Studio di usabilità sul software iTunes. Esame universitario: Ergonomia Cognitiva, corso di laurea Teoria e Tecnologia della Comunicazione. Università degli Studi di Milano-Bicocca.
1. TEORIA E TECNOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
ANNO SCOLASTICO 2011-12
Marco Simone Carisio – 755718
Sarah Cillo –754750
Stefano Manicone –745361
Esame di ERGONOMIA COGNITIVA
Prof.ssa Rossana Actis Grosso
RELAZIONE STUDIO DI USABILITÀ SU
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2. Sommario
INTRODUZIONE.................................................................................................................................................. 4
DESCRIZIONE DEL PRODOTTO ........................................................................................................................... 5
STORIA ............................................................................................................................................................... 5
I PRINCIPI DI USABILITA’ di Nielsen applicati ad iTunes .................................................................................... 8
1. Dialogo semplice e naturale ............................................................................................................ 8
2. Semplificare la struttura dei compiti............................................................................................... 9
3. Agevolare il riconoscimento piuttosto che il ricordo .............................................................. 10
4. Fornire feedback in modo da rendere visibile lo stato del sistema .................................... 11
5. Prevenire gli errori di interazione e facilitarne il recupero ...................................................... 12
6. Essere consistenti ................................................................................................................................ 13
7. Parlare il linguaggio dell'utente ..................................................................................................... 14
8. Agevolare la flessibilità d'utilizzo e l'efficienza dell'utente ..................................................... 15
COS’E’ E A COSA SERVE IL TEST DI USABILITA’ ................................................................................................ 17
IMPORTANZA DI ESEGUIRE IL TEST DI USABILITA’ ...................................................................................... 18
QUESTIONARIO CARTACEO ......................................................................................................................... 19
APPLICAZIONE DEL TEST SU ITUNES ................................................................................................................ 21
1. OBIETTIVI DEL NOSTRO PROGETTO ..................................................................................................... 21
2.SCELTA DEL TARGET ................................................................................................................................. 22
3. NORME DI USABILITA’ ADOTTATE ........................................................................................................... 30
4. STRUMENTI UTILIZZATI............................................................................................................................ 30
5. TASKS ....................................................................................................................................................... 31
Task 1. Attivazionedisattivazione della sincronizzazione automatica per copiare i file
sul dispositivo iPhone. ........................................................................................................................ 31
Task 2. Aggiunta di5 brani da una cartella sul desktop al dispositivo................................. 32
Task 3: Modificare le informazioni di un brano rinominandolo e aggiungendo la
copertina contenuta nel file copertina.jpg e il testo contenuto nel file testo.txt forniti. 33
Task 4. Scaricare un brano da iTunes Store. ............................................................................... 35
Task 5. Masterizzare un CD con le tracce selezionate. ........................................................... 36
Task 6. Disabilitazione della funzione di consolidamento della libreria, che copia
automaticamente i brani in libreria, in una cartella di backup di iTunes. ......................... 37
Task 7: Con iTunes impostato su sincronizzazione automatica, sincronizzare
parzialmente solo le playlist “CARMEN CONSOLI” e “COLDPLAY” ..................................... 39
Task 8. Disattivare la sincronizzazione automatica ogni volta che si collega il dispositivo
................................................................................................................................................................. 40
6. ANALISI DEI RISULTATI ......................................................................................................................... 41
6.1 Analisi dei dati raccolti per mezzo del questionario.......................................................... 41
6.2 Analisi dei dati raccolti per mezzo dei task .......................................................................... 45
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3. Task 1. Attivazionedisattivazione della sincronizzazione automatica per copiare i file
sul dispositivo iPhone. ........................................................................................................................ 45
Task 2. Aggiunta di 5 brani posizionati in una cartella sul desktop, nel dispositivo ......... 46
Task 3: Modificare le informazioni di un brano rinominandolo e aggiungendo la
copertina contenuta nel file copertina.jpg e il testo contenuto nel file testo.txt forniti. 47
Task 4. Scaricare un brano da iTunes Store. ............................................................................... 49
Task 5. Masterizzare un CD con le tracce selezionate. ........................................................... 50
Task 6. Disabilitazione della funzione di consolidamento della libreria, che copia
automaticamente i brani in libreria, in una cartella di backup di iTunes. ......................... 51
Task 8. Disattivare la sincronizzazione automatica ogni volta che si collega il dispositivo
................................................................................................................................................................. 53
7. CONCLUSIONI ......................................................................................................................................... 54
8. FASE DI PROGETTAZIONE ...................................................................................................................... 55
Task 1 .......................................................................................................................................................... 55
Task 2 .......................................................................................................................................................... 56
Task 3 .......................................................................................................................................................... 57
Task 5 .......................................................................................................................................................... 57
Task 6 - 8 .................................................................................................................................................... 58
Task 7 .......................................................................................................................................................... 59
8. BIBLIOGRAFIA .......................................................................................................................................... 60
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4. INTRODUZIONE
L’obiettivo di questo lavoro è un’analisi approfondita di usabilità di un noto software per la
riproduzione, l’acquisto, la gestione di file musicali e dispositivi mobili: Apple iTunes.
L’usabilità è definita come “il grado in cui un prodotto può essere usato da particolari
utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno
specifico contesto d'uso.”
Questo significa che ci si interrogherà sulla relazione tra obiettivi prefissati e risultati
raggiunti, sulle modalità e sullo sforzo necessario. Saranno presi in considerazione in primo
luogo gli utenti e le loro esigenze, perché sono coloro che hanno una relazione d’uso col
prodotto.
Dopo un breve excursus sul software, sulla sua storia e la sua evoluzione nel tempo, ci
dedicheremo a formulare una valutazione esperta basata sui principi di Jakob Nielsen,
che definiscono le regole della web usability e che applicheremo al software da noi
analizzato.
Una volta individuate le falle e le problematicità nel prodotto da noi testate, queste
saranno elencate e argomentate. Il passo successivo sarà quello di sottoporre i dubbi da
noi riscontrati circa il prodotto a un campione di persone il più possibile eterogeneo e
completo, in modo da avere uno specchio il più possibile coincidente con il pubblico
reale degli utenti (e non) di Apple iTunes.
In questo senso avremo un target composto da individui giovani e meno giovani, esperti e
meno esperti per quanto riguarda l’uso del computer e utilizzatori o non utilizzatori di
iTunes. Questo ci permetterà di comparare le risposte e gli errori di utilizzo del software fra
chi lo conosce già e chi meno: se per un fruitore esperto incontrare difficoltà può
significare poca funzionalità del prodotto, nel caso di un primo approccio si potrebbe
trattare di un caso di poca intuitività dell’interfaccia.
Il lavoro sarà declinato in due direzioni: da una parte avremo un primo riscontro con gli
utenti che risponderanno a un questionario volto a conoscere le caratteristiche individuali
e le prime associazioni mentali fatte parlando di iTunes, successivamente si passerà a un
riscontro pratico che consisterà in una serie di task per gli utenti, volti a testare alcune
funzioni da noi ritenute problematiche.
I risultati saranno comparati tenendo conto delle caratteristiche dell’utente e dei tempi,
dei modi e della riuscita (o non) degli esperimenti assegnati. Si terrà conto poi delle
risposte date prima di effettuare i task e dopo, proprio per comprendere quanto l’utente
confermi la versione data in precedenza ed eventualmente aggiunga problematicità
nuove, o se invece riscontri delle positività.
A conclusione di questo lavoro, saranno tratte delle riflessioni che evidenzieranno
eventuali e possibili disagi dati dalla non completa usabilità del prodotto, sottolineando
come non sempre, un buon design grafico possa sopperire (purtroppo) alle mancanze di
funzionalità.
Esistono utenti che prediligono prodotti di bel design che susciti loro emozioni, altri che
non si aspettano altro che un prodotto che faccia semplicemente ciò che gli si chiede.
Dunque qual è la strada giusta?
La risposta a questo interrogativo sembra essere una e una sola: cercare di spingersi
sempre verso la direzione di un prodotto che sia in primo luogo usabile e per tutti, ma
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5. senza mettere da parte la voglia di creare un oggetto di buona, bella e piacevole
manifattura.
DESCRIZIONE DEL PRODOTTO
iTunes è un'applicazione multimediale sviluppata e distribuita da Apple Inc. nel 2001, per
riprodurre e organizzare file multimediali, permettendo l'acquisto online di canzoni, video
e film attraverso il servizio iTunes Store. Questo software è da sempre distribuito
come freeware, cioè gratuitamente in versione completa. Il suo design accattivante e la
sua capacità di mantenere una buona organizzazione della libreria audio ne hanno fatto
il principale e più famoso software di gestione musicale. Inoltre iTunes è una scelta
obbligata per chi possiede un device Apple e necessita di gestire la propria musica, dati,
foto, video e applicazioni sui relativi dispositivi iPod, iPad e iPhone. Come abbiamo
appena detto, nonostante Apple applichi una politica restrittiva riguardo i suoi prodotti, il
software che abbiamo preso in considerazione per questo lavoro, risulta essere sviluppato
parallelamente sia per Mac Os che per Windows (dal 2003) supportando le versioni di
Windows XP, Windows Vista e Windows 7.
STORIA
La storia di iTunes risale a dodici anni fa, nel 2000, quando due sviluppatori di nome Jeff
Robbin e Bill Kincaid crearono l’applicazione SoundJam MP. SoundJam MP era
un'applicazione commerciale molto diffusa nei sistemi Macintosh, nata per organizzare e
gestire la musica in formato MP3. L'applicazione era stata sviluppata dalla casa
produttrice “Casady & Greene” nel 1999, come programma per la gestione del Diamond
Rio, una linea di lettori audio digitali. Presto SoundJam divenne un successo tra gli utenti
Mac e poiché anche Apple stava sviluppando un prototipo di lettore mp3, prese contatti
con l’azienda e con un altro programma di gestione chiamato Audion. Alla fine, Jobs
decise di investire su SoundJam, e nel 2000 Apple ne assunse tutti gli sviluppatori e
acquistò il software dalla casa madre. Nacque così la prima versione di iTunes, che era
molto simile a SoundJam MP, tranne che per l'impossibilità di personalizzare l'interfaccia,
che iTunes non ha mai posseduto per una scelta di Apple.
Il lancio ufficiale di iTunes avvenne nel gennaio 2001 e sancì così la fine di Sound Jam,
che fino a quel momento era stato sviluppato contemporaneamente. Questo risultò essere
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6. un affare di grande successo tra i “fan della mela”, tanto che nella prima settimana
raggiunse un picco di 275.000 download. Pur essendo ancora piuttosto rudimentale e
primitivo, il segreto del suo successo sembrava essere dovuto alla sua facilità e intuitività
d’uso.
Anche a causa del fatto che il software veniva distribuito gratuitamente ed essendo un
programma che la maggior parte degli utenti riteneva molto buono, iTunes si è
rapidamente diffuso sui sistemi Macintosh, raggiungendo già nell’ottobre 2001 il milione di
download e, con la nascita del nuovo iPod (il lettore di casa Apple), il programma ebbe
ancora una più vasta diffusione, poiché era distribuito direttamente con il dispositivo, ed
era inoltre l’unico che ne permetteva la gestione. Da questo momento in poi si
susseguirono una numerosa serie di aggiornamenti: in primo luogo fu introdotta la
possibilità di convertire e masterizzare i file mp3 sotto forma di tracce audio su CD, fu
introdotto un sistema di equalizzazione con 20 presets e il cross fading tra le tracce. Ma la
vera novità della versione 2.0 di
iTunes era la capacità di
trasferire e sincronizzare una
grande quantità di tracce
musicali dal Mac al proprio iPod.
Con la versione 3, resa
disponibile nel 2002 e scaricata
14 milioni di volte, iTunes
diventava capace di gestire gli
album musicali, inserendo tutti i
dati relativi col nuovo sistema
ID3-tag, introducendo anche la
possibilità di inserire un’immagine
di copertina del disco, importare
ed esportare playlist e
condividere la propria libreria in
rete.
La grande rivoluzione avvenne però nel 2003, quando Apple introdusse“iTunes Music
Store”, un negozio online per acquistare musica e altri media digitali. La sua nascita fu il
frutto dell’accorpamento di
200.000 brani di alta qualità presi
dai cataloghi delle maggiori
etichette discografiche: SONY
Music Entertainment, BMG, EMI,
Universal Warner. Il successo fu
confermato dal fatto che solo
nella prima settimana di vita,
furono vendute 1 milione di tracce
audio, che nei 4 mesi successivi,
diventarono oltre 10 milioni. Nello
stesso anno, con la versione 4.1,
che totalizzò 100 milioni di
6
7. download, iTunes diventava disponibile e installabile anche su piattaforma Microsoft
Windows, raggiungendo così una vastissima fetta di mercato. In questo momento
cominciò il periodo d'oro dell’iPod, che divenne il lettore musicale più diffuso al mondo.
In tutto, iTunes vanta ad oggi 10 versioni, che nel corso del tempo hanno introdotto nuove
caratteristiche come: il supporto di dispositivi di terze parti (Nike Fitness e cellulari
Motorola), la possibilità di effettuare backup dei propri iDevice, la “cover flow” per
ricevere e visualizzare automaticamente la copertina dell’album che si sta ascoltando, la
trasformazione di “iTunes Music Store” in “iTunes Store”, non più solo un negozio di musica
ma anche di film, giochi, app e libri. Un’altra apprezzata importante implementazione del
programma avvenne con l’introduzione della funzione Genius, che setaccia la libreria
iTunes per trovare pezzi che stanno bene insieme, per riunirli poi in compilation basate sui
gusti dell’utente. Solo di recente è avvenuta l’integrazione con Ping, un social network per
gli utenti di iTunes che possono condividere gusti musicali. Questa rete sociale, introdotta
da Apple nel settembre 2010, permette di raccomandare musica ad amici, di
condividere foto e video presi in tour della propria band preferita, creare playlist,
commentare gli album di artisti e altro ancora. L’ultima ma non meno importante
innovazione introdotta quest’anno da Apple in iTunes in the iCloud, che permette di
sincronizzare in un remoto le canzoni su tutti i dispositivi iPhone, iPad e iPod
automaticamente.
A 12 anni dal suo debutto iTunes è il più usato sistema di gestione della musica ed è
diventato il secondo player musicale del mondo, superando il rivale Real Player, mentre al
primo posto rimane ancora Microsoft con Windows Media Player. Ad oggi iTunes Store il
primo rivenditore al mondo con un catalogo di 20 milioni di brani in alta qualità,
sorpassando il rivale Amazon.
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8. I PRINCIPI DI USABILITA’ di Nielsen applicati ad iTunes
In ergonomia i principi di usabilità sono linee-guida
generali, indipendenti da specifiche soluzioni
tecniche, che descrivono le caratteristiche che
un’interfaccia deve avere per essere usabile. Fondati
sul modo di ragionare e operare delle persone
quando interagiscono con un prodotto software,
rappresentano un riferimento importante di cui tenere
assolutamente conto sia in fase di progettazione che
in fase di valutazione dell'usabilità.
In questo caso, come utenti esperti, abbiamo
effettuato una valutazione euristica sulla base dei
principi di Nielsen.
Per essere usabile un’interfaccia deve rispettare i seguenti 9 principi stipulati da Jakob
Nielsen:
1. Dialogo semplice e naturale
Il software per essere usabile deve creare un dialogo semplice e coerente con il modello
mentale e con il sistema di attese dell’utilizzatore. L’interfaccia quindi deve essere intuitiva
e immediatamente comprensibile all’utente.
La progettazione di un dialogo semplice e naturale è agevolata principalmente da due
fattori:
dalla conoscenza del metodo di lavoro dell'utente, dalle sue caratteristiche e dalle
sue esigenze;
da un'interfaccia che tenga conto soprattutto dei principi sui compiti, sul
riconoscimento, sul feedback e sugli errori.
Alcuni modi per rispettare il principio del dialogo semplice e naturale sono:
Tener conto del modo di operare dell’utente in primo luogo organizzando i
contenuti e la struttura del sistema, poi implementando la logica dell'interazione,
definendo l'ordine dei menu e di presentazione delle finestre o delle pagine, infine
organizzando i contenuti e gli oggetti all’interno delle finestre o delle pagine;
Affinché l'utente possa prevedere gli effetti delle proprie azioni è necessario fornire
un buon modello concettuale del sistema e renderne evidenti l'organizzazione e la
logica d'interazione;
Eliminare le informazioni superflue per evitare di togliere visibilità a quelle più
importanti
Cercare di far capire all'utente cosa incontrerà nella pagina successiva o quello
che succederà a seguito di un’azione.
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9. In iTunes questo principio non è pienamente rispettato. Sono numerose
infatti le circostanze in cui la scarsa intuitività dell’interfaccia causa
difficoltà all’utente nel trovare immediatamente gli strumenti o le vie
necessarie a compiere anche diverse operazioni di base. Ad esempio la
semplice funzione di rinominare un brano diventa complicata quando
l’utente al click del tasto destro non trova la voce “rinomina” o “modifica”,
ormai presente nel suo modello mentale.
Abbiamo riscontrato che fondamentalmente iTunes non è un software di
difficile utilizzo, ma prevede una logica completamente diversa dalle
abitudini dell’utente, questo comporta un senso di “smarrimento” ai
primi utilizzi.
Anche il concetto di eliminare le informazioni superflue per non togliere
visibilità a quelle più importanti, sembra non essere rispettato da iTunes,
che al contrario propone allo stesso livello funzioni basilari e
assolutamente secondarie. Ne è un esempio la barra dei menu o il menu
a tendina che compare al click del tasto destro su un brano, in cui l’utente
ritrova addirittura al primo posto funzioni assolutamente secondarie come
l’accesso al social network musicale Ping.
2. Semplificare la struttura dei compiti
I compiti o le attività che l'utente deve svolgere in interazione con il sistema devono
essere progettati e implementati per fare in modo che l'utente non debba elaborare in
maniera eccessiva le informazioni durante l'utilizzo del dispositivo.
Donald Norman suggerisce quattro approcci per semplificare i compiti:
mantenere il compito invariato, ma offrire sussidi mentali
usare la tecnologia per rendere visibile quello che altrimenti sarebbe invisibile
Questi due punti riassumono il principio per il quale è necessario fare in modo che l'attività
da svolgere risulti essere simile a un modello mentale già presente nell'individuo, con
l'aiuto sussidi che supportino le capacità cognitive dell'utente uniti a feedback adeguati:
automatizzare, mantenendo il compito sostanzialmente invariato: far eseguire parti
rischiose o complicate del compito dalla tecnologia invece che dall'utente.
cambiare la natura del compito: se il compito risulta troppo complesso è
necessario riprogettarlo mantenendo però lo stesso obiettivo.
Anche in questo caso il principio non sembra essere rispettato, perché anche
nelle operazioni di base, alcuni passaggi richiedono all’utente un’eccessiva
elaborazione. In altri casi invece abbiamo riscontrato che le procedure
potrebbero essere snellite e semplificate, riducendo così la complessità del
sistema e rendendo più rapido e intuitivo l’uso del programma. Ne è un
esempio la procedura di masterizzazione, che obbliga a creare prima una
playlist e poi masterizzarla su CD, passaggio che potrebbe essere
automatizzato e che abbiamo riscontrato dare alcune difficoltà.
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10. 3. Agevolare il riconoscimento piuttosto che il ricordo
E' consigliabile creare un'interfaccia che sia intuitiva e che permetta all'utente di capire
immediatamente cosa fare, senza dover ricorrere al ricordo; quindi il modo più semplice
per agevolare un utente è quello di presentare in maniera chiara le informazioni
sull'interfaccia, agevolando così il riconoscimento.
Alcuni esempi di casi in cui questo principio non viene osservato sono:
le situazioni in cui navigando non è più chiaro dove ci si trovi e da dove si era
partiti.
i casi in cui non è chiaro se un elemento sia modificabile o meno (link,
pulsante,ecc..)
non sapere se l'azione richiesta dall'utente sia stata eseguita dal sistema
dover imparare i comandi a memoria perché non si ricordano i procedimenti
oppure dover ricorrere all'aiuto di persone più esperte
Alcuni accorgimenti utili per agevolare il riconoscimento sono:
sfruttare il 'mapping' naturale, ovvero la correlazione naturale che esiste tra due
cose, tra causa ed effetto, tra comandi, loro azionamento e risultati. Ad esempio
quello che si fa quando un file viene spostato dal desktop nel “cestino”
fare in modo che le azioni consentite sull'interfaccia siano chiaramente visibili
rendere visibile lo stato del sistema in ogni momento dell'azione ad ogni momento
e ad ogni azione dell’utente (risultati dell'azione svolta, dove ci si trova, etc...)
inserire in ogni pagina un titolo che illustri adeguatamente le azioni da svolgere
sulla finestra o sulla pagina;
per evitare di costringere l'utente a interpretazioni del significato, utilizzare un
linguaggio e una grafica corretta e significativa;
fornire delle informazioni di anteprima sugli oggetti selezionati;
dotare le icone e i simboli grafici di strumenti che descrivano le funzionalità
associate all'icona stessa;
abilitare o disabilitare i comandi in modo da obbligare l'utente a certe azioni in vari
contesti operativi
Anche in questo caso il principio non sembra essere rispettato dall’azienda di
Cupertino: l’interfaccia di iTunes infatti come abbiamo precedentemente ribadito non
risulta essere a primo impatto intuitiva e di facile utilizzo. Abbiamo inoltre riscontrato
che dopo un primo utilizzo difficoltoso e macchinoso del software, anche in alcune
delle funzioni di base, la maggior parte degli utenti tende successivamente ad
utilizzarlo più volentieri e con grande facilità, in quanto ha già visto il procedimento e
tende a ricordarne i passaggi. L’utilizzo di iTunes risulta alle applicazioni
successive molto più semplice e immediato, poiché come nell’eventualità di
masterizzare un CD o modificare il titolo di una traccia, gli utenti non si aspettano più
di trovare la voce “rinomina”, ”modifica” o “crea CD” ma, hanno ormai modificato il
loro modello mentale. Possiamo allora concludere che seppur iTunes sfrutti il
'mapping' naturale e faccia in parte uso di una grafica corretta e significativa
ricorrendo a simboli grafici che descrivono le funzionalità associate alle icone, non
dispone di un'interfaccia abbastanza intuiti vada permettere all'utente di
capire immediatamente cosa fare, e anzi richiede fortemente il ricorso al ricordo.
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11. 4. Fornire feedback in modo da rendere visibile lo stato del sistema
Il feedback rappresenta un’importante risorsa, in quanto rappresenta un'informazione di
ritorno in risposta alle azioni che l'utente esegue sull’interfaccia. Esso ha inoltre lo scopo di
mantenere continuamente aggiornato l’utente sullo stato dell’interfaccia e sui progressi
da lui svolti, in modo da evitare errori, incomprensioni e blocchi durante l'interazione. Il
feedback svolge quindi una duplice funzione: non si riferisce solo, come si potrebbe
pensare ad una prima impressione, ad una sorta di ammonimento alle azioni sbagliate da
parte dell’utente con relativa messaggistica di errore, ma coinvolge tutti i modi per
comunicare attraverso l’interfaccia, su cosa sta facendo il sistema in quel momento.
In breve si potrebbe riassumere il feedback come:
Risposta all’azione compiuta o in fase di compimento da parte dell’utente
Informare riguardo gli effetti e le ripercussioni dell’azione in fase di compimento
Informare sul nuovo stato del prodotto dopo l’azione appena effettuata. Per
esempio: quando compare una nuova icona indica che è disponibile una nuova
funzione, quando il puntatore assume l’aspetto di una clessidra indica che il
sistema sta eseguendo un processo e che bisogna attendere, il colore grigio scuro
di un’icona indica che in quel determinato passaggio non è disponibile quella
funzione, oppure infine uno stimolo sonoro può indicare l’impossibilità di compiere
una determinata azione.
Tempi di risposta del feedback:
Un decimo di secondo è stato stabilito essere, approssimativamente, il
tempo per dare all'utente la sensazione che il sistema ha reagito
istantaneamente. Questa misura è ricavata da una più ampia serie di studi
che vedono:
1 secondo, approssimativamente, il tempo per mostrare i risultati dell'azione
dell'utente senza interrompere il suo flusso di ragionamento, anche se noterà
il ritardo nella riposta del sistema.
10 secondi è il tempo massimo per mantenere l'attenzione dell'utente
focalizzata sul dialogo. Oltre i 10 secondi, generalmente, l'utente inizia
un’altra attività mentre il computer sta lavorando, perdendo così il filo
logico.
In questo caso possiamo dire che iTunes soddisfa pienamente questo
principio, in quanto nella barra superiore del programma, all’interno del
riquadro informativo di colore giallo, vengono continuamente
visualizzate le informazioni di riproduzione alternate a feedback
relativi allo stato del sistema, ai nuovi dispositivi connessi, o di qualsiasi
operazione l’utente abbia inizializzato. Anche per quanto riguarda i
feedback riguardo gli effetti delle azioni intraprese dall’utente, il
software sembra perfettamente in linea con questo quarto principio. Sono
infatti numerosi i pop-up di avvertimento sulle possibile modifiche
indirette che la nostra operazione appena intrapresa potrà causare
sul sistema o sul dispositivo.
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12. 5. Prevenire gli errori di interazione e facilitarne il recupero
Commettere errori nell’interazione con un prodotto è naturale. Anzi, qualsiasi errore che
possa teoricamente essere commesso, prima o poi accadrà! L'errore non è altro che
un’azione specificata in modo incompleto o inesatto. Si tratta di una componente
naturale del dialogo uomo-macchina che va tollerata, garantendo la giusta flessibilità di
utilizzo che consente agli utenti di navigare liberamente senza entrare in vicoli ciechi e in
situazioni critiche.
Ci sono alcuni tipi di errori che sono difficilmente eliminabili, come le sviste. Altri tipi di
errore, invece, si possono prevenire con una buona progettazione dell’interfaccia: sono
quegli errori commessi a seguito di un’applicazione sbagliata di regole di interazione o
per la mancanza di sufficienti e adeguate informazioni e conoscenze. Rientrano tra questi
tipi di errore quelli in cui l’utente non comprende l’interfaccia o non incontra le sue
aspettative e per questo egli applica regole di interazione sbagliate, rispetto a quelle
richieste dal prodotto. Il contributo fondamentale alla prevenzione degli errori
d’interazione deriva, quindi, dal rispetto dei principi sul dialogo, sui compiti, sul
riconoscimento e sul feedback sulla cui base è consentito agli utenti di interagire con
l’interfaccia. Altri modi di prevenire gli errori prevedono l’utilizzo di funzioni bloccanti, che
impediscono la continuazione di azioni sbagliate o che possono portare a risultati
distruttivi.
Tuttavia, poiché gli errori sono sempre possibili, è importante anche che il sistema sia
progettato in modo facilitarne la correzione, facendo uso di:
funzionalità di annullamento delle operazioni, come 'undo' e 'redo' o di ripristino
delle condizioni
fornire una messaggistica efficace
evitare di presentare pagine senza barre di navigazione
rendere sempre disponibili le funzioni per uscire dal programma o per ritornare alla
pagina principale
fornire comandi per interrompere operazioni molto lunghe.
In questo caso possiamo affermare che iTunes rispetta il principio perché
possiede tutte le caratteristiche precedentemente elencate, anche se in alcune
circostanze alcune opzioni risultano poco visibili. Infatti iTunes è impostato,
almeno al primo utilizzo, in modo da sincronizzare automaticamente l'intera libreria
sul dispositivo. Questo processo di sincronizzazione è inoltre anticipato da un backup
totale. E' possibile fermare questa opzione cliccando sulla x presente nella principale
finestra di dialogo, ma non tutti gli utenti la notano al primo sguardo, con la
conseguenza di lasciar finire tutto il procedimento anche se non voluto.
In questo caso quindi l'opzione di annullamento del processo in corso esiste, ma non è
correttamente segnalata.
Anche nel caso di annullamento di altre operazioni, che invece derivano da un
semplice errore di clic, si apre la finestra di dialogo che permette di annullare il
processo, ma rimane evidenziata e comunque in primo piano l'opzione di conferma di
quest'ultimo, che può portare l'utente a completare l'errore invece di riparare il
“danno”.
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13. 6. Essere consistenti
E’ importante tenere conto della semantica del dialogo(comportamenti associati agli
oggetti) e della sintassi: entrambi devono risultare coerenti e uniformi all’interno dell’intero
software.
La consistenza permette all'utente di trasferire agevolmente la conoscenza da
un’applicazione all'altra, aumenta la predicibilità delle azioni e dei comportamenti del
sistema e ne favorisce l'apprendibilità.
Un problema relativo a questo principio e che coinvolge tutto il mondo web è relativo ai
font e ai link: molto spesso sono presenti pagine con font diversi sia per dimensione che
per stile e colori; analogamente, i link vengono presentati in svariati “formati”: standard
(sottolineato), in grassetto (ma senza sottolineatura), colorati diversamente.
L'inconsistenza nei font, nella struttura dalla pagina, nella grafica genera una situazione di
confusione, fornisce l'impressione di una mancanza di cura e di attenzione e, in definitiva,
di professionalità.
Quindi, la consistenza deve essere garantita a diversi livelli:
consistenza del linguaggio e nella grafica: un certo colore, una certa parola e
certe icone devono ricondurre allo stesso tipo di informazione o azione da eseguire
all’interno di tutto il prodotto software
consistenza degli effetti: in situazioni simili o equivalenti è necessario utilizzare gli
stessi oggetti, azioni e comandi e quest’ultimi devono avere lo stesso
comportamento e produrre lo stesso effetto; quindi bisogna necessariamente
evitare di associare agli stessi comandi, azioni e oggetti comportamenti diversi;
consistenza nella presentazione: gli stessi oggetti o lo stesso tipo di informazioni
devono essere collocati tendenzialmente nella stessa posizione, avere la stessa
forma e lo stesso ordine;
consistenza tra ambienti applicativi: gli utenti, navigando per tutto il web,
esplorano diverse applicazioni e siti imparando ad usarne l’interfaccia; è
opportuno quindi che, aprendo la nostra applicazione o sito, si trovino di fronte alla
stessa tipologia di oggetti che richiamino quindi il suo modo di operare che ha già
imparato precedentemente. Applicando soluzioni alternative e utilizzando degli
oggetti grafici non standard si conduce inevitabilmente l’utente in uno stato di
incertezza che porta a commettere degli errori di interazione.
In questo caso è palese che iTunes non rispetta questo principio di
usabilità, in quanto è progettato in modo diametralmente diverso rispetto
ai software che l'utente medio è abituato ad utilizzare, soprattutto
considerando il fatto che l'utente medio utilizza in genere una macchina
Windows e non una Mac.
Questo può diventare un problema in virtù del fatto che la nostra esperienza
pregressa ci porta a imparare più velocemente anche l'utilizzo di un nuovo
software, mentre invece con iTunes è necessario costruire un’expertise del
tutto nuova.
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14. Per quanto riguarda la consistenza del linguaggio e della grafica, iTunes
sembra trattare tutte le funzioni allo stesso modo, non mettendo in
evidenza quelle più importanti e non formattando allo stesso modo quelle
analoghe.
Nel caso della consistenza degli effetti, riportiamo l'esempio dell'opzione
“Informazioni”, presente nel menu laterale di ogni brano. In questa opzione
sono presenti tante altre possibilità, anche di uso molto comune ma che inserite
in un menu così (potremmo dire) “nascosto” non lasciano all'utente la
possibilità di capire al primo sguardo che in quell'area è possibile inserire una
copertina di un album, un testo, un titolo e così via.
Per quanto riguarda la consistenza nella presentazione: ogni oggetto in
questo programma ha la stessa rilevanza, basti pensare alla numerosità di
informazioni presenti nel menu laterale di ogni brano (alcune davvero molto
secondarie). Sarebbe auspicabile una più corretta evidenziazione di
opzioni principali, magari accomunate dallo stesso tipo di formattazione.
Infine nel caso della consistenza tra ambienti applicativi, si ribadisce la
diversità del software rispetto all'expertise di un utente medio. Ne è un
esempio il processo di masterizzazione, che prevede una preventiva costruzione
di playlist, cosa impossibile da intuire per un non-utente di iTunes.
7. Parlare il linguaggio dell'utente
L’interfaccia deve presentare un linguaggio familiare all’utente e deve essere il più vicino
possibile ai concetti e alla terminologia a lui conosciuti.
Non vanno quindi utilizzati termini tecnici specifici che un utente non esperto non
capirebbe oltre a evitare l’utilizzo di termini stranieri. Ad esempio vanno evitati termini
come "default", "directory", o frasi del tipo "il documento è disponibile in formato “.rtf”' o
'documento “.zip” trasferibile via “ftp”'.
Anche le icone e le metafore fanno parte del linguaggio in quanto servono a descrivere
concetti in forma grafica. Dunque se ben realizzate agevolano l’utente alla comprensione
in maniera più efficace e diretta rispetto al linguaggio tradizionale.
Anche in questo caso, quindi, è necessario conoscere molto bene l’utente (progettazione
user-centered) per definire un linguaggio sempre adeguato e significativo.
I suggerimenti, quindi, sono:
verificare con gli utenti la comprensibilità del linguaggio (dalle semplici istruzioni
alle icone e simboli);
usare preferibilmente icone e metafore già sperimentate e consolidate; se si
vogliono usare simboli originali è opportuno prima testarli approfonditamente con
gli utenti finali.
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15. Questo principio a nostro parere non risulta pienamente rispettato in
quanto, soprattutto nei vari menù presenti nella barra superiore, sono
presenti dei termini di estrazione tecnica e stranieri come "nuova
playlist SMART" oppure "browser colonna" e "crea AAC versione" per i
quali tra l'altro non se ne capisce bene la funzione.
per quanto riguarda le icone, in iTunes, esse richiamano, per lo stile e i
colori, quelle presenti in altri computer proprietari di Apple; quindi
gli utenti abituati ad utilizzare "Windows" potrebbero trovarsi in
difficoltà nei primi utilizzi a classificare per il loro ruolo tutte le icone
presenti nell'interfaccia.
Infine, in generale, per quanto riguarda alcune icone come ad esempio
quella riguardante la creazione di una nuova playlist, è necessario passarci
sopra con il mouse per far apparire il testo relativo al funzionamento e
poterne così capire la funzione.
8. Agevolare la flessibilità d'utilizzo e l'efficienza dell'utente
Al centro di tutto deve esserci sempre l'utente. Ma non tutti gli utenti sono uguali: ci sono
quelli meno esperti, che amano essere guidati passo e quelli più esperti che vedono la
guida come un intralcio al loro lavoro.
Per questo è necessario agevolare la flessibilità e l'efficienza d'uso fornendo, ad esempio:
“Facilities”, facilitatori d'inserimento (ad esempio, l'anticipazione da parte del
sistema nell'inserimento di un termine) e acceleratori (una combinazione di tasti,
come ad esempio, CTRL V);
durante la navigazione, salti che evitano di passare in punti intermedi;
possibilità di personalizzazione dell'interfaccia, ovvero la possibilità di modificare
alcuni aspetti del sistema in base alle esigenze del compito, alle caratteristiche
dell'utente e alle sue abitudini personali. Naturalmente, una volta personalizzato, il
sistema deve mantenere, alle successive riaperture, le impostazioni date
dall'utente.
Alcuni esempi di aspetti dell'interfaccia che dovrebbero essere personalizzabili sono la
lingua o la dimensione dei caratteri, la disposizione di alcuni oggetti grafici, il formato dei
dati presentati.
Un altro aspetto dell'efficienza è anche il tempo di risposta del sistema alle azioni
dell'utente.
I tempi di risposta ad ogni chiamata dell'utente possono dipendere da molti fattori:
caratteristiche dei server e della rete, tipo di velocità di connessione, quantità di
informazione che deve essere trasferita, ecc.
In ogni caso i tempi di attesa non devono essere eccessivi, altrimenti l'utente penserà ad
un malfunzionamento del software/sito.
Nello specifico, nelle applicazioni e nei siti web, il tempo massimo di attesa non deve
superare gli 8 secondi, tempo oltre il quale gli utenti non mantengono più l'attenzione sul
dialogo e iniziano a fare un'altra cosa.
15
16. In iTunes, questo principio viene parzialmente rispettato in quanto l'interfaccia risulta
personalizzabile anche se non in maniera eccessiva. E’ possibile cambiare la
visualizzazione della propria libreria suddividendola per genere, artista, album ecc.. ed è
possibile cambiare anche la visualizzazione di tutto il software stesso decidendo però solo
tra due possibilità già date dal programma stesso: "mini player" o "visualizzazione
classica": possibilità di personalizzazione a nostro parere un po' troppo limitate.
Per quanto riguarda l'uso di "facilities", sembrano essere piuttosto ridotte nel caso di
questo software, infatti nella sezione riguardante l'iTunes Store, se vogliamo ricercare
qualche brano al suo interno, appena iniziamo a scrivere un paio di lettere ci vengono
proposti dei brani o degli artisti che le contengono. Questa sembra essere l'unica traccia di
facilities in tutto il programma (ad esempio nella sezione riguardante l'aiuto non è
presente questa caratteristica).
E’ presente un tutorial, per gli utenti meno esperti che sarebbe utile proporre subito al
primo avvio del programma per permettere di capirne, almeno a grandi linee il
funzionamento. E’ possibile invece trovarlo nella sezione "aiuto" del software, anche se
non risulta di immediato utilizzo in quanto rimanda l'utente sul sito ufficiale di Apple.
per quanto riguarda i cosiddetti "acceleratori", invece, essi sono presenti in quantità
numerosa in quanto è un metodo tipico adottato in tutti i pc Apple fornire numerose e
semplici scorciatoie da tastiera e quindi questo modello è stato riportato anche nel
software iTunes.
9. Fornire help e manuali
Anche se è chiaro che un buon prodotto teoricamente non avrebbe bisogno di manuali
da consultare, la documentazione viene spesso usata per compensare eventuali
problemi di usabilità del prodotto. In realtà l'utente medio, va alla ricerca di
un'informazione nell'help in linea o nella documentazione solo come ultimo tentativo,
inoltre, nella lettura delle informazioni riportate, tendono a non approfondire gli
argomenti, leggendo rapidamente solo poche righe.
Per aumentare le possibilità che i manuali siano utili, alcuni accorgimenti possono essere:
facilità di consultazione
comprensibilità e brevità dei testi
orientamento all'attività dell'utente
efficacia nella risoluzione del problema.
Quest’ultimo principio sembra in gran parte rispettato in iTunes: è infatti presente
una guida in linea, un tutorial sull'utilizzo del programma e delle guide riguardanti
tutti i prodotti Apple associati ad iTunes (iPhone, iPad, Apple tv, ecc..).E’ possibile
ricercare delle parole chiave nella guida di iTunes e l’aiuto è supportato spesso da
immagini che fanno capire meglio dove andare a trovare una determinata funzione
e come superare la difficoltà incontrata. Sia le varie guide che il tutorial sono molto
ricche (dalle 40 e più pagine per quanto riguarda la guida sull’iPod, fino alle 160 e più
pagine riguardanti la guida sull’iPhone) e semplici da leggere; l'unica soluzione per
accedervi, però, è quella di essere connessi ad Internet perché il programma fa
riferimento, in gran parte, al proprio sito web.
16
17. Alla fine di queste valutazioni, abbiamo rilevato queste criticità:
Significativa perdita di tempo dovuta al processo di backup che si avvia
automaticamente quando il dispositivo viene connesso.
Impossibilità di copiare direttamente sul dispositivo un brano che non sia già stato
immesso nella libreria, se non gestendo il dispositivo in funzione manuale.
Poco intuitivo il processo di modifica del ID3-tag di ogni brano
Poco intuitivo il fatto che il processo di masterizzazione di un CD audio debba
avvenire per mezzo della creazione di una nuova playlist
Poco gradita l’inserimento automatico di brani in libreria che volevasi soltanto
ascoltare.
Significativa perdita di tempo dovuta al processo di copia automatica di tutti i file
nella cartella di iTunes al fine di mantenere la solidità della libreria musicale.
Difficoltà di accedere ad alcune funzioni che risultano essere nascoste, come la
sincronizzazione parziale del dispositivo.
COS’E’ E A COSA SERVE IL TEST DI USABILITA’
Analizzare un prodotto in base alla sua usabilità significa anche imparare a interiorizzare i
concetti base definiti a livello internazionale. iTunes, il software analizzato, costituisce nel
nostro caso l’oggetto di studio, sottoposto a test, per comprenderne il funzionamento e
verificare se sia ergonomico o meno ai fini dell’utilizzo per l’utente finale.
La normativa 9241 ISO (International Standard Organization) definisce l’usabilità come "il
grado in cui un prodotto può essere usato da particolari utenti per raggiungere certi
obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specifico contesto d'uso."
Mentre il termine efficacia si riferisce alla relazione tra obiettivi prefissati e risultati raggiunti,
l’efficienza può essere definita come l’ammortare dello sforzo da impiegare per portare a
termine un compito.1
L’obiettivo finale dunque, consiste nel fare in modo che il modello mentale di chi ha
progettato il software (design model), da cui deriva il suo reale funzionamento,
corrisponda il più possibile al modello mentale del funzionamento del software così come
se lo costruisce l'utente finale (user model).2
Considerato che il primo elemento con cui un utente si relazione è l’interfaccia, l'usabilità
si applica in particolare a questo elemento e nasce soprattutto come ausilio alla
progettazione. L'usabilità comunque non esiste nel prodotto in sé, ma ha senso solo in
presenza di un utente e di una relazione d'uso. Le tecniche di usabilità tentano dunque di
porre in primo piano proprio l'utente.
Si parla spesso di User Centered Design come di una modalità per progettare e costruire
siti o applicazioni tenendo conto del punto di vista e delle esigenze dell’utente. L’UCD è
un processo composto di più attività. Si basa sull’iterazione di diversi strumenti di analisi od
osservazione, progettazione e verifica. In italiano questo processo è noto anche come
“Progettazione Centrata sull’Utente”(Maurizio Boscarol, 2007).
17
18. Parlare di usabilità e di interfacce significa parlare anche di interaction design. Le quattro
attività alla base del design dell'interazione sono le seguenti:
Identificare i bisogni e stabilire i requisiti
La raccolta dati costituisce una parte importante dell'attività di definizione dei
requisiti. Possono essere d’aiuto i questionari, le interviste, i focus group e i
workshop, l'osservazione sul campo e lo studio della documentazione.
Sviluppare proposte di design alternative che rispondano ai requisiti identificati. Si
tratta di generare idee che permettano di soddisfare i requisiti.
Costruirne versioni interattive che possano essere comunicate e valutate.
Il modo più semplice per gli utenti di valutare delle proposte è interagire con esse.
Ciò implica lo sviluppo di versioni interattive delle proposte di design elaborate
nell'attività precedente, anche senza la messa a punto di un software vero e
proprio. Infatti è possibile "simulare l'interattività" anche attraverso prototipi.
Valutarne l'accettabilità: la valutazione è necessaria per verificare che gli utenti
possano utilizzare il prodotto e che lo trovino gradevole.
1Hyperlabs.net
1Usabile.it
IMPORTANZA DI ESEGUIRE IL TEST DI USABILITA’
Il test di usabilità, anche nel nostro
caso, ha un’importanza fondamentale.
Sottoporre gli utenti a esperimenti dopo
aver compilato un questionario,
permette di verificare se quanto detto
sia reale e se esistono difficoltà tangibili
che possono emergere in fase di utilizzo
pratico del prodotto.
Queste difficoltà possono andare a
confermare ciò che è stato rilevato in
fase di valutazione euristica, o
addirittura evidenziare nuovi aspetti che non avevamo considerato.
Anche in fase di progettazione del software/prodotto, può essere utile sottoporre un
prototipo a un campione di individui per verificarne l’usabilità prima della
realizzazione/produzione del prodotto.
Il compito dei test è studiare il comportamento degli utenti reali alle prese con prodotti
reali o con loro prototipi, con due obiettivi (Maurizio Boscarol, 2003):
1. Identificare criticità e colli di bottiglia dell'interfaccia, per poterli correggere in fase
di design
2. Capire come l'utente si muove e ragiona, e dunque quali sono le ragioni di
eventuali difficoltà, per tenerne conto nella fase di progettazione.
18
19. QUESTIONARIO CARTACEO
Prima di effettuare il test pratico sui soggetti abbiamo somministrato loro un questionario
cartaceo con l’obiettivo di ricavare delle informazioni preliminari. Il questionario è
composto da 10 di cui 6 nel formato si/no, 3 a risposta multipla e una domanda aperta in
cui si chiedeva liberamente agli utenti che cosa migliorerebbero di iTunes. In questo caso,
la domanda è stata sottoposta sia prima che dopo la fase pratica per rilevare eventuale
considerazioni aggiuntive che sarebbero emerse dopo aver realmente avuto contatto
col programma. Qui di seguito è riportato il questionario:
QUESTIONARIO DI USABILITA’ DI APPLE ITUNES
ETA’: …………………………………
SESSO: M / F
UTENTE: PRINCIPIANTE / ESPERTO
1. UTILIZZI UN DISPOSITIVO APPLE?
2. USI ITUNES?
3. PER COSA LO USI?
□ Ordinare la musica in libreria
□ Ascoltare la musica
□ Masterizzare i CD
□ Gestire l’IPod, IPhone, IPad
□ Ascoltare PodCast
□ Acquistare su Itunes Store
□ Non lo uso
4. LO USI PERCHÉ SEI COSTRETTO PER VIA DEL DISPOSITIVO PROPRIETARIO DI APPLE?
5. SE FOSSE POSSIBILE USERESTI UN ALTRO SOFTWARE PER SINCRONIZZARE IL TUO IPOD/IPHONE/IPAD?
6. QUALE SOFTWARE PREFERISCI PER GESTIRE LA LIBRERIA MULTIMEDIALE?
□ ITunes
□ Windows Media Player
□ Winamp
□ RealPlayer
□ RhytmBox
□ Banshee
□ Nessuno di questi, perché non mi interessa avere una libreria musicale ordinata
7. QUALE SOFTWARE PREFERISCI O UTILIZZI PER RIPRODURRE I BRANI PIÙ RAPIDAMENTE?
□ ITunes
□ Windows Media Player
□ VLC
□ RealPlayer
□ Winamp
□ RhytmBox
□ Banshee
8. TORNANDO AD ITUNES, LO TROVI DI FACILE UTILIZZO?
9. PREFERIRESTI TROVARE NELLA CONFEZIONE ALL’ACQUISTO IL MINI-CD CON ITUNES, INVECE DI DOVERLO REPERIRE ONLINE?
10. COSA MIGLIORERESTI?
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20. TEST DI USABILITA’ DI APPLE ITUNES
PARTE SECONDA
Svolgere i task di seguito sono elencati:
TASK 1. Scegli se attivare/disattivare la sincronizzazione automatica, per copiare i file sul lettore MP3.
TASK 2. Aggiungi le 5 canzoni presenti nella cartella “musica” sul desktop sul dispositivo
TASK 3. Modifica le informazioni del brano “Every Teardrops Is A Waterfall” rinominandolo in “Every
Teardrops Is A Waterfall REMIX”, applica la copertina contenuta nel file copertina.jpg e aggiungi il testo
contenuto nel file testo.txt
TASK 4. Scarica il brano “Let It Be” dei Beatles da Itunes Store
TASK 5. Ora masterizza un CD con le 5 tracce date più il brano appena scaricato
TASK 6. Imposta ITunes in modo che non copi tutte le canzoni in libreria nella cartella di sistema di iTunes
per non occupare il doppio dello spazio, disattivando la relativa funzione.
TASK 7. Con ITunes impostato su sincronizzazione automatica, sincronizza parzialmente solo le playlist
“Carmen Consoli” e “COLDPLAY”
TASK 8. Imposta ITunes in modo che alla connessione di un dispositivo non sincronizzi e lanci la funzione
di backup dei dati automaticamente.
20
21. APPLICAZIONE DEL TEST SU ITUNES
1. OBIETTIVI DEL NOSTRO PROGETTO
L’obiettivo della nostra ricerca è di individuare le problematiche che gli utenti possono
incontrare durante l’utilizzo del software di casa Apple e proporne delle soluzioni. In primo
luogo abbiamo utilizzato noi il software per formulare delle ipotesi di eventuali problemi.
Le difficoltà che sono state rilevate da questa prima analisi riguardano soprattutto le
funzioni di base per cui iTunes è stato concepito, per arrivare poi a funzioni secondarie
per i più esperti; queste sono:
Significativa perdita di tempo dovuta al processo di backup che si avvia
automaticamente quando il dispositivo viene connesso.
Impossibilità di copiare direttamente sul dispositivo un brano che non sia già stato
immesso nella libreria, se non gestendo il dispositivo in funzione manuale.
Poco intuitivo il processo di modifica del ID3-tag di ogni brano
Poco intuitivo il fatto che il processo di masterizzazione di un CD audio debba
avvenire per mezzo della creazione di una nuova playlist
Poco gradita l’inserimento automatico di brani in libreria che volevasi soltanto
ascoltare.
Significativa perdita di tempo dovuta al processo di copia automatica di tutti i file
nella cartella di iTunes al fine di mantenere la solidità della libreria musicale.
Difficoltà di accedere ad alcune funzioni che risultano essere nascoste, come la
sincronizzazione parziale del dispositivo.
Questi appena elencati sono le problematiche che un occhio più preparato e
consapevole dell’esperimento che andremo a compiere ha rilevato. Un secondo
obiettivo sarà quello di effettuare dei test al fine di verificare se le funzioni fondamentali di
iTunes risultino essere realmente semplici e intuitive da utilizzare per gli utenti finali o se, al
contrario, questi riscontrino eventuali difficoltà o problemi che impediscono l’uso agevole
del software, impedendo di sfruttarne al meglio le sue potenzialità. Facendo questo
potremo capire se il modo in cui iTunes è progettato, anche in base alla sua usabilità e
alla difficoltà di utilizzo, rende il software più o meno gradevole e quindi se invoglia
l’utente al suo utilizzo. Per quanto riguarda le funzioni più complesse andremo a verificare
se tra gli utenti più esperti queste funzioni risultino intuitivo o meno.
Ci siamo allora focalizzati su alcune procedure che riteniamo essere quelle utilizzate più
frequentemente e che rispecchiano comunque in parte le difficoltà da noi rilevate.
Queste sono:
Attivare/disattivare la sincronizzazione automatica
Aggiungere canzoni su dispositivo
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22. Modifica di un brano, rinominando il titolo, inserendo la copertina dell’album e il
testo
Scaricare un brano da iTunes Store
Masterizzare un CD Audio
Impostare il software in modo che non duplichi i brani in libreria nella cartella di
iTunes in modo da non occupare il doppio dello spazio inutilmente
Uso della sincronizzazione parziale
Disabilitare e impostare in “modalità manuale” il backup dei dati dal dispositivo
che si avvia in automatico ogni volta che viene connesso il dispositivo.
Da queste “macro-operazioni” appositamente selezionate, sarà secondo noi possibile
che emergano ulteriori informazioni date le molteplici operazioni sottese ad ogni singolo
compito.
2.SCELTA DEL TARGET
Dopo aver individuato gli obiettivi del nostro esperimento ed aver stabilito le operazioni
da far svolgere dagli individui, siamo allora passati a stabilire le linee guida del nostro
lavoro. Il campione che è stato scelto intende riprodurre e rispecchiare la varietà di utenti
che possono trovarsi ad utilizzare il software in questione. Per questo si è deciso di
suddividerli per età (adulti: più di 40 anni e giovani: intorno ai 20 anni).
Oltre alla suddivisione per età, è stata aggiunta la variabile esperto-principiante
nell'utilizzo del computer. Questa variante è stata presa in considerazione per evidenziare,
qualora ce ne fosse, l'analogia fra utilizzo corretto di iTunes e predisposizione all'utilizzo di
software.
Infine, il target è stato differenziato in base a: utente che utilizza normalmente iTunes e
utente che invece non utilizza (e presumibilmente non lo ha mai utilizzato) iTunes.
Infine per rendere i nostri risultati più attendibili, abbiamo preso in considerazione due
individui per ogni combinazione, per un totale di 16 soggetti esaminati. In alcune
combinazioni come “principiante-usa-adulto” non abbiamo trovato alcun soggetto
adatto, mentre nella categoria“principiante-non usa-adulto” ci è stato impossibile
reperire più di un soggetto, di conseguenza gli utenti totali si sono ridotti a 13.
Se in un normale test di usabilità si tende a individuare delle personas ma, nel nostro caso,
avendo un ristretto numero di soggetti, le personas coincidono con i soggetti reali,
ognuna con il proprio scenario.
22
23. Gli individui che abbiamo preso in considerazione sono:
Marco Marco, 23 anni, è un ragazzo che lavora
come magazziniere; usa il computer per le
operazioni basilari come navigare su
internet e ascoltare musica. Ha acquistato
un iPhone qualche mese fa e quindi è
stato costretto ad iniziare ad usare iTunes.
Utilizza Windows Media Player per
Principiante, Usa iTunes, Giovane
riprodurre i brani che gli interessano e
possiede anche un iPod. Piano piano sta
sempre più avvicinandosi al mondo della
tecnologia e dei computer perché
vorrebbe fare il DJ.
Katia Katia, 29 anni, diplomata all’Istituto
aeronautico, lavora presso l’UCI Cinemas
nel Bicocca Village. Le piace stare al
passo con la tecnologia, per questo ha
acquistato un iPhone un anno fa e quindi
ha imparato in parte ad usare iTunes .
Utilizza però poco il computer se non per
ascoltare musica, guardare film e
navigare su Internet. Usa il player di
default di Windows per la musica e Vlc
per i film
23
24. Federica
Federica, 23 anni, laureanda in
economia. Non ha molte competenze
informatiche perché usa il computer
essenzialmente per navigare in internet.
Non ha mai utilizzato iTunes e non
ascolta molta musica; spesso preferisce
vedere video su youtube più che avere
una sua libreria musicale.
Principiante, Non usa iTunes, Giovane
Non ha grande dimestichezza con la
tecnologia e non usa un lettore
mp3/iPod.
Alessandro
Alessandro, 23 anni, diplomato all’istituto
aeronautico, non utilizza molto il
computer, anzi non sembra interessargli
molto questo mondo. Ogni tanto lo usa
per ascoltare musica e per navigare su
Facebook ma ci sta al massimo per
un’ora al giorno. Utilizza Windows media
player e possiede un lettore mp3 per
ascoltare musica ma il mondo Apple non
lo attira per niente
24
25. Nessun Individuo
Principiante, Usa iTunes, Adulto
Non abbiamo trovato nessun individuo
adulto e principiante nell’uso del computer e
della tecnologia che utilizzasse anche
raramente iTunes. Questa è una variabile che
avevamo già previsto e in questo modo ne
abbiamo avuto una riconferma, in quanto
essendo iTunes un software non proprio di
facile utilizzo e di “prima necessità, era
scontato che gli utenti inesperti, nati per di
più in un’altra generazione, non lo
utilizzassero.
Carla Carla, 51 anni, diplomata all’istituto
magistrale, è insegnante alle scuole
Principiante, Non usa iTunes, Adulto
elementari. E’ creativa e intraprendente, ma
preferisce la manualità alla tecnologia. La si
potrebbe definire “vecchio stile”, non usa
iTunes e non sente l’esigenza di avere un
lettore mp3 portatile. Ascolta la musica alla
radio o su CD ed in generale utilizza il
computer solo per operazioni di base, come
navigare su internet e scrivere testi in
Microsoft Word. Un perfetto soggetto alle
prime armi, che potrà fornirci informazioni utili
su come l’utente inesperto si interfaccia al
nostro software!
*Purtroppo anche in questo caso è stato molto difficile reperire soggetti, e siamo riusciti ad analizzarne solamente uno per questa
categoria, per le stesse motivazioni del precedente segmento (conflitto tra principiante di un’altra generazione e complessità del
software).
25
26. Erika
Erika 22 anni, laureata in Design. Usa iTunes e
apprezza in generale tutti i prodotti Apple,
può considerarsi un utente esperto anche
perché utilizza programmi avanzati
all’università.
Ammette di utilizzare iTunes più per l’estetica
dell’interfaccia, che apprezza, oltre che nei
software, anche nei prodotti Apple (possiede
Esperto, Usa iTunes, Giovane
un iPod, un iPad e un Mac).
Claudio Claudio, 21 anni, con un diploma di Liceo
Scientifico Tecnologico, si è iscritto al primo
anno di Informatica all’università Bicocca di
Milano. Con questo background ovviamente
il suo rapporto con i computer e le
tecnologie è molto buono, utilizza molte ore
al giorno il suo computer portatile per
studiare, giocare e creare piccoli software.
Ascolta la musica dal suo iPod che
sincronizza quotidianamente con iTunes.
Anche se ne è un frequente ed esperto
utilizzatore, confessa di utilizzarlo perché ne è
costretto per via del suo dispositivo Apple e
non per comodità.. per riprodurre la musica
dal suo pc infatti usa il più veloce VLC!
26
27. Martina
Martina, 22 anni, laureata in Scienze
dell'ambiente. Non ha mai usato iTunes e in
generale non apprezza i prodotti Apple.
Anche se è un utente esperto perché utilizza
abitualmente il pc, non ascolta o gestisce
musica con molta frequenza.
Esperto, Non usa iTunes, Giovane
Utilizza Windows Media Player come software
di riferimento.
Paola
Paola, 22 anni, studia presso la facoltà di
Agraria. Non usa iTunes perché utilizza altri
programmi per ascoltare e gestire musica
(che è anche il suo hobby principale). È un
utente esperto e ama i giochi online.
Utilizza il computer quotidianamente anche
se non ama molto il web. Ne fa uso
principalmente per l’università (ha sostenuto
anche un esame di programmazione) e per
l’ascolto e gestione di musica.
27
28. Alessandro Alessandro, 56 anni, laureato in “medicina e
chirurgia” e specializzato in omotossicologia,
è un affermato dentista con studio a Milano,
Dalmine e Lodi. Lo spirito intraprendente e
sempre giovane, lo ha portato negli ultimi
anni ad avvicinarsi per hobby al mondo della
musica e della tecnologia. Nonostante non si
possa definire un utente esperto in generale
nel mondo della tecnologia, lo è realmente
per quanto riguarda i programmi musicali
che per passione ha imparato a utilizzare alla
perfezione. Essendo sempre in viaggio
ascolta la musica dal suo iPhone, che ha
Esperto, Usa iTunes, Adulto
imparato a sincronizzare con iTunes, software
che apprezza molto e utilizza per gestire la
sua libreria.
Stefano
Stefano, 42 anni, è laureato in informatica ed
è quindi un utente esperto. Utilizza iTunes o
meglio, l’ha utilizzato in passato, dato che
preferisce Linux come sistema operativo di
riferimento avvalendosi così dell’utilizzo di
Banshee per gestire e ascoltare musica.
Oltre che per lavoro, utilizza il computer
anche per giocare a giochi online e non.
Ascolta di frequente la musica ma non ha
interesse a tenere una libreria ordinata e
aggiornata sul pc.
28
29. Antonio
Antonio, 52 anni, diplomato in elettronica
industriale, è responsabile del settore
informatico di Business Intelligence di Liquigas
Milano. Si occupa di progettare sistemi
“intelligenti” rivolti al business che raccolgono
e analizzano informazioni strategiche
aziendali per incrementare il vantaggio
competitivo dell’azienda. Antonio ascolta
spesso musica alla radio, dal pc e dal proprio
lettore mp3. Non possedendo un dispositivo
Esperto, Non usa iTunes, Adulto
Apple, non utilizza iTunes perché predilige
software più veloci e immediati come
Windows Media Player.
Pina Pina, 50 anni, diplomata in ragioneria, lavora
da 25 anni come segretaria in uno studio
legale. Ogni giorno trascrive e inserisce nel
database dell’ufficio decine di dati sulle
pratiche svolte. La sua occupazione l’ha
portata col tempo a familiarizzare molto con
la tecnologia: utilizza prevalentemente per
lavoro il pacchetto Office (Word, Excel,
Powerpoint e Access). E’ un tipo allegro e
solare, e nonostante ascolti spesso la musica,
non possiede un lettore mp3,ne tantomeno
ha mai utilizzato iTunes perché confessa di
essersi sempre trovata bene con il classico
Windows Media Player già installato sul pc.
29
30. 3. NORME DI USABILITA’ ADOTTATE
Durante un test di usabilità, vengono prese in considerazione due categorie di dati: quelli
di tipo quantitativo e quelli di tipo qualitativo, che a loro volta possono declinarsi anche in
dati oggettivi e soggettivi1.
I criteri quantitativi rappresentano grandezze, le quantità, quindi in questo caso
definiscono i criteri di tempo con cui un task sarà effettuato.
I criteri qualitativi viceversa definiscono ogni singola osservazione, frase, una descrizione o
un codice che rappresenta una categoria, quindi nel nostro caso andranno a definire
tutte quelle che saranno le considerazioni fatte ad alta voce dai nostri partecipanti al test.
4. STRUMENTI UTILIZZATI
Il test è stato svolto sul campo, dunque non in laboratorio ma in presenza dei soggetti e
successivamente si è passati alla stesura dei dati e delle considerazioni emerse dagli
esperimenti. A seconda di dove si svolgeva il test, sono stati usati alternativamente uno
dei seguenti strumenti che però sono analoghi.
Prima della fase di test è stato preparato il materiale necessario:
1 iPhone 3G
1 iPhone 4
1 iPod Touch 3G
L’utilizzo di più dispositivi ha permesso di ricavare dati in maniera più rapida. Questi
venivano presentati già collegati al computer.
1 Macbook Pro
1 Notebook Windows
Che venivano presentato già accesi e utilizzato per accedere ad iTunes ed eseguire i task
richiesti.
Il software iTunes versione10.5.3
1
Usabile.it
30
31. 5. TASKS
Task 1. Attivazionedisattivazione della sincronizzazione automatica per copiare i
file sul dispositivo iPhone.2
Descrizione
ITunes appena installato, è impostato per sincronizzare automaticamente canzoni e
contenuti sul dispositivo che viene collegato al computer. Si tratta di una funzione
apparentemente utile ma spesso poco apprezzata dagli utenti che, preferiscono poter
scegliere quali canzoni trasferire sul proprio dispositivo portatile e non necessariamente
“portare con sé ”tutta la libreria musicale che contiene magari brani poco ascoltati.
L’utente può quindi scegliere di trasferire manualmente la propria musica semplicemente
trascinandola da una cartella al dispositivo con la semplice funzione di “drag&drop”.
La difficoltà che si prevede possa incontrare l'utente (che spesso è anche ignaro della
possibilità di gestione manuale della musica) deriva dal fatto che la voce “gestisci la
musica manualmente” si trova in una postazione non rintracciabile facilmente dall'utente
medio.
Svolgimento corretto
Selezionare il dispositivo iPod nella barra di sinistra, poi nella scheda “Sommario”
selezionare la voce “Gestisci manualmente la musica”.
2
Legenda: i cerchi colorati si riferiscono alla difficoltà stabilita per ogni singolo task: 1 cerchio
colorato corrisponde ad un task facile, 2 cerchi colorati ad uno medio e 3 cerchi colorati ad un task
ritenuto difficile.
31
32. Soluzione Proposta
Sarebbe opportuno che al momento del primo collegamento del device ad iTunes
compaia una finestra pop-up che dia la possibilità all’utente di scegliere se sincronizzare
in maniera automatica la propria libreria sul dispositivo o se, viceversa, gestire
manualmente i brani musicali da trasferire. Inoltre cliccando sul nome del proprio
dispositivo nel menu laterale, sarebbe utile aggiungere delle icone che segnalino in modo
evidente quale delle due opzioni è attiva (icona a colori) e inattiva (icona in bianco e
nero). Anche se questa soluzione andrebbe a modificare lo stile grafico che caratterizza il
software, sicuramente porterebbe dei grossi vantaggi in termini di usabilità dello stesso.
Task 2. Aggiunta di5 brani da una cartella sul desktop al dispositivo
Descrizione
iTunes, secondo le sue impostazioni di default, prevede che i brani presenti sul nostro pc
vengano prima aggiunti alla sua libreria multimediale prima di poter essere trasferiti nel
dispositivo. Questa caratteristica non è apprezzata da molti utenti in quanto può
sembrare un passaggio macchinoso e inutile. È possibile evitare di passare dalla libreria di
iTunes avendo prima però attivato la gestione manuale della musica (Task 1).
L’utente potrebbe incontrare delle difficoltà nel momento in cui, nel task precedente, non
sia riuscito ad attivare la gestione manuale della musica; proverà quindi a trascinare i
brani direttamente nel dispositivo dal desktop ma l’operazione non andrà a buon fine.
Dovrà, dunque, capire come aggiungere i brani nella libreria musicale e,
successivamente, sincronizzarli con il dispositivo.
Svolgimento corretto:
Primo caso: Sincronizzazione automatica attiva
Trascinare i brani nella libreria musicale di iTunes, cliccare sul dispositivo nella barra
laterale sinistra e cliccare sul tasto sincronizza in basso a destra nella finestra di iTunes
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33. Soluzione Proposta
Nel caso in cui iTunes sia impostato per sincronizzare automaticamente la libreria
musicale, l’operazione di trascinamento dei brani direttamente da una cartella al
dispositivo non va a buon fine; sarebbe, quindi, opportuno segnalarlo in maniera più
chiara con una finestra che avvisi l’utente sull’impostazione corrente e dia la possibilità di
cambiare la modalità di gestione del dispositivo da “automatica” a “manuale”.
Secondo caso: Gestione manuale della musica attiva
Trascinare i brani dalla cartella direttamente nel dispositivo.
Task 3: Modificare le informazioni di un brano rinominandolo e aggiungendo la
copertina contenuta nel file copertina.jpg e il testo contenuto nel file testo.txt
forniti.
Descrizione:
iTunes prevede la possibilità di aggiungere e modificare le informazioni di ogni singolo
brano. Quest’operazione si effettua cliccando sulla voce“informazioni” nel menu a
tendina al clic del tasto destro del mouse su ogni brano.
Le difficoltà che si prevedono, derivano dal fatto che già la semplice rinomina di un file
non è un’operazione così intuitiva perché:
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34. 1. la voce “informazioni” non dice nulla o dice poco in merito allo scopo finale.
2. questa voce è inserita in una moltitudine di altre voci (spesso secondarie) che
confondono qualsiasi utente (a volte anche chi ha già usato il programma in
precedenza).
Svolgimento corretto:
Cliccare con il tasto destro sul brano desiderato e selezionare la voce “informazioni”. A
quel punto si potrà agire sul brano rinominandolo e aggiungendo copertina e testo. È
possibile anche rinominare il brano cliccando due volte su di esso e aggiungere la
copertina trascinandola in basso a sinistra in iTunes.
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35. Soluzione Proposta
Partendo dal presupposto che la voce “informazioni” che compare nel menu a tendina
cliccando con il tasto destro su un brano risulta poco intuitiva sulle operazioni che
possono essere compiute, sarebbe più chiaro rinominare la voce in “Modifica informazioni
brano”; inoltre, per rendere più veloce le funzioni di rinomina di un brano, aggiunta della
copertina e aggiunta del testo della canzone, si potrebbe inserire nello stesso menu una
scorciatoia per ogni singola funzione.
Task 4. Scaricare un brano da iTunes Store.
Descrizione
iTunes Store è il più importante e ricco market multimediale al mondo per l'acquisto di
canzoni, podcast e applicazioni in generale. In questo task si vuole testare l'usabilità
anche di questa funzione chiave del programma, tramite la richiesta di ricercare il brano
e poi scaricarlo direttamente da iTunes.
Le difficoltà possono derivare dal fatto che la voce iTunes Store nella barra di sinistra, non
è immediatamente visibile poiché è graficamente allo stesso livello di altri elementi
secondari. Anche una volta entrati sullo Store alcuni utenti meno esperti potrebbero non
intuire che il pannello di ricerca non è all’interno della pagina web che si apre, ma è
sempre quello in alto a sinistra integrato nell’interfaccia, utilizzato per cercare le canzoni
nella propria libreria, che in questo frangente cambia funzione.
Svolgimento corretto:
1. Selezionare “iTunes Store” nella barra di sinistra ed entrare nel market.
2. Nella “barra di ricerca” in alto a sinistra, inserire il nome del brano da ricercare.
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36. 3. Premere su “acquista” per comprare il brano scelto.
Task 5. Masterizzare un CD con le tracce selezionate.
Descrizione
Un’altra delle funzioni principali di iTunes (e anche una delle più controverse) è proprio
quella relativa alla masterizzazione di un CD Audio. Il programma permette infatti oltre
che sincronizzare il dispositivo, gestire la propria libreria e scaricare musica dallo Store, di
creare una playlist con le proprie canzoni preferite e di masterizzarla sul CD.
Una delle più evidenti difficoltà riscontrate nell'utilizzo di iTunes risulta essere proprio in
questo passaggio, in quanto non è logico il legame di dipendenza tra masterizzare un CD
e creare una playlist. Superato questo primo “scoglio”iniziale, risulta comunque poco
intuitiva la procedura di creazione di una playlist, anche a causa del fatto che le due
strade proposte sono entrambe poco intuitive. La creazione della playlist può avvenire
infatti sia cliccando su “nuova playlist” nel menu principale o attraverso l’icona
corrispondente in basso a sinistra contrassegnata con un “+”. Chi usa il programma l'ha
appreso con tempo, ma chi non l'ha mai utilizzato o non ha mai provato a masterizzare
un cd, probabilmente si troverà in difficoltà e dovrà procedere per tentativi.
Svolgimento corretto:
1. Premere l’icona raffigurante un “+” nella barra in basso a sinistra e assegnare un
titolo alla nuova playlist.
2. Trascinare all’interno i brani avendo cura di non superare il limite di 80 minuti del CD
Audio.
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37. 3. Cliccando col tasto destro sul nome della playlist creata, selezionare la voce
“Masterizza Playlist”
Soluzione Proposta
In alternativa alla creazione di una playlist prima di masterizzare i brani su un CD, si
potrebbe aggiungere un’icona nella barra in basso a sinistra in iTunes che faccia capire
all’utente che cliccandoci sopra è possibile masterizzare direttamente dei brani di propria
scelta. Inoltre sarebbe utile creare un percorso ancora più diretto per questa funzione
che, al click del tasto destro su un brano, permetta di aggiungere lo stesso nella sequenza
di masterizzazione con la voce “Aggiungi alla sequenza di masterizzazione” al di sotto di
un’altra voce denominata “Masterizza su disco”.
Task 6. Disabilitazione della funzione di consolidamento della libreria, che copia
automaticamente i brani in libreria, in una cartella di backup di iTunes.
Descrizione
iTunes inserisce automaticamente tutti i file della libreria anche in una cartella apposita
nel pc denominata iTunes media. Questo, può creare fastidi all'utente che spesso ha già
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38. una cartella contenente i suoi brani musicali e, in questo modo, ne ottiene due identiche
(magari sovraccaricando il computer).
Pochi conoscono la funzione che permette di evitare questo inconveniente; spesso,
anche quelli che usano iTunes da anni non ne sono a conoscenza. La difficoltà quindi sta
nel trovare la funzione, che risulta poco visibile.
Svolgimento corretto:
1. Selezionare “Preferenze” nel menu iTunes (nel
dispositivi Windows si trova in “Modifica”)
2. Dalla scheda “Avanzate”, togliere la spunta all'opzione “Copia i documenti nella
cartella iTunes media”
Soluzione Proposta
Per quanto riguarda questo task la difficoltà è relativa alla poca intuitività della voce
“preferenze” presente nel sottomenu “iTunes” nei sistemi Mac Os e il sottomenu
“Modifica” nei sistemi Windows; per questo, quindi, basterebbe semplicemente sostituire
la voce “preferenze” con la più intuitiva “opzioni”
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39. Task 7: Con iTunes impostato su sincronizzazione automatica, sincronizzare
parzialmente solo le playlist “CARMEN CONSOLI” e “COLDPLAY”
Descrizione
Un'altra funzione spesso non conosciuta dagli utenti che usano e non usano iTunes è
quella della sincronizzazione parziale. É possibile infatti copiare sul proprio dispositivo solo
parte della libreria musicale che può essere una playlist, un album, un genere e così via.
La difficoltà può consistere appunto nella ricerca della funzione apposita, che si trova nel
menu interno dell'iPod.
Svolgimento corretto:
1. Selezionare l'iPod nel menu laterale
2. Nel menu in alto, selezionare la voce: “Musica”
3. Una volta selezionato “Sincronizza musica” la spunta andrà su “Playlist, artisti, ..” e
sarà possibile selezionare l'elemento desiderato.
Soluzione proposta:
In questo caso sarebbe utile aumentare le dimensioni della barra superiore e colorare il
pulsante corrispondente alla scheda attiva con un colore che risalti, al fine di rendere più
visibile questa voce che abbiamo osservato sfuggire ad una prima occhiata. In questo
modo riteniamo che tutte le voci, occupando un maggiore spazio nello schermo e
avendo il pulsante attivo una maggiore rilevanza, saranno sicuramente più visibili
all’utente.
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40. Task 8. Disattivare la sincronizzazione automatica ogni volta che si collega il
dispositivo
Descrizione
iTunes, ogni volta che si collega il dispositivo sincronizzato con la sua libreria, effettua un
backup e verifica che tutti i brani che ha nella libreria multimediale siano presenti anche
sul dispositivo e, nel caso, trasferisce automaticamente i brani non presenti. Questa
funzione da una parte può risultare utile in quanto l’utente ha a disposizione molti backup
del suo dispositivo ma dall’altra parte il processo di backup diventa molto lungo se sono
presenti numerosi file sul dispositivo. Durante quest’operazione non è possibile inoltre
aggiungere brani o applicazioni.
Le possibili difficoltà che gli utenti incontreranno saranno sicuramente nel trovare
l’opzione specifica che risulta essere abbastanza nascosta nelle preferenze di iTunes.
Svolgimento corretto:
1. Aprire le preferenze di iTunes
2. Spostarsi sulla scheda “dispositivi”
3. Spuntare la voce “impedisci a iPod, iPhone e iPad di sincronizzare
automaticamente”.
Soluzione Proposta
Anche per quanto riguarda questo task, come per il numero 6, la difficoltà è relativa alla
poca intuitività della voce “preferenze” presente nel sottomenu “iTunes” nei sistemi Mac
Os e il sottomenu “Modifica” nei sistemi Windows; per questo, quindi, basterebbe
semplicemente sostituire la voce “preferenze” con la più intuitiva “opzioni”.
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41. 6. ANALISI DEI RISULTATI
6.1 Analisi dei dati raccolti per mezzo del questionario
Dopo aver sottoposto il questionario a tutto il nostro campione di soggetti e aver raccolto
i dati nel seguente foglio di Excel, abbiamo poi rielaborato singolarmente i dati di ogni
singolo item del questionario e task del test pratico, al fine di rendere più immediata e
chiara la comprensione dei risultati ottenuti.
Dai dati abbiamo potuto costruire dei “macro-grafici” al fine di dare un’idea generale
chiara anche se il dato fa riferimento a un campione più ristretto rispetto a un’analisi
professionale vera e propria.
Per quanto riguarda la prima del nostro test, inerente il questionario cartaceo, abbiamo
costruito i seguenti grafici che ci hanno poi portato alle seguenti considerazioni.
Percentuale di individui che Percentuale di individui che
utlizzano un dispositivo Apple utlizzano iTunes
38%
USA 46% USA
NON USA 54% NON USA
62%
Come è facile notare dai grafici, la percentuale di individui che utilizzano iTunes è molto
simile a quella degli individui che posseggono un dispositivo Apple. È quindi facile dedurre
come l’utilizzo del nostro software sembri essere strettamente legato al possesso di un
dispositivo dell’azienda di Cupertino, in quanto è possibile gestirlo solo attraverso questo
programma. Solamente un individuo utilizza iTunes non per obbligo ma per gestire la sua
libreria anche senza essere in possesso di un iPod, iPhone/iPad.
Queste considerazioni sono poi state confermate dai dati ricavati nel quesito numero
quattro, in cui si richiedeva appunto se l’utilizzo del software fosse indotto dal proprio
iDevice.
Percentuale di individui che utlizzano iTunes per via del dispositivo Apple
17%
SI
NO
83%
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