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Valutare la Media Education. Gradimento,
Apprendimento, Cambiamento
Roberto Trinchero, Alberto Parola – 15 maggio 2013
2
Valutare significa:
• Confrontare una situazione osservata con una
situazione attesa;
• Assegnare significato agli esiti di tale confronto;
• Ricostruire i processi che hanno portato a tali esiti;
• Attribuire valore a tali esiti sulla base di un sistema
di riferimento;
• Assumere decisioni operative sulla base di tali esiti.
Trinchero R. (2006), Valutare l’apprendimento nell’e-learning. Dalle abilità alle competenze,
Trento, Erickson, pp. 47-48.
3
Situazione attesa: esiti dell’intervento di ME
• Gradimento → consenso dei partecipanti;
• Apprendimento → “saperi” acquisiti dai
partecipanti;
• Cambiamento personale → nuovi modi di
“leggere” il mondo, affrontare le situazioni,
riflettere sulla propria esperienza.
Kirkpatrick D. L. (1994), Evaluating Training Programs. The four levels, San Francisco (CA),
Berrett-Koehler.
Competenza
mediale
Gradimento
• Questionari di gradimento
• Griglie di osservazione
Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di
educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson.
Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di
media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
Esempio di questionario di gradimento
Esempio di griglia di osservazione
Competenza mediale (1/2)
«La capacità di utilizzare in maniera autonoma i
differenti media, di comprendere e valutare in
modo critico i diversi aspetti dei media in quanto
tali e dei contenuti mediali, di comunicare tali
aspetti in diversi contesti, di creare e diffondere
contenuti mediali; …»
7
Risoluzione del Parlamento Europeo 16 dicembre 2008 (La compétence médiatique dans un monde
numérique), http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P6-
TA-2008-0598+0+DOC+XML+V0//FR
Competenza mediale (2/2)
«… tutto ciò tenendo conto del fatto che,
davanti alla moltitudine di fonti disponibili, è
importante anzitutto sviluppare la capacità di
selezionare le informazioni desiderate nella
moltitudine di quelle disponibili e di
classificarle.»
8
Risoluzione del Parlamento Europeo 16 dicembre 2008 (La compétence médiatique dans un monde
numérique), http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P6-
TA-2008-0598+0+DOC+XML+V0//FR
9
Indicatori dell’«agire con competenza»
• Risorse (le conoscenze, capacità, atteggiamenti,
emozioni dell’allievo) (R)
• Strutture di interpretazione (modi di “leggere” le
situazioni e di coglierne gli elementi chiave) (I)
• Strutture di azione (modi di progettare e mettere
in atto risposte ai problemi) (Z)
• Strutture di autoregolazione (modi di riflettere
sulle proprie interpretazioni ed azioni e cambiarle
se necessario) (A)
MOBILITAZIONE
R. Trinchero (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola,
Milano, FrancoAngeli.
10
Cinque aree di competenza mediale
• La competenza mediale è declinabile su 5
aree:
– Lettore
– Scrittore
– Fruitore
– Critico
– Cittadino
Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo
di educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson.
11
Profilo di competenza: Lettore mediale
Trinchero R. (2008), Valutare la competenza mediale, in A. Parola (a cura di), Territori mediaeducativi.
Scenari, sperimentazioni e progetti nella scuola e nell’extrascuola, Trento, Erickson, 2008 (pp. 327-
337).
12
Profilo di competenza: Scrittore mediale
Trinchero R. (2008), Valutare la competenza mediale, in A. Parola (a cura di), Territori mediaeducativi.
Scenari, sperimentazioni e progetti nella scuola e nell’extrascuola, Trento, Erickson, 2008 (pp. 327-337).
13
Profilo di competenza: Fruitore mediale
Trinchero R. (2008), Valutare la competenza mediale, in A. Parola (a cura di), Territori mediaeducativi.
Scenari, sperimentazioni e progetti nella scuola e nell’extrascuola, Trento, Erickson, 2008 (pp. 327-337).
14
Profilo di competenza: Critico mediale
Trinchero R. (2008), Valutare
la competenza mediale, in A.
Parola (a cura di), Territori
mediaeducativi. Scenari,
sperimentazioni e progetti
nella scuola e
nell’extrascuola, Trento,
Erickson, 2008 (pp. 327-337).
15
Profilo di competenza: Cittadino mediale
Trinchero R. (2008), Valutare
la competenza mediale, in A.
Parola (a cura di), Territori
mediaeducativi. Scenari,
sperimentazioni e progetti
nella scuola e nell’extrascuola,
Trento, Erickson, 2008 (pp.
327-337).
Primo ciclo: Indicazioni 2012
«Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte dì
riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze chiave
per l'apprendimento permanente definite dal Parlamento
europeo e dal Consiglio dell'Unione europea (Raccomandazione
del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella
madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3)
competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6)
competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e
imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale.»
Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 9.
Competenza comunicativa e digitale
La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e
interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale
sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed
espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul
piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali
istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.
La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e
spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il
tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic): l'uso del computer
per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare
informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative
tramite Internet.
Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 11.
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo
di istruzione
«Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le
tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare
dati ed informazioni, per distinguere informazioni
attendibili da quelle che necessitano di approfondimento,
di controllo e di verifica e per interagire con soggetti
diversi nel mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed
è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi
velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi
approfondimenti anche in modo autonomo.»
Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 10.
Scuola dell’infanzia. Immagini, suoni, colori
«Il bambino comunica, esprime emozioni,
racconta, utilizzando le varie possibilità che il
linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre
attività manipolative; utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e creative;
esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.»
Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 20-21.
Scuola dell’infanzia. I discorsi e le parole
«II bambino usa la lingua italiana, arricchisce e
precisa il proprio lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui significati. […] Si avvicina
alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime
forme di comunicazione attraverso la scrittura,
incontrando anche le tecnologie digitali e i
nuovi media.»
Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 21.
Scuola primaria. Italiano
«L'allievo partecipa a scambi comunicativi
(conversazione, discussione di classe o di gruppo)
con compagni e insegnanti rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e pertinenti, in un
registro il più possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o
"trasmessi" dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.»
Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 30.
Scuola primaria. Arte e immagine
«L'alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al
linguaggio visivo per produrre valle tipologie di testi visivi
(espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e
rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici
tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi,
pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere
immagini (opere d'arte, fotografie, manifesti, fumetti,
ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati,
videoclip, ecc.)»
Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 60.
Scuola secondaria. Italiano
«Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e
"trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema,
le informazioni e la loro gerarchia, l'intenzione
dell'emittente. […]
Costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni
con l'utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. […]
Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace
l'accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e
sonori.»
Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 33-34.
Scuola secondaria. Storia
«L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e
problemi storici anche mediante l'uso di risorse digitali.»
Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 44.
Scuola secondaria. Arte e immagine
«L'alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base
di un'ideazione e progettazione originale, applicando le
conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in
modo funzionale tecniche e materiali differenti anche
con l'integrazione di più media e codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo,
legge e comprende i significati di immagini statiche e in
movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti
multimediali.»
Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 61.
Scuola secondaria. Tecnologia
«Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative
per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche
di tipo digitale. […]
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di fame un uso efficace e
responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e
socializzazione.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche,
relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o
immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri
linguaggi multimediali e di programmazione.»
Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 67.
E per il secondo ciclo?
Indicazioni per il secondo ciclo:
–DM 7 ottobre 2010, n. 211, «Indicazioni nazionali
riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento
concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei
piani degli studi previsti per i percorsi liceali»
–Direttiva 15 luglio 2010, n. 57, «Linee Guida per il
passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici»
–Direttiva 28 luglio 2010, n. 65 «Linee Guida per il
passaggio al nuovo ordinamento degli istituti
professionali»
Direttiva 57/10: Operare per progetti
In generale la pedagogia del progetto è una pratica educativa che
coinvolge gli studenti nel lavorare intorno a un compito condiviso
che abbia una sua rilevanza, non solo all’interno dell’attività
scolastica, bensì anche fuori di essa. Ad esempio, si può proporre
agli studenti di impegnarsi nella produzione di uno spettacolo, nella
pubblicazione di un giornale, nel preparare un viaggio o
un’escursione, scrivere una novella, redigere una guida turistica che
descriva un luogo o un oggetto d’arte, preparare una esposizione,
girare un film o un video, progettare e realizzare un sito
informatico, partecipare a un’azione umanitaria ecc.
28
Direttiva 15 luglio 2010, n. 57, «Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici»
Direttiva 28 luglio 2010, n. 65 «Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali»
Costruire rubriche per la valutazione
dell’apprendimento
Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di
educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson.
Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di
media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
Esempio di rubrica analitica
Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di
educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson.
Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di
media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
Esempio di rubrica olistica
Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di
educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson.
Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di
media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
Monitorare il cambiamento personale
Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di
educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson.
Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di
media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
Esempio di diario di bordo (1/2)
Esempio di diario di bordo (2/2)
Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di
educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson.
Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di
media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
Summer School MED 2013
• Un’occasione per approfondire sul piano teorico e pratico i temi relativi
al rapporto tra media ed educazione.
• La Summer School è promossa dall’Associazione Italiana di Educazione
ai media e alla comunicazione www.mediaeducationmed.it
• Per iscrizioni alla Summer School:
http://www.mediaeducationmed.it/iscrizioni-2013/162-%20iscrizioni-summer-sc
• Il tema di questa summer è “Media e Inclusione: il contributo della
Media Education”. Il programma completo è disponibile sul sito
dell’associazione: http://www.mediaeducationmed.it
Summer School MED 2013: Le parole chiave
Un webinar tira l’altro: Prossimi appuntamenti
Gio 30 maggio - Educare all’immagine:
dalla fotografia al video, Angela Castelli
e Luciano di Mele
Grazie!
roberto.trinchero@unito.it, alberto.parola@unito.it

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Webinar valutare me15052013

  • 1. Valutare la Media Education. Gradimento, Apprendimento, Cambiamento Roberto Trinchero, Alberto Parola – 15 maggio 2013
  • 2. 2 Valutare significa: • Confrontare una situazione osservata con una situazione attesa; • Assegnare significato agli esiti di tale confronto; • Ricostruire i processi che hanno portato a tali esiti; • Attribuire valore a tali esiti sulla base di un sistema di riferimento; • Assumere decisioni operative sulla base di tali esiti. Trinchero R. (2006), Valutare l’apprendimento nell’e-learning. Dalle abilità alle competenze, Trento, Erickson, pp. 47-48.
  • 3. 3 Situazione attesa: esiti dell’intervento di ME • Gradimento → consenso dei partecipanti; • Apprendimento → “saperi” acquisiti dai partecipanti; • Cambiamento personale → nuovi modi di “leggere” il mondo, affrontare le situazioni, riflettere sulla propria esperienza. Kirkpatrick D. L. (1994), Evaluating Training Programs. The four levels, San Francisco (CA), Berrett-Koehler. Competenza mediale
  • 4. Gradimento • Questionari di gradimento • Griglie di osservazione Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson. Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
  • 5. Esempio di questionario di gradimento
  • 6. Esempio di griglia di osservazione
  • 7. Competenza mediale (1/2) «La capacità di utilizzare in maniera autonoma i differenti media, di comprendere e valutare in modo critico i diversi aspetti dei media in quanto tali e dei contenuti mediali, di comunicare tali aspetti in diversi contesti, di creare e diffondere contenuti mediali; …» 7 Risoluzione del Parlamento Europeo 16 dicembre 2008 (La compétence médiatique dans un monde numérique), http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P6- TA-2008-0598+0+DOC+XML+V0//FR
  • 8. Competenza mediale (2/2) «… tutto ciò tenendo conto del fatto che, davanti alla moltitudine di fonti disponibili, è importante anzitutto sviluppare la capacità di selezionare le informazioni desiderate nella moltitudine di quelle disponibili e di classificarle.» 8 Risoluzione del Parlamento Europeo 16 dicembre 2008 (La compétence médiatique dans un monde numérique), http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P6- TA-2008-0598+0+DOC+XML+V0//FR
  • 9. 9 Indicatori dell’«agire con competenza» • Risorse (le conoscenze, capacità, atteggiamenti, emozioni dell’allievo) (R) • Strutture di interpretazione (modi di “leggere” le situazioni e di coglierne gli elementi chiave) (I) • Strutture di azione (modi di progettare e mettere in atto risposte ai problemi) (Z) • Strutture di autoregolazione (modi di riflettere sulle proprie interpretazioni ed azioni e cambiarle se necessario) (A) MOBILITAZIONE R. Trinchero (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Milano, FrancoAngeli.
  • 10. 10 Cinque aree di competenza mediale • La competenza mediale è declinabile su 5 aree: – Lettore – Scrittore – Fruitore – Critico – Cittadino Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson.
  • 11. 11 Profilo di competenza: Lettore mediale Trinchero R. (2008), Valutare la competenza mediale, in A. Parola (a cura di), Territori mediaeducativi. Scenari, sperimentazioni e progetti nella scuola e nell’extrascuola, Trento, Erickson, 2008 (pp. 327- 337).
  • 12. 12 Profilo di competenza: Scrittore mediale Trinchero R. (2008), Valutare la competenza mediale, in A. Parola (a cura di), Territori mediaeducativi. Scenari, sperimentazioni e progetti nella scuola e nell’extrascuola, Trento, Erickson, 2008 (pp. 327-337).
  • 13. 13 Profilo di competenza: Fruitore mediale Trinchero R. (2008), Valutare la competenza mediale, in A. Parola (a cura di), Territori mediaeducativi. Scenari, sperimentazioni e progetti nella scuola e nell’extrascuola, Trento, Erickson, 2008 (pp. 327-337).
  • 14. 14 Profilo di competenza: Critico mediale Trinchero R. (2008), Valutare la competenza mediale, in A. Parola (a cura di), Territori mediaeducativi. Scenari, sperimentazioni e progetti nella scuola e nell’extrascuola, Trento, Erickson, 2008 (pp. 327-337).
  • 15. 15 Profilo di competenza: Cittadino mediale Trinchero R. (2008), Valutare la competenza mediale, in A. Parola (a cura di), Territori mediaeducativi. Scenari, sperimentazioni e progetti nella scuola e nell’extrascuola, Trento, Erickson, 2008 (pp. 327-337).
  • 16. Primo ciclo: Indicazioni 2012 «Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte dì riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze chiave per l'apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale.» Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 9.
  • 17. Competenza comunicativa e digitale La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic): l'uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 11.
  • 18. Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione «Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi approfondimenti anche in modo autonomo.» Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 10.
  • 19. Scuola dell’infanzia. Immagini, suoni, colori «Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.» Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 20-21.
  • 20. Scuola dell’infanzia. I discorsi e le parole «II bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. […] Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.» Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 21.
  • 21. Scuola primaria. Italiano «L'allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.» Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 30.
  • 22. Scuola primaria. Arte e immagine «L'alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre valle tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d'arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)» Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 60.
  • 23. Scuola secondaria. Italiano «Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l'intenzione dell'emittente. […] Costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l'utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. […] Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l'accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.» Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 33-34.
  • 24. Scuola secondaria. Storia «L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l'uso di risorse digitali.» Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 44.
  • 25. Scuola secondaria. Arte e immagine «L'alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un'ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l'integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.» Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 61.
  • 26. Scuola secondaria. Tecnologia «Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. […] Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di fame un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.» Miur (2012), Indicazioni nazionali per il curricolo, www.miur.it, p. 67.
  • 27. E per il secondo ciclo? Indicazioni per il secondo ciclo: –DM 7 ottobre 2010, n. 211, «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali» –Direttiva 15 luglio 2010, n. 57, «Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici» –Direttiva 28 luglio 2010, n. 65 «Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali»
  • 28. Direttiva 57/10: Operare per progetti In generale la pedagogia del progetto è una pratica educativa che coinvolge gli studenti nel lavorare intorno a un compito condiviso che abbia una sua rilevanza, non solo all’interno dell’attività scolastica, bensì anche fuori di essa. Ad esempio, si può proporre agli studenti di impegnarsi nella produzione di uno spettacolo, nella pubblicazione di un giornale, nel preparare un viaggio o un’escursione, scrivere una novella, redigere una guida turistica che descriva un luogo o un oggetto d’arte, preparare una esposizione, girare un film o un video, progettare e realizzare un sito informatico, partecipare a un’azione umanitaria ecc. 28 Direttiva 15 luglio 2010, n. 57, «Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici» Direttiva 28 luglio 2010, n. 65 «Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali»
  • 29. Costruire rubriche per la valutazione dell’apprendimento Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson. Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
  • 30. Esempio di rubrica analitica Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson. Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
  • 31. Esempio di rubrica olistica Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson. Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
  • 32. Monitorare il cambiamento personale Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson. Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
  • 33. Esempio di diario di bordo (1/2)
  • 34. Esempio di diario di bordo (2/2) Ceretti F., Felini D., Giannatelli R. (2006) (a cura di), Primi passi nella Media Education. Curricolo di educazione ai media per la scuola primaria, Trento, Erickson. Parola A., Rosa A., Giannatelli R. (2013) (a cura di), Media, linguaggi, creatività. Un curricolo di media education per la scuola secondaria di primo grado, Trento, Erickson.
  • 35. Summer School MED 2013 • Un’occasione per approfondire sul piano teorico e pratico i temi relativi al rapporto tra media ed educazione. • La Summer School è promossa dall’Associazione Italiana di Educazione ai media e alla comunicazione www.mediaeducationmed.it • Per iscrizioni alla Summer School: http://www.mediaeducationmed.it/iscrizioni-2013/162-%20iscrizioni-summer-sc • Il tema di questa summer è “Media e Inclusione: il contributo della Media Education”. Il programma completo è disponibile sul sito dell’associazione: http://www.mediaeducationmed.it
  • 36. Summer School MED 2013: Le parole chiave
  • 37. Un webinar tira l’altro: Prossimi appuntamenti Gio 30 maggio - Educare all’immagine: dalla fotografia al video, Angela Castelli e Luciano di Mele