Nell’attuale scenario sociale ed economico, la ricerca del continuo miglioramento del prodotto interno lordo (PIL) non può prescindere dalla capacità, da parte di una nazione, di innovare, in maniera sistematica, i processi lavorativi dei diversi settori dell’economia, creando così la possibilità per l’intero sistema produttivo di competere, nell’odierno panorama globale, sui mercati internazionali, distribuendo, altresì, la ricchezza generata attraverso il sistema di welfare.
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Il Ruolo dell’ICT nell’informatizzazione dei processi produttivi di natura industriale
1. Risk Management RM 102: Il Ruolo
dell’ICT nell’informatizzazione dei
processi produttivi di natura
industriale
Siracusa - 2013
ISBN 978-88-908588-8-8
2. Paragrafo 1 – L’importanza strategica dell’ICT
nella gestione organizzativa
La pianificazione strutturale dei processi organizzativi, al pari
dell'immediata produttività di beni e servizi, costituisce un
aspetto critico per aumentare i risultati economici e finanziari di
enti pubblici e privati. Prendendo in considerazione il contesto
europeo, vi è un'ampia evidenza empirica sul fatto che una delle
cause di stagnazione della produttività generale, con particolare
riferimento al nostro Paese, sia dovuta alla scarsa integrazione
delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT)
all'interno dei processi aziendali
3. La situazione in Europa
Contributo dell’ICT alla formazione del PIL
(fonte McKinsey sull’Internet Economy)
• Media Europea = 4%
• Italia = 2%
• Germania = 7%
4. La Situazione in Italia
Le motivazioni del ritardo del nostro Paese in
investimenti in ICT:
• L’Italia non è un paese “produttore” di ICT
• Alcuni imprenditori, nonostante riconoscano
l’importanza strategica dell’ITC nella gestione
organizzativa, considerano inadeguato il ritorno
economico, nel breve periodo, ottenuto a seguito del
capitale investito in tecnologia (visione classica del
rapporto ICT-Organizzazione)
5. La Relazione ICT-Organizzazione (visione classica)
Il precetto classico si basa su una visione fondata sul fatto che ogni
investimento in tecnologie debba tradursi in risultati economici
tangibili nel breve periodo, influenzando così il ROI aziendale e
adoperando, contestualmente, un adeguamento organizzativo in base
alle nuove istanze tecnologiche (know-how, procedure di gestione,
istruzioni di lavoro, ecc...).
6. La Relazione ICT-Organizzazione (visione moderna)
L’adozione di nuove tecnologie ICT rappresenta fonte di innovazione
dell’organizzazione stessa. Il rinnovamento delle procedure aziendali
rappresenta un passaggio obbligato attraverso cui gli investimenti di tipo
tecnologico si traducono in innovazioni organizzative legittimando, così,
l'adozione di nuove metodiche ed interventi atti alle modifiche strutturali
nell'organizzazione e nei suoi processi di business, con conseguente riduzione
dei costi globali.
7. Gli scenari futuri in Italia
L’economia del nostro Paese risente degli effetti negativi della
recessione globale; molte aziende vivono giornalmente una lotta
per la sopravvivenza al fine di coprire i soli costi di gestione
sostenuti con la speranza di ottenere eventuali utili sociali; di
contro, è ormai diffusa l'opinione che l'ICT costituisca una forza
dirompente per lo sviluppo economico, grazie alle opportunità
offerte nell'ottimizzazione dei modelli e nelle modalità di
erogazione delle soluzioni e dei servizi. La tanto attesa ripresa
economica dovrebbe fungere da catalizzatore per un ancor più
massiccio impiego di tecnologie ICT nell’organizzazione aziendale.
8. Paragrafo 2 – Il Decreto Legislativo n. 81/2008
(T.U. in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro)
Il management aziendale, indipendentemente dal mercato al
quale vengono destinate le attività di produzione di beni e/o
servizi di un'organizzazione, deve essere consapevole delle
misure normative introdotte dal Decreto Legislativo n.81/2008 e
s.m.i. (Testo unico in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro). Ogni azienda ha l'obbligo di
adeguarsi ai principi introdotti dal decreto, pena l'attuazione di
procedimenti legali di tipo civile e, in alcuni casi, penali a carico
del titolare e del management.
9. D.Lgs. 81/2008 e Risk Management RM 102
Appare palese come l’esigenza di informatizzare il processo di gestione
della sicurezza in azienda rivesta un’importanza critica all’interno del
management organizzativo. Per tal motivo, allo scopo di proporre una
valida alternativa tecnologica che possa rispettare le prescrizioni
legislative imposte al datore di lavoro dal decreto, il progetto Risk
Management RM102, realizzato con il concorso delle risorse F.E.S.R. -
P.O.R.Sicilia 2007/2013 - Linea di intervento 4.1.1.1. - CUP
G33F11000040004, punta sull’utilizzo degli strumenti messi a
disposizione da parte dell’ICT per migliorare la qualità dei processi di
prevenzione e sicurezza infortuni sui luoghi di lavoro.
10. Paragrafo 3 – Risk Management: Prefazione
Il progetto Risk Management è stato sviluppato al fine di dare
adeguate risposte alle crescenti esigenze sociali per ciò che
concerne la salvaguardia ambientale, aziendale e territoriale.
Inoltre, grazie allo sviluppo di un software applicativo, esso si
pone come un innovativo modello di controllo e monitoraggio
delle fasi di valutazioni del rischio produttivo, il tutto allo scopo
di raggiungere un miglior livello multisettoriale di qualità della
vita.
11. Paragrafo 4 – Fasi della Ricerca
Le fasi della ricerca si concentrano principalmente sui rischi
derivanti dall’espletamento delle attività produttive concentrate
nella zona industriale della Provincia di Siracusa. Uno degli
obiettivi primari della ricerca si riferisce allo sviluppo di metodi e
tecniche di analisi volte al monitoraggio costante e continuato
sulla presunta relazione tra le diverse tipologie lavorative con
l’insorgenza di talune patologie di natura epidemiologica.
12. Paragrafo 5 – Analisi e Valutazione dei Rischi
L’obiettivo primario del progetto Risk Management è la
creazione di un software informatico che vuole essere una
soluzione valida ed efficace volta alla riduzione e, nel migliore
dei casi, all’annullamento del rischio derivante dal lavoro di tipo
industriale. La progettazione e sviluppo di tale software prende
spunto da una visione diversa e innovativa nell’individuazione
dei fattori di rischio, basata sul concetto di Energy Management.
13. Paragrafo 6 – Il Metodo Energy Management
Il metodo Energy Management compie una rivoluzione radicale
per quel che concerne le attività di VdR in ambiente lavorativo:
fulcri dell’analisi non sono più le operazioni e/o i macchinari
utilizzati, bensì il tipo di Energia che queste possiedono e/o
sviluppano.
Questo è un cambio di visione che rende scientifico lo studio
della valutazione del rischio. A questo punto la valutazione viene
ancorata non più ad una definita, ma sempre provvisoria check
list di controllo, bensì ad una entità fisica molto conosciuta:
l’energia che i corpi possiedono per natura.
14. Paragrafo 7 – Diagramma di flusso del
processo di analisi
Il Paragrafo descrive l’insieme
delle fasi che verranno
tradotte, in termini informatici,
attraverso il software
applicativo Risk Management
RM 102. (vedi figura – Elaborazione GIS Srl)
15. Paragrafo 8 – Architettura logica della
soluzione informatica
La soluzione informatica si basa su un’architettura a più livelli
logici, sfruttando la tecnologia dei database relazionali MS SQL
per la gestione della base dati utilizzata nell’ambiente
applicativo.
Contestualmente vengono descritti i componenti logici, la
gestione dei dati e l’interfaccia utente, le funzionalità della
piattaforma, la struttura client-server, gli obiettivi tecnici e
funzionali del software applicativo Risk Management.
16. Paragrafo 9 – Analisi S.W.O.T.
Partendo dallo studio ex ante dei punti di forza e di debolezza
del progetto, l’obiettivo dell’analisi è quello di definire i
miglioramenti in termini di riduzione del rischio produttivo
apportati dall’utilizzo del software “Risk Management”,
identificato come soluzione efficace da adottare nel settore della
sicurezza organizzativa, capace di influenzare positivamente
l’impatto ambientale dei processi sugli ecosistemi coinvolti.
17. Paragrafo 10 – Considerazioni Finali
L’insieme delle attività di ricerca, sviluppate nell’ambito del Progetto
Risk Management RM 102, insieme allo sviluppo materiale del
software informatico, vertono su un unico punto: la salvaguardia e la
tutela del bene più prezioso dell’umanità, ovvero l’incolumità dei
lavoratori e la protezione della salute collettiva.
Tale ambizioso obiettivo, può essere raggiunto attraverso il
coinvolgimento degli strumenti di natura tecnologica, messi a
disposizione dal settore dell’ICT, e delle conoscenze messe in campo
dalla Medicina e dal settore Prevenzione e Sicurezza, realizzando, da
tale inscindibile connubio, un effettivo miglioramento della qualità
della vita per la popolazione e per gli ecosistemi circostanti.