema al pozzo, deformando e accele- nervoso, cardiovascolare e del fegato. Per esposizioni molto prolungate il PCE provoca rando il moto di flusso naturale della falda. Inoltre l’irrigazione del terreno produce un tumori negli animali di laboratorio. Per la valutazione del rischio di insorgenza di tumori trasferimento del contaminante ad altre matrici ambientali, quali aria e suolo. nell’uomo, in generale si fa riferimento a quanto viene stabilito dall’Agenzia Internazio- nale per la Ricerca sul Cancro (AIRC). L’AIRC ha classificato il PCE come “probabile cancerogeno umano”, inserendolo nel Gruppo 2°, che sta a significare che per esso 1 Estratto da “Inquinamento delle acque sotterranee nei quartieri di Santa Maria e Campo Sportivo di Fabriano”, vi sono sufficienti evidenze scientifiche di insorgenza di tumori negli animali e limitate http://www.piazzalta.it/download/Pubblicazione_tetracloroetilene_ultima_versione.pdf, (dicembre 2011) evidenze di insorgenza di tumori negli esseri umani.1 2 ibidem 8 9
  • 8. Per la bonifica della sorgente di contaminazione riscontrata in via Candelo, non è stato Cosa dice la normativa sulla potabilità, possibile individuare un soggetto responsabile e pertanto risultano più complesse le atti- la contaminazione ambientale e la bonifica vità di caratterizzazione della sorgente di contaminazione. Gli interventi dovranno essere attuati dalla Pubblica Amministrazione attraverso il reperimento di fondi pubblici, secondo Le norme che si occupano di solventi clorurati in Italia sono diverse e le concentrazio- il procedimento previsto dall’art. 250 del Testo Unico Ambientale (D.Lgs 152/06). ni ammissibili variano a seconda della finalità perseguita dalla normativa. Le acque potabili, destinate al consumo umano, sono regolamentate dal D.Lgs. 31/01. In base a quanto stabilito dalla Legge Regionale in materia di contaminazione, La norma stabilisce che la somma di tetracloroetilene e tricloroetilene fornite l’approvazione del progetto di bonifica, nei casi di inquinamento che interessano attraverso una rete di distribuzione, nel punto in cui queste fuoriescono dai rubi- i territori di più comuni come quello in esame, è di competenza della Provincia, netti, utilizzati per il consumo umano, non possa superare i 10 microgrammi/litro. che acquisisce il parere tecnico dell’Arpa nell’ambito di una conferenza dei ser- Tale concentrazione è stata stabilita in base al principio di precauzione ed è circa 100 vizi, nella quale sono convocati anche i Comuni interessati dall’intervento. volte inferiore alle quantità necessarie a produrre effetti tossici sull’organismo umano. La presenza di solventi clorurati nelle matrici ambientali è invece regolamentata dal D.Lgs. 152/06 (Testo Unico Ambientale). La normativa si occupa di definire i livelli accettabili nei Azioni intraprese dalle Pubbliche Amministrazioni terreni e nelle acque sotterranee (Allegato 5, parte IV del D.Lgs 152/06 tabelle 1 e 2). per la gestione del fenomeno Il valore fissato per il tetracloroetilene nelle acque sotterranee è di 1,1 micro- Nell’area interessata dalla contaminazione sono state emanate ordinanze di divieto di utiliz- grammi/litro e 1,5 microgrammi/litro per il tricloroetilene. zo di acqua dai pozzi privati, ai sensi dell’art. 50 del D. Lgs. n. 267 del 2000 in materia di uso Nei terreni i limiti di accettabilità cambiano a seconda della destinazione d’uso del dei pozzi domestici, dai sindaci di Biella (ord. n. 04/A3s del 19 agosto 2010), Gaglianico (ord. sito. Nel caso del tetracloroetilene le concentrazioni ammissibili sono di 0,5 mg/kg per n. 50 del 19 agosto 2010) e Ponderano (ord. n. 20 del 19 agosto 2010). A seguito dei risul- terreni residenziali e 20 mg/Kg nel caso di terreni ad uso commerciale e industriale. tati del monitoraggio condotto da Arpa, l’estensione dell’area In caso di superamento di tali valori devono essere intrapresi interventi di bonifica. interessata nel comune di Gaglianico è stata modificata e ri- dotta con ordinanza n. 15 del 6 giugno 2011. La Provincia di Biella si è attivata ai sensi della L.R. 22/96 La bonifica: tempi e metodi per verificare le caratteristiche costruttive dei pozzi e ha chiesto ai titolari delle concessioni di derivazione in essere Le azioni di bonifica dell’area sono volte a interrompere, isolare e asportare le sorgenti di provvedere al ricondizionamento o alla chiusura di riscontrate nel suolo/sottosuolo ed a rimuovere la contaminazione dalle acque sotterra- 11 pozzi con filtri che captano sia la falda superficiale sia nee con interventi diretti alla Falda Freatica. la falda profonda. Ad oggi sono stati presentati i progetti per l’adeguamento di 4 pozzi ed è stata documentata la Nel caso in esame l’azienda responsabile della contaminazione di via Cottolengo conformità di altri 3 pozzi. sta proseguendo le attività di indagine per definire in dettaglio ubicazione, caratteristi- che della sorgente di contaminazione e modalità di diffusione del contaminante nel suolo e sottosuolo. Queste conoscenze permetteranno di intervenire con la tecnologia più idonea a Glossario Falda Freatica: rimuovere il contaminante ancora presente nel terreno e a interrompere la sua propagazio- acqua che scorre nel sottosuolo ne nelle acque sotterranee. In relazione alla persistenza del contaminante si prevedono co- ricondizionamento: munque tempi lunghi (parecchi anni) per la bonifica dell’area e per il risanamento della falda. adeguamento della tubazione di rivestimento del pozzo 10 11
  • 9. di valutare l’evoluzione del fenomeno legato al deflusso naturale della falda. Azioni di monitoraggio Alcune indagini effettuate su pozzi ubicati al di fuori dell’asse di propagazione sono inoltre state mirate a verificare la possibilità di ridurre le zone soggette ad ordinanza. Arpa sta proseguendo nelle attività di costante monitoraggio dell’evoluzio- Le campagne di monitoraggio condotte nel 2011 sono state effettuate nei mesi di ne della contaminazione, mediante prelievi, analisi ed elaborazione dei dati. gennaio, febbraio, aprile, luglio e settembre. Nell’anno 2011 sono state condotte 4 campagne di monitoraggio su un gruppo di poz- Il grafico illustra l’evoluzione del fenomeno riscontrato nei pozzi ubicati nell’area e qui zi ubicati a valle delle sorgenti, che verranno monitorati periodicamente al fine di tenere rappresentati procedendo da nord (Biella) verso sud (Gaglianico). sotto controllo il fenomeno e orientare le azioni di intervento (Fig. 6). Va osservato che i valori rilevati risentono fortemente delle precipitazioni meteo- I pozzi selezionati sono i più significativi sulla base dell’indagine effettuata nel secon- riche del periodo precedente il campionamento. In particolare le elevate concen- do semestre 2010, in quanto ubicati lungo l’asse di propagazione del contaminante, trazioni di tetracloroetilene osservate nel corso della campagna di settembre 2011 perlopiù contraddistinti da valori elevati del tetracloroetilene e/o situati nella porzio- sono in gran parte riconducibili all’abbassamento del livello di falda, a sua volta ne terminale del pennacchio. Questi ultimi sono importanti in quanto consentono connesso alla prolungata assenza di precipitazioni meteoriche. Concentrazione PCE [µg/l] Concentrazione tetracloroetilene pozzi selezionati nelle 5 campagne di monitoraggio Fig. 6 - Prelievo 12 13
  • 10. Azioni future Bibliografia Si sta costituendo il gruppo di lavoro, che vedrà coinvolti diversi soggetti che operano • http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_ sul territorio, per la gestione dell’inquinamento delle acque sotterranee da tetracloroeti- PUBBLICAZIONI&nextPage=PUBBLICAZIONI/Tutti_i_titoli/Prevenzione_e_sicurezza/ Il_rischio_chimico_nelle_lavanderie_a_secco/Il_rischio_chimico_nelle_lavanderie_a_ lene nei territori comunali interessati allo scopo di: secco/info-752435436.jsp (dicembre 2011) • fornire indirizzi operativi per la gestione della contaminazione delle acque • US EPA, Proceedings of the symposium on natural attenuation of chlorinated sotterranee; organics in ground water, EPA/540/R-97/504 (1997) • coordinare le azioni necessarie per limitare l’impatto sulla risorsa idrica potabile; • Biorisanamento anaerobico in situ di falde contaminate da solventi clorurati. Proposta di protocollo di indagine per la valutazione di fattibilità, • garantire il monitoraggio della falda; Provincia di Milano – Dipartimento di Chimica della Sapienza Università di Roma (2006) • individuare modalità efficaci ed economicamente sostenibili per la bonifica in http://www.provincia.milano.it/ambienteold/bonifiche/doc/atti_2006_protocollo_ della sorgente inquinante più vecchia. biorisanamento_uniroma.pdf (dicembre 2011) • Proposta di linea guida su “Individuazione e trattamento mediante biorisana- mento anaerobico in situ di solventi clorurati in fase densa separata (DNAPL)”, Provincia di Milano – Dipartimento di Chimica della Sapienza Università di Roma (2006) in http://www.provincia.milano.it/ambienteold/bonifiche/doc/atti_2006_protocollo_ biorisanamento_uniroma.pdf (dicembre 2011) • Inquinamento delle acque sotterranee nei quartieri di Santa Maria e Campo Sportivo di Fabriano, in http://www.piazzalta.it/download/Pubblicazione_ tetracloroetilene_ultima_versione.pdf (dicembre 2011) Approfondimenti Informazioni più dettagliate saranno disponibili nei seguenti siti web: • www.arpa.piemonte.it • www.aslbi.piemonte.it • www.provincia.biella.it • www.comune.biella.it • www.comune.gaglianico.bi.it • www.comune.ponderanobi.it 14