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IL DISTACCO DI RETINA NELLA
     MIOPIA PATOLOGICA

        Vito De Molfetta
•   La miopia elevata è un
    importante fattore di rischio
    per lo sviluppo di DRR
    (Odds Ratio 7.8)


•   Il 47,8% dei DRR è miope
•   Non c’è correlazione diretta
    tra prevalenza del DRR e
    lunghezza assiale
•   Nel miope elevato avviene una precoce sinchisi
    vitreale  liquefazione del gel vitreale, formazione di
    cavità confluenti e degenerazione microfibrillare


•   L’inerzia del gel residuo durante i movimenti oculari e
    le alterazioni degenerative della periferia, associate ad
    aderenze vitreoretiniche anomale lungo la base del
    vitreo, sono responsabili della formazione di rotture
    retiniche e distacco di retina.
    – 10% dei miopi elevati presenta corticale vitreale
        posteriore aderente alla retina (pseudo-DPV) con
        formazione di fori retinici posteriori
    – 2% dei miopi elevati va incontro a rotture retiniche
        giganti per diffusa colliquazione del vitreo associata
        a condensazione della base vitreale
Chirurgia del distacco di retina regmatogeno nella
                                          miopia patologica
                                                   TIMING


•   Visus post-operatorio significativamente migliore per:
    – Tempo di distacco maculare minore di 7 giorni
    – AV pre-operatoria maggiore di 1/10


•   Il recupero funzionale post-operatorio è direttamente
    proporzionale al tempo di attesa con macula sollevata
Tecnica chirurgica




•Pneumoretinopessia
•Chirurgia episclerale
•Vitrectomia via pars plana




                                           5
Chirurgia vitreoretinica nel trattamento del DRR nel
                                              grande miope


•   Numerosi studi prospettici randomizzati:
    – Risultati anatomici superiori rispetto alle tecniche
      alternative
    – Tecnica di prima scelta nei casi di:
      • DRR pseudofachico
      • DR con rottura retinica gigante
      • DR con rotture posteriori
Tecnica chirurgica

•   Vitrectomia più completa possibile
•   Peeling di membrane epiretiniche per ottenere
    una completa mobilizzazione retinica
•   Riappianamento retinico
    – Perfluorodecaline
    – Aria in presenza di rotture posteriori
•   Associazione con cerchiaggio equatoriale?
•   Problema del tamponamento
Scelta del mezzo di tamponamento
•   GAS
    – Assente o modesta P.V.R., basso rischio
        proliferativo, possibilità di opportuno posizionamento
        post-operatorio, rotture nell’emiretina superiore
•   PDMS
    – P.V.R. di grado elevato, difficoltà di posizionamento
        post-operatorio, rotture su più quadranti (anche
        inferiori se buona mobilizzazione della retina e scarso
        liquido residuo, con eventuale indentazione esterna),
        atrofia EPR in sede di rotture
•   SILICONI PESANTI
    – Rotture inferiori multiple e rotture posteriori
•   DOPPIO RIEMPIMENTO
    – Rotture nei quadranti superiori ed inferiori, notevole
        rischio proliferativo, abbondante liquido residuo
        sottoretinico
Problemi specifici nel trattamento del DRR
                                          nel miope elevato


•   Visualizzazione del vitreo posteriore aderente
    (atrofia corioretinica estesa)  Colorazione con
    triamcinolone o coloranti vitali?
•   Tamponamento del polo posteriore in caso di
    stafiloma posteriore con foro maculare 
    Piombaggi maculari?
•   Retinopessia su aree di atrofia dell’epitelio
    pigmentato  Non effettuazione?
DR da foro maculare miopico



•   Il polo posteriore degli occhi con miopia elevata è un
    ambiente molto peculiare in cui lo stiramento corio-
    retinico e l’atrofia dell’EPR, indotta dalla marcata
    concavità sclerale e dallo stafiloma, sono spesso
    associate con persistenti adesioni vitreo-retiniche.
•   La formazione di foro maculare e distacco di retina
    posteriore sono le estreme conseguenze di questa
    condizione instabile
Chirurgia del foro maculare associato a DR
                                         nella miopia patologica
•   Successo inferiore rispetto ad occhi senza miopia e a casi con
    FM miopico senza distacco
•   Fattore prognostico positivo della risoluzione del DR è la
    chiusura anatomica del FM; fattori prognostici negativi sono la
    lunghezza assiale, l’atroifa corio-retinica e la durata del
    distacco
•   Difficoltà specifiche dell’intervento: corticale vitreale posteriore
    aderente, spesso multistratificata; difficoltà di osservazione;
    difficoltà di tamponamento post-operatorio in relazione allo
    stafiloma
Conclusioni
•   Il trattamento del distacco di retina regmatogeno nel miope
    elevato presenta
      – Peculiarità operatorie
      – Più alta incidenza di complicanze (PVR, riapertura dei fori
         posteriori, etc)
      – Possibile scarso recupero funzionale in relazioni alle
         condizioni del polo posteriore

•   Elevata importanza della prevenzione
     – Osservazione e trattamento delle degenerazioni
       regmatogene periferiche
     – Considerare l’intervento chirurgico in caso di schisi maculare
       miopica in fase pre-distacco retinico (importanza dell’OCT,
       peggioramento visivo)
     – Raccomandare ai pazienti soggetti a chirurgia refrattiva
       l’importanza dei controlli long-life
Distacco retina miopia patologica

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Distacco retina miopia patologica

  • 1. IL DISTACCO DI RETINA NELLA MIOPIA PATOLOGICA Vito De Molfetta
  • 2. La miopia elevata è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di DRR (Odds Ratio 7.8) • Il 47,8% dei DRR è miope • Non c’è correlazione diretta tra prevalenza del DRR e lunghezza assiale
  • 3. Nel miope elevato avviene una precoce sinchisi vitreale  liquefazione del gel vitreale, formazione di cavità confluenti e degenerazione microfibrillare • L’inerzia del gel residuo durante i movimenti oculari e le alterazioni degenerative della periferia, associate ad aderenze vitreoretiniche anomale lungo la base del vitreo, sono responsabili della formazione di rotture retiniche e distacco di retina. – 10% dei miopi elevati presenta corticale vitreale posteriore aderente alla retina (pseudo-DPV) con formazione di fori retinici posteriori – 2% dei miopi elevati va incontro a rotture retiniche giganti per diffusa colliquazione del vitreo associata a condensazione della base vitreale
  • 4. Chirurgia del distacco di retina regmatogeno nella miopia patologica TIMING • Visus post-operatorio significativamente migliore per: – Tempo di distacco maculare minore di 7 giorni – AV pre-operatoria maggiore di 1/10 • Il recupero funzionale post-operatorio è direttamente proporzionale al tempo di attesa con macula sollevata
  • 6. Chirurgia vitreoretinica nel trattamento del DRR nel grande miope • Numerosi studi prospettici randomizzati: – Risultati anatomici superiori rispetto alle tecniche alternative – Tecnica di prima scelta nei casi di: • DRR pseudofachico • DR con rottura retinica gigante • DR con rotture posteriori
  • 7. Tecnica chirurgica • Vitrectomia più completa possibile • Peeling di membrane epiretiniche per ottenere una completa mobilizzazione retinica • Riappianamento retinico – Perfluorodecaline – Aria in presenza di rotture posteriori • Associazione con cerchiaggio equatoriale? • Problema del tamponamento
  • 8. Scelta del mezzo di tamponamento • GAS – Assente o modesta P.V.R., basso rischio proliferativo, possibilità di opportuno posizionamento post-operatorio, rotture nell’emiretina superiore • PDMS – P.V.R. di grado elevato, difficoltà di posizionamento post-operatorio, rotture su più quadranti (anche inferiori se buona mobilizzazione della retina e scarso liquido residuo, con eventuale indentazione esterna), atrofia EPR in sede di rotture • SILICONI PESANTI – Rotture inferiori multiple e rotture posteriori • DOPPIO RIEMPIMENTO – Rotture nei quadranti superiori ed inferiori, notevole rischio proliferativo, abbondante liquido residuo sottoretinico
  • 9. Problemi specifici nel trattamento del DRR nel miope elevato • Visualizzazione del vitreo posteriore aderente (atrofia corioretinica estesa)  Colorazione con triamcinolone o coloranti vitali? • Tamponamento del polo posteriore in caso di stafiloma posteriore con foro maculare  Piombaggi maculari? • Retinopessia su aree di atrofia dell’epitelio pigmentato  Non effettuazione?
  • 10. DR da foro maculare miopico • Il polo posteriore degli occhi con miopia elevata è un ambiente molto peculiare in cui lo stiramento corio- retinico e l’atrofia dell’EPR, indotta dalla marcata concavità sclerale e dallo stafiloma, sono spesso associate con persistenti adesioni vitreo-retiniche. • La formazione di foro maculare e distacco di retina posteriore sono le estreme conseguenze di questa condizione instabile
  • 11. Chirurgia del foro maculare associato a DR nella miopia patologica • Successo inferiore rispetto ad occhi senza miopia e a casi con FM miopico senza distacco • Fattore prognostico positivo della risoluzione del DR è la chiusura anatomica del FM; fattori prognostici negativi sono la lunghezza assiale, l’atroifa corio-retinica e la durata del distacco • Difficoltà specifiche dell’intervento: corticale vitreale posteriore aderente, spesso multistratificata; difficoltà di osservazione; difficoltà di tamponamento post-operatorio in relazione allo stafiloma
  • 12. Conclusioni • Il trattamento del distacco di retina regmatogeno nel miope elevato presenta – Peculiarità operatorie – Più alta incidenza di complicanze (PVR, riapertura dei fori posteriori, etc) – Possibile scarso recupero funzionale in relazioni alle condizioni del polo posteriore • Elevata importanza della prevenzione – Osservazione e trattamento delle degenerazioni regmatogene periferiche – Considerare l’intervento chirurgico in caso di schisi maculare miopica in fase pre-distacco retinico (importanza dell’OCT, peggioramento visivo) – Raccomandare ai pazienti soggetti a chirurgia refrattiva l’importanza dei controlli long-life