Nell’intervento sono esposte alcune riflessione di carattere macro economico, legate alla contabilità nazionale e ai problemi di confronto internazionale e alcune considerazioni più microeconomiche riferite ai dati di impresa
Corso di digitalizzazione e reti per segretario amministrativo
S. de Nardis - La nuova rilevazione dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali: considerazioni di un utilizzatore
1. La nuova rilevazione dei prezzi
all’importazione dei prodotti
industriali
considerazioni di un utilizzatore
Sergio De Nardis
Nomisma
Workshop ISTAT
Roma, 7 novembre 2013
2. In elogio delle importazioni
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Bene le nuove statistiche sui prezzi delle importazioni!
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La nuova rilevazione migliora l’informazione sulle importazioni che, nonostante la deriva
mercantilista europea, sono il lato più rilevante nei rapporti commerciali di un paese con l’estero;
sono attivatori di efficienza e benessere
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Le importazioni inducono
Effetti selettivi, benefici per l’efficienza aggregata: sono le esportazioni degli altri (cioè le nostre
importazioni) a trainare produttività settoriale e aggregata, selezionando i produttori migliori che
sono anche in grado di esportare; export è cartina di tornasole, non attivatore, della produttività
Effetti diretti sulla produttività delle imprese: le importazioni aumentano disponibilità/flessibilità
dell’offerta di input e di tecnologie tra cui scegliere
Effetti diretti sul benessere dei consumatori: i beni e servizi di consumo finale importati entrano
direttamente nel benessere dei «normali» cittadini: godo dello smartphone nella mia tasca, non
della Ferrari nel garage del ricco consumatore d’oltreoceano
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Vale quindi più che mai l’impostazione ricardiana: l’import è il fine, l’export il mezzo
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L’export, oltre che cartina di tornasole, serve per fornire le risorse per l’acquisto dell’import: ciò è
misurato dalla ragione di scambio; necessità di misure accurate dei prezzi export/import
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La nuova rilevazione porterà a completare un percorso avviato con i prezzi all’export
3. Due punti
1. Riflessione macro, legata alla CN e ai problemi di
confronto internazionale
2. Considerazione micro, legata ai dati di impresa
4. Collegamento con la Contabilità nazionale
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Ottobre 2011, conti nazionali basati su nuova classificazione attività economiche e prodotti,
revisione straordinaria (in anticipazione di quella generale del 2014), nuovi deflatori per export e
import
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Deflatori non più basati sui VMU fino ad allora utilizzati: costituivano cattivi indicatori di prezzo,
davano luogo a significative sottovalutazioni dell’export e, in parte dell’import, sottostimavano il
valore aggiunto manifatturiero (settore esportatore netto)
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Deflatore delle esportazioni basato sui prezzi alla produzione dei beni venduti sul mercato estero
(PPE), rilevazione avviata dal 2008 e allora disponibile a partire dal 2002; oggi c’è dal 2000
(domanda: quando l’incorporazione nella CN anche di questo biennio?)
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Deflatore delle importazioni, in assenza di una rilevazione diretta non ancora a regime, veniva
stimato sulla base di un’approssimazione
Defl imp = PPE/rs
rs = proxyPPE (ottenuta da Σ VMUx elementari calcolati per impresa-prodotto) / proxyPPI (ottenuta da
Σ VMUm elementari calcolati per impresa-prodotto)
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A eccezione per alcuni importanti prodotti come farmaci, macchinari, autoveicoli per i quali
l’approssimazione non funzionava e si continuavano a utilizzare i VMUm
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Qualche interrogativo/dubbio nell’utilizzatore su questa approssimazione … risolto dalla nuova serie
5. Il deflatore di CN delle importazioni dei beni è in
linea con la nuova serie dei prezzi delle importazioni
6. Un legame (deflatore CN/prezzi importazioni) che si
riscontra, dal 2010, anche per gli altri paesi
7. E’ confortante…se non fosse che questa relazione non si osserva per
tutti i paesi dal lato export, più precisamente: sì per Italia da quando
PPE sono a base di CN (2002), no per Francia fino al 2005, no per
Germania e Spagna. Perché tali differenze? Disomogeneità inficia
confronti tra paesi: quali sono le dinamiche relative delle esportazioni
in volume di questi paesi (e dei VA)? Domanda a cui non si può
rispondere. Non è un problema Istat, ma Eurostat
8. Considerazione micro
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Informazione su associazione impresa/prodotti utilizzabile per analisi su
comportamenti individuali
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Campione di oltre 2.000 imprese, che acquistano prodotti dall’estero (euro
e non euro) e vendono prodotti all’interno e all’estero (euro e non euro); si
presta per studi mirati per cercare di dare risposta a qualche domanda, per
esempio
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Esistono pratiche eterogenee nel trasferire gli shock sui prezzi degli input importati
ai prezzi degli output e in modo distinto nei tre mercati di sbocco?
Come contribuiscono le singole imprese alla variazione della ragione di scambio
aggregata e settoriale, sono osservabili difformità nelle ragioni di scambio di
impresa collegabili a indicatori di produttività o ad altre caratteristiche individuali?
C’è un’eterogeneità nelle politiche di prezzo lungo il ciclo economico collegabile a
caratteristiche individuali?
…
Sfruttare quanto più possibile le potenzialità micro, anche integrando basi
dati...