1. studio medico associato Fedele & Lunetta
http://studiomedicoassociatofedelelunetta.blogspot.it
ultimo a!iornamento
il 28 novembre 2012
Altre novità
media e/o
di questo percorso?
Guarda direttamente
su"e pagine del sito salute
post del percorso editoriale
dedicati a questo tema
Ri-accreditamento dei medici in UK
19 Ottobre 2012
Il dibattito sull'accreditamento
periodico dei medici UK guadagna
la prima pagina del Guardian di
oggi. In Italia di questo argomento
si parla poco. Certo è che una
laurea e una specializzazione (per
quanto faticosamente conquistata
molti anni prima) non garantiscono nulla
sulle capacità di un medico di tenersi aggiornato e
capace di continuare a fare il suo lavoro. Ma
pensando all'Università italiana e al nostro
Ministero della Salute, pensando alla maniera con
cui viene affrontata la formazione post-laurea dalle
nostre parti vengono i brividi al solo pensiero di
dover avere a che fare con questi "signori" per un
mette di
olo del post ti per eventuale ri-accreditamento.
un click sul tit gere la pagina del sito
ra"iun
Perché non usiamo mai il termine
"cliente"?
24 Ottobre 2012
Nella presentazione di attività assistenziali e in
generale nella presentazione di servizi sanitari di
ogni tipo negli ultimi anni è entrato nell'uso
diffuso il termine "cliente".
Marco Geddes da Filicaia, Medico all'Ospedale
Santa Maria Nuova di Firenze, in un recente
! 1
2. articolo pubblicato su Ricerca e Pratica [doi 10.1707/1024.11181] spiega bene le ragioni per le
quali questo termine dovrebbe essere bandito dai medici nella presentazione delle proprie
attività.
Un paio di affermazioni fatte dall'autore ci sembrano molto utili da ricordare:
"Si definisce cliente (Devoto-Oli) “chi fa le spese in un luogo prescelto”. Si vuole così introdurre
una visione (...) consumistica del servizio sanitario, nel quale il cliente si muove, con la sua
autonomia di scelta analoga a quella di un consumatore in un outlet; richiamando pertanto il
duplice obiettivo del “fornitore”: equilibrio di bilancio e soddisfazione del cliente, perché sennò
(e qui si ritorna al problema del consenso politico) “si finisce sui giornali!”.
"Il dizionario giustamente richiama il sinonimo di cliente, che è quello di avventore, termine che
si potrebbe quindi introdurre, nell’ottica che spesso ci viene suggerita, ma che difficilmente sarà
accettato perché più esplicito, più disvelatore dei valori che tale linguaggio intende infondere fra
gli operatori sanitari.
La scelta del linguaggio deriva quindi dagli obiettivi che si danno al sistema sanitario e –
conseguentemente – al proprio lavoro.
Chi assume come finalità di un sistema sanitario quella di rispondere, in modo equo, alle esigenze
delle persone e quale obiettivo il miglioramento dello stato di salute, ovvero, per dirla con altre
parole, di produrre salute, non potrà usare il termine cliente, ma esprimersi con altri vocaboli,
anche in relazione ai diversi contesti nell’ambito dei quali interloquisce con i vari soggetti."
"Il sistema sanitario è a disposizione delle persone, poiché tutela – secondo la nostra
Costituzione – la salute come diritto fondamentale dell’individuo (e non del cittadino italiano)."
"Le persone sono pazienti, quando presi in carico dal servizio per problemi assistenziali (con
termine condiviso nelle lingue europee: “patient” in inglese e francese, “paciente” in spagnolo,
“patienten” in tedesco, ecc.);
(Le persone) sono utenti quando si rivolgono per informazioni, transazioni, certificazioni, ecc.
(Le persone) sono cittadini quando intervengono per contribuire, con le loro indicazioni e il loro
voto, alle scelte sanitarie."
"Sono queste le parole che dobbiamo utilizzare, lasciando il termine cliente al mondo del
consumismo, che è già assai ampio, variegato, prospero e – spesso – sgradevole, senza necessitare
di ulteriori indebite espansioni!"
Vaccinazione anti-influenza e caso Novartis
27 Ottobre 2012
Sui media grande risalto alla vicenda Novartis. Quale sarà l'effetto di questa "comunicazione" per
la vaccinazione dei soggetti a rischio? (bambini cardiopatici, bambini affetti da patologie croniche
per le quali è raccomandata la vaccinazione annuale, etc).
Bisogna subito dire che dalle nostre parti i vaccini Novartis non sono utilizzati nei bambini e
quindi dal punto di vista teorico questa notizia non dovrebbe avere alcun effetto per noi.
! 2
3. In realtà è facile prevedere che l'effetto "mediatico" di questa notizia avrà ripercussioni non
indifferenti sul l'adesione delle categorie a rischio alla campagna vaccinale. Per di più in queste
primissime battute la gestione del problema, in termini di comunicazione, non è sembrata
esemplare, dando adito a interpretazioni le più svariate circa la causa del ritiro.
Analizziamo insieme la comunicazione ufficiale
Perché sono stati ritirati questi vaccini? Il 24 ottobre sul sito del ministero è comparso un
comunicato molto scarno. Lo riproduco sotto:
Avviso urgente: divieto acquisto e utilizzo vaccini antinfluenzali Novartis
Il Ministero de"a Salute e l'AIFA hanno disposto il divieto immediato a scopo cautelativo e in attesa di
ulteriori indagini de"'utilizzo dei seguenti vaccini antinfluenzali:
Agrippal; Influpozzi sub unità; Influpozzi adiuvato; Fluad.
Ai cittadini è richiesto di non acquistare né utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione in proposito. I
vaccini sottoposti a divieto sono prodotti da"'azienda Novartis. L'AIFA, su"a base de"a documentazione
presentata da"'azienda, ha stabilito la necessità di ulteriori verifiche circa la qualità e la sicurezza degli stessi,
dal momento che questi potrebbero presentare una aumentata reattogenicità, cioè la capacità di indurre effetti
co"aterali e reazioni indesiderate. Il Ministro de"a Salute, prof. Renato Balduzzi, sta seguendo da vicino la
situazione. Ulteriori informazioni saranno diffuse nel corso de"a giornata.
Fonte: Ministero della Salute, accesso delle ore 20 del 24 ottobre 2012 da questo link: http://www.salute.gov.it/
dettaglio/dettaglioNews.jsp?id=2270&tipo=new
La notizia conquista rapidamente le prime pagine ma le ipotesi che vengono fatte dai media (le
più svariate) non hanno al momento alcuna conferma ufficiale. Non ci resta dunque che aspettare
per saperne qualche cosa di più?
La sera del 25 ottobre sul sito del ministero arriva qualche parolina in più. Per la precisione in
risposta alla domanda auto-formulata con queste parole: "Perché i vaccini prodotti da Novartis
sono stati ritirati dalle farmacie e dalle Asl?"si può leggere:
"L'azienda ha riscontrato de"e anomalie su alcune dosi appartenenti ad alcuni lotti di quattro vaccini
(Agrippal, Influpozzi sub unità, Influpozzi adiuvato, Fluad) e le ha segnalate venerdì 19 ottobre a"'Agenzia
italiana del farmaco, la quale ha immediatamente avviato le procedure di verifica. La sera di martedì 23
ottobrel'Aifa ha comunicato al Ministero de"a Salute l'esito dei contro"i e mercoledì 24 mattina è stato emesso
il provvedimento che vieta la vendita e la somministrazione dei vaccini già presenti sul mercato. Al momento
non risulta che i lotti che presentano anomalie fossero stati già distribuiti: in ogni caso le autorità sanitarie
hanno disposto a scopo precauzionale il ritiro de"e dosi appartenenti a tutti i lotti".
Fonte: Ministero della Salute, accesso delle ore 19 del 25 ottobre 2012 da questo link: http://www.salute.gov.it/
dettaglio/dettaglioNews.jsp?id=2270&tipo=new
Anomalie? Che genere di anomalie? In pratica ne sappiamo quanto prima.
Alle 20 del 25 Ottobre 2012 sul sito dell'AIFA compare questa precisazione:
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha disposto il divieto di utilizzo dei vaccini influenzali FLUAD –
AGRIPPAL – INFLUPOZZI SUBUNITÀ E INFLUPOZZI ADIUV ATO de"a ditta Novartis
Vaccines and Diagnostics S.r.l. Il provvedimento si è reso necessario poiché la Novartis Vaccines and
Diagnostics S.r.l. ha comunicato la presenza di un fenomeno di a!regazione proteica osservato ne"a
produzione dei vaccini influenzali presentando dei rapporti di valutazione qualitativa, tossicologica e di
farmacovigilanza che non forniscono elementi sufficienti a chiarire l’esatta composizione degli a!regati, né
! 3
4. l’impatto del difetto su"a qualità, su"a stabilità del vaccino e, di conseguenza, su"a sicurezza e l’efficacia degli
stessi. Si è in attesa de"e ulteriori indagini e approfondimenti ritenuti necessari anche a"’esito de"a
valutazione de"a documentazione integrativa che la ditta dovrà inviare.
Fonte: AIFA, accesso delle ore 20 del 25 ottobre 2012 da questo link: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/
divieto-di-utilizzo-vaccini-influenzali-della-ditta-novartis-vaccines-and-diagnostics
In sintesi l'AIFA ci dice questo: in Novartis hanno visto qualche cosa che galleggiava nelle
siringhe e si sono chiesti "cos'è?" Gli esperti della Novartis hanno risposto: "non sappiamo!" e
all'AIFA hanno considerato questa affermazione insufficiente per permettere la normale
distribuzione dei vaccini prodotti. La produzione di vaccini non è certo una cosa che si
improvvisa. Le tecniche a disposizione di un laboratorio che produce vaccini sono così avanzate
che questa versione dei fatti appare poco credibile: l'esatta composizione degli aggregati è stata
sicuramente e immediatamente ri-conosciuta. Più probabile che l'azienda abbia considerato
questi aggregati un fenomeno secondario e irrilevante del processo di produzione e che al
Ministero e all'AIFA non siano stati d'accordo.
Scrive infatti la Novartis sul sito ufficiale della casa:
"The protein a!regates observed in some of the vaccines, which have led to precautionary measures in some
markets, can occur in the vaccine manufacturing process and have no impact on the safety or efficacy of the
vaccines" In italiano: "Gli a!regati proteici osservati in alcuni vaccini, che hanno portato a"e misure
cautelari in alcuni mercati, si possono verificare nel processo di fabbricazione del vaccino e non hanno alcun
impatto su"a sicurezza o l'efficacia dei vaccini"
Tutto qui, ci troviamo di fronte a un problema minore che va ricondotto alle problematiche
produttive dei vaccini? Se invece dietro questo scambio di "opinioni" c'è davvero dell'altro primo
o poi lo sapremo; c'è da sperare però che nel frattempo qualcuno si occupi di comunicare che
ogni sforzo verrà fatto per garantire anche quest'anno la campagna vaccinale per le categorie a
rischio. Ecco... proprio mentre stavo per "chiudere" il post arriva la solita tranquillizzante
notizia... Non succede nulla, tutto come prima, la campagna vaccinale procederà come ogni
anno... Come faranno? Cancelleranno con la spugna dalla lavagna dei media tutto quello che è
stato detto/non detto? “Siamo appena all’inizio della campagna vaccinale, e al momento non
sussiste un problema di disponibilità di dosi di vaccino anti-influenzale nel nostro Paese – ha
rassicurato il Ministro Balduzzi - Se nelle prossime settimane dovessero emergere difficoltà di
approvvigionamento sarà cura delle Autorità provvedere mediante contratti con altre aziende”.
Quanto agli effetti collaterali possibili altri chiarimenti... tra i quali ... ( si prega di leggere le
parole del ministro sotto riprodotte)!
Il Ministro Balduzzi ha chiarito che "al momento non risulta alcuna evidenza di eventi avversi specifici" e
quindi “non c'è nessun motivo di a"arme". "Possiamo solo stimare, su"a base dei dati finora disponibili, che
potrebbe trattarsi di eventi avversi locali, cioè di tipo dermatologico, o sistemici, come l'innalzamento de"a
temperatura corporea"
Fonte: AIFA, accesso delle ore 10 del 27 ottobre 2012 da questo link: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/
divieto-di-utilizzo-vaccini-antinfluenzali-novartis-conferenza-stampa-del-ministro-della-sal
Che dire? Qualcuno ha fatto recentemente un master di comunicazione... e si vede!
! 4
5. Infine, se volete leggere qualcosa di davvero utile per sapere come si fa pessima informazione...
dovete assolutamente consultare questo resoconto comparso in uno dei giornali più letti nel
nostro paese: http://bit.ly/TJvdH9
10 Novembre 2012: aggiornamento
Oggi 10 novembre 2012 un trafiletto minuscolo a pagina 17 di "la Repubblica" ci
informa che i vaccini Novartis tornano in distribuzione. Come volevasi dimostrare.
Ovviamente come ho scritto sul post il danno alla campagna vaccinale per le categorie
a rischio non potrà essere cancellato con la spugna. Nessun giornale trova utile fare
una riflessione sulla modalità con cui è stata data la notizia. Nessuna autocritica sulla
gestione mediatica della vicenda ovviamente viene neppure dal Ministero della
Salute. Autocritica? Certo che no: I tecnici hanno trovato il modo di risparmiare un
po' di denaro. Le dimensioni del trafiletto di La Repubblica sono 12 cm per 4 cm
(comprendendo in queste dimensioni la foto dello stabilimento Novartis)
I costi proibitivi degli asili nido scora"iano la ricerca del lavoro in UK
E In Italia?
28 ottobre 2012
The Observer di oggi. Prima pagina. I costi proibitivi degli asili nido scoraggiano la ricerca del
lavoro in UK. In Italia? Gli asili nido sono lo stesso costosi, ma le ragioni per cui la gente
"rinunzia" al lavoro sono altre. Qualsiasi cosa dica il ministro Fornero.
puoi le"ere
gli altri percorsi editoriali
selezionando
la parola chiave di interesse
da#a home page pagina del sito
! 5
6. La mammografia su#a stampa "seria"
italiana? Ovviamente no
28 Ottobre 2012
I giornali "seri" in Italia non si occuperebbero mai
di dare una notizia di questo tipo e così in risalto
(in prima pagina). Invece il Guardian di oggi dà
spazio non solo all'importanza dello screening con
la mammografia per la diagnosi precoce del
carcinoma mammario, ma presenta con
straordinaria accuratezza tutti i punti critici di
questo screening (Quando farlo? Ogni quanto
tempo ripeterlo?). Il carcinoma mammario non
risparmia nessuno, neppure le donne che allattano
(per quanto questo sia un fattore protettivo su cui
non ci sono dubbi). Ogni sospetto (anche piccolo),
anche in età in cui è poco probabile (sotto i
trent'anni) deve essere subito portato
all'attenzione del medico di fiducia. E nel dubbio è
necessario rivolgersi allo specialista per tutte le
necessarie indagini.
tare i post
puoi commen
el sito
da#e pagine d Di che colore è il giornale?
Ti dirò in anticipo cosa pensa di un
argomento scientifico (negli USA)
11 novembre 2012
Qualche giorno fa, il 27 ottobre, in uno dei post di
questo percorso editoriale del sito avevo
ricostruito la vicenda Novartis. In quel post avevo
fatto un esempio di cattiva informazione,
segnalando un articolo comparso in un giornale
progressista (La Repubblica). Il 10 novembre ho
aggiunto un commento a quel post segnalando la
modalità con cui lo stesso giornale aveva portato a
conoscenza dei suoi lettori la conclusione
rassicurante di quella vicenda: un trafiletto dalle
dimensioni minuscole che certamente non aveva
l'obiettivo di informare davvero i milioni di italiani
che dovranno fare il vaccino e che non eviterà ai
medici (che vogliono svolgere con correttezza la
! 6
7. loro professione) un surplus di lavoro individuale di almeno 10-30 minuti di counseling
personalizzato (per sedare il panico indotto dalla vicenda Novartis) sulla sicurezza delle
procedure vaccinali (di tutte le procedure vaccinali)
Su uno degli ultimi numeri di "Scientific American" è comparso un utile articolo (Antiscience
Beliefs Jeopardize U.S. Democracy, Shawn Lawrence Otto, Oct 17, 2012) che tra le altre cose
tenta di sistematizzare gli "errori" più frequenti che compaiono nella stampa, in base
all'appartenenza politica, quando si trattano argomenti scientifici.
L'articolo analizza la situazione USA, ma la globalizzazione dell'informazione ormai consente di
potere estendere le sue conclusioni davvero ben oltre i confini degli Stati Uniti. In realtà sebbene
molte affermazioni siano assolutamente valide anche in Italia, il nostro paese ha però sviluppato
qualche "peculiarità" antiscientifica che spesso uniforma tutti gli schieramenti politici e che è
riflessa bene su alcune pregiudizi anti-scientifici "universali" che caratterizzano l'informazione
italiana (compresa quella che viene dal blog di Grillo).
L'articolo non racconta cose nuove, ma cerca di aiutare il lettore "interessato ai fatti" e alla "verità
scientifica" su come leggere le conclusioni della stampa "indipendente". Cerca cioè di mettere in
guardia il lettore su come l'ideologia di appartenenza che è dietro la parola "indipendente" finisce
spesso per rappresentare la vera lente attraverso cui si leggono i fatti.
Qualche esempio?
Il giornale è di sinistra o vagamente progressista?
Bene allora l'ideologia dominante di questa area politica è sull'argomento vaccini schierata tutta
dalla parte "i vaccini fanno male" "fanno venire l'autismo", "si fanno esclusivamente per lo
strapotere delle case farmaceutiche".
(Tutti i dati scientifici escludono qualsiasi relazione tra vaccino e autismo, il profilo di sicurezza
dei vaccini va valutato individualmente e la grande maggioranza dei vaccini in distribuzione
hanno una efficacia straordinariamente elevata, come quasi nessun farmaco è in grado di
raggiungere).
Bene, dal momento che il pregiudizio è quello... qualsiasi notizia sui vaccini verrà letta
esclusivamente utilizzando questa ideologia interpretativa. Le eventuali smentite (subito dopo gli
allarmi) verranno trattate con sufficienza e molti dubbi. L 'informazione sarà sempre
"sbilanciata"sui danni veri o presunti e mai sulle notizie rassicuranti. L 'esempio di Repubblica
che ho citato in apertura calza perfettamente a pennello.
Analizziamo l'altro versante.
Il giornale è di destra o vagamente conservatore? Bene allora i suoi lettori verranno informati
circa il fatto che il surriscaldamento globale della terra è una bufala (quando ormai milioni di
misure ne dimostrano inequivocabilmente l'esistenza)
E la teoria dell'evoluzione? Si chiama così perché è una opinione (non una teoria scientifica
considerata unanimemente come la più credibile teoria scientifica su come la terra e i suoi
abitanti si sono andati plasmando). Così nella scuola va inserito l'insegnamento creazionista per
"bilanciare" questa opinione (in Italia si è fatto molto di più).
! 7
8. Destra e sinistra
Certo non si possono mettere a confronto argomenti come la sicurezza dei vaccini e il
riscaldamento globale e la teoria dell'evoluzione. Indubbiamente i giornali di destra USA vanno
giù duri su posizioni anti-scientifiche su alcuni capisaldi della conoscenza, ma quel che analizza
bene l'articolo è il retroterra culturale comune delle opposte posizioni ideologiche, e la
conclusione è davvero una lezione per tutti:
I fatti sono ostinati e... quale che siano i nostri desideri, le nostre inclinazioni, o la nostra
passione, non possiamo alterare lo stato dei fatti e delle prove. Quando i fatti diventano opinioni,
il processo decisionale collettivo della democrazia inizia a crollare. Non è più la conoscenza il
comune denominatore che può portare "pensieri" opposti dallo stesso lato dello steccato. E così i
governi diventano reattivi, costosi e tardano a risolvere i problemi veri, mentre il dialogo
nazionale è impantanato nella guerra di opinioni.
E in Italia?
Quel che sta succedendo in Italia è che proprio per la natura reattiva dei governi che si sono
succeduti negli ultimi anni (reattivi alla necessità di tagliare il più possibile per trovare una
soluzione al disastro incombente) le decisioni non vengono prese sulla base di vere priorità
condivise o su analisi attente di valutazione costi/benefici ma affidandosi al "sentimento comune"
spesso governato dalle campagne di stampa che traggono spunto da fatti e/o episodi particolari.
Per tornare all'esempio dei vaccini anti-influenza: quel che succederà dopo la recente campagna
di stampa sulla pericolosità del vaccino Novartis inevitabilmente sarà il risparmio sulle dosi di
vaccino effettivamente distribuite. Esattamente la stessa cosa che è successa sulla vaccinazione
per la pandemia di qualche anno fa. Questo taglio, come quel taglio non è stato voluto,
programmato, deciso sulla base di attente valutazioni costi/benefici ma è semplicemente accaduto
e verosimilmente "senza regia occulta".
L'Europa ci ringrazierà anche per questo? Probabilmente no, ma... in questo momento non
riusciamo a vedere oltre la più miope visone dettata da esigenze di cassa "non rinviabili" e così
ogni taglio è benvenuto, indipendentemente dai "costi" che dovremo sopportare soltanto qualche
giorno dopo. Allo stesso modo in cui i costi per la mancata vaccinazione della pandemia di
qualche anno fa, in termini di morti evitabili, ricoveri protratti in rianimazione, complicanze
registrate non sono mai stati portati realmente a conoscenza della pubblica opinione (neanche
con qualche trafiletto minuscolo).
Questa "natura reattiva" dettata dall'emergenza economica spiega meglio di ogni cosa
l'atteggiamento antiscientifico che accomuna le opposte fazioni in molte occasioni in Italia: i
vaccini e le paure sulle vaccinazioni alimentate dai media (con la corresponsabilità delle cattive
regie dei ministri per la salute pro-tempore che si sono succeduti negli ultimi anni) sono
l'esempio più eclatante di questa particolarità antiscientifica e bipartisan che caratterizza la realtà
italiana.
Purtroppo però non sono l'unico esempio. La dicotomia territorio/ospedale che ha caratterizzato
le misure di controriforma degli ulti anni è un esempio ben più grave del silenzio antiscientifico
! 8
9. bipartisan dell'Italia di oggi. Le campagne di stampa che spesso partono da episodi dolenti ma
anche da problemi "gonfiati" determinano priorità dettate dal "sentimento comune" e i risultati
sono decreti sanità che non hanno alcun finanziamento alle spalle.
Prima o poi anche in questo paese si saprà dar valore ai fatti prima che alle opinioni.
L'ultima frase? Ancora una volta il lieto fine di un film di cui non si vede nessuna programmazione
all'orizzonte.
Link: S L Otto, Antiscience Beliefs Jeopardize U.S. Democracy, Scientific American, Oct 17, 2012
https://www.scientificamerican.com/article.cfm?id=antiscience-beliefs-jeopardize-us-democracy&page=2
(accesso 10/11/12)
19:12
Vivamus felis augue malesuada nec, conguenec semper. a, risus. Mauris quam. Morbi eget nunc
nec eros tincidunt bibendum. Sed sagittis tincidunt id, commodo quis, ipsum. Maecenas pretium
quam aliquet tincidunt id, commodo quis, ipsum. Maecenas pretium quam aliquet placerat massa.
Sed nec nisl. Etiam malesuada mi nec pede. Pellentesque habitant morbi.
In UK si parla degli effetti de#a recessione su#a nutrizione. E in Italia?
19 Novembre 2012
Il titolo di oggi del Guardian (prima pagina) parla di "Nutritional Recession" in UK: la recessione
ha talmente compromesso i livelli di vita da far sì che i fabbisogni nutritivi essenziali nelle fasce
più deboli della popolazione sono adesso al di sotto della zona di sicurezza. E in Italia? Nessun
giornale italiano si occupa dell'argomento. I media inglesi sono esagerati? Dal mio piccolo
osservatorio quotidiano posso testimoniare che questa preoccupazione non mi sembra infondata
ette di
olo d el post ti perm
un click sul tit gere la pagina del sito
ra"iun
! 9
10. Ilva: il disegno di una bambina di Taranto
24 novembre 2012
Jessica frequenta la terza elementare a Taranto.
Il disegno è tratto dalla galleria pubblicata oggi su Repubblica
http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/10/24/foto/disegni_ilva_scuole_taranto-45166343/1/ (accesso 24/11/12)
Non ci sono più parole per commentare questa vicenda? Le morti e le angosce che ha provocato e
sta provocando? La storia è molto lunga e parte dalle denunzie di Giulio Maccacaro e del gruppo
di Medicina Democratica decine di anni fa. Maccacaro all'epoca rimase del tutto isolato insieme
a un piccolo collettivo di operai di Porto Marghera che ebbi l'occasione di incontrare. Quei
documenti dimenticati erano ricchi di informazione scientifiche e umane, ma forse erano scritti
in un modo che non faceva breccia. Era questo il problema? Bastava cambiare le parole per farsi
ascoltare? Bisognava semplicemente chiedere la "carità" ai "potenti" e agli "imprenditori" con le
parole giuste? Per la precisione: piegarsi e chiedere l'elemosina con le parole giuste e consultando
gli esperti di marketing? Il diritto alla salute è ormai solo elemosina?
D'altra parte gli uomini nuovi non vengono "pesati" dai media in base alle capacità di apparire in
TV? Un problema di DNA? L 'Ilva e i moderni automi-mostri della politica sono un esempio di
epigenetica studiato già da Tomasi di Lampedusa senza bisogno di sacrificare neppure un topino
da laboratorio. Bastava guardare, anzi per la precisione... respirare!
ti che
ann o video associa to
Alcuni post h e del si
za re da#e pagin
puoi visualiz
! 10
11. Il futuro dei Servizio Sanitario Nazionale: "perle" di Monti-pensiero
27 novembre 2012
Con la consueta serietà oggi a Palermo nuove perle di Monti-pensiero:
"La sostenibilità futura del Servizio Sanitario Nazionale potrebbe non essere
garantita (...) La crisi ha colpito tutti ed il campo medico non è una eccezione.
La sostenibilità futura dei sistemi sanitari nazionali, compreso il nostro di cui
andiamo fieri potrebbe non essere garantita se non si individueranno nuove
modalità di finanziamento per servizi e prestazioni. (...) In futuro la sostenibiltà dei sistemi
sanitari potrebbe non essere garantita se non si individuano nei prossimi due anni nuove modalità
di riorganizzazione dei servizi e delle prestazioni"
Sapevo già che le perle sono delle pillole facili da ingoiare. Le perle sono buone notizie. Almeno
lo erano un tempo, quando il vocabolario non aveva subito le rapide innovazioni di questi mesi.
Comunque... ecco finalmente una buona notizia: Monti vuole innovare e riorganizzare il sistema.
Sapevo già che la parola "innovare" può prestarsi a qualche equivoco, ma "riorganizzare" è una
parola dal significato chiaro. Per sicurezza però ho cercato bene. Sul vocabolario in mio possesso
(una vecchia edizione dell'anno scorso) il termine è inequivocabile. Ma siamo davvero sicuri che
per Monti "riorganizzare" significa la stessa cosa che significa per il vocabolario italiano che
conosciamo?
Grazie alla recente partecipazione del premier alla trasmissione di Fabio Fazio ho scoperto così
che per Monti "riorganizzare" significa: "meno salario in cambio di più ore lavorative". Per la
! 11
12. precisione e per non lasciare adito a cattive interpretazioni: il verbo "riorganizzare" è una parola
in cui non esiste alcun riferimento agli sprechi clientelari e agli stipendi dei manager.
Comincio a capire: non era propriamente una perla. Finalmente però si può dare atto a Monti che
anche le sue perle (e non solo quelle dei suoi ministri) cominciano a coincidere con gli atti del suo
governo. Ogni volta che apre bocca... noi assumiamo per la corretta via di somministrazione una
nuova...
"Servono riforme coraggiose".Le "riforme"... parola curiosa per descrivere le manganellate che
sono state elargite in questi mesi."Servono riforme coraggiose e chi si oppone è un conservatore"
Ecco un'altra innovazione: nel vocabolario entra oggi a pieno titolo e con un significato
"moderno" anche la parola "conservatore". "Conservatore" è infatti per Monti chi si batte per il
lavoro salariato. Per la precisione secondo Monti è "conservatore" chi non accetta l'ovvia
necessità che per "liberare risorse" bisogna regalare più ore lavorative senza rivendicare in cambio
salario.
Gli economisti si sà si limitano a rappresentare con serietà e freddezza la realtà. Spiegano senza
appello (lo dice l'Europa) quello che è giusto fare. Sono dei tecnici.
Riorganizzare è un termine in cui non si può fare alcun riferimento a un semplice fatto e cioè che
tre regioni da sole (Sicilia, Lazio e Campania) producono gli sprechi maggiori attraverso l'utilizzo
"incontrollabile" di strutture private. Riorganizzare è un termine in cui non si può fare
riferimento al fatto che quelle regioni che hanno "ben amministrato" lo hanno fatto arricchendo
con i cosiddetti avanzi di gestione "fondazioni" e clientele, per lo più formate alla scuola
Bocconiana della "serietà di governo".
Ma Monti parlava a Palermo (sebbene in videoconferenza da Roma) e si sà Monti è persona ben
educata. Certi "numeri" meglio lasciarli da parte.
Almeno però in passato i tecnici non avevano la faccia tosta di chiamare "conservatore" chi si
opponeva alla schiavitù... che in fin dei conti significa soltanto (almeno fino a questo momento,
giuro... ho controllato bene) "lavoro senza salario". Ma questa è la modernità, rassegniamoci.
Ecco, non ci resta che correggere le parole dell'innominabile con un nuovo
motto: "Conservatori di tutto il mondo unitevi e liberateci almeno... del vocabolario del
montipensiero" (Se possibile però liberateci presto anche di...)
7:48
Im quis alit vel dolendreros eumsan henissim uis at autat inciliquamet aliquat lor ip er sent lortis
ex elit dolore ver sit prating ea feuguer cillupt atueraesed dolesto.
10:00
Xero cor augait dit in velit ad del iril ea corper aci tatue commy nulput nullam vulpute mod
magnit ipisim vercil ute magna augue consecte doloreet. Tationsed duipit nim quat, vullaorem
nibh exerit lut ea conse tisis do duisdolore tet dig Vullan utet luptat vulput lan henis.
! 12