Liceo scientifico "G. Vailati" Presentazione realizzata da A. De Angelis, S. del Pidio, L. Galieti, G. Pantani nell'ambito di un'attività di webquest coordinata dal Prof. P. Volpones
2. Si sviluppa nel periodo rinascimentale (XIV-XV sec.) e
delinea una nuova visione del cosmo che presenta
l’uomo in una posizione non più centrale.
Questo processo è stato agevolato dalla:
• Laicizzazione del sapere
• Libertà della ricerca
• Riscoperta delle dottrine e figure classiche
3. Niccolò
Copernico,nasce a
Torun il 19 febbraio
1473 e muore a
Frombork il 24 maggio
1543. Fu un Prete e
astronomo
polacco famoso per
aver portato
all'affermazione la
teoria eliocentrica,
contribuendo così alla
rivoluzione
astronomica.
4. Prima opera di Copernico,
il “Commentariolus” fu
scritto circa trent’anni
prima del “De
Rivolutionibus Orbium
Coelestium ” dove
l’astronomo espose le sue
prime teorie
sull’eliocentrismo. L’opera
già dava dei presupposti
schematici sull’Universo.
5. L’opera si può riassumere in sette punti:
• Non vi è un
singolo centro per
tutte le orbite o
sfere celesti.
• Il centro della
Terra non è il
centro del mondo
ma solo della
gravità e dell’
orbita lunare
6. • Tutte i pianeti
circolano attorno
al Sole, anche se
esso non
rappresenta il
centro
dell’Universo
• La distanza Sole-
Terra è
trascurabile
rispetto alla
distanza delle
stelle
7. • La Terra con
i suoi
elementi, cioè
terra, acqua,
aria e fuoco,
ruota in moto
giornaliero
attorno al suo
asse polare,
mentre il
Firmamento è
l’immobile e
ultimo cielo
eterno;
8. • Ciò che appare
a noi un moto
del Sole è
dovuto in realtà
alla Terra con
cui stiamo
compiendo una
rivoluzione
proprio come
ogni altro
pianeta
9. • Ciò che appare
nel moto dei
pianeti come
retrogrado e
progressivo non
è dovuto a loro
stessi ma al
movimento
della Terra;
10. “De Revolutionibus
Orbium Coelestium” è
diviso in sei libri ed è
senza dubbio il più
importante trattato di
Copernico.
Ha rivoluzionato e
influenzato scienziati e
filosofi ed ha posto le basi
dell’astronomia moderna.
11. Dato che le idee proposte andavano in contrasto con i dogmi
ecclesiastici, all’opera venne aggiunta una prefazione di Andrea
Osiander il quale sottolineava quanto il modello fosse solo una
costruzione matematica e non necessariamente il vero.
« Non dubito che alcuni studiosi, diffusa ormai la fama della novità di questa opera, che pone la
terra mobile e il sole immobile in mezzo all'universo, si siano fortemente risentiti, e ritengano
che non c'era alcun bisogno di rendere incerte le discipline liberali, una volta sapientemente
stabilite. (…)Permettiamo dunque anche a queste nuove ipotesi, fra le antiche, il diritto di
farsi conoscere, ma non come più verosimili, tanto più che sono ammirevoli e semplici, e
recano con sé un grande tesoro di osservazioni dottissime.(...)Salute. »
Nonostante ciò il componimento fu messo all’indice nel 1616 e
rimosso nel 1835
12. • L’Universo è finito ma più grande di quello
tolemaico
e delimitato dalla sfera delle stelle fisse
• I corpi celesti sono sostenuti dalle sfere
cristalline
• La Luna è un satellite della terra
• L’Universo è omogeneo e regolato dalle
stesse leggi ovunque
13. • La Terra presenta tre movimenti: rotazione, rivoluzione
e declinazione
• Il Sole è come Dio: illumina e da vita all’Universo
• Vengono mantenuti ancora dei caratteri aristotelici:
Orbite circolari
Epiciclo lunare
Le Sfere sono costituite da materia
14. Dubbi e Contraddizioni
Ci sono domande a cui Niccolò Copernico non aveva risposto …
• Se Venere ruotava intorno al Sole doveva avere le fasi come la
Luna, anche se ciò non era visibile ad occhio nudo
• Se la Terra ruotava intorno al Sole sicuramente
vi era una variazione della prospettiva
dell’osservatore nel corso dell’anno definita
“angolo di parallasse”
•Non esisteva alcun motore fisico che permettesse il moto delle sfere
planetarie.
Per risolvere quest’ultimo problema Copernico si affidò ad una
spiegazione puramente geometrica: le sfere ruotavano perché erano
rotonde
15. A.S. 2010 – 2011
Liceo Scientifico “Giovanni Vailati”
La presentazione è stata realizzata da Arianna De Angelis,
Simone Del Pidio, Lorenzo Galieti, Gianandrea Pantani
nell'ambito di un'attività di webquest coordinata dal Prof.
Pietro Volpones