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CRM e Multicanalità


Patrizia Saggini
Agenda:
 Che cos’è l’approccio CRM nelle
  Amministrazioni
 Alcune definizioni di multicanalità
 Esempi ed esperienze di
  comunicazione multicanale
 Le metodologie di valutazione utilizzate
  per i diversi canali
 Un’ipotesi di sviluppo
L’approccio CRM nelle
            Amministrazioni
   Gli obiettivi strategici del ricorso al CRM nel
    settore pubblico sono maggiormente legati,
    rispetto al privato, all'accesso e alla
    partecipazione attiva dei cittadini alle
    decisioni e all'organizzazione dei servizi.
   La finalità è una maggiore personalizzazione
    del servizio: l’obiettivo è di avere la possibilità
    di offrire all’utente un servizio ''su misura''
    attraverso il canale più adatto a soddisfare le
    sue esigenze.
Gli elementi fondamentali
               del CRM
   la conoscenza dell'utente e dei suoi bisogni, attraverso
    relazioni di tipo ''one to one''
   l'offerta differenziata dei servizi a seconda dell’utente a
    cui sono rivolti di volta in volta
   l'interazione tra gli utenti e le P.A. attraverso la
    moltiplicazione dei canali e dei punti di accesso all'ente
   la ridefinizione della cultura interna dell'ente e
    dell'organizzazione interna verso la concezione della
    centralità dell'utente
   la costruzione di un network di relazioni con altre P.A. e
    organizzazioni private per promuovere e migliorare
    l'informazione e la condivisione del sapere in ottica di
    marketing predittivo (cioè anticipare i bisogni
    dell’utente).
Quando si dice multicanalità…
   Si intende un’esigenza di tipo tecnologico, di
    erogazione del servizio e politica.
   Non è solo la somma di diversi strumenti e canali
    supportati o meno dalle nuove tecnologie
   È invece un approccio sistemico alla gestione
    delle attività di comunicazione assistite dalle
    nuove tecnologie, in cui non è quindi centrale
    l’aspetto quantitativo (quanti canali utilizzo per
    comunicare), perché è nella logica e nella qualità
    delle relazioni tra i diversi canali che va individuato il
    suo fondamento essenziale
I canali di comunicazione:
   canali tradizionali: utilizzano mezzi di comunicazione
    consueti quali la carta stampata (giornali, house organ,
    comunicati stampa, manifesti, ecc.), la radio e la
    televisione; sono rivolti solitamente ad un pubblico
    indifferenziato, e non prevedono alcun canale di ritorno;
   canali fisici: utilizzano prevalentemente il contatto
    personale, come nello sportello fisico (URP) e del
    telefono/call center;
   canali tecnologici: utilizzano le nuove tecnologie, e cioè;
    sito web, newsletter, sms, wap, TV digitale;
   canali interattivi: la caratteristica principale è la
    bidirezionalità, attraverso cui viene effettuata una
    transazione finalizzata all’erogazione di un servizio
    all’utente; l’accesso può avvenire attraverso tre modalità:
    CIE, CNS o autenticazione dell’utente
Quali canali per quali servizi:
   La forza della multicanalità risiede proprio nella
    capacità di rendere interattivo l’esperire
    individuale del servizio mettendo i bisogni
    direttamente in relazione al luogo, al momento con cui si
    presentano e alle modalità con cui possono essere
    soddisfatti.
   Le dimensioni da tenere presente sono:
      il momento in cui il servizio o l’informazione viene
       richiesto
      il luogo in cui si trova l’utente,

      L’identità dell’utente

      Le caratteristiche del “device” attraverso cui si
       compie l’interazione.
Il canale adeguato alle diverse
               fasi del servizio:
      I canali possibili possono essere divisi in tre grandi categorie
           secondo i livelli di servizio e le funzioni che svolgono:
   informativi, con ridotta valenza di interazione
    bidirezionale. La priorità è agevolare al massimo l’accesso
    all’informazione e alla conoscenza;
   relazionali, sui quali sono facilitate le comunicazioni
    bidirezionali e la raccolta di feed back; la priorità è
    orientare, rispondere a bisogni complessi che attivano insiemi di
    procedimenti, ascoltare, creare una dimensione di scambio
    reciproco;
   transattivi, con i quali è vantaggioso gestire gli scambi
    per l’utente o per l’amministrazione; la priorità è erogare il
    servizio, chiudere la pratica, gestire i flussi di dati che occorrono,
    ottimizzare tempi, costi, risorse; possono essere più facilmente
    progettati e gestiti attraverso esternalizzazioni, reti terze, co-
    gestione e coinvolgimento di altri enti pubblici e privati.
SMS-INFORMA

                   Ipotesi di un
                            TV e DTV
                      Schedulazione Tradizionale




               PUSH
               framework multicanale
                                 FRAMEWORK
                                TXT
                                 MULTICANALE
                              RADIO
                             STAMPA
   PULL
FACE to FACE
    FAX
                                                        BACK OFFICE                              INTRANET
 TELEFONO                         E C FF O T N ORF




                                                     CALL CENTER
 WEB-MAIL
                                 PROFILAZIONE
                                    I




    SMS
                                                                BE W

                                                                                                              CONTENT
    I-DTV                          Autenticazione                                                           MANAGEMENT
                                                                       DNE T N ORF


                                                                                     BE W                     SYSTEM
  Telefono
                                                      PORTALE                               DNE KCAB
                                                                          -




  Cellulare
                                                                                              -
Gli strumenti dell’ascolto
                                          X   Sondaggi tradizionali
       Infrastruttura
       tecnica
                                              URP
                            X                 Punti info decentrati
                                              Punti pubbl. accesso Internet

                            X X               Call Center
Dati                                                                                 Utente
                        X         X           E-mail (form)


                        X                 X   Sistema informativo multicanale
  Analisi
   LOG                  X         X X         WEB

             Analisi informale            Apporto volontario
             del feedback                 (suggerimenti/opinioni/     Claudio Forghieri: Comune Modena
                                          forum)
                            Tracciatura
                            automatica
Rapporto tra CRM e Multicanalità
    ottenere un profilo dell’utente: il risultato sarà il più
     preciso possibile solo nel caso in cui sia richiesta una forma di
     autenticazione (dal semplice user e password a forme di
     autenticazione collegate all’identità certificata, fino a CNS o
     CIE); in caso contrario, i dati rilevati rappresenteranno uno
     strumento per elaborare un profilo generico dell’utente tipo
     che utilizza determinati strumenti;
    dal punto di vista quantitativo, avere un quadro di
     insieme del reale utilizzo dei propri canali: ciò è
     indispensabile per capire in che modo si debbono veicolare le
     informazioni se si vuole raggiungere un gran numero di
     persone con alta probabilità di successo (quindi servendosi
     dei canali più utilizzati), capire le ragioni di un eventuale
     scarso utilizzo di un canale rispetto ad altri, e quali operazioni
     posso compiere per incentivarne l’utilizzo.
Strumenti di rilevazione dei dati:
      canali tradizionali
   Rapporto degli utenti con i mezzi di
    informazione: indagine del Comune di
    Modena
   Rilevazione dei dati sulla TV con AUDITEL:
    scarsa precisione e affidabilità
   In generale, per tutti i canali tradizionali, è
    impossibile avere un metodo esatto di
    rilevazione o una qualsiasi ipotesi di
    profilazione, se non attraverso indagini di tipo
    qualitativo.
Strumenti di rilevazione dei dati:
           canali fisici
  Rilevazione degli accessi in un URP
(tipologia di servizio, numero clienti serviti,
   tempo di attesa individuale e medio, tempo di
   servizio)

 Rilevazione dei dati in un contact center
(volume e tipologia delle chiamate, nazionalità,
  numero delle e-mail, numero di fax e numero
  di lettere)
Strumenti di rilevazione dei dati:
       canali tecnologici
 Alcuni dati sulla diffusione della
  tecnologia negli italiani (rapporto E-
  Family, Federcomin/Anie 2005)
 Caratteristiche e funzioni dell’analisi dei
  file di LOG (WEB)
 M-Government (SMS, WAP)
 T-Government (DTT)
Alcune esperienze interessanti:

   Newsletter Uno X1 del Comune di Modena;
   SMS del Comune di Roma e di ATAC;
   Servizi WAP della Regione Emilia-Romagna;
   Progetto CASPER della Regione Emilia-
    Romagna;
   Progetto TV Digitale del Comune di Parma;
   Portale del Comune di Roma per i servizi on-
    line.
Strumenti di rilevazione dei dati:
        canali interattivi
 Progetto PEOPLE
Modalità di accesso:
 Registrazione semplice (per visure)
 Registrazione identificata (per
  transazioni e istanze)
 Accreditamento
 Autenticazione
Sintesi sulla rilevazione dei dati:

Tipologia Strumen        Target      Precisio Profilazione
di canale to                         ne
Tradizionale Stampa,     Indiffe-    NO       Per grandi
             TV, radio   renziato             categorie
Fisico       URP, call   Indiffe-    NO       Per tipo di
             e contact   renziato             servizio
             center                           richiesto
Tecnologico Web,         Differen-   NO       In base
             SMS,        ziato                all’accesso
             WAP
Interattivo  DTT,        Differen-   SI       In base alla
Un’ipotesi di progetto:
   Continuo sviluppo e integrazione dei dispositivi
    tecnologici;
   Distinzione tra servizi informativi e servizi
    interattivi;
   Direttiva per la qualità dei servizi on line e la
    misurazione della soddisfazione degli utenti
    (18/10/2005);
   Sistema uniforme di raccolta dei dati dei diversi
    canali, per un’analisi sistematica e complessiva.

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Crm e multicanalità

  • 2. Agenda:  Che cos’è l’approccio CRM nelle Amministrazioni  Alcune definizioni di multicanalità  Esempi ed esperienze di comunicazione multicanale  Le metodologie di valutazione utilizzate per i diversi canali  Un’ipotesi di sviluppo
  • 3. L’approccio CRM nelle Amministrazioni  Gli obiettivi strategici del ricorso al CRM nel settore pubblico sono maggiormente legati, rispetto al privato, all'accesso e alla partecipazione attiva dei cittadini alle decisioni e all'organizzazione dei servizi.  La finalità è una maggiore personalizzazione del servizio: l’obiettivo è di avere la possibilità di offrire all’utente un servizio ''su misura'' attraverso il canale più adatto a soddisfare le sue esigenze.
  • 4. Gli elementi fondamentali del CRM  la conoscenza dell'utente e dei suoi bisogni, attraverso relazioni di tipo ''one to one''  l'offerta differenziata dei servizi a seconda dell’utente a cui sono rivolti di volta in volta  l'interazione tra gli utenti e le P.A. attraverso la moltiplicazione dei canali e dei punti di accesso all'ente  la ridefinizione della cultura interna dell'ente e dell'organizzazione interna verso la concezione della centralità dell'utente  la costruzione di un network di relazioni con altre P.A. e organizzazioni private per promuovere e migliorare l'informazione e la condivisione del sapere in ottica di marketing predittivo (cioè anticipare i bisogni dell’utente).
  • 5. Quando si dice multicanalità…  Si intende un’esigenza di tipo tecnologico, di erogazione del servizio e politica.  Non è solo la somma di diversi strumenti e canali supportati o meno dalle nuove tecnologie  È invece un approccio sistemico alla gestione delle attività di comunicazione assistite dalle nuove tecnologie, in cui non è quindi centrale l’aspetto quantitativo (quanti canali utilizzo per comunicare), perché è nella logica e nella qualità delle relazioni tra i diversi canali che va individuato il suo fondamento essenziale
  • 6. I canali di comunicazione:  canali tradizionali: utilizzano mezzi di comunicazione consueti quali la carta stampata (giornali, house organ, comunicati stampa, manifesti, ecc.), la radio e la televisione; sono rivolti solitamente ad un pubblico indifferenziato, e non prevedono alcun canale di ritorno;  canali fisici: utilizzano prevalentemente il contatto personale, come nello sportello fisico (URP) e del telefono/call center;  canali tecnologici: utilizzano le nuove tecnologie, e cioè; sito web, newsletter, sms, wap, TV digitale;  canali interattivi: la caratteristica principale è la bidirezionalità, attraverso cui viene effettuata una transazione finalizzata all’erogazione di un servizio all’utente; l’accesso può avvenire attraverso tre modalità: CIE, CNS o autenticazione dell’utente
  • 7. Quali canali per quali servizi:  La forza della multicanalità risiede proprio nella capacità di rendere interattivo l’esperire individuale del servizio mettendo i bisogni direttamente in relazione al luogo, al momento con cui si presentano e alle modalità con cui possono essere soddisfatti.  Le dimensioni da tenere presente sono:  il momento in cui il servizio o l’informazione viene richiesto  il luogo in cui si trova l’utente,  L’identità dell’utente  Le caratteristiche del “device” attraverso cui si compie l’interazione.
  • 8. Il canale adeguato alle diverse fasi del servizio: I canali possibili possono essere divisi in tre grandi categorie secondo i livelli di servizio e le funzioni che svolgono:  informativi, con ridotta valenza di interazione bidirezionale. La priorità è agevolare al massimo l’accesso all’informazione e alla conoscenza;  relazionali, sui quali sono facilitate le comunicazioni bidirezionali e la raccolta di feed back; la priorità è orientare, rispondere a bisogni complessi che attivano insiemi di procedimenti, ascoltare, creare una dimensione di scambio reciproco;  transattivi, con i quali è vantaggioso gestire gli scambi per l’utente o per l’amministrazione; la priorità è erogare il servizio, chiudere la pratica, gestire i flussi di dati che occorrono, ottimizzare tempi, costi, risorse; possono essere più facilmente progettati e gestiti attraverso esternalizzazioni, reti terze, co- gestione e coinvolgimento di altri enti pubblici e privati.
  • 9. SMS-INFORMA Ipotesi di un TV e DTV Schedulazione Tradizionale PUSH framework multicanale FRAMEWORK TXT MULTICANALE RADIO STAMPA PULL FACE to FACE FAX BACK OFFICE INTRANET TELEFONO E C FF O T N ORF CALL CENTER WEB-MAIL PROFILAZIONE I SMS BE W CONTENT I-DTV Autenticazione MANAGEMENT DNE T N ORF BE W SYSTEM Telefono PORTALE DNE KCAB - Cellulare -
  • 10. Gli strumenti dell’ascolto X Sondaggi tradizionali Infrastruttura tecnica URP X Punti info decentrati Punti pubbl. accesso Internet X X Call Center Dati Utente X X E-mail (form) X X Sistema informativo multicanale Analisi LOG X X X WEB Analisi informale Apporto volontario del feedback (suggerimenti/opinioni/ Claudio Forghieri: Comune Modena forum) Tracciatura automatica
  • 11. Rapporto tra CRM e Multicanalità  ottenere un profilo dell’utente: il risultato sarà il più preciso possibile solo nel caso in cui sia richiesta una forma di autenticazione (dal semplice user e password a forme di autenticazione collegate all’identità certificata, fino a CNS o CIE); in caso contrario, i dati rilevati rappresenteranno uno strumento per elaborare un profilo generico dell’utente tipo che utilizza determinati strumenti;  dal punto di vista quantitativo, avere un quadro di insieme del reale utilizzo dei propri canali: ciò è indispensabile per capire in che modo si debbono veicolare le informazioni se si vuole raggiungere un gran numero di persone con alta probabilità di successo (quindi servendosi dei canali più utilizzati), capire le ragioni di un eventuale scarso utilizzo di un canale rispetto ad altri, e quali operazioni posso compiere per incentivarne l’utilizzo.
  • 12. Strumenti di rilevazione dei dati: canali tradizionali  Rapporto degli utenti con i mezzi di informazione: indagine del Comune di Modena  Rilevazione dei dati sulla TV con AUDITEL: scarsa precisione e affidabilità  In generale, per tutti i canali tradizionali, è impossibile avere un metodo esatto di rilevazione o una qualsiasi ipotesi di profilazione, se non attraverso indagini di tipo qualitativo.
  • 13. Strumenti di rilevazione dei dati: canali fisici  Rilevazione degli accessi in un URP (tipologia di servizio, numero clienti serviti, tempo di attesa individuale e medio, tempo di servizio)  Rilevazione dei dati in un contact center (volume e tipologia delle chiamate, nazionalità, numero delle e-mail, numero di fax e numero di lettere)
  • 14. Strumenti di rilevazione dei dati: canali tecnologici  Alcuni dati sulla diffusione della tecnologia negli italiani (rapporto E- Family, Federcomin/Anie 2005)  Caratteristiche e funzioni dell’analisi dei file di LOG (WEB)  M-Government (SMS, WAP)  T-Government (DTT)
  • 15. Alcune esperienze interessanti:  Newsletter Uno X1 del Comune di Modena;  SMS del Comune di Roma e di ATAC;  Servizi WAP della Regione Emilia-Romagna;  Progetto CASPER della Regione Emilia- Romagna;  Progetto TV Digitale del Comune di Parma;  Portale del Comune di Roma per i servizi on- line.
  • 16. Strumenti di rilevazione dei dati: canali interattivi  Progetto PEOPLE Modalità di accesso:  Registrazione semplice (per visure)  Registrazione identificata (per transazioni e istanze)  Accreditamento  Autenticazione
  • 17. Sintesi sulla rilevazione dei dati: Tipologia Strumen Target Precisio Profilazione di canale to ne Tradizionale Stampa, Indiffe- NO Per grandi TV, radio renziato categorie Fisico URP, call Indiffe- NO Per tipo di e contact renziato servizio center richiesto Tecnologico Web, Differen- NO In base SMS, ziato all’accesso WAP Interattivo DTT, Differen- SI In base alla
  • 18. Un’ipotesi di progetto:  Continuo sviluppo e integrazione dei dispositivi tecnologici;  Distinzione tra servizi informativi e servizi interattivi;  Direttiva per la qualità dei servizi on line e la misurazione della soddisfazione degli utenti (18/10/2005);  Sistema uniforme di raccolta dei dati dei diversi canali, per un’analisi sistematica e complessiva.