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STOP
all’ICTUS
Anno 5 / n. 1 / 2012
ASL Pavia
Una campagna informativa
per la prevenzione dell’ictus
Salute
e stili di vita
La prescrizione
degli stili di vita
Campagna contro
HIV e malattie
sessualmente
trasmissibili
AMBULATORIO
PEDIATRICO
del sabato
mattina
COME DIFENDERSI
DAL CALDO
Cosa fare per
contrastare
le zanzare
i convegni dell’asl
QUI ASL PAVIA
 3
ASL Pavia
Direttore Generale
Alessandro Mauri
Periodico d’informazione
dell’Azienda Sanitaria Locale
della Provincia di Pavia
Direttore Responsabile
Valter Moro
Redazione
Viale Indipendenza, 3 - 27100 Pavia
tel. 0382.431361 - fax 0382.431300
comunicazione@asl.pavia.it
Registrazione Tribunale di Pavia
n° 695 del 18.7.2008
Sommario
Salute
e stili di vita
Il principale risultato di salute
ottenuto dal progresso della
scienza medica è sostanzialmen-
te riconducibile all’innalzamen-
to progressivo della durata del-
la vita, cui sfortunatamente non
si associa il contestuale man-
tenimento della qualità di vita.
Sempre più persone invecchiano
con un carico di patologie cro-
nico degenerative che limitano
largamente l’autosufficienza con
l’inevitabile incremento del con-
sumo di risorse: umane, profes-
sionali, strumentali, di farmaci e
ausili sanitari.
L’Azienda Sanitaria Locale di Pa-
via è costantemente impegnata
ad affrontare in modo raziona-
le ed organico l’aumento del nu-
mero di persone affette da ma-
lattie croniche; tali pazienti rap-
presentano il 30% della popola-
zione e assorbono oltre il 70%
delle risorse.
E’ pertanto fondamentale con-
centrare su di essi interventi fi-
nalizzati a:
•	 garantire percorsi di diagnosi
e cura appropriati e omoge-
nei su tutto il territorio pro-
vinciale, attraverso l’applica-
zione di Percorsi Diagnostico
Terapeutici, nel rispetto delle
risorse disponibili;
•	 mantenere la continuità tera-
peutica, anche attraverso una
maggiore collaborazione tra
specialisti e medici di fami-
glia, assicurando un percorso
di cura integrato tra ospeda-
le e territorio e responsabi-
lizzando gli specialisti stessi
nella prescrizione di accerta-
menti e farmaci, garantendo
l’erogazione della prima pre-
scrizione alla dimissione e/o
le dimissioni protette;
•	 migliorare la qualità di vita
con particolare attenzione
al paziente affetto da diabe-
te e ipertensione, ritardando
l’insorgenza di complicanze e
curandole tempestivamente
all’esordio;
•	 prevenire e ridurre il rischio
di interazioni tra farmaci nei
pazienti politrattati, attraver-
so il monitoraggio delle pre-
scrizioni e una corretta infor-
mazione.
Si è fatta sempre più insistente
l’esigenza di dedicare uno spazio
ben definito anche alla preven-
zione delle patologie croniche.
La sfida a tali malattie non può
essere affrontata solo sul ver-
sante clinico-terapeutico: dia-
3	 Salute e stili di vita
6	La prescrizione
	 degli stili di vita
8	 MUOVITI!... SARAI IN SALUTE
	Un progetto di promozione
	 della salute
15	 Sempre più numerosi
	 i GRUPPI di CAMMINO...
16	 Stop all’ictus.
	Una campagna informativa
	 per la prevenzione dell’ictus
20	IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO
	NELLA NOSTRA REALTA’
24	Campagna contro HIV
	 e malattie sessualmente
	 trasmissibili
25	AMBULATORIO PEDIATRICO
	 del sabato mattina
26	La Centrale sovraprovinciale
	 per la gestione delle
	 richieste di Continuità
	Assistenziale
28	Rapporto sulle attività di 		
	 prevenzione dell’A.S.L. di Pavia
29	COME DIFENDERSI DAL CALDO
	Piano per la tutela della
	 persona fragile
31	 Misure di prevenzione
	 delle allergie da Ambrosia
	 nella provincia di Pavia
33	L’ASL incrementa i controlli
34	Cosa fare per contrastare
	 le zanzare
37	Problematiche
	 ambientali
39	I programmi
	 innovativi dell’ASL di Pavia
	 nell’area della Psichiatria
42	CONVEGNO TUMORI DEL COLON RETTO
	Cosa c’è da sapere
43	Convegno Appropriatezza d’uso
	 dei farmaci per la continuità
	 di cura ospedale-territorio
44	Convegno Infezione da HPV:
	 dalla diagnosi precoce alla
	 prevenzione primaria attraverso
	 la vaccinazione e lo stile di vita
45	I prossimi convegni dell’ASL di PAVIA
4
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 5
bete, malattie cardiovascolari,
ipertensione, stroke ed alcune
neoplasie hanno come fattori
di rischio comuni il sovrappeso,
la sedentarietà ed il tabagismo,
tutte condizioni che incidono
sull’aspettativa e sulla qualità
della vita.
L’importanza della promozio-
ne di stili di vita sani è stata
confermata da una serie di stu-
di che le attribuiscono un ruo-
lo fondamentale nell’ambito di
molte patologie, in particolare
quelle croniche. L ’attività mo-
toria e l’alimentazione costitui-
scono elementi fondamentali per
il mantenimento della salute.
Intervenire, dunque, sui fatto-
ri di rischio cosiddetti “modifi-
cabili” è fondamentale per agi-
re efficacemente a tutti i livelli
della prevenzione e della cura.
L’ASL di Pavia, in linea con le
strategie che a livello nazionale
ed internazionale sono dettate
dalla letteratura scientifica, ha
dato inizio ad una azione pro-
grammatica, attraverso il Piano
Integrato Locale per la promo-
zione degli stili di vita saluta-
ri, elaborato nel 2008, che vede
l’ attività motoria e l’alimenta-
zione, associati all’astensione
dal fumo di tabacco, come de-
terminanti per il mantenimen-
to ed il miglioramento della sa-
lute. Nell’ambito delle strategie
adottate nella promozione della
salute appare chiara la necessi-
tà di proseguire il cammino ini-
ziato, in quanto è ormai noto
a tutti che la sola informazio-
ne sulle ricadute negative per
la salute di un comportamento
non basta a determinare la scel-
ta di evitarlo e nemmeno cono-
scere le ricadute positive di altri
ne determina automaticamente
l’adozione.
E’ quindi necessario uno sforzo
molto più consistente per im-
plementare interventi che favo-
riscano l’adozione, la sostenibi-
lità e quindi il consolidamento
delle scelte salutari da parte di
ciascuno. Appare chiaro che oc-
corre superare l’estemporanei-
tà delle azioni messe in campo
e riconoscere che le stesse non
possono essere appannaggio dei
soli servizi di prevenzione ma ri-
chiedono l’attivazione di ruoli e
responsabilità di tutti i setto-
ri, in primis quello del Medico e
del Pediatra di Famiglia e più in
generale dei soggetti del siste-
ma educativo, della scuola, del-
le Istituzioni, delle Amministra-
zioni e degli Enti, attraverso il
coinvolgimento della società ci-
vile nel suo complesso.
dr. Alessandro Mauri
Direttore Generale
A.S.L. di Pavia
6
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 7
La prescrizione
degli stili di vita
Introdurre modifiche perma-
nenti negli stili di vita dei
pazienti è notoriamente un’ im-
presa difficile; si tratta di un
compito arduo che deve essere
affrontato e gestito con deter-
minazione e senza improvvisa-
zioni da parte dei medici di fa-
miglia con supporti formativi ed
organizzativi.
L’Azienda Sanitaria Locale ha
una funzione di stimolo e di
consulenza nei confronti dei
Medici di Medicina Generale e
dei Pediatri di Famiglia, quali
interlocutori privilegiati dell’as-
sistito e parallelamente un ruolo
fondamentale nell’attivare tutta
la comunità, per favorire l’ado-
zione, la sostenibilità e quindi il
consolidamento delle scelte sa-
lutari da parte di ciascuno.
E’ ben noto che il semplice con-
siglio di diminuire di peso, di
smettere di fumare o di fare at-
tività fisica non sortisce alcun
effetto pratico nella stragran-
de maggioranza dei pazienti
con patologia cronica e ancora
meno nei pazienti asintomatici.
In questo contesto si colloca la
realizzazione, a cura dell’ASL,
di un manuale per la prescri-
zione degli stili di vita da in-
tendersi come uno specifico ri-
cettario degli stili di vita che
contribuisca a migliorare l’ade-
renza del paziente alle indica-
zioni di modificare le proprie
abitudini di vita con finalità
preventiva ed in alcuni casi cu-
rativa/riabilitativa.
Come l’aderenza alla terapia, meglio
conosciuta come compliance, ha pro-
gressivamente assunto un ruolo fon-
damentale per raggiungere il miglior
risultato terapeutico possibile, così
l’aderenza alla modifica di un com-
portamento o di uno stile di vita non
corretto, come aspetto complementa-
re della terapia, porta ad una maggio-
re efficacia del farmaco stesso oltre ad
esprimere tutta la sua potenzialità ed
efficacia nel miglioramento di salute.
Il manuale “La prescrizione degli stili
di vita”, predisposto dall’ASL e rivolto
ai medici, tratta anche gli aspetti co-
gnitivi e le problematiche psicologiche
e di comunicazione tipiche della rela-
zione medico-paziente ed è disponibile
sul sito web www.asl.pavia.it nell’area
riservata ai medici.
8
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 9
MUOVITI!... SARAI IN SALUTE
Un progetto di promozione della salute per l’incentivazione
dell’attività fisica nato dalla collaborazione fra ASL,
Istituto Comprensivo Manzoni e Comune di Cava Manara.
Muoversi ed alimentarsi
sono attività abituali che
noi realizziamo nel quotidiano,
ma anche due elementi chia-
ve nel mantenimento e sviluppo
della nostra salute. Negli ulti-
mi decenni, ci confrontiamo con
un’evoluzione dei nostri stili di
ticolare tra i piccolissimi di 3-5
anni. Gli spostamenti di adulti
e bambini avvengono in auto; i
computer, le tecnologie, i video-
giochi sollecitano sempre meno
le capacità fisiche dei bambini,
che giocano prevalentemente in
casa, al punto che la sedenta-
rietà e la riduzione dell’attivi-
tà fisica sono divenuti fattori di
rischio. A qualsiasi età, e parti-
colarmente nell’infanzia, la sa-
lute, per mantenersi, ha bisogno
di un corpo quotidianamente in
movimento: l’attività fisica, in-
fatti, assicura una crescita nor-
male, favorisce la maturazio-
ne biologica, lo sviluppo osseo,
della massa muscolare. Le azio-
ni proposte dall’Asl di Pavia per
promuovere salute incitano a
fare in modo che alimentazione
ed attività fisica costituiscano il
fondamento di una buona salute
e individuano il cammino e l’an-
dare a scuola a piedi o in bici
come occasioni per uscire dalla
sedentarietà. Promuovere salute
e fare prevenzione primaria si-
vita caratterizzati da una pre-
occupante crescita della seden-
tarietà, che interessa il 39,8%
della popolazione di tre anni e
più (Fonte Istat 2012), coinvol-
ge tutte le fasi della vita e, per
la prima volta, vede aumentare
la quota dei sedentari, in par-
Gli adulti
pensano
che le strade
sono troppo
pericolose
Gli adulti
portano
i bambini
a scuola
in auto
Il traffico
aumenta
Il traffico
aumenta
Diminu-
iscono i
bambini che
vanno a scuola
a piedi o
in bici
Le strade
diventano più
pericolose
gnifica modificare semplici abi-
tudini quotidiane, come quelle
legate agli spostamenti, ed ap-
prendere il valore delle cure di
salute più semplici, accessibili
a tutte, come ad esempio quel-
le legate all’essere attivi e cam-
minare.
Tali opportunità sono tuttavia
spesso disattese o poco sfrutta-
te: gli spazi per muoversi sono
ridotti e spesso per il bambi-
no non è più nemmeno possibi-
le andare per strada a piedi o in
bicicletta in sicurezza. Per con-
sentire ai bambini di muoversi in
paese, a piedi o in bicicletta, è
necessario interrompere il circo-
lo vizioso: uso delle auto per il
trasporto a scuola, peggioramen-
to delle condizioni di sicurezza,
attraverso un’azione sinergica fra
ASL, Istituto Comprensivo Man-
zoni e Comune di Cava Manara.
Le docenti-referenti scolastiche
del progetto pedibus, Rosaria
Polizzotto e Maria Assunta Sara-
cino, parallelamente alla realiz-
zazione del percorso casa scuo-
la, hanno svolto attività educa-
tive per promuovere nei bambini
la consapevolezza che muoversi
a piedi è bello, costruisce salu-
te, autonomia, apprendimento a
contatto con l’ambiente e la co-
munità. Qui di seguito sono ri-
portati stralci dalle attività di-
dattiche che mettono a diret-
to contatto con la viva voce dei
bambini, le domande e le curio-
sità legate ad una prima speri-
mentazione del pedibus.
aumento del trasporto motoriz-
zato dei bambini, aumento del-
le auto e dell’inquinamento at-
mosferico. Ma la soluzione spes-
so adottata è stata quella di non
far andare il bambino a piedi né
in bicicletta, aggravando viabi-
lità-inquinamento ed impeden-
do al bambino di muoversi nel-
la quotidianità, conoscere ed
orientarsi nel proprio territorio e
familiarizzare con la comunità.
Si tratta dunque di camminare
per crescere in salute ed inter-
rompere il circolo vizioso, ridu-
cendo i rischi dovuti al traffico a
motore.
Da queste considerazioni e pro-
blemi per la salute hanno preso
il via iniziative dedicate all’at-
tivazione dei pedibus, realizzati
La parola agli alunni della
scuola primaria G. Rodari
(Istituto Comprensivo Manzoni) di Cava Manara
Pedibus?
Quando i nostri insegnanti ci hanno per la
prima volta chiesto se conoscevamo il si-
gnificato di questa parola, ci siamo guardati
perplessi e incuriositi, ma nessuno ha sapu-
to rispondere. Siamo perciò risaliti alla radi-
ce e l’abbiamo analizzata, scomposta, inter-
pretata e declinata in immagini.
10
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 11
I piedi dello scuolabus? Noooo!!!
Le ruote
dello scuolabus?
Noooo!!!
Lo scuolabus
va a piedi?
Noooo!!!
Noi possiamo andare
a scuola a piedi? Siiiiii!!!
12
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 13
Dunque siamo noi
	 il pedibus? Siiiii!!!!
Insieme all’entusiasmo, che da subito ci ha coinvol-
ti, era importante capire il “perché” di questa ini-
ziativa. Il Pedibus è il modo più sano, sicuro, di-
vertente ed ecologico per recarci a scuola. Grazie
alla Dott. ssa M. L. Gallotti – referente dell’ASL
del progetto, che ha formato e sostenuto gli inse-
gnanti e coinvolto i nostri genitori – all’amministra-
zione comunale, ai vigili, ai nonni e alla protezione
civile, nel mese di Giugno siamo partiti.
Che emozione!
Per la prima volta camminavamo
tutti insieme lungo il tragitto stabilito. Le persone
del paese ci guardavano, (forse non avevano mai vi-
sto il Pedibus) e noi, ordinati e orgogliosi, siamo ar-
rivati puntuali a scuola, dove siamo stati fotografati
e accolti da un caloroso applauso.
14
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 15
Durante l’estate un gruppo di “passeggeri” ha
continuato a muoversi; c’è chi si è iscritto al
C.A.I. e alla domenica cammina per ore sino ai ri-
fugi programmati, chi va al Bosco Negri… e chi,
semplicemente, raggiunge gli amici o va all’ora-
torio, non più in macchina ma a piedi. Inoltre a
scuola abbiamo organizzato dei camminamenti
nel nostro territorio e nei parchi vicini.
Andare a scuola a piedi o in bicicletta è un signifi-
cativo elemento di promozione della salute. Forni-
re ai bambini questa opportunità significa favorire
l’abitudine a scelte individuali alternative ai com-
portamenti sedentari e promuovere, al tempo stes-
In marcia!!!
I passeggeri sono
pronti a ripartire
so, una comunità attiva, che supporta il movimen-
to e la mobilità sostenibile. L’obiettivo è quello di
coinvolgere il maggior numero di scuole e di av-
viare nuove sperimentazioni con la fondamentale
collaborazione delle comunità ed istituzioni locali.
Per saperne di più:
dott.ssa M.Luisa Gallotti
e-mail: maria_luisa_gallotti@asl.pavia.it
positamente addestrato; non ri-
chiedono particolari disponibili-
tà e risorse economiche.
I Gruppi di cammino attivi in
provincia di Pavia sono oltre 100.
ll cammino è una pratica a di-
sposizione di tutti, anche dei
soggetti anziani, non richiede
particolari abilità né un equi-
paggiamento specifico (solo ab-
bigliamento idoneo e scarpe co-
mode). Si può camminare in tut-
te le zone del proprio abitato,
preferibilmente in quelle verdi.
I Gruppi di cammino sono atti-
vità facilmente organizzabili e
praticabili nelle quali un gruppo
di persone si trova 2-3 volte alla
settimana per camminare, lungo
un percorso urbano o extraurba-
no, sotto la guida di un walking
leader interno al gruppo e ap-
Sempre più numerosi
i GRUPPI di CAMMINO...
L’attività fisica è ormai con-
siderata uno stile di vita
protettivo nei confronti delle
principali e più diffuse malat-
tie croniche e in grado di fa-
vorire il benessere psico-fisico
della persona.
Gli studi medico-scientifici rac-
comandano di praticare ogni
giorno un’attività fisica di mo-
derata intensità come cammi-
nare, andare in bicicletta, sa-
lire le scale... L’importante è
mantenersi in forma sfruttando
qualsiasi occasione!
Le evidenze scientifiche dimo-
strano che l’attività e la buona
forma fisica sono in grado di ri-
durre patologie cardiovascola-
ri, dislipidemie e obesità, iper-
tensione, comparsa del diabete,
osteoporosi, decadimento men-
tale e depressione, alcuni tumo-
ri, rischio di cadute e migliorare
socializzazione, umore, autosti-
ma, rilassamento e sonno, con-
trollo dello stress, memoria e ca-
pacità cognitive, autosufficien-
za, equilibrio e tono muscolare.
Per visualizzare l’elenco dei
gruppi attivi con l’indicazio-
ne dei giorni, degli orari, dei
luoghi di ritrovo e dei rife-
rimenti da contattare per la
partecipazione, consulta il
link dedicato alla “Promozio-
ne della salute” sul sito web
www.asl.pavia.it
16
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 17
Stop all’ictus.
Una campagna informativa per
la prevenzione dell’ictus
In Italia l’ictus è responsabile
del 10-12% di tutti i decessi
per anno e costituisce la prima
causa d’invalidità e la seconda
causa di demenza con perdita
dell’autosufficienza.
Risulta quindi evidente la ne-
cessità di mettere in atto inter-
venti finalizzati allo svolgimen-
to di processi di cura più appro-
priati, rapidi, efficienti ed ef-
ficaci. In provincia di Pavia si
sono verificati, dall’anno 2002
all’anno 2011, 21.667 even-
ti cerebrovascolari acuti. Nella
maggioranza dei casi il paziente
viene trasportato al pronto soc-
corso dell’ospedale senza l’in-
tervento di personale sanita-
rio ed il ricorso al 118 è ancora
marginale.
Nel mese di maggio l’Azienda
Sanitaria Locale di Pavia, con
la partecipazione dei quattordi-
ci Club Rotariani del territorio,
ha dato avvio alla campagna di
comunicazione “STOP all’ictus”
che mediante la diffusione, at-
traverso canali di distribuzio-
ne differenziati, di manifesti e
card informative si propone di
aiutare i cittadini a riconoscere
alcuni semplici sintomi dell’ic-
tus e ad attivare in tempo uti-
le il 118.
La campagna informativa è sta-
ta presentata ai media locali
con una conferenza stampa te-
nutasi a Pavia, venerdì 18 mag-
gio, presso la sede dell’ASL.
Alla conferenza stampa hanno
partecipato Alessandro Mauri,
Direttore Generale dell’Azien-
da Sanitaria Locale della pro-
vincia di Pavia, Giuseppe Micie-
li, Direttore del Dipartimento
Neurologia d’Urgenza dell’I.R.C.
C.S. Fondazione Istituto Neu-
rologico “C. Mondino” di Pavia,
Alberto Zoli, Direttore Genera-
le AREU 118, Azienda Regiona-
le Emergenza Urgenza ed espo-
nenti Rotary International Di-
stretto 2050 Lomellina Ticino.
18
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 19
Rottura di un vaso sanguigno
ICTUS
Come prevenirlo
Cos’è
L’ictus è un
disturbo
della circolazione
del sangue
nel cervello
causato da:
ISCHEMIA,
INFARTO
CEREBRALE
85% dei casi
Chiusura di
un’arteria
dovuta ad un
embolo
o ad un coagulo
(trombosi),
che impedisce
il flusso
sanguigno
EMORRAGIA
15% dei casi
Rottura
di un vaso
sanguigno
C
r
5
D
S
1
2
3
4
5
Cosa fare
1. non perdere tempo
2. chiamare il 118, che assicurerà il trasporto immediato
presso la struttura sanitaria più adeguata
non fumare
non eccedere con l’alcool
dimagrire (nel caso di peso ecces
sottoporsi a controlli periodici pre
invito_ICTUS_10x21.indd 1 4-05-2012 1
Cos’è
L’ictus è un disturbo della circolazione
del sangue nel cervello causato da:
ISCHEMIA, INFARTO CEREBRALE
85% dei casi
Chiusura di un’arteria, dovuta ad un embolo
o ad un coagulo (trombosi), che impedisce il
flusso sanguigno
EMORRAGIA 15% dei casi
Rottura di un vaso sanguigno
Come riconoscerlo
5 SINTOMI D’ALLARME
Si ha un’IMPROVVISA:
1.	 perdita di forza o di sensibilità (ad un braccio,
		 una gamba, a metà corpo, alla faccia, anche con
		 deviazione della bocca,...)
2.	 difficoltà nel mantenere l’equilibrio
3.	 confusione o disturbo della parola
		 (difficoltà a capire e ad esprimersi)
4.	 difficoltà nel vedere (annebbiamento,
		 perdita della vista anche parziale, ecc.)
5.	 cefalea violenta
Cosa fare
1.	 non perdere tempo
2. 	 chiamare il 118, che assicurerà il trasporto
		 presso la struttura sanitaria più adeguata
Come prevenirlo
•	 non fumare
•	 non eccedere con l’alcool
•	 fare attività fisica in
		 modo costante
•	 tenere sotto controllo
		 la pressione
•	 scegliere un’alimentazione
		 sana, povera di grassi e sale,
		 ricca di frutta e verdura
•	 dimagrire (nel caso
		 di peso eccessivo)
•	 sottoporsi a controlli
		 periodici presso il proprio
		 medico di fiducia
•	 seguire i consigli del medico
•	 prendere regolarmente
		 i farmaci prescritti
		 dal medico
20
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 21
IL GIOCO
D’AZZARDO
PATOLOGICO NELLA
NOSTRA REALTA’
Il 14 marzo si è tenuta una
conferenza stampa nel corso
della quale la Direzione Genera-
le dell’ASL ha annunciato di aver
richiamato l’attenzione dell’Au-
torità per le Garanzie nelle Co-
municazioni, della Commissio-
ne Parlamentare di Vigilanza sul
Servizio Pubblico televisivo e
del Ministero della Salute circa
i potenziali effetti negativi dei
messaggi pubblicitari trasmes-
si sulle reti televisive nazionali
e locali afferenti alla possibilità
“di giocare e vincere consistenti
somme di danaro tramite lotte-
rie, poker on line, gratta e vin-
ci, ecc. ”.
A tal proposito, giova ricordare
che è un gioco d’azzardo quel-
lo in cui: 1. si scommette dena-
ro o un oggetto di valore; 2. la
scommessa è irreversibile, una
volta fatta la puntata non è più
possibile ritirarla; 3. il risulta-
to del gioco dipende principal-
mente dalla fortuna, ovvero dal
caso; 4. si sta giocando d’azzar-
do ogni volta che si rischiano
soldi, oppure oggetti di valore,
in un gioco che dà la possibilità
di vincere più di quanto si scom-
mette, ma il cui esito è incerto.
PERCHÈ SI GIOCA
1.	 Il gioco soddisfa molteplici
bisogni emotivi: il bisogno
di stare bene, di distrarsi, di
non pensare, di divertirsi
2.	 In momenti difficili della
vita, il gioco può svolgere
una funzione antidepressiva
3.	 La ricerca di un guadagno fa-
cile, per risolvere problemi
economici o difficoltà perso-
nali e/o familiari
4.	 Ricerca di sensazioni forti
Il gioco d’azzardo patologico si
inserisce nella categoria del di-
sturbo del controllo degli im-
pulsi.
L’impulsività è caratterizzata da:
1.	 ricerca di sensazioni forti
2.	 orientamento esclusivo verso
il presente
3.	 ridotta capacità di ritardare
la gratificazione
4.	 disinibizione comportamentale
5.	 tendenza ad annoiarsi
6.	 sensibilità alla ricompensa
7.	 edonismo (ricerca del piacere)
8.	 scarsa capacità di pianifica-
zione. Il giocatore patologi-
co è una persona progressiva-
mente e cronicamente inca-
pace di resistere all’impulso
di giocare. Il suo comporta-
mento può compromettere le
relazioni affettive (partner,
famiglia, amici), sociali e la-
vorative.
COME SI COMPORTA IL DI-
PARTIMENTO DIPENDENZE
Il Ser. D. dell’ASL di Pavia dopo
un colloquio di accoglienza e di
valutazione della domanda, in-
traprende - in accordo con il pa-
ziente - una fase di comprensio-
ne e valutazione che sfocia in
una diagnosi multidisciplinare.
Questa parte di percorso avviene
nelle tre sedi operative di Pa-
via, Vigevano e Voghera durante
la normale attività istituziona-
le e nei normali orari di apertu-
ra. Le offerte terapeutiche sono
sia individuali (psicoterapia,
sostegno psico-sociale, farma-
cologiche) che di gruppo. Uno
spazio di ascolto e di sostegno
viene offerto anche ai familia-
ri. Nell’anno 2012 vi è stata una
attenta programmazione sulle
problematiche legate al gioco
d’azzardo da parte del Diparti-
mento Dipendenze dell’Asl di Pa-
via, che ha permesso di far par-
tire (per il momento presso la
sede operativa di Pavia) il primo
gruppo per giocatori patologi-
ci di pazienti in carico con dia-
gnosi di disturbo compulsivo-
impulsivo. Gli incontri di gruppo
rivolti ai pazienti sono articola-
ti in otto momenti settimanali,
di tipo informativo e psico edu-
cativo, della durata di due ore
(16.00/18.00) e contempora-
neamente sono offerti ai fami-
liari tre momenti informativi di
22
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 23
A Pavia dei 51 soggetti in cura per gioco d’azzardo 29 sono arrivati nel 2011 (nuovi casi - 11 femmine
e 18 maschi). A Vigevano i nuovi casi sono stati 8 (1 femmina e 7 maschi). A Voghera ci sono stati 7
nuovi casi (tutti maschi).
Età media pazienti - Totale ASL suddivisi per sesso:
ANDAMENTO NUMERO CASI TOTALE ASL
DAL 2007 AL 2011
un ora e trenta ciascuno (16.30
/18.00). Tale progetto viene ri-
proposto (due cicli) nell’arco
dell’anno, onde permettere alle
persone di nuova accoglienza
di partecipare con un margine
di tempo abbastanza contenu-
to e non troppo distante dal-
la formulazione della diagnosi
e di un programma terapeutico
individuale. Ai pazienti che fre-
quentano il gruppo si consiglia
di mantenere il terapeuta indivi-
duale del servizio stesso (psico-
logo di riferimento) per consen-
tire loro di affrontare situazio-
ni specifiche che non possono
rientrare nel contesto di grup-
po. Nel lavoro effettuato pres-
so il Ser. D. si è potuto consta-
tare che attraverso un percorso
psicologico individuale e la par-
tecipazione ai gruppi vi è stato
nei giocatori patologici un mi-
glioramento dei rapporti affet-
tivi, un maggior riconoscimento
dei propri bisogni e una mag-
gior consapevolezza dei propri
limiti, ponendosi obiettivi più
facilmente raggiungibili in pre-
senza di un distacco dall’attività
di gioco compulsivo.
	 Sede operativa 	 F 	 M 	 Totale
	 Pavia 	 14 	 37 	 51
	 Vigevano 	 1 	 8 	 9
	 Voghera 		 15 	 15
	 Totale 	 15 	 60 	 75
ALCUNI DATI
Numero totale casi 2011 suddivisi per sede e sesso:
	Sesso 	 Età media 	 DS	 Età minima	 Età massima
	 F	 56,53	 12,46	 29 	 73
	 M 	 42,98 	 11,50 	 19 	 80
	 Anno 	 N pazienti
	 2007	 21
	 2008	 34
	 2009	 43
	 2010	 65
	 2011	 75
Per saperne di più:
dr. Paolo Sanbartolomeo
Tel. 0382. 431766
paolo_sanbartolomeo@asl.
pavia.it
24
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 25
AMBULATORIO PEDIATRICO
del sabato mattina
Fra gli obiettivi prioritari
dell’Azienda Sanitaria Loca-
le della provincia di Pavia vi è
la promozione di iniziative utili
a favorire l’accesso ai servizi da
parte dei cittadini, avendo par-
ticolare riguardo alle fasce più
fragili della popolazione.
In quest’ottica, d’intesa con i
Pediatri di Famiglia operanti in
ambito provinciale, è stato atti-
vato – in via sperimentale – un
ambulatorio pediatrico per le
patologie acute e non differibi-
li del bambino, aperto il sabato
mattina nelle sedi di Pavia e
Voghera. L’obiettivo dell’inizia-
tiva è quello di offrire alle fami-
glie l’opportunità di usufruire di
un servizio territoriale pediatri-
co anche in una giornata in cui,
di norma, non sarebbe previsto.
L’accesso è completamente gra-
tuito.
Il progetto si aggiunge ad una
serie di iniziative già in atto, fi-
nalizzate a migliorare il percorso
assistenziale del bambino che,
nello specifico, prevedono:
•	 il prolungamento degli orari
di apertura della maggior par-
te degli ambulatori pediatrici
di famiglia fino alle 19.00 per
2 pomeriggi settimanali;
•	 la formazione dei medici
di continuità assistenziale
(guardia medica) sulle pato-
logie pediatriche.
È importante la collaborazione
Campagna contro
HIV e malattie sessualmente trasmissibili
Campagna provinciale di prevenzione e diagnosi precoce
dell’infezione da HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili
L’A.S.L. della provincia di Pa-
via promuove la prevenzione
e la diagnosi precoce dell’infe-
zione da HIV, responsabile della
Sindrome da Immunodeficienza
Acquisita (AIDS), e la preven-
zione delle malattie sessualmen-
te trasmissibili, secondo le indi-
cazioni del progetto di Regione
Lombardia con decreto n. 11572
del 16 novembre 2010: “Sorve-
glianza e controllo dell’infezio-
ne da HIV: determinazioni per il
potenziamento delle attività di
screening e diagnosi precoce.”
Sedi
L‘accesso è LIBERO presso le se-
guenti sedi ASL:
Pavia
V.le Indipendenza, 5 ambulato-
rio n. 6 – MARTEDÌ e GIOVEDÌ
dalle 15.00 alle 17.00
SABATO previo appuntamento
telefonico
Vigevano
V.le Montegrappa, 5 - piano ter-
ra - 1° ambulatorio
VENERDÌ dalle 9.30 alle 11.30
Voghera
V.le Repubblica, 88 - piano terra
- ambulatorio n. 27
VENERDÌ dalle 14.00 alle 16.00
Screening HIV
Lo screening HIV si realizza me-
diante:
•	 un colloquio informativo
	 preliminare
•	 l’esecuzione, qualora necessa-
rio, del test rapido per la ri-
cerca degli anticorpi anti-HIV
•	 un colloquio informativo di
restituzione dell’esito del
	 test HIV.
Lo screening HIV, ANONIMO e
GRATUITO, è rivolto a uomini e
donne a partire dai 14 anni di età.
La persona interessata può anche contattare il
Gli operatori del numero verde (attivo dal lunedì al venerdì
dalle ore 09.00 alle ore 12.30) forniscono tutte le informa-
zioni per gli approfondimenti del caso.
Per saperne di più:
e-mail: HIV@asl.pavia.it
Per le patologie acute e indifferibili dei bambini
da parte di tutti per utilizzare al
meglio queste ulteriori opportu-
nità assistenziali offerte ai no-
stri bambini.
A chi è rivolto
Ai bambini di età 0-14 anni che
presentano una malattia acuta
per la quale si rende necessaria
una visita medica non differibile
al lunedì mattina.
Come fare per
accedere al servizio
Presentarsi all’ambulatorio muni-
ti di tessera sanitaria del bambi-
no ed esprimere consenso al trat-
tamento dati secondo la norma-
tiva vigente in tema di privacy.
PAVIA Viale Montegrappa, 3
VOGHERA Via Barenghi, 28
Orario: sabato, dalle ore 9.00 alle ore 11.45
Il servizio è attivato in via sperimentale fino
al 31 dicembre 2012; sarà sospeso nel mese di agosto
e nella giornata di sabato 8 dicembre.
Il numero di bambini ammessi alla visita sarà
programmato in coerenza con la fascia oraria
di funzionamento dell’ambulatorio.
26
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 27
no consentito la costituzione
della Centrale Operativa, sia
per il territorio di Pavia, sia
per il territorio di Lodi.
Tale modello integrato rappre-
senta una soluzione organizza-
tiva innovativa che realizza la
condivisione di risorse, evita la
duplicazione di infrastrutture
dell’ASL di Pavia è organizzato
con il sistema di Centrale Ope-
rativa e pertanto possiede una
infrastruttura tecnologica che
ha tutti i requisiti ritenuti indi-
spensabili per l’integrazione ed
il funzionamento in rete con il
sistema 118 e con altri sistemi
aziendali.
La necessità per l’ASL di Lodi
di procedere ad una centraliz-
zazione delle richieste del pro-
prio servizio di Continuità As-
sistenziale ha condotto ad uno
studio di fattibilità ed alla
successiva definizione di azio-
ni che, con l’implementazione
di risorse già disponibili, han-
La Centrale
sovraprovinciale
per la gestione delle
richieste di Continuità
Assistenziale
In attuazione degli indirizzi
regionali di programmazione
per l’anno 2012, con riferimento
alla riorganizzazione dei servizi
di emergenza–urgenza 118, già
avviata sul territorio regionale
dal 2011, l’ASL di Pavia e l’ASL
di Lodi, con la collaborazione
dell’AREU, hanno sviluppato una
progettualità finalizzata alla co-
stituzione di una Centrale so-
vraprovinciale per la gestione
delle richieste di Continuità As-
sistenziale (ex Guardia Medica)
provenienti dal territorio.
Già dall’anno 2000, il servi-
zio di Continuità Assistenziale
Per saperne di più:
dott.ssa Giovanna Crea
Tel. 0382.431339
giovanna_crea@asl.pavia.it
Direttore Generale dell’ASL di
Lodi ed il dr. Alberto Zoli, Di-
rettore Generale dell’Azienda
Regionale Emergenza Urgenza
AREU 118, il dr. Guido Fonta-
na, Direttore Sanitario dell’Asl
di Pavia, la dott.ssa Giovan-
na Crea, Responsabile Centrale
Operativa Continuità Assisten-
ziale di Pavia e il dr. Maurizio
Raimondi, Responsabile SSEU
118 di Pavia.
per realtà territoriali contigue
e consente di assicurare una
efficace ed appropriata rispo-
sta alle esigenze assistenzia-
li territoriali in un sistema in-
tegrato a rete, in linea con gli
indirizzi regionali di program-
mazione dettati dalla D. G.R.
2633 del 6 dicembre 2011.
Giovedì 29 marzo 2012 si è te-
nuta, presso la sede dell’ASL
di Pavia, la Conferenza Stampa
di presentazione della Centra-
le sovraprovinciale. Sono inter-
venuti il dr. Alessandro Mau-
ri, Direttore Generale dell’ASL
di Pavia, il dr. Claudio Garbelli,
28
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 29
COME DIFENDERSI
DAL CALDO
L’Azienda Sanitaria Locale del-
la provincia di Pavia, sul-
la base delle indicazioni prove-
nienti dalla Regione Lombardia,
nella stagione estiva che con il
fenomeno di elevate temperatu-
re anche per periodi prolungati
può comportare un pericolo per
alcune fasce di popolazione, è
impegnata nella realizzazione di
un piano di interventi che, va-
lorizzando i punti di offerta sa-
nitaria e socio sanitaria presenti
nel territorio, assicuri il neces-
sario coordinamento e le conse-
guente integrazione funzionale.
Il piano di interventi per la sta-
gione estiva intende tutelare la
popolazione a rischio, rappre-
sentata soprattutto dalle perso-
ne di età superiore ai 75 anni
e/o con patologie complesse e
gravi a rischio di scompenso in
condizioni di emergenza caldo.
Il dettaglio delle azioni previ-
ste è contenuto nel Piano Tute-
la persona Fragile-Estate 2012
pubblicato sul sito web
www.asl.pavia.it
Sul sito è possibile trovare an-
che una serie di consigli pratici
per prevenire ed affrontare i pe-
ricoli del caldo estivo. L’A. S.L.
Ha attivato anche il
numero verde 800.034933
QUANDO IL CALDO
E’ UN PERICOLO?
1.	 Quando la temperatura
esterna supera i 32-35
gradi.
2.	 Quando l’alta umidità
impedisce la regolare
sudorazione.
3.	 Quando la temperatu-
ra in casa è superiore
a quella esterna (locali
poco ventilati, tetti e
solai non ben isolati).
Piano per la tutela della persona fragile
Rapporto sulle
attività di prevenzione
dell’A.S.L. di Pavia
L’Azienda Sanitaria Locale
della Provincia di Pavia in-
tende offrire ai portatori di in-
teresse e alla popolazione ge-
nerale uno strumento di consul-
tazione e di riflessione circa le
attività di prevenzione messe in
atto e orientate ad ottenere un
“guadagno di salute” dimostra-
to mediante prove di efficacia.
A tal fine è stato predisposto il
“Rapporto sulle attività di pre-
venzione dell’A. S.L. di Pavia”.
Il ruolo di “regia” dell’Azienda
Sanitaria Locale non può pre-
scindere dal coinvolgimento di
tutti i soggetti “portatori di in-
teresse” e della valorizzazione
delle loro osservazioni/propo-
ste, in una logica di confronto,
di alleanze e di corresponsabi-
lità con gli attori del sistema
provinciale.
Per saperne di più consulta
il documento sul sito web
dell’A. S.L.
www.asl.pavia.it
30
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 31
Ecco una serie di consigli pratici per prevenire e
affrontare i pericoli del caldo estivo. Questi con-
sigli, validi per tutti, sono rivolti in particola-
re alle persone della terza età e ai disabili che,
per la loro condizione fisica, sono più esposti ai
disturbi provocati dalle temperature eccessive.
Conoscere il rischio è sempre il primo passo per
prevenirlo.
I CONSIGLI CONTRO IL CALDO
1.	 Ricordati di bere
2.	 Evita di uscire e di svolgere attivi-
tà fisica nelle ore più calde del giorno
(dalle 11.00 alle 17.00)
3.	 Apri le finestre dell’abitazione al mat-
tino e abbassa le tapparelle o socchiu-
di le imposte
4.	 Rinfresca l’ambiente in cui soggiorni
5.	 Ricordati di coprirti quando passi da
un ambiente molto caldo a uno con
aria condizionata
6.	 Quando esci, proteggiti con cappellino
e occhiali scuri; in auto, accendi il cli-
matizzatore, se disponibile; e in ogni
caso usa le tendine parasole, specie
nelle ora centrali della giornata
7.	 Indossa indumenti chiari, non ade-
renti, di fibre naturali, come ad
esempio lino e cotone; evita le fibre
sintetiche che impediscono la tra-
spirazione e possono provocare irri-
tazioni, pruriti e arrossamenti
8.	 Bagnati subito con acqua fresca in
caso di mal di testa provocato da un
colpo di sole o di calore, per abbas-
sare la temperatura corporea
9.	 Consulta il medico se soffri di pres-
sione alta (ipertensione arteriosa) e
non interrompere o sostituire di tua
iniziativa la terapia
10.	 Non assumere regolarmente inte-
gratori salini senza consultare il tuo
medico curante
10 REGOLE D’ORO
PER AFFRONTARE IL CALDO
Misure di prevenzione
delle allergie da Ambrosia
nella provincia di Pavia
L’ambrosia è una pianta erba-
cea annuale che negli ultimi
anni si è andata sempre più dif-
fondendo nel territorio della no-
stra provincia ed è causa di al-
lergia in una elevata percentua-
le di popolazione.
La malattia si manifesta con
sintomi:
•	 nasali quali prurito, goccio-
lamento, starnuti, senso di
naso chiuso;
•	 oculari quali lacrimazione,
prurito;
•	 respiratori quali tosse, asma.
Recenti pubblicazioni scientifi-
che hanno evidenziato che valo-
ri pari a 20 granuli /m3 (metro
cubo) di aria costituisce il valo-
re soglia oltre il quale la mag-
gior parte dei soggetti sensibi-
lizzati presentano sintomi di al-
lergia. I dati derivanti dal mo-
nitoraggio aerobiologico hanno
evidenziato che le massime con-
centrazioni giornaliere di polli-
ni per metro cubo di aria rileva-
ti nel corso del 2011 sono state
in provincia di Pavia pari a 161
pollini/m3 confermando una
elevata infestazione di polline
da Ambrosia.
L’adozione di efficaci metodi di
contenimento, come ad esempio
lo sfalcio delle aree infesta-
te nei periodi antecedenti la
fioritura, se estesa su un ampio
territorio, rappresenta uno stru-
mento efficace per contenere la
dispersione del polline e limita-
re la diffusione dell’infestante.
Si sottolinea inoltre l’importan-
za dell’adozione di tali metodi
da parte di tutti gli interessati,
visto che la parziale o manca-
ta osservanza da parte di alcu-
ni vanifica purtroppo l’impegno
profuso dagli altri.
Gli interventi di contenimento
della pianta devono essere ese-
guiti sia nelle aree di proprie-
tà comunale che nelle aree di
proprietà privata con particola-
re attenzione a:
•	 banchine stradali e autostra-
dali;
•	 rotatorie e agli spartitraffico
in genere;
•	 terreni incolti;
•	 terreni coltivati a cereali dove
dopo il raccolto l’Ambrosia
cresce rigogliosamente;
a giugno a luglio a settembre
32
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 33
•	 aree verdi abbandonate;
•	 argini di canali e corsi d’ac-
qua;
•	 margini delle aree agricole;
•	 aree adiacenti a ferrovie;
•	 terre smosse dei cantieri edili;
•	 aree industriali dismesse o
abbandonate;
•	 aree dedicate al verde pubbli-
co (parchi, giardini).
Gli sfalci devono essere esegui-
ti in base allo stadio di svilup-
po della pianta: in particola-
re lo sfalcio va eseguito quan-
do le piante di Ambrosia si tro-
vano nello stadio che precede
la fioritura, cioè prima del-
la maturazione delle infiore-
scenze maschili che produ-
cono il polline allergizzante.
Quindi lo sfalcio deve essere ef-
fettuato assolutamente prima
dell’emissione del polline. Lo
sviluppo delle infiorescenze ini-
zia nel mese di luglio e i picchi
di emissione di polline si verifi-
cano tra la fine di agosto e i pri-
mi di settembre. L’intervento va
fatto su piante mediamente alte
30 cm, con una altezza di taglio
più bassa possibile.
Di seguito sono riportate indi-
cazioni differenziate in base al
tipo di area infestata:
Per quanto riguarda le aree ur-
bane, cigli stradali, rotatorie,
spartitrafffico, ecc. è possibile
eseguire due sfalci:
•	 il primo alla fine di luglio in-
dicativamente nell’ultima set-
timana per evitare di rag-
giungere livelli di polline ca-
paci di provocare allergia;
•	 il secondo verso la fine di
agosto per contenere i ricacci
o rimuovere le nuove piante
che nel frattempo si sono svi-
luppate
Per quanto riguarda le aree in
ambito agricolo può essere suf-
ficiente un singolo intervento
da effettuarsi nella prima metà
di agosto, intervenendo sempre
prima della fioritura.
Un intervento tardivo su pian-
te già fiorite è dannoso in
quanto si va a favorire addirit-
tura la dispersione di polline.
Sono ammesse inoltre altre ope-
razioni quali il diserbo, pre-
stando particolare attenzione
all’epoca di intervento, all’at-
trezzatura, alla dose di principio
attivo e alla percentuale di co-
formulati. Si interviene quando
la pianta è alta circa 20 cm uti-
lizzando diserbanti a basso im-
patto ambientale e scarso effet-
to residuale come ad esempio il
principio attivo Glifosate.
In ambito urbano sono applica-
bili altri metodi quali:
•	 estirpamento. E’ consiglia-
to in aree con poche piante
di Ambrosia e consente l’era-
dicazione pressochè totale
dell’infestazione;
•	 pacciamatura. Può essere uti-
le per il contenimento di su-
perfici limitate utilizzando
sottoprodotti organici come
paglia, corteccie triturate
ecc. o effettuando la coper-
tura del terreno con appositi
teli in plastica.
Per saperne di più:
Dipartimento Prevenzione
Medico - ASL di Pavia
Tel. 0382.432430 – 432418
Foglia pagina inferiore
Ambrosia Artemisia
Foglia pagina superiore
Ambrosia Artemisia
L’ASL incrementA I controlli
L’Azienda Sanitaria Locale del-
la Provincia di Pavia, in linea
con le indicazioni di Regione
Lombardia, promuove due pro-
getti finalizzati all’incremento
quali-quantitativo dei control-
li del Dipartimento di Preven-
zione Medico mediante l’utiliz-
zo dei proventi derivanti dall’at-
tività sanzionatoria svolta dal
medesimo. Il primo progetto ri-
guarda l’area dell’Igiene Pubbli-
ca con particolare riferimento
all’igiene degli alimenti; il se-
condo progetto interessa l’area
della Prevenzione e sicurezza
negli ambienti di lavoro. I pro-
getti sono stati condivisi con
la RSU e le Organizzazioni Sin-
dacali aziendali interessate. Per
quanto concerne i controlli rela-
tivi al settore alimentare vi è da
osservare che, da sempre, molte
attività nell’ambito della som-
ministrazione di alimenti e be-
vande si svolgono durante le ore
serali o nei fine settimana (bar,
ristoranti, agriturismi, manife-
stazioni varie). Per questa ra-
gione il progetto di incremen-
to dell’attività prevede che
l’attività ispettiva, di control-
lo e di supporto amministra-
tivo venga effettuata in fasce
orarie non ordinarie di lavoro.
Nell’area della Prevenzione e si-
curezza negli ambienti di lavoro
saranno incrementati i control-
li nei seguenti comparti: – co-
struzioni; – agricoltura; – me-
talmeccanica. Particolare atten-
zione sarà dedicata: – ai rischi
infortunistici più rilevanti quali
cadute dall’alto, seppellimento,
utilizzo di attrezzature/impianti
ed esposizione ad agenti chimi-
ci; – allo stato di salute dei la-
voratori, in riferimento al rischio
di contrarre una malattia pro-
fessionale. I controlli sullo sta-
to di salute dei lavoratori saran-
no effettuati attraverso verifiche
approfondite sulla sorveglianza
sanitaria attuata dalle aziende.
Anche nell’ambito della pre-
venzione e sicurezza negli am-
bienti di lavoro, al fine di mi-
gliorare l’efficacia degli inter-
venti, l’incremento dell’attivi-
tà di controllo verrà effettuata
in fasce orarie non ordinarie
di lavoro, compreso il sabato.
L’A. S.L. di Pavia è, altresì, impe-
gnata nella diffusione ed appli-
cazione nelle aziende dei com-
parti sopra indicati, di linee gui-
da ed indirizzi regionali e di al-
tri strumenti definiti a livello lo-
cale in collaborazione con enti
ed istituzioni territoriali interes-
sati ai comuni obiettivi di sicu-
rezza e salute dei lavoratori. Al
fine di assicurare qualità e stan-
dardizzazione degli interventi
messi in atto sull’intero ambi-
to territoriale di competenza, è
previsto l’utilizzo – da parte de-
gli operatori deputati ai control-
li – di strumenti condivisi (mo-
duli, schede, check list, ecc.).
Verrà, infine, garantita una rigo-
rosa verifica dell’attività svolta
e delle metodologie adottate nel
corso dei controlli effettuati.
34
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 35
Cosa fare
per contrastare le
zanzare
L’arrivo dell’estate coincide
con la presenza nei centri
urbani di numerosi insetti in-
festanti e di zanzare causa di
disagi alla popolazione anche
di notevole intensità e pertan-
to l’avvio di campagne per il
contenimento di zanzare ren-
de opportuno richiamare alcuni
aspetti importanti per un’azio-
ne omogenea e uniforme in tut-
ta la provincia. Le infezioni vi-
rali trasmesse da zanzare e zec-
che come la febbre da Chikun-
gunya, la Dengue, la malattia
di Lyme, le Rickettsiosi hanno
fatto sorgere la necessità di in-
dicare alcune misure di lotta
per il contenimento delle zan-
zare nei nostri centri urbani.
In particolare la febbre da vi-
rus Chikungunya è una malat-
tia virale trasmessa da nume-
rose specie di zanzare ma so-
prattutto da una zanzara nota
come zanzara tigre che si pre-
senta vistosamente tigrata di
bianco e nero, e punge a diffe-
renza delle comuni zanzare, du-
rante il giorno e non solamente
all’alba o al tramonto. La ma-
lattia è caratterizzata dall’in-
sorgenza di febbre alta, brividi,
cefalea, nausea, vomito, dolori
articolari e talvolta da macchie
emorragiche cutanee. Conside-
rata la sua potenziale perico-
losità ed aggressività verso la
popolazione si ritiene opportu-
no ribadire alcuni aspetti rite-
nuti essenziali per il suo conte-
nimento.
Campagne di
disinfestazione
›	 Trattamenti adulticidi da pre-
vedere, nel periodo inverna-
le, contro le zanzare svernan-
ti, a distanza di 20 giorni l’uno
dall’altro, utilizzando le comuni
bombolette insetticide spray in
luoghi quali: cantine, locali cal-
daia, locali pompe sollevamento,
solai, vasche settiche, camere di
ispezione della rete fognaria.
›	 Trattamenti larvicidi da pre-
vedere, soprattutto, nei periodi
più caldi della stagione e nel-
le aree maggiormente infestate.
Tra i principi attivi presenti sul
mercato, i più affidabili risulta-
no essere attualmente il Diflu-
benzuron e il Pyriproxyfen che
uniscono buona efficacia e per-
sistenza di azione a una bassa
tossicità.
Predisposizione
di ordinanze
sindacali per la
lotta alle zanzare
Per garantire un efficace sistema
di controllo delle infestazioni da
zanzare è necessario controllare
tutti i possibili ristagni d’acqua
che, all’interno dei centri urba-
ni, rappresentano il principale
fattore ambientale di prolifera-
zione delle zanzare e in partico-
lar modo della zanzara tigre.
Pertanto le amministrazio-
ni comunali devono provvede-
re all’adozione di ordinanze nei
confronti di:
›	 Cittadinanza cui prescrivere
di non abbandonare ogget-
ti o contenitori che possano
raccogliere e trattenere ac-
qua piovana, di procedere al
regolare svuotamento di con-
tenitori o in alternativa di
coprirli e di mettere nei vasi
portafiori o sottovasi situati
all’aperto alcuni fili di rame
che risultano tossici per le
larve di zanzara;
›	 Ditte che effettuano deten-
zione di copertoni o attività
di rottamazione auto cui pre-
scrivere di conservare i coper-
toni in aree coperte o di co-
prirli con teloni plastici e in
caso di documentata impossi-
bilità, eseguire periodici trat-
tamenti larvicidi e adulticidi.
1.	evitare l’abbandono definiti-
vo o temporaneo negli spazi
aperti pubblici e privati, com-
presi terrazzi, balconi e la-
strici solari, di contenitori di
qualsiasi natura e dimensio-
ne nei quali possa raccoglier-
si acqua piovana ed evitare
qualsiasi raccolta d’acqua sta-
gnante anche temporanea;
2. procedere, ove si tratti di con-
tenitori non abbandonati ben-
sì sotto il controllo di chi ne
ha la proprietà o l’uso effetti-
vo, allo svuotamento dell’even-
tuale acqua in essi contenuta e
alla loro sistemazione in modo
da evitare accumuli idrici a se-
guito di pioggia; diversamen-
te, procedere alla loro chiusura
mediante rete zanzariera o co-
perchio a tenuta o allo svuota-
mento giornaliero, con divie-
to di immissione dell’acqua nei
tombini; non si applicano tali
prescrizioni alle ovitrappole in-
serite nel sistema regionale di
monitoraggio dell’infestazione;
3.	trattare l’acqua presente in
tombini, griglie di scarico, poz-
zetti di raccolta delle acque
meteoriche, presenti negli spa-
zi di proprietà privata, ricor-
rendo a prodotti di sicura ef-
ficacia larvicida. La periodici-
tà dei trattamenti deve essere
congruente alla tipologia del
prodotto usato, secondo le in-
dicazioni riportate in etichetta;
indipendentemente dalla perio-
dicità, il trattamento è pratica-
to dopo ogni pioggia. In alter-
nativa, procedere alla chiusu-
ra degli stessi tombini, griglie
di scarico, pozzetti di raccol-
ta delle acque meteoriche con
rete zanzariera che deve essere
opportunamente mantenuta in
condizioni di integrità;
4.	tenere sgombri i cortili e le
aree aperte da erbacce, ster-
pi e rifiuti di ogni genere, in
modo da impedire lo scarico
di immondizie e di altri rifiu-
ti e sistemandoli inoltre in
modo da evitare il ristagno
delle acque meteoriche o di
qualsiasi altra provenienza;
5.	provvedere nei cortili e nei
terreni scoperti dei centri abi-
Provvedimenti per la prevenzione e il
controllo delle malattie trasmesse da
insetti vettori e in particolare dalla
zanzara tigre rivolta a:
Privati cittadini, amministratori condominiali, società che
gestiscono aree di centri commerciali, gestori di multisale
cinematografiche, ecc.
36
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 37
tati, e nelle aree ad essi confi-
nanti incolte od improduttive,
al taglio periodico dell’erba.
Soggetti pubblici e privati gesto-
ri, responsabili o che comunque
ne abbiano l’effettiva disponibi-
lità di scarpate ferroviarie, scar-
pate e cigli stradali, corsi d’ac-
qua, aree incolte e aree dismesse
1.	mantenere le aree libere da
sterpaglie, rifiuti o altri ma-
teriali che possano favorire il
formarsi di raccolta d’acqua
stagnanti.
Conduttori di orti
1.	eseguire l’annaffiatura diret-
ta, tramite pompa o con con-
tenitore da riempire di volta
in volta e da svuotare com-
pletamente dopo l’uso;
2.	sistemare tutti i contenitori e
altri materiali (es. teli di pla-
stica) in modo da evitare la
formazione di raccolte d’ac-
qua in caso di pioggia;
3.	chiudere appropriatamente e
stabilmente con coperchi gli
eventuali serbatoi d’acqua.
Proprietari, responsabili, sogget-
ti che comunque ne abbiano l’ef-
fettiva disponibilità di depositi e
attività industriali, artigianali e
commerciali con particolare rife-
rimento ai soggetti che svolgono
attività di rottamazione e di stoc-
caggio di materiali di recupero
1.	adottare tutti i provvedimen-
ti efficaci a evitare che i ma-
teriali permettano il formar-
si di raccolte d’acqua, quali
a esempio lo stoccaggio dei
materiali al coperto, oppure
la loro sistemazione all’aper-
to ma con copertura tramite
telo impermeabile fissato e
ben teso onde impedire rac-
colte d’acqua in pieghe e av-
vallamenti, oppure svuota-
mento delle raccolte idriche
dopo ogni pioggia;
2.	assicurare, nei riguardi dei
materiali stoccati all’aperto
per i quali non siano appli-
cabili i provvedimenti di cui
sopra, trattamenti di disinfe-
stazione dei potenziali foco-
lai larvali da praticare entro 5
giorni da ogni precipitazione
atmosferica.
Gestori di depositi di co-
pertoni
1. stoccare i copertoni, dopo
averli svuotati di eventua-
li raccolte d’acqua al loro in-
terno, al coperto o in con-
tainers dotati di coperchio o,
se all’aperto, proteggerli con
teli impermeabili in modo
tale da evitare raccolte d’ac-
qua sui teli stessi;
2. svuotare i copertoni da even-
tuali residui di acqua acci-
dentalmente rimasta al loro
interno, prima di consegnarli
alle imprese di smaltimento, di
rigenerazione e di commercia-
lizzazione.
Responsabili di cantiere
1.	evitare raccolte di acqua in bi-
doni e altri contenitori; qualo-
ra l’attività richieda la disponi-
bilità di contenitori con acqua,
questi debbono essere dotati
di copertura ermetica, oppure
debbono essere svuotati com-
pletamente con periodicità non
superiore a 5 giorni;
2.	sistemare i materiali necessa-
ri all’attività e quelli di risulta in
modo da evitare raccolte d’acqua;
3.	provvedere, in caso di sospen-
sione dell’attività del cantiere,
alla sistemazione di tutti i mate-
riali presenti in modo da evitare
raccolte di acque meteoriche.
All’interno di cimiteri
1.	qualora non sia disponibile ac-
qua trattata con prodotti lar-
vicidi, i vasi portafiori devo-
no essere riempiti con sabbia
umida, al posto dell’acqua. In
caso di utilizzo di fiori finti il
vaso dovrà essere comunque ri-
empito di sabbia, se collocato
all’aperto.
Per saperne di più:
dott. Giuseppe Imperiale
Tel. 0382.432489
giuseppe_imperiale@asl.pavia.it
Problematiche
ambientali
IDipartimenti di Prevenzio-
ne Medico e Veterinario
dell’Azienda Sanitaria Locale
della provincia di Pavia han-
no pianificato la propria at-
tività, già dal 2008, ponen-
do particolare attenzione alle
aree industriali presenti in Lo-
mellina, in particolare per le
aree di Parona, di Sannazzaro
dé Burgondi e di Ferrera Erbo-
gnone.
In ragione dell’importanza e
del peso degli insediamenti
presenti hanno classificato le
attività presenti come priorita-
rie nella programmazione delle
attività di vigilanza e control-
lo diretta ai luoghi di vita e di
lavoro.
Tra le iniziative messe in atto
recentemente, si segnalano
quelle relative alla costituzione
di un tavolo di concertazione e
quelle relative all’attivazione di
studi epidemiologici.
Tavolo di concertazione per
problematiche ambientali
Comune di Parona
I Dipartimenti di Prevenzione
Medico e Veterinario dell’ASL
partecipano al Tavolo di con-
certazione interistituziona-
le per le problematiche am-
bientali di Parona, presieduto
dall’Assessore all’Ambiente del-
la Provincia di Pavia. Nel corso
dell’ultima seduta è stato pre-
sentato il progetto di indagi-
ne sull’area della Lomellina re-
datto da ARPA Lombardia nelle
sue varie articolazioni (Diparti-
menti di Pavia e Milano; Setto-
ri Aria e Agenti Fisici, Laboratori
e Attività Produttive) ed è stata
proposta l’estensione alla par-
tecipazione al tavolo di concer-
tazione degli altri Comuni della
Lomellina interessati alle stesse
problematiche ambientali.
Studio Epidemiologico Raffi-
neria ENI Sannazzaro
Nel mese di maggio presso l’ASL
di Pavia si è costituito un tavo-
lo di lavoro - con la partecipa-
zione di rappresentanti dell’ASL,
dell’ARPA, del Comune di San-
nazzaro, del Comune di Ferrera
38
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 39
Erbognone e dell’Eni - in con-
siderazione del contenuto del
Decreto del Ministro dell’Am-
biente e della Tutela del Ter-
ritorio e del Mare, di concer-
to con il Ministro per i Beni e
le Attività Culturali, n.° 1014
del 31 dicembre 2010 che, nel
decretare la compatibilità am-
bientale e la autorizzazione al
successivo esercizio relativa-
mente al progetto “Nuovo Im-
pianto EST – Eni Slurry Techno-
logy” da realizzare nella Raffi-
neria di Sannazzaro dé Burgon-
di, dettava, nel contempo, una
serie di prescrizioni.
Tra queste rivestono aspetti di
particolare interesse per l’ASL
quelle che prevedono l’avvio di
una indagine epidemiologica
sui Comuni di Sannazzaro de’
Burgondi e Ferrera Erbognone
ed il monitoraggio della salute
pubblica con modalità concor-
date con la Regione e le Auto-
rità competenti.
L’ASL con ENI ed ARPA ed in
accordo con i Sindaci dei sud-
detti Comuni, ha valutato la
possibilità di disegnare uno
studio epidemiologico che va-
luti retrospettivamente i dati
a disposizione ma che permet-
ta anche un monitoraggio pro-
spettico della popolazione.
A tal fine si è reso necessario
identificare una primaria istitu-
zione di ricerca che possa col-
laborare alle diverse fasi di re-
alizzazione dello studio, dal
suo disegno, alla parte pratica
di realizzazione, alla elaborazio-
ne dei dati da un punto di vista
statistico. In particolare, tale
istituzione è stata individuata
nel Dipartimento di Sanità Pub-
blica e Neuroscienze dell’Uni-
versità degli Studi di Pavia (Di-
rettore prof. Marcello Imbriani)
con la sezione di Igiene, di Bio-
metria e Statistica e di Medicina
del Lavoro.
Per saperne di più:
dr. Luigi Camana
Direttore Dipartimento
Prevenzione Medico
Tel. 0382.432602
luigi_camana@asl.pavia.it
I programmi
innovativi dell’ASL
di Pavia nell’area
della Psichiatria
Una delle macro aree proget-
tuali in cui è attualmente im-
pegnata l’Azienda Sanitaria Loca-
le della provincia di Pavia riguar-
da la salute mentale, con proget-
ti innovativi rivolti ai cittadini
affetti da disturbi psichiatrici in
tutte le fasce di età, dall’infanzia
all’età adulta. Dopo il tema del-
la neuropsichiatria infantile, af-
frontato nel numero precedente di
Qui ASL Pavia, prosegue in questo
numero l’approfondimento relati-
vo ai progetti innovativi nell’area
della psichiatria adulti.
Sono 4 i programmi innovativi at-
tualmente in corso di attuazione,
di questi, i primi 3 rappresentano
la prosecuzione di interventi rifi-
nanziati dalla Regione Lombardia,
mentre l’ultimo si riferisce ad una
nuova progettualità (vedi tabella).
Intervento integrato di presa
in carico di soggetti con esor-
dio psicotico e con vulnerabili-
tà clinica per disturbi psicotici
Progetto Epochè, implementa-
zione di un network provincia-
le per un inserimento lavora-
tivo di persone con sofferenza
mentale
Progetto diurno di riabilitazio-
ne integrata per soggetti con
disturbi psichiatrici gravi
Disturbi di personalità:
riconoscimento-assessment-
trattamento
Finanziati con decreto del-
la Direzione Generale Sani-
tà n. 4700 del 12.5.2009 in
attuazione della D.G.R. n.
8501 del 26.11.2008. Rifi-
nanziati con decreto n. 2638
del 28.3.2012 in attuazio-
ne della D.G.R. n. 2633 del
6.12.2011
Finanziato con decreto n.
2638 del 28.3.2012 in at-
tuazione della D.G.R. n.
2633 del 6.12.2011
40
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 41
Programma Innovativo
Territoriale: “Intervento
integrato di presa in cari-
co di soggetti con esordio
psicotico e con vulnera-
bilità clinica per disturbi
psicotici”
Attivato presso il Dipartimen-
to Salute Mentale dell’Azienda
Ospedaliera di Pavia, in colla-
borazione con il Dipartimento
di Scienze Sanitarie Applicate e
Psicocomportamentali, Sezione
di Psichiatria dell’Università di
Pavia, ha come obiettivo ultimo
il riconoscimento dei soggetti a
rischio per un esordio psicotico
e l’attuazione degli interventi
preventivi per scongiurare l’evo-
luzione psicotica. Il progetto ha
potuto giovarsi della collabora-
zione degli Istituti di Psichia-
tria dell’Università di Londra e
di Bonn, i 2 centri dove in Eu-
ropa si sono sviluppate le espe-
rienze più significative ed effi-
caci di intervento precoce.
Nel dettaglio ci si propone di:
1.	introdurre nuove metodologie
per il riconoscimento e l’ in-
tercettazione, all’interno delle
popolazioni genericamente a
rischio (ad esempio famigliari
di primo grado) e/o del gene-
rico “disagio giovanile”, delle
condizioni di effettivo rischio
di evoluzione psicotica;
2.	sensibilizzare all’ottica pre-
ventiva sia i servizi (Neurop-
sichiatria Infantile, servizi di
Psichiatria, consultori fami-
gliari, consultori spazi gio-
vani, medici pediatri e di fa-
miglia, servizi di tutela e pe-
nale minorile) sia tutte le
agenzie sociali;
3.	fornire direttamente, per i
casi individuati dopo valu-
tazione come effettivamen-
te ad alto rischio, inter-
venti preventivi adeguati e
percorsi di presa in carico
integrati;
4.	monitorare e rivalutare nel
tempo i soggetti diretta-
mente presi in carico dal
team dedicato;
5.	indagare, in popolazioni nor-
mali (studenti dei licei e de-
gli istituti superiori, studen-
ti universitari, ecc.) la pre-
senza di condizioni di stress
psicologico e/o di fenomeni
psicopatologici sottosoglia.
Programma innovativo ter-
ritoriale: “Epochè - Imple-
mentazione di un network
provinciale per l’inserimen-
to lavorativo di persone
con sofferenza mentale”
Il progetto “Epochè” si è svilup-
pato da una collaborazione tra il
Dipartimento di Salute Mentale
dell’Azienda Ospedaliera di Pavia,
l’ASL di Pavia, l’Associazione Cari-
tas Diocesana di Vigevano e la Co-
operativa CSAM di Pavia. Lo svi-
luppo del progetto ha comportato
la costruzione di una rete operati-
va estesa a tutta la provincia e la
messa a punto di una metodologia
condivisa, con l’obiettivo di con-
cretizzare l’inserimento lavorativo
di pazienti selezionati già in carico
ai CPS (Centro Psico Sociale).
Il programma si è sviluppato at-
traverso:
•	 individualizzazione-tipizza-
zione dei bisogni dei pazien-
ti;
•	 costruzione della rete che
coinvolga strutture pubbliche
e private (ad esembio agenzie
interinali, associazioni di ca-
tegoria ecc.;
•	 promozione e realizzazione di
incontri rivolti a cittadini, fa-
miliari, operatori sociali per
informazione-formazione e
sensibilizzazione;
•	 inserimento dei pazienti in at-
tività produttive esistenti o
avvio di nuove attività pro-
duttive;
•	 avvio di percorsi alternativi
(volontariato, dote lavoro) se
ritenuti più idonei ai bisogni
dei pazienti.
Programma innovativo ter-
ritoriale: “Progetto diurno
di riabilitazione integra-
ta per soggetti con di-
sturbi psichiatrici gravi”
Il progetto, che nasce dal-
la collaborazione tra il Cen-
tro Diurno per la salute men-
tale Cooperativa Sociale Casa
del Giovane e il Dipartimen-
to di Scienze Sanitarie Appli-
cate e Psicocomportamentali,
Sezione di Psichiatria dell’Uni-
versità di Pavia, parte dal pre-
supposto che il coinvolgimento
attivo dei pazienti in attività
di valore sociale abbia un ef-
fetto significativo sulla qualità
della loro vita, portando sia ad
un miglioramento delle relazio-
ni con la propria famiglia e con
l’ambiente sociale, sia ad un
miglioramento clinico con una
riduzione degli scompensi e de-
gli inserimenti in residenzia-
lità. Si è quindi voluto speri-
mentare una modalità di riabi-
litazione attenta ai bisogni del
malato psichiatrico grave con
la creazione di occasioni di in-
tegrazione sul territorio, anche
attraverso il contatto con altri
ambiti di fragilità (ad es. cen-
tri per disabili e per anziani),
in modo da offrire ai pazien-
ti la reale possibilità di esse-
re utili agli altri con il proprio
tempo e le proprie energie. Le
numerose attività realizzate per
il raggiungimento degli obietti-
vi specifici del progetto, oltre a
coinvolgere numerose associa-
zioni di volontariato, si sono
concretizzate in attività di la-
voro, di integrazione e di ab-
battimento dello stigma con la
diffusione di una mentalità più
positiva nei confronti del ma-
lato mentale conseguentemen-
te alla sensibilizzazione e alla
maggior integrazione dei pa-
zienti nel territorio.
Programma innovativo
territoriale: “Disturbi di
personalità: riconosci-
mento-assessment-tratta-
mento”
Il progetto si avvale della col-
laborazione del CIRDIP, (Cen-
tro Interdisciplinare Ricerca Di-
sturbi di Personalità) struttura
di assoluta novità nel panora-
ma dei servizi di Salute Mentale
sia locale che nazionale, nata a
Pavia per soddisfare un bisogno
attestato dal continuo aumen-
to di soggetti affetti da Distur-
bi di Personalità nelle socie-
tà moderne. Sarà compito degli
operatori del CIRDIP effettuare
tutti gli assessment di soggetti
con potenziale Disturbo di Per-
sonalità; provvedere alla loro
presa in carico terapeutica; in-
dividuare i pazienti che potran-
no usufruire del percorso di cura
in housing–care. Questo rappre-
senta un ulteriore elemento di
novità: non esistono altri pro-
getti sui Disturbi di Personali-
tà che prevedano un’analisi/mo-
nitoraggio costante dei pazienti
in regime di ricovero. L’housing-
care infatti si connota in brevi
periodi di degenza in una strut-
tura con le caratteristiche di un
appartamento protetto in cui il
paziente ha la possibilità di pro-
vare le sue capacità di autono-
mia e gestione, supportato quo-
tidianamente da una èquipe di
specialisti che interviene con un
programma psicoterapico mira-
to e con un progetto di reinseri-
mento nel proprio ambito socio-
familiare.
Per saperne di più:
dott. ssa Barbara Russo
Tel. 0382.431224
barbara_russo@asl.pavia.it
42
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 43
Convegno
Appropriatezza d’uso
dei farmaci per la continuità
di cura ospedale-territorio
Sabato 9 giugno 2012, si è
tenuto a Pavia, presso l’Aula
Magna della Fondazione IRCCS
“Maugeri” un corso di formazio-
ne, organizzato dall’Azienda Sa-
nitaria Locale sul tema “Appro-
priatezza d’uso dei farmaci per
la continuità di cura ospedale-
territorio”. Il corso era rivolto ai
medici di medicina generale ed
ai medici specialisti ospedalieri.
Durante la mattinata sono stati
presentati e discussi i contenu-
ti del Prontuario Unico alla Di-
missione della provincia di Pa-
via, partecipato da rappresen-
tanti della Medicina Generale
e della Medicina Ospedaliera e
condiviso dalle amministrazio-
ni della salute (ASL e aziende
erogatrici), con il fine di facili-
tare l’uso equo ed appropriato
delle risorse, alla luce delle più
avanzate conoscenze scientifi-
che, nell’ottica della continuità
di cure tra ospedale e territorio.
Per saperne di più:
dott. ssa Mirosa Dellagiovanna
Tel. 0382.431291
mirosa_dellagiovanna@asl.pa-
via.it
CONVEGNO
TUMORI DEL COLON RETTO
Cosa c’è da sapere
Il tumore del colon retto è la
terza neoplasia per diffusio-
ne nella popolazione italiana,
con circa 35.000 casi registra-
ti ogni anno e 17.000 morti.
Da male innominabile (o quasi)
a patologia curabile ed anche
addirittura guaribile. L’aumen-
to della sopravvivenza dei pa-
zienti colpiti dal cancro, oltre a
rappresentare una svolta molto
importante e un progresso de-
cisivo nella storia della medici-
na degli ultimi 20 anni, ha mo-
dificato radicalmente il vissu-
to degli stessi pazienti, facen-
do crescere proporzionalmente
la domanda di una migliore qua-
lità sia delle cure che della vita,
qualunque sia la prognosi.
Gli oncologi medici e i ricer-
catori sono dunque chiama-
ti ad assicurare questa qualità,
utilizzando terapie anticancro
sempre più rispettose che con-
sentano una quotidianità il più
possibile “normale”.
Per saperne di più:
dr. Bruno Carugno
Tel. 0382.431362
bruno_carugno@asl.pavia.it
Sabato 19 maggio si è svolto a
Pavia, organizzato dall’Azienda
Sanitaria Locale e dal Diparti-
mento Interaziendale Provincia-
le Oncologico (DIPO), un conve-
gno sul tema “Tumori del colon-
retto: cosa c’è da sapere”, che
ha visto la partecipazione di nu-
merosi qualificati relatori.
44
QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA
 45
Riedizione del convegno “Infezione da HPV: dalla
diagnosi precoce alla prevenzione primaria attra-
verso la vaccinazione e lo stile di vita”
Rivanazzano Terme - 21 settembre 2012
“Conferenza annuale per la Salute Mentale”
Pavia - 27 ottobre 2012
“Appropriate use of biosimilar drugs (Appropria-
tezza d’uso dei farmaci biosimilari)”
Pavia - 8 novembre 2012
“Aggiornamenti diagnostici e terapeutici in tema di
melanoma” in collaborazione con il Dipartimento
Interaziendale Provinciale Oncologico (DIPO)
Pavia - 24 novembre 2012
L’Azienda Sanitaria Locale, in virtù del
ruolo di governance del sistema sani-
tario provinciale, organizza momenti di
confronto, corsi e convegni su temi di
peculiare interesse per i cittadini, gli
operatori e le strutture del territorio.
Fra gli eventi in programma nei prossi-
mi mesi si segnalano i seguenti:
Per aggiornamenti sulle date e le
sedi di svolgimento dei convegni
organizzati dall’ASL, consulta il sito
web www.asl.pavia.it
I prossimi
convegni dell’ASL di PAVIA
Convegno
Infezione da HPV:
dalla diagnosi precoce alla
prevenzione primaria attraverso
la vaccinazione e lo stile di vita
L’attenzione alla salute e al
benessere femminile è sta-
ta al centro del convegno tenu-
tosi presso la Sala Conferenze
dell’Azienda Sanitaria Locale di
Pavia venerdì 29 giugno 2012.
L’evento ha consentito di appro-
fondire il tema “Vaccinazione
anti HPV nelle donne in fascia
d’età 12-13 anni ed età adulta”.
La vaccinazione nei confronti
del Virus HPV, responsabile della
stragrande maggioranza dei casi
di tumore della cervice uterina,
che colpisce circa 3.500 donne in
Italia ogni anno, è uno strumen-
to utilissimo per la prevenzione
di questa forma di cancro insie-
me alle regolari visite ginecolo-
giche con esecuzione del Pap-
test, che permette la diagnosi
precoce di eventuali anomalie.
Gli esperti intervenuti in occa-
sione del Convegno hanno di-
scusso del ruolo della vaccina-
zione nelle giovani donne, della
prevenzione di genere e dell’of-
ferta e somministrazione agevo-
lata del vaccino.
L’iniziativa si inserisce nella pro-
grammazione di Regione Lom-
bardia che sollecita l’attenzione
delle strutture del Servizio Sani-
tario Regionale verso le donne.
Venerdì 29 giugno 2012
Sala Convegni ASL Pavia
Viale Indipendenza, 3 - Pavia
ASL Pavia
Azienda Sanitaria Locale della provincia di Pavia
Sede legale: V.le Indipendenza, 3
27100 Pavia • fax 0382.431299
www.asl.pavia.it
Principali riferimenti utili
CENTRALINO sede di Pavia Tel. 0382.4311-4321
CENTRALINO sede di Vigevano Tel. 0381.3331
CENTRALINO sede di Voghera Tel. 0383.6951
continuità assistenziale
(Guardia Medica) Tel. 848.881818
CENTRO ASSISTENZA DOMICILIARE (Cead) Tel. 0382.432620
ufficio relazioni con il pubblico TeL. 0382.431321
per informazioni relative alle campagne di screening per la
prevenzione dei tumori della cervice uterina, della mammella e dei
tumori del colon retto
per informazioni relative alle vaccinazioni e agli interventi di
sorveglianza e controllo delle malattie infettive

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  • 1. STOP all’ICTUS Anno 5 / n. 1 / 2012 ASL Pavia Una campagna informativa per la prevenzione dell’ictus Salute e stili di vita La prescrizione degli stili di vita Campagna contro HIV e malattie sessualmente trasmissibili AMBULATORIO PEDIATRICO del sabato mattina COME DIFENDERSI DAL CALDO Cosa fare per contrastare le zanzare i convegni dell’asl
  • 2. QUI ASL PAVIA 3 ASL Pavia Direttore Generale Alessandro Mauri Periodico d’informazione dell’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Pavia Direttore Responsabile Valter Moro Redazione Viale Indipendenza, 3 - 27100 Pavia tel. 0382.431361 - fax 0382.431300 comunicazione@asl.pavia.it Registrazione Tribunale di Pavia n° 695 del 18.7.2008 Sommario Salute e stili di vita Il principale risultato di salute ottenuto dal progresso della scienza medica è sostanzialmen- te riconducibile all’innalzamen- to progressivo della durata del- la vita, cui sfortunatamente non si associa il contestuale man- tenimento della qualità di vita. Sempre più persone invecchiano con un carico di patologie cro- nico degenerative che limitano largamente l’autosufficienza con l’inevitabile incremento del con- sumo di risorse: umane, profes- sionali, strumentali, di farmaci e ausili sanitari. L’Azienda Sanitaria Locale di Pa- via è costantemente impegnata ad affrontare in modo raziona- le ed organico l’aumento del nu- mero di persone affette da ma- lattie croniche; tali pazienti rap- presentano il 30% della popola- zione e assorbono oltre il 70% delle risorse. E’ pertanto fondamentale con- centrare su di essi interventi fi- nalizzati a: • garantire percorsi di diagnosi e cura appropriati e omoge- nei su tutto il territorio pro- vinciale, attraverso l’applica- zione di Percorsi Diagnostico Terapeutici, nel rispetto delle risorse disponibili; • mantenere la continuità tera- peutica, anche attraverso una maggiore collaborazione tra specialisti e medici di fami- glia, assicurando un percorso di cura integrato tra ospeda- le e territorio e responsabi- lizzando gli specialisti stessi nella prescrizione di accerta- menti e farmaci, garantendo l’erogazione della prima pre- scrizione alla dimissione e/o le dimissioni protette; • migliorare la qualità di vita con particolare attenzione al paziente affetto da diabe- te e ipertensione, ritardando l’insorgenza di complicanze e curandole tempestivamente all’esordio; • prevenire e ridurre il rischio di interazioni tra farmaci nei pazienti politrattati, attraver- so il monitoraggio delle pre- scrizioni e una corretta infor- mazione. Si è fatta sempre più insistente l’esigenza di dedicare uno spazio ben definito anche alla preven- zione delle patologie croniche. La sfida a tali malattie non può essere affrontata solo sul ver- sante clinico-terapeutico: dia- 3 Salute e stili di vita 6 La prescrizione degli stili di vita 8 MUOVITI!... SARAI IN SALUTE Un progetto di promozione della salute 15 Sempre più numerosi i GRUPPI di CAMMINO... 16 Stop all’ictus. Una campagna informativa per la prevenzione dell’ictus 20 IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO NELLA NOSTRA REALTA’ 24 Campagna contro HIV e malattie sessualmente trasmissibili 25 AMBULATORIO PEDIATRICO del sabato mattina 26 La Centrale sovraprovinciale per la gestione delle richieste di Continuità Assistenziale 28 Rapporto sulle attività di prevenzione dell’A.S.L. di Pavia 29 COME DIFENDERSI DAL CALDO Piano per la tutela della persona fragile 31 Misure di prevenzione delle allergie da Ambrosia nella provincia di Pavia 33 L’ASL incrementa i controlli 34 Cosa fare per contrastare le zanzare 37 Problematiche ambientali 39 I programmi innovativi dell’ASL di Pavia nell’area della Psichiatria 42 CONVEGNO TUMORI DEL COLON RETTO Cosa c’è da sapere 43 Convegno Appropriatezza d’uso dei farmaci per la continuità di cura ospedale-territorio 44 Convegno Infezione da HPV: dalla diagnosi precoce alla prevenzione primaria attraverso la vaccinazione e lo stile di vita 45 I prossimi convegni dell’ASL di PAVIA
  • 3. 4 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 5 bete, malattie cardiovascolari, ipertensione, stroke ed alcune neoplasie hanno come fattori di rischio comuni il sovrappeso, la sedentarietà ed il tabagismo, tutte condizioni che incidono sull’aspettativa e sulla qualità della vita. L’importanza della promozio- ne di stili di vita sani è stata confermata da una serie di stu- di che le attribuiscono un ruo- lo fondamentale nell’ambito di molte patologie, in particolare quelle croniche. L ’attività mo- toria e l’alimentazione costitui- scono elementi fondamentali per il mantenimento della salute. Intervenire, dunque, sui fatto- ri di rischio cosiddetti “modifi- cabili” è fondamentale per agi- re efficacemente a tutti i livelli della prevenzione e della cura. L’ASL di Pavia, in linea con le strategie che a livello nazionale ed internazionale sono dettate dalla letteratura scientifica, ha dato inizio ad una azione pro- grammatica, attraverso il Piano Integrato Locale per la promo- zione degli stili di vita saluta- ri, elaborato nel 2008, che vede l’ attività motoria e l’alimenta- zione, associati all’astensione dal fumo di tabacco, come de- terminanti per il mantenimen- to ed il miglioramento della sa- lute. Nell’ambito delle strategie adottate nella promozione della salute appare chiara la necessi- tà di proseguire il cammino ini- ziato, in quanto è ormai noto a tutti che la sola informazio- ne sulle ricadute negative per la salute di un comportamento non basta a determinare la scel- ta di evitarlo e nemmeno cono- scere le ricadute positive di altri ne determina automaticamente l’adozione. E’ quindi necessario uno sforzo molto più consistente per im- plementare interventi che favo- riscano l’adozione, la sostenibi- lità e quindi il consolidamento delle scelte salutari da parte di ciascuno. Appare chiaro che oc- corre superare l’estemporanei- tà delle azioni messe in campo e riconoscere che le stesse non possono essere appannaggio dei soli servizi di prevenzione ma ri- chiedono l’attivazione di ruoli e responsabilità di tutti i setto- ri, in primis quello del Medico e del Pediatra di Famiglia e più in generale dei soggetti del siste- ma educativo, della scuola, del- le Istituzioni, delle Amministra- zioni e degli Enti, attraverso il coinvolgimento della società ci- vile nel suo complesso. dr. Alessandro Mauri Direttore Generale A.S.L. di Pavia
  • 4. 6 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 7 La prescrizione degli stili di vita Introdurre modifiche perma- nenti negli stili di vita dei pazienti è notoriamente un’ im- presa difficile; si tratta di un compito arduo che deve essere affrontato e gestito con deter- minazione e senza improvvisa- zioni da parte dei medici di fa- miglia con supporti formativi ed organizzativi. L’Azienda Sanitaria Locale ha una funzione di stimolo e di consulenza nei confronti dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Famiglia, quali interlocutori privilegiati dell’as- sistito e parallelamente un ruolo fondamentale nell’attivare tutta la comunità, per favorire l’ado- zione, la sostenibilità e quindi il consolidamento delle scelte sa- lutari da parte di ciascuno. E’ ben noto che il semplice con- siglio di diminuire di peso, di smettere di fumare o di fare at- tività fisica non sortisce alcun effetto pratico nella stragran- de maggioranza dei pazienti con patologia cronica e ancora meno nei pazienti asintomatici. In questo contesto si colloca la realizzazione, a cura dell’ASL, di un manuale per la prescri- zione degli stili di vita da in- tendersi come uno specifico ri- cettario degli stili di vita che contribuisca a migliorare l’ade- renza del paziente alle indica- zioni di modificare le proprie abitudini di vita con finalità preventiva ed in alcuni casi cu- rativa/riabilitativa. Come l’aderenza alla terapia, meglio conosciuta come compliance, ha pro- gressivamente assunto un ruolo fon- damentale per raggiungere il miglior risultato terapeutico possibile, così l’aderenza alla modifica di un com- portamento o di uno stile di vita non corretto, come aspetto complementa- re della terapia, porta ad una maggio- re efficacia del farmaco stesso oltre ad esprimere tutta la sua potenzialità ed efficacia nel miglioramento di salute. Il manuale “La prescrizione degli stili di vita”, predisposto dall’ASL e rivolto ai medici, tratta anche gli aspetti co- gnitivi e le problematiche psicologiche e di comunicazione tipiche della rela- zione medico-paziente ed è disponibile sul sito web www.asl.pavia.it nell’area riservata ai medici.
  • 5. 8 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 9 MUOVITI!... SARAI IN SALUTE Un progetto di promozione della salute per l’incentivazione dell’attività fisica nato dalla collaborazione fra ASL, Istituto Comprensivo Manzoni e Comune di Cava Manara. Muoversi ed alimentarsi sono attività abituali che noi realizziamo nel quotidiano, ma anche due elementi chia- ve nel mantenimento e sviluppo della nostra salute. Negli ulti- mi decenni, ci confrontiamo con un’evoluzione dei nostri stili di ticolare tra i piccolissimi di 3-5 anni. Gli spostamenti di adulti e bambini avvengono in auto; i computer, le tecnologie, i video- giochi sollecitano sempre meno le capacità fisiche dei bambini, che giocano prevalentemente in casa, al punto che la sedenta- rietà e la riduzione dell’attivi- tà fisica sono divenuti fattori di rischio. A qualsiasi età, e parti- colarmente nell’infanzia, la sa- lute, per mantenersi, ha bisogno di un corpo quotidianamente in movimento: l’attività fisica, in- fatti, assicura una crescita nor- male, favorisce la maturazio- ne biologica, lo sviluppo osseo, della massa muscolare. Le azio- ni proposte dall’Asl di Pavia per promuovere salute incitano a fare in modo che alimentazione ed attività fisica costituiscano il fondamento di una buona salute e individuano il cammino e l’an- dare a scuola a piedi o in bici come occasioni per uscire dalla sedentarietà. Promuovere salute e fare prevenzione primaria si- vita caratterizzati da una pre- occupante crescita della seden- tarietà, che interessa il 39,8% della popolazione di tre anni e più (Fonte Istat 2012), coinvol- ge tutte le fasi della vita e, per la prima volta, vede aumentare la quota dei sedentari, in par- Gli adulti pensano che le strade sono troppo pericolose Gli adulti portano i bambini a scuola in auto Il traffico aumenta Il traffico aumenta Diminu- iscono i bambini che vanno a scuola a piedi o in bici Le strade diventano più pericolose gnifica modificare semplici abi- tudini quotidiane, come quelle legate agli spostamenti, ed ap- prendere il valore delle cure di salute più semplici, accessibili a tutte, come ad esempio quel- le legate all’essere attivi e cam- minare. Tali opportunità sono tuttavia spesso disattese o poco sfrutta- te: gli spazi per muoversi sono ridotti e spesso per il bambi- no non è più nemmeno possibi- le andare per strada a piedi o in bicicletta in sicurezza. Per con- sentire ai bambini di muoversi in paese, a piedi o in bicicletta, è necessario interrompere il circo- lo vizioso: uso delle auto per il trasporto a scuola, peggioramen- to delle condizioni di sicurezza, attraverso un’azione sinergica fra ASL, Istituto Comprensivo Man- zoni e Comune di Cava Manara. Le docenti-referenti scolastiche del progetto pedibus, Rosaria Polizzotto e Maria Assunta Sara- cino, parallelamente alla realiz- zazione del percorso casa scuo- la, hanno svolto attività educa- tive per promuovere nei bambini la consapevolezza che muoversi a piedi è bello, costruisce salu- te, autonomia, apprendimento a contatto con l’ambiente e la co- munità. Qui di seguito sono ri- portati stralci dalle attività di- dattiche che mettono a diret- to contatto con la viva voce dei bambini, le domande e le curio- sità legate ad una prima speri- mentazione del pedibus. aumento del trasporto motoriz- zato dei bambini, aumento del- le auto e dell’inquinamento at- mosferico. Ma la soluzione spes- so adottata è stata quella di non far andare il bambino a piedi né in bicicletta, aggravando viabi- lità-inquinamento ed impeden- do al bambino di muoversi nel- la quotidianità, conoscere ed orientarsi nel proprio territorio e familiarizzare con la comunità. Si tratta dunque di camminare per crescere in salute ed inter- rompere il circolo vizioso, ridu- cendo i rischi dovuti al traffico a motore. Da queste considerazioni e pro- blemi per la salute hanno preso il via iniziative dedicate all’at- tivazione dei pedibus, realizzati La parola agli alunni della scuola primaria G. Rodari (Istituto Comprensivo Manzoni) di Cava Manara Pedibus? Quando i nostri insegnanti ci hanno per la prima volta chiesto se conoscevamo il si- gnificato di questa parola, ci siamo guardati perplessi e incuriositi, ma nessuno ha sapu- to rispondere. Siamo perciò risaliti alla radi- ce e l’abbiamo analizzata, scomposta, inter- pretata e declinata in immagini.
  • 6. 10 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 11 I piedi dello scuolabus? Noooo!!! Le ruote dello scuolabus? Noooo!!! Lo scuolabus va a piedi? Noooo!!! Noi possiamo andare a scuola a piedi? Siiiiii!!!
  • 7. 12 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 13 Dunque siamo noi il pedibus? Siiiii!!!! Insieme all’entusiasmo, che da subito ci ha coinvol- ti, era importante capire il “perché” di questa ini- ziativa. Il Pedibus è il modo più sano, sicuro, di- vertente ed ecologico per recarci a scuola. Grazie alla Dott. ssa M. L. Gallotti – referente dell’ASL del progetto, che ha formato e sostenuto gli inse- gnanti e coinvolto i nostri genitori – all’amministra- zione comunale, ai vigili, ai nonni e alla protezione civile, nel mese di Giugno siamo partiti. Che emozione! Per la prima volta camminavamo tutti insieme lungo il tragitto stabilito. Le persone del paese ci guardavano, (forse non avevano mai vi- sto il Pedibus) e noi, ordinati e orgogliosi, siamo ar- rivati puntuali a scuola, dove siamo stati fotografati e accolti da un caloroso applauso.
  • 8. 14 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 15 Durante l’estate un gruppo di “passeggeri” ha continuato a muoversi; c’è chi si è iscritto al C.A.I. e alla domenica cammina per ore sino ai ri- fugi programmati, chi va al Bosco Negri… e chi, semplicemente, raggiunge gli amici o va all’ora- torio, non più in macchina ma a piedi. Inoltre a scuola abbiamo organizzato dei camminamenti nel nostro territorio e nei parchi vicini. Andare a scuola a piedi o in bicicletta è un signifi- cativo elemento di promozione della salute. Forni- re ai bambini questa opportunità significa favorire l’abitudine a scelte individuali alternative ai com- portamenti sedentari e promuovere, al tempo stes- In marcia!!! I passeggeri sono pronti a ripartire so, una comunità attiva, che supporta il movimen- to e la mobilità sostenibile. L’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di scuole e di av- viare nuove sperimentazioni con la fondamentale collaborazione delle comunità ed istituzioni locali. Per saperne di più: dott.ssa M.Luisa Gallotti e-mail: maria_luisa_gallotti@asl.pavia.it positamente addestrato; non ri- chiedono particolari disponibili- tà e risorse economiche. I Gruppi di cammino attivi in provincia di Pavia sono oltre 100. ll cammino è una pratica a di- sposizione di tutti, anche dei soggetti anziani, non richiede particolari abilità né un equi- paggiamento specifico (solo ab- bigliamento idoneo e scarpe co- mode). Si può camminare in tut- te le zone del proprio abitato, preferibilmente in quelle verdi. I Gruppi di cammino sono atti- vità facilmente organizzabili e praticabili nelle quali un gruppo di persone si trova 2-3 volte alla settimana per camminare, lungo un percorso urbano o extraurba- no, sotto la guida di un walking leader interno al gruppo e ap- Sempre più numerosi i GRUPPI di CAMMINO... L’attività fisica è ormai con- siderata uno stile di vita protettivo nei confronti delle principali e più diffuse malat- tie croniche e in grado di fa- vorire il benessere psico-fisico della persona. Gli studi medico-scientifici rac- comandano di praticare ogni giorno un’attività fisica di mo- derata intensità come cammi- nare, andare in bicicletta, sa- lire le scale... L’importante è mantenersi in forma sfruttando qualsiasi occasione! Le evidenze scientifiche dimo- strano che l’attività e la buona forma fisica sono in grado di ri- durre patologie cardiovascola- ri, dislipidemie e obesità, iper- tensione, comparsa del diabete, osteoporosi, decadimento men- tale e depressione, alcuni tumo- ri, rischio di cadute e migliorare socializzazione, umore, autosti- ma, rilassamento e sonno, con- trollo dello stress, memoria e ca- pacità cognitive, autosufficien- za, equilibrio e tono muscolare. Per visualizzare l’elenco dei gruppi attivi con l’indicazio- ne dei giorni, degli orari, dei luoghi di ritrovo e dei rife- rimenti da contattare per la partecipazione, consulta il link dedicato alla “Promozio- ne della salute” sul sito web www.asl.pavia.it
  • 9. 16 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 17 Stop all’ictus. Una campagna informativa per la prevenzione dell’ictus In Italia l’ictus è responsabile del 10-12% di tutti i decessi per anno e costituisce la prima causa d’invalidità e la seconda causa di demenza con perdita dell’autosufficienza. Risulta quindi evidente la ne- cessità di mettere in atto inter- venti finalizzati allo svolgimen- to di processi di cura più appro- priati, rapidi, efficienti ed ef- ficaci. In provincia di Pavia si sono verificati, dall’anno 2002 all’anno 2011, 21.667 even- ti cerebrovascolari acuti. Nella maggioranza dei casi il paziente viene trasportato al pronto soc- corso dell’ospedale senza l’in- tervento di personale sanita- rio ed il ricorso al 118 è ancora marginale. Nel mese di maggio l’Azienda Sanitaria Locale di Pavia, con la partecipazione dei quattordi- ci Club Rotariani del territorio, ha dato avvio alla campagna di comunicazione “STOP all’ictus” che mediante la diffusione, at- traverso canali di distribuzio- ne differenziati, di manifesti e card informative si propone di aiutare i cittadini a riconoscere alcuni semplici sintomi dell’ic- tus e ad attivare in tempo uti- le il 118. La campagna informativa è sta- ta presentata ai media locali con una conferenza stampa te- nutasi a Pavia, venerdì 18 mag- gio, presso la sede dell’ASL. Alla conferenza stampa hanno partecipato Alessandro Mauri, Direttore Generale dell’Azien- da Sanitaria Locale della pro- vincia di Pavia, Giuseppe Micie- li, Direttore del Dipartimento Neurologia d’Urgenza dell’I.R.C. C.S. Fondazione Istituto Neu- rologico “C. Mondino” di Pavia, Alberto Zoli, Direttore Genera- le AREU 118, Azienda Regiona- le Emergenza Urgenza ed espo- nenti Rotary International Di- stretto 2050 Lomellina Ticino.
  • 10. 18 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 19 Rottura di un vaso sanguigno ICTUS Come prevenirlo Cos’è L’ictus è un disturbo della circolazione del sangue nel cervello causato da: ISCHEMIA, INFARTO CEREBRALE 85% dei casi Chiusura di un’arteria dovuta ad un embolo o ad un coagulo (trombosi), che impedisce il flusso sanguigno EMORRAGIA 15% dei casi Rottura di un vaso sanguigno C r 5 D S 1 2 3 4 5 Cosa fare 1. non perdere tempo 2. chiamare il 118, che assicurerà il trasporto immediato presso la struttura sanitaria più adeguata non fumare non eccedere con l’alcool dimagrire (nel caso di peso ecces sottoporsi a controlli periodici pre invito_ICTUS_10x21.indd 1 4-05-2012 1 Cos’è L’ictus è un disturbo della circolazione del sangue nel cervello causato da: ISCHEMIA, INFARTO CEREBRALE 85% dei casi Chiusura di un’arteria, dovuta ad un embolo o ad un coagulo (trombosi), che impedisce il flusso sanguigno EMORRAGIA 15% dei casi Rottura di un vaso sanguigno Come riconoscerlo 5 SINTOMI D’ALLARME Si ha un’IMPROVVISA: 1. perdita di forza o di sensibilità (ad un braccio, una gamba, a metà corpo, alla faccia, anche con deviazione della bocca,...) 2. difficoltà nel mantenere l’equilibrio 3. confusione o disturbo della parola (difficoltà a capire e ad esprimersi) 4. difficoltà nel vedere (annebbiamento, perdita della vista anche parziale, ecc.) 5. cefalea violenta Cosa fare 1. non perdere tempo 2. chiamare il 118, che assicurerà il trasporto presso la struttura sanitaria più adeguata Come prevenirlo • non fumare • non eccedere con l’alcool • fare attività fisica in modo costante • tenere sotto controllo la pressione • scegliere un’alimentazione sana, povera di grassi e sale, ricca di frutta e verdura • dimagrire (nel caso di peso eccessivo) • sottoporsi a controlli periodici presso il proprio medico di fiducia • seguire i consigli del medico • prendere regolarmente i farmaci prescritti dal medico
  • 11. 20 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 21 IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO NELLA NOSTRA REALTA’ Il 14 marzo si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale la Direzione Genera- le dell’ASL ha annunciato di aver richiamato l’attenzione dell’Au- torità per le Garanzie nelle Co- municazioni, della Commissio- ne Parlamentare di Vigilanza sul Servizio Pubblico televisivo e del Ministero della Salute circa i potenziali effetti negativi dei messaggi pubblicitari trasmes- si sulle reti televisive nazionali e locali afferenti alla possibilità “di giocare e vincere consistenti somme di danaro tramite lotte- rie, poker on line, gratta e vin- ci, ecc. ”. A tal proposito, giova ricordare che è un gioco d’azzardo quel- lo in cui: 1. si scommette dena- ro o un oggetto di valore; 2. la scommessa è irreversibile, una volta fatta la puntata non è più possibile ritirarla; 3. il risulta- to del gioco dipende principal- mente dalla fortuna, ovvero dal caso; 4. si sta giocando d’azzar- do ogni volta che si rischiano soldi, oppure oggetti di valore, in un gioco che dà la possibilità di vincere più di quanto si scom- mette, ma il cui esito è incerto. PERCHÈ SI GIOCA 1. Il gioco soddisfa molteplici bisogni emotivi: il bisogno di stare bene, di distrarsi, di non pensare, di divertirsi 2. In momenti difficili della vita, il gioco può svolgere una funzione antidepressiva 3. La ricerca di un guadagno fa- cile, per risolvere problemi economici o difficoltà perso- nali e/o familiari 4. Ricerca di sensazioni forti Il gioco d’azzardo patologico si inserisce nella categoria del di- sturbo del controllo degli im- pulsi. L’impulsività è caratterizzata da: 1. ricerca di sensazioni forti 2. orientamento esclusivo verso il presente 3. ridotta capacità di ritardare la gratificazione 4. disinibizione comportamentale 5. tendenza ad annoiarsi 6. sensibilità alla ricompensa 7. edonismo (ricerca del piacere) 8. scarsa capacità di pianifica- zione. Il giocatore patologi- co è una persona progressiva- mente e cronicamente inca- pace di resistere all’impulso di giocare. Il suo comporta- mento può compromettere le relazioni affettive (partner, famiglia, amici), sociali e la- vorative. COME SI COMPORTA IL DI- PARTIMENTO DIPENDENZE Il Ser. D. dell’ASL di Pavia dopo un colloquio di accoglienza e di valutazione della domanda, in- traprende - in accordo con il pa- ziente - una fase di comprensio- ne e valutazione che sfocia in una diagnosi multidisciplinare. Questa parte di percorso avviene nelle tre sedi operative di Pa- via, Vigevano e Voghera durante la normale attività istituziona- le e nei normali orari di apertu- ra. Le offerte terapeutiche sono sia individuali (psicoterapia, sostegno psico-sociale, farma- cologiche) che di gruppo. Uno spazio di ascolto e di sostegno viene offerto anche ai familia- ri. Nell’anno 2012 vi è stata una attenta programmazione sulle problematiche legate al gioco d’azzardo da parte del Diparti- mento Dipendenze dell’Asl di Pa- via, che ha permesso di far par- tire (per il momento presso la sede operativa di Pavia) il primo gruppo per giocatori patologi- ci di pazienti in carico con dia- gnosi di disturbo compulsivo- impulsivo. Gli incontri di gruppo rivolti ai pazienti sono articola- ti in otto momenti settimanali, di tipo informativo e psico edu- cativo, della durata di due ore (16.00/18.00) e contempora- neamente sono offerti ai fami- liari tre momenti informativi di
  • 12. 22 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 23 A Pavia dei 51 soggetti in cura per gioco d’azzardo 29 sono arrivati nel 2011 (nuovi casi - 11 femmine e 18 maschi). A Vigevano i nuovi casi sono stati 8 (1 femmina e 7 maschi). A Voghera ci sono stati 7 nuovi casi (tutti maschi). Età media pazienti - Totale ASL suddivisi per sesso: ANDAMENTO NUMERO CASI TOTALE ASL DAL 2007 AL 2011 un ora e trenta ciascuno (16.30 /18.00). Tale progetto viene ri- proposto (due cicli) nell’arco dell’anno, onde permettere alle persone di nuova accoglienza di partecipare con un margine di tempo abbastanza contenu- to e non troppo distante dal- la formulazione della diagnosi e di un programma terapeutico individuale. Ai pazienti che fre- quentano il gruppo si consiglia di mantenere il terapeuta indivi- duale del servizio stesso (psico- logo di riferimento) per consen- tire loro di affrontare situazio- ni specifiche che non possono rientrare nel contesto di grup- po. Nel lavoro effettuato pres- so il Ser. D. si è potuto consta- tare che attraverso un percorso psicologico individuale e la par- tecipazione ai gruppi vi è stato nei giocatori patologici un mi- glioramento dei rapporti affet- tivi, un maggior riconoscimento dei propri bisogni e una mag- gior consapevolezza dei propri limiti, ponendosi obiettivi più facilmente raggiungibili in pre- senza di un distacco dall’attività di gioco compulsivo. Sede operativa F M Totale Pavia 14 37 51 Vigevano 1 8 9 Voghera 15 15 Totale 15 60 75 ALCUNI DATI Numero totale casi 2011 suddivisi per sede e sesso: Sesso Età media DS Età minima Età massima F 56,53 12,46 29 73 M 42,98 11,50 19 80 Anno N pazienti 2007 21 2008 34 2009 43 2010 65 2011 75 Per saperne di più: dr. Paolo Sanbartolomeo Tel. 0382. 431766 paolo_sanbartolomeo@asl. pavia.it
  • 13. 24 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 25 AMBULATORIO PEDIATRICO del sabato mattina Fra gli obiettivi prioritari dell’Azienda Sanitaria Loca- le della provincia di Pavia vi è la promozione di iniziative utili a favorire l’accesso ai servizi da parte dei cittadini, avendo par- ticolare riguardo alle fasce più fragili della popolazione. In quest’ottica, d’intesa con i Pediatri di Famiglia operanti in ambito provinciale, è stato atti- vato – in via sperimentale – un ambulatorio pediatrico per le patologie acute e non differibi- li del bambino, aperto il sabato mattina nelle sedi di Pavia e Voghera. L’obiettivo dell’inizia- tiva è quello di offrire alle fami- glie l’opportunità di usufruire di un servizio territoriale pediatri- co anche in una giornata in cui, di norma, non sarebbe previsto. L’accesso è completamente gra- tuito. Il progetto si aggiunge ad una serie di iniziative già in atto, fi- nalizzate a migliorare il percorso assistenziale del bambino che, nello specifico, prevedono: • il prolungamento degli orari di apertura della maggior par- te degli ambulatori pediatrici di famiglia fino alle 19.00 per 2 pomeriggi settimanali; • la formazione dei medici di continuità assistenziale (guardia medica) sulle pato- logie pediatriche. È importante la collaborazione Campagna contro HIV e malattie sessualmente trasmissibili Campagna provinciale di prevenzione e diagnosi precoce dell’infezione da HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili L’A.S.L. della provincia di Pa- via promuove la prevenzione e la diagnosi precoce dell’infe- zione da HIV, responsabile della Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (AIDS), e la preven- zione delle malattie sessualmen- te trasmissibili, secondo le indi- cazioni del progetto di Regione Lombardia con decreto n. 11572 del 16 novembre 2010: “Sorve- glianza e controllo dell’infezio- ne da HIV: determinazioni per il potenziamento delle attività di screening e diagnosi precoce.” Sedi L‘accesso è LIBERO presso le se- guenti sedi ASL: Pavia V.le Indipendenza, 5 ambulato- rio n. 6 – MARTEDÌ e GIOVEDÌ dalle 15.00 alle 17.00 SABATO previo appuntamento telefonico Vigevano V.le Montegrappa, 5 - piano ter- ra - 1° ambulatorio VENERDÌ dalle 9.30 alle 11.30 Voghera V.le Repubblica, 88 - piano terra - ambulatorio n. 27 VENERDÌ dalle 14.00 alle 16.00 Screening HIV Lo screening HIV si realizza me- diante: • un colloquio informativo preliminare • l’esecuzione, qualora necessa- rio, del test rapido per la ri- cerca degli anticorpi anti-HIV • un colloquio informativo di restituzione dell’esito del test HIV. Lo screening HIV, ANONIMO e GRATUITO, è rivolto a uomini e donne a partire dai 14 anni di età. La persona interessata può anche contattare il Gli operatori del numero verde (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.30) forniscono tutte le informa- zioni per gli approfondimenti del caso. Per saperne di più: e-mail: HIV@asl.pavia.it Per le patologie acute e indifferibili dei bambini da parte di tutti per utilizzare al meglio queste ulteriori opportu- nità assistenziali offerte ai no- stri bambini. A chi è rivolto Ai bambini di età 0-14 anni che presentano una malattia acuta per la quale si rende necessaria una visita medica non differibile al lunedì mattina. Come fare per accedere al servizio Presentarsi all’ambulatorio muni- ti di tessera sanitaria del bambi- no ed esprimere consenso al trat- tamento dati secondo la norma- tiva vigente in tema di privacy. PAVIA Viale Montegrappa, 3 VOGHERA Via Barenghi, 28 Orario: sabato, dalle ore 9.00 alle ore 11.45 Il servizio è attivato in via sperimentale fino al 31 dicembre 2012; sarà sospeso nel mese di agosto e nella giornata di sabato 8 dicembre. Il numero di bambini ammessi alla visita sarà programmato in coerenza con la fascia oraria di funzionamento dell’ambulatorio.
  • 14. 26 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 27 no consentito la costituzione della Centrale Operativa, sia per il territorio di Pavia, sia per il territorio di Lodi. Tale modello integrato rappre- senta una soluzione organizza- tiva innovativa che realizza la condivisione di risorse, evita la duplicazione di infrastrutture dell’ASL di Pavia è organizzato con il sistema di Centrale Ope- rativa e pertanto possiede una infrastruttura tecnologica che ha tutti i requisiti ritenuti indi- spensabili per l’integrazione ed il funzionamento in rete con il sistema 118 e con altri sistemi aziendali. La necessità per l’ASL di Lodi di procedere ad una centraliz- zazione delle richieste del pro- prio servizio di Continuità As- sistenziale ha condotto ad uno studio di fattibilità ed alla successiva definizione di azio- ni che, con l’implementazione di risorse già disponibili, han- La Centrale sovraprovinciale per la gestione delle richieste di Continuità Assistenziale In attuazione degli indirizzi regionali di programmazione per l’anno 2012, con riferimento alla riorganizzazione dei servizi di emergenza–urgenza 118, già avviata sul territorio regionale dal 2011, l’ASL di Pavia e l’ASL di Lodi, con la collaborazione dell’AREU, hanno sviluppato una progettualità finalizzata alla co- stituzione di una Centrale so- vraprovinciale per la gestione delle richieste di Continuità As- sistenziale (ex Guardia Medica) provenienti dal territorio. Già dall’anno 2000, il servi- zio di Continuità Assistenziale Per saperne di più: dott.ssa Giovanna Crea Tel. 0382.431339 giovanna_crea@asl.pavia.it Direttore Generale dell’ASL di Lodi ed il dr. Alberto Zoli, Di- rettore Generale dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza AREU 118, il dr. Guido Fonta- na, Direttore Sanitario dell’Asl di Pavia, la dott.ssa Giovan- na Crea, Responsabile Centrale Operativa Continuità Assisten- ziale di Pavia e il dr. Maurizio Raimondi, Responsabile SSEU 118 di Pavia. per realtà territoriali contigue e consente di assicurare una efficace ed appropriata rispo- sta alle esigenze assistenzia- li territoriali in un sistema in- tegrato a rete, in linea con gli indirizzi regionali di program- mazione dettati dalla D. G.R. 2633 del 6 dicembre 2011. Giovedì 29 marzo 2012 si è te- nuta, presso la sede dell’ASL di Pavia, la Conferenza Stampa di presentazione della Centra- le sovraprovinciale. Sono inter- venuti il dr. Alessandro Mau- ri, Direttore Generale dell’ASL di Pavia, il dr. Claudio Garbelli,
  • 15. 28 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 29 COME DIFENDERSI DAL CALDO L’Azienda Sanitaria Locale del- la provincia di Pavia, sul- la base delle indicazioni prove- nienti dalla Regione Lombardia, nella stagione estiva che con il fenomeno di elevate temperatu- re anche per periodi prolungati può comportare un pericolo per alcune fasce di popolazione, è impegnata nella realizzazione di un piano di interventi che, va- lorizzando i punti di offerta sa- nitaria e socio sanitaria presenti nel territorio, assicuri il neces- sario coordinamento e le conse- guente integrazione funzionale. Il piano di interventi per la sta- gione estiva intende tutelare la popolazione a rischio, rappre- sentata soprattutto dalle perso- ne di età superiore ai 75 anni e/o con patologie complesse e gravi a rischio di scompenso in condizioni di emergenza caldo. Il dettaglio delle azioni previ- ste è contenuto nel Piano Tute- la persona Fragile-Estate 2012 pubblicato sul sito web www.asl.pavia.it Sul sito è possibile trovare an- che una serie di consigli pratici per prevenire ed affrontare i pe- ricoli del caldo estivo. L’A. S.L. Ha attivato anche il numero verde 800.034933 QUANDO IL CALDO E’ UN PERICOLO? 1. Quando la temperatura esterna supera i 32-35 gradi. 2. Quando l’alta umidità impedisce la regolare sudorazione. 3. Quando la temperatu- ra in casa è superiore a quella esterna (locali poco ventilati, tetti e solai non ben isolati). Piano per la tutela della persona fragile Rapporto sulle attività di prevenzione dell’A.S.L. di Pavia L’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Pavia in- tende offrire ai portatori di in- teresse e alla popolazione ge- nerale uno strumento di consul- tazione e di riflessione circa le attività di prevenzione messe in atto e orientate ad ottenere un “guadagno di salute” dimostra- to mediante prove di efficacia. A tal fine è stato predisposto il “Rapporto sulle attività di pre- venzione dell’A. S.L. di Pavia”. Il ruolo di “regia” dell’Azienda Sanitaria Locale non può pre- scindere dal coinvolgimento di tutti i soggetti “portatori di in- teresse” e della valorizzazione delle loro osservazioni/propo- ste, in una logica di confronto, di alleanze e di corresponsabi- lità con gli attori del sistema provinciale. Per saperne di più consulta il documento sul sito web dell’A. S.L. www.asl.pavia.it
  • 16. 30 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 31 Ecco una serie di consigli pratici per prevenire e affrontare i pericoli del caldo estivo. Questi con- sigli, validi per tutti, sono rivolti in particola- re alle persone della terza età e ai disabili che, per la loro condizione fisica, sono più esposti ai disturbi provocati dalle temperature eccessive. Conoscere il rischio è sempre il primo passo per prevenirlo. I CONSIGLI CONTRO IL CALDO 1. Ricordati di bere 2. Evita di uscire e di svolgere attivi- tà fisica nelle ore più calde del giorno (dalle 11.00 alle 17.00) 3. Apri le finestre dell’abitazione al mat- tino e abbassa le tapparelle o socchiu- di le imposte 4. Rinfresca l’ambiente in cui soggiorni 5. Ricordati di coprirti quando passi da un ambiente molto caldo a uno con aria condizionata 6. Quando esci, proteggiti con cappellino e occhiali scuri; in auto, accendi il cli- matizzatore, se disponibile; e in ogni caso usa le tendine parasole, specie nelle ora centrali della giornata 7. Indossa indumenti chiari, non ade- renti, di fibre naturali, come ad esempio lino e cotone; evita le fibre sintetiche che impediscono la tra- spirazione e possono provocare irri- tazioni, pruriti e arrossamenti 8. Bagnati subito con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore, per abbas- sare la temperatura corporea 9. Consulta il medico se soffri di pres- sione alta (ipertensione arteriosa) e non interrompere o sostituire di tua iniziativa la terapia 10. Non assumere regolarmente inte- gratori salini senza consultare il tuo medico curante 10 REGOLE D’ORO PER AFFRONTARE IL CALDO Misure di prevenzione delle allergie da Ambrosia nella provincia di Pavia L’ambrosia è una pianta erba- cea annuale che negli ultimi anni si è andata sempre più dif- fondendo nel territorio della no- stra provincia ed è causa di al- lergia in una elevata percentua- le di popolazione. La malattia si manifesta con sintomi: • nasali quali prurito, goccio- lamento, starnuti, senso di naso chiuso; • oculari quali lacrimazione, prurito; • respiratori quali tosse, asma. Recenti pubblicazioni scientifi- che hanno evidenziato che valo- ri pari a 20 granuli /m3 (metro cubo) di aria costituisce il valo- re soglia oltre il quale la mag- gior parte dei soggetti sensibi- lizzati presentano sintomi di al- lergia. I dati derivanti dal mo- nitoraggio aerobiologico hanno evidenziato che le massime con- centrazioni giornaliere di polli- ni per metro cubo di aria rileva- ti nel corso del 2011 sono state in provincia di Pavia pari a 161 pollini/m3 confermando una elevata infestazione di polline da Ambrosia. L’adozione di efficaci metodi di contenimento, come ad esempio lo sfalcio delle aree infesta- te nei periodi antecedenti la fioritura, se estesa su un ampio territorio, rappresenta uno stru- mento efficace per contenere la dispersione del polline e limita- re la diffusione dell’infestante. Si sottolinea inoltre l’importan- za dell’adozione di tali metodi da parte di tutti gli interessati, visto che la parziale o manca- ta osservanza da parte di alcu- ni vanifica purtroppo l’impegno profuso dagli altri. Gli interventi di contenimento della pianta devono essere ese- guiti sia nelle aree di proprie- tà comunale che nelle aree di proprietà privata con particola- re attenzione a: • banchine stradali e autostra- dali; • rotatorie e agli spartitraffico in genere; • terreni incolti; • terreni coltivati a cereali dove dopo il raccolto l’Ambrosia cresce rigogliosamente; a giugno a luglio a settembre
  • 17. 32 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 33 • aree verdi abbandonate; • argini di canali e corsi d’ac- qua; • margini delle aree agricole; • aree adiacenti a ferrovie; • terre smosse dei cantieri edili; • aree industriali dismesse o abbandonate; • aree dedicate al verde pubbli- co (parchi, giardini). Gli sfalci devono essere esegui- ti in base allo stadio di svilup- po della pianta: in particola- re lo sfalcio va eseguito quan- do le piante di Ambrosia si tro- vano nello stadio che precede la fioritura, cioè prima del- la maturazione delle infiore- scenze maschili che produ- cono il polline allergizzante. Quindi lo sfalcio deve essere ef- fettuato assolutamente prima dell’emissione del polline. Lo sviluppo delle infiorescenze ini- zia nel mese di luglio e i picchi di emissione di polline si verifi- cano tra la fine di agosto e i pri- mi di settembre. L’intervento va fatto su piante mediamente alte 30 cm, con una altezza di taglio più bassa possibile. Di seguito sono riportate indi- cazioni differenziate in base al tipo di area infestata: Per quanto riguarda le aree ur- bane, cigli stradali, rotatorie, spartitrafffico, ecc. è possibile eseguire due sfalci: • il primo alla fine di luglio in- dicativamente nell’ultima set- timana per evitare di rag- giungere livelli di polline ca- paci di provocare allergia; • il secondo verso la fine di agosto per contenere i ricacci o rimuovere le nuove piante che nel frattempo si sono svi- luppate Per quanto riguarda le aree in ambito agricolo può essere suf- ficiente un singolo intervento da effettuarsi nella prima metà di agosto, intervenendo sempre prima della fioritura. Un intervento tardivo su pian- te già fiorite è dannoso in quanto si va a favorire addirit- tura la dispersione di polline. Sono ammesse inoltre altre ope- razioni quali il diserbo, pre- stando particolare attenzione all’epoca di intervento, all’at- trezzatura, alla dose di principio attivo e alla percentuale di co- formulati. Si interviene quando la pianta è alta circa 20 cm uti- lizzando diserbanti a basso im- patto ambientale e scarso effet- to residuale come ad esempio il principio attivo Glifosate. In ambito urbano sono applica- bili altri metodi quali: • estirpamento. E’ consiglia- to in aree con poche piante di Ambrosia e consente l’era- dicazione pressochè totale dell’infestazione; • pacciamatura. Può essere uti- le per il contenimento di su- perfici limitate utilizzando sottoprodotti organici come paglia, corteccie triturate ecc. o effettuando la coper- tura del terreno con appositi teli in plastica. Per saperne di più: Dipartimento Prevenzione Medico - ASL di Pavia Tel. 0382.432430 – 432418 Foglia pagina inferiore Ambrosia Artemisia Foglia pagina superiore Ambrosia Artemisia L’ASL incrementA I controlli L’Azienda Sanitaria Locale del- la Provincia di Pavia, in linea con le indicazioni di Regione Lombardia, promuove due pro- getti finalizzati all’incremento quali-quantitativo dei control- li del Dipartimento di Preven- zione Medico mediante l’utiliz- zo dei proventi derivanti dall’at- tività sanzionatoria svolta dal medesimo. Il primo progetto ri- guarda l’area dell’Igiene Pubbli- ca con particolare riferimento all’igiene degli alimenti; il se- condo progetto interessa l’area della Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro. I pro- getti sono stati condivisi con la RSU e le Organizzazioni Sin- dacali aziendali interessate. Per quanto concerne i controlli rela- tivi al settore alimentare vi è da osservare che, da sempre, molte attività nell’ambito della som- ministrazione di alimenti e be- vande si svolgono durante le ore serali o nei fine settimana (bar, ristoranti, agriturismi, manife- stazioni varie). Per questa ra- gione il progetto di incremen- to dell’attività prevede che l’attività ispettiva, di control- lo e di supporto amministra- tivo venga effettuata in fasce orarie non ordinarie di lavoro. Nell’area della Prevenzione e si- curezza negli ambienti di lavoro saranno incrementati i control- li nei seguenti comparti: – co- struzioni; – agricoltura; – me- talmeccanica. Particolare atten- zione sarà dedicata: – ai rischi infortunistici più rilevanti quali cadute dall’alto, seppellimento, utilizzo di attrezzature/impianti ed esposizione ad agenti chimi- ci; – allo stato di salute dei la- voratori, in riferimento al rischio di contrarre una malattia pro- fessionale. I controlli sullo sta- to di salute dei lavoratori saran- no effettuati attraverso verifiche approfondite sulla sorveglianza sanitaria attuata dalle aziende. Anche nell’ambito della pre- venzione e sicurezza negli am- bienti di lavoro, al fine di mi- gliorare l’efficacia degli inter- venti, l’incremento dell’attivi- tà di controllo verrà effettuata in fasce orarie non ordinarie di lavoro, compreso il sabato. L’A. S.L. di Pavia è, altresì, impe- gnata nella diffusione ed appli- cazione nelle aziende dei com- parti sopra indicati, di linee gui- da ed indirizzi regionali e di al- tri strumenti definiti a livello lo- cale in collaborazione con enti ed istituzioni territoriali interes- sati ai comuni obiettivi di sicu- rezza e salute dei lavoratori. Al fine di assicurare qualità e stan- dardizzazione degli interventi messi in atto sull’intero ambi- to territoriale di competenza, è previsto l’utilizzo – da parte de- gli operatori deputati ai control- li – di strumenti condivisi (mo- duli, schede, check list, ecc.). Verrà, infine, garantita una rigo- rosa verifica dell’attività svolta e delle metodologie adottate nel corso dei controlli effettuati.
  • 18. 34 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 35 Cosa fare per contrastare le zanzare L’arrivo dell’estate coincide con la presenza nei centri urbani di numerosi insetti in- festanti e di zanzare causa di disagi alla popolazione anche di notevole intensità e pertan- to l’avvio di campagne per il contenimento di zanzare ren- de opportuno richiamare alcuni aspetti importanti per un’azio- ne omogenea e uniforme in tut- ta la provincia. Le infezioni vi- rali trasmesse da zanzare e zec- che come la febbre da Chikun- gunya, la Dengue, la malattia di Lyme, le Rickettsiosi hanno fatto sorgere la necessità di in- dicare alcune misure di lotta per il contenimento delle zan- zare nei nostri centri urbani. In particolare la febbre da vi- rus Chikungunya è una malat- tia virale trasmessa da nume- rose specie di zanzare ma so- prattutto da una zanzara nota come zanzara tigre che si pre- senta vistosamente tigrata di bianco e nero, e punge a diffe- renza delle comuni zanzare, du- rante il giorno e non solamente all’alba o al tramonto. La ma- lattia è caratterizzata dall’in- sorgenza di febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito, dolori articolari e talvolta da macchie emorragiche cutanee. Conside- rata la sua potenziale perico- losità ed aggressività verso la popolazione si ritiene opportu- no ribadire alcuni aspetti rite- nuti essenziali per il suo conte- nimento. Campagne di disinfestazione › Trattamenti adulticidi da pre- vedere, nel periodo inverna- le, contro le zanzare svernan- ti, a distanza di 20 giorni l’uno dall’altro, utilizzando le comuni bombolette insetticide spray in luoghi quali: cantine, locali cal- daia, locali pompe sollevamento, solai, vasche settiche, camere di ispezione della rete fognaria. › Trattamenti larvicidi da pre- vedere, soprattutto, nei periodi più caldi della stagione e nel- le aree maggiormente infestate. Tra i principi attivi presenti sul mercato, i più affidabili risulta- no essere attualmente il Diflu- benzuron e il Pyriproxyfen che uniscono buona efficacia e per- sistenza di azione a una bassa tossicità. Predisposizione di ordinanze sindacali per la lotta alle zanzare Per garantire un efficace sistema di controllo delle infestazioni da zanzare è necessario controllare tutti i possibili ristagni d’acqua che, all’interno dei centri urba- ni, rappresentano il principale fattore ambientale di prolifera- zione delle zanzare e in partico- lar modo della zanzara tigre. Pertanto le amministrazio- ni comunali devono provvede- re all’adozione di ordinanze nei confronti di: › Cittadinanza cui prescrivere di non abbandonare ogget- ti o contenitori che possano raccogliere e trattenere ac- qua piovana, di procedere al regolare svuotamento di con- tenitori o in alternativa di coprirli e di mettere nei vasi portafiori o sottovasi situati all’aperto alcuni fili di rame che risultano tossici per le larve di zanzara; › Ditte che effettuano deten- zione di copertoni o attività di rottamazione auto cui pre- scrivere di conservare i coper- toni in aree coperte o di co- prirli con teloni plastici e in caso di documentata impossi- bilità, eseguire periodici trat- tamenti larvicidi e adulticidi. 1. evitare l’abbandono definiti- vo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati, com- presi terrazzi, balconi e la- strici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensio- ne nei quali possa raccoglier- si acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua sta- gnante anche temporanea; 2. procedere, ove si tratti di con- tenitori non abbandonati ben- sì sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effetti- vo, allo svuotamento dell’even- tuale acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli idrici a se- guito di pioggia; diversamen- te, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o co- perchio a tenuta o allo svuota- mento giornaliero, con divie- to di immissione dell’acqua nei tombini; non si applicano tali prescrizioni alle ovitrappole in- serite nel sistema regionale di monitoraggio dell’infestazione; 3. trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, poz- zetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spa- zi di proprietà privata, ricor- rendo a prodotti di sicura ef- ficacia larvicida. La periodici- tà dei trattamenti deve essere congruente alla tipologia del prodotto usato, secondo le in- dicazioni riportate in etichetta; indipendentemente dalla perio- dicità, il trattamento è pratica- to dopo ogni pioggia. In alter- nativa, procedere alla chiusu- ra degli stessi tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccol- ta delle acque meteoriche con rete zanzariera che deve essere opportunamente mantenuta in condizioni di integrità; 4. tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, ster- pi e rifiuti di ogni genere, in modo da impedire lo scarico di immondizie e di altri rifiu- ti e sistemandoli inoltre in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza; 5. provvedere nei cortili e nei terreni scoperti dei centri abi- Provvedimenti per la prevenzione e il controllo delle malattie trasmesse da insetti vettori e in particolare dalla zanzara tigre rivolta a: Privati cittadini, amministratori condominiali, società che gestiscono aree di centri commerciali, gestori di multisale cinematografiche, ecc.
  • 19. 36 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 37 tati, e nelle aree ad essi confi- nanti incolte od improduttive, al taglio periodico dell’erba. Soggetti pubblici e privati gesto- ri, responsabili o che comunque ne abbiano l’effettiva disponibi- lità di scarpate ferroviarie, scar- pate e cigli stradali, corsi d’ac- qua, aree incolte e aree dismesse 1. mantenere le aree libere da sterpaglie, rifiuti o altri ma- teriali che possano favorire il formarsi di raccolta d’acqua stagnanti. Conduttori di orti 1. eseguire l’annaffiatura diret- ta, tramite pompa o con con- tenitore da riempire di volta in volta e da svuotare com- pletamente dopo l’uso; 2. sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di pla- stica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’ac- qua in caso di pioggia; 3. chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi gli eventuali serbatoi d’acqua. Proprietari, responsabili, sogget- ti che comunque ne abbiano l’ef- fettiva disponibilità di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali con particolare rife- rimento ai soggetti che svolgono attività di rottamazione e di stoc- caggio di materiali di recupero 1. adottare tutti i provvedimen- ti efficaci a evitare che i ma- teriali permettano il formar- si di raccolte d’acqua, quali a esempio lo stoccaggio dei materiali al coperto, oppure la loro sistemazione all’aper- to ma con copertura tramite telo impermeabile fissato e ben teso onde impedire rac- colte d’acqua in pieghe e av- vallamenti, oppure svuota- mento delle raccolte idriche dopo ogni pioggia; 2. assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano appli- cabili i provvedimenti di cui sopra, trattamenti di disinfe- stazione dei potenziali foco- lai larvali da praticare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica. Gestori di depositi di co- pertoni 1. stoccare i copertoni, dopo averli svuotati di eventua- li raccolte d’acqua al loro in- terno, al coperto o in con- tainers dotati di coperchio o, se all’aperto, proteggerli con teli impermeabili in modo tale da evitare raccolte d’ac- qua sui teli stessi; 2. svuotare i copertoni da even- tuali residui di acqua acci- dentalmente rimasta al loro interno, prima di consegnarli alle imprese di smaltimento, di rigenerazione e di commercia- lizzazione. Responsabili di cantiere 1. evitare raccolte di acqua in bi- doni e altri contenitori; qualo- ra l’attività richieda la disponi- bilità di contenitori con acqua, questi debbono essere dotati di copertura ermetica, oppure debbono essere svuotati com- pletamente con periodicità non superiore a 5 giorni; 2. sistemare i materiali necessa- ri all’attività e quelli di risulta in modo da evitare raccolte d’acqua; 3. provvedere, in caso di sospen- sione dell’attività del cantiere, alla sistemazione di tutti i mate- riali presenti in modo da evitare raccolte di acque meteoriche. All’interno di cimiteri 1. qualora non sia disponibile ac- qua trattata con prodotti lar- vicidi, i vasi portafiori devo- no essere riempiti con sabbia umida, al posto dell’acqua. In caso di utilizzo di fiori finti il vaso dovrà essere comunque ri- empito di sabbia, se collocato all’aperto. Per saperne di più: dott. Giuseppe Imperiale Tel. 0382.432489 giuseppe_imperiale@asl.pavia.it Problematiche ambientali IDipartimenti di Prevenzio- ne Medico e Veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Pavia han- no pianificato la propria at- tività, già dal 2008, ponen- do particolare attenzione alle aree industriali presenti in Lo- mellina, in particolare per le aree di Parona, di Sannazzaro dé Burgondi e di Ferrera Erbo- gnone. In ragione dell’importanza e del peso degli insediamenti presenti hanno classificato le attività presenti come priorita- rie nella programmazione delle attività di vigilanza e control- lo diretta ai luoghi di vita e di lavoro. Tra le iniziative messe in atto recentemente, si segnalano quelle relative alla costituzione di un tavolo di concertazione e quelle relative all’attivazione di studi epidemiologici. Tavolo di concertazione per problematiche ambientali Comune di Parona I Dipartimenti di Prevenzione Medico e Veterinario dell’ASL partecipano al Tavolo di con- certazione interistituziona- le per le problematiche am- bientali di Parona, presieduto dall’Assessore all’Ambiente del- la Provincia di Pavia. Nel corso dell’ultima seduta è stato pre- sentato il progetto di indagi- ne sull’area della Lomellina re- datto da ARPA Lombardia nelle sue varie articolazioni (Diparti- menti di Pavia e Milano; Setto- ri Aria e Agenti Fisici, Laboratori e Attività Produttive) ed è stata proposta l’estensione alla par- tecipazione al tavolo di concer- tazione degli altri Comuni della Lomellina interessati alle stesse problematiche ambientali. Studio Epidemiologico Raffi- neria ENI Sannazzaro Nel mese di maggio presso l’ASL di Pavia si è costituito un tavo- lo di lavoro - con la partecipa- zione di rappresentanti dell’ASL, dell’ARPA, del Comune di San- nazzaro, del Comune di Ferrera
  • 20. 38 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 39 Erbognone e dell’Eni - in con- siderazione del contenuto del Decreto del Ministro dell’Am- biente e della Tutela del Ter- ritorio e del Mare, di concer- to con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, n.° 1014 del 31 dicembre 2010 che, nel decretare la compatibilità am- bientale e la autorizzazione al successivo esercizio relativa- mente al progetto “Nuovo Im- pianto EST – Eni Slurry Techno- logy” da realizzare nella Raffi- neria di Sannazzaro dé Burgon- di, dettava, nel contempo, una serie di prescrizioni. Tra queste rivestono aspetti di particolare interesse per l’ASL quelle che prevedono l’avvio di una indagine epidemiologica sui Comuni di Sannazzaro de’ Burgondi e Ferrera Erbognone ed il monitoraggio della salute pubblica con modalità concor- date con la Regione e le Auto- rità competenti. L’ASL con ENI ed ARPA ed in accordo con i Sindaci dei sud- detti Comuni, ha valutato la possibilità di disegnare uno studio epidemiologico che va- luti retrospettivamente i dati a disposizione ma che permet- ta anche un monitoraggio pro- spettico della popolazione. A tal fine si è reso necessario identificare una primaria istitu- zione di ricerca che possa col- laborare alle diverse fasi di re- alizzazione dello studio, dal suo disegno, alla parte pratica di realizzazione, alla elaborazio- ne dei dati da un punto di vista statistico. In particolare, tale istituzione è stata individuata nel Dipartimento di Sanità Pub- blica e Neuroscienze dell’Uni- versità degli Studi di Pavia (Di- rettore prof. Marcello Imbriani) con la sezione di Igiene, di Bio- metria e Statistica e di Medicina del Lavoro. Per saperne di più: dr. Luigi Camana Direttore Dipartimento Prevenzione Medico Tel. 0382.432602 luigi_camana@asl.pavia.it I programmi innovativi dell’ASL di Pavia nell’area della Psichiatria Una delle macro aree proget- tuali in cui è attualmente im- pegnata l’Azienda Sanitaria Loca- le della provincia di Pavia riguar- da la salute mentale, con proget- ti innovativi rivolti ai cittadini affetti da disturbi psichiatrici in tutte le fasce di età, dall’infanzia all’età adulta. Dopo il tema del- la neuropsichiatria infantile, af- frontato nel numero precedente di Qui ASL Pavia, prosegue in questo numero l’approfondimento relati- vo ai progetti innovativi nell’area della psichiatria adulti. Sono 4 i programmi innovativi at- tualmente in corso di attuazione, di questi, i primi 3 rappresentano la prosecuzione di interventi rifi- nanziati dalla Regione Lombardia, mentre l’ultimo si riferisce ad una nuova progettualità (vedi tabella). Intervento integrato di presa in carico di soggetti con esor- dio psicotico e con vulnerabili- tà clinica per disturbi psicotici Progetto Epochè, implementa- zione di un network provincia- le per un inserimento lavora- tivo di persone con sofferenza mentale Progetto diurno di riabilitazio- ne integrata per soggetti con disturbi psichiatrici gravi Disturbi di personalità: riconoscimento-assessment- trattamento Finanziati con decreto del- la Direzione Generale Sani- tà n. 4700 del 12.5.2009 in attuazione della D.G.R. n. 8501 del 26.11.2008. Rifi- nanziati con decreto n. 2638 del 28.3.2012 in attuazio- ne della D.G.R. n. 2633 del 6.12.2011 Finanziato con decreto n. 2638 del 28.3.2012 in at- tuazione della D.G.R. n. 2633 del 6.12.2011
  • 21. 40 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 41 Programma Innovativo Territoriale: “Intervento integrato di presa in cari- co di soggetti con esordio psicotico e con vulnera- bilità clinica per disturbi psicotici” Attivato presso il Dipartimen- to Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera di Pavia, in colla- borazione con il Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria dell’Università di Pavia, ha come obiettivo ultimo il riconoscimento dei soggetti a rischio per un esordio psicotico e l’attuazione degli interventi preventivi per scongiurare l’evo- luzione psicotica. Il progetto ha potuto giovarsi della collabora- zione degli Istituti di Psichia- tria dell’Università di Londra e di Bonn, i 2 centri dove in Eu- ropa si sono sviluppate le espe- rienze più significative ed effi- caci di intervento precoce. Nel dettaglio ci si propone di: 1. introdurre nuove metodologie per il riconoscimento e l’ in- tercettazione, all’interno delle popolazioni genericamente a rischio (ad esempio famigliari di primo grado) e/o del gene- rico “disagio giovanile”, delle condizioni di effettivo rischio di evoluzione psicotica; 2. sensibilizzare all’ottica pre- ventiva sia i servizi (Neurop- sichiatria Infantile, servizi di Psichiatria, consultori fami- gliari, consultori spazi gio- vani, medici pediatri e di fa- miglia, servizi di tutela e pe- nale minorile) sia tutte le agenzie sociali; 3. fornire direttamente, per i casi individuati dopo valu- tazione come effettivamen- te ad alto rischio, inter- venti preventivi adeguati e percorsi di presa in carico integrati; 4. monitorare e rivalutare nel tempo i soggetti diretta- mente presi in carico dal team dedicato; 5. indagare, in popolazioni nor- mali (studenti dei licei e de- gli istituti superiori, studen- ti universitari, ecc.) la pre- senza di condizioni di stress psicologico e/o di fenomeni psicopatologici sottosoglia. Programma innovativo ter- ritoriale: “Epochè - Imple- mentazione di un network provinciale per l’inserimen- to lavorativo di persone con sofferenza mentale” Il progetto “Epochè” si è svilup- pato da una collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera di Pavia, l’ASL di Pavia, l’Associazione Cari- tas Diocesana di Vigevano e la Co- operativa CSAM di Pavia. Lo svi- luppo del progetto ha comportato la costruzione di una rete operati- va estesa a tutta la provincia e la messa a punto di una metodologia condivisa, con l’obiettivo di con- cretizzare l’inserimento lavorativo di pazienti selezionati già in carico ai CPS (Centro Psico Sociale). Il programma si è sviluppato at- traverso: • individualizzazione-tipizza- zione dei bisogni dei pazien- ti; • costruzione della rete che coinvolga strutture pubbliche e private (ad esembio agenzie interinali, associazioni di ca- tegoria ecc.; • promozione e realizzazione di incontri rivolti a cittadini, fa- miliari, operatori sociali per informazione-formazione e sensibilizzazione; • inserimento dei pazienti in at- tività produttive esistenti o avvio di nuove attività pro- duttive; • avvio di percorsi alternativi (volontariato, dote lavoro) se ritenuti più idonei ai bisogni dei pazienti. Programma innovativo ter- ritoriale: “Progetto diurno di riabilitazione integra- ta per soggetti con di- sturbi psichiatrici gravi” Il progetto, che nasce dal- la collaborazione tra il Cen- tro Diurno per la salute men- tale Cooperativa Sociale Casa del Giovane e il Dipartimen- to di Scienze Sanitarie Appli- cate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria dell’Uni- versità di Pavia, parte dal pre- supposto che il coinvolgimento attivo dei pazienti in attività di valore sociale abbia un ef- fetto significativo sulla qualità della loro vita, portando sia ad un miglioramento delle relazio- ni con la propria famiglia e con l’ambiente sociale, sia ad un miglioramento clinico con una riduzione degli scompensi e de- gli inserimenti in residenzia- lità. Si è quindi voluto speri- mentare una modalità di riabi- litazione attenta ai bisogni del malato psichiatrico grave con la creazione di occasioni di in- tegrazione sul territorio, anche attraverso il contatto con altri ambiti di fragilità (ad es. cen- tri per disabili e per anziani), in modo da offrire ai pazien- ti la reale possibilità di esse- re utili agli altri con il proprio tempo e le proprie energie. Le numerose attività realizzate per il raggiungimento degli obietti- vi specifici del progetto, oltre a coinvolgere numerose associa- zioni di volontariato, si sono concretizzate in attività di la- voro, di integrazione e di ab- battimento dello stigma con la diffusione di una mentalità più positiva nei confronti del ma- lato mentale conseguentemen- te alla sensibilizzazione e alla maggior integrazione dei pa- zienti nel territorio. Programma innovativo territoriale: “Disturbi di personalità: riconosci- mento-assessment-tratta- mento” Il progetto si avvale della col- laborazione del CIRDIP, (Cen- tro Interdisciplinare Ricerca Di- sturbi di Personalità) struttura di assoluta novità nel panora- ma dei servizi di Salute Mentale sia locale che nazionale, nata a Pavia per soddisfare un bisogno attestato dal continuo aumen- to di soggetti affetti da Distur- bi di Personalità nelle socie- tà moderne. Sarà compito degli operatori del CIRDIP effettuare tutti gli assessment di soggetti con potenziale Disturbo di Per- sonalità; provvedere alla loro presa in carico terapeutica; in- dividuare i pazienti che potran- no usufruire del percorso di cura in housing–care. Questo rappre- senta un ulteriore elemento di novità: non esistono altri pro- getti sui Disturbi di Personali- tà che prevedano un’analisi/mo- nitoraggio costante dei pazienti in regime di ricovero. L’housing- care infatti si connota in brevi periodi di degenza in una strut- tura con le caratteristiche di un appartamento protetto in cui il paziente ha la possibilità di pro- vare le sue capacità di autono- mia e gestione, supportato quo- tidianamente da una èquipe di specialisti che interviene con un programma psicoterapico mira- to e con un progetto di reinseri- mento nel proprio ambito socio- familiare. Per saperne di più: dott. ssa Barbara Russo Tel. 0382.431224 barbara_russo@asl.pavia.it
  • 22. 42 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 43 Convegno Appropriatezza d’uso dei farmaci per la continuità di cura ospedale-territorio Sabato 9 giugno 2012, si è tenuto a Pavia, presso l’Aula Magna della Fondazione IRCCS “Maugeri” un corso di formazio- ne, organizzato dall’Azienda Sa- nitaria Locale sul tema “Appro- priatezza d’uso dei farmaci per la continuità di cura ospedale- territorio”. Il corso era rivolto ai medici di medicina generale ed ai medici specialisti ospedalieri. Durante la mattinata sono stati presentati e discussi i contenu- ti del Prontuario Unico alla Di- missione della provincia di Pa- via, partecipato da rappresen- tanti della Medicina Generale e della Medicina Ospedaliera e condiviso dalle amministrazio- ni della salute (ASL e aziende erogatrici), con il fine di facili- tare l’uso equo ed appropriato delle risorse, alla luce delle più avanzate conoscenze scientifi- che, nell’ottica della continuità di cure tra ospedale e territorio. Per saperne di più: dott. ssa Mirosa Dellagiovanna Tel. 0382.431291 mirosa_dellagiovanna@asl.pa- via.it CONVEGNO TUMORI DEL COLON RETTO Cosa c’è da sapere Il tumore del colon retto è la terza neoplasia per diffusio- ne nella popolazione italiana, con circa 35.000 casi registra- ti ogni anno e 17.000 morti. Da male innominabile (o quasi) a patologia curabile ed anche addirittura guaribile. L’aumen- to della sopravvivenza dei pa- zienti colpiti dal cancro, oltre a rappresentare una svolta molto importante e un progresso de- cisivo nella storia della medici- na degli ultimi 20 anni, ha mo- dificato radicalmente il vissu- to degli stessi pazienti, facen- do crescere proporzionalmente la domanda di una migliore qua- lità sia delle cure che della vita, qualunque sia la prognosi. Gli oncologi medici e i ricer- catori sono dunque chiama- ti ad assicurare questa qualità, utilizzando terapie anticancro sempre più rispettose che con- sentano una quotidianità il più possibile “normale”. Per saperne di più: dr. Bruno Carugno Tel. 0382.431362 bruno_carugno@asl.pavia.it Sabato 19 maggio si è svolto a Pavia, organizzato dall’Azienda Sanitaria Locale e dal Diparti- mento Interaziendale Provincia- le Oncologico (DIPO), un conve- gno sul tema “Tumori del colon- retto: cosa c’è da sapere”, che ha visto la partecipazione di nu- merosi qualificati relatori.
  • 23. 44 QUI ASL PAVIA QUI ASL PAVIA 45 Riedizione del convegno “Infezione da HPV: dalla diagnosi precoce alla prevenzione primaria attra- verso la vaccinazione e lo stile di vita” Rivanazzano Terme - 21 settembre 2012 “Conferenza annuale per la Salute Mentale” Pavia - 27 ottobre 2012 “Appropriate use of biosimilar drugs (Appropria- tezza d’uso dei farmaci biosimilari)” Pavia - 8 novembre 2012 “Aggiornamenti diagnostici e terapeutici in tema di melanoma” in collaborazione con il Dipartimento Interaziendale Provinciale Oncologico (DIPO) Pavia - 24 novembre 2012 L’Azienda Sanitaria Locale, in virtù del ruolo di governance del sistema sani- tario provinciale, organizza momenti di confronto, corsi e convegni su temi di peculiare interesse per i cittadini, gli operatori e le strutture del territorio. Fra gli eventi in programma nei prossi- mi mesi si segnalano i seguenti: Per aggiornamenti sulle date e le sedi di svolgimento dei convegni organizzati dall’ASL, consulta il sito web www.asl.pavia.it I prossimi convegni dell’ASL di PAVIA Convegno Infezione da HPV: dalla diagnosi precoce alla prevenzione primaria attraverso la vaccinazione e lo stile di vita L’attenzione alla salute e al benessere femminile è sta- ta al centro del convegno tenu- tosi presso la Sala Conferenze dell’Azienda Sanitaria Locale di Pavia venerdì 29 giugno 2012. L’evento ha consentito di appro- fondire il tema “Vaccinazione anti HPV nelle donne in fascia d’età 12-13 anni ed età adulta”. La vaccinazione nei confronti del Virus HPV, responsabile della stragrande maggioranza dei casi di tumore della cervice uterina, che colpisce circa 3.500 donne in Italia ogni anno, è uno strumen- to utilissimo per la prevenzione di questa forma di cancro insie- me alle regolari visite ginecolo- giche con esecuzione del Pap- test, che permette la diagnosi precoce di eventuali anomalie. Gli esperti intervenuti in occa- sione del Convegno hanno di- scusso del ruolo della vaccina- zione nelle giovani donne, della prevenzione di genere e dell’of- ferta e somministrazione agevo- lata del vaccino. L’iniziativa si inserisce nella pro- grammazione di Regione Lom- bardia che sollecita l’attenzione delle strutture del Servizio Sani- tario Regionale verso le donne. Venerdì 29 giugno 2012 Sala Convegni ASL Pavia Viale Indipendenza, 3 - Pavia
  • 24. ASL Pavia Azienda Sanitaria Locale della provincia di Pavia Sede legale: V.le Indipendenza, 3 27100 Pavia • fax 0382.431299 www.asl.pavia.it Principali riferimenti utili CENTRALINO sede di Pavia Tel. 0382.4311-4321 CENTRALINO sede di Vigevano Tel. 0381.3331 CENTRALINO sede di Voghera Tel. 0383.6951 continuità assistenziale (Guardia Medica) Tel. 848.881818 CENTRO ASSISTENZA DOMICILIARE (Cead) Tel. 0382.432620 ufficio relazioni con il pubblico TeL. 0382.431321 per informazioni relative alle campagne di screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina, della mammella e dei tumori del colon retto per informazioni relative alle vaccinazioni e agli interventi di sorveglianza e controllo delle malattie infettive