SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 18
Simulazione numerica dei processi fusori
I codici di simulazione commerciali ,[object Object],[object Object],[object Object]
Risultati di una simulazione Verifica del corretto riempimento Andamento del raffreddamento
Risultati di una simulazione Tempi di solidificazione Moduli termici
Risultati di una simulazione “ Hot spot” Porosità
Simulazione numerica: il caso della ghisa ,[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Simulazione numerica: il caso della ghisa
Simulazione numerica: il caso della ghisa ,[object Object]
Simulazione numerica: il caso della ghisa ,[object Object]
[object Object],Simulazione numerica: il caso della ghisa
“ Micromodelli” ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
“ Taratura” del software di simulazione ,[object Object],[object Object],[object Object]
Prime prove sperimentali svolte all’interno del CRIF ,[object Object],Ghisa utilizzata:  GS 400
Prime prove sperimentali svolte all’interno del CRIF ,[object Object]
Prime prove sperimentali svolte all’interno del CRIF ,[object Object],[object Object],[object Object]
Prime prove sperimentali svolte all’interno del CRIF ,[object Object],Misure di  durezza  effettuate su tutte le fette ricavate dal getto
Prime prove sperimentali svolte all’interno del CRIF ,[object Object],Liquidi penetranti  per verificare la presenza di porosità all’interno del getto
Prime prove sperimentali svolte all’interno del CRIF ,[object Object],Ricavare dei  provini per le prove di trazione  all’interno delle parti integre del getto, sui quali poi effettuare anche delle micrografie

Más contenido relacionado

Similar a workshop crif_r2b_2

Valvole cfd safap06-rev1-paolo
Valvole cfd   safap06-rev1-paoloValvole cfd   safap06-rev1-paolo
Valvole cfd safap06-rev1-paoloPaolo Bernardini
 
Laboratori del DIMCM per lo studio e la sperimentazione di sistemi di accumul...
Laboratori del DIMCM per lo studio e la sperimentazione di sistemi di accumul...Laboratori del DIMCM per lo studio e la sperimentazione di sistemi di accumul...
Laboratori del DIMCM per lo studio e la sperimentazione di sistemi di accumul...Sardegna Ricerche
 
MODELLAZIONE DI UNO STERILIZZATORE A VAPORE MEDIANTE CODICE DI CALCOLO
MODELLAZIONE DI UNO STERILIZZATORE A VAPORE MEDIANTE CODICE DI CALCOLOMODELLAZIONE DI UNO STERILIZZATORE A VAPORE MEDIANTE CODICE DI CALCOLO
MODELLAZIONE DI UNO STERILIZZATORE A VAPORE MEDIANTE CODICE DI CALCOLOconvegnonazionaleaiic
 
ENEA - Relazione finale svolgimento tesi
ENEA - Relazione finale svolgimento tesiENEA - Relazione finale svolgimento tesi
ENEA - Relazione finale svolgimento tesiDiego Scarpa
 
Brochure Nautica Bcool
Brochure Nautica BcoolBrochure Nautica Bcool
Brochure Nautica Bcoolgbrivio
 
Cfd per valvole di sicurezza / CFD for safety valves
Cfd per valvole di sicurezza / CFD for safety valvesCfd per valvole di sicurezza / CFD for safety valves
Cfd per valvole di sicurezza / CFD for safety valvesPaolo Bernardini
 
Il progetto IperCER: Innovazione di processo per la filiera della piastrella ...
Il progetto IperCER: Innovazione di processo per la filiera della piastrella ...Il progetto IperCER: Innovazione di processo per la filiera della piastrella ...
Il progetto IperCER: Innovazione di processo per la filiera della piastrella ...Confindustria Emilia-Romagna Ricerca
 

Similar a workshop crif_r2b_2 (9)

Valvole cfd safap06-rev1-paolo
Valvole cfd   safap06-rev1-paoloValvole cfd   safap06-rev1-paolo
Valvole cfd safap06-rev1-paolo
 
Laboratori del DIMCM per lo studio e la sperimentazione di sistemi di accumul...
Laboratori del DIMCM per lo studio e la sperimentazione di sistemi di accumul...Laboratori del DIMCM per lo studio e la sperimentazione di sistemi di accumul...
Laboratori del DIMCM per lo studio e la sperimentazione di sistemi di accumul...
 
MODELLAZIONE DI UNO STERILIZZATORE A VAPORE MEDIANTE CODICE DI CALCOLO
MODELLAZIONE DI UNO STERILIZZATORE A VAPORE MEDIANTE CODICE DI CALCOLOMODELLAZIONE DI UNO STERILIZZATORE A VAPORE MEDIANTE CODICE DI CALCOLO
MODELLAZIONE DI UNO STERILIZZATORE A VAPORE MEDIANTE CODICE DI CALCOLO
 
ENEA - Relazione finale svolgimento tesi
ENEA - Relazione finale svolgimento tesiENEA - Relazione finale svolgimento tesi
ENEA - Relazione finale svolgimento tesi
 
Tesi Triennale
Tesi TriennaleTesi Triennale
Tesi Triennale
 
Brochure Nautica Bcool
Brochure Nautica BcoolBrochure Nautica Bcool
Brochure Nautica Bcool
 
Cfd per valvole di sicurezza / CFD for safety valves
Cfd per valvole di sicurezza / CFD for safety valvesCfd per valvole di sicurezza / CFD for safety valves
Cfd per valvole di sicurezza / CFD for safety valves
 
Il progetto IperCER: Innovazione di processo per la filiera della piastrella ...
Il progetto IperCER: Innovazione di processo per la filiera della piastrella ...Il progetto IperCER: Innovazione di processo per la filiera della piastrella ...
Il progetto IperCER: Innovazione di processo per la filiera della piastrella ...
 
PSA - Azione Incendio: modellazione - Gentili
PSA - Azione Incendio: modellazione - GentiliPSA - Azione Incendio: modellazione - Gentili
PSA - Azione Incendio: modellazione - Gentili
 

Más de r2b2011

workshop bettati confcoop_r2b
workshop bettati confcoop_r2bworkshop bettati confcoop_r2b
workshop bettati confcoop_r2br2b2011
 
workshop confcooperative_r2b
workshop confcooperative_r2bworkshop confcooperative_r2b
workshop confcooperative_r2br2b2011
 
workshop Tepass_r2b
workshop Tepass_r2bworkshop Tepass_r2b
workshop Tepass_r2br2b2011
 
workshop Econaut_r2 b
workshop Econaut_r2 bworkshop Econaut_r2 b
workshop Econaut_r2 br2b2011
 
workshop_Crpa lab_r2b
workshop_Crpa lab_r2bworkshop_Crpa lab_r2b
workshop_Crpa lab_r2br2b2011
 
workshop Rfidvislab_r2b
workshop Rfidvislab_r2bworkshop Rfidvislab_r2b
workshop Rfidvislab_r2br2b2011
 
workshop ciri ea_r2b
workshop ciri ea_r2bworkshop ciri ea_r2b
workshop ciri ea_r2br2b2011
 
workshop salomoni r2 b
workshop salomoni r2 bworkshop salomoni r2 b
workshop salomoni r2 br2b2011
 
workshop Tecnolater_r2b
workshop Tecnolater_r2bworkshop Tecnolater_r2b
workshop Tecnolater_r2br2b2011
 
workshop Promatec_r2b
workshop Promatec_r2bworkshop Promatec_r2b
workshop Promatec_r2br2b2011
 
workshop confcoop_r2b
workshop confcoop_r2bworkshop confcoop_r2b
workshop confcoop_r2br2b2011
 
workshop larco ricos_r2b
workshop larco ricos_r2bworkshop larco ricos_r2b
workshop larco ricos_r2br2b2011
 
workshop r2b ciri_ict_dardari
workshop r2b ciri_ict_dardariworkshop r2b ciri_ict_dardari
workshop r2b ciri_ict_dardarir2b2011
 
workshop softech_r2b_Maltoni
workshop softech_r2b_Maltoniworkshop softech_r2b_Maltoni
workshop softech_r2b_Maltonir2b2011
 
workshop DMC_r2b
workshop DMC_r2bworkshop DMC_r2b
workshop DMC_r2br2b2011
 
Workshop r2 b siteia.parma
Workshop r2 b  siteia.parmaWorkshop r2 b  siteia.parma
Workshop r2 b siteia.parmar2b2011
 
workshop n&g consulting_r2b_2
workshop n&g consulting_r2b_2workshop n&g consulting_r2b_2
workshop n&g consulting_r2b_2r2b2011
 
workshop n&g consulting_r2b
workshop n&g consulting_r2bworkshop n&g consulting_r2b
workshop n&g consulting_r2br2b2011
 
Workshop mech lav r2b 2011
Workshop mech lav r2b 2011Workshop mech lav r2b 2011
Workshop mech lav r2b 2011r2b2011
 
workshop lab cross tec_r2b1
workshop lab cross tec_r2b1workshop lab cross tec_r2b1
workshop lab cross tec_r2b1r2b2011
 

Más de r2b2011 (20)

workshop bettati confcoop_r2b
workshop bettati confcoop_r2bworkshop bettati confcoop_r2b
workshop bettati confcoop_r2b
 
workshop confcooperative_r2b
workshop confcooperative_r2bworkshop confcooperative_r2b
workshop confcooperative_r2b
 
workshop Tepass_r2b
workshop Tepass_r2bworkshop Tepass_r2b
workshop Tepass_r2b
 
workshop Econaut_r2 b
workshop Econaut_r2 bworkshop Econaut_r2 b
workshop Econaut_r2 b
 
workshop_Crpa lab_r2b
workshop_Crpa lab_r2bworkshop_Crpa lab_r2b
workshop_Crpa lab_r2b
 
workshop Rfidvislab_r2b
workshop Rfidvislab_r2bworkshop Rfidvislab_r2b
workshop Rfidvislab_r2b
 
workshop ciri ea_r2b
workshop ciri ea_r2bworkshop ciri ea_r2b
workshop ciri ea_r2b
 
workshop salomoni r2 b
workshop salomoni r2 bworkshop salomoni r2 b
workshop salomoni r2 b
 
workshop Tecnolater_r2b
workshop Tecnolater_r2bworkshop Tecnolater_r2b
workshop Tecnolater_r2b
 
workshop Promatec_r2b
workshop Promatec_r2bworkshop Promatec_r2b
workshop Promatec_r2b
 
workshop confcoop_r2b
workshop confcoop_r2bworkshop confcoop_r2b
workshop confcoop_r2b
 
workshop larco ricos_r2b
workshop larco ricos_r2bworkshop larco ricos_r2b
workshop larco ricos_r2b
 
workshop r2b ciri_ict_dardari
workshop r2b ciri_ict_dardariworkshop r2b ciri_ict_dardari
workshop r2b ciri_ict_dardari
 
workshop softech_r2b_Maltoni
workshop softech_r2b_Maltoniworkshop softech_r2b_Maltoni
workshop softech_r2b_Maltoni
 
workshop DMC_r2b
workshop DMC_r2bworkshop DMC_r2b
workshop DMC_r2b
 
Workshop r2 b siteia.parma
Workshop r2 b  siteia.parmaWorkshop r2 b  siteia.parma
Workshop r2 b siteia.parma
 
workshop n&g consulting_r2b_2
workshop n&g consulting_r2b_2workshop n&g consulting_r2b_2
workshop n&g consulting_r2b_2
 
workshop n&g consulting_r2b
workshop n&g consulting_r2bworkshop n&g consulting_r2b
workshop n&g consulting_r2b
 
Workshop mech lav r2b 2011
Workshop mech lav r2b 2011Workshop mech lav r2b 2011
Workshop mech lav r2b 2011
 
workshop lab cross tec_r2b1
workshop lab cross tec_r2b1workshop lab cross tec_r2b1
workshop lab cross tec_r2b1
 

workshop crif_r2b_2

Notas del editor

  1. Un codice di simulazione per processi fusori è un software che consente di simulare il riempimento della forma e le successive fasi di raffreddamento e solidificazione del getto. Questo viene fatto risolvendo le equazioni della fluidodinamica (equazione di N. S. e modelli di turbolenza) e l’equazione di trasmissione del calore in presenza di un dominio in cambiamento di fase, utilizzando metodi numerici.
  2. Al momento tali sofware vengo già ampiamente utilizzati e rappresentano un valido aiuto nella fase di progettazione del modello. Essi consentono ad esempio di verificare che il metallo entri nella forma con velocità e pressioni adeguate, e che quindi i canali di colata siano dimensionati correttamente, e che non generino turbolenze durante il riempimento, con il rischio di avere intrappolamenti d’aria e quindi difetti all’interno del getto. Un altro risultato che si può visualizzare attraverso tali software è l’andamento del raffreddamento, in maniera tale da poter così verificare quali siano le ultime parti del getto che si raffreddano e verificare l’eventuale presenza di zone ancora liquide circondate da zone già solide, dove quindi si formeranno delle porosità.
  3. Informazioni analoghe a quest’ultime si possono ottenere visualizzando i risultati in termini di tempi di solidificazione e moduli termici all’interno del getto.
  4. Infine si possono ottenere risultati in termini di difettosità finali presenti nel getto, quali “punti caldi” e porosità.
  5. Nel caso della fonderia di ghisa, per prevedere le caratteristiche finali di un getto, la sola soluzione dei modelli termofluidodinamici descritti in precedenza non è sufficiente: occorre infatti considerare tutte le trasformazioni che avvengono all’interno del getto sia in fase di solidificazione che allo stato solido.
  6. Per quanto riguarda la fase di solidificazione si ha, nel caso di una ghisa ipoeutettica, la nucleazione e l’accrescimento dei grani di austenite e della grafite. Al raggiungimento poi della temperatura eutettoidica, a causa della non stabilità dell’austenite a temperature inferiori a questa, si ha la trasformazione allotropica del reticolo cristallino del ferro e quindi si ha il passaggio dall’austenite alla ferrite/perlite.
  7. In questa slide sono state schematizzate le trasformazioni che si hanno durante la solidificazione di una ghisa nel caso di una gg (in cui si ha la formazione di lamelle di grafite tra i grani di austenite) e nel caso di una gs (in cui si ha invece, in seguito al trattamento con lega di mg, la formazione di sferoidi di grafite circondati da un “guscio” di austenite)
  8. Qui invece sono schematizzate le trasformazioni che si hanno allo stato solido: in conseguenza alla trasformazione allotropica del reticolo cristallino del ferro e della minore solubilità che ha il C nel ferro alfa rispetto al ferro gamma (ovvero l’austenite), si ha la nucleazione della ferrite in corrispondenza dei nuclei di grafite, in quanto la breve distanza favorisce la diffusione del C verso la grafite. Se poi le velocità di raffreddamento sono sufficientemente basse da favorire la diffusione di tutto il C verso la grafite si avrà alla fine una matrice metallica completamente ferritica; in caso contrario si avrà la formazione di perlite, ossia di una struttura formata da lamelle di ferrite e cementite. Ad influire sulla composizione finale della matrice metallica sono anche determinati elementi che sono presenti in lega e che possono favorire la formazione della perlite a scapito della ferrite (come ad esempio il Cu e lo Sn).
  9. Nello studio delle caratteristiche finali di un getto in ghisa occorre anche prendere in considerazione il fatto che in presenza di elevate velocità di raffreddamento e di elementi che favoriscono la formazione di carburi (come il Cr) si può avere anche la formazione delle strutture tipiche del diagramma di stato metastabile, come la cementite, la quale risulta particolarmente indesiderata a causa della sua durezza e non lavorabilità.
  10. Nel caso della ghisa diversi codici di tipo commerciale implementano i cosiddetti micromodelli, ovvero dei modelli matematici che consentono di effettuare delle previsioni sulla microstruttura e sulle proprietà meccaniche finali di un getto.
  11. Considerando che, per quanto accurati possano essere, si tratta di modelli matematici che descrivono quindi attraverso equazioni quelli che sono i fenomeni fisici reali, occorre una prima fase di validazione dei risultati durante la quale occorre mettere a punto: …..
  12. A tale scopo è stata effettuato una prima prova attraverso una geometria con cubi di diverso modulo termico, in modo tale da verificare il variare delle proprietà del getto in condizioni di raffreddamento differenti.
  13. Per avere un riscontro coi risultati di una simulazione è stata inserita all’interno del getto una termocoppia utilizzando un crogiolino in sabbia per anime in shell, il quale è stato a sua volta inserito in un’anima che è stata ramolata all’interno della staffa. In tal modo è stato possibile misurare la curva di raffreddamento in un punto del getto, la quale sarà poi confrontata con quella calcolata in una simulazione.