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Giornata della memoria 2014
Le classi seconde A B e G incontrano la signora Franca Polacco
venerdì 7 febbraio 2014

Mi è piaciuto molto il racconto della signora Polacco per il suo modo divertente ma allo stesso
tempo serio e perché ha saputo farmi appassionare alla storia che ci ha narrato con una semplicità
ammirevole. Le sue frasi di senso facile e comprensibile mi hanno reso possibile capire al meglio
la storia ed ho notato il modo in cui passava da una parte all’altra della storia, senza confondere gli
ascoltatori. Per questo, l’incontro con la signora Franca è stato allo stesso tempo interessante,
divertente e istruttivo.
Mattia Ceccato

Le parole di Franca Polacco mi hanno fatto riflettere sulla fortuna che abbiamo noi, mi ha ispirato a
dare il meglio di me stesso in modo da migliorare il mondo e dare l’opportunità ai nostri figli di
avere la stessa fortuna di cui abbiamo goduto noi fino ad oggi.
Junior Coulibaly
A me è piaciuto molto il fatto che Franca si ricordasse tutto nei minimi particolari. Sono stata felice
di averla incontrata ed ero molto emozionata. Io amo ascoltare i racconti del passato, perché mi
interessa sapere come era la vita un tempo.
Bleona Zyrapi

Mi è rimasto impresso un particolare: la sorella di Franca stava andando a chiedere alloggio,
quando due tedeschi ubriachi uscirono all’improvviso. Per fortuna comparve un ragazzo che le
aiutò nel loro intento, sparendo poi come un angelo.
Michael Bessegato
Questo incontro è stato molto “educativo”: sentire una testimonianza come quella di Franca, che
era una ragazzina della nostra età, quando è iniziata la persecuzione degli ebrei, è stato a dir poco
sconvolgente. Solo dopo ciò un bambino/a si rende conto di quanto è fortunato. È stato bello
ascoltare i racconti della signora Franca.
Anwar Housbane
Ho capito che Franca e la sua famiglia hanno molto faticato e lei si è trovata a dover scappare da
un giorno all’altro, senza capire cosa stesse accadendo. Mi sono resa conto di quanto è prezioso
tutto ciò che noi oggi diamo per scontato.
Spero non accada mai più quello che è successo, non riuscirei a vivere, perché sono amica di tutti
e non vorrei mai perdere nessuno.
Dielleza Krasniqi

Dei molti racconti di Franca, mi è rimasta impressa una sua riflessione: in molte occasioni è stata
sul punto di essere scoperta, ma tutte le volte è stata salvata. È come se un angelo l’avesse
protetta e accompagnata durante la vita.
Martina Mandussi
Mi è piaciuto molto il racconto di Franca, in alcuni particolari della vita quotidiana, per esempio
quando ci parlava del suo fratellino, che non stava mai fermo, anche quando erano in pericolo.
Giovanni Rossi

L'intervento di questa gentile signora, secondo me, ha un valore molto forte: non avevo mai
sentito una storia così coinvolgente sulle persecuzioni agli ebrei. Infatti, la signora Polacco ha
raccontato le vicende che le sono accadute molto dettagliatamente, non trascurando nessun
particolare e facendoci immaginare in prima persona quello che le era successo. Inoltre è stata
molto gentile, perchè alla fine, quando è arrivato il momento delle domande, molti ragazzi
giustamente le davano del “Lei” in segno di rispetto, ma la nostra ospite ad un certo punto ha
voluto farsi dare simpaticamente del “tu” e questo per me è stata una cosa molto carina!
Andrea Zago

Franca Polacco e i suoi ricordi... di lei mi ha colpito molto il suo modo di raccontare. Io mi “sentivo
lei”, come se avessi vissuto io tutti quei momenti brutti ma anche molto fortunati.
Camilla Dottor

Della sua storia mi ha colpito molto il coraggio che ha avuto la sua famiglia, scappando dai nazisti.
Questo coraggio vinse sulla paura e diede loro la forza di andare avanti nonostante tutti i pericoli
incontrati.
Mi ha anche colpito la volontà di alcune persone, come l’ insegnante di violino della sorella, che
volevano aiutare gli ebrei e non erano d’ accordo con i nazisti.
La frase più bella in assoluto è stata la finale. L’ INDIFFERENZA È LA COSA PEGGIORE;
BISOGNA PENSARE E DECIDERE CON LA PROPRIA TESTA.
Chiara Marengo

L’intervento di Franca Polacco mi ha fatto capire meglio la strage degli ebrei, come era cruenta e
quanti pericoli si correvano per salvarsi dalla cattura dei tedeschi. Infatti Franca ci ha subito detto
“Io sono stata molto fortunata!”. Non molti ebrei purtroppo sono riusciti a salvarsi dalla strage.
Giacomo Giustiniani

Franca ci ha detto “Ricordatevi ragazzi, pensate sempre con la vostra testa, non fatevi guidare
dalle idee degli altri. Potete anche sbagliare, ma è un errore vostro, non per colpa di altri”.
Credo sia vero che quando si agisce secondo la volontà degli altri, si possono compiere atti
impensabili. Facendo di testa propria, ci si assume la responsabilità dei propri atti, si fa ciò che si
reputa giusto e, anche se possono esserci degli errori, almeno non sono influenzati dalle idee degli
altri.
Hatjon Sinanaj
Quello che ha raccontato la signora Polacco mi ha commosso molto: mentre parlava io riuscivo a
vedere e ad immaginare quello che diceva. Mi ha colpito molto quando ha raccontato che lei e la
sorella, tornate a casa da scuola, non poterono nemmeno entrare, ma trovarono le valigie sul
pianerottolo: da quel momento ha avuto inizio la loro fuga, che per fortuna ha avuto un esito
positivo.
Michelle Santi

Molti episodi che ha raccontato la signora Polacco mi sono rimasti impressi. Mi ha colpito molto il
racconto del lungo viaggio che ha portato lei e la sua famiglia in Svizzera, la paura che provavano
di essere scoperti e quindi perduti e la grande forza della mamma che si è messa sulle spalle il
peso dell’intera famiglia. Ho pensato a quello che devono aver provato a dover fuggire di casa
senza poter prendere nessuna delle proprie cose. E ho immaginato all’angoscia di essere deportati
e divisi dalla propria famiglia.
Luca Di Grande

I racconti sono stati spaventosi e strazianti, per l’angoscia e la paura che traspariva: ogni momento
era buono per venire scoperti, catturati, per perdere la speranza e ogni ragione di vita. Mi ritengo
fortunata di avere potuto ascoltare questa storia dalla voce di chi davvero l’ha vissuta ed è stato
per me un momento di profonda riflessione su questa esperienza unica.
Serena Franco

La signora Polacco ha raccontato la sua storia in modo coinvolgente: mi è sembrato di vedere e di
essere nei luoghi che descriveva, di provare con lei quello che stava provando. Mi sono sentita
fortunata di aver potuto “rivivere” con lei questa storia.
Elena Longo

Ho capito che la signora Polacco ha raccontato la storia della sua fuga e della sua salvezza come
se la stesse rivivendo con noi: aveva una luce negli occhi e una lucidità nella descrizione che
sembrava che raccontasse fatti accaduti il giorno prima e non settant’anni fa. Mi ha fatto riflettere
quando ci ha raccontato che in Svizzera lei ed altri 64 bambini sono stati mandati in un campo di
internamento lontano dai loro genitori e che tutte le mamme hanno affidato alla signora Franca i
bambini perché lei era la più grande… e aveva solo 13 anni!
Selita Lettieri

Delle tantissime cose che ha raccontato la Sig.ra Polacco, quella che mi ha colpito di più è stato
l’episodio della sua caduta dal viadotto nel bosco. Ho immaginato la paura che deve aver provato
e anche ho pensato che era stata molto fortunata a non farsi male e ad essere salvata dal
fratellino.
Alberto Aloisio
La signora Polacco ci ha ripetuto tante volte che si considera una persona fortunata. In queste sue
parole c’è la consapevolezza di chi ha avuto la fortuna di salvarsi, mentre milioni di ebrei deportati
sono stati uccisi senza pietà.
Erjon Bekiri

Nelle parole e nel racconto della signora Polacco, lucido e vivo, ho sentito anch’io la paura e
l’angoscia che la signora ha provato le molte volte che ha rischiato di essere scoperta dai tedeschi.
Nicola Sanvido

La fuga per raggiungere la Svizzera che la signora ci ha descritto mi è sembrata incredibile! Con
tutti i pericoli che ha corso, alla fine è stata davvero fortunata a salvarsi.
Rubens Kouassi

La signora Polacco dice che nella sua fuga ha incontrato un ragazzo, secondo lei un angelo, che
ha aiutato lei a la sorella a sfuggire a due tedeschi ubriachi e a dare loro ospitalità per la notte. Mi
ha colpito che a distanza di settant’anni, pur non avendo più rivisto questo giovane, la signora dica
di ricordare perfettamente il suo volto.
Luis Gomez

E’ stato molto interessante ascoltare la signora Polacco, che ci ha parlato con gentilezza e
simpatia e ci ha coinvolto con i suoi racconti toccanti.
Alice Doro

E’ molto importante sapere e ricordare che cosa è accaduto al popolo ebraico durante la seconda
guerra mondiale. Ho potuto riflettere sulla paura che la signora Polacco e la sua famiglia devono
avere avuto: di fatto stavano scappando per non andare incontro a morte certa.
Julian Scrufari

Quante volte la signora Polacco ha usato la parola “fortuna”! Lei sa che di fronte a tutto l’orrore che
il popolo ebraico ha vissuto, lei è stata fortunata a salvarsi. Durante il suo racconto ho ascoltato
tanti episodi paurosi e angoscianti ma che in qualche modo si sono risolti bene.
Gentian Hoxhaj

Credo che la signora Polacco non sia solo una donna fortunata, come si definisce lei, ma anche
coraggiosa. Posso solo immaginare la sua enorme paura durante la fuga e l’immensa gioia
quando è riuscita ad entrare in Svizzera, che significava essere salva!
Marco Amadio
Mi ha molto colpito che in un momento di guerra e di orrori, ci fossero comunque persone che,
anche a costo di rischiare la propria vita, aiutavano con generosità e con solidarietà gli ebrei che si
nascondevano per sfuggire alle persecuzioni. E’ importante ricordare che c’è stato anche chi ha
cercato di fare del bene.
Antonio Lops

Il racconto della signora Polacco, emozionante e ricco di colpi di scena, in alcuni passaggi mi ha
fatto sorridere soprattutto quando parlava del fratellino, irrequieto e vivacissimo, che in più
situazioni ha messo in difficoltà la signora Polacco a la sua famiglia. Per fortuna questa storia si è
conclusa con un lieto fine, cosa che non si può dire per tanti milioni di ebrei morti nei campi di
sterminio.
Samuele Milan

“Io vi parlo in modo che un giorno siate voi i testimoni...”
Da grande mi ricorderò della giornata di ieri, racconterò di “nonna Franca” ai miei figli o nipoti
perché possano raccontarla a loro volta. È veramente diverso leggere un libro dall'ascoltare un
protagonista che racconta; durante la narrazione orale il testimone trasmette tutte le emozioni
possibili: paura, gioia, inquietudine, smarrimento …
Caterina Camarotto
Mi ha colpita moltissimo il suo modo di fare, é stata capace di raccontare una storia così, con
semplicità e naturalezza. Mi ha impressionata la frase “...io dovevo fare ciò che ero costretta a
fare, anche il piccolo gesto poteva voler dire scegliere tra la vita e la morte”. Pur essendo piccola
non si poneva domande, non immaginava neanche di protestare, spesso noi facciamo solo questo,
protestare!
Natalia Baias
In questa giornata si dicono sempre le stesse cose, noi invece l'abbiamo sentita la storia, l'abbiamo
provata attraverso una signora che l'ha vissuta e l'ha vista con i suoi occhi. Una signora che ha
avuto il coraggio di raccontare, quindi di rivivere quei momenti.
Emma Sanson
La giornata di ieri: un racconto che, attraverso gli occhi lucidi della signora Polacco, abbiamo
vissuto. Un racconto che parlava di come una bambina “fortunata” sia riuscita a scappare dalle
persecuzioni. Un racconto che ci ha fatto capire quanto grande sia l'ingegno umano sia nel bene,
nel desiderio di cavarsela, sia nel male, nella volontà di danneggiare gli altri!
Angela Tesser
Questa signora é l'esempio vivente della precarietà, di come si possa passare da una situazione
agiata (attività paterna ben avviata, croce al merito per la prima guerra mondiale, sempre per il
papà), ad una situazione di pericolo costante, di discriminazione. A parte l'insegnamento storico,
penso che ciò serva a far capire a noi ragazzi che non bisogna mai sentirsi “arrivati”.
Alberto Bazan
Fuga, fortuna, difficoltà, angelo. Queste parole hanno attraversato il racconto di ieri e ci hanno fatto
capire che questi momenti non si possono e non si devono dimenticare, ma devono rimanere nel
tempo, nella storia.
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Quello di ieri é stato un racconto di salvezza. Io e le persone attorno a me eravamo emozionati,
avevamo il fiato sospeso, volevamo che la storia della signora Polacco non finisse mai. Saremmo
rimasti lì ad ascoltarla per ore e ore. La signora era grintosa ed emozionata, perché, penso,
immaginava quello che sarebbe rimasto nella nostra mente!
Giacomo Marcuzzo
Io penso al racconto del ragazzo della stazione...mi fa impressione sapere che la vita abbia un
percorso prestabilito, che noi uomini possiamo solo decidere come svolgere tale percorso. Chi era
quel ragazzo? Da chi era stato mandato? Da Dio, Allah, da una qualsiasi potenza ultraterrena, che
ha aiutato Franca, e che possa aiutare ognuno di noi, a rientrare nei binari giusti quando, per
volontà o destino, ne usciamo.
Elena De Pieri
La signora Polacco ha raccontato anche con un pizzico di allegria, tanto che non sembrava una di
quelle storie su cui fanno i “soliti” film. Mi ha colpito sentire come sua madre, previdente, avesse
percepito tutto e avesse preparato la fuga già molto tempo prima.
Filippo Vecchiato
Il racconto della fuga mi ha messo tristezza, perché ho immaginato di vivere la stessa storia.
Zakaria Tahir
La fortuna puoi averla da quando sei nato, non ti può lasciare, ti aiuta a superare gli ostacoli … ma
va aggiunta alla fiducia. Penso che la storia di Franca Polacco parli di fuga, fortuna, fiducia.
Jacopo Ragazzo
Il messaggio più forte per me é stato l'invito a metterci nei panni degli altri per capire il loro dolore.
Provando a mettermi nei suoi panni, ho capito non solo le sue difficoltà, ma anche il senso di
speranza che non l'ha abbandonata. Per questo l'ammiro molto.
Gioia Scabbia
Mi ha impressionato vedere che in vari momenti era sul punto di piangere per l'emozione. Anche
una persona coraggiosa può piangere.
Luca Mazzi
Spesso la signora Polacco ha seguito il suo istinto. La salvezza può passare anche attraverso
l'amore (per la sua famiglia, il suo pestifero fratellino) e l'istinto.
Claudia Granello.
Durante la guerra é tanto difficile sopravvivere.
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Il racconto non spiegava solo quello che é successo, ma anche come si era sentita lei o come si
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“Dovevamo fare sette Kilometri a piedi senza cadere; a destra c'era una diga, a sinistra un fiume.
Camminavamo per cercare la libertà!” Quanto é importante la libertà per noi uomini!
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Il racconto é stato bello e coinvolgente perché spiegava cosa succedeva alle persone normali:
episodi fortunati e meno fortunati. E poi, lei era la protagonista, la sua voce ferma ci diceva che
ricordava ormai senza paura.
Klaudio Curumi
La signora é stata molto brava, il racconto era preciso, ordinato, vero.
Pietro Santinelli

La signora e la sua famiglia hanno dovuto scappare in Svizzera, paese neutrale, aiutati dai
contrabbandieri. Nonostante i loro loschi traffici, hanno permesso a molte persone di salvarsi.
Edoardo Dozzo

La giornata di ieri mi ha molto emozionato e spero di poter vivere un momento altrettanto forte
anche il prossimo anno.
Alessandro Mogno
Penso che durante il racconto la signora soffrisse, anche se non lo dimostrava. Credo che sia un
ricordo non molto semplice da raccontare.
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Durante il racconto immaginavo questo bivio: uno portava alla vita, l'altro alla morte, uno verso
l'abisso, l'altro verso la Rinascita. Oltre alla parola fortuna, penso che l'altra parola forte del
racconto di ieri sia stata proprio Rinascita.
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Didattica 2.0
 

Pensieri franca polacco

  • 1. Giornata della memoria 2014 Le classi seconde A B e G incontrano la signora Franca Polacco venerdì 7 febbraio 2014 Mi è piaciuto molto il racconto della signora Polacco per il suo modo divertente ma allo stesso tempo serio e perché ha saputo farmi appassionare alla storia che ci ha narrato con una semplicità ammirevole. Le sue frasi di senso facile e comprensibile mi hanno reso possibile capire al meglio la storia ed ho notato il modo in cui passava da una parte all’altra della storia, senza confondere gli ascoltatori. Per questo, l’incontro con la signora Franca è stato allo stesso tempo interessante, divertente e istruttivo. Mattia Ceccato Le parole di Franca Polacco mi hanno fatto riflettere sulla fortuna che abbiamo noi, mi ha ispirato a dare il meglio di me stesso in modo da migliorare il mondo e dare l’opportunità ai nostri figli di avere la stessa fortuna di cui abbiamo goduto noi fino ad oggi. Junior Coulibaly A me è piaciuto molto il fatto che Franca si ricordasse tutto nei minimi particolari. Sono stata felice di averla incontrata ed ero molto emozionata. Io amo ascoltare i racconti del passato, perché mi interessa sapere come era la vita un tempo. Bleona Zyrapi Mi è rimasto impresso un particolare: la sorella di Franca stava andando a chiedere alloggio, quando due tedeschi ubriachi uscirono all’improvviso. Per fortuna comparve un ragazzo che le aiutò nel loro intento, sparendo poi come un angelo. Michael Bessegato Questo incontro è stato molto “educativo”: sentire una testimonianza come quella di Franca, che era una ragazzina della nostra età, quando è iniziata la persecuzione degli ebrei, è stato a dir poco sconvolgente. Solo dopo ciò un bambino/a si rende conto di quanto è fortunato. È stato bello ascoltare i racconti della signora Franca. Anwar Housbane Ho capito che Franca e la sua famiglia hanno molto faticato e lei si è trovata a dover scappare da un giorno all’altro, senza capire cosa stesse accadendo. Mi sono resa conto di quanto è prezioso tutto ciò che noi oggi diamo per scontato. Spero non accada mai più quello che è successo, non riuscirei a vivere, perché sono amica di tutti e non vorrei mai perdere nessuno. Dielleza Krasniqi Dei molti racconti di Franca, mi è rimasta impressa una sua riflessione: in molte occasioni è stata sul punto di essere scoperta, ma tutte le volte è stata salvata. È come se un angelo l’avesse protetta e accompagnata durante la vita. Martina Mandussi
  • 2. Mi è piaciuto molto il racconto di Franca, in alcuni particolari della vita quotidiana, per esempio quando ci parlava del suo fratellino, che non stava mai fermo, anche quando erano in pericolo. Giovanni Rossi L'intervento di questa gentile signora, secondo me, ha un valore molto forte: non avevo mai sentito una storia così coinvolgente sulle persecuzioni agli ebrei. Infatti, la signora Polacco ha raccontato le vicende che le sono accadute molto dettagliatamente, non trascurando nessun particolare e facendoci immaginare in prima persona quello che le era successo. Inoltre è stata molto gentile, perchè alla fine, quando è arrivato il momento delle domande, molti ragazzi giustamente le davano del “Lei” in segno di rispetto, ma la nostra ospite ad un certo punto ha voluto farsi dare simpaticamente del “tu” e questo per me è stata una cosa molto carina! Andrea Zago Franca Polacco e i suoi ricordi... di lei mi ha colpito molto il suo modo di raccontare. Io mi “sentivo lei”, come se avessi vissuto io tutti quei momenti brutti ma anche molto fortunati. Camilla Dottor Della sua storia mi ha colpito molto il coraggio che ha avuto la sua famiglia, scappando dai nazisti. Questo coraggio vinse sulla paura e diede loro la forza di andare avanti nonostante tutti i pericoli incontrati. Mi ha anche colpito la volontà di alcune persone, come l’ insegnante di violino della sorella, che volevano aiutare gli ebrei e non erano d’ accordo con i nazisti. La frase più bella in assoluto è stata la finale. L’ INDIFFERENZA È LA COSA PEGGIORE; BISOGNA PENSARE E DECIDERE CON LA PROPRIA TESTA. Chiara Marengo L’intervento di Franca Polacco mi ha fatto capire meglio la strage degli ebrei, come era cruenta e quanti pericoli si correvano per salvarsi dalla cattura dei tedeschi. Infatti Franca ci ha subito detto “Io sono stata molto fortunata!”. Non molti ebrei purtroppo sono riusciti a salvarsi dalla strage. Giacomo Giustiniani Franca ci ha detto “Ricordatevi ragazzi, pensate sempre con la vostra testa, non fatevi guidare dalle idee degli altri. Potete anche sbagliare, ma è un errore vostro, non per colpa di altri”. Credo sia vero che quando si agisce secondo la volontà degli altri, si possono compiere atti impensabili. Facendo di testa propria, ci si assume la responsabilità dei propri atti, si fa ciò che si reputa giusto e, anche se possono esserci degli errori, almeno non sono influenzati dalle idee degli altri. Hatjon Sinanaj
  • 3. Quello che ha raccontato la signora Polacco mi ha commosso molto: mentre parlava io riuscivo a vedere e ad immaginare quello che diceva. Mi ha colpito molto quando ha raccontato che lei e la sorella, tornate a casa da scuola, non poterono nemmeno entrare, ma trovarono le valigie sul pianerottolo: da quel momento ha avuto inizio la loro fuga, che per fortuna ha avuto un esito positivo. Michelle Santi Molti episodi che ha raccontato la signora Polacco mi sono rimasti impressi. Mi ha colpito molto il racconto del lungo viaggio che ha portato lei e la sua famiglia in Svizzera, la paura che provavano di essere scoperti e quindi perduti e la grande forza della mamma che si è messa sulle spalle il peso dell’intera famiglia. Ho pensato a quello che devono aver provato a dover fuggire di casa senza poter prendere nessuna delle proprie cose. E ho immaginato all’angoscia di essere deportati e divisi dalla propria famiglia. Luca Di Grande I racconti sono stati spaventosi e strazianti, per l’angoscia e la paura che traspariva: ogni momento era buono per venire scoperti, catturati, per perdere la speranza e ogni ragione di vita. Mi ritengo fortunata di avere potuto ascoltare questa storia dalla voce di chi davvero l’ha vissuta ed è stato per me un momento di profonda riflessione su questa esperienza unica. Serena Franco La signora Polacco ha raccontato la sua storia in modo coinvolgente: mi è sembrato di vedere e di essere nei luoghi che descriveva, di provare con lei quello che stava provando. Mi sono sentita fortunata di aver potuto “rivivere” con lei questa storia. Elena Longo Ho capito che la signora Polacco ha raccontato la storia della sua fuga e della sua salvezza come se la stesse rivivendo con noi: aveva una luce negli occhi e una lucidità nella descrizione che sembrava che raccontasse fatti accaduti il giorno prima e non settant’anni fa. Mi ha fatto riflettere quando ci ha raccontato che in Svizzera lei ed altri 64 bambini sono stati mandati in un campo di internamento lontano dai loro genitori e che tutte le mamme hanno affidato alla signora Franca i bambini perché lei era la più grande… e aveva solo 13 anni! Selita Lettieri Delle tantissime cose che ha raccontato la Sig.ra Polacco, quella che mi ha colpito di più è stato l’episodio della sua caduta dal viadotto nel bosco. Ho immaginato la paura che deve aver provato e anche ho pensato che era stata molto fortunata a non farsi male e ad essere salvata dal fratellino. Alberto Aloisio
  • 4. La signora Polacco ci ha ripetuto tante volte che si considera una persona fortunata. In queste sue parole c’è la consapevolezza di chi ha avuto la fortuna di salvarsi, mentre milioni di ebrei deportati sono stati uccisi senza pietà. Erjon Bekiri Nelle parole e nel racconto della signora Polacco, lucido e vivo, ho sentito anch’io la paura e l’angoscia che la signora ha provato le molte volte che ha rischiato di essere scoperta dai tedeschi. Nicola Sanvido La fuga per raggiungere la Svizzera che la signora ci ha descritto mi è sembrata incredibile! Con tutti i pericoli che ha corso, alla fine è stata davvero fortunata a salvarsi. Rubens Kouassi La signora Polacco dice che nella sua fuga ha incontrato un ragazzo, secondo lei un angelo, che ha aiutato lei a la sorella a sfuggire a due tedeschi ubriachi e a dare loro ospitalità per la notte. Mi ha colpito che a distanza di settant’anni, pur non avendo più rivisto questo giovane, la signora dica di ricordare perfettamente il suo volto. Luis Gomez E’ stato molto interessante ascoltare la signora Polacco, che ci ha parlato con gentilezza e simpatia e ci ha coinvolto con i suoi racconti toccanti. Alice Doro E’ molto importante sapere e ricordare che cosa è accaduto al popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale. Ho potuto riflettere sulla paura che la signora Polacco e la sua famiglia devono avere avuto: di fatto stavano scappando per non andare incontro a morte certa. Julian Scrufari Quante volte la signora Polacco ha usato la parola “fortuna”! Lei sa che di fronte a tutto l’orrore che il popolo ebraico ha vissuto, lei è stata fortunata a salvarsi. Durante il suo racconto ho ascoltato tanti episodi paurosi e angoscianti ma che in qualche modo si sono risolti bene. Gentian Hoxhaj Credo che la signora Polacco non sia solo una donna fortunata, come si definisce lei, ma anche coraggiosa. Posso solo immaginare la sua enorme paura durante la fuga e l’immensa gioia quando è riuscita ad entrare in Svizzera, che significava essere salva! Marco Amadio
  • 5. Mi ha molto colpito che in un momento di guerra e di orrori, ci fossero comunque persone che, anche a costo di rischiare la propria vita, aiutavano con generosità e con solidarietà gli ebrei che si nascondevano per sfuggire alle persecuzioni. E’ importante ricordare che c’è stato anche chi ha cercato di fare del bene. Antonio Lops Il racconto della signora Polacco, emozionante e ricco di colpi di scena, in alcuni passaggi mi ha fatto sorridere soprattutto quando parlava del fratellino, irrequieto e vivacissimo, che in più situazioni ha messo in difficoltà la signora Polacco a la sua famiglia. Per fortuna questa storia si è conclusa con un lieto fine, cosa che non si può dire per tanti milioni di ebrei morti nei campi di sterminio. Samuele Milan “Io vi parlo in modo che un giorno siate voi i testimoni...” Da grande mi ricorderò della giornata di ieri, racconterò di “nonna Franca” ai miei figli o nipoti perché possano raccontarla a loro volta. È veramente diverso leggere un libro dall'ascoltare un protagonista che racconta; durante la narrazione orale il testimone trasmette tutte le emozioni possibili: paura, gioia, inquietudine, smarrimento … Caterina Camarotto Mi ha colpita moltissimo il suo modo di fare, é stata capace di raccontare una storia così, con semplicità e naturalezza. Mi ha impressionata la frase “...io dovevo fare ciò che ero costretta a fare, anche il piccolo gesto poteva voler dire scegliere tra la vita e la morte”. Pur essendo piccola non si poneva domande, non immaginava neanche di protestare, spesso noi facciamo solo questo, protestare! Natalia Baias In questa giornata si dicono sempre le stesse cose, noi invece l'abbiamo sentita la storia, l'abbiamo provata attraverso una signora che l'ha vissuta e l'ha vista con i suoi occhi. Una signora che ha avuto il coraggio di raccontare, quindi di rivivere quei momenti. Emma Sanson La giornata di ieri: un racconto che, attraverso gli occhi lucidi della signora Polacco, abbiamo vissuto. Un racconto che parlava di come una bambina “fortunata” sia riuscita a scappare dalle persecuzioni. Un racconto che ci ha fatto capire quanto grande sia l'ingegno umano sia nel bene, nel desiderio di cavarsela, sia nel male, nella volontà di danneggiare gli altri! Angela Tesser Questa signora é l'esempio vivente della precarietà, di come si possa passare da una situazione agiata (attività paterna ben avviata, croce al merito per la prima guerra mondiale, sempre per il papà), ad una situazione di pericolo costante, di discriminazione. A parte l'insegnamento storico, penso che ciò serva a far capire a noi ragazzi che non bisogna mai sentirsi “arrivati”. Alberto Bazan
  • 6. Fuga, fortuna, difficoltà, angelo. Queste parole hanno attraversato il racconto di ieri e ci hanno fatto capire che questi momenti non si possono e non si devono dimenticare, ma devono rimanere nel tempo, nella storia. Filippo Canova Quello di ieri é stato un racconto di salvezza. Io e le persone attorno a me eravamo emozionati, avevamo il fiato sospeso, volevamo che la storia della signora Polacco non finisse mai. Saremmo rimasti lì ad ascoltarla per ore e ore. La signora era grintosa ed emozionata, perché, penso, immaginava quello che sarebbe rimasto nella nostra mente! Giacomo Marcuzzo Io penso al racconto del ragazzo della stazione...mi fa impressione sapere che la vita abbia un percorso prestabilito, che noi uomini possiamo solo decidere come svolgere tale percorso. Chi era quel ragazzo? Da chi era stato mandato? Da Dio, Allah, da una qualsiasi potenza ultraterrena, che ha aiutato Franca, e che possa aiutare ognuno di noi, a rientrare nei binari giusti quando, per volontà o destino, ne usciamo. Elena De Pieri La signora Polacco ha raccontato anche con un pizzico di allegria, tanto che non sembrava una di quelle storie su cui fanno i “soliti” film. Mi ha colpito sentire come sua madre, previdente, avesse percepito tutto e avesse preparato la fuga già molto tempo prima. Filippo Vecchiato Il racconto della fuga mi ha messo tristezza, perché ho immaginato di vivere la stessa storia. Zakaria Tahir La fortuna puoi averla da quando sei nato, non ti può lasciare, ti aiuta a superare gli ostacoli … ma va aggiunta alla fiducia. Penso che la storia di Franca Polacco parli di fuga, fortuna, fiducia. Jacopo Ragazzo Il messaggio più forte per me é stato l'invito a metterci nei panni degli altri per capire il loro dolore. Provando a mettermi nei suoi panni, ho capito non solo le sue difficoltà, ma anche il senso di speranza che non l'ha abbandonata. Per questo l'ammiro molto. Gioia Scabbia Mi ha impressionato vedere che in vari momenti era sul punto di piangere per l'emozione. Anche una persona coraggiosa può piangere. Luca Mazzi Spesso la signora Polacco ha seguito il suo istinto. La salvezza può passare anche attraverso l'amore (per la sua famiglia, il suo pestifero fratellino) e l'istinto. Claudia Granello. Durante la guerra é tanto difficile sopravvivere. Simone Porzio
  • 7. Il racconto non spiegava solo quello che é successo, ma anche come si era sentita lei o come si sentivano gli altri vicino a lei. Era come se leggesse il libro della sua vita. Laura Fiore “Dovevamo fare sette Kilometri a piedi senza cadere; a destra c'era una diga, a sinistra un fiume. Camminavamo per cercare la libertà!” Quanto é importante la libertà per noi uomini! Jacopo Volpin Il racconto é stato bello e coinvolgente perché spiegava cosa succedeva alle persone normali: episodi fortunati e meno fortunati. E poi, lei era la protagonista, la sua voce ferma ci diceva che ricordava ormai senza paura. Klaudio Curumi La signora é stata molto brava, il racconto era preciso, ordinato, vero. Pietro Santinelli La signora e la sua famiglia hanno dovuto scappare in Svizzera, paese neutrale, aiutati dai contrabbandieri. Nonostante i loro loschi traffici, hanno permesso a molte persone di salvarsi. Edoardo Dozzo La giornata di ieri mi ha molto emozionato e spero di poter vivere un momento altrettanto forte anche il prossimo anno. Alessandro Mogno Penso che durante il racconto la signora soffrisse, anche se non lo dimostrava. Credo che sia un ricordo non molto semplice da raccontare. Giulia Gariboldi Durante il racconto immaginavo questo bivio: uno portava alla vita, l'altro alla morte, uno verso l'abisso, l'altro verso la Rinascita. Oltre alla parola fortuna, penso che l'altra parola forte del racconto di ieri sia stata proprio Rinascita. Anna Sofia Moro