S. Di Sante, F. Petrei - Le rilevazioni sul turismo dal lato dell’offerta: proposte per una nuova strategia di diffusione
1. Le rilevazioni sul turismo dal lato dell’offerta:
proposte per una nuova strategia di diffusione
La diffusione dei dati: sviluppi, nuovi strumenti, nuovi
prodotti e politica di revisione
Silvia Di Sante
Francesca Petrei
29 ottobre 2013
2. Indice
1. Le criticità del piano di diffusione
2. Proposte a breve termine: nuovi strumenti e nuovi prodotti
3. Proposte a medio – lungo termine: nuovi strumenti e nuovi prodotti
4. Le prospettive future: la politica di revisione dei dati
5. Conclusioni
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3. Le criticità del piano di diffusione
differenti tempistiche per diffusione nazionale ed europea e
numerose revisioni dei dati
diffusione per circoscrizione -> il livello di diffusione territoriale di
maggior dettaglio, ma la circoscrizione non è più attuale
diffusione per tipologia di località -> la classificazione dei comuni
per tipologia è disomogenea e ormai desueta
le esigenze degli utenti non sempre riescono ad essere
pienamente soddisfatte soprattutto con riguardo alla
disaggregazione e alla tempestività dei dati disponibili
diffusione dei dati da parte degli Organi Intermedi
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4. Le possibili risposte
Dall’analisi delle CRITICITA’ già evidenziate:
Proposte realizzabili nel breve termine: nuovi strumenti e nuovi prodotti
con le attuali risorse e con l’attuale impianto delle indagini
Proposte realizzabili nel medio-lungo termine: nuovi strumenti e nuovi
prodotti
previa valutazione dell’effettiva necessità
con maggiori risorse e una maggiore collaborazione degli Organi
Intermedi per ridurre il trade-off tra tempestività e qualità dei dati
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5. 1° Proposta a breve termine: nuovi strumenti
la Statistica Report annuale
Statistiche-Report: utilizzate
per i risultati di indagini annuali
(su fenomeni sociali,
demografici, ambientali, etc.)
Risponde:
alla volontà di dare
maggiore risalto ai dati sul
turismo
alla criticità relativa alle
differenti tempistiche IT e
UE
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6. Statistica Report annuale
1° Uscita: Dicembre 2013
numero di esercizi ricettivi e posti letto per tipologia di esercizio;
arrivi, presenze e permanenza media per tipologia di esercizio e residenza dei
clienti;
arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per tipo di esercizio (Anni 2002 – 2012);
il movimento in Italia dei turisti non residenti nel 2012;
quota delle presenze negli esercizi ricettivi per residenza dei clienti (Anni 2002 –
2012);
quote di presenze delle venti principali nazionalità di turisti non residenti e degli
italiani sul totale Italia e differenze percentuali;
presenze negli esercizi ricettivi per residenza dei clienti e regione di destinazione
OBIETTIVO FUTURO: eliminare il lag temporale tra l’uscita a Giugno su Eurostat e
quella dei dati definitivi a Novembre per l’utenza nazionale (2014? 2015?)
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7. 2° Proposta a breve termine
disciplinare per la diffusione locale
Predisposizione di un Disciplinare di diffusione
dei dati a livello locale in collaborazione con il
CISIS
il principale obiettivo è l’omogeneizzazione
delle pratiche di diffusione dei dati Istat sul
turismo
l’Istat fornirà le regole per il trattamento e la
validazione dei dati
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Risponde:
alla criticità
relativa alla
diffusione locale
da parte degli
Organi Intermedi
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8. 2° Proposta a breve termine: nuovi strumenti
diffusione locale dei dati di Movimento
diffusione locale se:
– adeguata copertura
– mantenuto il segreto statistico e quindi regola della
soglia soddisfatta (>= 3 strutture)
– disaggregazione dei dati (territorio, tipo di alloggio,
residenza…) coerente a quanto finora diffuso
dall’Istat
diffusione contemporanea con gli organi
intermedi
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Risponde:
alla criticità
relativa alla
diffusione locale
da parte degli
Organi Intermedi
8
9. 3° Proposta a breve termine: nuovi prodotti
diffusione dati per ATECO2007
I dati mensili di movimento su I.Stat sono diffusi con un livello di
disaggregazione diverso da quello pubblicato su Eurostat
I.Stat :
Risponde:
alla criticità
relativa alle
differenti
diffusioni di dati
IT e UE
per alloggi alberghieri
per alloggi extralberghieri
Eurostat:
55.1 Alberghi e strutture simili
55.2 Alloggi per vacanze e altre strutture per
brevi soggiorni
55.3 Aree di campeggio e aree attrezzate per
camper e roulotte
OMOGENEIZZAZIONE
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10. Attuale diffusione Eurostat per categoria Ateco2007
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11. 4° Proposta a breve termine: nuovi prodotti
diffusione indici di utilizzazione letti e camere
Per le strutture alberghiere, insieme ai dati mensili a 90 giorni sulle
presenze e sugli arrivi, vengono forniti ad Eurostat:
l’indice di utilizzazione dei letti
l’indice di utilizzazione delle camere
(introdotto dal Regolamento a partire dai dati 2012)
Risponde:
alla criticità relativa
alle differenti
diffusioni di dati IT
e UE
Verranno diffusi anche a livello nazionale su I.Stat
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12. 5° Proposta a breve termine
abolizione delle circoscrizioni e diffusione di dati sul
movimento a livello comunale
Numerose sono le richieste al Centro Diffusione Istat per dati sul
turismo al di fuori del piano di diffusione previsto
L’utente chiede dati più disaggregati rispetto a
quelli disponibili (per es., dati a livello
comunale o per particolari gruppi di comuni,
dati per singola provenienza non solo annuali,
ma anche mensili, dati per singole tipologie di
esercizio o per tipologie di esercizio non
diffuse singolarmente)
L’Istat risponde con elaborazioni ad hoc
personalizzate per i singoli utenti richiedenti
(previa verifica del rispetto delle norme
relative al segreto statistico - d.lgs. 322/89)
Risponde:
alla richiesta da
parte degli utenti di
dati a un livello di
dettaglio territoriale
massimamente
disaggregato
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13. Diffusione di dati annuale sul movimento a livello comunale
1° IPOTESI:
Comuni con 10 o più esercizi, con 100 o più letti e con 500 e più presenze
Anni
Totale comuni Comuni diffondibili
% sul totale dei
ricettivi
con la selezione comuni ricettivi in
proposta termini di strutture
% sul totale dei
letti
2009
6.668
1.707
25,6
86,0
2010
6.708
1.774
26,4
88,2
2011
6.840
1.894
27,7
89,9
2012
6.906
1.936
28,0
90,3
Con questa selezione e unicamente sui comuni rispondenti:
dati di movimento annuali per residenti e non-residenti per il totale delle strutture
ricettive
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14. Diffusione di dati sul movimento a livello comunale
2° IPOTESI: selezione con la soglia delle 3 strutture ricettive:
Totale esercizi >= 10
Totale letti >= 100
Totale presenze >= 500
Esercizi alberghieri = 0 e >= 3
Esercizi extralberghieri = 0 e >= 3
Anni
Totale comuni
ricettivi
Comuni diffondibili
con la selezione
proposta
% sul totale dei
comuni ricettivi in
termini di strutture
% sul totale dei
letti
2009
6.668
1.439
21,6
83,9
2010
6.708
1.460
21,8
85,7
2011
6.840
1.532
22,4
87,1
2012
6.906
1.557
22,5
87,4
Con questa selezione e unicamente sui comuni rispondenti:
dati di movimento annuali per residenza dei clienti e per tipo di struttura ricettiva
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15. Diffusione di dati sul movimento a livello comunale
2° IPOTESI: selezione con la soglia delle 3 strutture ricettive:
REGIONE
Comuni da
diffondere
(% posti letto
per regione)
PIEMONTE
VAL D'AOSTA
LOMBARDIA
TRENTINO
VENETO
FRIULI VEN. GIULIA
LIGURIA
EMILIA ROMAGNA
TOSCANA
UMBRIA
MARCHE
LAZIO
ABRUZZO
MOLISE
CAMPANIA
PUGLIA
BASILICATA
CALABRIA
SICILIA
SARDEGNA
67,7
83,1
68,8
93,1
94,6
87,5
86,3
94,1
93,4
89,0
80,7
92,9
82,9
62,6
84,7
90,7
75,1
77,7
80,8
90,4
ITALIA
87,4
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16. Abolizione delle circoscrizioni: perché…
Le circoscrizioni turistiche sono partizioni territoriali di tipo
amministrativo basate su aree territoriali definite in base alle
competenze degli Enti Periferici del Turismo.
Ormai poco significative dal punto di vista concettuale.
Sono in totale 563, di cui 252 formate da un solo comune
segue
che l’eliminazione delle circoscrizioni è ben compensata dalla diffusione
dei dati di Movimento per comune che, come abbiamo visto, è prevista
per circa 1500 comuni.
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17. 6° Proposta a breve termine
abolizione della classificazione dei comuni per Tipologia
di Località
Gli Enti periferici del turismo
avevano il compito di classificare le
Circoscrizioni turistiche secondo il
Tipo di Località.
Tutti i comuni appartenenti ad una
Circoscrizione ereditano la stessa
classificazione per «Tipo di
Località».
Le differenti interpretazioni, a livello
locale, hanno reso la classificazione
per «Tipo di Località»
territorialmente non omogenea.
Distribuzione dei comuni italiani
per Tipo di Località
Capoluogo
senza specifici
interessi
turistici
0,8%
Città d'Arte
5,1%
Località
montane
16,3%
Località lacuali
1,9%
Località marine
4,6%
Località termali
1,3%
Altri comuni
non altrimenti
classificati
60,1%
Località
religiose
0,1%
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Località
collinari
9,9%
18. Ricapitolando:
eliminazione delle circoscrizioni e della classificazione per
tipologia di località
il turismo è un fenomeno
difficile da analizzare su
partizioni di tipo amministrativo
che rispondono ad altre
esigenze
Anche la classificazione per
tipologia di località è
strettamente collegata a fini
amministrativi
Sia le circoscrizioni
turistiche, sia la
classificazione per
tipologia di località
sono ormai desuete
Non verranno più diffusi i
dati per circoscrizione
turistica e per tipologia di
località
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19. 1° Proposta a medio termine: nuovi prodotti
classificazione dei comuni per grado di urbanizzazione e in
costieri/non costieri
Dati Capacità e Movimento per grado di urbanizzazione del comune
Comuni italiani per grado di urbanizzazione
Classificazione
Densamente
popolati
code 1
Mediamente
urbanizzati
code 2
Scarsamente
popolati
code 3
Totale
Numero comuni
270
2.324
5.498
8.092
%
3,3
28,7
67,9
100
Dati Capacità e Movimento per comuni costieri/non costieri
Comuni costieri e non costieri in Italia
Classificazione
Costieri
• di cui bagnati dal
mare
• di cui 50%
superficie entro 10
km dal mare
Non costieri
Totale
Numero
comuni
1.147
%
14,2
658
57,4
489
42,6
6.945
85,8
8.092
Risponde:
alla criticità
relativa alle
differenti
diffusioni di
dati IT e UE
100
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20. 2° Proposta a medio termine: nuovi prodotti
diffusione dei dati secondo la classificazione dei comuni
per le caratteristiche fisiche
Diffusione dei dati di capacità
e di movimento secondo la
classificazione Istat dei comuni
in base alle loro caratteristiche
fisiche
In seguito
all’eliminazione
della
classificazione
per tipologia di
località
per zona altimetrica:
1 = montagna interna
2 = montagna litoranea
3 = collina interna
4 = collina litoranea
5 = pianura
Integrata dalla classificazione Eurostat
per costieri/non costieri
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Sulla strada
indicata da
Eurostat con le
due nuove
classificazioni
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21. Comuni italiani per zone altimetriche
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22. 3° Proposta a medio termine: nuovi strumenti
statistica flash mensile o trimestrale per i dati di Movimento
Le Statistiche-Flash sono utilizzate per i risultati di indagini
mensili o trimestrali (congiuntura economica, stime sul mercato del
lavoro, popolazione residente).
Mensile: a 90 giorni dal periodo di
riferimento – darebbe più risalto a
ciò che attualmente è diffuso su
I.Stat
Trimestrale: a 3 mesi dal periodo di
riferimento – darebbe risalto ai dati
sul turismo, fornendo anche un
arco temporale di analisi di più
ampio respiro
Risponde:
alla volontà di dare
maggiore risalto ai dati
sul turismo
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23. 1° Proposta a lungo termine: nuovi prodotti
realizzazione classificazione statistica dei comuni in turistici
e non turistici
il turismo è sempre più
importante per lo sviluppo
economico a livello locale.
Esigenza di ridurre la
scala di disaggregazione
territoriale per l’analisi del
movimento turistico
non esiste una definizione
univoca di comune turistico,
così come non si dispone di
una lista di variabili, accettata
universalmente, per misurare
l’attrattività turistica di un
territorio
dalla motivazione
per cui un turista
si reca in un
comune
a quanto quel
comune sia
attrattivo
turisticamente a
prescindere dalle
motivazioni
si propone una possibile
concettualizzazione
teorica e una lista di
indicatori
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24. 1° Proposta a lungo termine: nuovi prodotti
possibile definizione di comune turistico
Riferimento teorico: schemi di contabilità satellite sul turismo (QMR 2008)
Sono definiti caratteristici del turismo quei beni e servizi che, in assenza
di visitatori, tenderebbero a scomparire o il cui consumo verrebbe ridotto
significativamente; di conseguenza, le attività economiche sono
identificate come caratteristiche del turismo quando il loro output
principale è rappresentato da beni e servizi caratteristici del turismo.
in
analogia
«TERRITORIALIZZAZIONE» DEL CONCETTO
POSSIBILE APPROCCIO DEFINITORIO:
Si considera turistico un comune se, in seguito ad una consistente
diminuzione dei flussi turistici, quel comune si trovasse ad affrontare
una notevole riduzione delle attività economiche caratteristiche del
turismo, con conseguenze sulla situazione economica dello stesso.
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25. 1° Proposta a lungo termine: nuovi prodotti
possibile lista di indicatori
Dalla concettualizzazione teorica alla fase operativa
Alcune riflessioni preliminari:
economia prevalentemente turistica: presenza o meno sul territorio di
strutture ricettive e attività economiche caratteristiche del turismo
ma, ricettivo non significa necessariamente turistico
peso turistico: in termini di flussi turistici
popolazione residente vs popolazione presente
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26. 1° Proposta a lungo termine: nuovi prodotti
possibile lista di indicatori
Indicatore
Significato
n. strutture ricettive/sup. km2
indica se un comune è ricettivo oppure no
n. posti letto/sup. km2
indica la capacità di un comune e le sue potenzialità di
accoglienza
presenze e arrivi /pop. residente
quantifica i flussi turistici esistenti
rapporto tra imprese caratteristiche del turismo e
occupati nelle stesse e il totale delle imprese e totale
degli occupati nel territorio comunale
indica se esiste nel comune una “specializzazione produttiva”
nel settore turismo
quota del bilancio comunale destinata all'attività
turistica/tot. bilancio
indica le risorse impiegate dal comune per il turismo
raccolta di rifiuti urbani – andamento nell’anno
consumi di energia elettrica – andamento dell’anno
indicano se nel corso dell’anno ci sono aumenti che possono
essere legati alla stagionalità dei flussi turistici nel comune
(popolazione residente vs popolazione presente)
Gli indicatori vanno calcolati per ogni comune e aggregati con una
metodologia appropriata al fine di formare una graduatoria.
Una volta ordinati i comuni, si procederà alla individuazione di una soglia che
indicherà la rilevanza turistica e che fungerà da spartiacque tra comuni
statisticamente turistici e non turistici
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27. 2° Proposta a lungo termine: nuovi prodotti
realizzazione di nuove partizioni turistiche
Le motivazioni
partizione
amministrativa
vs
partizione
funzionale
Le circoscrizioni turistiche
potevano rispondere all’idea di
sistema territoriale turistico, ma
non sono ormai più attuali
concetto di sistema
integrato: il turismo è
un prodotto complesso
frutto dell’azione
congiunta di una
molteplicità di fattori
tipici di un’area che
prescinde dai confini
amministrativi
Varie esperienze e studi:
Legge 135/2001 –
sistemi turistici locali:
panorama variegato
nelle regioni
sistemi Locali Istat
i distretti di ACICENSIS
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28. 2° Proposta a lungo termine: nuovi prodotti
realizzazione di nuove partizioni turistiche
Obiettivo: individuazione di partizioni territoriali funzionali (formate da più
comuni aggregati) utili all’analisi turistica del territorio.
Nuovo dettaglio territoriale di diffusione dei dati relativi alle indagini Istat su
Capacità degli esercizi ricettivi e Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.
la variabile territorio: non come esogena al fenomeno, ma endogena ad
esso, ossia parte del fenomeno
approccio di tipo sistemico: il prodotto turistico è il risultato di un sistema
complesso operante su un determinato territorio
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29. 2° Proposta a lungo termine: nuovi prodotti
realizzazione di nuove partizioni turistiche
APPROCCIO DEFINITORIO AL «SISTEMA TURISTICO»:
insieme di più fattori di attrattiva, cioè di quegli elementi (risorse naturali e
ambientali, risorse antropiche, infrastrutture, servizi offerti dalle imprese,
risorse culturali e artistiche etc.) che possono costituire oggetto di interesse
o di esigenza da parte della domanda e, parallelamente, essere oggetto di
offerta da parte delle imprese turistiche e delle istituzioni
Passaggio dal concetto teorico a quello statisticamente misurabile
La necessità di individuare aree turistiche legate al territorio porta la
riflessione su quali siano gli strumenti e le metodologie più opportuni per
la definizione operativa delle partizioni
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30. 2° Proposta a lungo termine: nuovi prodotti
realizzazione di nuove partizioni turistiche
Schematizzazione delle possibili metodologie
1. Metodi basati su metodologie multivariate di analisi dei dati
Per le partizioni turistiche:
-
descrizione analitica del concetto di turisticità di un luogo
scelta delle variabili per la creazione di una base dati a livello comunale
aggregazione degli indicatori elementari in dimensioni
calcolo di uno o più indicatori di turisticità (tramite tecniche di
aggregazione e sintesi dei dati) che individuino il grado di attrattività
turistica di ogni comune
- utilizzo di analisi di raggruppamento (cluster) per individuare gruppi di
comuni omogenei per turisticità
- eventuale analisi in componenti principali per individuare quegli
indicatori maggiormente in grado di differenziare le unità statistiche di
base
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31. 2° Proposta a lungo termine: nuovi prodotti
realizzazione di nuove partizioni turistiche
Schematizzazione delle possibili metodologie
2. Metodi basati sulle matrici dei flussi
Per le partizioni turistiche:
- costruzione di una matrice del tipo origine – destinazione basata sui
flussi turistici regione di provenienza/comune di destinazione
- individuazione di opportuni indicatori per far emergere la forza di
attrattività turistica dei singoli comuni per individuare i «comuni poli»
- una volta individuati i poli, aggregazione dei comuni restanti ai poli
individuati per creare delle partizioni territoriali
- verifiche di congruità rispetto agli obiettivi di partenza
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32. 2° Proposta a lungo termine: nuovi prodotti
realizzazione di nuove partizioni turistiche
Schematizzazione delle possibili metodologie
3. Metodi della statistica spaziale, modelli gravitazionali e georeferenziazione
Per le partizioni turistiche:
- descrizione analitica del concetto di turisticità di un luogo
- conseguente identificazione di una lista di variabili significative e
disponibili a livello comunale per la costruzione di un database per la
georeferenziazione dei siti turistici.
- acquisizione di una mappa digitale dell’Italia
- costruzione della matrice casi (comuni) per variabili
- scelta del metodo migliore della statistica spaziale per l’individuazione
di baricentri turistici
- aggregazione dei comuni ad essi (modelli gravitazionali oppure analisi
di contiguità)
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33. Proposte a lungo termine
prima delle fasi operative
Per poter passare dalla concettualizzazione alla vera e propria fase
operativa ci sono alcune questioni da affrontare:
- soggettività nella scelta dei dati e degli indicatori;
- soggettività nella scelta delle metodologie e degli strumenti da
utilizzare;
- può non esserci una disponibilità di dati a livello comunale ufficiali e
tempestivamente aggiornati.
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34. Le prospettive future: una nuova politica di revisione
dei dati
In futuro si prevede di raggiungere una totale uniformità tra le
scadenze previste dal Regolamento Eurostat e le uscite nazionali, così
da eliminare alcune revisioni dei dati.
Gli obiettivi primari sono:
la diffusione del rapid key a livello nazionale invece del mensile a 90
giorni con un guadagno di tempestività di un mese rispetto al periodo
di riferimento;
la diffusione dei dati definitivi nazionali a Giugno in concomitanza con
l’uscita di Eurostat con un guadagno di tempestività di 5 mesi rispetto
al periodo di riferimento per i dati di Movimento e di 3 mesi per i dati
di Capacità.
Tutto ciò dipende da una sempre maggiore collaborazione da parte degli Organi
Intermedi che dovranno innescare pratiche positive per raggiungere un più alto
livello di qualità dei dati insieme a una maggiore tempestività dell’invio dei dati
all’Istat.
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35. Riepilogo delle proposte:
A breve termine:
Statistica Report
Diffusione locale dei dati di Movimento
Diffusione dei dati per classe Ateco2007
Diffusione degli indici di utilizzazione di letti e camere
Abolizione delle circoscrizioni e diffusione dei dati di Movimento a
livello comunale
Abolizione della classificazione dei comuni per Tipologia di località
A medio termine:
Diffusione anche nazionale dei dati secondo le classificazioni
Eurostat su grado di urbanizzazione e comuni costieri/non costieri
Diffusione dei dati secondo la classificazione dei comuni per
caratteristiche fisiche
Statistica flash mensile o trimestrale
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36. Riepilogo delle proposte:
A lungo termine:
Classificazione statistica dei comuni in turistici e non turistici
Realizzazione di nuove partizioni turistiche
Una nuova politica di revisione dei dati
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