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Corso di Interazione Uomo Macchina
AA 2013-2014
Roberto Polillo
Corso di laurea in Informatica
Università di Milano Bicocca
Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
PROGETTARE IL TESTO1
Introduzione
R.Polillo - Marzo 2014
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I testi costituiscono una componente molto
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sistema
Possono essere analizzati da diversi punti di
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(1323-26)
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R.Polillo - Marzo 2014
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“Il grado con cui esso può essere usato da
specificati utenti per raggiungere specificati
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Per esempio:
 Efficacia:comprensione accurata e completa
 Efficienza: tempo medio impiegato nella lettura
Ciò che vorremmo
 Impostare degli studi sperimentali rigorosi che ci
permettano di trarre delle indicazioni pratiche per
comporre e presentare testi in modo “ottimale”
 In pratica: definire delle misure (o indici) e studiare
come queste misure variano al variare di opportune
variabili indipendenti (es. “font”, “colore”, “lunghezza
media delle parole”, “contesto di lettura”, ecc.)
12
R.Polillo - Marzo 2014
“Legibility”
La facilità con cui riusciamo a discriminare le
singole lettere che compongono un testo
 Considera la struttura tipografica, non i
contenuti
 Può essere misurata sperimentalmente in modo
relativamente semplice
13
R.Polillo - Marzo 2014
“Readability”
Misura la sua comprensibilità complessiva
 Considera quindi la struttura linguistica: ampiezza
del lessico, sintassi e semantica
 Molto più difficile da misurare sperimentalmente
14
R.Polillo - Marzo 2014
Paratesto
R.Polillo - Marzo 2014
15
Tutto ciò che sta “accanto”, “di contorno” al
testo, al “suo servizio”
 Titoli, riassunti, tabelle, schemi, figure, decorazi
oni, ecc.
 Importantissimi per la usabilità complessiva del
testo
Font (o tipi di caratteri)
R.Polillo - Marzo 2014
16
Un insieme di caratteri con un certo stile grafico, es.:
Font: esempi
(dal primo Macintosh, circa1984)
17
R.Polillo - Marzo 2014
Terminologia
R.Polillo - Marzo 2014
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Risoluzione
R.Polillo - Marzo 2014
20
 La densità di punti elementari che
compongono una immagine
 Stampa su carta: almeno 300 dpi (dot per inch) (ma
anche 2400+); Video: 72-96 →300+ ppi (pixel per inch)
 Es. Retina display: iPhone 5s: 326 ppi, MacBook Pro:
220 ppi
Print font e screen font
R.Polillo - Marzo 2014
21
Screen font: progettati per essere ben
leggibili sul video (si parte da una griglia, e
solo in seguito si disegnano con tratti
curvilinei)
Esempio
Times New Roman
(print font)
Verdana
(screen font)
22
R.Polillo - Marzo 2014
Lettura su carta e sul video
R.Polillo - Marzo 2014
23
 La lettura sulla carta e la lettura sul video sono
molto diverse:
 Supporto e angolo di lettura differenti
 Il testo sul video ha risoluzione molto inferiore al testo
a stampa
(es. 72-96+ vs 300+ dpi)
 Su video a bassa risoluzione caratteri piccoli sono
poco leggibili
 E’ opinione comune che leggiamo più lentamente
e più faticosamente sul video che sulla carta – ma
con il miglioramento della tecnologia questa
differenza si riduce molto velocemente
Il processo di lettura
Fonte: Kevin Larson. The Science of Word Recognition
24
R.Polillo - Marzo 2014
Video
Eye tracking nella lettura di un testo sul video:
 http://it.youtube.com/watch?v=bW_zDILeevY
25
R.Polillo - Marzo 2014
Misurare la legibility
R.Polillo - Marzo 2014
26
 Si può misurare sulla base del tempo medio utilizzato da
un campione di soggetti per leggere determinati brani di
testo
 Varie tecniche (es.: ricerca della prima occorrenza di
una fra più parole date nel testo)
Legibility: che cosa si può dire
R.Polillo - Marzo 2014
27
Essa può dipendere da molti fattori:
 I tipi di caratteri (font)
 La dimensione dei caratteri
 Il numero di caratteri per riga
 Gli spazi (fra caratteri, parole, righe) e i margini
 Gli allineamenti
 Il contrasto fra i caratteri e lo sfondo (luminosità, tinta)
 Il colore (?)
Questi fattori interagiscono in modo complesso, i risultati scientifici finora
ottenuti sono
volte contradditori e non si riesce a ricavare regole generali semplici
R.Polillo - Marzo 2014
28
Diffidate delle indicazioni che trovate sul
web:
sono spesso prive di fondamento scientifico
In sintesi, che cosa si può dire…
R.Polillo - Marzo 2014
29
 Normalmente si raccomanda di utilizzare su video font senza grazie
 Per quanto è possibile evitare il corsivo
 Per quanto è possibile evitare testi lunghi (perchè la lettura sul video è
faticosa)
 Evitare testi lunghi in caratteri maiuscoli
 Usare preferibilmente caratteri in corpo 12 o maggiore
 Fare molta attenzione al contrasto fra colore del testo e colore dello
sfondo (ma “contrasto” non è un concetto semplice)
 Preferire caratteri scuri su fondo chiaro
 Evitare sfondi con “texture” che ostacolino la lettura
 In un testo, non mischiare caratteri di colori spettralmente lontani
(problemi di messa a fuoco contemporanea)
 Non veicolare le informazioni esclusivamente attraverso il colore
(daltonismo, poca sensibilità al blu)
Esempio: un test di leggibilità (video)
Tempo di lettura in sec
*
*
35 partecipanti, vista 20/20, monitor 1024x768, 2 pagine di testo
(M.Bernard & M.Mills, So, What Size and Type of Font Should I Use on My Website?, Usability
News, Summer 2000)
30
R.Polillo - Marzo 2014
Un altro test di leggibilità (video)
Tempo medio di lettura in sec
(testi di circa 2 pag, con font di 12 punti, 22 utenti)
(Bernard et al, 2001)
Tahoma
Times
Courier
Arial
31
R.Polillo - Marzo 2014
Il font Verdana
R.Polillo - Marzo 2014
32
Progettato da Matthew Carter per Microsoft (1996) per essere ben
leggibile su video, anche per piccole dimensioni, oggi molto
diffuso:
Caratteri larghi e
ben differenziati,
minuscole alte e
ben leggibili
I (con grazie),
l e 1 ben
differenziati
Maiuscole o minuscole
È POSSIBILE VERIFICARE CHE LA LEGIBILITY DI UN
TESTO SCRITTO ESCLUSIVAMEN-TE IN CARATTERI
MAIUSCOLI È MINORE DI QUELLA DI UN TESTO
SCRITTO IN CARATTERI MAIUSCOLI E MINUSCOLI
È possibile verificare che la lrgibility di un testo scritto
esclusivamente in caratteri maiuscoli è minore di quella di
un testo scritto in caratteri maiuscoli e minuscoli
33
R.Polillo - Marzo 2014
Infatti...
L’uso delle minuscole
associa ad ogni parola
un “pattern” riconoscibile
dato dalle ascendenti e
dalle discendenti
34
R.Polillo - Marzo 2014
Esempio
35
R.Polillo - Marzo 2014
Corsivo
R.Polillo - Marzo 2014
36
Il corsivo comunque si legge male sul video,
perchè enfatizza l’”effetto sega” creato dai
pixel discreti:
Corsivo: esempio
37
R.Polillo - Marzo 2014
Dimensione dei caratteri: un
esperimento
(Williams, Scharff)
 Usare preferibilmente almeno caratteri in corpo 12
38
R.Polillo - Marzo 2014
Allineamenti
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Destra:
Sinistra:
Centro:
39
R.Polillo - Marzo 2014
Impaginazione
“a pacchetto”
Può essere
sgradevole in
colonne strette
(spazi vuoti)
41
R.Polillo - Marzo 2014
Tinta
 Molte opinioni, ma poche supportate da esperimenti
rigorosi
 Alcune opinioni diffuse sono fra loro contraddittorie
 Alcuni studi mostrano che la tinta non influisce
significativamente sulla leggibilità, la quale invece
risulta influenzata da luminosità e contrasto con lo
sfondo; altri studi mostrano risultati diversi
42
R.Polillo - Marzo 2014
Polarità
 Negativa: caratteri scuri su fondo chiaro
 Positiva: caratteri chiari su fondo scuro
Anche in questo caso i risultati non sono
univoci, ma sembra che prevalga la convinzione
che la polarità negativa sia più leggibile
43
R.Polillo - Marzo 2014
Ancora sui colori del testo
- caratteri di colori lontani sullo spettro
vengono messi a fuoco su piani diversi
- l’occhio è poco sensibile al blu (soprattutto
negli anziani)
44
R.Polillo - Marzo 2014
Messa a fuoco
LENTE
Blu Verde Rosso
Blu Verde Rosso
A B C
FUOCO SULLA RETINA
LUCE
BIANCA
A causa della diffrazione sul cristallino, difficoltà di messa a
fuoco contemporanea, sulla retina, di colori diversi agli estremi
dello spettro (immagine stereoscopoca, fatica)
Quindi: evitare l’uso di scritte in cui siano vicini caratteri di colori
saturi agli estremi dello spettro (es.: rosso-blu; giallo-porpora)
45
R.Polillo - Marzo 2014
Da questo esempio si vede la difficoltà di messa a fuoco
contemporanea del rosso e del blu: da molti le righe di questi
due colori vengono viste, per i motivi descritti, come se fossero
collocate a distanze diverse dagli occhi.
Questo fenomeno non si verifica se si usano due colori che
si trovino fra loro più vicini sullo spettro visibile, come si può
facilmente verificare da questo secondo esempio, che non
dovrebbe presentare l’effetto tridimensionale di cui sopra.
46
R.Polillo - Marzo 2014
Readability
R.Polillo - Marzo 2014
47
Un problema molto più complicato
Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai per una selva oscura
Readability indexes
R.Polillo - Marzo 2014
48
Cercano di “misurare” la comprensibilità di un
testo utilizzando delle misure semplici (es.:
numero di parole in una frase, ecc.)
L’indice Gulpease
R.Polillo - Marzo 2014
49
 Definito nel 1988 dal GULP dell’Università di Roma La
Sapienza, sulla base di ricerche di Costa e De Mauro, per
la lingua italiana
 Considera solo la lunghezza delle parole e la lunghezza
delle frasi (in lettere), ed è di facile calcolo
 Complementare all’indice è la definizione del
vocabolario comune della lingua italiana, che considera
la “notorietà” del lessico (es.: vocabolario base noto a
chi ha la licenza media inferiore, circa 7000 termini)
 Servizio di valutazione via mail su
http://www.eulogos.net/it/censor/default.htm
VOCABOLARIO
DI BASE
(7000 lessemi)
VOCABOLARIO
COMUNE
VOCABOLARIO
FONDAMENTALE
(2000lessemi)
50 R.Polillo - Marzo 2014
Indice Gulpease (segue)
Compreso tra 0 (leggibilità più bassa) e 100 (leggibilità più alta)
- indice < 80: difficili da leggere per chi ha licenza elementare
- indice < 60: difficili da leggere per chi ha licenza media
- indice < 40: difficili da leggere per chi ha un diploma superiore
51
R.Polillo - Marzo 2014
I manuali di stile
 Indicazioni per la redazione di “buoni” testi
 Ovviamente non hanno convalida
speriementale
52
R.Polillo - Marzo 2014
Linee guida: esempio
R.Polillo - Marzo 2014
53
1. Scrivere frasi brevi
2. Usare parole del linguaggio comune
3. Usare pochi termini tecnici e spiegarli
4. Usare poco abbreviazioni e sigle
5. Usare verbi nella forma attiva e affermativa
6. Legare le parole e le frasi in modo breve e chiaro
7. Usare in maniera coerente le maiuscole,
le minuscole e la punteggiatura
8. Evitare neologismi, parole straniere e latinismi
9. Uso del congiuntivo
10. Usare in maniera corretta le possibilità
di composizione grafica del testo
Il testo nel web
 Il processo di lettura di una pagina web è diverso da
quello di un testo normale, ed è più simile alla lettura
della pagina di un quotidiano
 L’occhio “scorre” qua e là, soffermandosi brevemente
su quegli elementi che forniscono “indizi” sui
contenuti (vedi esperimenti di eye tracking)
 Il testo deve essere organizzato di conseguenza
(“scannable text”)
54
R.Polillo - Marzo 2014
“Scannable text”
 Titoli e sottotitoli brevi e significativi
 Parole chiave evidenziate
(neretto, sottolineato, link ipertestuali, …)
 Paragrafi brevi: un concetto per paragrafo
 Pagine brevi: evitare o ridurre lo scrolling
 “Metà delle parole di un testo tradizionale”
 “Inverted pyramid style”
 “Get to the point”
55
R.Polillo - Marzo 2014
Stile a piramide invertita
SINTESI
DETTAGLIO
MATERIALE
AGGIUNTIVO
link
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56
R.Polillo - Marzo 2014
Questo testo non
è stato pensato
per il web!
58 R.Polillo - Marzo 2014
“Wall of text”
Fonte: Jakob Nielsen, www.useit.com
59
R.Polillo - Marzo 2014
Questo testo non
è stato pensato
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14.Progettare il testo

  • 1. Corso di Interazione Uomo Macchina AA 2013-2014 Roberto Polillo Corso di laurea in Informatica Università di Milano Bicocca Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione PROGETTARE IL TESTO1
  • 2. Introduzione R.Polillo - Marzo 2014 4 I testi costituiscono una componente molto importante delle interfacce utente e possono influenzare grandemente la usabilità di un sistema Possono essere analizzati da diversi punti di vista:  struttura fisica (leggibilità fisica, piacevolezza, espressività, …)  struttura linguistica (comprensibilità, …)
  • 3. Libro delle Ore, Francia, ca. 14405 R.Polillo - Marzo 2014
  • 5. 7 R.Polillo - Marzo 2014
  • 6. 8 R.Polillo - Marzo 2014
  • 7. 9 R.Polillo - Marzo 2014
  • 8. Home page, ca.2000 10 R.Polillo - Marzo 2014
  • 9. L’usabilità del testo R.Polillo - Marzo 2014 11 “Il grado con cui esso può essere usato da specificati utenti per raggiungere specificati obbiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specificato contesto d’uso” Per esempio:  Efficacia:comprensione accurata e completa  Efficienza: tempo medio impiegato nella lettura
  • 10. Ciò che vorremmo  Impostare degli studi sperimentali rigorosi che ci permettano di trarre delle indicazioni pratiche per comporre e presentare testi in modo “ottimale”  In pratica: definire delle misure (o indici) e studiare come queste misure variano al variare di opportune variabili indipendenti (es. “font”, “colore”, “lunghezza media delle parole”, “contesto di lettura”, ecc.) 12 R.Polillo - Marzo 2014
  • 11. “Legibility” La facilità con cui riusciamo a discriminare le singole lettere che compongono un testo  Considera la struttura tipografica, non i contenuti  Può essere misurata sperimentalmente in modo relativamente semplice 13 R.Polillo - Marzo 2014
  • 12. “Readability” Misura la sua comprensibilità complessiva  Considera quindi la struttura linguistica: ampiezza del lessico, sintassi e semantica  Molto più difficile da misurare sperimentalmente 14 R.Polillo - Marzo 2014
  • 13. Paratesto R.Polillo - Marzo 2014 15 Tutto ciò che sta “accanto”, “di contorno” al testo, al “suo servizio”  Titoli, riassunti, tabelle, schemi, figure, decorazi oni, ecc.  Importantissimi per la usabilità complessiva del testo
  • 14. Font (o tipi di caratteri) R.Polillo - Marzo 2014 16 Un insieme di caratteri con un certo stile grafico, es.:
  • 15. Font: esempi (dal primo Macintosh, circa1984) 17 R.Polillo - Marzo 2014
  • 17. Risoluzione R.Polillo - Marzo 2014 20  La densità di punti elementari che compongono una immagine  Stampa su carta: almeno 300 dpi (dot per inch) (ma anche 2400+); Video: 72-96 →300+ ppi (pixel per inch)  Es. Retina display: iPhone 5s: 326 ppi, MacBook Pro: 220 ppi
  • 18. Print font e screen font R.Polillo - Marzo 2014 21 Screen font: progettati per essere ben leggibili sul video (si parte da una griglia, e solo in seguito si disegnano con tratti curvilinei)
  • 19. Esempio Times New Roman (print font) Verdana (screen font) 22 R.Polillo - Marzo 2014
  • 20. Lettura su carta e sul video R.Polillo - Marzo 2014 23  La lettura sulla carta e la lettura sul video sono molto diverse:  Supporto e angolo di lettura differenti  Il testo sul video ha risoluzione molto inferiore al testo a stampa (es. 72-96+ vs 300+ dpi)  Su video a bassa risoluzione caratteri piccoli sono poco leggibili  E’ opinione comune che leggiamo più lentamente e più faticosamente sul video che sulla carta – ma con il miglioramento della tecnologia questa differenza si riduce molto velocemente
  • 21. Il processo di lettura Fonte: Kevin Larson. The Science of Word Recognition 24 R.Polillo - Marzo 2014
  • 22. Video Eye tracking nella lettura di un testo sul video:  http://it.youtube.com/watch?v=bW_zDILeevY 25 R.Polillo - Marzo 2014
  • 23. Misurare la legibility R.Polillo - Marzo 2014 26  Si può misurare sulla base del tempo medio utilizzato da un campione di soggetti per leggere determinati brani di testo  Varie tecniche (es.: ricerca della prima occorrenza di una fra più parole date nel testo)
  • 24. Legibility: che cosa si può dire R.Polillo - Marzo 2014 27 Essa può dipendere da molti fattori:  I tipi di caratteri (font)  La dimensione dei caratteri  Il numero di caratteri per riga  Gli spazi (fra caratteri, parole, righe) e i margini  Gli allineamenti  Il contrasto fra i caratteri e lo sfondo (luminosità, tinta)  Il colore (?) Questi fattori interagiscono in modo complesso, i risultati scientifici finora ottenuti sono volte contradditori e non si riesce a ricavare regole generali semplici
  • 25. R.Polillo - Marzo 2014 28 Diffidate delle indicazioni che trovate sul web: sono spesso prive di fondamento scientifico
  • 26. In sintesi, che cosa si può dire… R.Polillo - Marzo 2014 29  Normalmente si raccomanda di utilizzare su video font senza grazie  Per quanto è possibile evitare il corsivo  Per quanto è possibile evitare testi lunghi (perchè la lettura sul video è faticosa)  Evitare testi lunghi in caratteri maiuscoli  Usare preferibilmente caratteri in corpo 12 o maggiore  Fare molta attenzione al contrasto fra colore del testo e colore dello sfondo (ma “contrasto” non è un concetto semplice)  Preferire caratteri scuri su fondo chiaro  Evitare sfondi con “texture” che ostacolino la lettura  In un testo, non mischiare caratteri di colori spettralmente lontani (problemi di messa a fuoco contemporanea)  Non veicolare le informazioni esclusivamente attraverso il colore (daltonismo, poca sensibilità al blu)
  • 27. Esempio: un test di leggibilità (video) Tempo di lettura in sec * * 35 partecipanti, vista 20/20, monitor 1024x768, 2 pagine di testo (M.Bernard & M.Mills, So, What Size and Type of Font Should I Use on My Website?, Usability News, Summer 2000) 30 R.Polillo - Marzo 2014
  • 28. Un altro test di leggibilità (video) Tempo medio di lettura in sec (testi di circa 2 pag, con font di 12 punti, 22 utenti) (Bernard et al, 2001) Tahoma Times Courier Arial 31 R.Polillo - Marzo 2014
  • 29. Il font Verdana R.Polillo - Marzo 2014 32 Progettato da Matthew Carter per Microsoft (1996) per essere ben leggibile su video, anche per piccole dimensioni, oggi molto diffuso: Caratteri larghi e ben differenziati, minuscole alte e ben leggibili I (con grazie), l e 1 ben differenziati
  • 30. Maiuscole o minuscole È POSSIBILE VERIFICARE CHE LA LEGIBILITY DI UN TESTO SCRITTO ESCLUSIVAMEN-TE IN CARATTERI MAIUSCOLI È MINORE DI QUELLA DI UN TESTO SCRITTO IN CARATTERI MAIUSCOLI E MINUSCOLI È possibile verificare che la lrgibility di un testo scritto esclusivamente in caratteri maiuscoli è minore di quella di un testo scritto in caratteri maiuscoli e minuscoli 33 R.Polillo - Marzo 2014
  • 31. Infatti... L’uso delle minuscole associa ad ogni parola un “pattern” riconoscibile dato dalle ascendenti e dalle discendenti 34 R.Polillo - Marzo 2014
  • 33. Corsivo R.Polillo - Marzo 2014 36 Il corsivo comunque si legge male sul video, perchè enfatizza l’”effetto sega” creato dai pixel discreti:
  • 35. Dimensione dei caratteri: un esperimento (Williams, Scharff)  Usare preferibilmente almeno caratteri in corpo 12 38 R.Polillo - Marzo 2014
  • 36. Allineamenti Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum. Destra: Sinistra: Centro: 39 R.Polillo - Marzo 2014
  • 37. Impaginazione “a pacchetto” Può essere sgradevole in colonne strette (spazi vuoti) 41 R.Polillo - Marzo 2014
  • 38. Tinta  Molte opinioni, ma poche supportate da esperimenti rigorosi  Alcune opinioni diffuse sono fra loro contraddittorie  Alcuni studi mostrano che la tinta non influisce significativamente sulla leggibilità, la quale invece risulta influenzata da luminosità e contrasto con lo sfondo; altri studi mostrano risultati diversi 42 R.Polillo - Marzo 2014
  • 39. Polarità  Negativa: caratteri scuri su fondo chiaro  Positiva: caratteri chiari su fondo scuro Anche in questo caso i risultati non sono univoci, ma sembra che prevalga la convinzione che la polarità negativa sia più leggibile 43 R.Polillo - Marzo 2014
  • 40. Ancora sui colori del testo - caratteri di colori lontani sullo spettro vengono messi a fuoco su piani diversi - l’occhio è poco sensibile al blu (soprattutto negli anziani) 44 R.Polillo - Marzo 2014
  • 41. Messa a fuoco LENTE Blu Verde Rosso Blu Verde Rosso A B C FUOCO SULLA RETINA LUCE BIANCA A causa della diffrazione sul cristallino, difficoltà di messa a fuoco contemporanea, sulla retina, di colori diversi agli estremi dello spettro (immagine stereoscopoca, fatica) Quindi: evitare l’uso di scritte in cui siano vicini caratteri di colori saturi agli estremi dello spettro (es.: rosso-blu; giallo-porpora) 45 R.Polillo - Marzo 2014
  • 42. Da questo esempio si vede la difficoltà di messa a fuoco contemporanea del rosso e del blu: da molti le righe di questi due colori vengono viste, per i motivi descritti, come se fossero collocate a distanze diverse dagli occhi. Questo fenomeno non si verifica se si usano due colori che si trovino fra loro più vicini sullo spettro visibile, come si può facilmente verificare da questo secondo esempio, che non dovrebbe presentare l’effetto tridimensionale di cui sopra. 46 R.Polillo - Marzo 2014
  • 43. Readability R.Polillo - Marzo 2014 47 Un problema molto più complicato Nel mezzo del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva oscura
  • 44. Readability indexes R.Polillo - Marzo 2014 48 Cercano di “misurare” la comprensibilità di un testo utilizzando delle misure semplici (es.: numero di parole in una frase, ecc.)
  • 45. L’indice Gulpease R.Polillo - Marzo 2014 49  Definito nel 1988 dal GULP dell’Università di Roma La Sapienza, sulla base di ricerche di Costa e De Mauro, per la lingua italiana  Considera solo la lunghezza delle parole e la lunghezza delle frasi (in lettere), ed è di facile calcolo  Complementare all’indice è la definizione del vocabolario comune della lingua italiana, che considera la “notorietà” del lessico (es.: vocabolario base noto a chi ha la licenza media inferiore, circa 7000 termini)  Servizio di valutazione via mail su http://www.eulogos.net/it/censor/default.htm
  • 47. Indice Gulpease (segue) Compreso tra 0 (leggibilità più bassa) e 100 (leggibilità più alta) - indice < 80: difficili da leggere per chi ha licenza elementare - indice < 60: difficili da leggere per chi ha licenza media - indice < 40: difficili da leggere per chi ha un diploma superiore 51 R.Polillo - Marzo 2014
  • 48. I manuali di stile  Indicazioni per la redazione di “buoni” testi  Ovviamente non hanno convalida speriementale 52 R.Polillo - Marzo 2014
  • 49. Linee guida: esempio R.Polillo - Marzo 2014 53 1. Scrivere frasi brevi 2. Usare parole del linguaggio comune 3. Usare pochi termini tecnici e spiegarli 4. Usare poco abbreviazioni e sigle 5. Usare verbi nella forma attiva e affermativa 6. Legare le parole e le frasi in modo breve e chiaro 7. Usare in maniera coerente le maiuscole, le minuscole e la punteggiatura 8. Evitare neologismi, parole straniere e latinismi 9. Uso del congiuntivo 10. Usare in maniera corretta le possibilità di composizione grafica del testo
  • 50. Il testo nel web  Il processo di lettura di una pagina web è diverso da quello di un testo normale, ed è più simile alla lettura della pagina di un quotidiano  L’occhio “scorre” qua e là, soffermandosi brevemente su quegli elementi che forniscono “indizi” sui contenuti (vedi esperimenti di eye tracking)  Il testo deve essere organizzato di conseguenza (“scannable text”) 54 R.Polillo - Marzo 2014
  • 51. “Scannable text”  Titoli e sottotitoli brevi e significativi  Parole chiave evidenziate (neretto, sottolineato, link ipertestuali, …)  Paragrafi brevi: un concetto per paragrafo  Pagine brevi: evitare o ridurre lo scrolling  “Metà delle parole di un testo tradizionale”  “Inverted pyramid style”  “Get to the point” 55 R.Polillo - Marzo 2014
  • 52. Stile a piramide invertita SINTESI DETTAGLIO MATERIALE AGGIUNTIVO link link 56 R.Polillo - Marzo 2014
  • 53. Questo testo non è stato pensato per il web! 58 R.Polillo - Marzo 2014
  • 54. “Wall of text” Fonte: Jakob Nielsen, www.useit.com 59 R.Polillo - Marzo 2014
  • 55. Questo testo non è stato pensato per il web! 61 R.Polillo - Marzo 2014