SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 10
Descargar para leer sin conexión
SCENARI FINANZIARI
JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE
Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital

La ricerca di certezza
di John Mauldin | 29 ottobre 2012 - Anno 3 - Numero 43

In questo numero:
Il problema in una condizione dinamica - dipendente da vari moltiplicatori
Misurazione del PIL
L'economia delle ipotesi
Investire in un mondo incerto
Sud America, New York e North Dakota e Grecia?

"Per quanto riguarda le leggi della matematica che si riferiscono alla realtà esse non sono
certe, e nella misura in cui sono certe esse non si riferiscono alla realtà."
- Albert Einstein

"Far diventare un qualcosa di sconosciuto un qualcosa di conosciuto è alleviante,
rilassante, gratificante e ci dà inoltre una sensazione di forza. Il pericolo, l'inquietudine,
l'ansia di trovarsi di fronte all'ignoto - il primo istinto è quello di eliminare questi stati
d'animo dolorosi. Primo principio: ogni spiegazione è meglio di niente ... Il generarsi di un
problema guida dei condizionamenti ed è eccitata dal sentimento della paura ... "
- Friedrich Nietzsche

"Pochissime persone in questo mondo davvero cercano la conoscenza. Mortali o
immortali, pochi davvero la chiedono. Al contrario cercano di strappare all'ignoto le
risposte che sono già presenti nella propria mente - giustificazioni, conferme, forme di
consolazione senza le quali non si può andare avanti. Il chiedere in modo vero è aprire la
porta ad una tromba d'aria e lasciarsi trasportare via. La risposta può annientare la
domanda e chi la pone."
- Anne Rice, Il vampiro Lestat

Nelle ultime due settimane abbiamo esaminato i problemi attraverso dei modelli. In primo
luogo abbiamo toccato quello che ho chiamato la Singolarità economica. In fisica una
singolarità è quella in cui i modelli matematici non funzionano più. Ad esempio, i modelli
basati sulla fisica della relatività non funzionano più se si arriva troppo vicini ad un buco
nero. Se pensiamo al troppo debito come ad una sorta di buco nero, si può capire il
perché i modelli economici non funzionano più. La scorsa settimana in "I pericoli del Fiscal
Cliff" abbiamo preso in considerazione come sono utilizzati i moltiplicatori fiscali da parte
degli economisti al fine di essere a favore o contro le politiche economiche governative.
Siete per l'austerità o contro di essa? C'è sicuramente un modello che sosterrà la vostra
tesi e questo molto probabilmente utilizzando gli stessi dati che utilizza anche il vostro
avversario.

Queste lettere hanno generato una grande quantità di commenti positivi e molte
discussioni. Di solito molto raramente suggerisco ai lettori di tornare indietro e leggere le
lettere precedenti, ma rileggendole questo vi potrebbe aiutare ad apprezzare perché è
così difficile capire cosa sta succedendo nell'economia globale di oggi.

Questa settimana in una lettera che è un po' più breve, ancora una volta prenderemo in
considerazione i limiti delle misure e dei modelli. Ci viene detto che la crescita
dell'economia degli Stati Uniti è stata del 2% nell'ultimo trimestre. Tale numero sarà
ovviamente rivisto ma che cosa stiamo misurando? Dovremmo dare a tutte le misurazioni
la medesima importanza? Una breve risposta all'ultima domanda è sì, ma è importante
capire che non vi è alcuna certezza in quel numero. O almeno nessuna certezza secondo
la comune accezione del termine.

Il problema in una condizione dinamica - dipendente da vari moltiplicatori

Io uso il sottotitolo di cui sopra con una grande quantità di ironia. Ho preso questa frase da
una lettera piuttosto perspicace del mio amico Rob Arnott (fondatore di Research
Affiliates, che in modo brillante gestisce più di $100 miliardi di dollari). Ho intenzione di
iniziare Thoughts from the Frontline (Scenari Finanziari) di questa settimana con la sua
lettera e con i miei commenti inseriti tra parentesi quadre [e in corsivo]. Stava rispondendo
alla lettera della scorsa settimana sui problemi che nascono con le previsioni economiche.
Tra l'altro Rob e la sua famiglia hanno trascorso cinque giorni in Italia con me quest'estate.
Ci sono stati molti discussioni fino a tarda notte (con pranzi e cene) su questo argomento.

"La maggior parte dei moltiplicatori fiscali sono semplicistici, tentano di convertire
dinamiche condizionate - dipendenti da moltiplicatori in moltiplicatori statici [vale a dire se
si adotta questo taglio delle tasse o un aumento della spesa si avrà un effetto molto
specifico sull'economia]. Perché? Perché considerano l'economia, il fare previsioni
economiche e le politiche indicate molto semplici e facili da spiegare alle persone
ragionevolmente intelligenti. In tal modo si ignora l'effetto di:

- i livelli di partenza del debito, l'entità del deficit, il tasso di variazione demografico

[Questo è importante e alla base della Singolarità economica. Se si inizia con un debito
enorme come i greci o gli spagnoli hanno, la spesa attuata come stimolo ha un effetto
molto inferiore rispetto al fatto di avere un debito molto piccolo. Per esempio, c'è una
differenza significativa tra le politiche economiche del Giappone e del Brasile a causa della
età della popolazione. Ciò che funziona in un paese può essere controproducente in un
altro.]

- moltiplicatori diversi tra tasse e spesa, e tra aumenti o tagli in entrambe le cose [La
letteratura accademica suggerisce che vi è una netta differenza per l'economia tra gli
effetti dati delle imposte sul reddito e quelli da imposte sui consumi. Cercare di utilizzare
un solo moltiplicatore che copra tutti i casi sia per le tasse che per la spesa non è positivo
per l'economia. Ovviamente e però molto più facile.]

- Diversi moltiplicatori in relazione ai temporanei cambiamenti vs delle permanenti
variazioni fiscali (il mitico taglio dell'imposta temporanea e il suo famoso ed inutile
moltiplicatore)

- Diversi moltiplicatori per categorie di stimolo fiscale (un modo per non andare da
nessuna parte - negativo; il riequilibrare una situazione instabile tra i centri economici
prima di un possibile collasso – positivo)

- gli effetti che le scelte di politica sul lavoro possono avere sul moltiplicatore fiscale (vale a
dire, cerchiamo di non dimenticare il ruolo del settore privato).
"Ci sono quindi tante possibilità per allontanarsi da un moltiplicatore statico.

"La maggior parte dei fattori che influenzano i moltiplicatori non sono facilmente
controllabili da parte del governo e la maggior parte dei cambiamenti generano del
dolore prima di riuscire a trasmettere i benefici promessi. Viceversa, i cambiamenti che
offrono dei vantaggi immediati si portano dietro un triste prezzo da pagare nel lungo
termine.

"Considerate il circolo vizioso che è incorporato nei moltiplicatori fiscali. Se oggi tutte le
tasse in modo aggregato sono il 50% (comprendendo quelle sul reddito e l'IVA e le tasse
di proprietà, per non parlare di quelle regionali o applicate nelle città) in gran parte
dell'Europa, un moltiplicatore di 2 crea dei feedback infiniti [il che ci porta verso un Punto
di Singolarità Economica in cui i modelli produrranno dei stupidi risultati, e alla fine gli
economisti riterranno valide tali condizioni].

"... in questo tipo di mondo è possibile aumentare le tasse dell'1% sul PIL e vedere una
caduta del PIL paria al 2%, non generando più le entrate fiscali di prima; ripetiamo finché
non si sarà al di là di dove si trova la Grecia. La tassa del 75% di Hollande (80% se i ricchi
effettivamente non spendono nulla e si imbattono nell'IVA) produrrà dei danni se in questo
ciclo il moltiplicatore è del 1,25. E il moltiplicatore sarà influenzato dal livello di tassazione?
Certo. Maggiori imposte strangolano il settore privato così il moltiplicatore aumenta in
relazione all'incremento delle aliquote fiscali. [Nota: Rob non sostiene l'utilizzo di uno
specifico moltiplicatore, sottolinea solo che il moltiplicatore come singola variabile può
modificare significativamente i modelli.]

"La risposta giusta non è quello di mettersi in questo pasticcio prima di iniziare. Dopo che
si è commesso un errore così grossolano, la prevedibile reazione della politica sembra
essere 'non posso farmi del male direttamente da solo. Ogni dolore deve essere
immediatamente ricompensato da un beneficio.' Di fronte ad una carenza di idee
alternative utili questo porta al nonsenso di 'procrastinare le cose', il che rende l'implosione
finale di gran lunga peggiore.

In primo luogo adottare il giuramento di Ippocrate: 'Primo non nuocere.' Ad esempio non
fare nulla che comporti delle conseguenze di lungo periodo che possono superare i
benefici di breve termine.

"Allora quali sono le possibilità?

- Una cosa è cercare di capire le condizioni dinamiche - dipendenti da vari moltiplicatori
anche in maniera approssimativa e su diversi intervalli di tempo. Come la professione
economica cerca dei modelli semplici che permettano di vincere dei premi Nobel, loro però
poi ci hanno deluso facendo troppa poca ricerca sulla condizione di dipendenza o sul
periodo di tempo di dipendenza.

- In assenza di modelli convincenti sui moltiplicatori non bisogna smettere di avere del
buon senso! Vuoi prendere in prestito e spendere altri $10.000 miliardi dollari per generare
un moltiplicatore positivo per il prossimo anno? Certo. Per più di cinque anni? Certo che
no. Non è diverso da una famiglia che aumenta il GFP (Prodotto Interno Lordo della
Famiglia ... vale a dire il tasso dei consumi familiari) con l'acquisto di un auto che non può
permettersi.
- Attuare austerità *e* stimoli genera del dolore a breve termine e dei benefici in quantità
tale da offrire il massimo in termini di riduzione di deficit, e idealmente senza una profonda
recessione. Ad esempio la spesa generata da stimoli produce un positivo moltiplicatore nel
breve termine, ma quasi sempre genera un maggior debito nel lungo termine rispetto agli
stimoli economici di breve termine; viceversa i tagli alla spesa invertono questo effetto con
il costo di una recessione di breve termine. Gli aumenti delle tasse se percepiti come
permanenti (e di solito lo sono), generano un terribile moltiplicatore nel lungo termine; i
tagli fiscali invertono la cosa ... a meno che il mercato obbligazionario sia spaventato da
un possibile rischio di default.

"E' molto sottovalutato l'effetto di liberalizzare le leggi sul mercato del lavoro nel settore
privato, perché abbiamo un attaccato [senso pubblico di ciò che è profondamente "giusto"
e "chiaro"]: [le leggi sul mercato del lavoro] producono dei forti impatti sul moltiplicatore
ogni volta che la regolamentazione scoraggia fortemente la creazione di nuovi posti di
lavoro e questo è purtroppo vero in tutto il mondo sviluppato. Sbarazzarsi del salario
minimo? Come ti permetti?!? Ma proviamo a supporre che questo sia sostituito con un
imposta negativa sul reddito che consenta di pagare il medesimo importo a qualsiasi livello
di reddito. In effetti si sta sostituendo un salario minimo prodotto dalla regolamentazione,
imposto ai datori di lavoro e che scoraggia l'occupazione con il finanziamento pubblico di
un salario minimo e soppiantando gran parte della burocrazia pubblica che effettua
assistenza. [Questa è una delle proposte più interessanti di Rob e questo potrebbe
rappresentare un buon percorso da fare al fine di ridurre la disoccupazione giovanile, un
tema vicino e caro al cuore di questo papà. Se è possibile assumere dei giovani con un
costo relativamente basso, si può dargli un posto di lavoro e una formazione che li renderà
in futuro maggiormente produttivi.]

- Questo significa che siamo in grado di combinare delle scelte politiche con un alto
moltiplicatore positivo offrendo immediati effetti positivi sul PIL, prima (forse molte
settimane prima) che si facciano scelte politiche avverse che generano un piccolo
moltiplicatore, come il taglio della spesa pubblica che genera dei benefici nel lungo
termine a prezzo di un doloroso costo a breve termine. La combinazione di questo è in
grado di generare degli ottimi risultati. [O questo è ciò che Rob non potrebbe sostenere,
aumentare le tasse in una fase di taglio della spesa con un compromesso che permetta di
controllare maggiormente il deficit.]

"Niente di tutto questo può avvenire senza una chiara leadership dall'alto. Mentre le mie
inclinazioni politiche liberiste sono ben note, c'è del buono nelle ragionevoli soluzioni in
entrambe le parti. Ma dubito che tutto questo avvenga in tempo. Stiamo offrendo 'la nostra
leadership politica a coloro che hanno la capacità nel rispondere in modo adeguato alla
crisi, non di anticipare o di evitare la crisi. Perché dico questo? Perché evitare le crisi
richiede di solito di accettare del dolore a breve termine per avere dei benefici nel lungo
termine. E nessun politico impone del dolore senza essere costretto per cercare di evitare
una crisi, potrà mai ottenere un maggior credito dal fatto di avere avuto successo
nell'evitare la crisi. Perché? Perché nessuno ha mai visto le crisi se questa non sono prima
avvenute! "

E' su questo che io sono più ottimista di Rob; e come anche il mio amico Newt Gingrich ha
sottolineato quando era assieme a noi in alcune di queste sessioni notturne in Toscana, la
maggior parte dei politici di entrambi le parti di fronte a questo dibattito riconoscono la
vastità del disastro che dovrebbe essere evitato e decidere di affrontare il deficit in quella
che ora è diventata una priorità di breve termine. È vero loro hanno diverse soluzioni, ma
riconoscono il problema (voglio sottolineare la maggior parte dei politici - certamente non
tutti). Mentre Rob ha ragione quando dice che nessun politico può percorrere la propria
strada tagliando le cose che ci piacciono e aumentare le tasse, se non siamo disposti a
fare qualcosa nella prima parte del 2013 il Fiscal Cliff di cui stiamo parliamo sembrerà solo
una passeggiata rispetto a quello che arriverà dopo.


 Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di
                      John Mauldin per il mercato Europeo.

    Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il
                                   mercato Italiano.

                         Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it


Misurazione del PIL

Torneremo indietro su questo problema tra un minuto, ma cerchiamo di concentrarci
sull'annuncio di questa settimana che riguarda l'aumento del 2% del PIL nell'ultimo
trimestre, in crescita dal 1,3% del secondo trimestre che però a sua volta è stato rivisto
verso basso rispetto alla prima stima che era di quasi un 2%. La mia ipotesi è che
vedremo anche questa volta le stesse revisioni al ribasso nel corso dei prossimi mesi,
come anche per gli altri dati economici dell'ultimo trimestre che erano anche loro non
molto positivi. Ma chiaramente non siamo in una fase di recessione, ma piuttosto in una
economia che cerca di cavarsela alla meno peggio, come aveva già detto da diverso
tempo.

Un 2% non è così male, ma però possiamo comprendere un maggior numero di cose se si
guardano le componenti sottostanti. Un fattore importante nella crescita trimestrale è stata
la spesa per la difesa che ovviamente è aumentata e anche piuttosto considerevolmente
di quasi un 13%. Invece i consumi personali sono cresciuti solo di un 2%. Poi c'è
l'inflazione. Se pensate che l'inflazione è stata del 2% rimaniamo con un numero sul PIL
sopravvalutato dello 0,5%. Se abbiniamo la cosa con una normale spesa per la difesa, la
crescita a quel punto sarebbe stata inferiore all'1%. A quel punto non ci sarebbe stato
alcun politico che avrebbe vinto.

L'inflazione può essere misurata in diversi modi. I dati sul PIL non utilizzano l'indice dei
prezzi al consumo che ora mostrano un'inflazione superiore al 2%. È possibile ottenere un
PIL molto diverso a seconda di quale dato sull'inflazione si usa e questi numeri dipendono
da quali ipotesi si fanno quando si calcola l'inflazione.

E mentre sembra che tutti sappiano comprendere il PIL, in realtà questa misura è quella
che ha maggior senso nel mondo di oggi? Potremmo calibrare meglio il reddito privato
lordo, piuttosto che guardare ad un dato basato sui consumi come il PIL? E non è che
invece abbiamo realmente bisogno di conoscere la produzione lorda privata, piuttosto di
un indicatore che misura le variazioni nella spesa pubblica? Alla fine di tutto la spesa
pubblica può essere solo in funzione di ciò che viene prodotto nel settore privato.

L'economia delle ipotesi
Noi tutti vogliamo avere dei numeri che siano "reali." Ma l'economia è diversa dalla
contabilità. L'economia formula ipotesi in quasi tutti i modelli che utilizza e quelle
assunzioni vengono fatte partendo da un punto di vista. Quante discussioni potremmo fare
su come procedere secondo alcune linee di pensiero:

"Guarda questa statistica. Sta chiaramente indicando una salita [o una discesa] del PIL [o
l'occupazione o di ...]. Quindi se solo potessimo risolvere il problema 'X,' avremmo risolto
tutti i problemi del mondo."

Per esempio posso chiaramente dimostrare a voi che alzare le tasse ai ricchi non avrà
alcun effetto sulla loro spesa, anche solo utilizzando una o due correlazioni in un periodo
di tempo determinato. Agganciateci un paio di storie positive e l'ovvia conclusione è che
dobbiamo sempre di più aumentare le tasse ai ricchi. Basta chiedere a Monsieur Hollande
qual è secondo lui la giusta aliquota.

Inoltre posso altrettanto facilmente dimostrare che l'aumento delle tasse per i ricchi si
tradurrà in una grave calamità economica. "Basta vedere quello che è successo in questa
situazione. E vedere quello che è successo in quel posto riducendo le tasse."

La contro argomentazione poi passano attraverso il fatto che la vostra interpretazione ha
tralasciato alcuni fattori e quindi la vostra conclusione è sbagliata. E così si continua
all'infinito. Questo ci riporta alla citazione di Anne Rice che ho riportato all'inizio della
lettera. Mentre il suo personaggio stava parlando di un'altra forma di conoscenza, la
citazione vale doppiamente nei confronti dell'economia. La riporto ancora una volta:

"Pochissime persone in questo mondo davvero cercano la conoscenza. Mortali o
immortali, pochi davvero la chiedono. Al contrario cercano di strappare all'ignoto le
risposte che sono già presenti nella propria mente - giustificazioni, conferme, forme di
consolazione senza le quali non si può andare avanti. Il chiedere in modo vero è aprire la
porta ad una tromba d'aria e lasciarsi trasportare via. La risposta può annientare la
domanda e chi la pone."

Gli esseri umani cercano certezze. Siamo particolarmente ansiosi quando non otteniamo
una spiegazione per qualcosa che non capiamo. Che si tratti di religione, di politica, di
filosofia, un cruciverba o di economia, vogliamo essere sempre in grado di giungere ad
una conclusione definitiva che riteniamo sia corretta. C'è uno stato di compiacimento
psicologico nella certezza. Modelli anche se errati ci danno l'illusione della certezza.
Dobbiamo stare attenti alle illusioni a cui ci aggrappiamo.

L'economia diventa una disciplina piuttosto problematica quando si tenta di creare modelli
matematici che dovrebbero guidare la filosofia politica e la prassi. Così molte assunzioni
devono essere fatte per arrivare ad un risultato, quindi basare la politica su un modello
particolarmente semplicistico è pericoloso.

Un solo modello non va bene per tutte le opzioni ed inoltre le performance passate in
realtà non sono indicatori di futuri risultati. Deve essere preso in considerazione l'intero
contesto economico. Non possiamo semplicemente estrapolare gli anni di Reagan o
Clinton e dire: "Se riuscissimo a mala pena a ripristinare quelle politiche a quel punto
potremmo raggiungere gli stessi risultati." Questo sarà possibile solo se riusciremo a
modificare anche tutte le altre variabili che sfuggono al controllo del governo!
I modelli possono essere utili, ma non sono esatti. Ci danno un senso della direzione. Il
loro utilizzo dovrebbe essere fatto pensando di utilizzarli più come una stella polare
piuttosto che come un sistema GPS. Maggiori sono il numero di variabili vengono
considerate nell'attuale situazione e minori sono le probabilità di essere in grado di
elaborare la ricetta "del pulsante facile" che invece desidera la politica.

Alla fine l'unico reale strumento che ci è rimasto è il buon senso, facendoci guidare dai
nostri modelli e con uno sguardo alla storia. "Sappiamo" che in generale, minore è il
prezzo e maggiore è la domanda. Se si tassa un qualcosa alla fine si potrà si ottenere di
meno da essa.

Non possiamo lasciare che le istituzioni finanziarie impazziscano. Ci devono essere
alcune protezioni per il pubblico. Il debito è utile fino a quando non diventa un peso e
dobbiamo stare attenti a come lo usiamo. Siamo in grado di utilizzare decine di questi
luoghi comuni, sulla base del buon senso comune.

Eleggiamo i politici e poi ci aspettiamo che in qualche modo il mondo migliori in relazione
alle loro promesse. Ciò di cui abbiamo veramente bisogno di fare è cercare di vedere la
direzione generale verso cui ci stanno portando e basare i nostri voti e le nostre decisioni
personali in base al fatto che ci piace o meno quella direzione. Fidarsi di un economista o
peggio ancora di più di un politico che dispone solo di un modello? Questo può essere
pericoloso.

Chiudiamo con una citazione del mio banchiere centrale preferito Richard Fisher, che è
presidente della Federal Reserve di Dallas.

"Sarà una sorpresa per chi mi conosce sapere che non ho sostenuto un ulteriore politica
monetaria accomodante durante i nostri incontri della settimana scorsa. Ho più volte
chiarito durante il FOMC e in discorsi pubblici, di ritenere che ogni ulteriore programma si
scelga per avventurarsi in questa direzione questo ci porti verso acque profonde e
inesplorate. Alla Fed siamo fortunati in quanto abbiamo dei modelli econometrici sofisticati
e dei bravi analisti. Possiamo facilmente arrivare a delle teorie plausibili su quello che
dovremo fare quando dovremo virare o eventualmente fare retromarcia. Tuttavia la verità
è che nessuno nel comitato, né il nostro personale presente nel board dei governatori e ne
le 12 banche sanno veramente che cosa può far ripartire l'economia. Nessuno sa
veramente che cosa potrebbe funzionare per rimettere in rotta l'economia. E nessuno, e di
fatto anche nessuna banca centrale in qualsiasi punto del pianeta ha un esperienza
positiva da raccontare di come riportare la situazione in equilibrio partendo dal punto nel
quale ci troviamo. Nessuna banca centrale e nemmeno la Federal Reserve è mai stata in
questa nave fino ad ora".

Infatti anche noi non siamo mai stati prima d'ora in questa nave sia come nazione sia
come mondo. Sappiamo cosa succede quando un paese o un altro si scontra con i limiti
del contrarre un debito eccessivo. Ma quando lo fa la maggior parte del mondo
sviluppato? A quel punto inizia un'altro viaggio.

Investire in un mondo incerto

Ho scritto per anni sulle virtù degli strumenti di investimento absolute return, quali ad
esempio gli hedge fund. I mercati continuano a rimanere incerti e gli investitori sono
sempre più alla ricerca di modalità per raggiungere dei rendimenti in modo continuativo
ma con un basso livello di rischio. Le azioni rappresentano ancora il maggiore candidato
nel lungo termine per avere delle sovra performance rispetto alle obbligazioni e alla
liquidità; ma la strada sembra irregolare e la maggior parte degli investitori tendono ad
essere prevenuti verso l'azionario long-only. Il compensare un po' quella posizione lunga
con una strategia azionaria long/short può potenzialmente contribuire a generare maggiori
rendimenti commisurati al rischio, o in altre parole contribuire a creare un percorso più
agevole.

Una strategia azionaria long/short è una delle strategie di copertura più vecchie e
maggiormente diffuse tra gli hedge fund, in termini di quantità di masse gestite. La
strategia ha caratteristiche interessanti rispetto ai tradizionali approcci azionari long-only
tra cui la potenziale capacità di catturare una porzione significativa dei movimenti rialzisti
nel mercato azionario, riducendo però al minimo le perdite e proteggendo inoltre il
capitale. L'investimento in azioni con un approccio Long/Short rappresenta anche una
strategia molto opportunistica, liquida e trasparente che la rende attraente per molti
potenziali investitori. I miei partner di Altegris hanno recentemente scritto un paper sulla
strategia azionaria long/short. Il documento fornisce una panoramica su come funziona la
strategia e su quali sono i benefici potenziali per un portafoglio e soprattutto su ciò che gli
investitori hanno bisogno di esaminare quando valutano i gestori di fondi azionari
long/short. Il punto cruciale di una strategia azionaria long/short è che mentre sembra
intuitiva per gli investitori, richiede una elevata competenza ed una forte disciplina nel
processo di investimento.

Soud America, New York, North Dakota e Grecia?

Parto per il Brasile tra dieci minuti e finirò questa lettera sul mio iPad a bordo dell'aereo.
Dopo il Brasile andrò in Uruguay e in Argentina a parlare ad un giro di conferenze
organizzate con il mio partner sudamericano, Enrique Fynn. Poi sarò cinque giorni con i
miei partners di Mauldin Economics, David Galland e Olivier Garret in un resort che hanno
sviluppato con Doug Casey (e altri) nel nord dell'Argentina. Spero di rilassarmi un po' e di
dedicarmi a qualche buona lettura.

Quando tornerò andrò a New York dove sarò assieme ad alcuni amici andrò al Post-
Election Summit Conference dove cercheremo di capire dopo questa elezione che cosa
siamo in grado di comprendere dei prossimi anni che ci aspettano. Nulla di certo si
capisce, ma cercheremo di capire quale sarà la direzione.

Ho avuto modo di trascorrere del tempo questo fine settimana con Gary Sanchez, mio
buon amico e dentista che è di Albuquerque. Ragazzo davvero premuroso. Tra le altre
cose ha disegnato la sedia su cui mi siedo quando sono nel mio ufficio di Dallas. E' una
delle cose che mi mancano quando sono in viaggio. Se ne desiderate una potete trovare
maggiori informazioni a questo link

Questa settimana stavo parlando con Dylan Grice di Societe Generale che è appena
tornato dalla Grecia. Abbiamo deciso che potremmo tentare di visitare insieme la Grecia
nel mese di gennaio, come coda del mio viaggio in Scandinavia per un giro di conferenze
per i fondi Skagen. Sono passati molti anni da quando sono stato in Grecia e mi
piacerebbe vedere cosa sta realmente accadendo, piuttosto che continuare a sentire solo
notizie di seconda mano.

A proposito di endorfina la sento ogni volta che premo il pulsante di invio. Quindi mi
auguro che Charley e il team di Mauldin Economics correggerà gli ultimi errori per voi
mentre io cercherò di dormire un po' sul volo notturno per San Paolo.

Abbiate una buona settimana. Lo so' che lo sarà

Il tuo analista che si trova a suo agio con l'incertezza,




John Mauldin
subscribers@mauldineconomics.com

Copyright 2010-2012 John Mauldin. All Rights Reserved
Copyright 2010-2012 Horo Capital. Tutti i Diritti Riservati

Disclaimer: La presente pubblicazione è distribuita da Horo Capital srl. Pur ponendo la
massima cura nella traduzione della presente pubblicazione e considerando affidabili i
suoi contenuti, Horo Capital srl non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito
all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti
ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di
conseguenza Horo Capital srl declina ogni responsabilità per errori od omissioni. Horo
Capital srl si riserva il diritto, senza assumersene l'obbligo, di migliorare, modificare o
correggere eventuali errori ed omissioni in qualsiasi momento e senza obbligo di avviso.
La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non
costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di
servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di
persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o
promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non
costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento
o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come
fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione
d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e
professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una
sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né
raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi
unicamente di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto. Né Horo Capital
srl né John Mauldin potranno essere ritenuti responsabili, in tutto o in parte, per i danni
(inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno,
interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque
natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle
informazioni presenti nella presente pubblicazione. Ogni decisione di investimento e
disinvestimento è pertanto di esclusiva competenza del Cliente che può decidere di darvi o
meno esecuzione con qualsivoglia intermediario autorizzato; qualsiasi eventuale decisione
operativa presa dal Cliente in base alle informazioni pubblicate è, infatti, da considerarsi
assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio. Il Contenuto
presente nella pubblicazione può essere riprodotto unicamente nella sua interezza ed
esclusivamente citando il nome di Horo Capital srl e di John Mauldin, restandone in ogni
caso vietato ogni utilizzo commerciale. Si intende per Contenuto tutte le analisi, grafici,
immagini, articoli i quali sono tutti protetti da copyright. Horo Capital srl ha la facoltà di
agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi
informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga
pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. Horo Capital srl può
occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con
riferimento ai prodotti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In
nessun caso e per nessuna ragione Horo Capital srl, sarà tenuta, ad agire
conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione.
Ogni violazione del copyright in qualsiasi modo si esprima ai danni di Horo Capital srl e
John Mauldin, sarà perseguita legalmente.
Per iscriversi alla newsletter GRATUITA settimanale SCENARI FINANZIARI cliccare qui:
www.scenarifinanziari.it/Registrazione.aspx

Per modificare il proprio indirizzo email di invio della newsletter, effettuare il login su
www.scenarifinanziari.it e andare sulla pagina di registrazione.

Per cancellare l'iscrizione alla newsletter scrivere una mail a:info@scenarifinanziari.it

Thoughts from the Frontline
3204 Beverly Drive
Dallas, Texas 75205

Horo Capital
Independent Financial Advisory Firm
Via Silvio Pellico, 12
20121 Milano
Tel. 02 89096674

Más contenido relacionado

La actualidad más candente

La doppia impostura latouche
La doppia impostura  latoucheLa doppia impostura  latouche
La doppia impostura latouche
Decrescita FVG
 

La actualidad más candente (10)

La doppia impostura latouche
La doppia impostura  latoucheLa doppia impostura  latouche
La doppia impostura latouche
 
Macroeconomia
MacroeconomiaMacroeconomia
Macroeconomia
 
Il Centro Non Può Tenere
Il Centro Non Può TenereIl Centro Non Può Tenere
Il Centro Non Può Tenere
 
Danni Collaterali
Danni CollateraliDanni Collaterali
Danni Collaterali
 
La teologia dell'inflazione
La teologia dell'inflazioneLa teologia dell'inflazione
La teologia dell'inflazione
 
Viaggio nella crisi (EPIC)
Viaggio nella crisi (EPIC)Viaggio nella crisi (EPIC)
Viaggio nella crisi (EPIC)
 
Da Dove Arriveranno I Posti Di Lavoro
Da Dove Arriveranno I Posti Di LavoroDa Dove Arriveranno I Posti Di Lavoro
Da Dove Arriveranno I Posti Di Lavoro
 
Scienza delle finanze
Scienza delle finanzeScienza delle finanze
Scienza delle finanze
 
Bagnai
BagnaiBagnai
Bagnai
 
2012 Un Anno Di Scelte
2012   Un Anno Di Scelte2012   Un Anno Di Scelte
2012 Un Anno Di Scelte
 

Destacado

Dale carnegie scopri il leader che è in te
Dale carnegie   scopri il leader che è in teDale carnegie   scopri il leader che è in te
Dale carnegie scopri il leader che è in te
propippopippo
 

Destacado (9)

Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimalePicco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
 
Una nuova strategia per il mercato unico
Una nuova strategia per il mercato unicoUna nuova strategia per il mercato unico
Una nuova strategia per il mercato unico
 
Una Passeggiata Attraverso I Campi Minati Dei Dati
Una Passeggiata Attraverso I Campi Minati Dei DatiUna Passeggiata Attraverso I Campi Minati Dei Dati
Una Passeggiata Attraverso I Campi Minati Dei Dati
 
Da dove arriveranno i posti di lavoro
Da dove arriveranno i posti di lavoroDa dove arriveranno i posti di lavoro
Da dove arriveranno i posti di lavoro
 
Ipotizziamo di stare in un mondo perfetto
Ipotizziamo di stare in un mondo perfettoIpotizziamo di stare in un mondo perfetto
Ipotizziamo di stare in un mondo perfetto
 
Dale carnegie scopri il leader che è in te
Dale carnegie   scopri il leader che è in teDale carnegie   scopri il leader che è in te
Dale carnegie scopri il leader che è in te
 
Banzai! banzai! banzai!
Banzai! banzai! banzai!Banzai! banzai! banzai!
Banzai! banzai! banzai!
 
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibileLa madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
 
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie veleI banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
 

Similar a La Ricerca di Certezza

Nel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guaiNel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guai
Horo Capital
 
Editoriale - così il rigore del prof ha messo al tappeto l'economia italiana
Editoriale - così il rigore del prof ha messo al tappeto l'economia italianaEditoriale - così il rigore del prof ha messo al tappeto l'economia italiana
Editoriale - così il rigore del prof ha messo al tappeto l'economia italiana
pdl-approfondimenti
 
Mercati € mercanti numero 5
Mercati € mercanti   numero 5Mercati € mercanti   numero 5
Mercati € mercanti numero 5
Marcello Agnello
 
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...
IrinaBouros
 

Similar a La Ricerca di Certezza (20)

Tassate quell\'altro
Tassate quell\'altroTassate quell\'altro
Tassate quell\'altro
 
Nel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guaiNel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guai
 
La direzione del compromesso
La direzione del compromessoLa direzione del compromesso
La direzione del compromesso
 
2015 04-16 Fermo - Daniele della Bona
2015 04-16 Fermo - Daniele della Bona2015 04-16 Fermo - Daniele della Bona
2015 04-16 Fermo - Daniele della Bona
 
Una Manovra Da 25 Miliardi
Una Manovra Da 25 MiliardiUna Manovra Da 25 Miliardi
Una Manovra Da 25 Miliardi
 
Singolarità Economica
Singolarità EconomicaSingolarità Economica
Singolarità Economica
 
La crisi dell’euro: cause e rimedi_Intervento Francesco Boccia
La crisi dell’euro: cause e rimedi_Intervento Francesco Boccia La crisi dell’euro: cause e rimedi_Intervento Francesco Boccia
La crisi dell’euro: cause e rimedi_Intervento Francesco Boccia
 
Editoriale - così il rigore del prof ha messo al tappeto l'economia italiana
Editoriale - così il rigore del prof ha messo al tappeto l'economia italianaEditoriale - così il rigore del prof ha messo al tappeto l'economia italiana
Editoriale - così il rigore del prof ha messo al tappeto l'economia italiana
 
Chi Vuole Prendersi Il Mio Facile Pulsante
Chi Vuole Prendersi Il Mio Facile PulsanteChi Vuole Prendersi Il Mio Facile Pulsante
Chi Vuole Prendersi Il Mio Facile Pulsante
 
DEXT un modello matematico sul rapporto debito pil
DEXT  un modello matematico sul rapporto debito pilDEXT  un modello matematico sul rapporto debito pil
DEXT un modello matematico sul rapporto debito pil
 
Conseguenze Involontarie
Conseguenze InvolontarieConseguenze Involontarie
Conseguenze Involontarie
 
Qe Infinity: Conseguenze non Intenzionali
Qe Infinity: Conseguenze non IntenzionaliQe Infinity: Conseguenze non Intenzionali
Qe Infinity: Conseguenze non Intenzionali
 
La casa di papà
La casa di papàLa casa di papà
La casa di papà
 
Tutti in attesa del quantitative easing
Tutti in attesa del quantitative easingTutti in attesa del quantitative easing
Tutti in attesa del quantitative easing
 
'La politica del ... denaro' workshop del 19 febbraio 2014
 'La politica del ... denaro' workshop del 19 febbraio 2014 'La politica del ... denaro' workshop del 19 febbraio 2014
'La politica del ... denaro' workshop del 19 febbraio 2014
 
La Fine Dell Europa
La Fine Dell EuropaLa Fine Dell Europa
La Fine Dell Europa
 
Mercati € mercanti numero 5
Mercati € mercanti   numero 5Mercati € mercanti   numero 5
Mercati € mercanti numero 5
 
Doughnut Economics - Al Complexity Literacy Meeting le slides del libro prese...
Doughnut Economics - Al Complexity Literacy Meeting le slides del libro prese...Doughnut Economics - Al Complexity Literacy Meeting le slides del libro prese...
Doughnut Economics - Al Complexity Literacy Meeting le slides del libro prese...
 
Twist And Shout?
Twist And Shout?Twist And Shout?
Twist And Shout?
 
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...
 

Más de Horo Capital

L'argentina è in saldo
L'argentina è in saldoL'argentina è in saldo
L'argentina è in saldo
Horo Capital
 
Come non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensioneCome non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensione
Horo Capital
 
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diversoUna guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Horo Capital
 

Más de Horo Capital (16)

Solo giappone, per sempre
Solo giappone, per sempreSolo giappone, per sempre
Solo giappone, per sempre
 
Competenze, formazione e lavoro
Competenze, formazione e lavoroCompetenze, formazione e lavoro
Competenze, formazione e lavoro
 
Il cumulo di sabbia fatto dal qe
Il cumulo di sabbia fatto dal qeIl cumulo di sabbia fatto dal qe
Il cumulo di sabbia fatto dal qe
 
La necessità di fare un grosso cambiamento
La necessità di fare un grosso cambiamentoLa necessità di fare un grosso cambiamento
La necessità di fare un grosso cambiamento
 
L'argentina è in saldo
L'argentina è in saldoL'argentina è in saldo
L'argentina è in saldo
 
A qualunque costo
A qualunque costoA qualunque costo
A qualunque costo
 
Come non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensioneCome non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensione
 
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diversoUna guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
 
Prigionieri della burocrazia
Prigionieri della burocraziaPrigionieri della burocrazia
Prigionieri della burocrazia
 
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizione
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizionePrevisioni per il 2013: insostenibilità e transizione
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizione
 
L'assicurazione della banca centrale
L'assicurazione della banca centraleL'assicurazione della banca centrale
L'assicurazione della banca centrale
 
Alla ricerca del santo graal
Alla ricerca del santo graalAlla ricerca del santo graal
Alla ricerca del santo graal
 
Assicurazione della Banca Centrale
Assicurazione della Banca CentraleAssicurazione della Banca Centrale
Assicurazione della Banca Centrale
 
Tre uomini fanno una tigre
Tre uomini fanno una tigreTre uomini fanno una tigre
Tre uomini fanno una tigre
 
La sorpresa del Tasso di Disoccupazione
La sorpresa del Tasso di DisoccupazioneLa sorpresa del Tasso di Disoccupazione
La sorpresa del Tasso di Disoccupazione
 
Incertezza e Rischio
Incertezza e RischioIncertezza e Rischio
Incertezza e Rischio
 

La Ricerca di Certezza

  • 1. SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital La ricerca di certezza di John Mauldin | 29 ottobre 2012 - Anno 3 - Numero 43 In questo numero: Il problema in una condizione dinamica - dipendente da vari moltiplicatori Misurazione del PIL L'economia delle ipotesi Investire in un mondo incerto Sud America, New York e North Dakota e Grecia? "Per quanto riguarda le leggi della matematica che si riferiscono alla realtà esse non sono certe, e nella misura in cui sono certe esse non si riferiscono alla realtà." - Albert Einstein "Far diventare un qualcosa di sconosciuto un qualcosa di conosciuto è alleviante, rilassante, gratificante e ci dà inoltre una sensazione di forza. Il pericolo, l'inquietudine, l'ansia di trovarsi di fronte all'ignoto - il primo istinto è quello di eliminare questi stati d'animo dolorosi. Primo principio: ogni spiegazione è meglio di niente ... Il generarsi di un problema guida dei condizionamenti ed è eccitata dal sentimento della paura ... " - Friedrich Nietzsche "Pochissime persone in questo mondo davvero cercano la conoscenza. Mortali o immortali, pochi davvero la chiedono. Al contrario cercano di strappare all'ignoto le risposte che sono già presenti nella propria mente - giustificazioni, conferme, forme di consolazione senza le quali non si può andare avanti. Il chiedere in modo vero è aprire la porta ad una tromba d'aria e lasciarsi trasportare via. La risposta può annientare la domanda e chi la pone." - Anne Rice, Il vampiro Lestat Nelle ultime due settimane abbiamo esaminato i problemi attraverso dei modelli. In primo luogo abbiamo toccato quello che ho chiamato la Singolarità economica. In fisica una singolarità è quella in cui i modelli matematici non funzionano più. Ad esempio, i modelli basati sulla fisica della relatività non funzionano più se si arriva troppo vicini ad un buco nero. Se pensiamo al troppo debito come ad una sorta di buco nero, si può capire il perché i modelli economici non funzionano più. La scorsa settimana in "I pericoli del Fiscal Cliff" abbiamo preso in considerazione come sono utilizzati i moltiplicatori fiscali da parte degli economisti al fine di essere a favore o contro le politiche economiche governative. Siete per l'austerità o contro di essa? C'è sicuramente un modello che sosterrà la vostra tesi e questo molto probabilmente utilizzando gli stessi dati che utilizza anche il vostro avversario. Queste lettere hanno generato una grande quantità di commenti positivi e molte discussioni. Di solito molto raramente suggerisco ai lettori di tornare indietro e leggere le lettere precedenti, ma rileggendole questo vi potrebbe aiutare ad apprezzare perché è così difficile capire cosa sta succedendo nell'economia globale di oggi. Questa settimana in una lettera che è un po' più breve, ancora una volta prenderemo in considerazione i limiti delle misure e dei modelli. Ci viene detto che la crescita
  • 2. dell'economia degli Stati Uniti è stata del 2% nell'ultimo trimestre. Tale numero sarà ovviamente rivisto ma che cosa stiamo misurando? Dovremmo dare a tutte le misurazioni la medesima importanza? Una breve risposta all'ultima domanda è sì, ma è importante capire che non vi è alcuna certezza in quel numero. O almeno nessuna certezza secondo la comune accezione del termine. Il problema in una condizione dinamica - dipendente da vari moltiplicatori Io uso il sottotitolo di cui sopra con una grande quantità di ironia. Ho preso questa frase da una lettera piuttosto perspicace del mio amico Rob Arnott (fondatore di Research Affiliates, che in modo brillante gestisce più di $100 miliardi di dollari). Ho intenzione di iniziare Thoughts from the Frontline (Scenari Finanziari) di questa settimana con la sua lettera e con i miei commenti inseriti tra parentesi quadre [e in corsivo]. Stava rispondendo alla lettera della scorsa settimana sui problemi che nascono con le previsioni economiche. Tra l'altro Rob e la sua famiglia hanno trascorso cinque giorni in Italia con me quest'estate. Ci sono stati molti discussioni fino a tarda notte (con pranzi e cene) su questo argomento. "La maggior parte dei moltiplicatori fiscali sono semplicistici, tentano di convertire dinamiche condizionate - dipendenti da moltiplicatori in moltiplicatori statici [vale a dire se si adotta questo taglio delle tasse o un aumento della spesa si avrà un effetto molto specifico sull'economia]. Perché? Perché considerano l'economia, il fare previsioni economiche e le politiche indicate molto semplici e facili da spiegare alle persone ragionevolmente intelligenti. In tal modo si ignora l'effetto di: - i livelli di partenza del debito, l'entità del deficit, il tasso di variazione demografico [Questo è importante e alla base della Singolarità economica. Se si inizia con un debito enorme come i greci o gli spagnoli hanno, la spesa attuata come stimolo ha un effetto molto inferiore rispetto al fatto di avere un debito molto piccolo. Per esempio, c'è una differenza significativa tra le politiche economiche del Giappone e del Brasile a causa della età della popolazione. Ciò che funziona in un paese può essere controproducente in un altro.] - moltiplicatori diversi tra tasse e spesa, e tra aumenti o tagli in entrambe le cose [La letteratura accademica suggerisce che vi è una netta differenza per l'economia tra gli effetti dati delle imposte sul reddito e quelli da imposte sui consumi. Cercare di utilizzare un solo moltiplicatore che copra tutti i casi sia per le tasse che per la spesa non è positivo per l'economia. Ovviamente e però molto più facile.] - Diversi moltiplicatori in relazione ai temporanei cambiamenti vs delle permanenti variazioni fiscali (il mitico taglio dell'imposta temporanea e il suo famoso ed inutile moltiplicatore) - Diversi moltiplicatori per categorie di stimolo fiscale (un modo per non andare da nessuna parte - negativo; il riequilibrare una situazione instabile tra i centri economici prima di un possibile collasso – positivo) - gli effetti che le scelte di politica sul lavoro possono avere sul moltiplicatore fiscale (vale a dire, cerchiamo di non dimenticare il ruolo del settore privato).
  • 3. "Ci sono quindi tante possibilità per allontanarsi da un moltiplicatore statico. "La maggior parte dei fattori che influenzano i moltiplicatori non sono facilmente controllabili da parte del governo e la maggior parte dei cambiamenti generano del dolore prima di riuscire a trasmettere i benefici promessi. Viceversa, i cambiamenti che offrono dei vantaggi immediati si portano dietro un triste prezzo da pagare nel lungo termine. "Considerate il circolo vizioso che è incorporato nei moltiplicatori fiscali. Se oggi tutte le tasse in modo aggregato sono il 50% (comprendendo quelle sul reddito e l'IVA e le tasse di proprietà, per non parlare di quelle regionali o applicate nelle città) in gran parte dell'Europa, un moltiplicatore di 2 crea dei feedback infiniti [il che ci porta verso un Punto di Singolarità Economica in cui i modelli produrranno dei stupidi risultati, e alla fine gli economisti riterranno valide tali condizioni]. "... in questo tipo di mondo è possibile aumentare le tasse dell'1% sul PIL e vedere una caduta del PIL paria al 2%, non generando più le entrate fiscali di prima; ripetiamo finché non si sarà al di là di dove si trova la Grecia. La tassa del 75% di Hollande (80% se i ricchi effettivamente non spendono nulla e si imbattono nell'IVA) produrrà dei danni se in questo ciclo il moltiplicatore è del 1,25. E il moltiplicatore sarà influenzato dal livello di tassazione? Certo. Maggiori imposte strangolano il settore privato così il moltiplicatore aumenta in relazione all'incremento delle aliquote fiscali. [Nota: Rob non sostiene l'utilizzo di uno specifico moltiplicatore, sottolinea solo che il moltiplicatore come singola variabile può modificare significativamente i modelli.] "La risposta giusta non è quello di mettersi in questo pasticcio prima di iniziare. Dopo che si è commesso un errore così grossolano, la prevedibile reazione della politica sembra essere 'non posso farmi del male direttamente da solo. Ogni dolore deve essere immediatamente ricompensato da un beneficio.' Di fronte ad una carenza di idee alternative utili questo porta al nonsenso di 'procrastinare le cose', il che rende l'implosione finale di gran lunga peggiore. In primo luogo adottare il giuramento di Ippocrate: 'Primo non nuocere.' Ad esempio non fare nulla che comporti delle conseguenze di lungo periodo che possono superare i benefici di breve termine. "Allora quali sono le possibilità? - Una cosa è cercare di capire le condizioni dinamiche - dipendenti da vari moltiplicatori anche in maniera approssimativa e su diversi intervalli di tempo. Come la professione economica cerca dei modelli semplici che permettano di vincere dei premi Nobel, loro però poi ci hanno deluso facendo troppa poca ricerca sulla condizione di dipendenza o sul periodo di tempo di dipendenza. - In assenza di modelli convincenti sui moltiplicatori non bisogna smettere di avere del buon senso! Vuoi prendere in prestito e spendere altri $10.000 miliardi dollari per generare un moltiplicatore positivo per il prossimo anno? Certo. Per più di cinque anni? Certo che no. Non è diverso da una famiglia che aumenta il GFP (Prodotto Interno Lordo della Famiglia ... vale a dire il tasso dei consumi familiari) con l'acquisto di un auto che non può permettersi.
  • 4. - Attuare austerità *e* stimoli genera del dolore a breve termine e dei benefici in quantità tale da offrire il massimo in termini di riduzione di deficit, e idealmente senza una profonda recessione. Ad esempio la spesa generata da stimoli produce un positivo moltiplicatore nel breve termine, ma quasi sempre genera un maggior debito nel lungo termine rispetto agli stimoli economici di breve termine; viceversa i tagli alla spesa invertono questo effetto con il costo di una recessione di breve termine. Gli aumenti delle tasse se percepiti come permanenti (e di solito lo sono), generano un terribile moltiplicatore nel lungo termine; i tagli fiscali invertono la cosa ... a meno che il mercato obbligazionario sia spaventato da un possibile rischio di default. "E' molto sottovalutato l'effetto di liberalizzare le leggi sul mercato del lavoro nel settore privato, perché abbiamo un attaccato [senso pubblico di ciò che è profondamente "giusto" e "chiaro"]: [le leggi sul mercato del lavoro] producono dei forti impatti sul moltiplicatore ogni volta che la regolamentazione scoraggia fortemente la creazione di nuovi posti di lavoro e questo è purtroppo vero in tutto il mondo sviluppato. Sbarazzarsi del salario minimo? Come ti permetti?!? Ma proviamo a supporre che questo sia sostituito con un imposta negativa sul reddito che consenta di pagare il medesimo importo a qualsiasi livello di reddito. In effetti si sta sostituendo un salario minimo prodotto dalla regolamentazione, imposto ai datori di lavoro e che scoraggia l'occupazione con il finanziamento pubblico di un salario minimo e soppiantando gran parte della burocrazia pubblica che effettua assistenza. [Questa è una delle proposte più interessanti di Rob e questo potrebbe rappresentare un buon percorso da fare al fine di ridurre la disoccupazione giovanile, un tema vicino e caro al cuore di questo papà. Se è possibile assumere dei giovani con un costo relativamente basso, si può dargli un posto di lavoro e una formazione che li renderà in futuro maggiormente produttivi.] - Questo significa che siamo in grado di combinare delle scelte politiche con un alto moltiplicatore positivo offrendo immediati effetti positivi sul PIL, prima (forse molte settimane prima) che si facciano scelte politiche avverse che generano un piccolo moltiplicatore, come il taglio della spesa pubblica che genera dei benefici nel lungo termine a prezzo di un doloroso costo a breve termine. La combinazione di questo è in grado di generare degli ottimi risultati. [O questo è ciò che Rob non potrebbe sostenere, aumentare le tasse in una fase di taglio della spesa con un compromesso che permetta di controllare maggiormente il deficit.] "Niente di tutto questo può avvenire senza una chiara leadership dall'alto. Mentre le mie inclinazioni politiche liberiste sono ben note, c'è del buono nelle ragionevoli soluzioni in entrambe le parti. Ma dubito che tutto questo avvenga in tempo. Stiamo offrendo 'la nostra leadership politica a coloro che hanno la capacità nel rispondere in modo adeguato alla crisi, non di anticipare o di evitare la crisi. Perché dico questo? Perché evitare le crisi richiede di solito di accettare del dolore a breve termine per avere dei benefici nel lungo termine. E nessun politico impone del dolore senza essere costretto per cercare di evitare una crisi, potrà mai ottenere un maggior credito dal fatto di avere avuto successo nell'evitare la crisi. Perché? Perché nessuno ha mai visto le crisi se questa non sono prima avvenute! " E' su questo che io sono più ottimista di Rob; e come anche il mio amico Newt Gingrich ha sottolineato quando era assieme a noi in alcune di queste sessioni notturne in Toscana, la maggior parte dei politici di entrambi le parti di fronte a questo dibattito riconoscono la vastità del disastro che dovrebbe essere evitato e decidere di affrontare il deficit in quella che ora è diventata una priorità di breve termine. È vero loro hanno diverse soluzioni, ma
  • 5. riconoscono il problema (voglio sottolineare la maggior parte dei politici - certamente non tutti). Mentre Rob ha ragione quando dice che nessun politico può percorrere la propria strada tagliando le cose che ci piacciono e aumentare le tasse, se non siamo disposti a fare qualcosa nella prima parte del 2013 il Fiscal Cliff di cui stiamo parliamo sembrerà solo una passeggiata rispetto a quello che arriverà dopo. Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di John Mauldin per il mercato Europeo. Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il mercato Italiano. Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it Misurazione del PIL Torneremo indietro su questo problema tra un minuto, ma cerchiamo di concentrarci sull'annuncio di questa settimana che riguarda l'aumento del 2% del PIL nell'ultimo trimestre, in crescita dal 1,3% del secondo trimestre che però a sua volta è stato rivisto verso basso rispetto alla prima stima che era di quasi un 2%. La mia ipotesi è che vedremo anche questa volta le stesse revisioni al ribasso nel corso dei prossimi mesi, come anche per gli altri dati economici dell'ultimo trimestre che erano anche loro non molto positivi. Ma chiaramente non siamo in una fase di recessione, ma piuttosto in una economia che cerca di cavarsela alla meno peggio, come aveva già detto da diverso tempo. Un 2% non è così male, ma però possiamo comprendere un maggior numero di cose se si guardano le componenti sottostanti. Un fattore importante nella crescita trimestrale è stata la spesa per la difesa che ovviamente è aumentata e anche piuttosto considerevolmente di quasi un 13%. Invece i consumi personali sono cresciuti solo di un 2%. Poi c'è l'inflazione. Se pensate che l'inflazione è stata del 2% rimaniamo con un numero sul PIL sopravvalutato dello 0,5%. Se abbiniamo la cosa con una normale spesa per la difesa, la crescita a quel punto sarebbe stata inferiore all'1%. A quel punto non ci sarebbe stato alcun politico che avrebbe vinto. L'inflazione può essere misurata in diversi modi. I dati sul PIL non utilizzano l'indice dei prezzi al consumo che ora mostrano un'inflazione superiore al 2%. È possibile ottenere un PIL molto diverso a seconda di quale dato sull'inflazione si usa e questi numeri dipendono da quali ipotesi si fanno quando si calcola l'inflazione. E mentre sembra che tutti sappiano comprendere il PIL, in realtà questa misura è quella che ha maggior senso nel mondo di oggi? Potremmo calibrare meglio il reddito privato lordo, piuttosto che guardare ad un dato basato sui consumi come il PIL? E non è che invece abbiamo realmente bisogno di conoscere la produzione lorda privata, piuttosto di un indicatore che misura le variazioni nella spesa pubblica? Alla fine di tutto la spesa pubblica può essere solo in funzione di ciò che viene prodotto nel settore privato. L'economia delle ipotesi
  • 6. Noi tutti vogliamo avere dei numeri che siano "reali." Ma l'economia è diversa dalla contabilità. L'economia formula ipotesi in quasi tutti i modelli che utilizza e quelle assunzioni vengono fatte partendo da un punto di vista. Quante discussioni potremmo fare su come procedere secondo alcune linee di pensiero: "Guarda questa statistica. Sta chiaramente indicando una salita [o una discesa] del PIL [o l'occupazione o di ...]. Quindi se solo potessimo risolvere il problema 'X,' avremmo risolto tutti i problemi del mondo." Per esempio posso chiaramente dimostrare a voi che alzare le tasse ai ricchi non avrà alcun effetto sulla loro spesa, anche solo utilizzando una o due correlazioni in un periodo di tempo determinato. Agganciateci un paio di storie positive e l'ovvia conclusione è che dobbiamo sempre di più aumentare le tasse ai ricchi. Basta chiedere a Monsieur Hollande qual è secondo lui la giusta aliquota. Inoltre posso altrettanto facilmente dimostrare che l'aumento delle tasse per i ricchi si tradurrà in una grave calamità economica. "Basta vedere quello che è successo in questa situazione. E vedere quello che è successo in quel posto riducendo le tasse." La contro argomentazione poi passano attraverso il fatto che la vostra interpretazione ha tralasciato alcuni fattori e quindi la vostra conclusione è sbagliata. E così si continua all'infinito. Questo ci riporta alla citazione di Anne Rice che ho riportato all'inizio della lettera. Mentre il suo personaggio stava parlando di un'altra forma di conoscenza, la citazione vale doppiamente nei confronti dell'economia. La riporto ancora una volta: "Pochissime persone in questo mondo davvero cercano la conoscenza. Mortali o immortali, pochi davvero la chiedono. Al contrario cercano di strappare all'ignoto le risposte che sono già presenti nella propria mente - giustificazioni, conferme, forme di consolazione senza le quali non si può andare avanti. Il chiedere in modo vero è aprire la porta ad una tromba d'aria e lasciarsi trasportare via. La risposta può annientare la domanda e chi la pone." Gli esseri umani cercano certezze. Siamo particolarmente ansiosi quando non otteniamo una spiegazione per qualcosa che non capiamo. Che si tratti di religione, di politica, di filosofia, un cruciverba o di economia, vogliamo essere sempre in grado di giungere ad una conclusione definitiva che riteniamo sia corretta. C'è uno stato di compiacimento psicologico nella certezza. Modelli anche se errati ci danno l'illusione della certezza. Dobbiamo stare attenti alle illusioni a cui ci aggrappiamo. L'economia diventa una disciplina piuttosto problematica quando si tenta di creare modelli matematici che dovrebbero guidare la filosofia politica e la prassi. Così molte assunzioni devono essere fatte per arrivare ad un risultato, quindi basare la politica su un modello particolarmente semplicistico è pericoloso. Un solo modello non va bene per tutte le opzioni ed inoltre le performance passate in realtà non sono indicatori di futuri risultati. Deve essere preso in considerazione l'intero contesto economico. Non possiamo semplicemente estrapolare gli anni di Reagan o Clinton e dire: "Se riuscissimo a mala pena a ripristinare quelle politiche a quel punto potremmo raggiungere gli stessi risultati." Questo sarà possibile solo se riusciremo a modificare anche tutte le altre variabili che sfuggono al controllo del governo!
  • 7. I modelli possono essere utili, ma non sono esatti. Ci danno un senso della direzione. Il loro utilizzo dovrebbe essere fatto pensando di utilizzarli più come una stella polare piuttosto che come un sistema GPS. Maggiori sono il numero di variabili vengono considerate nell'attuale situazione e minori sono le probabilità di essere in grado di elaborare la ricetta "del pulsante facile" che invece desidera la politica. Alla fine l'unico reale strumento che ci è rimasto è il buon senso, facendoci guidare dai nostri modelli e con uno sguardo alla storia. "Sappiamo" che in generale, minore è il prezzo e maggiore è la domanda. Se si tassa un qualcosa alla fine si potrà si ottenere di meno da essa. Non possiamo lasciare che le istituzioni finanziarie impazziscano. Ci devono essere alcune protezioni per il pubblico. Il debito è utile fino a quando non diventa un peso e dobbiamo stare attenti a come lo usiamo. Siamo in grado di utilizzare decine di questi luoghi comuni, sulla base del buon senso comune. Eleggiamo i politici e poi ci aspettiamo che in qualche modo il mondo migliori in relazione alle loro promesse. Ciò di cui abbiamo veramente bisogno di fare è cercare di vedere la direzione generale verso cui ci stanno portando e basare i nostri voti e le nostre decisioni personali in base al fatto che ci piace o meno quella direzione. Fidarsi di un economista o peggio ancora di più di un politico che dispone solo di un modello? Questo può essere pericoloso. Chiudiamo con una citazione del mio banchiere centrale preferito Richard Fisher, che è presidente della Federal Reserve di Dallas. "Sarà una sorpresa per chi mi conosce sapere che non ho sostenuto un ulteriore politica monetaria accomodante durante i nostri incontri della settimana scorsa. Ho più volte chiarito durante il FOMC e in discorsi pubblici, di ritenere che ogni ulteriore programma si scelga per avventurarsi in questa direzione questo ci porti verso acque profonde e inesplorate. Alla Fed siamo fortunati in quanto abbiamo dei modelli econometrici sofisticati e dei bravi analisti. Possiamo facilmente arrivare a delle teorie plausibili su quello che dovremo fare quando dovremo virare o eventualmente fare retromarcia. Tuttavia la verità è che nessuno nel comitato, né il nostro personale presente nel board dei governatori e ne le 12 banche sanno veramente che cosa può far ripartire l'economia. Nessuno sa veramente che cosa potrebbe funzionare per rimettere in rotta l'economia. E nessuno, e di fatto anche nessuna banca centrale in qualsiasi punto del pianeta ha un esperienza positiva da raccontare di come riportare la situazione in equilibrio partendo dal punto nel quale ci troviamo. Nessuna banca centrale e nemmeno la Federal Reserve è mai stata in questa nave fino ad ora". Infatti anche noi non siamo mai stati prima d'ora in questa nave sia come nazione sia come mondo. Sappiamo cosa succede quando un paese o un altro si scontra con i limiti del contrarre un debito eccessivo. Ma quando lo fa la maggior parte del mondo sviluppato? A quel punto inizia un'altro viaggio. Investire in un mondo incerto Ho scritto per anni sulle virtù degli strumenti di investimento absolute return, quali ad esempio gli hedge fund. I mercati continuano a rimanere incerti e gli investitori sono sempre più alla ricerca di modalità per raggiungere dei rendimenti in modo continuativo
  • 8. ma con un basso livello di rischio. Le azioni rappresentano ancora il maggiore candidato nel lungo termine per avere delle sovra performance rispetto alle obbligazioni e alla liquidità; ma la strada sembra irregolare e la maggior parte degli investitori tendono ad essere prevenuti verso l'azionario long-only. Il compensare un po' quella posizione lunga con una strategia azionaria long/short può potenzialmente contribuire a generare maggiori rendimenti commisurati al rischio, o in altre parole contribuire a creare un percorso più agevole. Una strategia azionaria long/short è una delle strategie di copertura più vecchie e maggiormente diffuse tra gli hedge fund, in termini di quantità di masse gestite. La strategia ha caratteristiche interessanti rispetto ai tradizionali approcci azionari long-only tra cui la potenziale capacità di catturare una porzione significativa dei movimenti rialzisti nel mercato azionario, riducendo però al minimo le perdite e proteggendo inoltre il capitale. L'investimento in azioni con un approccio Long/Short rappresenta anche una strategia molto opportunistica, liquida e trasparente che la rende attraente per molti potenziali investitori. I miei partner di Altegris hanno recentemente scritto un paper sulla strategia azionaria long/short. Il documento fornisce una panoramica su come funziona la strategia e su quali sono i benefici potenziali per un portafoglio e soprattutto su ciò che gli investitori hanno bisogno di esaminare quando valutano i gestori di fondi azionari long/short. Il punto cruciale di una strategia azionaria long/short è che mentre sembra intuitiva per gli investitori, richiede una elevata competenza ed una forte disciplina nel processo di investimento. Soud America, New York, North Dakota e Grecia? Parto per il Brasile tra dieci minuti e finirò questa lettera sul mio iPad a bordo dell'aereo. Dopo il Brasile andrò in Uruguay e in Argentina a parlare ad un giro di conferenze organizzate con il mio partner sudamericano, Enrique Fynn. Poi sarò cinque giorni con i miei partners di Mauldin Economics, David Galland e Olivier Garret in un resort che hanno sviluppato con Doug Casey (e altri) nel nord dell'Argentina. Spero di rilassarmi un po' e di dedicarmi a qualche buona lettura. Quando tornerò andrò a New York dove sarò assieme ad alcuni amici andrò al Post- Election Summit Conference dove cercheremo di capire dopo questa elezione che cosa siamo in grado di comprendere dei prossimi anni che ci aspettano. Nulla di certo si capisce, ma cercheremo di capire quale sarà la direzione. Ho avuto modo di trascorrere del tempo questo fine settimana con Gary Sanchez, mio buon amico e dentista che è di Albuquerque. Ragazzo davvero premuroso. Tra le altre cose ha disegnato la sedia su cui mi siedo quando sono nel mio ufficio di Dallas. E' una delle cose che mi mancano quando sono in viaggio. Se ne desiderate una potete trovare maggiori informazioni a questo link Questa settimana stavo parlando con Dylan Grice di Societe Generale che è appena tornato dalla Grecia. Abbiamo deciso che potremmo tentare di visitare insieme la Grecia nel mese di gennaio, come coda del mio viaggio in Scandinavia per un giro di conferenze per i fondi Skagen. Sono passati molti anni da quando sono stato in Grecia e mi piacerebbe vedere cosa sta realmente accadendo, piuttosto che continuare a sentire solo notizie di seconda mano. A proposito di endorfina la sento ogni volta che premo il pulsante di invio. Quindi mi
  • 9. auguro che Charley e il team di Mauldin Economics correggerà gli ultimi errori per voi mentre io cercherò di dormire un po' sul volo notturno per San Paolo. Abbiate una buona settimana. Lo so' che lo sarà Il tuo analista che si trova a suo agio con l'incertezza, John Mauldin subscribers@mauldineconomics.com Copyright 2010-2012 John Mauldin. All Rights Reserved Copyright 2010-2012 Horo Capital. Tutti i Diritti Riservati Disclaimer: La presente pubblicazione è distribuita da Horo Capital srl. Pur ponendo la massima cura nella traduzione della presente pubblicazione e considerando affidabili i suoi contenuti, Horo Capital srl non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di conseguenza Horo Capital srl declina ogni responsabilità per errori od omissioni. Horo Capital srl si riserva il diritto, senza assumersene l'obbligo, di migliorare, modificare o correggere eventuali errori ed omissioni in qualsiasi momento e senza obbligo di avviso. La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi unicamente di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto. Né Horo Capital srl né John Mauldin potranno essere ritenuti responsabili, in tutto o in parte, per i danni (inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno, interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle informazioni presenti nella presente pubblicazione. Ogni decisione di investimento e disinvestimento è pertanto di esclusiva competenza del Cliente che può decidere di darvi o meno esecuzione con qualsivoglia intermediario autorizzato; qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal Cliente in base alle informazioni pubblicate è, infatti, da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio. Il Contenuto presente nella pubblicazione può essere riprodotto unicamente nella sua interezza ed esclusivamente citando il nome di Horo Capital srl e di John Mauldin, restandone in ogni caso vietato ogni utilizzo commerciale. Si intende per Contenuto tutte le analisi, grafici, immagini, articoli i quali sono tutti protetti da copyright. Horo Capital srl ha la facoltà di
  • 10. agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. Horo Capital srl può occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con riferimento ai prodotti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In nessun caso e per nessuna ragione Horo Capital srl, sarà tenuta, ad agire conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione. Ogni violazione del copyright in qualsiasi modo si esprima ai danni di Horo Capital srl e John Mauldin, sarà perseguita legalmente. Per iscriversi alla newsletter GRATUITA settimanale SCENARI FINANZIARI cliccare qui: www.scenarifinanziari.it/Registrazione.aspx Per modificare il proprio indirizzo email di invio della newsletter, effettuare il login su www.scenarifinanziari.it e andare sulla pagina di registrazione. Per cancellare l'iscrizione alla newsletter scrivere una mail a:info@scenarifinanziari.it Thoughts from the Frontline 3204 Beverly Drive Dallas, Texas 75205 Horo Capital Independent Financial Advisory Firm Via Silvio Pellico, 12 20121 Milano Tel. 02 89096674