2. leadership
la concezione
individualistica (o del
“grande uomo”)
interpreta la
leadership alla luce
dei tratti di
personalità del leader
questa concezione è
esemplificata
dall'affermazione che
"leader si nasce".
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3. leadership
Il carisma
J. G. Frazer (1854-1941)
Originariamente ci si riferisce al fatto
che una persona possa avere un
rapporto diretto e previlegiato con la
divinità e, per ciò stesso, disporre di doti
eccezionali quando non sovrannaturali.
Weber Max (1864-1920)
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4. La leadership
Con gli anni '40 e '50 (R.Lippit e D.White e R.
Bales) prende quota l'impostazione al tema della
leadership sintetizzabile nella formula "leader si
può diventare".
Si mettono a fuoco le condizioni e le circostanze
in cui assumono valore:
il possesso capacità intellettive e strumentali (competenze);
le capacità relazionali (di comunicazione e socievolezza);
gli orientamenti motivazionali.
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5. il potere della fonte
Il potere è identificabile dalle risorse per mezzo delle quali la
fonte di un messaggio persuasivo esercita la sua influenza nei
confronti di uno o più soggetti
6. Potere di
legittimità
Bertram Raven Potere di
identificazione
Potere di
coercizione
Potere di
competenza
Potere di
ricompensa
John French e Bertram Raven
identificano cinque tipi di
relazioni di potere tra un agente
comunicante (fonte) e un
ricevente (bersaglio)
7. il potere della fonte
il potere di
ricompensa
Questo tipo di potere è
basato sulla capacità di un
soggetto influente di premiare
e gratificare. L’utilizzo di
strumenti premianti rinforza la
disponibilità verso le richieste
della fonte.
Hieronymus Bosch, Paradiso ed Inferno, c. 1510
8.
9. il potere della fonte
il potere di coercizione
Questo tipo di potere agisce mediante minaccia diretta, ricatti, punizioni,
violenza verso il soggetto che si vuole influenzare. Si fonda sull’abilità di
controllare la distribuzione di effetti indesiderati, inducendo negli altri
conformismo rispetto ai propri desideri.
12. il potere della fonte
il potere della legittimità
Questo tipo di potere presuppone che le persone dotate di autorità
abbiano il diritto di governare e di influenzare gli altri. Esso è un potere
riconosciuto sulla base di norme condivise in base alle regole della
democrazia ma anche a quelle della tradizione.
14. il potere della fonte
il potere dell’identificazione
L’influenza di questo tipo di
potere porta il bersaglio a
riconoscersi intimamente nella
fonte. L’attrazione e la devozione
producono desiderio di
somigliare alla fonte che diventa
un costante punto di riferimento
negli atteggiamenti e nel
comportamento
15. il potere della fonte
il potere dell’identificazione
Tale potere solitamente - ma
non necessariamente -
appartiene a persone dotate
di un particolare carisma, cioè
di un elevato prestigio
derivante da una forte
capacità di persuasione e di
guida ed è comunemente
presente a diversi livelli ed in
diverse forme.
16. il potere della fonte
il potere dell’identificazione
Tale potere solitamente - ma
non necessariamente -
appartiene a persone dotate
di un particolare carisma, cioè
di un elevato prestigio
derivante da una forte
capacità di persuasione e di
guida ed è comunemente
presente a diversi livelli ed in
diverse forme.
17. il potere della fonte
il potere della competenza
Si basa sul possesso, da parte della fonte, di conoscenze,
esperienze, e talenti che legittimano la richiesta nei confronti del
bersaglio di conformarsi a quanto discende da principi così
fondati.
18.
19. La leadership
Il clima di gruppo
Il comportamento del leader genera un clima di gruppo
funzionale o meno alla produttività e all'efficienza.
La leadership determina le alternative climatiche,
conseguenza dei diversi comportamenti che un leader può
adottare.
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20. La leadership
stili di leaderhip e climi
di gruppo
modalità gestionali effetti
si evidenziano comportamenti
il leader impone modi e tempi di attività lasciando nel
stile aggressivi o apatici; la
vago le azioni future; assegna il lavoro ai singoli
autoritario produttività è alta solo quando
membri; gli elogi e le critiche sono personalizzati
il leader è presente
comportamenti amichevoli;
il leader incoraggia il gruppo a determinare le linee di
stile produttività media sia quando
attività; agevola la discussione e lo sviluppo delle
democratico il leader è presente sia quando
varie fasi; la divisione dei compiti è affidata al gruppo
è assente
tasso più elevato di
il leader sostanzialmente si disinteressa dello sviluppo
aggressività che nella seconda
stile lassista delle azioni; fornisce materiali e informazioni solo se
condizione; produttività molto
richiesto; si limita nei giudizi di merito
debole
R. Lippit, D. White, 1943
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21. La leadership
Componente espressiva
Robert Bales (anni ’50) esplora la dimensione espressiva della
dinamica gruppale con particolare riferimento all’affermazione
della leadership:
I sentimenti e le emozioni sono
rilevanti per il successo e per la stessa
sopravvivenza del collettivo.
Il leader è colui che è in grado di
valorizzare le risorse emozionali.
Robert F. Bales (1916-)
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22. La leadership
Il modello d’analisi dell’interazione di Bales
Categorie di
Aree d'analisi osservazione Indicatori comportamentali
Offre solidarietà mostra stima, dà aiuto ed appoggio, elogia
area socio-
Riduce la tensione scherza, ride, si mostra rilassato e soddisfatto
emozionale
Si mostra d'accordo annuisce, approva, accetta, esegue
Dà suggerimenti fornisce idee, indica soluzioni
valuta, giudica, analizza, interpreta, esprime desideri e
Esprime opinioni
sentimenti
integrazione
area del Fornisce informazioni informa, ripete, conferma, chiarisce, illustra
informativo
decisione
compito
clima
flusso
valutazione
neutrale Chiede informazioni chiede ragguagli, spiegazioni, conferme
controllo
chiede valutazioni e giudizi, interroga su sentimenti e
Chiede opinioni
stati d'animo
Chiede suggerimenti chiede indicazioni e direttive
rifiuta l'aiuto, si astiene, dubita, si arrende, si rivela
Si mostra in disaccordo
formalista
area socio-
emozionale Mostra tensione chiede aiuto, accresce il nervosismo, si tira fuori
Sviluppa antagonismo contrasta, scoraggia, disprezza, svilisce, distrugge
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23. La leadership
L'efficienza degli stili di leadership
Teoria della leadership contingente (Fred Fiedler, 1964)
l'efficienza della leadership,
Rapporto tra stili di sia essa centrata sulla
leadership e situazione socialità sia sul compito,
in cui la leadership si dipende da come si presenta
afferma: la situazione, dalle sue
contingenze.
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24. La leadership
L'efficienza degli stili di leadership
Leader task
oriented
efficienza
Leader group
oriented
situazione Situazione Situazione
sfavorevole mediamente favorevole
sfavorevole Fiedler, 1964
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25. La leadership
la dinamica dei bisogni e la
leadership leadership
bisogno di
equilibrio
bisogni bisogni
dell'individuo del gruppo
membership groupship
(Quaglino, 1992)
stanismiraglia
26. La leadership
differenza tra Leadership
e Management
Management è conduzione, coordinamento, responsabilità. I
Managers governano le routines e promuovono l’efficienza.
La Leadership è influenza: sulle direttrici dei motivi e delle azioni,
sulle azioni e le opinioni. I Leaders sviluppano una visione e criteri
di valutazione.
“Managers are people who do things right, while leaders are people who
do the right thing.”
Warren Bennis
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27. La leadership
Competenze del Leader
Per Bennis i leaders che si sono dimostrati in
ogni epoca efficaci hanno sostanzialmente
evidenziato sei competenze primarie relative a:
§ Creare il senso di una missione
§ Coinvolgere e motivare le persone
§ Costruire un’architettura sociale agile ed
adattativa
§ Generare and sostenere l’impegno
§ Favorire la nascita di nuovi leaders
§ Ottenere risultati
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28. La leadership
leadership
trasformazionale Edgar Schein
Ottenere fiducia, essere modello di ruolo in cui i
Influenza Idealizzante collaboratori possono identificarsi
Dotare di significato il lavoro delineando
Motivazione Ispirazionale prospettive sfidanti che elevano le aspettative
Stimolazione Intellettuale Sollecitare innovazione e creatività, mettere in discussione
le credenze consolidate e le abitudini
Facilitare per mezzo di una comunicazione personalizzata,
Considerazione Individuale la crescita e le opportunità di apprendimento
Schein, Bass, Bennis e Nanus (1985)
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