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L’autore si vale della circostanza della pubblicazione
di questo volume per rendere onore:
a Sua Altezza Eminentissima Fra’ Matthew Festing
settantanovesimo Principe e Gran Maestro.
7
L’autore, inoltre, si vale della circostanza della pubblicazione
di questo volume per rendere onore:
alla memoria di
Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale di Santa Romana Chiesa Pio Laghi,
Rappresentante del Sommo Pontefice presso l’Ordine
con il conferimento del titolo di “Cardinalis Patronus” dal 1993 al 2009;
alla memoria di Sua Altezza Eminentissima Fra’ Andrew Willoughby Ninian Bertie
settantottesimo Principe e Gran Maestro.
9
10
Copia n. _____________
L’autore
__________________________
© Copyright Raimondo Villano
© Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi,
fotocopie, microfilm o altro, senza il permesso scritto dell’editore.
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Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano.
Redazione: mobile 338 59 60 222; e-mail: farmavillano@libero.it
Edizioni Chiron Found. - Hystart dpt.
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Vendite: Prof. Dott. Annamaria Giordano mobile 347 61 71 669; e-mail: annamaria.g10@alice.it;
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Stampa EFFEGIBI.
Prima Edizione, febbraio 2008. Prima Ristampa, marzo 2008. Finito di scrivere il dodici gennaio 2008.
Seconda Edizione, aprile 2008. Finito di scrivere il venti marzo 2008.
Terza Edizione, dicembre 2008. Finito di scrivere il dieci settembe 2008.
Quarta Edizione, luglio 2009.
Finito di scrivere il 25 febbraio 2009.
Serie numerata.
Questo volume, privo del numero di serie e della firma dell’autore, è da ritenersi contraffatto.
ISBN 978-88-904235-43
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“Si sente dire che un nuovo genere di cavalieri è apparso sulla terra
e proprio in quei medesimi luoghi visitati da Colui che incarnatosi,
come il sole ad oriente si leva in alto”
“Un nuovo genere di cavalieri, dico,
che le età precedenti non hanno conosciuto
e che infaticabile conduce una lotta parallela
sia contro la carne e il sangue
sia contro gli spiriti maligni sparsi nell’aria”
“Fanno a gara nell’onorarsi a vicenda,
si sollevano reciprocamente dalle fatiche,
per compiere così la Legge di Cristo”
Bernardo di Chiaravalle
13
INDICE
Presentazione 43
Prefazione 45
Storia 47
Le origini gerosolimitane 49
Il periodo di Acri 54
L’epoca cipriota 56
Il governo rodiense 58
L’epopea maltese 68
Le vicende di transizione 77
L’approdo romano 80
L’epoca contemporanea 83
Struttura e ordinamento 89
Caratteristiche e finalità 91
Organi di governo 95
Organi ecclesiastici 101
Ordinamento giuridico 104
Carta Costituzionale 106
Strutture ed Enti governativi 114
Gran Priorati 120
Corpo di Soccorso Internazionale 122
Ecom 124
Bandiere e Stemmi 126
Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale 129
Carattere religioso 131
Dimensioni ecclesiali 136
L’impegno: Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum 138
Pellegrinaggi 143
Cenni di magistero pontificio 145
San Giovanni Battista Patrono dell’Ordine 156
Le Reliquie dell’Ordine 160
La Madonna di Filermo 161
Beati e Santi dell’Ordine 162
Preghiere melitensi 175
Simbologia della Croce ottagona 159
Ceti e carattere nobiliare 177
I membri dell’Ordine 179
14
Aspetti nobiliari 191
Carattere militare 195
Aspetti militari 197
Corpo militare 211
Aspetti socioculturali e tecnici 217
Aspetti sociali 219
Aspetti culturali 222
Aspetti urbanistici 224
Aspetti economici 226
Ordini illegittimi 231
Sovranità 239
Sovranità 241
Soggettività internazionale 243
Attività 245
Attività diplomatica 247
Attività internazionale 265
Attività sanitaria 279
Attività sociale 300
Eroi melitensi 318
Strutture italiane 321
Acismom 323
Ospedale San Giovanni Battista 325
Cisom 328
Statuto Acismom 342
Regolamento Cisom 347
Norme di applicazione Cisom 352
Appendice 357
Cronologia dei Gran Maestri e dei Luogotenenti 359
Gran Priorati e Sottopriorati con data di fondazione 362
Successione dei Gran Priori di Roma 363
Successione dei Gran Priori di Lombardia e Venezia 368
Successione dei Gran Priori di Napoli e Sicilia 371
Indirizzi 372
Presidenti Acismon 380
Onorificenze melitensi 381
Gerarchia melitense essenziale 382
Libri consigliati sull’Ordine di Malta 383
15
17
19
21
23
25
27
29
247
“Fin dal principio, questa Chiesa “una”
si presenta tuttavia con una grande diversità,
che proviene sia dalla varietà dei toni di Dio
sia dalla molteplicità delle persone che li ricevono.
Nell’unità del Popolo di Dio si radunano
le diversità dei popoli e delle culture.
Tra i membri della Chiesa esiste una diversità di doni,
di funzioni, di condizioni e modi di vita”
Catechismo della Chiesa Cattolica, 814.
ATTIVITÀ DIPLOMATICA
Benché sia innanzitutto un Ordine religioso secolare che ha per vocazione la difesa della Fede e il
servizio agli ammalati e ai poveri, l’Ordine di Malta è anche un soggetto giuridico di diritto pubblico
internazionale che intrattiene relazioni diplomatiche con oltre 100 Stati in tutto il mondo - di cui molti
non cattolici - cui vanno aggiunte rappresentanze presso alcuni importanti Paesi europei e presso
Organismi Europei ed Organizzazioni Internazionali di rilievo; dispone, infatti, di delegazioni
permanenti presso le Nazioni Unite a New York, Ginevra, Parigi, Vienna e presso la Commissione
Europea e le principali Organizzazioni Internazionali. Sul piano politico internazionale l’Ordine di
Malta ha una posizione di piena neutralità, è imparziale e apolitico. Per questo l'Ordine può agire
come mediatore tutte le volte che gli Stati gli si rivolgono per risolvere i propri contrasti. Gli ultimi
anni sono stati caratterizzati dal costante incremento dei rapporti diplomatici. L’Ordine ha il suo
proprio servizio diplomatico che è un attributo della sua sovranità.
I diplomatici sono nominati dal Gran Maestro e dal Sovrano Consiglio e assumono le loro
responsabilità non appena le loro credenziali sono state presentate al Capo dello Stato nel Paese
presso il quale sono accreditati.
Le missioni degli Ambasciatori sono strettamente umanitarie, totalmente volontarie e sempre
imparziali. Il loro obiettivo è, secondo necessità, di aprire canali diplomatici per portare assistenza
umanitaria. Avvalendosi delle loro competenze in materia di trattative diplomatiche, gli Ambasciatori
dell’Ordine contribuiscono a creare condizioni affinché gli aiuti giungano a destinazione
tempestivamente e in maniera efficace, collaborando con le Associazioni nazionali dell’Ordine,
laddove presenti, o, in loro assenza, assumendo il coordinamento delle attività di assistenza.
Il ruolo degli ambasciatori dell’Ordine è, in effetti, particolare poiché al tradizionale esercizio
dell’arte della diplomazia e del negoziato, devono abbinare la capacità di svolgere attività umanitarie.
Gli ambasciatori melitensi sono, in effetti, l’anello tra i due volti dell’Ordine: i quartier generali e il
«terreno» dove si interviene. Il loro ruolo è fondamentale proprio perché non politico ma tecnico.
L’Ordine persegue una politica basata sulla costruzione di relazioni attive con le più importanti
organizzazioni internazionali impegnate in attività umanitarie, operando in partnership con i
principali attori internazionali e le organizzazioni non-governative. In questo contesto, l’Ordine sta
esercitando un ruolo sempre più dinamico nei processi di consultazione e pianificazione ai quali può
contribuire con la sua vastissima esperienza, la sua diretta conoscenza delle situazioni locali e le sue
specifiche competenze(1)
.
Grazie all’attività diplomatica, alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’Ordine ha effettuato diversi
_______________
(1) Rapporto attività SMOM 2007.
248
interventi presso gli Alleati a favore dei prigionieri di guerra italiani ed inviando una missione
giovannita in territorio tedesco con il compito di portare assistenza morale ai prigionieri italiani.
Sempre avvalendosi dell’attività diplomatica, l’Ordine è arrivato nei campi profughi del Congo, in
Albania, in Macedonia, in Montenegro; ha sfondato anche la cortina degli “ex nemici”: il Libano, per
esempio, dove l’Ordine gestisce una decina tra ospedali e ambulatori e dove durante la guerra era
l’unico organo che riusciva a portare aiuti da una e dall’altra parte della linea verde, ovvero dalle
fazioni cristiane a quelle musulmane. Inoltre, l’ex re del Marocco Hassan II ha chiamato l’Ordine a
mediare con alcuni Paesi arabi su Gerusalemme, superando anche il blocco Est-Ovest; a Cuba, infine,
l’Ordine stava ai tempi di Batista ed è rimasto anche con Castro e, dopo la visita del Papa del 1998, vi
ha portato 8 milioni di dollari.
Gli ambasciatori dell’Ordine vengono reclutati per lo più tra i diplomatici di professione che,
abbandonata la carriera attiva, desiderano offrire, per qualche anno e disinteressatamente, i loro
servizi. Sono nominati dal Gran Maestro ed entrano in carica dopo presentazione delle lettere
credenziali al Capo di Stato presso il quale sono accreditati.
Annualmente il Principe e Gran Maestro nei primi giorni di gennaio a “Villa Malta” riceve gli
Ambasciatori dei Paesi accreditati presso l'Ordine con una solenne cerimonia per gli auguri d'inizio
anno del Corpo Diplomatico che si svolge nella Cappella di Santa Maria del Priorato. Suggestivo è
il colpo d'occhio: il Gran Maestro, i membri del Sovrano Consiglio e gli alti dignitari del Palazzo
Magistrale vestono con l'antica uniforme rossa mentre gli Ambasciatori sono in frac, uniforme
diplomatica o abito nazionale. L'udienza solenne è l'occasione per ricordare i principali interventi
umanitari effettuati dall’Ordine nell’anno precedente a favore delle popolazioni colpite da conflitti o
calamità naturali. La cerimonia è aperta dal discorso del Decano del Corpo Diplomatico ed è seguito
da quello del Gran Maestro.
La missione degli ambasciatori verte su questioni prettamente umanitarie. Tuttavia, nei Paesi in cui
non esiste un’Associazione nazionale, l’ambasciatore è anche incaricato del coordinamento delle
attività ospedaliere. In tal caso, l’ambasciatore opera in collaborazione con le altre Associazioni
nazionali attive nel suo Paese di accreditamento ed espleta queste responsabilità in aggiunta ai suoi
impegni diplomatici. Ad integrazione della sua rete di relazioni bilaterali con Stati sovrani, l’Ordine è
ufficialmente accreditato, dal 1987, presso la Commissione Europea e il suo Rappresentante ha rango
di ambasciatore. D’altra parte, l’Ordine si avvale dello status di Osservatore presso le Nazioni Unite
ed ha, pertanto, istituito delle missioni permanenti a New York, Ginevra, Vienna, Roma e Parigi.
Quest’evoluzione delle relazioni con le organizzazioni internazionali rappresenta un esplicito
riconoscimento della posizione e del ruolo dell’Ordine nel mondo, che gli consente di rafforzare il
suo contributo specifico all’azione in campo umanitario e, in un quadro più generale, in quello della
difesa della dignità umana. La forma di questo contributo varia a seconda delle missioni e delle
attribuzioni delle agenzie presso le quali i suoi rappresentanti sono accreditati.
A Ginevra, l’ambasciatore Pierre-Yves Simonin (ex ambasciatore svizzero in Israele, Belgio e presso
la NATO) espleta il suo mandato in un quadro particolare che vede riunite le principali agenzie delle
Nazioni Unite interessate ai diritti dell’uomo e al diritto internazionale umanitario e, più
specificamente, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e l’Alto Comitato per i Rifugiati.
A Vienna, l’ambasciatore Helmut Liedermann (ex ambasciatore d’Austria a Belgrado e a Mosca) ha
partecipato attivamente alla campagna che ha portato al bando delle mine antiuomo.
A Bruxelles, l’ambasciatore Philippe de Scoutheete (ex ambasciatore del Belgio a Madrid ed ex
rappresentante permanente del Belgio presso l’Unione Europea) è accreditato presso la Commissione
Europea che è il primo donatore di aiuti umanitari nel mondo. Segue particolarmente i programmi
dei servizi di EuropeAide e ECHO (European Community Humanitarian Office); questo ufficio
249
intrattiene dei rapporti di partenariato particolarmente attivi con l’Ordine, come durante la crisi dei
Balcani. Un compito molto importante, ma necessariamente discreto, è affidato ai diplomatici
dell’Ordine quando devono partecipare agli sforzi di prevenzione di conflitti o guerre civili o quando
sono chiamati a condurre azioni di mediazione o di buoni uffici ad esempio nei casi di sequestro di
persona o di crisi gravi come quelle avvenute in Cambogia e in Libano, dove i rappresentanti
dell’Ordine hanno potuto agire con successo. Altre forme d’interventi interessano l’assistenza medica
del personale umanitario nelle aree di conflitti o di calamità naturali, nonché nel quadro dei
programmi di lotta alla lebbra. Il Gran Cancelliere dell’Ordine e Ministro degli Esteri illustrava così
la posizione dell’Ordine in occasione del cinquantesimo anniversario delle Nazioni Unite:
«…l’Ordine, grazie alla sua neutralità politica e al suo carattere sopranazionale, è qualificato come
Ente capace e desideroso di condurre azioni di pacificazione e di mediazione in cooperazione con le
Nazioni Unite, nel rispetto dei principi di dialogo e di comprensione tra i popoli».
L’Ordine mantiene relazioni diplomatiche al rango di ambasciata con 103 Stati e al rango di
delegazione con altri Paesi. E’ inoltre rappresentato con missioni permanenti presso le principali
organizzazioni intergovernative internazionali.
L’Ordine conclude accordi di natura internazionale con Stati ed altri soggetti e, successivamente,
sono seguite dalle Associazioni nazionali dotate di organizzazioni proprie e distinte da quelle
diplomatiche e solo in ipotesi di crisi di rapporti o in caso di nuove iniziative o attività subentra
nuovamente il livello diplomatico paritetico tra lo Stato interessato ed il Sovrano Ordine melitense.
Gli elementi costitutivi dei Protocolli di Intesa sono, in genere, quelli presenti negli accordi
diplomatici tra Stati e si basano sul Diritto Internazionale, sulla Convenzione di Vienna e sullo
scambio di agenti con rango di Ambasciatore.
Considerando, inoltre, il fatto che l’Ordine è privo di territorio, si pone il problema da parte di Stati
terzi del rango diplomatico dell’agente accreditato presso l’Ordine, al fine di garantirgli i privilegi
e le immunità diplomatiche la cui concessione è regolata anche da norme interne agli Stati e
comporta, dunque, una rinunzia da parte dello Stato ad esercitare la propria potestà d’imperio
sull’agente e sugli atti da questi compiuti. In mancanza di un accordo dell’Ordine con lo Stato
ospitante, si è seguita la strada della concessione del suo gradimento, nei limiti in cui l’agente da
accreditare presso di sé non sia quello già accreditato presso la Repubblica Italiana, ad un membro
della missione diplomatica già accreditata presso la Santa Sede dallo Stato con cui si allacciano
rapporti, il quale già gode in Italia di tutte le prerogative ed immunità che spettano agli agenti
diplomatici secondo il Diritto Internazionale, come disposto l’art. 12 del Trattato tra la Santa Sede e
l’Italia. Unico, quindi, è il soggetto preposto a due distinte funzioni: missione presso la Santa Sede e
missione presso il Sovrano Militare Ordine di Malta(2)
.
L’Ordine di Malta, in particolare, intrattiene relazioni diplomatiche con gli Stati:
in EUROPA: Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca,
Croazia, Italia, Iugoslavia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta,
Moldavia, Polonia, Portogallo, Romania, Federazione Russa(3)
, Principato di Monaco(4)
, San
Marino, Santa Sede, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ungheria;
in AMERICA: Argentina, Belize, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba,
Repubblica Dominicana, Ecuador, El Salvador, Georgia, Guatemala, Guyana, Haiti, Honduras,
Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Suriname, Uruguay,
Venezuela;
_______________
(2) Abs da: Fabrizio Turriziani Colonna, Sovranità e Indipendenza nel Sovrano Militare Ordine di Malta - Libreria Editrice
Vaticana, Roma, 2002, pag. 241-242.
(3), (4) Le relazioni con questi Stati sono espletate da una missione diplomatica speciale.
250
in ASIA: Afghanistan, Armenia, Cambogia, Kazakistan, Libano, Filippine, Tagikistan,
Thailandia;
in AFRICA: Benin, Burkina Faso, Camerun, Capo Verde, Repubblica Centroafricana, Ciad,
Comore, Repubblica Popolare del Congo, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea,
Etiopia, Gabon, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Liberia, Madagascar, Mali,
Marocco, Mauritania, Maurizio, Mozambico, Niger, Sao Tomé e Principe, Senegal, Seichelles,
Somalia, Sudan, Togo;
in OCEANIA: Micronesia.
L’Ordine, ancora, intrattiene relazioni ufficiali con gli Stati: Belgio, Francia, Germania,
Lussemburgo, Svizzera.
L’Ordine, inoltre, dispone di delegazioni permanenti presso le Organizzazioni Internazionali di
rilievo: Nazioni Unite (a New York, Ginevra, Vienna); Commissione Europea (a Bruxelles); AIEA
- Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (a Vienna); FAO - Organizzazione delle Nazioni
Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (a Roma); PAM - Programma Alimentare Mondiale delle
Nazioni Unite (a Roma); UNHCR - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (a
Ginevra); UNHCHR - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (a Ginevra);
CICR - Comitato Internazionale della Croce Rossa (a Ginevra); FISCRMLR - Federazione
Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa (a Ginevra); OMS -
Organizzazione Mondiale della Sanità (a Ginevra); UNESCO (a Parigi); Consiglio d’Europa (a
Strasburgo); CIM - Comitato Internazionale Migrazioni (a Ginevra); CIMFM - Comitato
Internazionale di Medicina e Farmacologia Militare (a Bruxelles); Organizzazione degli Stati
Centroamericani (a Washington); UNIDO - Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo
Industriale (a Vienna); IOM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (a Ginevra); IDB -
Banca Interamericana di Sviluppo (a Washington); UNIDROIT - Istituto Internazionale Unificazione
del Diritto Privato (a Roma); IIDU- Istituto Internazionale di Diritto Umanitario (a Ginevra).
L’Ordine di Malta è accreditato ufficialmente, dal 1987, presso la Commissione Europea e il suo
Rappresentante Permanente figura, con il rango di ambasciatore, nella lista del Corpo Diplomatico
accreditato. Assume oggi la carica l’ambasciatore Philippe de Schoutheete de Tervarent, ex
ambasciatore del Belgio in Spagna e presso l’Unione Europea. La rappresentanza dispone di un
ufficio amministrativo presso l’Associazione belga dell’Ordine di Malta e ha per funzione di
mantenere contatti ad ogni livello con la Commissione Europea e i relativi Servizi, onde informare ed
aggiornare il Governo dell’Ordine e gli organismi nazionali in merito ai grandi orientamenti e alle
decisioni di Bruxelles concernenti l’evoluzione delle politiche umanitarie e di aiuto allo sviluppo. I
servizi della Commissione con i quali la Rappresentanza Ufficiale ha i contatti più frequenti sono
ECHO - European Community Humanitarian Office - primo donatore di aiuti umanitari nel mondo e
ufficio specifico per le situazioni di crisi connesse con le calamità naturali, la Direzione Generale
“Sviluppo” responsabile dell’aiuto al Terzo Mondo, la Direzione Generale “Relazioni Esterne”, in
particolare per quanto attiene alle azioni in Europa dell’Est ed i programmi PHARES e TACIS, senza
dimenticare la neonata struttura “Europe Aid”. In questo ambito, la Rappresentanza Ufficiale
dell’Ordine di Malta partecipa alla riunione annuale delle organizzazioni partner di ECHO. Infatti, nel
1999, l’Ordine di Malta, per mano di tre sue associazioni nazionali (Oeuvres Hospitalières Françaises
de l’Ordre de Malte, Malteser Hilfsdienst/Germania e Malteser Hospitaldienst/Austria), ha firmato un
contratto di partenariato con ECHO.
Tutte queste azioni sono espletate nel rispetto dei principi fondamentali del diritto umanitario
internazionale, ed in particolare quello della non discriminazione delle vittime per motivi razziali,
251
etnici, religiosi, di sesso, di età, di cittadinanza o di opinione. E nello stesso spirito, non sono
assoggettate, né subordinate a considerazioni di natura politica.
Dall’estratto del discorso dell’ambasciatore Frà José Antonio Linati-Bosch, Osservatore presso le
Nazioni Unite, rivolto il 15 febbraio 2000 a New York nella sede dell’ONU al Comitato per le
operazioni di mantenimento della pace dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite leggiamo:
“L’Ordine di Malta probabilmente la più antica delle organizzazioni umanitarie internazionali con
oltre 900 anni d’ininterrotta attività, è d’ora in poi strettamente legato alle operazioni delle Nazioni
Unite per il mantenimento della pace. Nel 1991, l’Ordine ha offerto per la prima volta i propri servizi
alle Nazioni Unite mettendo a disposizione un’unità di assistenza medica presso la Missione
d’Osservazione delle Nazioni Unite in America Centrale. Nel quadro di successive missioni di
mantenimento della pace, l’Ordine, su richiesta dell’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR),
ha installato diversi campi profughi in Ruanda e allestito un ospedale da campo dotato di servizi di
chirurgia, pediatria e ostetricia. Sempre in cooperazione con l’Alto Commissariato per i Rifugiati,
una missione nella Repubblica Democratica del Congo, nel 1999, ha permesso di portare assistenza
ai profughi e di creare un centro nutrizionale per i bambini malnutriti. L’Ordine è altresì intervenuto
in Uganda per portare soccorso ai rifugiati sudanesi nel distretto di Aruja. Dal 1996, una squadra
medica affianca la Missione di Osservazione Iraq - Kuwait delle Nazioni Unite (UNIKOM). Su
richiesta del Governo tedesco, l’Ordine ha creato di recente un’unità medica di pronto intervento
che, mantenuta in stato di allerta permanente, può essere mobilitata in quarantotto ore per
partecipare a missioni urgenti di mantenimento della pace. Tale unità medica specializzata sarà
rafforzata al fine di poter partecipare immediatamente ad altre missioni di mantenimento della pace,
nel quadro di accordi simili a quelli sottoscritti con il ministero tedesco degli Affari Esteri. Fedele al
principio di neutralità dichiarato all’inizio del XVIII secolo, l’Ordine di Malta gode di una
reputazione giustificata d’imparzialità e indipendenza e, su questa scorta, è pronto a contribuire
attivamente alle future operazioni di mantenimento della pace, rispondendo di volta in volta ai
bisogni e alle richieste che saranno formulate dalle Nazioni Unite”.
Nel corso di una cerimonia organizzata alcuni anni fa nel quadro dell’Assemblea Generale delle
Nazioni Unite, l’Arcivescovo Renato Raffaele Martino, allora Nunzio Apostolico ed Osservatore
Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, Presidente della “Path to Peace Foundation”
ha conferito alle tre Associazioni statunitensi dell’Ordine il premio “Champion of Peace”, Campione
della Pace. L’Associazione americana (New York), l’Associazione federale (Washington) e
l’Associazione occidentale degli USA hanno ricevuto questo riconoscimento per l’azione umanitaria
negli Stati Uniti e nel mondo, ed in particolare in America Latina, in Asia e nel Medio Oriente.
Gli scopi perseguiti dalla “Fondazione Cammino verso la Pace” sono la diffusione dei messaggi del
Santo Padre, della Santa Sede e delle organizzazioni cattoliche sui temi della giustizia, della carità e
della pace; lo studio degli insegnamenti sociali della Chiesa; la promozione di iniziative di natura
culturale e la realizzazione di progetti caritatevoli ed umanitari per i diritti fondamentali dell’uomo.
Tra gli altri più recenti impegni nel settore, l’Ordine, consapevole di non avere la possibilità concreta
di intervenire sul piano degli Stati ma di possedere una sua voce, quella dell’Osservatore permanente
alle Nazioni Unite, attraverso essa è protesa a sviluppare i tematiche che concorrano ad allentare un
po’ la morsa dell’autoritarismo di taluni Stati che lede la personalità degli individui.
Anche lo sviluppo sul piano costituzionale concretizzato con il momento epocale rappresentato
dall’approvazione della nuova Carta Costituzionale e del Codice sono realtà che consentono
all’Ordine di essere molto più attivo sul piano della comunità internazionale e di guardare meglio a
funzioni di intermediazione nel confronti dei grandi problemi degli Stati, nonché di sviluppare una
diplomazia preventiva che anche se, come visto nei Balcani, non sempre serve per evitare i conflitti
252
ma, tuttavia, rappresenta la ragnatela di una rete diplomatica innescata prima che i conflitti si
scatenino e, quindi, apre nuovi canali utili per instaurare un dialogo costruttivo.
Presso l’ONU, inoltre, sono state curate dall’ambasciatore conte Marullo battaglie contro le mine e
per la cancellazione del debito estero.
In un mondo sempre più globalizzato, poi, l’Ordine ha creato un Comitato Internazionale e un
Centro di Cooperazione negli Stati Uniti per lavorare sul continente americano: “è la nostra risposta
a quello che ha detto Kofi Annan: la globalizzazione deve essere qualcosa di più che non la creazione
di mercati sempre più grandi. La sfera economica non può più essere separata da un tessuto più
complesso politico e sociale. Da 900 anni come finalità abbiamo quella di creare ospedali, cliniche,
ricerca medica, portare aiuti ai poveri, ai bisognosi, agli ammalati senza distinzione di razza,
religione e colore. Abbiamo aiutato Cuba, un lavoro umanitario e religioso e non politico(5)
”.
Nel settembre 2000 l’Ordine è stato ufficialmente invitato dal Segretario Generale dell’ONU Kofi
Annan a partecipare al Millenium Summit che ha avuto luogo nel Palazzo di Vetro di New York in
apertura della 55a sessione dell’Assemblea Generale. appresenta l’Ordine quale Capo Delegazione il
suo Capo di Governo, l’Ambasciatore Conte Carlo Marullo di Condojanni, che ha indicato le
fondamentali priorità per evitare che “la globalizzazione dei mercati non sia adeguatamente
governata: con il rischio di condurre a un aggravamento degli squilibri esistenti, rendendo più ricchi
i Paesi già ricchi e più poveri quelli già poveri”.
Da qui l’invito a preoccuparsi del modo con cui saranno sfruttate le nuove biotecnologie
applicate all’agricoltura, “che non dovranno divenire una nuova miniera per lo sfruttamento da parte
di pochi Paesi già ricchi, ma dovranno invece essere messe al servizio dell’umanità nel rispetto delle
leggi della natura: per non turbare l’ecosistema e anzi indirizzarlo nella direzione di uno sviluppo
controllato che garantisca ai paesi più poveri un più facile accesso ai mezzi di produzione”.
Se, però, l’applicazione di questi principi, sottolinea Marullo, potrà autorizzare la speranza della
riduzione della fame nel mondo e del miglioramento della qualità della vita, va tenuto in altrettanta
attenzione quanto attiene all’elevazione spirituale dell’uomo: “Sotto il profilo intellettuale, con il
diritto all’istruzione. Sotto il profilo sociale, con la fine di ogni discriminazione. Sotto il profilo del
diritto, con le garanzie di una giustizia che invece, anche là dove molti Stati affermano di aderire alla
Carta dei Diritti dell’Uomo, viene calpestata dalla lunghezza dei processi, da giudizi penali che
accettano l’utilizzazione di forme di carcerazioni preventive senza limiti e, quel che è peggio, dalla
violazione di quella regola primaria che dovrebbe regolare l’assoluta parità di posizioni tra accusa e
difesa”. Marullo conclude affermando che è anche in queste prospettive che l’Ordine di Malta ha
ribadito la sua più totale adesione all’invito del Segretario generale dell’ONU di sottoscrivere e
ratificare lo Statuto di Roma del tribunale Penale Internazionale, “in modo da consolidare i successi
che si sono raggiunti nell’assicurare alla giustizia le persone responsabili di crimini contro
l’umanità”.
Tra i programmi e gli obiettivi futuri dell’Ordine figurano, innanzitutto, quelli relativi alle
“nuove povertà, quelle cioè che nascono dal perpetuarsi delle ingiustizie e delle prevaricazioni degli
Stati nei confronti dei cittadini stessi che subiscono mortificazioni molto gravi. Anche Paesi europei
classificati tra i più civili hanno, ad esempio, il sistema carcerario inadeguato. E senza andare
lontano in Italia ci sono più di 50 mila carcerati in carceri che ne potrebbero ospitare appena la
_______________
(5) Ambasciatore conte Marullo di Condojanni.
253
metà. Ecco allora che l’Ordine in seno alle Nazioni Unite nel piano delle proprie strategie sta in
questo momento alzando la voce sul piano di questi temi che diventano drammatici lì dove
addirittura la politica prevale sul diritto umanitario universale”.
L’Ordine, dunque, chiede l’applicazione del diritto umanitario universale.
Insomma, “l’Ordine di Malta è, nel cammino della storia del mondo, l’anello di congiunzione tra una
realtà di preghiera e una realtà umanitaria, legata insieme da una struttura statuale che ha un ruolo
politico(6)
”.
La politica di ieri e di oggi che lo contraddistingue “è quella interpretata dai due carismi: la difesa
della fede e il servizio dei poveri. Attorno a questo c’e tutto quanto appartiene alla storia del passato:
la lotta con Turchi, la difesa del Mediterraneo e dell’Europa nel confronti dell’Islam e oggi,
dall’altra parte, c’è la difesa della fede nei confronti delle sette(7)
”. In concreto “basterà ricordare i
300 ospedali nel mondo, i più di 200 mila assistiti nella lotta al diabete, nonché alla lebbra e alle
grandi malattie con una struttura che anche in Italia vede numerose partecipazioni. Abbiamo, tra
l’altro, un ospedale di neuroriabilitazione a Roma da 240 posti letto con un piccolo reparto per i
traumatizzati cranici. E ancora più di 40 mila assistiti negli ambulatori(8)
”. L’Ordine, infine, non è
oppresso affatto da alcun problema di attualizzazione delle ragioni della propria esistenza giacché
“ciò che è attuale, invece, è la risposta alle esigenze dell’uomo che non sono cambiate, in fondo, da
quelle del passato: egli ha sempre bisogno di spiritualità, di sanità e di assistenza(9)
”.
Tra le numerosissime recenti importanti attività in ambito diplomatico sono annoverabili:
la visita di Stato il 6 dicembre 1999 del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio
Ciampi a Villa Malta per la cerimonia di chiusura delle celebrazioni per i 900 anni di vita
dell'Ordine;
il 23 maggio 2001 il Sovrano Consiglio dell’Ordine ratifica l’Accordo di Cooperazione e
Appoggio Istituzionale tra la Corte Interamericana dei Diritti Umani e il Sovrano Militare Ordine
di Malta, firmato il 18 agosto 2000 da Antonio A. Cancado Trindade Presidente della Corte e
dalla Contessa Giuliana Fanelli, Ambasciatore dell’Ordine in Costa Rica;
l’11 settembre 2001 su incarico di S.A. Eminentissima, il Principe e Gran Maestro Fra’ Andrew
Bertie, il Gran Cancelliere, Carlo Marullo di Condojanni, invia all’Ambasciatore degli USA
presso la Santa Sede, James Nicholson, una lettera con un messaggio di solidarietà e di cordoglio
destinato al Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush; il Sovrano Ordine di Malta si unisce al
cordoglio della popolazione americana ed invita tutti i suoi membri a pregare in suffragio delle
vittime della tragedia che ha colpito gli Stati Uniti d’America. S. A. il Gran Maestro ha inviato
messaggi di cordoglio alle autorità degli Stati Uniti;
la visita a Roma il 4 novembre 2001 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del
Presidente della Repubblica Slovacca Rudolf Schuster;
la visita a Roma il 6 aprile 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del
Presidente della Repubblica Ceca Václav Havel;
la visita di Stato del Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie in Bolivia l’8 novembre 2002
dove incontra il Presidente della Repubblica Gonzalo Sánchez de Lozada;
la visita ufficiale del Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie in Romania il 22 marzo 2002
con l’incontro con il Presidente della Repubblica Ion Iliescu;
_______________
(6) Gran Cancelliere conte Carlo Marullo di Condojanni. Abs da: R. Ballarin, “Cavalieri di Malta in campo per i diritti
umani” - Gazzettino, 31 maggio 2000.
(7) Gran Cancelliere conte Carlo Marullo di Condojanni.
(8) Ibid.
(9) Ibid.
254
la visita a Roma il 16 aprile 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del
Presidente del Nicaragua Enrique Bolaños Geyger;
la visita a Roma il 3 giugno 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del
Presidente della Bolivia Geoge Quiroga;
la visita a Roma il 12 giugno 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del
Vice Presidente del Guatemala Juan Francisco Reyes López;
la visita a Roma il 26 novembre 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del
Re dello Swaziland, Mswati III;
la visita a Roma il 26 novembre 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del
Presidente della Repubblica del Guatemala Alfonso Portillo Cabrera;
la visita di Stato con onori militari l’11 dicembre 2002 al Presidente della Repubblica Italiana
Ciampi al Quirinale da parte del Gran Maestro accompagnato dai vertici dello SMOM: il Gran
Commendatore Fra' Ludwig Hoffmann von Rumerstein, il Gran Cancelliere Conte Jacques de
Liedekerke, il Ricevitore del Comun Tesoro, Gian Luca Chiavari, il Segretario degli Affari Esteri
Ambasciatore Alessandro Quaroni, l'Ambasciatore presso lo Stato Italiano Barone Giulio di
Lorenzo-Badia, il capo del cerimoniale principe Paolo Francesco Boncompagni Ludovisi;
la visita ufficiale del Gr. Maestro fra’ Andrew Bertie nel Regno del Marocco il 7 aprile 2003;
la visita a Roma il 27 maggio 2003 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del
Presidente della Repubblica Argentina Eduardo Duhalde;
l’incontro il 28 maggio 2003 del Gran Maestro con S.A.R. il Principe Mulay Rachid al Palazzo
Reale di Casablanca;
la visita a Roma il 19 giugno 2003 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del
Presidente della Repubblica di Ungheria Ferenc Madl;
la firma il 29 giugno 2003 ad Amman dell’Ambasciatore Theutenberg ed il Ministro degli Esteri
Giordano Moasher al protocollo che stabilisce piene relazioni diplomatiche tra il Sovrano Ordine
di Malta ed il Regno Ascemita di Giordania;
la presentazione delle credenziali dell’Ambasciatore dell'Ordine Jean Marie Musy a Sua Maestà il
Re Juan Carlos di Spagna il 19 settembre 2003 a Madrid;
l’intervento del 22 settembre 2003 a New York dell’Ambasciatore Josè Antonio Linati-Bosch,
Osservatore Permanente dell'Ordine presso le Nazioni Unite, all'Assemblea Generale nella
sezione dedicata all’hiv/aids;
l’incontro del 27 settembre 2003 a Bonn del Gran Maestro con il Presidente della Repubblica
Federale Tedesca Johannes Rau;
l’incontro a Roma del Principe e Gran Maestro con il Presidente della Repubblica di Malta, Prof.
Guido De Marco, il 24 gennaio 2004;
l’incontro il 10 marzo 2004 a Roma del Gran Maestro dell'Ordine Fra' Andrew Bertie con il
Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato di Sua Santità;
la visita il 18 marzo 2004 al Gran Maestro nel Palazzo Magistrale da parte del Presidente della
Camera dei Deputati Italiana On. Pier Ferdinando Casini;
l’incontro a Budapest del Gran Maestro Fra' Andrew Bertie accompagnato dal Presidente della
Repubblica d’Ungheria Ferenc Madl in rassegna al Picchetto d'Onore il 17 maggio 2004;
l’incontro l’8 giugno 2004 a New York del Segretario Generale Kofi Annan con l'Ambasciatore
Robert L. Shafer, Osservatore Permanente dell'Ordine di Malta presso l'ONU;
l’incontro a Roma il 17 giugno 2004 del Gran Maestro dell’Ordine di Malta Fra’ Andrew Bertie
con il Ministro degli Esteri della Repubblica di Croazia Dr. Miomir Zuzul;
255
l’incontro a Roma il 21 giugno 2004 del Gran Maestro dell'Ordine di Malta, Fra' Andrew Bertie
con il Sindaco di Roma, Walter Veltroni;
l’incontro il 25 giugno 2004 a Roma del Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Fra’ Andrew Bertie,
con il Presidente della Repubblica di Malta, S. E. Edward Fenech Adami;
l’incontro il 1 ottobre 2004 a Roma del Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Fra’ Andrew Bertie,
con il Presidente della Romania S. E. Ion Iliescu;
l’incontro il 19 novembre 2004 a Roma del Gran Maestro Fra' Andrew Bertie con S. E. Rev.ma
Mons. Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede.
Il 5 aprile 2005 il Principe e Gran Maestro dell’Ordine Fra’ Andrew Bertie esprime grande
commozione alla notizia della morte di S.A.S. il Principe Ranieri III di Monaco, membro dal 1956
dell’Ordine di Malta con il rango di Balì Gran Croce di Onore e Devozione e destinatario nel 1997 di
uno dei più alti conferimenti dell’Ordine: la Croce di Professione ad Honorem.
Il 20 maggio 2005 è ratificato l’accordo di cooperazione per l’assistenza umanitaria tra il Sovrano
Ordine di Malta e il governo della Repubblica di Colombia teso a rafforzare e sviluppare i rapporti
di amicizia e cooperazione e favorire lo sviluppo dell’aiuto umanitario prestato ad istituti privati
ospedalieri e di beneficienza in questo Paese. In base a questo accordo l’Ordine continua a
promuovere ed a rendere disponibili aiuti sotto forma di attrezzature mediche e medicinali alle
istituzioni ospedaliere e di beneficienza colombiane per consentire agli ospedali di prestare cure ai
pazienti delle classi più povere. L’accordo, ancora, consente all’Ordine di Malta di intervenire in
Colombia con aiuti di emergenza in caso di catastrofi naturali.
All’Assemblea Generale dell’ONU il 18 ottobre 2005 a New York, l’Ambasciatore Robert L.
Shafer, Osservatore Permanente dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite, ha pronunciato un
discorso sui diritti dei bambini davanti alla Terza Commissione dell’Assemblea Generale delle
Nazioni Unite. Intervenendo in un dibattito sulla tutela e la promozione dei diritti del bambino,
l’Ambasciatore Shafer ha dichiarato che l’Ordine considera la promozione e la salvaguardia dei diritti
umani dei bambini una questione di assoluta importanza. Ha, quindi, espresso il suo sostegno alle
dichiarazioni del Segretario Generale che ha posto l’infanzia al centro degli obiettivi del Millennium
Development Goals, definendola la parte più vulnerabile della società, i cui bisogni sono spesso i
maggiori. L’Osservatore Permanente si è congratulato con la comunità internazionale per la ratifica
quasi all’unanimità, evento senza precedenti, della Convenzione sui Diritti dei Bambini.
Ha anche sottolineato, però, che è ancora lunga la strada che occorre fare per giungere ad una piena
attuazione di questa convenzione. Definendo “intollerabile” il numero dei bambini che muoiono per
cause prevenibili, ha poi assicurato l’Assemblea che l’Ordine sta facendo quanto in suo potere per
ridurre il numero di questi decessi e che proseguirà con decisione nei suoi programmi di vaccinazione
destinati ai bambini in varie parti del mondo.
L’Ambasciatore Shafer ha anche affermato che l’Ordine di Malta nel corso dei suoi 900 anni di storia
non ha mai visto un’epidemia più distruttiva per l’unità familiare di quella costituita dall’HIV/AIDS,
che ha sottratto uno od entrambi i genitori ad oltre 16 milioni di ragazzi sotto i sedici anni di età.
Questo fenomeno aggrava la vulnerabilità dei bambini alla violenza e l’Osservatore Permanente ha
messo in risalto il sostegno dell’Ordine alle recenti raccomandazioni del Comitato per i Diritti dei
Bambini su questo argomento. Egli ha sottolineato il particolare impegno profuso dall’Ordine di
Malta nell’assicurare i diritti di quei bambini che vivono senza l’affetto di una famiglia, attraverso il
continuo sviluppo e miglioramento del sistema rappresentato dai numerosi istituti per orfani e dalle
scuole attrezzate per prendersi cura delle speciali esigenze dei bambini più indifesi. Si stima siano
oltre 300 milioni i bambini nel mondo oggetto di violenze, abusi e sfruttamento. L’Ambasciatore
Shafer ha sottolineato che gli abusi sessuali, lo sfruttamento ed il commercio hanno effetti ancora più
256
devastanti sulle bambine. Forte è la condanna dell’Ordine di Malta per queste gravi violazioni dei
diritti dei bambini e ha riaffermato l’impegno dell’Ordine ad estirpare questi crimini.
Infine, l’Osservatore Permanente ha espresso in maniera netta la necessità di un maggiore impegno
delle agenzie delle Nazioni Unite ad indirizzare le energie della comunità internazionale
all’elaborazione di leggi efficaci in questo settore(10)
.
A Roma il 14 novembre 2005, nella sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per
l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) il Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta Jean-Pierre Mazery
ed il Direttore Generale della FAO, Jacques Diouf, firmano il Protocollo d’intesa con la FAO che
tra i punti principali stabilisce interventi congiunti in campo sociale, sanitario, agricolo ed alimentare
a favore delle popolazioni che soffrono; migliore coordinamento degli sforzi attraverso regolari
consultazioni e la condivisione delle informazioni; sviluppo di progetti di formazione in campo
alimentare e medico. Un accordo, dunque, che favorisce la collaborazione tra le due istituzioni che,
sovente, si trovano a promuovere iniziative tra loro complementari, come nel caso degli interventi in
favore delle popolazioni rurali marginalizzate, in soccorso ai numerosi Stati o regioni sconvolti da
guerre o catastrofi naturali ed all’Africa continuamente afflitta dalla fame.
Sulla scia dei meeting del Summit Mondiale sulla Società dell’informazione, poi, la Missione
dell’Ordine ha seguito le riunioni preparatorie e ha preso parte al Summit delle Nazioni Unite sulla
Società dell’informazione celebratosi a Tunisi dal 16 al 18 novembre 2005; nel suo intervento
Franz Harnoncourt-Unverzagt, Presidente del Consiglio per le Comunicazioni, ha detto che
l’Ordine riconosce la necessità della diffusione delle informazioni attraverso i mezzi offerti dalla
tecnologia al fine di ridurre la povertà, estendere le conoscenze e le informazioni nonché quale mezzo
di promozione di “good practice”.
“Senza comunicazione non c’è comprensione, senza comprensione non c’è pace”, ha affermato. “Ci
identifichiamo pienamente con gli Obiettivi di Sviluppo per il Millennio stabiliti dalle Nazioni Unite:
riduzione della povertà, ampliamento della diffusione della libertà e della democrazia, aumento del
livello generale di vita per tutta l’umanità, riduzione del divario del digitale”.
Franz Harnoncourt-Unverzagt, poi, ha spiegato come il Corpo di Soccorso Internazionale dell’Ordine,
Malteser International, fornisca aiuti tempestivi alle popolazioni in stato di necessità per poi affidare
la gestione della fase successiva agli operatori sanitari e ai volontari delle 56 organizzazioni nazionali
e internazionali dell’Ordine che si dedicano ad aiutare le persone emarginate dalla società a causa di
malattie, handicap fisici o psichici, calamità naturali.
“Nella nostra società dell’informazione l’Ordine intende sostenere i principi di “good governance”
intesi come un sistema di valori che si fondano sul rispetto dell’umanità e del’ambiente”, ha aggiunto
il rappresentante dell’Ordine. “Questi valori altro non sono che i principi che i membri dell’Ordine si
impegnano a seguire. È questo spirito che l’Ordine ritiene compatibile con gli obiettivi fissati dalle
Nazioni Unite e per i quali si è pronti ad offrire collaborazione, sia sul piano del confronto, che
attraverso un coinvolgimento professionale e fattivo”.
Il 13 dicembre 2005 la firma di un protocollo nella sede della Missione dell’Osservatore Permanente
dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite a New York sancisce l’istituzione delle relazioni
diplomatiche tra l’Ordine di Malta e la Repubblica di Angola. L’accordo è firmato da Robert L.
Shafer, Ambasciatore e Osservatore Permanente dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite e da
Ismael Abraao Gaspar Martins, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario e Rappresentante
_______________
(10) Fonte: Rapporto attività SMOM 2007.
257
Permanente della Repubblica di Angola presso le Nazioni Unite.
Nel 2005 una Missione dell’Ordine ha partecipato al 115° Executive Board e alla 58° Assemblea
Mondiale della Sanità tenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). I principali punti
oggetto della discussione e le risoluzioni adottate hanno riguardato l’efficienza dell’OMS nel portare
soccorso alle vittime dello tsunami asiatico, gli Obiettivi di Sviluppo per il Millennio relativi alla
sanità, e la pandemia dell’influenza aviaria.
Sempre nel 2005, tra le 86 risoluzioni e le 16 decisioni adottate dall’Alto Commissario delle Nazioni
Unite per i Diritti Umani, le questioni di maggiore interesse per l’Ordine erano connesse al
razzismo, alla discriminazione in tutte le sue molteplici forme (da quella razziale all’intolleranza
religiosa), ai diritti umani dei portatori di handicap, delle donne e degli emigranti, al diritto
all’alimentazione, all’acqua potabile, a condizioni igieniche salubri e ai diritti di ogni individuo al
godimento dei più elevati standard di salute fisica e psichica che sia possibile raggiungere. I dibattiti
tra membri, osservatori e partecipanti dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati
(UNHCR) hanno affrontato argomenti quali le modalità per proteggere l’ambiente, il mantenimento
dell’istituto dell’asilo politico, il rafforzamento di Convention Plus (uno strumento finalizzato alla
promozione e al miglioramento dell’asilo politico in ogni luogo) fino all’impatto della relazione asilo
politico-migrazione e all’analisi dei problemi legati al protrarsi delle situazioni dei rifugiati.
Il 16 gennaio 2006 a Roma il Gran Maestro fra’ Andrew Bertie riceve la visita del Presidente della
Repubblica del Montenegro, Filip Vujanovic, accompagnato dalla moglie e da una delegazione.
Il 7 febbraio 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’
Andrew Bertie dell’Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato della Santa Sede
e dell’Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede.
Il 20 febbraio 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Gran Maestro fra’ Andrew Bertie
di SB Filarete, Esarca Patriarcale di tutta la Bielorussia, Metropolita di Minsk e Slutsk, con il seguito.
Dal 20 al 24 febbraio 2006, poi, il Gran Maestro è in visita ufficiale in Camerun dove è ricevuto dal
Presidente della Repubblica Paul Biya e dalla First Lady Chantal Biya insieme alla delegazione
dell’Ordine con il Gran Cancelliere Jean-Pierre Mazery, il Grande Ospedaliere Albrecht Boeselager,
il Ricevitore del Comun Tesoro Gian Luca Chiavari e Fra’ Elie de Cominges del Sovrano Consiglio.
Fra’ Andrew Bertie può vedere di persona le opere sviluppate dall’Ordine a Yaoundé, a Njombé e
Mokolo. A Njombé inaugura l’Ospedale St. Jean de Malte dove, in risposta al saluto di benvenuto del
Governatore della Provincia, del Prefetto del Dipartimento di Mungo e del Sindaco di Njombé,
esprime la propria soddisfazione apprezzando un istituto ben gestito in un meraviglioso contesto
ambientale caratterizzato da piantagioni di banane, ananas e palme. Sua Altezza visita, inoltre, il
Centro per Madri e Figli della Fondazione Chantal Biya a Yaoundé, dove apprende dell’opera svolta
dalla Fondazione nella regione. Alla presenza della First Lady Chantal Biya è firmato un accordo di
partnership per rafforzare la cooperazione tra l’Ordine di Malta e la Fondazione.
Alla Visita Ufficiale fa seguito la Conferenza regionale dell’Ordine di Malta sull’Africa: due
giorni per approfondire le attività dell’Ordine nei Paesi francofoni africani e per pianificare le
iniziative future. Tra i relatori intervenuti: rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,
dell’Unione Africana e della First Bank del Camerun. Presenti alla Conferenza anche quattordici
Ambasciatori dell’Ordine accreditati presso Stati Africani, rappresentanti delle Associazioni
dell’Ordine attive con progetti umanitari in Africa (Francia, Germania, Italia, Malta, Sud Africa,
Spagna, Gran Bretagna) ed esponenti delle istituzioni camerunensi. La Conferenza, co-presieduta dal
Gran Maestro e da Ephraim Inoni, Primo Ministro e Capo del Governo della Repubblica del
Camerun, è organizzata dall’Associazione Francese dell’Ordine di Malta e coordinata da Jean-
Christophe Heidsieck, Ambasciatore dell’Ordine in Camerun. Di alto livello sono anche le altre
258
personalità che sono intervenute: la Signora Rosebud Kirwijila dell’Unione Africana, Alamine
Ousmane Mey, Direttore Generale della prima banca del Camerun, la Dottoressa Jeanne Diarra-Nana,
in rappresentanza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Xavier Pujol, Rappresentante del
Camerun all’Unione Europea, e Monsignor Ariotti, Nunzio Pontificio in Camerun.
Ciascun relatore ha sottolineato i vari aspetti dei problemi che affliggono oggi l’Africa: povertà,
corruzione, insicurezza, instabilità e malattie. Le patologie principali sono la malaria, la tubercolosi e
l’AIDS. Di queste, la malaria è la più diffusa, ed è causata dalle pessime condizioni igienico-sanitarie,
dall’acqua contaminata e dalla malnutrizione. La rappresentante dell’Unione Africana ha affermato
che alcune delle esigenze più pressanti dell’Africa sono l’accesso ai mercati mondiali, l’incremento
della produzione agricola, una più agevole mobilitazione delle risorse, il miglioramento dei controlli
sanitari e la riduzione della povertà. I problemi ambientali e l’istruzione, ha aggiunto, sono le chiavi
per la soluzione a lungo termine dei problemi africani. Un’istruzione migliore in materia ambientale -
ha citato come esempio - conduce ad una riduzione sostenibile del numero di zanzare veicolo di
malaria. Monsignor Ariotti ha evidenziato il ruolo della Cristianità come punto di riferimento per gli
aiuti umanitari ed ha auspicato che tutte le Chiese si uniscano, al fine di ottenere un risultato più
ampio e stabile nel campo dell’assistenza sanitaria in Africa. Il Grande Ospedaliere dell’Ordine di
Malta, Albrecht Boeselager, ha introdotto la seconda parte della Conferenza. Ha definito l’Africa il
continente che ha maggior bisogno di aiuto, un aiuto che deve essere professionale. Il Grande
Ospedaliere ha manifestato il suo orientamento verso una combinazione di medicina moderna e
rimedi tradizionali, nella cura degli infermi, e ha osservato come l’Associazione Francese dell’Ordine
abbia fornito un preziosissimo contributo con la sua distribuzione di medicinali ma sia, ormai, urgente
incoraggiare una produzione locale. Ha auspicato una maggiore cooperazione tra le diverse istituzioni
dell’Ordine e ha affermato che la strategia per il futuro sarà il proseguire nel sostenere gli sforzi della
Chiesa e delle comunità, l’organizzazione dei programmi propri dell’Ordine, nonché continuare a
realizzare nuovi progetti locali parallelamente al mantenimento di quelli esistenti. La strategia futura
dell’Ordine in Africa prevede nuovi programmi, oltre al mantenimento del supporto per quelli già
avviati dalle comunità locali e dalla Chiesa, ponendo l’accento sull’educazione e sulla formazione
delle comunità locali in materia di assistenza sanitaria. Beato Gerardo, a Mandini, Sudafrica, ha
descritto il lavoro che si svolge all’interno del Centro per i malati di AIDS e dell’orfanotrofio gestiti
dalla Confraternita. Con un appello ai delegati, li ha sollecitati a continuare a reperire fondi per
sovvenzionare questa importante struttura. Yann Baggio, Direttore Generale di Ordre de Malte,
France, ha enumerato le attività principali che la Francia porta avanti in Africa, in termini, ad
esempio, di assistenza e istruzione per le madri e i bambini, AIDS, malaria, tubercolosi e lebbra. Per
la cura di quest’ultima, in particolare, l’Associazione Francese ha istituito un centro di studi e ricerche
a Dakar. Ha riferito che l’Associazione Francese dell’Ordine dispone di sei centri medici principali in
Africa nonché di 300 ambulatori e nove strutture per la diagnosi e la cura della lebbra. Ingo Radtke,
Segretario Generale del Malteser International, ha illustrato le attività dell’organizzazione in otto
Paesi africani: assistenza sanitaria e medica di base, centri di assistenza sanitaria, medicinali,
programmi HIV e TBC, assistenza a madri e bambini, programmi nutrizionali, malaria e malattia del
sonno, programmi di formazione e sensibilizzazione, acqua e condizioni igienico-sanitarie.
Il professor Jean Lemerle, del Gruppo Franco-Africano di Oncologia Pediatrica, ha riferito che nel
2005 sono stati diagnosticati 15.000 nuovi casi di tumori pediatrici, particolarmente di tumore di
Burkitt (il più frequente tra i bambini africani), seguito dai tumori renali. La sua organizzazione offre
corsi di formazione per medici e nei 100 casi trattati tra il 2001 e il 2006 ha registrato un tasso di
successi del 50 %. In tutta l’Africa nello stesso periodo sono stati curati da 300 a 500 bambini.
259
L’Ordine, attraverso la sua Associazione Francese e la sue missioni diplomatiche, ha aperto ospedali,
cliniche e centri medici in 14 paesi francofoni dell’Africa. Priorità dell’assistenza sanitaria sono le
madri e i bambini, la lebbra e l’AIDS, mentre i programmi di formazione sono incentrati sul pronto
soccorso, l’assistenza ai bambini piccoli e la nutrizione.
Il 12 marzo 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da
parte del Presidente della Repubblica di Ungheria, László Sólyom, accompagnato dalla moglie.
Dal 12-15 marzo 2006 su invito del Presidente Georgi Parvanov, il Gran Maestro Frà Andrew Bertie
compie una visita di Stato in Bulgaria: è la prima visita di Stato nella Repubblica di Bulgaria.
Il 17 marzo 2006 al Palazzo Presidenziale di Sofia in Bulgaria dal Grande Ospedaliere dell’Ordine
Albrecht Freiherr von Boeselager e dal Ministro della Sanità bulgaro Prof. Radoslav Gaydarski è
firmato un Accordo Sanitario(11)
, dopo aver ricevuto i pareri favorevoli delle Commissioni Esteri,
Sanità ed Integrazione Europea, che semplifica sulla base delle relazioni diplomatiche stabilite nel
novembre del 1994 le procedure per l’assistenza medica ed umanitaria dell’Ordine di Malta sul
territorio bulgaro e, in collaborazione con il Ministero della Sanità della Bulgaria, perfeziona l’invio
da parte dell’Ordine di aiuti ai centri medici e agli ospedali e prevede l’intervento melitense in caso di
calamità naturali.
A Roma il 29 marzo 2006, nel corso di una cerimonia tenutasi a Palazzo Chigi, è siglato tra il
Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, e il Gran Cancelliere dell’Ordine, Jean-Pierre
Mazery, nella sua qualità di Ministro della Salute, un Accordo quadro col Governo Italiano
innovativo in materia di ricerca scientifica che, completando il percorso iniziato con quello reso
esecutivo con la legge 157 del 2003, consente all’Associazione Italiana dell’Ordine ACISMOM (che
gestisce le strutture sanitarie melitensi in Italia) di compiere ricerche nel campo della riabilitazione
neuromotoria, della sindrome metabolica, del diabete mellito e relative patologie. Prevede, inoltre, lo
studio di nuove metodologie diagnostiche e terapeutiche, la valutazione dell’impatto delle patologie
in Italia, la stesura di specifici protocolli di diagnosi, l’ottimizzazione dei trattamenti terapeutici
nonché la formazione e l’aggiornamento del personale.
Il 13 aprile 2006 a Washington il Gran Cancelliere Jean-Pierre Mazery dell’Ordine di Malta
sottoscrive con il Segretario Generale dell’OAS(12)
José Miguel Insulza, Segretario Generale
l’Accordo di Cooperazione con l’Organizzazione degli Stati Americani (OAS) i cui punti
principali stabiliscono iniziative congiunte per combattere la povertà e la fame, interventi di
assistenza medico-sociale, promozione del diritto umanitario internazionale.
Il 4 aprile 2006 si celebra la visita di Stato a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro
fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, su invito
del Gran Maestro.
Il 17 maggio 2006 a Roma nel Palazzo Magistrale il Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie
riceve la visita del Primo Ministro della Repubblica di Polonia, Kazimierz Marcinkiewicz.
Il 6 giugno 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew
Bertie da parte del Presidente della Repubblica di Costa Rica, Oscar Arias Sanchez.
Il 5 settembre 2006 la firma di un protocollo, a Podgorica, ha sancito l’istituzione di relazioni
_______________
(11) Ratificato, poi, con approvazione all’unanimità dall’Assemblea Nazionale di Bulgaria il 21 giugno 2006 a Sofia.
(12) L’Organizzazione degli Stati Americani è il principale forum regionale per il dialogo multilaterale e per le iniziative
congiunte. Riunisce i Paesi del continente americano con lo scopo di rafforzare la cooperazione e perseguire obiettivi
condivisi. Al centro della missione dell’OAS c’è l’impegno per la democrazia e a promuovere il buon governo, rafforzare i
diritti umani, favorire la pace e la sicurezza, sviluppare i commerci e ad affrontare i complessi problemi causati da povertà,
droga e corruzione. Attraverso le decisioni prese dai suoi organismi e i programmi sviluppati dal suo Segretariato Generale,
l’OAS promuove una maggiore cooperazione e comprensione nel continente americano. (Rapporto attività SMOM 2007).
260
diplomatiche tra il Sovrano Militare Ordine di Malta e la Repubblica di Montenegro(13)
. L’accordo
è stato firmato nella sede del Ministero degli Esteri della Repubblica del Montenegro
dall’Ambasciatore Alberto Leoncini Bartoli, Consigliere Diplomatico dell’Ordine e dal Ministro degli
Affari Esteri montenegrino Miodrag Vlahovic.
A New York il 15 settembre 2006, intervenendo nel Dialogo ad alto livello sulla Migrazione
tenutosi al Palazzo di Vetro dell’ONU, l’Ambasciatore Robert Shafer, Osservatore Permanente
dell’Ordine presso le Nazioni Unite ha affermato che il Sovrano Militare Ordine di Malta plaude
all’operato dell’ONU. Come riferito nel Rapporto del Segretario Generale del maggio scorso, ha detto
l’Ambasciatore, oggi sono quasi 200 milioni le persone che sono migrate dalla loro terra di origine
verso altri paesi, per lo più alla ricerca di una vita migliore per se stessi e per le loro famiglie. Lo
spostamento di tali moltitudini di persone (in continuo aumento) attraverso le frontiere internazionali
presenta rilevanti problemi di ordine economico per la comunità mondiale.
L’Ambasciatore così continua: “Come osserva anche il Segretario Generale, tuttavia, la migrazione
di così tante persone pone anche, inevitabilmente, seri problemi in relazione alla protezione dei
diritti umani dei migranti. Di fronte a cifre così sconcertanti (200 milioni), non dobbiamo mai
perdere di vista il fatto che ognuno di quei milioni di uomini, donne e bambini è un essere umano, un
individuo. Pertanto, oltre agli effetti macroeconomici, il Dialogo e gli incontri che seguiranno
devono studiare le modalità con cui i paesi di origine e di destinazione debbano salvaguardare i
diritti umani di ciascun individuo che abbia scelto di trasferirsi in un altro Paese. Alcune questioni
appartengono storicamente al tradizionale impegno dell’Ordine di Malta. Quando l’Ordine fu
istituito, più di 900 anni fa, la nostra missione era quella di proteggere e assistere le persone in
difficoltà, particolarmente i poveri e coloro che si trovavano in viaggio lontani dalle loro case.
Ancora oggi portiamo avanti quella missione. Grazie alla nostra consolidata sovranità
internazionale, che si riflette nel pieno riconoscimento diplomatico da parte di altri 97 Stati, gli oltre
80.000 esperti volontari dell’Ordine di Malta offrono assistenza agli infermi e ai bisognosi in più di
120 paesi. In collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite, l’Ordine di Malta fornisce assistenza
medica, asilo e vettovaglie ai rifugiati in Angola, Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, e
Sudan. Nel quadro di questo programma di assistenza ai poveri su scala mondiale, ci siamo resi
conto del fatto che i migranti sono spesso le creature più vulnerabili e indifese. Troppo spesso
invisibili, o peggio”.
L’Ambasciatore ha concluso sottolineando, in particolare, “il trattamento spesso umiliante al quale i
migranti sono sottoposti nel quadro di quelli che sono eufemisticamente definiti programmi per
‘lavoratori ospiti’. Troppo spesso queste persone sono sottopagate, e i loro salari vengono
ulteriormente ridimensionati dagli importi esorbitanti che sono costretti a pagare ai loro datori di
lavoro per avere vitto e alloggio. Analogamente, i cosiddetti ‘mediatori’, che reclutano i migranti nei
loro paesi d’origine e li spediscono come fossero una merce qualsiasi in altri paesi, spesso li tengono
vincolati attraverso compensi talmente esagerati che i lavoratori migranti possono anche restare per
sempre in stato di schiavitù, non essendo capaci di estinguere i loro presunti debiti, o di procurare
alle famiglie guadagni pari alle aspettative che, all’inizio, avevano alimentato il sogno di emigrare.
L’applicazione di questi schemi si traduce, spesso, in un uso improprio dei documenti di viaggio
rilasciati dalle autorità governative”. (...) “Abusi come questi affliggono milioni di migranti: uomini,
donne, e bambini. I governi hanno i mezzi per alleviare realmente le loro sofferenze. Per gli Stati
esistono alcuni vantaggi economici a breve termine che i governi non possono ignorare. A volte
_______________
(13) Il 21 maggio 2006, un referendum sanciva la piena indipendenza del Montenegro dalla Serbia. Da qui la necessità di
ristabilire le relazioni bilaterali con l’Ordine, relazioni che dal 2001 erano intrattenute con l’Unione di Serbia e Montenegro.
261
alcuni paesi d’origine sono contenti di mandare all’estero i propri cittadini, che in questo modo
generano rimesse che possono mitigare la povertà o dare impulso agli investimenti locali. Può anche
succedere che alcuni paesi di destinazione, sia sviluppati sia in via di sviluppo, ricavino un vantaggio
economico dall’impiego di fornitori di beni a basso costo, ignorando però l’elevato costo pagato dal
lavoratore. Per questo motivo, è assolutamente necessario che il Dialogo ad Alto Livello e tutti i
successivi dibattiti sulla migrazione e lo sviluppo tengano nella debita considerazione l’obbligo, da
parte di tutti gli Stati coinvolti, di salvaguardare i diritti umani dei migranti”.
Il 18 settembre 2006 il Vice-Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Timor Est Signora
Adaljiza Magno e l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta per il Sud-Est Asiatico e l’Estremo Oriente
James Dominguez hanno firmato il protocollo d’intesa con il quale vengono stabilite formali
relazioni diplomatiche nella capitale Dili. Nel corso della cerimonia è stata espressa dal Vice-
Ministro Magno la speranza che queste nuove formali relazioni possano portare ad un aumento
dell’aiuto fornito al Paese dall’Ordine di Malta, in particolare nell’area della sanità.
Dal 30 settembre al 2 ottobre 2006 si celebra la Conferenza regionale su Libano e Medio Oriente
a Beirut in cui si constata che nella Terra Santa e nei Paesi del Vicino Oriente (Libano, Giordania,
Siria, Iraq), che rappresentano l’origine di tutta la Cristianità e dove le esigenze umane sono
considerevoli, oggi i cristiani si trovano sempre più in minoranza e spesso devono combattere una
vera e propria battaglia quotidiana per difendere la loro fede e, addirittura, per sopravvivere. Il loro
futuro dipende da un clima che possa favorire la coesistenza di tutte le comunità e il rispetto
reciproco. L’Ordine di Malta ha risposto a questa esigenza della minoranza cristiana della regione.
Presente in Libano da molti anni, porta avanti la sua azione umanitaria e sociale in tutto il Paese,
instaurando un vincolo di carità e comprensione costruttiva tra le diverse comunità che vi risiedono.
Tra gli invitati alla Conferenza sono intervenuti la signora Rabab el Sadr Charaffedine, Presidente
della Fondazione dell’Imam Moussa el Sadr; i rappresentanti dell’Ordine nella regione: SAR la
principessa di Borbone Lobkowicz, Presidente di Malta-Libano; l’Ambasciatore Jacques Guerrier de
Dumast, Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Libano; Cheikh Walid el Khazen, Incaricato d’affari
dell’Ambasciata dell’Ordine in Giordania; Paul Saghbini, Direttore Generale delle Opere dell’Ordine
in Libano e fondatore dei centri dell’Ordine in Iraq; e Raphael Georges Debanné, membro del
Consiglio di Governo dell’Ordine.
I dibattiti sono stati moderati da Sua Eminenza il Cardinale Pio Laghi, Cardinalis Patronus
dell’Ordine, e dall’Arcivescovo Angelo Acerbi, Prelato dell’Ordine.
Nell’introduzione alla Conferenza, il Presidente Sehnaoui ha sottolineato l’importanza della storia
cristiana della regione, culla del Cristianesimo, e della costante presenza dell’Ordine in quest’area.
I rappresentanti dell’Ordine sintetizzano le attività svolte nei rispettivi Paesi e, poi, l’intervento della
signora Rabab el Sadr Charaffedine, Presidente della Fondazione dell’Imam Moussa el Sadr, ha
approfondito il punto di vista islamico per quanto riguarda la fede in Dio e l’amore per il prossimo,
sottolineando come la prima testimonianza della fede siano le opere di carità. La relatrice ha parlato
delle cordiali relazioni esistenti tra la Fondazione e l’Ordine di Malta, per il bene comune, al servizio
di Dio. Citando i Centri medici che la Fondazione gestisce in Libano, ha affermato che, come quelli
dell’Ordine, prodigano aiuto a tutti coloro che hanno bisogno, senza distinzione alcuna. Il dialogo tra
le nostre due religioni, ha detto, si fonda sul nostro metterci al servizio della carità, nel nome di Dio:
un dialogo che trascende le discussioni politiche, perché queste servono soltanto interessi personali.
Un’analisi delle relazioni tra i cristiani nella regione è stata poi introdotta da Sua Eminenza il
Cardinale Pio Laghi, e sviluppata dal Nunzio Pontificio in Libano, Monsignor Luigi Gatti. Sono
inoltre intervenuti, presentando i propri punti di vista sulle prospettive della situazione: Padre Samir
Khalil Samir, della Compagnia di Gesù; Monsignor Antoine Audo, Arcivescovo caldeo di Aleppo;
262
Suor Vincent Alwane, delle Figlie della Carità; e Monsignor Mansour Labaky, Cappellano Magistrale
dell’Ordine. L’Ambasciatore dell’Ordine presso la Santa Sede, Alberto Leoncini Bartoli, ha auspicato
una soluzione alle ostilità nella regione che condurrebbe, poi, ad un processo di democratizzazione
attraverso la conoscenza e la comprensione al di là, quindi, della semplice tolleranza.
L’Ambasciatore Philippe de Schoutheete de Tervarent ha richiamato la speciale reputazione di cui
gode l’Ordine. Grazie alla sua totale imparzialità e onorabilità nell’utilizzo delle risorse economiche,
ha proseguito il diplomatico, verranno attratti aiuti in futuro, consentendo così lo sviluppo di nuovi
progetti assistenziali. necessità e potenzialità delle attività future dell’Ordine.
Al termine della Conferenza, ringraziando tutti i partecipanti, il Presidente Sehnaoui ha riepilogato le
necessità emerse: la fedele prosecuzione dei progetti dell’Ordine in Medio Oriente, lo sviluppo di
nuove iniziative nei Paesi vicini al Libano, al servizio delle popolazioni svantaggiate in quelle aree, la
prosecuzione del dialogo con le altre comunità religiose della regione. E’ stata anche ribadita con
chiarezza la necessità di reperire altri fondi per l’esecuzione di tali attività.
Il 3 ottobre 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’
Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica delle Seychelles, James Alix Michel.
Il 6 ottobre 2006 a Roma, nel corso della visita di Stato del Presidente Austriaco Heinz Fischer al
Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie, è firmato dal Gran Cancelliere dell’Ordine Jean-Pierre Mazery e
dal Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri Austriaco Johannes Kyrle un protocollo di
cooperazione per la realizzazione di progetti congiunti nei Paesi in Via di Sviluppo che prevede,
tra l’altro, il finanziamento congiunto di un programma contro AIDS e tubercolosi nelle baraccopoli
della città di Nairobi dove vive oltre il 65 % della popolazione della capitale del Kenya.
L’11 ottobre 2006 a Roma il Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie riceve il Presidente del
Senato del Canada, Noel A. Kinsella, alla guida di una delegazione di senatori canadesi.
Il 13 ottobre 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’
Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica di Serbia, Boris Tadic.
Nel biennio 2005-2006 l’Ordine ha organizzato le seguenti ulteriori Conferenze Internazionali,
focalizzate sul consolidamento della cooperazione e sulla condivisione delle esperienze tra le sue
numerose organizzazioni in tutto il mondo: Conferenza degli Ospedalieri (Roma), Sesta conferenza
delle Americhe (Miami), Conferenza degli Ospedalieri (Dublino), Riunione dei Presidenti, (Londra),
Conferenza degli Ospedalieri americani (Miami).
Il 18 ottobre 2006 il Gran Maestro dell’Ordine di Malta Fra’ Andrew Bertie riceve il Presidente della
Repubblica del Paraguay, Nicanor Duarte Frutos accompagnato dal Presidente del Parlamento, dal
Ministro degli Affari Esteri e dai ministri dei Lavori Pubblici e delle Comunicazioni, dell’Industria e
del Commercio. In riconoscimento dei forti rapporti di amicizia e cooperazione che legano l’Ordine e
la Repubblica del Paraguay, il Gran Maestro conferiscr al Presidente Duarte Frutos le insegne del
Collare dell’Ordine al Merito Melitense. All’incontro svoltosi a Villa Malta all’Aventino è presente il
Gran Cancelliere dell’Ordine S.E. Jacques de Liedekerke.
Il 6 novembre 2006 vi è la visita ufficiale nella Villa Magistrale dell’Ordine a Roma del Presidente
della Repubblica d’Ungheria László Sólyom, accompagnato dalla consorte.
Il 24 gennaio 2007 il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie ed i membri del governo dell’Ordine sono
ricevuti dal Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Esteri Italiano Massimo
D’Alema, nella sede dell’Ambasciata d’Italia presso l’Ordine di Malta. Nel corso dell'incontro sono
in particolare esaminate le possibilità di collaborazione per gli interventi di emergenza, specie di
natura sanitaria, in aree e situazioni di crisi, con particolare riferimento al bacino del Mediterraneo, al
Medio Oriente e nei Balcani. Sono presenti ai colloqui i Ministri della Sanità Livia Turco, della
263
Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, delle Politiche per la Famiglia Rosi Bindi ed il Presidente della
Commissione Affari Esteri del Senato Lamberto Dini.
Dal 29 gennaio al 1 febbraio 2007 il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie, si reca in visita ufficiale a
Bruxelles, accompagnato da una delegazione composta dal Gran Cancelliere, capo dell’esecutivo, dal
Grande Ospedaliere, Ministro della Sanità e della Cooperazione internazionale e dai rappresentanti
ufficiali dell’Ordine presso il Governo Belga e la Commissione Europea.
Lunedì 29 gennaio il Gran Maestro è ricevuto da Sua Maestà il Re dei Belgi Alberto II, al Palazzo di
Bruxelles. Lo stesso giorno il Gran Maestro è ricevuto da Armand De Decker, Ministro della
Cooperazione allo sviluppo, che offre una cena ufficiale a nome del governo belga in suo onore al
Palazzo d’Egmont. La cena è preceduta da un colloquio ristretto. Il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie
ed i membri della delegazione hanno inoltre a livello europeo incontri con: Hans-Gert Pöttering,
Presidente del Parlamento Europeo; José Manuel Barroso Presidente della Commissione Europea; Jàn
Figel, Commissario Europeo, responsabile tra l’altro della cultura e della gioventù, incaricato
dell’”Anno Europeo del dialogo interculturale 2008”; Jaap de Hoop Scheffer, Segretario Generale
della NATO; Antonio Cavaco, Direttore generale dell’ECHO (Dipartimento per gli aiuti umanitari
della Commissione Europea). Una colazione in onore del Gran Maestro è offerta, poi, da una
delegazione di parlamentari europei. Il Gran Maestro dell’Ordine, infine, si reca a visitare l’Ospedale
Alberto I e Regina Elisabetta dove è ricevuto dal Rettore dell’Università cattolica di Louvain, Prof.
Bernard Coulie. Questo ospedale, che accoglie pazienti che necessitano di cure palliative, riceve un
importante sostegno dall’Ordine di Malta.
L’11 maggio 2007 a Roma il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie riceve Jacques Diouf, Direttore
Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).
Il 15 maggio 2007 si conclude la prima visita di un Gran Maestro dell’Ordine di Malta in Polonia da
quella effettuata dal Gran Maestro Chigi Albani della Rovere nel 1931. La visita in Polonia del Gran
Maestro ha inizio a Cracovia. Il primo appuntamento ufficiale è l’incontro con il Cardinale Stanislaw
Dziwisz, atto che sottolinea una delle più significative chiavi di lettura dell’itinerario: i profondi
vincoli storici tra l’Ordine e la Polonia e la straordinaria relazione di amicizia, fedeltà e reciproca
stima che legava l’Ordine alla carismatica figura di Papa Wojtyla. Tra gli appuntamenti più
importanti del Gran Maestro a Cracovia, la partecipazione alla processione in onore di San Stanislao,
patrono della città, insieme al Presidente della Repubblica polacca e ai Cardinali Glemp, Macharski,
Dziwisz e Schoenborn. Di grande suggestione è la visita al Santuario di Jasna Gòra a Czestochowa,
dove il Gran Maestro ha potuto rendere omaggio alla Madonna Nera. Di rilievo è la firma di un
accordo di cooperazione con il Santuario, che ogni anno accoglie più di cinque milioni di pellegrini,
per la fornitura di attrezzature mediche e medicine e per la formazione professionale del personale di
pronto soccorso. Un accordo che rinnova la più antica vocazione dell’Ordine di Malta: l’assistenza ai
pellegrini. L’incontro di Fra’ Andrew Bertie con i rappresentanti dell’Associazione polacca
dell’Ordine nei centri per l’assistenza ai bambini e ai giovani disabili di Cracovia e Varsavia, poi,
rende omaggio alla plurisecolare presenza giovannita nel Paese. Oggi l’Associazione polacca
dell’Ordine opera in numerosi ambiti: assistenza e cura dei tossicodipendenti, sostegno economico
alle famiglie in difficoltà, diagnostica e cure gratuite per il cancro, centri terapeutici per malati
mentali, soccorso alle vittime di disastri naturali.
Due tra i momenti più significativi della visita di Stato di SAE Fra’ Andrew Bertie in Polonia sono
l’incontro a Varsavia con il Presidente della Repubblica polacca Lech Kaczynski e la firma congiunta
con il ministro della Sanità di un accordo-quadro in materia di cooperazione sanitaria.
Accolto al Palazzo presidenziale dagli onori militari, e dopo lo scambio delle decorazioni, il Gran
Maestro e Presidente della Repubblica, affiancati dalle rispettive delegazioni, e dagli Ambasciatori
264
Vincenzo Manno e Hanna Suchocka hanno avuto un lungo e cordiale colloquio. Segno tangibile della
solidità delle relazioni bilaterali è la firma dell’accordo di cooperazione in materia di assistenza
sanitaria. Il Grande Ospedaliere dell’Ordine e il Ministro della Sanità polacca hanno sottoscritto un
documento per migliorare l’assistenza prestata dalla Associazione Polacca dell’Ordine di Malta nei
confronti dei più poveri e dei più bisognosi. Da sottolineare anche il rafforzamento dell’aiuto portato
ai malati terminali, ai giovani e agli adulti disabili attraverso i numerosi centri dell’Ordine di Malta
attivi in Polonia e la collaborazione per lo sviluppo della medicina d’urgenza e del primo soccorso.
Numerosi a Varsavia gli incontri con le alte personalità del paese: il Primo Ministro, Jaroslaw
Kaczynski, il Presidente del Parlamento, Ludwik Dorn, il Vice-Presidente del Senato, Ryszard
Legutko, il Cardinale Primate Józef Glemp, il Nunzio Apostolico in polonia Mons. Jozef Kowalczyk.
Una cena di Stato è stata offerta dal Presidente della Repubblica in onore del Gran Maestro.
Nel 2007 l’Ordine ha organizzato le seguenti ulteriori conferenze internazionali: degli Ospedalieri
(Parigi), regionale sull’Europa Orientale, (Vienna), Settima delle Americhe (Città del Messico).
Va citata, ancora, la partecipazione alle conferenze internazionali che è un aspetto essenziale delle
attività di comunicazione dell’Ordine non soltanto tra le sue organizzazioni nazionali ma anche nei
rapporti con le altre istituzioni. Attraverso questo strumento, infatti, l’Ordine ha l’opportunità di
divulgare informazioni sulle proprie attività e acquisire nozioni su questioni di interesse comune per
tutte le organizzazioni che operano nei settori dell’assistenza umanitaria e del soccorso d’urgenza.
Con una sorta di nota a margine, infine, desidero concludere questo rapido excursus ponendo in
evidenza un elemento, che potrebbe passare inosservato o risultare marginale a taluni almeno,
costituito da un innovativo programma istituito dai Giovani dell’Ordine in Germania e denominato “Il
Conflitto come opportunità”: un’esemplare dimostrazione, a mio modesto avviso, del retaggio
ancestrale dell’autentica profonda cultura melitense. Il principio di fondo informatore del programma,
in effetti, è l’invito ad ascoltare tutte le opinioni discordanti, ad individuare il contesto da cui ha avuto
origine il conflitto, a valutare le opzioni ed a contribuire alla ricerca di una soluzione: 40 giovani
mediatori hanno già ricevuto una formazione specifica ed attualmente addestrano e sostengono gli
arbitri di controversie nell’ambito dei Gruppi Giovanili dell’Ordine di Malta!
“Vogliate vedere
la sollecitudine di questa Sede Apostolica,
la quale, oltre che con il legame diplomatico
che ha con il vostro Sovrano Ordine,
vuole essere vicina a voi,
nel vostro cammino a Dio perfezione,
anche con una presenza pastorale”
Giovanni Paolo II, 26 marzo 1983
403
“Non mi importa della tua pelle,
non mi curo del tuo credo religioso,
non mi curo della tua fede politica.
Solo ti chiedo: qual’è la tua sofferenza?”
Albert Schweitzer,
missionario laico di Lambarené
404

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Raimondo Villano - Cenni sull'attività diplomatica del Sovrano Militare Ordine di Malta

  • 1. 5 L’autore si vale della circostanza della pubblicazione di questo volume per rendere onore: a Sua Altezza Eminentissima Fra’ Matthew Festing settantanovesimo Principe e Gran Maestro.
  • 2. 7 L’autore, inoltre, si vale della circostanza della pubblicazione di questo volume per rendere onore: alla memoria di Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale di Santa Romana Chiesa Pio Laghi, Rappresentante del Sommo Pontefice presso l’Ordine con il conferimento del titolo di “Cardinalis Patronus” dal 1993 al 2009; alla memoria di Sua Altezza Eminentissima Fra’ Andrew Willoughby Ninian Bertie settantottesimo Principe e Gran Maestro.
  • 3. 9
  • 4. 10 Copia n. _____________ L’autore __________________________ © Copyright Raimondo Villano © Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il permesso scritto dell’editore. All right reserved. No part of this book shall be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted by ani means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, withoutwritten permission from the publisher. Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano. Redazione: mobile 338 59 60 222; e-mail: farmavillano@libero.it Edizioni Chiron Found. - Hystart dpt. © 2009 Fondazione Chiron, via Maresca 12, scala A - 80058 Torre Annunziata (Napoli) Vendite: Prof. Dott. Annamaria Giordano mobile 347 61 71 669; e-mail: annamaria.g10@alice.it; http://www.chiron-found.org Stampa EFFEGIBI. Prima Edizione, febbraio 2008. Prima Ristampa, marzo 2008. Finito di scrivere il dodici gennaio 2008. Seconda Edizione, aprile 2008. Finito di scrivere il venti marzo 2008. Terza Edizione, dicembre 2008. Finito di scrivere il dieci settembe 2008. Quarta Edizione, luglio 2009. Finito di scrivere il 25 febbraio 2009. Serie numerata. Questo volume, privo del numero di serie e della firma dell’autore, è da ritenersi contraffatto. ISBN 978-88-904235-43
  • 5. 11 “Si sente dire che un nuovo genere di cavalieri è apparso sulla terra e proprio in quei medesimi luoghi visitati da Colui che incarnatosi, come il sole ad oriente si leva in alto” “Un nuovo genere di cavalieri, dico, che le età precedenti non hanno conosciuto e che infaticabile conduce una lotta parallela sia contro la carne e il sangue sia contro gli spiriti maligni sparsi nell’aria” “Fanno a gara nell’onorarsi a vicenda, si sollevano reciprocamente dalle fatiche, per compiere così la Legge di Cristo” Bernardo di Chiaravalle
  • 6. 13 INDICE Presentazione 43 Prefazione 45 Storia 47 Le origini gerosolimitane 49 Il periodo di Acri 54 L’epoca cipriota 56 Il governo rodiense 58 L’epopea maltese 68 Le vicende di transizione 77 L’approdo romano 80 L’epoca contemporanea 83 Struttura e ordinamento 89 Caratteristiche e finalità 91 Organi di governo 95 Organi ecclesiastici 101 Ordinamento giuridico 104 Carta Costituzionale 106 Strutture ed Enti governativi 114 Gran Priorati 120 Corpo di Soccorso Internazionale 122 Ecom 124 Bandiere e Stemmi 126 Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale 129 Carattere religioso 131 Dimensioni ecclesiali 136 L’impegno: Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum 138 Pellegrinaggi 143 Cenni di magistero pontificio 145 San Giovanni Battista Patrono dell’Ordine 156 Le Reliquie dell’Ordine 160 La Madonna di Filermo 161 Beati e Santi dell’Ordine 162 Preghiere melitensi 175 Simbologia della Croce ottagona 159 Ceti e carattere nobiliare 177 I membri dell’Ordine 179
  • 7. 14 Aspetti nobiliari 191 Carattere militare 195 Aspetti militari 197 Corpo militare 211 Aspetti socioculturali e tecnici 217 Aspetti sociali 219 Aspetti culturali 222 Aspetti urbanistici 224 Aspetti economici 226 Ordini illegittimi 231 Sovranità 239 Sovranità 241 Soggettività internazionale 243 Attività 245 Attività diplomatica 247 Attività internazionale 265 Attività sanitaria 279 Attività sociale 300 Eroi melitensi 318 Strutture italiane 321 Acismom 323 Ospedale San Giovanni Battista 325 Cisom 328 Statuto Acismom 342 Regolamento Cisom 347 Norme di applicazione Cisom 352 Appendice 357 Cronologia dei Gran Maestri e dei Luogotenenti 359 Gran Priorati e Sottopriorati con data di fondazione 362 Successione dei Gran Priori di Roma 363 Successione dei Gran Priori di Lombardia e Venezia 368 Successione dei Gran Priori di Napoli e Sicilia 371 Indirizzi 372 Presidenti Acismon 380 Onorificenze melitensi 381 Gerarchia melitense essenziale 382 Libri consigliati sull’Ordine di Malta 383
  • 8. 15
  • 9. 17
  • 10. 19
  • 11. 21
  • 12. 23
  • 13. 25
  • 14. 27
  • 15. 29
  • 16. 247 “Fin dal principio, questa Chiesa “una” si presenta tuttavia con una grande diversità, che proviene sia dalla varietà dei toni di Dio sia dalla molteplicità delle persone che li ricevono. Nell’unità del Popolo di Dio si radunano le diversità dei popoli e delle culture. Tra i membri della Chiesa esiste una diversità di doni, di funzioni, di condizioni e modi di vita” Catechismo della Chiesa Cattolica, 814. ATTIVITÀ DIPLOMATICA Benché sia innanzitutto un Ordine religioso secolare che ha per vocazione la difesa della Fede e il servizio agli ammalati e ai poveri, l’Ordine di Malta è anche un soggetto giuridico di diritto pubblico internazionale che intrattiene relazioni diplomatiche con oltre 100 Stati in tutto il mondo - di cui molti non cattolici - cui vanno aggiunte rappresentanze presso alcuni importanti Paesi europei e presso Organismi Europei ed Organizzazioni Internazionali di rilievo; dispone, infatti, di delegazioni permanenti presso le Nazioni Unite a New York, Ginevra, Parigi, Vienna e presso la Commissione Europea e le principali Organizzazioni Internazionali. Sul piano politico internazionale l’Ordine di Malta ha una posizione di piena neutralità, è imparziale e apolitico. Per questo l'Ordine può agire come mediatore tutte le volte che gli Stati gli si rivolgono per risolvere i propri contrasti. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dal costante incremento dei rapporti diplomatici. L’Ordine ha il suo proprio servizio diplomatico che è un attributo della sua sovranità. I diplomatici sono nominati dal Gran Maestro e dal Sovrano Consiglio e assumono le loro responsabilità non appena le loro credenziali sono state presentate al Capo dello Stato nel Paese presso il quale sono accreditati. Le missioni degli Ambasciatori sono strettamente umanitarie, totalmente volontarie e sempre imparziali. Il loro obiettivo è, secondo necessità, di aprire canali diplomatici per portare assistenza umanitaria. Avvalendosi delle loro competenze in materia di trattative diplomatiche, gli Ambasciatori dell’Ordine contribuiscono a creare condizioni affinché gli aiuti giungano a destinazione tempestivamente e in maniera efficace, collaborando con le Associazioni nazionali dell’Ordine, laddove presenti, o, in loro assenza, assumendo il coordinamento delle attività di assistenza. Il ruolo degli ambasciatori dell’Ordine è, in effetti, particolare poiché al tradizionale esercizio dell’arte della diplomazia e del negoziato, devono abbinare la capacità di svolgere attività umanitarie. Gli ambasciatori melitensi sono, in effetti, l’anello tra i due volti dell’Ordine: i quartier generali e il «terreno» dove si interviene. Il loro ruolo è fondamentale proprio perché non politico ma tecnico. L’Ordine persegue una politica basata sulla costruzione di relazioni attive con le più importanti organizzazioni internazionali impegnate in attività umanitarie, operando in partnership con i principali attori internazionali e le organizzazioni non-governative. In questo contesto, l’Ordine sta esercitando un ruolo sempre più dinamico nei processi di consultazione e pianificazione ai quali può contribuire con la sua vastissima esperienza, la sua diretta conoscenza delle situazioni locali e le sue specifiche competenze(1) . Grazie all’attività diplomatica, alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’Ordine ha effettuato diversi _______________ (1) Rapporto attività SMOM 2007.
  • 17. 248 interventi presso gli Alleati a favore dei prigionieri di guerra italiani ed inviando una missione giovannita in territorio tedesco con il compito di portare assistenza morale ai prigionieri italiani. Sempre avvalendosi dell’attività diplomatica, l’Ordine è arrivato nei campi profughi del Congo, in Albania, in Macedonia, in Montenegro; ha sfondato anche la cortina degli “ex nemici”: il Libano, per esempio, dove l’Ordine gestisce una decina tra ospedali e ambulatori e dove durante la guerra era l’unico organo che riusciva a portare aiuti da una e dall’altra parte della linea verde, ovvero dalle fazioni cristiane a quelle musulmane. Inoltre, l’ex re del Marocco Hassan II ha chiamato l’Ordine a mediare con alcuni Paesi arabi su Gerusalemme, superando anche il blocco Est-Ovest; a Cuba, infine, l’Ordine stava ai tempi di Batista ed è rimasto anche con Castro e, dopo la visita del Papa del 1998, vi ha portato 8 milioni di dollari. Gli ambasciatori dell’Ordine vengono reclutati per lo più tra i diplomatici di professione che, abbandonata la carriera attiva, desiderano offrire, per qualche anno e disinteressatamente, i loro servizi. Sono nominati dal Gran Maestro ed entrano in carica dopo presentazione delle lettere credenziali al Capo di Stato presso il quale sono accreditati. Annualmente il Principe e Gran Maestro nei primi giorni di gennaio a “Villa Malta” riceve gli Ambasciatori dei Paesi accreditati presso l'Ordine con una solenne cerimonia per gli auguri d'inizio anno del Corpo Diplomatico che si svolge nella Cappella di Santa Maria del Priorato. Suggestivo è il colpo d'occhio: il Gran Maestro, i membri del Sovrano Consiglio e gli alti dignitari del Palazzo Magistrale vestono con l'antica uniforme rossa mentre gli Ambasciatori sono in frac, uniforme diplomatica o abito nazionale. L'udienza solenne è l'occasione per ricordare i principali interventi umanitari effettuati dall’Ordine nell’anno precedente a favore delle popolazioni colpite da conflitti o calamità naturali. La cerimonia è aperta dal discorso del Decano del Corpo Diplomatico ed è seguito da quello del Gran Maestro. La missione degli ambasciatori verte su questioni prettamente umanitarie. Tuttavia, nei Paesi in cui non esiste un’Associazione nazionale, l’ambasciatore è anche incaricato del coordinamento delle attività ospedaliere. In tal caso, l’ambasciatore opera in collaborazione con le altre Associazioni nazionali attive nel suo Paese di accreditamento ed espleta queste responsabilità in aggiunta ai suoi impegni diplomatici. Ad integrazione della sua rete di relazioni bilaterali con Stati sovrani, l’Ordine è ufficialmente accreditato, dal 1987, presso la Commissione Europea e il suo Rappresentante ha rango di ambasciatore. D’altra parte, l’Ordine si avvale dello status di Osservatore presso le Nazioni Unite ed ha, pertanto, istituito delle missioni permanenti a New York, Ginevra, Vienna, Roma e Parigi. Quest’evoluzione delle relazioni con le organizzazioni internazionali rappresenta un esplicito riconoscimento della posizione e del ruolo dell’Ordine nel mondo, che gli consente di rafforzare il suo contributo specifico all’azione in campo umanitario e, in un quadro più generale, in quello della difesa della dignità umana. La forma di questo contributo varia a seconda delle missioni e delle attribuzioni delle agenzie presso le quali i suoi rappresentanti sono accreditati. A Ginevra, l’ambasciatore Pierre-Yves Simonin (ex ambasciatore svizzero in Israele, Belgio e presso la NATO) espleta il suo mandato in un quadro particolare che vede riunite le principali agenzie delle Nazioni Unite interessate ai diritti dell’uomo e al diritto internazionale umanitario e, più specificamente, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e l’Alto Comitato per i Rifugiati. A Vienna, l’ambasciatore Helmut Liedermann (ex ambasciatore d’Austria a Belgrado e a Mosca) ha partecipato attivamente alla campagna che ha portato al bando delle mine antiuomo. A Bruxelles, l’ambasciatore Philippe de Scoutheete (ex ambasciatore del Belgio a Madrid ed ex rappresentante permanente del Belgio presso l’Unione Europea) è accreditato presso la Commissione Europea che è il primo donatore di aiuti umanitari nel mondo. Segue particolarmente i programmi dei servizi di EuropeAide e ECHO (European Community Humanitarian Office); questo ufficio
  • 18. 249 intrattiene dei rapporti di partenariato particolarmente attivi con l’Ordine, come durante la crisi dei Balcani. Un compito molto importante, ma necessariamente discreto, è affidato ai diplomatici dell’Ordine quando devono partecipare agli sforzi di prevenzione di conflitti o guerre civili o quando sono chiamati a condurre azioni di mediazione o di buoni uffici ad esempio nei casi di sequestro di persona o di crisi gravi come quelle avvenute in Cambogia e in Libano, dove i rappresentanti dell’Ordine hanno potuto agire con successo. Altre forme d’interventi interessano l’assistenza medica del personale umanitario nelle aree di conflitti o di calamità naturali, nonché nel quadro dei programmi di lotta alla lebbra. Il Gran Cancelliere dell’Ordine e Ministro degli Esteri illustrava così la posizione dell’Ordine in occasione del cinquantesimo anniversario delle Nazioni Unite: «…l’Ordine, grazie alla sua neutralità politica e al suo carattere sopranazionale, è qualificato come Ente capace e desideroso di condurre azioni di pacificazione e di mediazione in cooperazione con le Nazioni Unite, nel rispetto dei principi di dialogo e di comprensione tra i popoli». L’Ordine mantiene relazioni diplomatiche al rango di ambasciata con 103 Stati e al rango di delegazione con altri Paesi. E’ inoltre rappresentato con missioni permanenti presso le principali organizzazioni intergovernative internazionali. L’Ordine conclude accordi di natura internazionale con Stati ed altri soggetti e, successivamente, sono seguite dalle Associazioni nazionali dotate di organizzazioni proprie e distinte da quelle diplomatiche e solo in ipotesi di crisi di rapporti o in caso di nuove iniziative o attività subentra nuovamente il livello diplomatico paritetico tra lo Stato interessato ed il Sovrano Ordine melitense. Gli elementi costitutivi dei Protocolli di Intesa sono, in genere, quelli presenti negli accordi diplomatici tra Stati e si basano sul Diritto Internazionale, sulla Convenzione di Vienna e sullo scambio di agenti con rango di Ambasciatore. Considerando, inoltre, il fatto che l’Ordine è privo di territorio, si pone il problema da parte di Stati terzi del rango diplomatico dell’agente accreditato presso l’Ordine, al fine di garantirgli i privilegi e le immunità diplomatiche la cui concessione è regolata anche da norme interne agli Stati e comporta, dunque, una rinunzia da parte dello Stato ad esercitare la propria potestà d’imperio sull’agente e sugli atti da questi compiuti. In mancanza di un accordo dell’Ordine con lo Stato ospitante, si è seguita la strada della concessione del suo gradimento, nei limiti in cui l’agente da accreditare presso di sé non sia quello già accreditato presso la Repubblica Italiana, ad un membro della missione diplomatica già accreditata presso la Santa Sede dallo Stato con cui si allacciano rapporti, il quale già gode in Italia di tutte le prerogative ed immunità che spettano agli agenti diplomatici secondo il Diritto Internazionale, come disposto l’art. 12 del Trattato tra la Santa Sede e l’Italia. Unico, quindi, è il soggetto preposto a due distinte funzioni: missione presso la Santa Sede e missione presso il Sovrano Militare Ordine di Malta(2) . L’Ordine di Malta, in particolare, intrattiene relazioni diplomatiche con gli Stati: in EUROPA: Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Italia, Iugoslavia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Moldavia, Polonia, Portogallo, Romania, Federazione Russa(3) , Principato di Monaco(4) , San Marino, Santa Sede, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ungheria; in AMERICA: Argentina, Belize, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Repubblica Dominicana, Ecuador, El Salvador, Georgia, Guatemala, Guyana, Haiti, Honduras, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Suriname, Uruguay, Venezuela; _______________ (2) Abs da: Fabrizio Turriziani Colonna, Sovranità e Indipendenza nel Sovrano Militare Ordine di Malta - Libreria Editrice Vaticana, Roma, 2002, pag. 241-242. (3), (4) Le relazioni con questi Stati sono espletate da una missione diplomatica speciale.
  • 19. 250 in ASIA: Afghanistan, Armenia, Cambogia, Kazakistan, Libano, Filippine, Tagikistan, Thailandia; in AFRICA: Benin, Burkina Faso, Camerun, Capo Verde, Repubblica Centroafricana, Ciad, Comore, Repubblica Popolare del Congo, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gabon, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Liberia, Madagascar, Mali, Marocco, Mauritania, Maurizio, Mozambico, Niger, Sao Tomé e Principe, Senegal, Seichelles, Somalia, Sudan, Togo; in OCEANIA: Micronesia. L’Ordine, ancora, intrattiene relazioni ufficiali con gli Stati: Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Svizzera. L’Ordine, inoltre, dispone di delegazioni permanenti presso le Organizzazioni Internazionali di rilievo: Nazioni Unite (a New York, Ginevra, Vienna); Commissione Europea (a Bruxelles); AIEA - Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (a Vienna); FAO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (a Roma); PAM - Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (a Roma); UNHCR - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (a Ginevra); UNHCHR - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (a Ginevra); CICR - Comitato Internazionale della Croce Rossa (a Ginevra); FISCRMLR - Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa (a Ginevra); OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità (a Ginevra); UNESCO (a Parigi); Consiglio d’Europa (a Strasburgo); CIM - Comitato Internazionale Migrazioni (a Ginevra); CIMFM - Comitato Internazionale di Medicina e Farmacologia Militare (a Bruxelles); Organizzazione degli Stati Centroamericani (a Washington); UNIDO - Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (a Vienna); IOM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (a Ginevra); IDB - Banca Interamericana di Sviluppo (a Washington); UNIDROIT - Istituto Internazionale Unificazione del Diritto Privato (a Roma); IIDU- Istituto Internazionale di Diritto Umanitario (a Ginevra). L’Ordine di Malta è accreditato ufficialmente, dal 1987, presso la Commissione Europea e il suo Rappresentante Permanente figura, con il rango di ambasciatore, nella lista del Corpo Diplomatico accreditato. Assume oggi la carica l’ambasciatore Philippe de Schoutheete de Tervarent, ex ambasciatore del Belgio in Spagna e presso l’Unione Europea. La rappresentanza dispone di un ufficio amministrativo presso l’Associazione belga dell’Ordine di Malta e ha per funzione di mantenere contatti ad ogni livello con la Commissione Europea e i relativi Servizi, onde informare ed aggiornare il Governo dell’Ordine e gli organismi nazionali in merito ai grandi orientamenti e alle decisioni di Bruxelles concernenti l’evoluzione delle politiche umanitarie e di aiuto allo sviluppo. I servizi della Commissione con i quali la Rappresentanza Ufficiale ha i contatti più frequenti sono ECHO - European Community Humanitarian Office - primo donatore di aiuti umanitari nel mondo e ufficio specifico per le situazioni di crisi connesse con le calamità naturali, la Direzione Generale “Sviluppo” responsabile dell’aiuto al Terzo Mondo, la Direzione Generale “Relazioni Esterne”, in particolare per quanto attiene alle azioni in Europa dell’Est ed i programmi PHARES e TACIS, senza dimenticare la neonata struttura “Europe Aid”. In questo ambito, la Rappresentanza Ufficiale dell’Ordine di Malta partecipa alla riunione annuale delle organizzazioni partner di ECHO. Infatti, nel 1999, l’Ordine di Malta, per mano di tre sue associazioni nazionali (Oeuvres Hospitalières Françaises de l’Ordre de Malte, Malteser Hilfsdienst/Germania e Malteser Hospitaldienst/Austria), ha firmato un contratto di partenariato con ECHO. Tutte queste azioni sono espletate nel rispetto dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale, ed in particolare quello della non discriminazione delle vittime per motivi razziali,
  • 20. 251 etnici, religiosi, di sesso, di età, di cittadinanza o di opinione. E nello stesso spirito, non sono assoggettate, né subordinate a considerazioni di natura politica. Dall’estratto del discorso dell’ambasciatore Frà José Antonio Linati-Bosch, Osservatore presso le Nazioni Unite, rivolto il 15 febbraio 2000 a New York nella sede dell’ONU al Comitato per le operazioni di mantenimento della pace dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite leggiamo: “L’Ordine di Malta probabilmente la più antica delle organizzazioni umanitarie internazionali con oltre 900 anni d’ininterrotta attività, è d’ora in poi strettamente legato alle operazioni delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. Nel 1991, l’Ordine ha offerto per la prima volta i propri servizi alle Nazioni Unite mettendo a disposizione un’unità di assistenza medica presso la Missione d’Osservazione delle Nazioni Unite in America Centrale. Nel quadro di successive missioni di mantenimento della pace, l’Ordine, su richiesta dell’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR), ha installato diversi campi profughi in Ruanda e allestito un ospedale da campo dotato di servizi di chirurgia, pediatria e ostetricia. Sempre in cooperazione con l’Alto Commissariato per i Rifugiati, una missione nella Repubblica Democratica del Congo, nel 1999, ha permesso di portare assistenza ai profughi e di creare un centro nutrizionale per i bambini malnutriti. L’Ordine è altresì intervenuto in Uganda per portare soccorso ai rifugiati sudanesi nel distretto di Aruja. Dal 1996, una squadra medica affianca la Missione di Osservazione Iraq - Kuwait delle Nazioni Unite (UNIKOM). Su richiesta del Governo tedesco, l’Ordine ha creato di recente un’unità medica di pronto intervento che, mantenuta in stato di allerta permanente, può essere mobilitata in quarantotto ore per partecipare a missioni urgenti di mantenimento della pace. Tale unità medica specializzata sarà rafforzata al fine di poter partecipare immediatamente ad altre missioni di mantenimento della pace, nel quadro di accordi simili a quelli sottoscritti con il ministero tedesco degli Affari Esteri. Fedele al principio di neutralità dichiarato all’inizio del XVIII secolo, l’Ordine di Malta gode di una reputazione giustificata d’imparzialità e indipendenza e, su questa scorta, è pronto a contribuire attivamente alle future operazioni di mantenimento della pace, rispondendo di volta in volta ai bisogni e alle richieste che saranno formulate dalle Nazioni Unite”. Nel corso di una cerimonia organizzata alcuni anni fa nel quadro dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’Arcivescovo Renato Raffaele Martino, allora Nunzio Apostolico ed Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, Presidente della “Path to Peace Foundation” ha conferito alle tre Associazioni statunitensi dell’Ordine il premio “Champion of Peace”, Campione della Pace. L’Associazione americana (New York), l’Associazione federale (Washington) e l’Associazione occidentale degli USA hanno ricevuto questo riconoscimento per l’azione umanitaria negli Stati Uniti e nel mondo, ed in particolare in America Latina, in Asia e nel Medio Oriente. Gli scopi perseguiti dalla “Fondazione Cammino verso la Pace” sono la diffusione dei messaggi del Santo Padre, della Santa Sede e delle organizzazioni cattoliche sui temi della giustizia, della carità e della pace; lo studio degli insegnamenti sociali della Chiesa; la promozione di iniziative di natura culturale e la realizzazione di progetti caritatevoli ed umanitari per i diritti fondamentali dell’uomo. Tra gli altri più recenti impegni nel settore, l’Ordine, consapevole di non avere la possibilità concreta di intervenire sul piano degli Stati ma di possedere una sua voce, quella dell’Osservatore permanente alle Nazioni Unite, attraverso essa è protesa a sviluppare i tematiche che concorrano ad allentare un po’ la morsa dell’autoritarismo di taluni Stati che lede la personalità degli individui. Anche lo sviluppo sul piano costituzionale concretizzato con il momento epocale rappresentato dall’approvazione della nuova Carta Costituzionale e del Codice sono realtà che consentono all’Ordine di essere molto più attivo sul piano della comunità internazionale e di guardare meglio a funzioni di intermediazione nel confronti dei grandi problemi degli Stati, nonché di sviluppare una diplomazia preventiva che anche se, come visto nei Balcani, non sempre serve per evitare i conflitti
  • 21. 252 ma, tuttavia, rappresenta la ragnatela di una rete diplomatica innescata prima che i conflitti si scatenino e, quindi, apre nuovi canali utili per instaurare un dialogo costruttivo. Presso l’ONU, inoltre, sono state curate dall’ambasciatore conte Marullo battaglie contro le mine e per la cancellazione del debito estero. In un mondo sempre più globalizzato, poi, l’Ordine ha creato un Comitato Internazionale e un Centro di Cooperazione negli Stati Uniti per lavorare sul continente americano: “è la nostra risposta a quello che ha detto Kofi Annan: la globalizzazione deve essere qualcosa di più che non la creazione di mercati sempre più grandi. La sfera economica non può più essere separata da un tessuto più complesso politico e sociale. Da 900 anni come finalità abbiamo quella di creare ospedali, cliniche, ricerca medica, portare aiuti ai poveri, ai bisognosi, agli ammalati senza distinzione di razza, religione e colore. Abbiamo aiutato Cuba, un lavoro umanitario e religioso e non politico(5) ”. Nel settembre 2000 l’Ordine è stato ufficialmente invitato dal Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan a partecipare al Millenium Summit che ha avuto luogo nel Palazzo di Vetro di New York in apertura della 55a sessione dell’Assemblea Generale. appresenta l’Ordine quale Capo Delegazione il suo Capo di Governo, l’Ambasciatore Conte Carlo Marullo di Condojanni, che ha indicato le fondamentali priorità per evitare che “la globalizzazione dei mercati non sia adeguatamente governata: con il rischio di condurre a un aggravamento degli squilibri esistenti, rendendo più ricchi i Paesi già ricchi e più poveri quelli già poveri”. Da qui l’invito a preoccuparsi del modo con cui saranno sfruttate le nuove biotecnologie applicate all’agricoltura, “che non dovranno divenire una nuova miniera per lo sfruttamento da parte di pochi Paesi già ricchi, ma dovranno invece essere messe al servizio dell’umanità nel rispetto delle leggi della natura: per non turbare l’ecosistema e anzi indirizzarlo nella direzione di uno sviluppo controllato che garantisca ai paesi più poveri un più facile accesso ai mezzi di produzione”. Se, però, l’applicazione di questi principi, sottolinea Marullo, potrà autorizzare la speranza della riduzione della fame nel mondo e del miglioramento della qualità della vita, va tenuto in altrettanta attenzione quanto attiene all’elevazione spirituale dell’uomo: “Sotto il profilo intellettuale, con il diritto all’istruzione. Sotto il profilo sociale, con la fine di ogni discriminazione. Sotto il profilo del diritto, con le garanzie di una giustizia che invece, anche là dove molti Stati affermano di aderire alla Carta dei Diritti dell’Uomo, viene calpestata dalla lunghezza dei processi, da giudizi penali che accettano l’utilizzazione di forme di carcerazioni preventive senza limiti e, quel che è peggio, dalla violazione di quella regola primaria che dovrebbe regolare l’assoluta parità di posizioni tra accusa e difesa”. Marullo conclude affermando che è anche in queste prospettive che l’Ordine di Malta ha ribadito la sua più totale adesione all’invito del Segretario generale dell’ONU di sottoscrivere e ratificare lo Statuto di Roma del tribunale Penale Internazionale, “in modo da consolidare i successi che si sono raggiunti nell’assicurare alla giustizia le persone responsabili di crimini contro l’umanità”. Tra i programmi e gli obiettivi futuri dell’Ordine figurano, innanzitutto, quelli relativi alle “nuove povertà, quelle cioè che nascono dal perpetuarsi delle ingiustizie e delle prevaricazioni degli Stati nei confronti dei cittadini stessi che subiscono mortificazioni molto gravi. Anche Paesi europei classificati tra i più civili hanno, ad esempio, il sistema carcerario inadeguato. E senza andare lontano in Italia ci sono più di 50 mila carcerati in carceri che ne potrebbero ospitare appena la _______________ (5) Ambasciatore conte Marullo di Condojanni.
  • 22. 253 metà. Ecco allora che l’Ordine in seno alle Nazioni Unite nel piano delle proprie strategie sta in questo momento alzando la voce sul piano di questi temi che diventano drammatici lì dove addirittura la politica prevale sul diritto umanitario universale”. L’Ordine, dunque, chiede l’applicazione del diritto umanitario universale. Insomma, “l’Ordine di Malta è, nel cammino della storia del mondo, l’anello di congiunzione tra una realtà di preghiera e una realtà umanitaria, legata insieme da una struttura statuale che ha un ruolo politico(6) ”. La politica di ieri e di oggi che lo contraddistingue “è quella interpretata dai due carismi: la difesa della fede e il servizio dei poveri. Attorno a questo c’e tutto quanto appartiene alla storia del passato: la lotta con Turchi, la difesa del Mediterraneo e dell’Europa nel confronti dell’Islam e oggi, dall’altra parte, c’è la difesa della fede nei confronti delle sette(7) ”. In concreto “basterà ricordare i 300 ospedali nel mondo, i più di 200 mila assistiti nella lotta al diabete, nonché alla lebbra e alle grandi malattie con una struttura che anche in Italia vede numerose partecipazioni. Abbiamo, tra l’altro, un ospedale di neuroriabilitazione a Roma da 240 posti letto con un piccolo reparto per i traumatizzati cranici. E ancora più di 40 mila assistiti negli ambulatori(8) ”. L’Ordine, infine, non è oppresso affatto da alcun problema di attualizzazione delle ragioni della propria esistenza giacché “ciò che è attuale, invece, è la risposta alle esigenze dell’uomo che non sono cambiate, in fondo, da quelle del passato: egli ha sempre bisogno di spiritualità, di sanità e di assistenza(9) ”. Tra le numerosissime recenti importanti attività in ambito diplomatico sono annoverabili: la visita di Stato il 6 dicembre 1999 del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi a Villa Malta per la cerimonia di chiusura delle celebrazioni per i 900 anni di vita dell'Ordine; il 23 maggio 2001 il Sovrano Consiglio dell’Ordine ratifica l’Accordo di Cooperazione e Appoggio Istituzionale tra la Corte Interamericana dei Diritti Umani e il Sovrano Militare Ordine di Malta, firmato il 18 agosto 2000 da Antonio A. Cancado Trindade Presidente della Corte e dalla Contessa Giuliana Fanelli, Ambasciatore dell’Ordine in Costa Rica; l’11 settembre 2001 su incarico di S.A. Eminentissima, il Principe e Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie, il Gran Cancelliere, Carlo Marullo di Condojanni, invia all’Ambasciatore degli USA presso la Santa Sede, James Nicholson, una lettera con un messaggio di solidarietà e di cordoglio destinato al Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush; il Sovrano Ordine di Malta si unisce al cordoglio della popolazione americana ed invita tutti i suoi membri a pregare in suffragio delle vittime della tragedia che ha colpito gli Stati Uniti d’America. S. A. il Gran Maestro ha inviato messaggi di cordoglio alle autorità degli Stati Uniti; la visita a Roma il 4 novembre 2001 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica Slovacca Rudolf Schuster; la visita a Roma il 6 aprile 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica Ceca Václav Havel; la visita di Stato del Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie in Bolivia l’8 novembre 2002 dove incontra il Presidente della Repubblica Gonzalo Sánchez de Lozada; la visita ufficiale del Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie in Romania il 22 marzo 2002 con l’incontro con il Presidente della Repubblica Ion Iliescu; _______________ (6) Gran Cancelliere conte Carlo Marullo di Condojanni. Abs da: R. Ballarin, “Cavalieri di Malta in campo per i diritti umani” - Gazzettino, 31 maggio 2000. (7) Gran Cancelliere conte Carlo Marullo di Condojanni. (8) Ibid. (9) Ibid.
  • 23. 254 la visita a Roma il 16 aprile 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente del Nicaragua Enrique Bolaños Geyger; la visita a Roma il 3 giugno 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Bolivia Geoge Quiroga; la visita a Roma il 12 giugno 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Vice Presidente del Guatemala Juan Francisco Reyes López; la visita a Roma il 26 novembre 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Re dello Swaziland, Mswati III; la visita a Roma il 26 novembre 2002 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica del Guatemala Alfonso Portillo Cabrera; la visita di Stato con onori militari l’11 dicembre 2002 al Presidente della Repubblica Italiana Ciampi al Quirinale da parte del Gran Maestro accompagnato dai vertici dello SMOM: il Gran Commendatore Fra' Ludwig Hoffmann von Rumerstein, il Gran Cancelliere Conte Jacques de Liedekerke, il Ricevitore del Comun Tesoro, Gian Luca Chiavari, il Segretario degli Affari Esteri Ambasciatore Alessandro Quaroni, l'Ambasciatore presso lo Stato Italiano Barone Giulio di Lorenzo-Badia, il capo del cerimoniale principe Paolo Francesco Boncompagni Ludovisi; la visita ufficiale del Gr. Maestro fra’ Andrew Bertie nel Regno del Marocco il 7 aprile 2003; la visita a Roma il 27 maggio 2003 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica Argentina Eduardo Duhalde; l’incontro il 28 maggio 2003 del Gran Maestro con S.A.R. il Principe Mulay Rachid al Palazzo Reale di Casablanca; la visita a Roma il 19 giugno 2003 al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica di Ungheria Ferenc Madl; la firma il 29 giugno 2003 ad Amman dell’Ambasciatore Theutenberg ed il Ministro degli Esteri Giordano Moasher al protocollo che stabilisce piene relazioni diplomatiche tra il Sovrano Ordine di Malta ed il Regno Ascemita di Giordania; la presentazione delle credenziali dell’Ambasciatore dell'Ordine Jean Marie Musy a Sua Maestà il Re Juan Carlos di Spagna il 19 settembre 2003 a Madrid; l’intervento del 22 settembre 2003 a New York dell’Ambasciatore Josè Antonio Linati-Bosch, Osservatore Permanente dell'Ordine presso le Nazioni Unite, all'Assemblea Generale nella sezione dedicata all’hiv/aids; l’incontro del 27 settembre 2003 a Bonn del Gran Maestro con il Presidente della Repubblica Federale Tedesca Johannes Rau; l’incontro a Roma del Principe e Gran Maestro con il Presidente della Repubblica di Malta, Prof. Guido De Marco, il 24 gennaio 2004; l’incontro il 10 marzo 2004 a Roma del Gran Maestro dell'Ordine Fra' Andrew Bertie con il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato di Sua Santità; la visita il 18 marzo 2004 al Gran Maestro nel Palazzo Magistrale da parte del Presidente della Camera dei Deputati Italiana On. Pier Ferdinando Casini; l’incontro a Budapest del Gran Maestro Fra' Andrew Bertie accompagnato dal Presidente della Repubblica d’Ungheria Ferenc Madl in rassegna al Picchetto d'Onore il 17 maggio 2004; l’incontro l’8 giugno 2004 a New York del Segretario Generale Kofi Annan con l'Ambasciatore Robert L. Shafer, Osservatore Permanente dell'Ordine di Malta presso l'ONU; l’incontro a Roma il 17 giugno 2004 del Gran Maestro dell’Ordine di Malta Fra’ Andrew Bertie con il Ministro degli Esteri della Repubblica di Croazia Dr. Miomir Zuzul;
  • 24. 255 l’incontro a Roma il 21 giugno 2004 del Gran Maestro dell'Ordine di Malta, Fra' Andrew Bertie con il Sindaco di Roma, Walter Veltroni; l’incontro il 25 giugno 2004 a Roma del Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Fra’ Andrew Bertie, con il Presidente della Repubblica di Malta, S. E. Edward Fenech Adami; l’incontro il 1 ottobre 2004 a Roma del Gran Maestro dell’Ordine di Malta, Fra’ Andrew Bertie, con il Presidente della Romania S. E. Ion Iliescu; l’incontro il 19 novembre 2004 a Roma del Gran Maestro Fra' Andrew Bertie con S. E. Rev.ma Mons. Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede. Il 5 aprile 2005 il Principe e Gran Maestro dell’Ordine Fra’ Andrew Bertie esprime grande commozione alla notizia della morte di S.A.S. il Principe Ranieri III di Monaco, membro dal 1956 dell’Ordine di Malta con il rango di Balì Gran Croce di Onore e Devozione e destinatario nel 1997 di uno dei più alti conferimenti dell’Ordine: la Croce di Professione ad Honorem. Il 20 maggio 2005 è ratificato l’accordo di cooperazione per l’assistenza umanitaria tra il Sovrano Ordine di Malta e il governo della Repubblica di Colombia teso a rafforzare e sviluppare i rapporti di amicizia e cooperazione e favorire lo sviluppo dell’aiuto umanitario prestato ad istituti privati ospedalieri e di beneficienza in questo Paese. In base a questo accordo l’Ordine continua a promuovere ed a rendere disponibili aiuti sotto forma di attrezzature mediche e medicinali alle istituzioni ospedaliere e di beneficienza colombiane per consentire agli ospedali di prestare cure ai pazienti delle classi più povere. L’accordo, ancora, consente all’Ordine di Malta di intervenire in Colombia con aiuti di emergenza in caso di catastrofi naturali. All’Assemblea Generale dell’ONU il 18 ottobre 2005 a New York, l’Ambasciatore Robert L. Shafer, Osservatore Permanente dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite, ha pronunciato un discorso sui diritti dei bambini davanti alla Terza Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Intervenendo in un dibattito sulla tutela e la promozione dei diritti del bambino, l’Ambasciatore Shafer ha dichiarato che l’Ordine considera la promozione e la salvaguardia dei diritti umani dei bambini una questione di assoluta importanza. Ha, quindi, espresso il suo sostegno alle dichiarazioni del Segretario Generale che ha posto l’infanzia al centro degli obiettivi del Millennium Development Goals, definendola la parte più vulnerabile della società, i cui bisogni sono spesso i maggiori. L’Osservatore Permanente si è congratulato con la comunità internazionale per la ratifica quasi all’unanimità, evento senza precedenti, della Convenzione sui Diritti dei Bambini. Ha anche sottolineato, però, che è ancora lunga la strada che occorre fare per giungere ad una piena attuazione di questa convenzione. Definendo “intollerabile” il numero dei bambini che muoiono per cause prevenibili, ha poi assicurato l’Assemblea che l’Ordine sta facendo quanto in suo potere per ridurre il numero di questi decessi e che proseguirà con decisione nei suoi programmi di vaccinazione destinati ai bambini in varie parti del mondo. L’Ambasciatore Shafer ha anche affermato che l’Ordine di Malta nel corso dei suoi 900 anni di storia non ha mai visto un’epidemia più distruttiva per l’unità familiare di quella costituita dall’HIV/AIDS, che ha sottratto uno od entrambi i genitori ad oltre 16 milioni di ragazzi sotto i sedici anni di età. Questo fenomeno aggrava la vulnerabilità dei bambini alla violenza e l’Osservatore Permanente ha messo in risalto il sostegno dell’Ordine alle recenti raccomandazioni del Comitato per i Diritti dei Bambini su questo argomento. Egli ha sottolineato il particolare impegno profuso dall’Ordine di Malta nell’assicurare i diritti di quei bambini che vivono senza l’affetto di una famiglia, attraverso il continuo sviluppo e miglioramento del sistema rappresentato dai numerosi istituti per orfani e dalle scuole attrezzate per prendersi cura delle speciali esigenze dei bambini più indifesi. Si stima siano oltre 300 milioni i bambini nel mondo oggetto di violenze, abusi e sfruttamento. L’Ambasciatore Shafer ha sottolineato che gli abusi sessuali, lo sfruttamento ed il commercio hanno effetti ancora più
  • 25. 256 devastanti sulle bambine. Forte è la condanna dell’Ordine di Malta per queste gravi violazioni dei diritti dei bambini e ha riaffermato l’impegno dell’Ordine ad estirpare questi crimini. Infine, l’Osservatore Permanente ha espresso in maniera netta la necessità di un maggiore impegno delle agenzie delle Nazioni Unite ad indirizzare le energie della comunità internazionale all’elaborazione di leggi efficaci in questo settore(10) . A Roma il 14 novembre 2005, nella sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) il Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta Jean-Pierre Mazery ed il Direttore Generale della FAO, Jacques Diouf, firmano il Protocollo d’intesa con la FAO che tra i punti principali stabilisce interventi congiunti in campo sociale, sanitario, agricolo ed alimentare a favore delle popolazioni che soffrono; migliore coordinamento degli sforzi attraverso regolari consultazioni e la condivisione delle informazioni; sviluppo di progetti di formazione in campo alimentare e medico. Un accordo, dunque, che favorisce la collaborazione tra le due istituzioni che, sovente, si trovano a promuovere iniziative tra loro complementari, come nel caso degli interventi in favore delle popolazioni rurali marginalizzate, in soccorso ai numerosi Stati o regioni sconvolti da guerre o catastrofi naturali ed all’Africa continuamente afflitta dalla fame. Sulla scia dei meeting del Summit Mondiale sulla Società dell’informazione, poi, la Missione dell’Ordine ha seguito le riunioni preparatorie e ha preso parte al Summit delle Nazioni Unite sulla Società dell’informazione celebratosi a Tunisi dal 16 al 18 novembre 2005; nel suo intervento Franz Harnoncourt-Unverzagt, Presidente del Consiglio per le Comunicazioni, ha detto che l’Ordine riconosce la necessità della diffusione delle informazioni attraverso i mezzi offerti dalla tecnologia al fine di ridurre la povertà, estendere le conoscenze e le informazioni nonché quale mezzo di promozione di “good practice”. “Senza comunicazione non c’è comprensione, senza comprensione non c’è pace”, ha affermato. “Ci identifichiamo pienamente con gli Obiettivi di Sviluppo per il Millennio stabiliti dalle Nazioni Unite: riduzione della povertà, ampliamento della diffusione della libertà e della democrazia, aumento del livello generale di vita per tutta l’umanità, riduzione del divario del digitale”. Franz Harnoncourt-Unverzagt, poi, ha spiegato come il Corpo di Soccorso Internazionale dell’Ordine, Malteser International, fornisca aiuti tempestivi alle popolazioni in stato di necessità per poi affidare la gestione della fase successiva agli operatori sanitari e ai volontari delle 56 organizzazioni nazionali e internazionali dell’Ordine che si dedicano ad aiutare le persone emarginate dalla società a causa di malattie, handicap fisici o psichici, calamità naturali. “Nella nostra società dell’informazione l’Ordine intende sostenere i principi di “good governance” intesi come un sistema di valori che si fondano sul rispetto dell’umanità e del’ambiente”, ha aggiunto il rappresentante dell’Ordine. “Questi valori altro non sono che i principi che i membri dell’Ordine si impegnano a seguire. È questo spirito che l’Ordine ritiene compatibile con gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite e per i quali si è pronti ad offrire collaborazione, sia sul piano del confronto, che attraverso un coinvolgimento professionale e fattivo”. Il 13 dicembre 2005 la firma di un protocollo nella sede della Missione dell’Osservatore Permanente dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite a New York sancisce l’istituzione delle relazioni diplomatiche tra l’Ordine di Malta e la Repubblica di Angola. L’accordo è firmato da Robert L. Shafer, Ambasciatore e Osservatore Permanente dell’Ordine di Malta presso le Nazioni Unite e da Ismael Abraao Gaspar Martins, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario e Rappresentante _______________ (10) Fonte: Rapporto attività SMOM 2007.
  • 26. 257 Permanente della Repubblica di Angola presso le Nazioni Unite. Nel 2005 una Missione dell’Ordine ha partecipato al 115° Executive Board e alla 58° Assemblea Mondiale della Sanità tenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). I principali punti oggetto della discussione e le risoluzioni adottate hanno riguardato l’efficienza dell’OMS nel portare soccorso alle vittime dello tsunami asiatico, gli Obiettivi di Sviluppo per il Millennio relativi alla sanità, e la pandemia dell’influenza aviaria. Sempre nel 2005, tra le 86 risoluzioni e le 16 decisioni adottate dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, le questioni di maggiore interesse per l’Ordine erano connesse al razzismo, alla discriminazione in tutte le sue molteplici forme (da quella razziale all’intolleranza religiosa), ai diritti umani dei portatori di handicap, delle donne e degli emigranti, al diritto all’alimentazione, all’acqua potabile, a condizioni igieniche salubri e ai diritti di ogni individuo al godimento dei più elevati standard di salute fisica e psichica che sia possibile raggiungere. I dibattiti tra membri, osservatori e partecipanti dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) hanno affrontato argomenti quali le modalità per proteggere l’ambiente, il mantenimento dell’istituto dell’asilo politico, il rafforzamento di Convention Plus (uno strumento finalizzato alla promozione e al miglioramento dell’asilo politico in ogni luogo) fino all’impatto della relazione asilo politico-migrazione e all’analisi dei problemi legati al protrarsi delle situazioni dei rifugiati. Il 16 gennaio 2006 a Roma il Gran Maestro fra’ Andrew Bertie riceve la visita del Presidente della Repubblica del Montenegro, Filip Vujanovic, accompagnato dalla moglie e da una delegazione. Il 7 febbraio 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie dell’Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato della Santa Sede e dell’Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede. Il 20 febbraio 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Gran Maestro fra’ Andrew Bertie di SB Filarete, Esarca Patriarcale di tutta la Bielorussia, Metropolita di Minsk e Slutsk, con il seguito. Dal 20 al 24 febbraio 2006, poi, il Gran Maestro è in visita ufficiale in Camerun dove è ricevuto dal Presidente della Repubblica Paul Biya e dalla First Lady Chantal Biya insieme alla delegazione dell’Ordine con il Gran Cancelliere Jean-Pierre Mazery, il Grande Ospedaliere Albrecht Boeselager, il Ricevitore del Comun Tesoro Gian Luca Chiavari e Fra’ Elie de Cominges del Sovrano Consiglio. Fra’ Andrew Bertie può vedere di persona le opere sviluppate dall’Ordine a Yaoundé, a Njombé e Mokolo. A Njombé inaugura l’Ospedale St. Jean de Malte dove, in risposta al saluto di benvenuto del Governatore della Provincia, del Prefetto del Dipartimento di Mungo e del Sindaco di Njombé, esprime la propria soddisfazione apprezzando un istituto ben gestito in un meraviglioso contesto ambientale caratterizzato da piantagioni di banane, ananas e palme. Sua Altezza visita, inoltre, il Centro per Madri e Figli della Fondazione Chantal Biya a Yaoundé, dove apprende dell’opera svolta dalla Fondazione nella regione. Alla presenza della First Lady Chantal Biya è firmato un accordo di partnership per rafforzare la cooperazione tra l’Ordine di Malta e la Fondazione. Alla Visita Ufficiale fa seguito la Conferenza regionale dell’Ordine di Malta sull’Africa: due giorni per approfondire le attività dell’Ordine nei Paesi francofoni africani e per pianificare le iniziative future. Tra i relatori intervenuti: rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’Unione Africana e della First Bank del Camerun. Presenti alla Conferenza anche quattordici Ambasciatori dell’Ordine accreditati presso Stati Africani, rappresentanti delle Associazioni dell’Ordine attive con progetti umanitari in Africa (Francia, Germania, Italia, Malta, Sud Africa, Spagna, Gran Bretagna) ed esponenti delle istituzioni camerunensi. La Conferenza, co-presieduta dal Gran Maestro e da Ephraim Inoni, Primo Ministro e Capo del Governo della Repubblica del Camerun, è organizzata dall’Associazione Francese dell’Ordine di Malta e coordinata da Jean- Christophe Heidsieck, Ambasciatore dell’Ordine in Camerun. Di alto livello sono anche le altre
  • 27. 258 personalità che sono intervenute: la Signora Rosebud Kirwijila dell’Unione Africana, Alamine Ousmane Mey, Direttore Generale della prima banca del Camerun, la Dottoressa Jeanne Diarra-Nana, in rappresentanza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Xavier Pujol, Rappresentante del Camerun all’Unione Europea, e Monsignor Ariotti, Nunzio Pontificio in Camerun. Ciascun relatore ha sottolineato i vari aspetti dei problemi che affliggono oggi l’Africa: povertà, corruzione, insicurezza, instabilità e malattie. Le patologie principali sono la malaria, la tubercolosi e l’AIDS. Di queste, la malaria è la più diffusa, ed è causata dalle pessime condizioni igienico-sanitarie, dall’acqua contaminata e dalla malnutrizione. La rappresentante dell’Unione Africana ha affermato che alcune delle esigenze più pressanti dell’Africa sono l’accesso ai mercati mondiali, l’incremento della produzione agricola, una più agevole mobilitazione delle risorse, il miglioramento dei controlli sanitari e la riduzione della povertà. I problemi ambientali e l’istruzione, ha aggiunto, sono le chiavi per la soluzione a lungo termine dei problemi africani. Un’istruzione migliore in materia ambientale - ha citato come esempio - conduce ad una riduzione sostenibile del numero di zanzare veicolo di malaria. Monsignor Ariotti ha evidenziato il ruolo della Cristianità come punto di riferimento per gli aiuti umanitari ed ha auspicato che tutte le Chiese si uniscano, al fine di ottenere un risultato più ampio e stabile nel campo dell’assistenza sanitaria in Africa. Il Grande Ospedaliere dell’Ordine di Malta, Albrecht Boeselager, ha introdotto la seconda parte della Conferenza. Ha definito l’Africa il continente che ha maggior bisogno di aiuto, un aiuto che deve essere professionale. Il Grande Ospedaliere ha manifestato il suo orientamento verso una combinazione di medicina moderna e rimedi tradizionali, nella cura degli infermi, e ha osservato come l’Associazione Francese dell’Ordine abbia fornito un preziosissimo contributo con la sua distribuzione di medicinali ma sia, ormai, urgente incoraggiare una produzione locale. Ha auspicato una maggiore cooperazione tra le diverse istituzioni dell’Ordine e ha affermato che la strategia per il futuro sarà il proseguire nel sostenere gli sforzi della Chiesa e delle comunità, l’organizzazione dei programmi propri dell’Ordine, nonché continuare a realizzare nuovi progetti locali parallelamente al mantenimento di quelli esistenti. La strategia futura dell’Ordine in Africa prevede nuovi programmi, oltre al mantenimento del supporto per quelli già avviati dalle comunità locali e dalla Chiesa, ponendo l’accento sull’educazione e sulla formazione delle comunità locali in materia di assistenza sanitaria. Beato Gerardo, a Mandini, Sudafrica, ha descritto il lavoro che si svolge all’interno del Centro per i malati di AIDS e dell’orfanotrofio gestiti dalla Confraternita. Con un appello ai delegati, li ha sollecitati a continuare a reperire fondi per sovvenzionare questa importante struttura. Yann Baggio, Direttore Generale di Ordre de Malte, France, ha enumerato le attività principali che la Francia porta avanti in Africa, in termini, ad esempio, di assistenza e istruzione per le madri e i bambini, AIDS, malaria, tubercolosi e lebbra. Per la cura di quest’ultima, in particolare, l’Associazione Francese ha istituito un centro di studi e ricerche a Dakar. Ha riferito che l’Associazione Francese dell’Ordine dispone di sei centri medici principali in Africa nonché di 300 ambulatori e nove strutture per la diagnosi e la cura della lebbra. Ingo Radtke, Segretario Generale del Malteser International, ha illustrato le attività dell’organizzazione in otto Paesi africani: assistenza sanitaria e medica di base, centri di assistenza sanitaria, medicinali, programmi HIV e TBC, assistenza a madri e bambini, programmi nutrizionali, malaria e malattia del sonno, programmi di formazione e sensibilizzazione, acqua e condizioni igienico-sanitarie. Il professor Jean Lemerle, del Gruppo Franco-Africano di Oncologia Pediatrica, ha riferito che nel 2005 sono stati diagnosticati 15.000 nuovi casi di tumori pediatrici, particolarmente di tumore di Burkitt (il più frequente tra i bambini africani), seguito dai tumori renali. La sua organizzazione offre corsi di formazione per medici e nei 100 casi trattati tra il 2001 e il 2006 ha registrato un tasso di successi del 50 %. In tutta l’Africa nello stesso periodo sono stati curati da 300 a 500 bambini.
  • 28. 259 L’Ordine, attraverso la sua Associazione Francese e la sue missioni diplomatiche, ha aperto ospedali, cliniche e centri medici in 14 paesi francofoni dell’Africa. Priorità dell’assistenza sanitaria sono le madri e i bambini, la lebbra e l’AIDS, mentre i programmi di formazione sono incentrati sul pronto soccorso, l’assistenza ai bambini piccoli e la nutrizione. Il 12 marzo 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica di Ungheria, László Sólyom, accompagnato dalla moglie. Dal 12-15 marzo 2006 su invito del Presidente Georgi Parvanov, il Gran Maestro Frà Andrew Bertie compie una visita di Stato in Bulgaria: è la prima visita di Stato nella Repubblica di Bulgaria. Il 17 marzo 2006 al Palazzo Presidenziale di Sofia in Bulgaria dal Grande Ospedaliere dell’Ordine Albrecht Freiherr von Boeselager e dal Ministro della Sanità bulgaro Prof. Radoslav Gaydarski è firmato un Accordo Sanitario(11) , dopo aver ricevuto i pareri favorevoli delle Commissioni Esteri, Sanità ed Integrazione Europea, che semplifica sulla base delle relazioni diplomatiche stabilite nel novembre del 1994 le procedure per l’assistenza medica ed umanitaria dell’Ordine di Malta sul territorio bulgaro e, in collaborazione con il Ministero della Sanità della Bulgaria, perfeziona l’invio da parte dell’Ordine di aiuti ai centri medici e agli ospedali e prevede l’intervento melitense in caso di calamità naturali. A Roma il 29 marzo 2006, nel corso di una cerimonia tenutasi a Palazzo Chigi, è siglato tra il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, e il Gran Cancelliere dell’Ordine, Jean-Pierre Mazery, nella sua qualità di Ministro della Salute, un Accordo quadro col Governo Italiano innovativo in materia di ricerca scientifica che, completando il percorso iniziato con quello reso esecutivo con la legge 157 del 2003, consente all’Associazione Italiana dell’Ordine ACISMOM (che gestisce le strutture sanitarie melitensi in Italia) di compiere ricerche nel campo della riabilitazione neuromotoria, della sindrome metabolica, del diabete mellito e relative patologie. Prevede, inoltre, lo studio di nuove metodologie diagnostiche e terapeutiche, la valutazione dell’impatto delle patologie in Italia, la stesura di specifici protocolli di diagnosi, l’ottimizzazione dei trattamenti terapeutici nonché la formazione e l’aggiornamento del personale. Il 13 aprile 2006 a Washington il Gran Cancelliere Jean-Pierre Mazery dell’Ordine di Malta sottoscrive con il Segretario Generale dell’OAS(12) José Miguel Insulza, Segretario Generale l’Accordo di Cooperazione con l’Organizzazione degli Stati Americani (OAS) i cui punti principali stabiliscono iniziative congiunte per combattere la povertà e la fame, interventi di assistenza medico-sociale, promozione del diritto umanitario internazionale. Il 4 aprile 2006 si celebra la visita di Stato a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, su invito del Gran Maestro. Il 17 maggio 2006 a Roma nel Palazzo Magistrale il Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie riceve la visita del Primo Ministro della Repubblica di Polonia, Kazimierz Marcinkiewicz. Il 6 giugno 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica di Costa Rica, Oscar Arias Sanchez. Il 5 settembre 2006 la firma di un protocollo, a Podgorica, ha sancito l’istituzione di relazioni _______________ (11) Ratificato, poi, con approvazione all’unanimità dall’Assemblea Nazionale di Bulgaria il 21 giugno 2006 a Sofia. (12) L’Organizzazione degli Stati Americani è il principale forum regionale per il dialogo multilaterale e per le iniziative congiunte. Riunisce i Paesi del continente americano con lo scopo di rafforzare la cooperazione e perseguire obiettivi condivisi. Al centro della missione dell’OAS c’è l’impegno per la democrazia e a promuovere il buon governo, rafforzare i diritti umani, favorire la pace e la sicurezza, sviluppare i commerci e ad affrontare i complessi problemi causati da povertà, droga e corruzione. Attraverso le decisioni prese dai suoi organismi e i programmi sviluppati dal suo Segretariato Generale, l’OAS promuove una maggiore cooperazione e comprensione nel continente americano. (Rapporto attività SMOM 2007).
  • 29. 260 diplomatiche tra il Sovrano Militare Ordine di Malta e la Repubblica di Montenegro(13) . L’accordo è stato firmato nella sede del Ministero degli Esteri della Repubblica del Montenegro dall’Ambasciatore Alberto Leoncini Bartoli, Consigliere Diplomatico dell’Ordine e dal Ministro degli Affari Esteri montenegrino Miodrag Vlahovic. A New York il 15 settembre 2006, intervenendo nel Dialogo ad alto livello sulla Migrazione tenutosi al Palazzo di Vetro dell’ONU, l’Ambasciatore Robert Shafer, Osservatore Permanente dell’Ordine presso le Nazioni Unite ha affermato che il Sovrano Militare Ordine di Malta plaude all’operato dell’ONU. Come riferito nel Rapporto del Segretario Generale del maggio scorso, ha detto l’Ambasciatore, oggi sono quasi 200 milioni le persone che sono migrate dalla loro terra di origine verso altri paesi, per lo più alla ricerca di una vita migliore per se stessi e per le loro famiglie. Lo spostamento di tali moltitudini di persone (in continuo aumento) attraverso le frontiere internazionali presenta rilevanti problemi di ordine economico per la comunità mondiale. L’Ambasciatore così continua: “Come osserva anche il Segretario Generale, tuttavia, la migrazione di così tante persone pone anche, inevitabilmente, seri problemi in relazione alla protezione dei diritti umani dei migranti. Di fronte a cifre così sconcertanti (200 milioni), non dobbiamo mai perdere di vista il fatto che ognuno di quei milioni di uomini, donne e bambini è un essere umano, un individuo. Pertanto, oltre agli effetti macroeconomici, il Dialogo e gli incontri che seguiranno devono studiare le modalità con cui i paesi di origine e di destinazione debbano salvaguardare i diritti umani di ciascun individuo che abbia scelto di trasferirsi in un altro Paese. Alcune questioni appartengono storicamente al tradizionale impegno dell’Ordine di Malta. Quando l’Ordine fu istituito, più di 900 anni fa, la nostra missione era quella di proteggere e assistere le persone in difficoltà, particolarmente i poveri e coloro che si trovavano in viaggio lontani dalle loro case. Ancora oggi portiamo avanti quella missione. Grazie alla nostra consolidata sovranità internazionale, che si riflette nel pieno riconoscimento diplomatico da parte di altri 97 Stati, gli oltre 80.000 esperti volontari dell’Ordine di Malta offrono assistenza agli infermi e ai bisognosi in più di 120 paesi. In collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite, l’Ordine di Malta fornisce assistenza medica, asilo e vettovaglie ai rifugiati in Angola, Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, e Sudan. Nel quadro di questo programma di assistenza ai poveri su scala mondiale, ci siamo resi conto del fatto che i migranti sono spesso le creature più vulnerabili e indifese. Troppo spesso invisibili, o peggio”. L’Ambasciatore ha concluso sottolineando, in particolare, “il trattamento spesso umiliante al quale i migranti sono sottoposti nel quadro di quelli che sono eufemisticamente definiti programmi per ‘lavoratori ospiti’. Troppo spesso queste persone sono sottopagate, e i loro salari vengono ulteriormente ridimensionati dagli importi esorbitanti che sono costretti a pagare ai loro datori di lavoro per avere vitto e alloggio. Analogamente, i cosiddetti ‘mediatori’, che reclutano i migranti nei loro paesi d’origine e li spediscono come fossero una merce qualsiasi in altri paesi, spesso li tengono vincolati attraverso compensi talmente esagerati che i lavoratori migranti possono anche restare per sempre in stato di schiavitù, non essendo capaci di estinguere i loro presunti debiti, o di procurare alle famiglie guadagni pari alle aspettative che, all’inizio, avevano alimentato il sogno di emigrare. L’applicazione di questi schemi si traduce, spesso, in un uso improprio dei documenti di viaggio rilasciati dalle autorità governative”. (...) “Abusi come questi affliggono milioni di migranti: uomini, donne, e bambini. I governi hanno i mezzi per alleviare realmente le loro sofferenze. Per gli Stati esistono alcuni vantaggi economici a breve termine che i governi non possono ignorare. A volte _______________ (13) Il 21 maggio 2006, un referendum sanciva la piena indipendenza del Montenegro dalla Serbia. Da qui la necessità di ristabilire le relazioni bilaterali con l’Ordine, relazioni che dal 2001 erano intrattenute con l’Unione di Serbia e Montenegro.
  • 30. 261 alcuni paesi d’origine sono contenti di mandare all’estero i propri cittadini, che in questo modo generano rimesse che possono mitigare la povertà o dare impulso agli investimenti locali. Può anche succedere che alcuni paesi di destinazione, sia sviluppati sia in via di sviluppo, ricavino un vantaggio economico dall’impiego di fornitori di beni a basso costo, ignorando però l’elevato costo pagato dal lavoratore. Per questo motivo, è assolutamente necessario che il Dialogo ad Alto Livello e tutti i successivi dibattiti sulla migrazione e lo sviluppo tengano nella debita considerazione l’obbligo, da parte di tutti gli Stati coinvolti, di salvaguardare i diritti umani dei migranti”. Il 18 settembre 2006 il Vice-Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Timor Est Signora Adaljiza Magno e l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta per il Sud-Est Asiatico e l’Estremo Oriente James Dominguez hanno firmato il protocollo d’intesa con il quale vengono stabilite formali relazioni diplomatiche nella capitale Dili. Nel corso della cerimonia è stata espressa dal Vice- Ministro Magno la speranza che queste nuove formali relazioni possano portare ad un aumento dell’aiuto fornito al Paese dall’Ordine di Malta, in particolare nell’area della sanità. Dal 30 settembre al 2 ottobre 2006 si celebra la Conferenza regionale su Libano e Medio Oriente a Beirut in cui si constata che nella Terra Santa e nei Paesi del Vicino Oriente (Libano, Giordania, Siria, Iraq), che rappresentano l’origine di tutta la Cristianità e dove le esigenze umane sono considerevoli, oggi i cristiani si trovano sempre più in minoranza e spesso devono combattere una vera e propria battaglia quotidiana per difendere la loro fede e, addirittura, per sopravvivere. Il loro futuro dipende da un clima che possa favorire la coesistenza di tutte le comunità e il rispetto reciproco. L’Ordine di Malta ha risposto a questa esigenza della minoranza cristiana della regione. Presente in Libano da molti anni, porta avanti la sua azione umanitaria e sociale in tutto il Paese, instaurando un vincolo di carità e comprensione costruttiva tra le diverse comunità che vi risiedono. Tra gli invitati alla Conferenza sono intervenuti la signora Rabab el Sadr Charaffedine, Presidente della Fondazione dell’Imam Moussa el Sadr; i rappresentanti dell’Ordine nella regione: SAR la principessa di Borbone Lobkowicz, Presidente di Malta-Libano; l’Ambasciatore Jacques Guerrier de Dumast, Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Libano; Cheikh Walid el Khazen, Incaricato d’affari dell’Ambasciata dell’Ordine in Giordania; Paul Saghbini, Direttore Generale delle Opere dell’Ordine in Libano e fondatore dei centri dell’Ordine in Iraq; e Raphael Georges Debanné, membro del Consiglio di Governo dell’Ordine. I dibattiti sono stati moderati da Sua Eminenza il Cardinale Pio Laghi, Cardinalis Patronus dell’Ordine, e dall’Arcivescovo Angelo Acerbi, Prelato dell’Ordine. Nell’introduzione alla Conferenza, il Presidente Sehnaoui ha sottolineato l’importanza della storia cristiana della regione, culla del Cristianesimo, e della costante presenza dell’Ordine in quest’area. I rappresentanti dell’Ordine sintetizzano le attività svolte nei rispettivi Paesi e, poi, l’intervento della signora Rabab el Sadr Charaffedine, Presidente della Fondazione dell’Imam Moussa el Sadr, ha approfondito il punto di vista islamico per quanto riguarda la fede in Dio e l’amore per il prossimo, sottolineando come la prima testimonianza della fede siano le opere di carità. La relatrice ha parlato delle cordiali relazioni esistenti tra la Fondazione e l’Ordine di Malta, per il bene comune, al servizio di Dio. Citando i Centri medici che la Fondazione gestisce in Libano, ha affermato che, come quelli dell’Ordine, prodigano aiuto a tutti coloro che hanno bisogno, senza distinzione alcuna. Il dialogo tra le nostre due religioni, ha detto, si fonda sul nostro metterci al servizio della carità, nel nome di Dio: un dialogo che trascende le discussioni politiche, perché queste servono soltanto interessi personali. Un’analisi delle relazioni tra i cristiani nella regione è stata poi introdotta da Sua Eminenza il Cardinale Pio Laghi, e sviluppata dal Nunzio Pontificio in Libano, Monsignor Luigi Gatti. Sono inoltre intervenuti, presentando i propri punti di vista sulle prospettive della situazione: Padre Samir Khalil Samir, della Compagnia di Gesù; Monsignor Antoine Audo, Arcivescovo caldeo di Aleppo;
  • 31. 262 Suor Vincent Alwane, delle Figlie della Carità; e Monsignor Mansour Labaky, Cappellano Magistrale dell’Ordine. L’Ambasciatore dell’Ordine presso la Santa Sede, Alberto Leoncini Bartoli, ha auspicato una soluzione alle ostilità nella regione che condurrebbe, poi, ad un processo di democratizzazione attraverso la conoscenza e la comprensione al di là, quindi, della semplice tolleranza. L’Ambasciatore Philippe de Schoutheete de Tervarent ha richiamato la speciale reputazione di cui gode l’Ordine. Grazie alla sua totale imparzialità e onorabilità nell’utilizzo delle risorse economiche, ha proseguito il diplomatico, verranno attratti aiuti in futuro, consentendo così lo sviluppo di nuovi progetti assistenziali. necessità e potenzialità delle attività future dell’Ordine. Al termine della Conferenza, ringraziando tutti i partecipanti, il Presidente Sehnaoui ha riepilogato le necessità emerse: la fedele prosecuzione dei progetti dell’Ordine in Medio Oriente, lo sviluppo di nuove iniziative nei Paesi vicini al Libano, al servizio delle popolazioni svantaggiate in quelle aree, la prosecuzione del dialogo con le altre comunità religiose della regione. E’ stata anche ribadita con chiarezza la necessità di reperire altri fondi per l’esecuzione di tali attività. Il 3 ottobre 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica delle Seychelles, James Alix Michel. Il 6 ottobre 2006 a Roma, nel corso della visita di Stato del Presidente Austriaco Heinz Fischer al Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie, è firmato dal Gran Cancelliere dell’Ordine Jean-Pierre Mazery e dal Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri Austriaco Johannes Kyrle un protocollo di cooperazione per la realizzazione di progetti congiunti nei Paesi in Via di Sviluppo che prevede, tra l’altro, il finanziamento congiunto di un programma contro AIDS e tubercolosi nelle baraccopoli della città di Nairobi dove vive oltre il 65 % della popolazione della capitale del Kenya. L’11 ottobre 2006 a Roma il Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie riceve il Presidente del Senato del Canada, Noel A. Kinsella, alla guida di una delegazione di senatori canadesi. Il 13 ottobre 2006 vi è la visita a Roma nel Palazzo Magistrale al Principe e Gran Maestro fra’ Andrew Bertie da parte del Presidente della Repubblica di Serbia, Boris Tadic. Nel biennio 2005-2006 l’Ordine ha organizzato le seguenti ulteriori Conferenze Internazionali, focalizzate sul consolidamento della cooperazione e sulla condivisione delle esperienze tra le sue numerose organizzazioni in tutto il mondo: Conferenza degli Ospedalieri (Roma), Sesta conferenza delle Americhe (Miami), Conferenza degli Ospedalieri (Dublino), Riunione dei Presidenti, (Londra), Conferenza degli Ospedalieri americani (Miami). Il 18 ottobre 2006 il Gran Maestro dell’Ordine di Malta Fra’ Andrew Bertie riceve il Presidente della Repubblica del Paraguay, Nicanor Duarte Frutos accompagnato dal Presidente del Parlamento, dal Ministro degli Affari Esteri e dai ministri dei Lavori Pubblici e delle Comunicazioni, dell’Industria e del Commercio. In riconoscimento dei forti rapporti di amicizia e cooperazione che legano l’Ordine e la Repubblica del Paraguay, il Gran Maestro conferiscr al Presidente Duarte Frutos le insegne del Collare dell’Ordine al Merito Melitense. All’incontro svoltosi a Villa Malta all’Aventino è presente il Gran Cancelliere dell’Ordine S.E. Jacques de Liedekerke. Il 6 novembre 2006 vi è la visita ufficiale nella Villa Magistrale dell’Ordine a Roma del Presidente della Repubblica d’Ungheria László Sólyom, accompagnato dalla consorte. Il 24 gennaio 2007 il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie ed i membri del governo dell’Ordine sono ricevuti dal Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Esteri Italiano Massimo D’Alema, nella sede dell’Ambasciata d’Italia presso l’Ordine di Malta. Nel corso dell'incontro sono in particolare esaminate le possibilità di collaborazione per gli interventi di emergenza, specie di natura sanitaria, in aree e situazioni di crisi, con particolare riferimento al bacino del Mediterraneo, al Medio Oriente e nei Balcani. Sono presenti ai colloqui i Ministri della Sanità Livia Turco, della
  • 32. 263 Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, delle Politiche per la Famiglia Rosi Bindi ed il Presidente della Commissione Affari Esteri del Senato Lamberto Dini. Dal 29 gennaio al 1 febbraio 2007 il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie, si reca in visita ufficiale a Bruxelles, accompagnato da una delegazione composta dal Gran Cancelliere, capo dell’esecutivo, dal Grande Ospedaliere, Ministro della Sanità e della Cooperazione internazionale e dai rappresentanti ufficiali dell’Ordine presso il Governo Belga e la Commissione Europea. Lunedì 29 gennaio il Gran Maestro è ricevuto da Sua Maestà il Re dei Belgi Alberto II, al Palazzo di Bruxelles. Lo stesso giorno il Gran Maestro è ricevuto da Armand De Decker, Ministro della Cooperazione allo sviluppo, che offre una cena ufficiale a nome del governo belga in suo onore al Palazzo d’Egmont. La cena è preceduta da un colloquio ristretto. Il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie ed i membri della delegazione hanno inoltre a livello europeo incontri con: Hans-Gert Pöttering, Presidente del Parlamento Europeo; José Manuel Barroso Presidente della Commissione Europea; Jàn Figel, Commissario Europeo, responsabile tra l’altro della cultura e della gioventù, incaricato dell’”Anno Europeo del dialogo interculturale 2008”; Jaap de Hoop Scheffer, Segretario Generale della NATO; Antonio Cavaco, Direttore generale dell’ECHO (Dipartimento per gli aiuti umanitari della Commissione Europea). Una colazione in onore del Gran Maestro è offerta, poi, da una delegazione di parlamentari europei. Il Gran Maestro dell’Ordine, infine, si reca a visitare l’Ospedale Alberto I e Regina Elisabetta dove è ricevuto dal Rettore dell’Università cattolica di Louvain, Prof. Bernard Coulie. Questo ospedale, che accoglie pazienti che necessitano di cure palliative, riceve un importante sostegno dall’Ordine di Malta. L’11 maggio 2007 a Roma il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie riceve Jacques Diouf, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). Il 15 maggio 2007 si conclude la prima visita di un Gran Maestro dell’Ordine di Malta in Polonia da quella effettuata dal Gran Maestro Chigi Albani della Rovere nel 1931. La visita in Polonia del Gran Maestro ha inizio a Cracovia. Il primo appuntamento ufficiale è l’incontro con il Cardinale Stanislaw Dziwisz, atto che sottolinea una delle più significative chiavi di lettura dell’itinerario: i profondi vincoli storici tra l’Ordine e la Polonia e la straordinaria relazione di amicizia, fedeltà e reciproca stima che legava l’Ordine alla carismatica figura di Papa Wojtyla. Tra gli appuntamenti più importanti del Gran Maestro a Cracovia, la partecipazione alla processione in onore di San Stanislao, patrono della città, insieme al Presidente della Repubblica polacca e ai Cardinali Glemp, Macharski, Dziwisz e Schoenborn. Di grande suggestione è la visita al Santuario di Jasna Gòra a Czestochowa, dove il Gran Maestro ha potuto rendere omaggio alla Madonna Nera. Di rilievo è la firma di un accordo di cooperazione con il Santuario, che ogni anno accoglie più di cinque milioni di pellegrini, per la fornitura di attrezzature mediche e medicine e per la formazione professionale del personale di pronto soccorso. Un accordo che rinnova la più antica vocazione dell’Ordine di Malta: l’assistenza ai pellegrini. L’incontro di Fra’ Andrew Bertie con i rappresentanti dell’Associazione polacca dell’Ordine nei centri per l’assistenza ai bambini e ai giovani disabili di Cracovia e Varsavia, poi, rende omaggio alla plurisecolare presenza giovannita nel Paese. Oggi l’Associazione polacca dell’Ordine opera in numerosi ambiti: assistenza e cura dei tossicodipendenti, sostegno economico alle famiglie in difficoltà, diagnostica e cure gratuite per il cancro, centri terapeutici per malati mentali, soccorso alle vittime di disastri naturali. Due tra i momenti più significativi della visita di Stato di SAE Fra’ Andrew Bertie in Polonia sono l’incontro a Varsavia con il Presidente della Repubblica polacca Lech Kaczynski e la firma congiunta con il ministro della Sanità di un accordo-quadro in materia di cooperazione sanitaria. Accolto al Palazzo presidenziale dagli onori militari, e dopo lo scambio delle decorazioni, il Gran Maestro e Presidente della Repubblica, affiancati dalle rispettive delegazioni, e dagli Ambasciatori
  • 33. 264 Vincenzo Manno e Hanna Suchocka hanno avuto un lungo e cordiale colloquio. Segno tangibile della solidità delle relazioni bilaterali è la firma dell’accordo di cooperazione in materia di assistenza sanitaria. Il Grande Ospedaliere dell’Ordine e il Ministro della Sanità polacca hanno sottoscritto un documento per migliorare l’assistenza prestata dalla Associazione Polacca dell’Ordine di Malta nei confronti dei più poveri e dei più bisognosi. Da sottolineare anche il rafforzamento dell’aiuto portato ai malati terminali, ai giovani e agli adulti disabili attraverso i numerosi centri dell’Ordine di Malta attivi in Polonia e la collaborazione per lo sviluppo della medicina d’urgenza e del primo soccorso. Numerosi a Varsavia gli incontri con le alte personalità del paese: il Primo Ministro, Jaroslaw Kaczynski, il Presidente del Parlamento, Ludwik Dorn, il Vice-Presidente del Senato, Ryszard Legutko, il Cardinale Primate Józef Glemp, il Nunzio Apostolico in polonia Mons. Jozef Kowalczyk. Una cena di Stato è stata offerta dal Presidente della Repubblica in onore del Gran Maestro. Nel 2007 l’Ordine ha organizzato le seguenti ulteriori conferenze internazionali: degli Ospedalieri (Parigi), regionale sull’Europa Orientale, (Vienna), Settima delle Americhe (Città del Messico). Va citata, ancora, la partecipazione alle conferenze internazionali che è un aspetto essenziale delle attività di comunicazione dell’Ordine non soltanto tra le sue organizzazioni nazionali ma anche nei rapporti con le altre istituzioni. Attraverso questo strumento, infatti, l’Ordine ha l’opportunità di divulgare informazioni sulle proprie attività e acquisire nozioni su questioni di interesse comune per tutte le organizzazioni che operano nei settori dell’assistenza umanitaria e del soccorso d’urgenza. Con una sorta di nota a margine, infine, desidero concludere questo rapido excursus ponendo in evidenza un elemento, che potrebbe passare inosservato o risultare marginale a taluni almeno, costituito da un innovativo programma istituito dai Giovani dell’Ordine in Germania e denominato “Il Conflitto come opportunità”: un’esemplare dimostrazione, a mio modesto avviso, del retaggio ancestrale dell’autentica profonda cultura melitense. Il principio di fondo informatore del programma, in effetti, è l’invito ad ascoltare tutte le opinioni discordanti, ad individuare il contesto da cui ha avuto origine il conflitto, a valutare le opzioni ed a contribuire alla ricerca di una soluzione: 40 giovani mediatori hanno già ricevuto una formazione specifica ed attualmente addestrano e sostengono gli arbitri di controversie nell’ambito dei Gruppi Giovanili dell’Ordine di Malta! “Vogliate vedere la sollecitudine di questa Sede Apostolica, la quale, oltre che con il legame diplomatico che ha con il vostro Sovrano Ordine, vuole essere vicina a voi, nel vostro cammino a Dio perfezione, anche con una presenza pastorale” Giovanni Paolo II, 26 marzo 1983
  • 34. 403 “Non mi importa della tua pelle, non mi curo del tuo credo religioso, non mi curo della tua fede politica. Solo ti chiedo: qual’è la tua sofferenza?” Albert Schweitzer, missionario laico di Lambarené
  • 35. 404