A. Mancini - L’indagine di copertura nella strategia del Censimento della popolazione
1. L’indagine di copertura nella strategia
del Censimento della popolazione
Andrea Mancini
Roma, 27 giugno 2014
2. 14
Comuni Sezioni di
censimento
Individui
rilevati
Domini di
stima
PES 2001 98 1.102 179.886 - Classi di età
- Cittadinanza
- Ripart. Geo.
PES 2011 255 2.507 332.710 - Classi di età
- Cittadinanza
- Regioni
Le dimensioni della Post Enumeration Survey (PES)
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I tre motivi dell’espansione
• In generale il 15° Cen. Pop. del 2011 è stato il primo eseguito sotto
regolamento europeo.
• In particolare il Regolamento della Commissione UE n°1151/2010 richiede a
ciascun stato membro di fornire ad Eurostat un dettagliato Quality Report nel
quale siano anche fornite stime campionarie dell’errore di copertura.
• Inoltre il 15° Cen. Pop. è stato il primo eseguito in Italia partendo da una lista
precensuaria di famiglie e convivenze formata per ciascun comune dalla Lista
Anagrafica Comunale (LAC).
• Allora temevamo soprattutto il rischio che gli errori di sottocopertura delle LAC
divenissero errori anche del censimento, poiché l’azione dei rilevatori doveva
essere limitata nel tempo e diretta a recuperare le mancate risposte delle
famiglie in LAC e a trovare quelle non ancora iscritte in anagrafe.
• L’incremento atteso degli stranieri abitualmente dimoranti contribuiva ad
aumentare il suddetto rischio.
• Infine volevamo che la PES costituisse, nelle sezioni di censimento campione,
una seconda occasione di verifica indipendente e nominativa delle LAC,
ovvero degli irreperibili al censimento iscritti in LAC e dei trovati al censimento
non ancora iscritti in LAC.
4. 13
Un confronto sintetico tra PES, LAC e Censimento (1)
• Il 15° Cen. Pop. è stato il primo condotto in Italia senza lembo staccabile del
questionario di famiglia. Ciò ha consentito che fossero noti all’Istat (e non solo
ai singoli UCC) gli identificativi delle persone e delle famiglie in tutte le fasi di
rilevazione (dalla LAC, al confronto censimento anagrafe, alla PES e ora
anche alla revisione post censuaria delle anagrafi).
• Oggi possiamo sapere con certezza nominativa che nelle sezioni di
censimento campione della PES alla data di riferimento del censimento:
• - il 97,88% dei trovati alla PES sono persone censite e iscritte nella LAC del
comune;
• - lo 0,92% dei trovati alla PES sono persone censite ma non iscritte nella LAC
del comune;
• - lo 0,83% dei trovati alla PES sono persone NON censite sebbene iscritte
nella LAC del comune;
• - lo 0,37% dei trovati alla PES sono persone NON censite e NON iscritte nella
LAC del Comune.
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Un confronto sintetico tra PES, LAC e Censimento (2)
• I dati precedenti servono a documentare la qualità del censimento ma non
sono sufficienti a valutare la qualità delle LAC.
• Mancano infatti i dati relativi agli irreperibili al censimento iscritti nelle LAC
delle sezioni campione e non trovati neanche dalla PES.
• Peraltro questi dati possono essere facilmente prodotti in modo da
soddisfare il terzo obiettivo che ci si è proposti quando si è deciso di
ampliare le dimensioni dell’indagine di copertura.
• In realtà con i dati della PES si può fare anche di più. Vediamo come.
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Un ulteriore possibile uso della PES (1)
• I Servizi demografici dei comuni stanno concludendo le operazioni di revisione
post censuaria della anagrafi secondo quanto disposto dall’art. 46 del
Regolamento anagrafico.
• Queste operazioni fanno tutte riferimento alla data di censimento, così come
la PES.
• Grazie alle innovazioni censuarie anche queste operazioni sono seguite per la
prima volta dall’Istat in tempo reale e in via nominativa mediante il sistema
informatizzato SIREA.
• Dunque l’Istat può identificare esattamente le persone che, irreperibili al
censimento, non vengono cancellate dalle anagrafi per via di accertamento
amministrativo, spesso eseguito d’ufficio, soprattutto nei grandi comuni dove
si concentra il fenomeno degli irreperibili al censimento.
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Un ulteriore possibile uso della PES (2)
solo sez. di censimento campione della PES
PES
già rilevati al
censimento
aggiunti al
censimento
iscritti in LAC
8/10/2011
aggiunti al
censimento non
iscritti in LAC
8/10/2011
sottratti al
censimento
iscritti in LAC
8/10/2011
sottratti al
censimento
non iscritti in
LAC
8/10/2011
iscritti in LAC
non censiti e
non trovati
alla PES
CENSITI GIA’ ISCRITTI IN LAC
PES
conferma Cens
e LAC blank blank
PES
contraddice
Cens e LAC blank blank
REVISIONE
POSTCENSUARIA
DELLE ANAGRAFI
(SIREA)
irreperibili al
censimento
cancellati in
anagrafe per
irreperibilità blank
PES contraddice
Cens e Sirea blank blank blank
PES
conferma
Cens e Sirea
cancellati dopo
8.10.2011 che
comportano
conteggio blank
PES conferma
Sirea e
contraddice
Cens
blank blank blank
PES
conferma
Cens e
SIREA
irreperibili al
censimento che
confermano la
dimora abituale blank
PES conferma
Sirea e
contraddice
Cens blank blank blank
PES
conferma
Cens e
contraddice
Sirea
trovati al
censimento
iscritti in
anagrafe a
seguito di
censimento
PES conferma
Cens e Sirea
blank blank
PES
contraddice
Cens e Sirea
PES
conferma
Sirea e
contraddice
Cens blank
trovati al
censimento e
non iscritti in
SIREA
PES conferma
Cens e
contraddice
Sirea
blank blank
PES
conferma
Sirea e
contraddice
Cens blank blank
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Un ulteriore possibile uso della PES (3)
• Una volta realizzata la matrice (con riferimento alle sezioni campione di
regioni o di comuni o di classi dimensionali dei comuni) i dati interni a
ciascuna cella possono essere ulteriormente qualificati dall’Istat mediante
linkage individuale con il Sistema Integrato di Microdati (58 fonti
amministrative relative a famiglie, individui e unità economiche).
• Ad esempio gli irreperibili al censimento, non trovati alla PES e recuperati
dalla revisione anagrafica del comune possono essere distribuiti tra individui
con segnali in SIM e senza segnali in SIM….
• ….. e i primi tra lavoratori, studenti (scuola o università), pensionati, anche in
relazione all’unità locale di lavoro, alla localizzazione della scuola.
• L’obiettivo di queste analisi è di verificare l’esistenza e la natura di prevalenti
modelli di comportamento adottati dai comuni in sede di revisione anagrafica
in modo da sfruttare appieno le potenzialità della PES.
9. 13
Prima riflessione per il futuro
•I confronti tra microdati rilevati durante tutte le fasi del ciclo di produzione
censuaria (dalle LAC fino alla PES e a SIREA) suggeriscono di avviare in Istat, in
Sistan e tra i ricercatori una riflessione sulla reale corrispondenza tra la definizione
statistica di «abituale dimora» e la definizione amministrativa di «residenza
anagrafica».
•Dalla PES l’area di sovrapposizione fattuale tra le due definizioni sembra essere
ampia (circa il 98%), ma i fattori che determinano le differenze sembrano operare
in modo selettivo sul territorio, cosicché le differenze risultano concentrate in alcuni
comuni.
•L’attesa realizzazione della ANPR potrebbe aiutare a contenere l’area di non
sovrapposizione tra le due definizioni, ma proprio per la rilevanza della innovazione
amministrativa e istituzionale conviene che l’Istat mantenga un certo livello di
autonomia reale nella produzione di dati demografici territoriali attraverso l’uso di
strumenti di controllo statistico della fonte amministrativa.
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Seconda riflessione per il futuro
•Fin qui l’Istat, ai fini della produzione dei dati demografici annuali di flusso e di
stock, ha trattato i dati della revisione post-censuaria effettuata dai comuni con un
metodo contabile, formalmente assai preciso ma che non prevede l’esistenza di
differenze fattuali tra «abituale dimora» e «residenza demografica».
•I risultati del confronto tra dati individuali e nominativi del Censimento, di SIREA,
della PES e del SIM potrebbero indurre riflessioni utili a individuare metodi di
correzione statistica dei risultati della revisione post-censuaria.
•Le linee strategiche per l’impianto del censimento permanente prevedono già
metodi di correzione statistica della fonte amministrativa anagrafica. Ma in futuro la
correzione rischia di essere rilevante per alcuni comuni, se l’attuale metodo
contabile di calcolo della popolazione annuale resta identico al passato, quando
non erano disponibili dati individuali e nominativi da fonti diverse sia statistiche che
amministrative.
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Terza riflessione per il futuro
•Con il censimento permanente il conteggio annuale di popolazione a livello
comunale e subcomunale sarà centrato sulla fonte anagrafica. Ma l’Istat possiede
ora un Sistema Integrato di Microdati da fonti amministrative assai numerose.
•Sembra quindi necessario investire ulteriormente e celermente nella ricerca di
metodi di trattamento statistico dei dati amministrativi basati sulla «ridondanza»
delle fonti e dei segnali.
•La ricerca può essere facilitata dall’esperienza accumulata da Istat per ASIA e da
altri Istituti Nazionali di Statistica (Austria in primo luogo) per i dati demografici nel
campo dei metodi di controllo della qualità dei microdati provenienti da una
pluralità di fonti amministrative.