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““ Noi prepariamo la medicina,Noi prepariamo la medicina,
ma è Dio che ci dà la salute”ma è Dio che ci dà la salute”
Spezieria dei Padri Carmelitani ScalziSpezieria dei Padri Carmelitani Scalzi
di Sant’Anna in Genova (1778)di Sant’Anna in Genova (1778)
© Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati
“ Lo storico racconta le cose accadute,
il potere quelle che potrebbero accadere,
la poesia ha a che fare con le verità generali,
la storia con eventi specifici”
Aristotele (Poetica)
© Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati
“ Il passato è indistruttibile,
anche perché gli avvenimenti storici
sono parte delle trame delle nostre vite”
Erich G. Hobsbawm (Il
secolo breve)
Antiche ricette
“Il Signore ha creato medicamenti dalla terra (…)
Dio ha dato agli uomini la scienza
perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie.
Con esse il medico cura ed elimina il dolore
e il farmacista prepara le miscele.
(…) Il medico - il Signore ha creato anche lui -
non stia lontano da te (…).
Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani.
Anch’essi pregano il Signore
perché li guidi felicemente
ad alleviare la malattia e a risanarla,
perché il malato ritorni alla vita”
Libro del Siracide (38, 4-14),
II secolo a. C.
Unguento Egiziaco di MesuéUnguento Egiziaco di Mesué
- Mesué, Collectorio (Venezia, 1612).
Formulazione riportata anche nelle varie edizioni del Ricettario Fiorentino.
L’unguento veniva utilizzato per le ferite cronicizzate e per le fistole da spurgare da
pus e tessuti necrotici.
Recipe: Verderame 14 aurei, Aceto forte 7 aurei; far bollire a fuoco lento fino a
ispessimento; alcuni aggiungono 2,5 aurei di Incenso maschio, ben polverizzato.
 
Esempio di prodotti di origine animale che lo speziale deve avereEsempio di prodotti di origine animale che lo speziale deve avere
nella sua farmacianella sua farmacia
-Calestani (1655); Delle osservationi. Nella quale con ogni facilità s’insegna tutto
ciò, che fa di bisogno ad ogni Speciale, & ad una ben ordinata Speciaria “Deve lo
speciale havere nella bottega le parti, et le specie de gli animali, che segueno,
come è assungia di anitra, di occa, becco, gallina, acque di lumache, carne di
ericio, carne di leone, carne di lepore, carne di volpe, cancri di fiume, cantaridi,
castoreo, cauda tremula, cera bianca, cera rossa, cervelli di uccelli, coaugulo di
capretto, coagulo di lepore, corno di capra, corno di cervo, corteccie di ovi, ebur,
hepar lupi. fiele di aquila, fiel di becco, di grua, leompardo, lepore, sparaviero,
testugine, toro, et di voltore; gluten di animali; grasso di bove, di vacca et di simili,
ipotalnus, lana, lepore, margarite; medolla di pecore, di cani, di vitelli, di vacca, et
d’asino; miele, mumia, osso di cor di cervo, ossi humani, ossi di sepia, pollicola
interiore del stomaco delle galline, porcellione, pulmonè di volpe, sangue di becco,
di capretto, humano, di testugine: scorpioni, scarabei, serpenti, sero di latte,
spienza dì poledro, sterco di cane che mangia dell’ossa, sterco di colombo, sterco
di lucerta, sterco di lupo, sterco di fanciulle, sterco di porco, tela di ragno; ventre di
mergo, ungie d’asino, ungie di capre, urina di fanciullo, hirondine, et hissopo”.
Negli anni trenta tra le droghe animali usate in farmacia (escludendo quelle che
ormai erano elaborate esclusivamente in appositi stabilimenti come sieri, vaccini,
tubercoline a scopo preventivo, curativo e diagnostico, preparati opoterapici), vi
erano: animali interi (sanguisughe, cantaridi, cocciniglia), parti di animali (spugne,
conchiglie, osso di seppia, ittiocolla), secrezioni animati (cera, miele, castoreo,
muschio), prodotti animali (olio di merluzzo, cetaceo, gelatina animale, pepsina,
peptone, catgut, seta sterile)(45)
.
_______________
(45) G. Conci (1934) “Pagine di storia della Farmacia” Edizione anastatica del 1994 a cura di
Venetra Editrice, Padova.
Delle droghe minerali usate dai Greci e dai RomaniDelle droghe minerali usate dai Greci e dai Romani (46)(46)
Delle droghe minerali usate dai Greci e dai Romani ci informano ampiamente Plinio, Dioscoride, Celso, Galeno. Dioscoride nel V libro della Materia Medica,
registra le seguenti: Cadmia (carbonato o ossido di zinco, puro o mescolato con solfuri di rame e di argento; se ne distinguevano qualità naturali e artificiali,
come botrite, ostracite, placite, ecc.), Pomfolige (ossido di zinco analogo alla cadmia), Spodio (ceneri di zinco), Tuzia ossido di zinco più o meno impuro per
carbonati e silicati), rame usto, fiore di rame (ossidulo), squame di rame, ruggine rasile (verderame acetato di rame), ruggine del ferro, schiuma e scorie del
ferro, piombo lavato, piombo bruciato, scorie di piombo (mescolanza di vari ossidi) molibdoide o pietra piombaria, stimmi o stibio (conosciuto più tardi, per
influsso arabo, col nome di antimonio), molibdena o piombaggine, scorie d’argento (ossidi di piombo con minime quantità d’argento), litargirio o schiuma
d’argento (ossido di piombo, che, secondo il vario grado di ossidazione si distingueva in litargirio d’oro e litargirio d’argento), cerussa (carbonato basico di
piombo), crisocolla (malachite), pietra armena, pietra cerulea (lapislazzuli, silicato sodio e alluminio), ocra (argilla contenente ossidi di ferro), cinabro (solfuro
di mercurio, confuso talora con il minio) argento vivo o mercurio, terra lemnia, alcanto o atramento sutorio (solfato di ferro e miscela di solfato di ferro e
rame), calciti (pirite di ferro), misi (pirite di ferro e rame naturale), sori (minerale contenente solfato di rame impuro) orpimento e sandracca (trisolfuro
d’arsenico), allume, solfo, pomice, nitro (carbonato di soda; nel Medio Evo e più generalmente dal ‘500 in poi nitro, nitrum significò sal petrae, sal petrosum,
sal nitri, cioè il nitrato di potassa), sale (cloruro di sodio), feccia (cremore di tartaro), calcina viva, gesso, cenere, alcionio, adarce, corallo, pietra frigia, pietra
assia (formazioni tufacee), pietra pirite, pietra magnate, pietra arabica, pietra galattite pietra melilite, pietra morocto, alabastro, pitra tiite, pietra giudaica,
amianto, zaffiro, pietra menfite, pietra selenite (gesso in masse lamellari, specchio d’asino), pietra aspide (diaspro), pietra aetite, pietra ofite (serpentino),
pietra delle spugne, pietra otracite, pietra smiri, arena marina (smeriglio), pietra naxia, pietra geode. E infine le terre, con cui si indicavano vari silicati, ossidi
metallici basici, residui della fusione, colori naturali, ecc.”.
Droghe e semplici degli ArabiDroghe e semplici degli Arabi
Avicenna nel libro II dei suoi Canoni cita la noce degli Arabi, ovvero nux muschata, facile frangibilis, bonus habens odorem et acutum odorem oris
bonum facit: la noce moscata; vi è poi la nux indica, quae ex ea bona est acqua quae est in ipsa (...), popolarissima nelle spezierie con il nome di noce
di cocco (Cocos nucifera L.) i cui derivati del cocco hanno un ruolo importante nella preparazione di cosmetici; sono descritte nei Canoni in ogni particolare
(ma già note agli antichi) l’aloe e la canfora “... succo che si trova nella cavità del lignum album infrangibile di un gran albero sotto il quale riposano
all'ombra i leopardi”(Cinnamomum sp.). Altre droghe sono: lo zenzero, i chiodi di garofano, l’arancio amaro e la cannella.
Vano menzionati, inoltre: la polvere alcanna, già citata da Plinio per uso cosmetico e tintorio, ricavata dalle foglie di Lawsonia inermis L.; il sangue di
drago da Avicenna definito “succus rubens che sgorga da certe palme” (Dracaena sp.); il legno az-zahab proveniente da “un albero portato dalla Mecca”,
con cui gli Egizi ed i Persiani si sfregano i denti; la polvere dell’erba al-qily, probabile varietà in ambiente salmastro di Salsola Kali, da cui si ottiene una
cenere detergente impegata nei bagni; il celebre legno verzino, ottenuto dalla leguminosa indiana Caesalpinia Sappan, usato per ricavare un colore rosso
intenso; il nero al-midad derivato dal nerofumo del legno di pino mescolato con gomma arabica; l’ambra grigia per pomate, consistenza ceroide ricavata
da concrezioni intestinali di cetacei; il profumato muschio di capriolo asiatico, prodotto dalle secrezioni ombelicali del Moschus moschiferus; l’allume
umido, sale bianco di solfato di alluminio e potassio dal notevole potere astringente; il fango essiccato an-nahaìi, impiegato durante il bagno dalle
donne arabe per frizionare i capelli e per stimolarne l’allungamento; la nùra, impasto di calce, zolfo e litargirio, usata dai Saraceni durante i bagni come
depilatorio; il bitume dell'Armenia estratto da caverne ed utilizzato per empiastri.
_______________
(46) G. Conci, ibid.
Altre droghe sono: lo zenzero, i chiodi di garofano, l’arancio amaro e la cannella.
Vano menzionati, inoltre: la polvere alcanna, già citata da Plinio per uso cosmetico e tintorio,
ricavata dalle foglie di Lawsonia inermis L.; il sangue di drago da Avicenna definito “succus
rubens che sgorga da certe palme” (Dracaena sp.); il legno az-zahab proveniente da “un
albero portato dalla Mecca”, con cui gli Egizi ed i Persiani si sfregano i denti; la polvere
dell’erba al-qily, probabile varietà in ambiente salmastro di Salsola Kali, da cui si ottiene una
cenere detergente impegata nei bagni; il celebre legno verzino, ottenuto dalla leguminosa
indiana Caesalpinia Sappan, usato per ricavare un colore rosso intenso; il nero al-midad
derivato dal nerofumo del legno di pino mescolato con gomma arabica; l’ambra grigia per
pomate, consistenza ceroide ricavata da concrezioni intestinali di cetacei; il profumato muschio
di capriolo asiatico, prodotto dalle secrezioni ombelicali del Moschus moschiferus; l’allume
umido, sale bianco di solfato di alluminio e potassio dal notevole potere astringente; il fango
essiccato an-nahaìi, impiegato durante il bagno dalle donne arabe per frizionare i capelli e
per stimolarne l’allungamento; la nùra, impasto di calce, zolfo e litargirio, usata dai Saraceni
durante i bagni come depilatorio; il bitume dell'Armenia estratto da caverne ed utilizzato per
empiastri.
 
 
Terapie con pietre e materiali preziosiTerapie con pietre e materiali preziosi
Sin dai tempi più remoti, i malati più abbienti anziché usare erbe o derivati animali hanno potuto
far ricorso a prodotti a base di pietre preziose quali, ad esempio, smeraldi, granati e rubini
accanto a malachiti, lapislazzuli, diaspri e coralli.
Le pietre furono usate tal quali o ridotte in polvere o calcinate o solubilizzate e, per ogni forma,
furono o incastonate in bracciali o pendagli o contenute in specifici gioielli legati al collo o al
polso o alle parti da guarire.
Le gemme attuavano una terapia astrologica costituita dall’applicazione in campo
farmaceutico di principi filosofici della tradizione ermetica. Secondo tale concezione vi è una
perfetta corrispondenza fra macrocosmo (Universo) e microcosmo (Uomo): “quel che sta in alto
è simile a ciò che sta in basso”, recita la Tabula Smaragdina. Da tale corrispondenza deriva il
rapporto fra medicina, astrologia e alchimia, cioè fra costellazioni, pianeti, corpo e psiche
dell’Uomo. Le stelle governerebbero gli esseri viventi con un rapporto fra corpo umano e segni
zodiacali che presiederebbe specifiche parti anatomiche: l’Ariete la testa, il Toro la gola, ecc.
Inoltre, a seconda della disposizione delle costellazioni alla nascita di un uomo, si può
individuarne i punti fisiologicamente esposti alla malattia. Le pietre, che secondo la tradizione
scaturita da Aristotele e da Ermete
Trismegisto avevano immense virtù soprattutto se collocate sotto il giusto segno astrologico, possedevano la forza delle stelle e trasmettevano al malato
curato con esse le loro particolari virtù riportando nell’organismo l’equilibrio perduto.
Queste gemme potevano diventare gioielli-talismano da indossare per prevenire malattie o potevano essere polverizzate nel mortaio e mescolate ad olio e
varie sostanze vegetali e minerali.
Diamanti, agate e zaffiri legati al braccio sinistro servivano da antidoto contro i veleni.
Lo smeraldo era simbolo di verginità e si pensava che fosse utile contro la lebbra e la peste, nonché contro le morsicature dei serpenti, se legato ad una
coscia, ed utile a favorire il parto, se legato alla sola coscia sinistra; in bocca, poi, arrestava l’emorragia mentre, montato su un collare, era disintossicante.
Il rubino era ritenuto, invece, un rimedio contro la peste, la libidine e la malinconia, mentre il granato portato al collo o bevuto in polvere era considerato
ottimo cardiotonico mentre appeso al polso corroborava, eliminava le palpitazioni e curava la tisi.
Il topazio incastonato in un cerchio d’oro e portato al polso sinistro o al collo allontanava la melanconia e preservava dagli incubi mentre lo zaffiro, sia
bianco ceruleo che blu intenso, fu ampiamente impiegato per vari usi: ciondolante sulla fronte arrestava le infiammazioni, posto in un sacchetto di seta rossa
era astringente e corroborante, incastonato in un anello d’oro posto ad dito anulare della mano sinistra arrestava la dissenteria, polverizzatoe e reso
unguento con il grasso animale era spalmato sulle palpebre per curare le le affezioni oftalmiche.
I lapislazzuli, poi, se portati al collo rafforzavano la vista, correggevano la debolezza generale dell’organismo ed impedivano l’aborto; l’elisir di lapislazzuli,
inoltre, era impiegato per le ulcere e la gotta.
L’ambra, invece, era usata per favorire la procreazione mentre cornioli ed opali erano in segreto posti in amuleti o anelli affinchè difendessero dalle
pestilenze.
L’avorio e il corno, inoltre, (detti dente d’apro e dente d’avorio e considerati amuleti), come recita il Teatro Farmaceutico del Donzelli, erano medicamento
“casto et geloso ed inimico dell’adulterio” ottimo per il fegato e la sterilità e alla base della confezione di vari preparati dopo la polverizzazione in un mortaio di
porfido.
Come già intuibile da una ricetta riportata in precedenza, molto usato era anche il corallo che, da epoca remota, veniva considerato dotato di numerose
proprietà benefiche verosimilmente correlabili al loro colore rosso evocante il sangue e, dunque per similitudine, ritenuto capace di proteggere da malattie
collegate al sangue. Il Donzelli, ad esempio, usava il corallo per arrestare le emorragie mestruali e polmonari mentre per prevenire l’epilessia nei neonati
dava come ricetta “10 grani di polvere di corallo rosso, dati da bere assieme al latte materno”. Il Mattioli, poi, sosteneva l’efficacia del corallo sia contro la
caduta dei denti, contro le malattie polmonari e quelle da lesioni che come amuleto per proteggere i bambini dal malocchio. Esisteva anche un liquore a base
di corallo, ottenuto per distillazione della soluzione in aceto comune, rugiada di maggio, spirito di miele e acqua della pietra: somministrato in dosi da sei a
dodici gocce preservava gli uomini dalla gonorrea e le donne dalla “infiammazione della matrice”.
Il Donzelli, infine, sosteneva l’utilità dei preparati a base di perle e perle conservate intere nel favorire la presenza di latte nelle puerpere, nelle
cardiopatie ed in alcune patologie oculari.
Talora si utilizzavano perle bucate da parte a parte ricavate da collane cedute da clienti come scambio in natura a fronte di costosi farmaci ed elisir
altrimenti non acquistabili.
Raimondo Villano
Thesaurus
Pharmacologicus
medicamenti, rimedi, segreti,
strumenti e pratiche speziali
Sotto l’Alto Patrocinio di:
ACCADEMIA TIBERINA
Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori
Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria
Ente Morale sotto la Tutela del Ministero
Dei Beni Artistici e le Attività Culturali
Con la Presentazione di:
Andrea Mandelli
Presidente Federazione Ordini Farmacisti Italiani
Presentazione
La storia della cura, della medicina risale altrettanto indietro della storia stessa dell’uomo. Ripercorrere
questa catena di eventi, significa senz’altro valutare i progressi che la scienza modernamente intesa ha fatto
registrare, ma anche cogliere con sorpresa e commozione quanto di positivo, di efficace, aveva saputo
trovare ciò che scienza non era ancora ma sicuramente non era più magia o superstizione.
Basti pensare a quante delle erbe officinali largamente impiegate nei secoli scorsi hanno poi trovato la
loro sistemazione nel corpo della farmacologia moderna, ma non soltanto di questo si tratta. È facile reperire,
anche prima di Galileo, i segni di quell’osservazione attenta del fenomeno che ancora oggi è alla base di tutto
l’agire della medicina e con essa della farmacologia.
Tutto questo ben descrive il risultato della lettura del Thesaurus Pharmacologicus redatto dal Collega
Raimondo Villano con la tenacia del ricercatore, il gusto del bibliofilo e, naturalmente, la mano sicura del
farmacista.
Molte delle ricette, prescrizioni e spiegazioni riportate dal Thesaurus sarebbero rimaste relegate
all’ambito iperspecialistico e nelle pagine di codici difficilmente consultabili dal profano della ricerca storica
se non vi fosse stata la dedizione di Raimondo Villano alla divulgazione delle origini della farmacologia.
Non è un merito da poco, in un’epoca come la nostra che tende ad appiattire le discipline scientifiche in
una sorta di eterno presente, nascondendone il faticoso divenire nell’arco dei secoli.
In questo senso, il Thesaurus Pharmacologicus si inscrive nella giovane tradizione della storia del sapere
scientifico, uno dei filoni più interessanti e fecondi della ricerca storica contemporanea.
Andrea Mandelli
Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani
1
Profilo
dell’autore
Raimondo Villano è nato a Torre Annunziata (Na) il 24 giugno 1960, coniugato con Maria Rosaria Giordano, Biologa, Farmacista, Assistente sociale,
docente di ruolo di scuola superiore statale, padre di Francesco di anni 13.
Membro della già Pontificia Accademia Tiberina (fondata nel 1813) di cultura universitaria e di studi superiori - Corpo Accademico - Categoria
“Accademici Corrispondenti” (Roma, Palazzo Valentini, Piazza Venezia; dal 2008), Membro Titolare della World Academy of Biomedical Tecnology
WABT c/o UATI-ICET (UNESCO) (Maison de l’UNESCO Parigi, dal 2008), Membro della Commissione Internazionale Biothecnologie della
Virosfera UNESCO (dal 2008) e Segretario dal 2009, Membro dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali (Dipartimento E.N.V.A.
- Ente Nazionale Valorizzazione Commercio, Industria, Artigianato) (Roma, Camera dei Deputati, dal 2004); Socio Effettivo dell’Accademia di Storia
dell’Arte Sanitaria Classe Scienze Storico Biologiche per decreto del Ministro per i Beni Artistici e le Attività Culturali (Roma, dal 2007), Cavaliere di
Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta presso il Gran Priorato di Napoli e Sicilia (Roma, dal 2007), Membro ad honorem del Nobile
Collegio Chimico Farmaceutico “Universitas Aromatariorum Urbis” (Roma, Tempio di Faustina, Fori Imperiali, dal 2006), socio ACISMOM (dal 2003);
Membro del Centro Studi Melitensi del Sovrano Militare Ordine di Malta dal 2003 (presieduto dall’Accademico dei Lincei Cosimo Damiano Fonseca),
Socio Corrispondente dal 2001 ed Effettivo dal 2005 dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia, membro dell’International Society for the History
of Pharmacy dal 2005, Socio effettivo della Società Napoletana di Storia Patria presieduta dall’On. Prof. Giuseppe Galasso (Napoli, Maschio Angioino,
dal 2009), Fondatore e Presidente della Fondazione sociosanitaria ed umanitaria Chiron dal 2006, Titolare di Farmacia a Torre Annunziata.
È stato: Presidente 1986/90 dell’Associazione Giovani Farmacisti di Napoli, Consigliere provinciale del Sindacato ASiFaNT di Napoli 1986/88;
membro delle Commissioni ASiFaNT “U.S.L. e “Cultura”, Rappresentante regionale supplente e Rappresentante nazionale 86/88 nel Patto Federativo
Nazionale dei farmacisti; Componente dell’Assemblea Nazionale e del Comitato Nazionale di Coordinamento delle Associazioni Italiane Giovani
Farmacisti (1987-89); Socio ordinario dell'Unione Cattolica Farmacisti Italiani U.C.F.I. (1988-91), cofondatore della Federazione Nazionale Giovani
Farmacisti FENAGIFAR nel 1989; Donato di Devozione SMOM dal 2002 al 2007; dal 2005 al 2007 membro effettivo delle Società Internazionali di
Storia della Farmacia ISHP, BSHP, AIHP, GGGP. Socio Rotary Club dal 1990 al 2007: Presidente del Club Pompei 2000-01, co-autore e Charmain del
Corso di aggiornamento per imprenditori e manager su “Sicurezza e Qualità Totale” (ott/nov 2000) con studiosi di rilievo nazionale e sotto l'Alto
Patronato del Presidente della Repubblica e del Workers Memorial Years delle Nazioni Unite; autore e primo firmatario della Proposta di Risoluzione
Internazionale per il Consiglio di Legislazione (USA) “Istituzione di una Giornata Internazionale di Riflessioni sulla Vita” nel 2001; membro di
Commissioni del Distretto 2100-Italia: Etica professionale 2002-03 e 2003-04, Azione Pubblico Interesse Mondiale 2001-2003, Informatizzazione per
vari anni e Delegato dei Governatori per l’Archivio Distrettuale dal 1994 al 2003; organizzatore e presidente del Convegno di rilievo distrettuale sulla
Famiglia con partecipazione di alte cariche dello Stato, tra cui il Prefetto di Napoli (feb. 2001).
Onorificenze: Medaglia del Presidente della Federazione Italiana Ordini dei Farmacisti nel Premio Aesculapius 2^ edizione (sotto l’Alto Patronato della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli Assessorati alla Sanità e alla Cultura del Lazio) “per l'attività svolta a tutela della professione nel 1986”
(Roma, 1987); Diploma d'Onore del Presidente Internazionale del Rotary F. Devlyn “per Servizi eccezionali resi a titolo individuale nelle 5 Vie di
Azione” (Evanston, 2001); Attestato di Merito della Task Force del Rotary International “Riduzione del Crimine e Prevenzione della Violenza” per
l’Italia, Albania, Ex-Jugoslavia e San Marino “per l'intensa e qualificata attività svolta” (Zurigo, 2001); Public Relations Award del Board Rotary
International per l’azione a favore dell’accrescimento della visibilità del Rotary e dell'informazione sulle sue attività (Evanston, 2001); Paul Harrys Fellow
della Rotary Foundation (2001); LXVIII edizione del Premio nazionale per la ricerca scientifica “Massimo Piccinini” conferito dall’Accademia di Storia
dell’Arte Sanitaria per l’opera “Arte e Storia della Farmacia” (Roma, 2006); Premio internazionale “Sapienza ed Etica Professionale” dell’Istituto
Universitario Internazionale “Sapientia Mundi” “per aver degnamente rappresentato i valori etico-morali nell’ambito professionale e sociale” (Roma,
2007); LXV edizione del Premio nazionale Fondazione “Elide Stramezzi” per l’opera “Meridiani farmaceutici”, contributo alla “consapevolezza di una
elevata cultura di vita per portare avanti con coraggio una professione tesa ai più alti valori umani e cristiani” (Roma, 2007), Laurea Honoris Causa in
Scienze Umane e Sociali conferita dall’Università Ruggero II dello Stato della Florida negli USA (2009).
Chairman in numerosi Congressi professionali e rotariani. Ha tenuto decine di conferenze in congressi professionali provinciali e
nazionali ed oltre 30 conferenze in ambito rotariano distrettuale e locale.
Ha pubblicato oltre 15 libri socio-culturali, professionali e storici, tra cui: Abbamonte-Villano “La revisione delle piante organiche delle
farmacie nella Regione Campania alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali” patrocinato da: FOFI, Federfarma, Regione
Campania, Provincia Napoli, Ordine Farmacisti, Federfarma, A.Gi.Far. Napoli, Associazione Giovani Avvocati della Campania, Ed.
MicroPrint, pag. 72, 1988; “Elementi di orientamento universitario e nel lavoro”, Ed. A.C.M., pag. 210; 1998; Manuale sanitario per la
terza età, patrocinio Rotary, Ed. Eidos, pag. 114, 2000; “Il Rotary per l’uomo”, Ed. Eidos, pag. 280, giu. 2001; 2^ Edizione, pag. 320, ott.
2001; “La gestione della sicurezza in Farmacia” - presentazione del Dr. P. Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso l’O.N.U.
(Small Business Edition presentata al Congresso Nazionale dei Farmacisti Italiani Cosmofarma 2004 a Roma, Longobardi Ed., pag. 222,
apr. 2004; Standard Edition, Led Web Editore, pag. 264, Torino, lug. 2004); “Cenni di arte e storia della Farmacia” con presentazioni del
Prof. Dr. F. Ledermann (Presidente International Society History of Pharmacy) e del Prof. A. Carosella (Critico letterario) - (Longobardi
Ed., pag. 266, Napoli, gen. 2005; 2^ Ed., pag. 266, Napoli, mar. 2005); Manuale sanitario, Longobardi Editore, pag. 208, 1^ Ed. giu.
2005, 2^ Ed. lug. 2005; “Arte e storia della Farmacia” - presentazioni del Prof. Dr. F. Ledermann e del Prof. A. Carosella (Selecta Medica,
Serie “I libri per il Farmacista” collana “Storia della Medicina e Cultura Medica” pag. 250, Pavia, 2006); “La cruna dell’ago: meridiani
farmaceutici tra etica laica e morale cattolica” - presentazione del Prof. Giulio Tarro (Effegibi, 1^ Ed. pag. 365, lug. 2007; 2^ Ed., pag.
393, set. 2008); “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum. Storia, spiritualità e sovranità nelle tradizioni e nella modernità del Sovrano
Militare Ordine di Malta” (presentazione di Mons. Prof. RaffaeleFerriero, Penitenziere del Duomo di Napoli; 1^ ed. feb. 2008; 2^ ed.
mar. 2008; 3^ ed. dic. 2008 - Ed. Chiron, pag. 360); “Trattato di Storia della Farmacia. Strutturalismo e ontologia - uomini ed opere -
aspetti tecnici, artistici e culturali - virtù, etica ed estetica” (Ed. Chiron Hystart dpt, 4 volumi, pag. 1635, 2009).
Autore di oltre 20 opere multimediali ed e-book tra cui: “Elementi di orientamento universitario e nel lavoro” 2^ Ediz. aggiornata
ipertestuale su cd-rom (patrocinato da R.C. Pompei e sua Commissione di Az. Prof., Ed. Eidos, 5 Mb; Pompei, 1999); A. Carosella - R.
Villano “L’uomo come fine”, patrocinio Distretto 2100 Rotary, Ed. Eidos, 421 Mb - 554 file; 2000; “Manuale sanitario per la terza età”,
Ediz. ipertestuale scaricabile in download dal website della Banca Dati Sanitaria Nazionale Telematica GioFil-Bayer (patrocinio GioFil;
5,5 Mb - 111 file, Roma, 2002); “Il profumo del tempo - Cenni di arte e storia della farmacia” (1^ ed. patrocinio AISF - presentazione del
Presidente Dr. Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, maggio 2002; 2^ Ed.: patrocinio
AISF e Distretto Rotary 2100-Italia, Ed. Eidos, 1248 pagine, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Ristampa: dicembre 2002).
È autore di oltre 250 pubblicazioni: oltre 25 articoli di educazione e prevenzione sanitaria a firma unica su testate giornalistiche
comprensoriali o regionali (1985 - 1986); oltre 40 articoli professionali e scientifici a firma unica su testate giornalistiche nazionali e
regionali (1985 - 1986); oltre 10 articoli sociali e culturali su Testate nazionali e locali; oltre 60 articoli rotariani su Testate nazionali,
distrettuali e di Club del Rotary International (1990-2001); oltre 100 articoli di storia della farmacia a firma unica su Testate storiche o
professionali nazionali; oltre 15 articoli sulla sicurezza in farmacia a firma unica su Testate professionali nazionali. È collaboratore del
quindicinale professionale nazionale indipendente Punto Effe dal 2005.
Diverse opere sono in molte biblioteche nazionali ed internazionali (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale di Scienze detta dei XL,
Centrale Giuridica del Ministero di Giustizia, Archivio di Stato, Istituti Italiani di Cultura), sono di referenza in molte università italiane e
straniere e in musei di storia della farmacia e sono citati in tesi di laurea; il libro sulla Sicurezza in Farmacia ed. standard è stato presentato
alla Fiera del Libro di Francoforte 2004 ed è anche abbinato dal 2008 alla vendita della Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana
XII ed. dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ed è presente dal 2005 nel catalogo Licosa, tra le maggiori Librerie Commissionarie in
Europa. Vari suoi libri hanno ricevuto apprezzamento ufficiale da molte autorità, tra cui il Sommo Pontefice e il Capo dello Stato.
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Ricerche, elaborazione,
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a cura di
Raimondo Villano
Edizioni CHIRON - ottobre 2009
FONDAZIONE CHIRON
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R. Villano - Thesaurus pharmacologicus: antiche ricette mediche (p.10)

  • 1. ““ Noi prepariamo la medicina,Noi prepariamo la medicina, ma è Dio che ci dà la salute”ma è Dio che ci dà la salute” Spezieria dei Padri Carmelitani ScalziSpezieria dei Padri Carmelitani Scalzi di Sant’Anna in Genova (1778)di Sant’Anna in Genova (1778)
  • 2. © Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati “ Lo storico racconta le cose accadute, il potere quelle che potrebbero accadere, la poesia ha a che fare con le verità generali, la storia con eventi specifici” Aristotele (Poetica)
  • 3. © Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati “ Il passato è indistruttibile, anche perché gli avvenimenti storici sono parte delle trame delle nostre vite” Erich G. Hobsbawm (Il secolo breve)
  • 5. “Il Signore ha creato medicamenti dalla terra (…) Dio ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie. Con esse il medico cura ed elimina il dolore e il farmacista prepara le miscele. (…) Il medico - il Signore ha creato anche lui - non stia lontano da te (…). Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani. Anch’essi pregano il Signore perché li guidi felicemente ad alleviare la malattia e a risanarla, perché il malato ritorni alla vita” Libro del Siracide (38, 4-14), II secolo a. C.
  • 6. Unguento Egiziaco di MesuéUnguento Egiziaco di Mesué - Mesué, Collectorio (Venezia, 1612). Formulazione riportata anche nelle varie edizioni del Ricettario Fiorentino. L’unguento veniva utilizzato per le ferite cronicizzate e per le fistole da spurgare da pus e tessuti necrotici. Recipe: Verderame 14 aurei, Aceto forte 7 aurei; far bollire a fuoco lento fino a ispessimento; alcuni aggiungono 2,5 aurei di Incenso maschio, ben polverizzato.   Esempio di prodotti di origine animale che lo speziale deve avereEsempio di prodotti di origine animale che lo speziale deve avere nella sua farmacianella sua farmacia -Calestani (1655); Delle osservationi. Nella quale con ogni facilità s’insegna tutto ciò, che fa di bisogno ad ogni Speciale, & ad una ben ordinata Speciaria “Deve lo speciale havere nella bottega le parti, et le specie de gli animali, che segueno, come è assungia di anitra, di occa, becco, gallina, acque di lumache, carne di ericio, carne di leone, carne di lepore, carne di volpe, cancri di fiume, cantaridi, castoreo, cauda tremula, cera bianca, cera rossa, cervelli di uccelli, coaugulo di capretto, coagulo di lepore, corno di capra, corno di cervo, corteccie di ovi, ebur, hepar lupi. fiele di aquila, fiel di becco, di grua, leompardo, lepore, sparaviero, testugine, toro, et di voltore; gluten di animali; grasso di bove, di vacca et di simili, ipotalnus, lana, lepore, margarite; medolla di pecore, di cani, di vitelli, di vacca, et d’asino; miele, mumia, osso di cor di cervo, ossi humani, ossi di sepia, pollicola interiore del stomaco delle galline, porcellione, pulmonè di volpe, sangue di becco, di capretto, humano, di testugine: scorpioni, scarabei, serpenti, sero di latte, spienza dì poledro, sterco di cane che mangia dell’ossa, sterco di colombo, sterco di lucerta, sterco di lupo, sterco di fanciulle, sterco di porco, tela di ragno; ventre di mergo, ungie d’asino, ungie di capre, urina di fanciullo, hirondine, et hissopo”. Negli anni trenta tra le droghe animali usate in farmacia (escludendo quelle che ormai erano elaborate esclusivamente in appositi stabilimenti come sieri, vaccini, tubercoline a scopo preventivo, curativo e diagnostico, preparati opoterapici), vi erano: animali interi (sanguisughe, cantaridi, cocciniglia), parti di animali (spugne, conchiglie, osso di seppia, ittiocolla), secrezioni animati (cera, miele, castoreo, muschio), prodotti animali (olio di merluzzo, cetaceo, gelatina animale, pepsina, peptone, catgut, seta sterile)(45) . _______________ (45) G. Conci (1934) “Pagine di storia della Farmacia” Edizione anastatica del 1994 a cura di Venetra Editrice, Padova.
  • 7. Delle droghe minerali usate dai Greci e dai RomaniDelle droghe minerali usate dai Greci e dai Romani (46)(46) Delle droghe minerali usate dai Greci e dai Romani ci informano ampiamente Plinio, Dioscoride, Celso, Galeno. Dioscoride nel V libro della Materia Medica, registra le seguenti: Cadmia (carbonato o ossido di zinco, puro o mescolato con solfuri di rame e di argento; se ne distinguevano qualità naturali e artificiali, come botrite, ostracite, placite, ecc.), Pomfolige (ossido di zinco analogo alla cadmia), Spodio (ceneri di zinco), Tuzia ossido di zinco più o meno impuro per carbonati e silicati), rame usto, fiore di rame (ossidulo), squame di rame, ruggine rasile (verderame acetato di rame), ruggine del ferro, schiuma e scorie del ferro, piombo lavato, piombo bruciato, scorie di piombo (mescolanza di vari ossidi) molibdoide o pietra piombaria, stimmi o stibio (conosciuto più tardi, per influsso arabo, col nome di antimonio), molibdena o piombaggine, scorie d’argento (ossidi di piombo con minime quantità d’argento), litargirio o schiuma d’argento (ossido di piombo, che, secondo il vario grado di ossidazione si distingueva in litargirio d’oro e litargirio d’argento), cerussa (carbonato basico di piombo), crisocolla (malachite), pietra armena, pietra cerulea (lapislazzuli, silicato sodio e alluminio), ocra (argilla contenente ossidi di ferro), cinabro (solfuro di mercurio, confuso talora con il minio) argento vivo o mercurio, terra lemnia, alcanto o atramento sutorio (solfato di ferro e miscela di solfato di ferro e rame), calciti (pirite di ferro), misi (pirite di ferro e rame naturale), sori (minerale contenente solfato di rame impuro) orpimento e sandracca (trisolfuro d’arsenico), allume, solfo, pomice, nitro (carbonato di soda; nel Medio Evo e più generalmente dal ‘500 in poi nitro, nitrum significò sal petrae, sal petrosum, sal nitri, cioè il nitrato di potassa), sale (cloruro di sodio), feccia (cremore di tartaro), calcina viva, gesso, cenere, alcionio, adarce, corallo, pietra frigia, pietra assia (formazioni tufacee), pietra pirite, pietra magnate, pietra arabica, pietra galattite pietra melilite, pietra morocto, alabastro, pitra tiite, pietra giudaica, amianto, zaffiro, pietra menfite, pietra selenite (gesso in masse lamellari, specchio d’asino), pietra aspide (diaspro), pietra aetite, pietra ofite (serpentino), pietra delle spugne, pietra otracite, pietra smiri, arena marina (smeriglio), pietra naxia, pietra geode. E infine le terre, con cui si indicavano vari silicati, ossidi metallici basici, residui della fusione, colori naturali, ecc.”. Droghe e semplici degli ArabiDroghe e semplici degli Arabi Avicenna nel libro II dei suoi Canoni cita la noce degli Arabi, ovvero nux muschata, facile frangibilis, bonus habens odorem et acutum odorem oris bonum facit: la noce moscata; vi è poi la nux indica, quae ex ea bona est acqua quae est in ipsa (...), popolarissima nelle spezierie con il nome di noce di cocco (Cocos nucifera L.) i cui derivati del cocco hanno un ruolo importante nella preparazione di cosmetici; sono descritte nei Canoni in ogni particolare (ma già note agli antichi) l’aloe e la canfora “... succo che si trova nella cavità del lignum album infrangibile di un gran albero sotto il quale riposano all'ombra i leopardi”(Cinnamomum sp.). Altre droghe sono: lo zenzero, i chiodi di garofano, l’arancio amaro e la cannella. Vano menzionati, inoltre: la polvere alcanna, già citata da Plinio per uso cosmetico e tintorio, ricavata dalle foglie di Lawsonia inermis L.; il sangue di drago da Avicenna definito “succus rubens che sgorga da certe palme” (Dracaena sp.); il legno az-zahab proveniente da “un albero portato dalla Mecca”, con cui gli Egizi ed i Persiani si sfregano i denti; la polvere dell’erba al-qily, probabile varietà in ambiente salmastro di Salsola Kali, da cui si ottiene una cenere detergente impegata nei bagni; il celebre legno verzino, ottenuto dalla leguminosa indiana Caesalpinia Sappan, usato per ricavare un colore rosso intenso; il nero al-midad derivato dal nerofumo del legno di pino mescolato con gomma arabica; l’ambra grigia per pomate, consistenza ceroide ricavata da concrezioni intestinali di cetacei; il profumato muschio di capriolo asiatico, prodotto dalle secrezioni ombelicali del Moschus moschiferus; l’allume umido, sale bianco di solfato di alluminio e potassio dal notevole potere astringente; il fango essiccato an-nahaìi, impiegato durante il bagno dalle donne arabe per frizionare i capelli e per stimolarne l’allungamento; la nùra, impasto di calce, zolfo e litargirio, usata dai Saraceni durante i bagni come depilatorio; il bitume dell'Armenia estratto da caverne ed utilizzato per empiastri. _______________ (46) G. Conci, ibid.
  • 8. Altre droghe sono: lo zenzero, i chiodi di garofano, l’arancio amaro e la cannella. Vano menzionati, inoltre: la polvere alcanna, già citata da Plinio per uso cosmetico e tintorio, ricavata dalle foglie di Lawsonia inermis L.; il sangue di drago da Avicenna definito “succus rubens che sgorga da certe palme” (Dracaena sp.); il legno az-zahab proveniente da “un albero portato dalla Mecca”, con cui gli Egizi ed i Persiani si sfregano i denti; la polvere dell’erba al-qily, probabile varietà in ambiente salmastro di Salsola Kali, da cui si ottiene una cenere detergente impegata nei bagni; il celebre legno verzino, ottenuto dalla leguminosa indiana Caesalpinia Sappan, usato per ricavare un colore rosso intenso; il nero al-midad derivato dal nerofumo del legno di pino mescolato con gomma arabica; l’ambra grigia per pomate, consistenza ceroide ricavata da concrezioni intestinali di cetacei; il profumato muschio di capriolo asiatico, prodotto dalle secrezioni ombelicali del Moschus moschiferus; l’allume umido, sale bianco di solfato di alluminio e potassio dal notevole potere astringente; il fango essiccato an-nahaìi, impiegato durante il bagno dalle donne arabe per frizionare i capelli e per stimolarne l’allungamento; la nùra, impasto di calce, zolfo e litargirio, usata dai Saraceni durante i bagni come depilatorio; il bitume dell'Armenia estratto da caverne ed utilizzato per empiastri.     Terapie con pietre e materiali preziosiTerapie con pietre e materiali preziosi Sin dai tempi più remoti, i malati più abbienti anziché usare erbe o derivati animali hanno potuto far ricorso a prodotti a base di pietre preziose quali, ad esempio, smeraldi, granati e rubini accanto a malachiti, lapislazzuli, diaspri e coralli. Le pietre furono usate tal quali o ridotte in polvere o calcinate o solubilizzate e, per ogni forma, furono o incastonate in bracciali o pendagli o contenute in specifici gioielli legati al collo o al polso o alle parti da guarire. Le gemme attuavano una terapia astrologica costituita dall’applicazione in campo farmaceutico di principi filosofici della tradizione ermetica. Secondo tale concezione vi è una perfetta corrispondenza fra macrocosmo (Universo) e microcosmo (Uomo): “quel che sta in alto è simile a ciò che sta in basso”, recita la Tabula Smaragdina. Da tale corrispondenza deriva il rapporto fra medicina, astrologia e alchimia, cioè fra costellazioni, pianeti, corpo e psiche dell’Uomo. Le stelle governerebbero gli esseri viventi con un rapporto fra corpo umano e segni zodiacali che presiederebbe specifiche parti anatomiche: l’Ariete la testa, il Toro la gola, ecc. Inoltre, a seconda della disposizione delle costellazioni alla nascita di un uomo, si può individuarne i punti fisiologicamente esposti alla malattia. Le pietre, che secondo la tradizione scaturita da Aristotele e da Ermete
  • 9. Trismegisto avevano immense virtù soprattutto se collocate sotto il giusto segno astrologico, possedevano la forza delle stelle e trasmettevano al malato curato con esse le loro particolari virtù riportando nell’organismo l’equilibrio perduto. Queste gemme potevano diventare gioielli-talismano da indossare per prevenire malattie o potevano essere polverizzate nel mortaio e mescolate ad olio e varie sostanze vegetali e minerali. Diamanti, agate e zaffiri legati al braccio sinistro servivano da antidoto contro i veleni. Lo smeraldo era simbolo di verginità e si pensava che fosse utile contro la lebbra e la peste, nonché contro le morsicature dei serpenti, se legato ad una coscia, ed utile a favorire il parto, se legato alla sola coscia sinistra; in bocca, poi, arrestava l’emorragia mentre, montato su un collare, era disintossicante. Il rubino era ritenuto, invece, un rimedio contro la peste, la libidine e la malinconia, mentre il granato portato al collo o bevuto in polvere era considerato ottimo cardiotonico mentre appeso al polso corroborava, eliminava le palpitazioni e curava la tisi. Il topazio incastonato in un cerchio d’oro e portato al polso sinistro o al collo allontanava la melanconia e preservava dagli incubi mentre lo zaffiro, sia bianco ceruleo che blu intenso, fu ampiamente impiegato per vari usi: ciondolante sulla fronte arrestava le infiammazioni, posto in un sacchetto di seta rossa era astringente e corroborante, incastonato in un anello d’oro posto ad dito anulare della mano sinistra arrestava la dissenteria, polverizzatoe e reso unguento con il grasso animale era spalmato sulle palpebre per curare le le affezioni oftalmiche. I lapislazzuli, poi, se portati al collo rafforzavano la vista, correggevano la debolezza generale dell’organismo ed impedivano l’aborto; l’elisir di lapislazzuli, inoltre, era impiegato per le ulcere e la gotta. L’ambra, invece, era usata per favorire la procreazione mentre cornioli ed opali erano in segreto posti in amuleti o anelli affinchè difendessero dalle pestilenze. L’avorio e il corno, inoltre, (detti dente d’apro e dente d’avorio e considerati amuleti), come recita il Teatro Farmaceutico del Donzelli, erano medicamento “casto et geloso ed inimico dell’adulterio” ottimo per il fegato e la sterilità e alla base della confezione di vari preparati dopo la polverizzazione in un mortaio di porfido. Come già intuibile da una ricetta riportata in precedenza, molto usato era anche il corallo che, da epoca remota, veniva considerato dotato di numerose proprietà benefiche verosimilmente correlabili al loro colore rosso evocante il sangue e, dunque per similitudine, ritenuto capace di proteggere da malattie collegate al sangue. Il Donzelli, ad esempio, usava il corallo per arrestare le emorragie mestruali e polmonari mentre per prevenire l’epilessia nei neonati dava come ricetta “10 grani di polvere di corallo rosso, dati da bere assieme al latte materno”. Il Mattioli, poi, sosteneva l’efficacia del corallo sia contro la caduta dei denti, contro le malattie polmonari e quelle da lesioni che come amuleto per proteggere i bambini dal malocchio. Esisteva anche un liquore a base di corallo, ottenuto per distillazione della soluzione in aceto comune, rugiada di maggio, spirito di miele e acqua della pietra: somministrato in dosi da sei a dodici gocce preservava gli uomini dalla gonorrea e le donne dalla “infiammazione della matrice”. Il Donzelli, infine, sosteneva l’utilità dei preparati a base di perle e perle conservate intere nel favorire la presenza di latte nelle puerpere, nelle cardiopatie ed in alcune patologie oculari. Talora si utilizzavano perle bucate da parte a parte ricavate da collane cedute da clienti come scambio in natura a fronte di costosi farmaci ed elisir altrimenti non acquistabili.
  • 10. Raimondo Villano Thesaurus Pharmacologicus medicamenti, rimedi, segreti, strumenti e pratiche speziali
  • 11. Sotto l’Alto Patrocinio di: ACCADEMIA TIBERINA Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria Ente Morale sotto la Tutela del Ministero Dei Beni Artistici e le Attività Culturali Con la Presentazione di: Andrea Mandelli Presidente Federazione Ordini Farmacisti Italiani
  • 12.
  • 13. Presentazione La storia della cura, della medicina risale altrettanto indietro della storia stessa dell’uomo. Ripercorrere questa catena di eventi, significa senz’altro valutare i progressi che la scienza modernamente intesa ha fatto registrare, ma anche cogliere con sorpresa e commozione quanto di positivo, di efficace, aveva saputo trovare ciò che scienza non era ancora ma sicuramente non era più magia o superstizione. Basti pensare a quante delle erbe officinali largamente impiegate nei secoli scorsi hanno poi trovato la loro sistemazione nel corpo della farmacologia moderna, ma non soltanto di questo si tratta. È facile reperire, anche prima di Galileo, i segni di quell’osservazione attenta del fenomeno che ancora oggi è alla base di tutto l’agire della medicina e con essa della farmacologia. Tutto questo ben descrive il risultato della lettura del Thesaurus Pharmacologicus redatto dal Collega Raimondo Villano con la tenacia del ricercatore, il gusto del bibliofilo e, naturalmente, la mano sicura del farmacista. Molte delle ricette, prescrizioni e spiegazioni riportate dal Thesaurus sarebbero rimaste relegate all’ambito iperspecialistico e nelle pagine di codici difficilmente consultabili dal profano della ricerca storica se non vi fosse stata la dedizione di Raimondo Villano alla divulgazione delle origini della farmacologia. Non è un merito da poco, in un’epoca come la nostra che tende ad appiattire le discipline scientifiche in una sorta di eterno presente, nascondendone il faticoso divenire nell’arco dei secoli. In questo senso, il Thesaurus Pharmacologicus si inscrive nella giovane tradizione della storia del sapere scientifico, uno dei filoni più interessanti e fecondi della ricerca storica contemporanea. Andrea Mandelli Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani
  • 14. 1 Profilo dell’autore Raimondo Villano è nato a Torre Annunziata (Na) il 24 giugno 1960, coniugato con Maria Rosaria Giordano, Biologa, Farmacista, Assistente sociale, docente di ruolo di scuola superiore statale, padre di Francesco di anni 13. Membro della già Pontificia Accademia Tiberina (fondata nel 1813) di cultura universitaria e di studi superiori - Corpo Accademico - Categoria “Accademici Corrispondenti” (Roma, Palazzo Valentini, Piazza Venezia; dal 2008), Membro Titolare della World Academy of Biomedical Tecnology WABT c/o UATI-ICET (UNESCO) (Maison de l’UNESCO Parigi, dal 2008), Membro della Commissione Internazionale Biothecnologie della Virosfera UNESCO (dal 2008) e Segretario dal 2009, Membro dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali (Dipartimento E.N.V.A. - Ente Nazionale Valorizzazione Commercio, Industria, Artigianato) (Roma, Camera dei Deputati, dal 2004); Socio Effettivo dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria Classe Scienze Storico Biologiche per decreto del Ministro per i Beni Artistici e le Attività Culturali (Roma, dal 2007), Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta presso il Gran Priorato di Napoli e Sicilia (Roma, dal 2007), Membro ad honorem del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico “Universitas Aromatariorum Urbis” (Roma, Tempio di Faustina, Fori Imperiali, dal 2006), socio ACISMOM (dal 2003); Membro del Centro Studi Melitensi del Sovrano Militare Ordine di Malta dal 2003 (presieduto dall’Accademico dei Lincei Cosimo Damiano Fonseca), Socio Corrispondente dal 2001 ed Effettivo dal 2005 dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia, membro dell’International Society for the History of Pharmacy dal 2005, Socio effettivo della Società Napoletana di Storia Patria presieduta dall’On. Prof. Giuseppe Galasso (Napoli, Maschio Angioino, dal 2009), Fondatore e Presidente della Fondazione sociosanitaria ed umanitaria Chiron dal 2006, Titolare di Farmacia a Torre Annunziata. È stato: Presidente 1986/90 dell’Associazione Giovani Farmacisti di Napoli, Consigliere provinciale del Sindacato ASiFaNT di Napoli 1986/88; membro delle Commissioni ASiFaNT “U.S.L. e “Cultura”, Rappresentante regionale supplente e Rappresentante nazionale 86/88 nel Patto Federativo Nazionale dei farmacisti; Componente dell’Assemblea Nazionale e del Comitato Nazionale di Coordinamento delle Associazioni Italiane Giovani Farmacisti (1987-89); Socio ordinario dell'Unione Cattolica Farmacisti Italiani U.C.F.I. (1988-91), cofondatore della Federazione Nazionale Giovani Farmacisti FENAGIFAR nel 1989; Donato di Devozione SMOM dal 2002 al 2007; dal 2005 al 2007 membro effettivo delle Società Internazionali di Storia della Farmacia ISHP, BSHP, AIHP, GGGP. Socio Rotary Club dal 1990 al 2007: Presidente del Club Pompei 2000-01, co-autore e Charmain del Corso di aggiornamento per imprenditori e manager su “Sicurezza e Qualità Totale” (ott/nov 2000) con studiosi di rilievo nazionale e sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e del Workers Memorial Years delle Nazioni Unite; autore e primo firmatario della Proposta di Risoluzione Internazionale per il Consiglio di Legislazione (USA) “Istituzione di una Giornata Internazionale di Riflessioni sulla Vita” nel 2001; membro di Commissioni del Distretto 2100-Italia: Etica professionale 2002-03 e 2003-04, Azione Pubblico Interesse Mondiale 2001-2003, Informatizzazione per vari anni e Delegato dei Governatori per l’Archivio Distrettuale dal 1994 al 2003; organizzatore e presidente del Convegno di rilievo distrettuale sulla Famiglia con partecipazione di alte cariche dello Stato, tra cui il Prefetto di Napoli (feb. 2001). Onorificenze: Medaglia del Presidente della Federazione Italiana Ordini dei Farmacisti nel Premio Aesculapius 2^ edizione (sotto l’Alto Patronato della Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli Assessorati alla Sanità e alla Cultura del Lazio) “per l'attività svolta a tutela della professione nel 1986” (Roma, 1987); Diploma d'Onore del Presidente Internazionale del Rotary F. Devlyn “per Servizi eccezionali resi a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione” (Evanston, 2001); Attestato di Merito della Task Force del Rotary International “Riduzione del Crimine e Prevenzione della Violenza” per l’Italia, Albania, Ex-Jugoslavia e San Marino “per l'intensa e qualificata attività svolta” (Zurigo, 2001); Public Relations Award del Board Rotary International per l’azione a favore dell’accrescimento della visibilità del Rotary e dell'informazione sulle sue attività (Evanston, 2001); Paul Harrys Fellow della Rotary Foundation (2001); LXVIII edizione del Premio nazionale per la ricerca scientifica “Massimo Piccinini” conferito dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria per l’opera “Arte e Storia della Farmacia” (Roma, 2006); Premio internazionale “Sapienza ed Etica Professionale” dell’Istituto Universitario Internazionale “Sapientia Mundi” “per aver degnamente rappresentato i valori etico-morali nell’ambito professionale e sociale” (Roma, 2007); LXV edizione del Premio nazionale Fondazione “Elide Stramezzi” per l’opera “Meridiani farmaceutici”, contributo alla “consapevolezza di una elevata cultura di vita per portare avanti con coraggio una professione tesa ai più alti valori umani e cristiani” (Roma, 2007), Laurea Honoris Causa in Scienze Umane e Sociali conferita dall’Università Ruggero II dello Stato della Florida negli USA (2009).
  • 15. Chairman in numerosi Congressi professionali e rotariani. Ha tenuto decine di conferenze in congressi professionali provinciali e nazionali ed oltre 30 conferenze in ambito rotariano distrettuale e locale. Ha pubblicato oltre 15 libri socio-culturali, professionali e storici, tra cui: Abbamonte-Villano “La revisione delle piante organiche delle farmacie nella Regione Campania alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali” patrocinato da: FOFI, Federfarma, Regione Campania, Provincia Napoli, Ordine Farmacisti, Federfarma, A.Gi.Far. Napoli, Associazione Giovani Avvocati della Campania, Ed. MicroPrint, pag. 72, 1988; “Elementi di orientamento universitario e nel lavoro”, Ed. A.C.M., pag. 210; 1998; Manuale sanitario per la terza età, patrocinio Rotary, Ed. Eidos, pag. 114, 2000; “Il Rotary per l’uomo”, Ed. Eidos, pag. 280, giu. 2001; 2^ Edizione, pag. 320, ott. 2001; “La gestione della sicurezza in Farmacia” - presentazione del Dr. P. Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso l’O.N.U. (Small Business Edition presentata al Congresso Nazionale dei Farmacisti Italiani Cosmofarma 2004 a Roma, Longobardi Ed., pag. 222, apr. 2004; Standard Edition, Led Web Editore, pag. 264, Torino, lug. 2004); “Cenni di arte e storia della Farmacia” con presentazioni del Prof. Dr. F. Ledermann (Presidente International Society History of Pharmacy) e del Prof. A. Carosella (Critico letterario) - (Longobardi Ed., pag. 266, Napoli, gen. 2005; 2^ Ed., pag. 266, Napoli, mar. 2005); Manuale sanitario, Longobardi Editore, pag. 208, 1^ Ed. giu. 2005, 2^ Ed. lug. 2005; “Arte e storia della Farmacia” - presentazioni del Prof. Dr. F. Ledermann e del Prof. A. Carosella (Selecta Medica, Serie “I libri per il Farmacista” collana “Storia della Medicina e Cultura Medica” pag. 250, Pavia, 2006); “La cruna dell’ago: meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica” - presentazione del Prof. Giulio Tarro (Effegibi, 1^ Ed. pag. 365, lug. 2007; 2^ Ed., pag. 393, set. 2008); “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum. Storia, spiritualità e sovranità nelle tradizioni e nella modernità del Sovrano Militare Ordine di Malta” (presentazione di Mons. Prof. RaffaeleFerriero, Penitenziere del Duomo di Napoli; 1^ ed. feb. 2008; 2^ ed. mar. 2008; 3^ ed. dic. 2008 - Ed. Chiron, pag. 360); “Trattato di Storia della Farmacia. Strutturalismo e ontologia - uomini ed opere - aspetti tecnici, artistici e culturali - virtù, etica ed estetica” (Ed. Chiron Hystart dpt, 4 volumi, pag. 1635, 2009). Autore di oltre 20 opere multimediali ed e-book tra cui: “Elementi di orientamento universitario e nel lavoro” 2^ Ediz. aggiornata ipertestuale su cd-rom (patrocinato da R.C. Pompei e sua Commissione di Az. Prof., Ed. Eidos, 5 Mb; Pompei, 1999); A. Carosella - R. Villano “L’uomo come fine”, patrocinio Distretto 2100 Rotary, Ed. Eidos, 421 Mb - 554 file; 2000; “Manuale sanitario per la terza età”, Ediz. ipertestuale scaricabile in download dal website della Banca Dati Sanitaria Nazionale Telematica GioFil-Bayer (patrocinio GioFil; 5,5 Mb - 111 file, Roma, 2002); “Il profumo del tempo - Cenni di arte e storia della farmacia” (1^ ed. patrocinio AISF - presentazione del Presidente Dr. Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, maggio 2002; 2^ Ed.: patrocinio AISF e Distretto Rotary 2100-Italia, Ed. Eidos, 1248 pagine, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Ristampa: dicembre 2002). È autore di oltre 250 pubblicazioni: oltre 25 articoli di educazione e prevenzione sanitaria a firma unica su testate giornalistiche comprensoriali o regionali (1985 - 1986); oltre 40 articoli professionali e scientifici a firma unica su testate giornalistiche nazionali e regionali (1985 - 1986); oltre 10 articoli sociali e culturali su Testate nazionali e locali; oltre 60 articoli rotariani su Testate nazionali, distrettuali e di Club del Rotary International (1990-2001); oltre 100 articoli di storia della farmacia a firma unica su Testate storiche o professionali nazionali; oltre 15 articoli sulla sicurezza in farmacia a firma unica su Testate professionali nazionali. È collaboratore del quindicinale professionale nazionale indipendente Punto Effe dal 2005. Diverse opere sono in molte biblioteche nazionali ed internazionali (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale di Scienze detta dei XL, Centrale Giuridica del Ministero di Giustizia, Archivio di Stato, Istituti Italiani di Cultura), sono di referenza in molte università italiane e straniere e in musei di storia della farmacia e sono citati in tesi di laurea; il libro sulla Sicurezza in Farmacia ed. standard è stato presentato alla Fiera del Libro di Francoforte 2004 ed è anche abbinato dal 2008 alla vendita della Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana XII ed. dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ed è presente dal 2005 nel catalogo Licosa, tra le maggiori Librerie Commissionarie in Europa. Vari suoi libri hanno ricevuto apprezzamento ufficiale da molte autorità, tra cui il Sommo Pontefice e il Capo dello Stato.
  • 16. Antiche ricetteAntiche ricette Antiche pratiche spezialiAntiche pratiche speziali Tecniche di laboratorioTecniche di laboratorio Strumenti di laboratorioStrumenti di laboratorio Bilance, pesi e misureBilance, pesi e misure MortaiMortai Aforismi e curiositàAforismi e curiosità SatiraSatira Proverbi e aneddotiProverbi e aneddoti Dialoghi burleschiDialoghi burleschi Elegia di Andromaco sulla TeriacaElegia di Andromaco sulla Teriaca
  • 17. Ⓒ Ricerche, elaborazione, impaginazione, realizzazione ipertestuale e multimediale a cura di Raimondo Villano Edizioni CHIRON - ottobre 2009
  • 18. FONDAZIONE CHIRON www.chiron-found.org TERMINI E CONDIZIONI • La Fondazione Chiron raccomanda a tutti gli utenti del presente dvd di accedervi e farne uso nel pieno rispetto delle leggi applicabili in materia, oltre che di tutte le condizioni qui di seguito indicate. • Il contenuto di questo dvd è interamente protetto da copyright, mediante l’utilizzo della seguente formula: “copyright 2008 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati”. • È consentito agli utenti la stampa di una sola copia del materiale contenuto nel presente dvd. Non è, invece, consentita la copia, la distribuzione, il trasferimento, la modifica e la rivelazione di tutto o di parte del materiale contenuto in questo dvd senza l’espressa autorizzazione della Fondazione Chiron e dell’Autore Raimondo Villano. È vietato, inoltre, riprodurre su un web server tutto o parte del materiale pubblicato dalla Fondazione Chiron - Raimondo Villano su questo dvd. È vietata l’estrapolazione dal presente cd-rom delle immagini e riproduzioni grafiche in esso contenute. • L’Autore Raimondo Villano ha provveduto a controllare l’accuratezza delle informazioni e dei dati contenuti in questo dvd, in parte fornite dallo stesso Prof. Dott. Giulio Tarro che ha curato la supervisione sull’intero lavoro finale testuale e multimediale. L’Autore non si assume, tuttavia, alcuna responsabilità in relazione ad eventuali imprecisioni, incongruenze, incompletezze od errori commessi involontariamente, ivi compresi eventuali danni ad attrezzature informatiche causati da possibili virus non presenti nella versione originale del presente dvd. • L’Autore si riserva il diritto di modificare, in ogni momento ed a propria discrezione dandone comunicazione al Presidente dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, le informazioni e i dati contenuti nel presente dvd.

Notas del editor

  1. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza, quindi Diapositiva. Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci. Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
  2. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza, quindi Diapositiva. Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci. Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
  3. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza, quindi Diapositiva. Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci. Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
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