2. Il termine propaganda, in senso specifico, si
affaccia nel mondo moderno nel 1622 con
l’emissione della bolla papale Inscrutabili divinae
Providentiae, atto con cui Gregorio XV fonda,
riorganizzando preesistenti istituzioni, la Sacra
Congregatio de propaganda fide allo scopo di
promuovere la diffusione della religione cattolica
tra gli infedeli e di difenderne il patrimonio di fede
nei luoghi toccati dall’eresia.
La propaganda
Origini della propaganda
Papa Gregorio XV
3. La propaganda consiste essenzialmente in un complesso di
iniziative di comunicazione volte a disseminare particolari idee e
informazioni in contesti sociali estesi al fine di promuovere e/o
rafforzare convinzioni ed atteggiamenti coerenti con specifici
comportamenti attesi.
Nell’accezione del termine è implicito il presupposto dell’esigenza
della fonte di perseguire il fine del consenso diffuso piuttosto che
non l’affermazione della verità in quanto tale, sicchè l’analisi della
propaganda mette precipuamente a fuoco le strategie e le tecniche
di manipolazione a quel fine prescelte.
La propaganda
Definizione
4. Nelle azioni di propaganda si può distinguere un esercizio
coesivo ed uno dissensuale; il primo tipicamente rivolto al
gruppo interno, il secondo rivolto verso il gruppo esterno.
La funzione coesiva tende a:
- creare benessere
- promuovere amicizia
- sostenere il morale
- favorire la cooperazione
La propaganda dissensuale ha il fine di:
- deprimere il morale
- creare apatia, discordia, disfattismo
- promuovere il dissenso, panico, resistenza, diserzione, resa
La propaganda
Finalità e funzioni
5. La propaganda
Finalità e funzioni: la funzione coesiva
http://kaladarshan.arts.ohio-state.edu/exhib/poster/PictPow3.html
6. La propaganda
Finalità e funzioni: la funzione
dissensuale
http://members.home.nl/ww2propaganda/index.html
7. La propaganda, esercitata a fini prevalentemente ideologici,
politici e sociali, evidenzia delle costanti espressive, relazionali,
strumentali, contenutistiche e dinamiche che possono essere
individuate pur in riferimento a notevoli differenze di contesto
storico, politico e culturale. Queste costanti sono chiaramente
riconoscibili, per le circostanze stesse, nella propaganda bellica.
La propaganda
L’analisi della propaganda
8. La propaganda
Le componenti essenziali della propaganda e della propaganda bellica
enfasi emozionale
semplificazione
focus interno
focus esterno
giusta causa
paura
risoluzione
sicurezza/diritti
identità
esigenze della Patria
impulsi aggressivi
legami familiari
Espressività
Dinamica categoriale
Leva strategica
Contenuto
9. Per quel che attiene ai modi del comunicare, la propaganda
generalmente evidenzia:
• Una forte caratterizzazione emotiva, che fa leva in
modo preponderante su sentimenti ed emozioni basilari
• La tendenza al linguaggio semplificato, anche attraverso
la riproposizione sistematica e perfino ossessiva di slogan e
formule concettuali elementari
La propaganda
Espressività
10. La propaganda
Espressività
• Enfasi emotiva
La guerra è una situazione
estrema, capace di portare ai
limiti ogni dimensione della vita
umana. L’accento è posto su
sentimenti primari quali paura,
orrore, commozione, odio,
orgoglio.
Il richiamo della madre dell’eroe di
guerra caduto(Italia, II g.m.)
11. La propaganda
Espressività
• Linguaggio semplificato
La semplicità ed essenzialità del
linguaggio appare coerente con le
situazioni estreme in cui i conflitti
trascinano gli individui ed i popoli. Ma
la vera forza della propaganda di
guerra è nelle proposte iconiche, ad
alta presa diretta, sempre fondate su
concetti ben identificabili
Il coraggio del soldato (Italia, II g.m.)
12. La propaganda
Dinamica categoriale
La propaganda agisce in due direzioni essenziali, strettamente
derivanti dal pensiero dicotomico e categoriale attivato e
potenziato dalla situazione di conflitto:
• Gruppo interno: la comunicazione riguarda direttamente il
suo destinatario, fino quasi a dimenticare l’esistenza dell’altro da
sè
• Gruppo esterno: la comunicazione è rivolta al gruppo
interno ma si articola intorno alle caratteristiche del gruppo
esterno
In relazione a questa dicotomia è evidente la caratterizzazione in
senso estremo del giudizio categoriale
13. La propaganda
Dinamica categoriale
• Polarizzazione categoriale
Combattere oppure il bolscevismo
(Germania, II g.m.)
Nella propaganda, in guerra ma anche
in periodo di pace, non vi è posto per
posizioni intermedie: è sempre una
battaglia tra bene e male, tra giusto e
ingiusto, tra vita e morte. Ovvero,
anche, chi non è mio amico è amico del
mio nemico
15. La propaganda
Focus categoriale
• Gruppo interno
Questo tipo di comunicazione
prevale in tempo di pace ma
non è infrequente in tempo di
guerra. L’accento è posto sui
valori, le credenze ed i
comportamenti del gruppo
interno
La gioia delle realizzazioni (Cina, ‘60)
16. La propaganda
Focus categoriale
• Gruppo esterno
Ciò che viene detto è
relativo a ciò che
riguarda l’altro da sé.
Ciò che conta è il
comportamento di
relazione con l’altro,
ciò che lui è ed il
modo in cui bisogna
affrontarlo.
Agire contro il revisionismo della Banda
dei Quattro (Cina, ‘70)
17. La propaganda
Leva strategica
Tre sono le leve strategiche generalmente adottate nell’ambito
della propaganda facendo fulcro su temi e contenuti che
toccano fortemente la sensibilità collettiva.
• Paura/minaccia
• Bisogno di risoluzione
• Giusta causa
Leve
strategiche Consenso
18. La propaganda
Le leve strategiche
• Giusta causa
L’enfasi sulla giustizia, la libertà, la
sacralità ma anche sui diritti lesi o,
ancora, sul bisogno di potenza, ecc.,
agisce stimolando la base valoriale,
in accordo alle credenze ed al
carattere sociale, inibendo per altro
le possibili obiezioni e
contrapposizioni alle scelte politiche
e militari effettuate
19. La propaganda
Le leve strategiche
• Paura/minaccia
Attraverso la paura si mina il
sentimento di sicurezza, indebolendo
la consistenza delle proprie certezze
e producendo un effetto di
atomizzazione dell’individuo che,
individualmente, si sente solo e
impotente di fronte alle minacce
incombenti ed è dunque portato a
ricercare il sostegno di gruppo
20. La propaganda
Leva strategica
La funzione di questa leva è quella di
ricostruire un sentimento di speranza e
fiducia incrementando la disposizione
all’obbedienza nel contesto della
condivisione a livello di massa del
valore e dell’efficacia delle soluzioni
prospettate
• Bisogno di risoluzione
21. La propaganda
Contenuto
La propaganda evoca alcuni fattori critici o contenuti peculiari che
sono qui identificati in:
• Sicurezza/diritti: diritto alla vita, alla libertà, alla
territorialità
• Appartenenza/identità: valori, religiosità, tradizione
• Esigenze della Patria (della Nazione, del popolo)
• Impulsi aggressivi (dislocazione e catarsi)
• Legami familiari (speculazione sugli affetti)
Tutti questi fattori assumono la funzione di fulcro su cui far
lavorare le leve della paura/minaccia e del bisogno di risoluzione.
22. La propaganda
Le leve strategiche ed i contenuti fulcro
Leva 1
Minaccia/paura
Leva 2
Bisogno di risoluzione
Leva 3
Giusta causa
Sicurezza
emotiva/diritti A B
Appartenenza e
identità C D
Esigenze della
Patria E F
Impulsi aggressivi G H
Legami familiari I L
Contenuti/fulcro
Leve strategiche
23. La propaganda
Contenuto: sicurezza/diritti
• Leva strategica: minaccia
Il sentimento della sicurezza è
strettamente associato al diritto alla vita,
al territorio ed alla libertà. In un simile
contesto situazionale, l’individuo isolato
avverte più forte il bisogno di
associazione per la difesa di ciò che è
comune. Per questa impostazione della
comunicazione è peculiare
l’identificazione patria-casa comune.
24. La propaganda
Contenuto: sicurezza/diritti
• Leva strategica: risoluzione
Rinforzare la sicurezza emotiva,
offrire un’immagine di sé indomita
a fronte di ogni minaccia è la
risposta adeguata per ogni battaglia
dagli esiti mortali. Ma ciò che più
conta è l’assoluta unità degli intenti.
Non più individui ma un’unica
volontà.
25. La propaganda
Contenuto: sicurezza/diritti
• Leva strategica: giusta causa
Non vi può essere tenuta della
coesione sociale se il conflitto non
scaturisce da ragioni assolutamente
legittime. La giustezza delle ragioni
del conflitto si tradurrà allora nella
giustizia degli esiti: il male pagherà
per il suo agire e la vittoria
apparterrà ai giusti.
26. La propaganda
Contenuto: identità
• Leva strategica: minaccia
La minaccia paventata non tocca solo il territorio
quanto anche il diritto di culto, il cuore dell’anima
americana (Usa, II g.m.)
L’identità è data dal sistema delle
credenze, dei valori radicati: è ciò che
ci rende diversi. La minaccia riguarda i
principi della nostra profonda diversità
dal nemico.
27. La propaganda
Contenuto: identità
• Leva strategica: risoluzione
Zio Sam e lo spirito della vecchia
America (Usa, II g.m)
La minaccia impone la difesa ed una
risposta forte e decisa, a cui
contribuiscono tutte le componenti
dell’identità nazionale. Si fa leva sui
miti e sui sentimenti più vivi della
comune appartenenza
28. La propaganda
Contenuto: identità
• Leva strategica: giusta causa
La guerra in nome di Dio, perché Dio e la Nazione
sono dalla stessa parte (Usa, I g.m)
La forza deriva dalla verità e
giustizia delle proprie posizioni.
E’ la saldezza dei valori e delle
proprie credenze l’arma in più dei
popoli in guerra.
29. La propaganda
Contenuto: esigenze della Patria
• Leva strategica: minaccia
Manifesto per la condivisione del trasporto privato ai
fini del minor consumo dei carburanti (Usa, II g.m.)
Le esigenze della Patria (della
Nazione, del popolo) possono essere
compromesse da minacce interne ed
esterne. La minaccia interna è
rappresentata dai comportamenti
negativi, i personalismi (egoismo,
indifferenza ecc.), il tradimento.
30. La propaganda
Contenuto: esigenze della Patria
• Leva strategica: risoluzione
xxxxxxxx
Le esigenze della patria,
rappresentano un principio di ordine
superiore in grado di assorbire tutte
le diversità che possono sussistere
tra i diversi individui nell’esercizio
dei ruoli attesi ed i gruppi sociali.
(Italia, II g.m.)
31. La propaganda
Contenuto: esigenze della Patria
• Leva strategica: giusta causa
Questa leva è enfaticamente
presente in tutta la
comunicazione
propagandistica. La giusta
causa si identifica
costantemente con ciò che si
chiede agli individui in nome e
per conto della Patria.
32. La propaganda
Contenuto: impulsi aggressivi
• Leva strategica: minaccia
(Urss, II g.m.)
L’aggressività della pubblica
opinione deve essere alimentata in
modo focale. La caratterizzazione
negativa del nemico è essenziale ai
fini della generazione di un
sentimento avversivo. Frequente è
il ricorso a rappresentazioni del
nemico in forma di caricature
grottesche o di animali malevoli.
33. La propaganda
Contenuto: impulsi aggressivi
• Leva strategica: risoluzione
Lo scontro è frontale ed il
nemico diventa ragione e
fine dell’odio.
Una totale dedizione all’odio, in una
battaglia combattuta quasi a mani nude
in un manifesto in cui la minaccia
territoriale ed i legami familiari sono lo
sfondo significativo
34. La propaganda
Contenuto: impulsi aggressivi
• Leva strategica: giusta causa
L’orientamento
dell’aggressività nei confronti
del nemico richiede una
costante ricerca delle
dimensioni giustificative, che
rendono non egoistica l’opzione
del conflitto.
35. La propaganda
Contenuto: legami familiari
• Leva strategica: minaccia
Il pregiudizio per il nero trae alimento dalla
minaccia sessuale che tocca tre generazioni
di donne (Italia, II g.m.)
Qui si specula sugli affetti,
sull’angoscia per una minaccia che
tocca nel modo più perverso ed intimo
il cuore del soldato, che è tale perché
egli è soprattutto padre, marito, figlio
36. La propaganda
Contenuto: legami familiari
• Leva strategica: risoluzione
Per la casa e la patria (Usa, I g.m.)
La saldezza della famiglia è il
presupposto della solidità degli
eserciti e della capacità di
cooperazione sul fronte interno da
parte dei non combattenti.
37. La propaganda
Contenuto: legami familiari
• Leva strategica: giusta causa
(Usa, II g.m)
I legami familiari sono un
principio fondante il sistema
delle relazioni sociali: tali
legami giustificano di per sè il
diritto-dovere che essi siano
preservati.
38. La propaganda
Leadership e propaganda
L’accentuazione dei conflitti sociali e di quelli politici, fino a
sconfinare nei conflitti militari, determina inevitabilmente una
specifica attenzione nei confronti del leader per le implicazioni che
i comportamenti e le determinazioni del leader hanno
sull’evoluzione dei conflitti stessi.
Con riferimento alla leadership, tra i fenomeni socioculturali e le
dinamiche della comunicazione che si possono evidenziare in
ambito propagandistico si evidenziano:
• La personalizzazione del nemico
• Il culto della personalità
39. La propaganda
Leadership e propaganda
• La personalizzazione del nemico
E’ sempre vantaggioso
dissociare la popolazione di
una nazione dalla sua
leadership. Questo consente
di valorizzare il principio
della giusta causa senza
compromettere il potenziale
di avversione nei confronti
del nemico senza volto
40. La propaganda
Leadership e propaganda
• Il culto della personalità
La storia contemporanea è ricca di esempi di culto della
personalità, da intendersi come strategia mediatica in grado di
tutelare la leadership e di compattare la risposta dell’opinione
pubblica in termini di conformità ed obbedienza.
41. La propaganda
Il ruolo del culto della personalità nel processo di risoluzione
Le leve della Propaganda
Leva 1: paura e
minaccia esterna
Leva 3: giusta causa,
credenze e valori
fondamentali
Leva 2: bisogno di
risoluzione
Atomizzazione Conformità
Spersonalizzazione
Leadership
carismatica
Culto della personalità
Re-identificazione Massificazione
42. La propaganda
Strategie della conformità
Il consenso deve essere
spettacolarizzato perché
essendo reso evidente
produce altro consenso e
rende marginali ed irrilevanti
delle posizioni minoritarie.
• Spettacolarizzazione del consenso
43. Questo effetto riguarda la tendenza a salire sul carro del
vincitore ed è peculiarmente ricercato e promosso in occasione
di appuntamenti politici ed elettorali.
I sondaggi d’opinione favorevoli ad un certo candidato o il
successo di una qualche manifestazione pubblica - spesso
costruito ai banchi di regia delle emittenti televisive - servono
a diffondere la convinzione che è certo l’esito della
competizione e ad indurre gli incerti a scegliere tra il votarsi
alla frustrazione e il godere di una vittoria parteggiata.
La propaganda
Strategie della conformità
• Effetto bandwagon
45. L’individuazione di un nemico, vero
o falso che sia, rappresenta uno
strumento essenziale per la
comunicazione propagandistica
perché consente di favorire la
dislocazione dell’aggressività verso
l’ipotizzata fonte dei mali che
affliggono il gruppo interno.
La propaganda
Strategie della conformità
Caprio espiatorio
46. • Revisione degli eventi storici ovvero la
storia come elaborazione funzionale alla
propria posizione
• Interdizione mediatica delle posizioni
avverse, oppure confutarle,
disarticolarle, ecc. (contropropaganda)
• Ostracismo e accusa di
collaborazionismo a chi, all’interno, dà
voce a posizioni difformi
La propaganda
Strategie della conformità
Manipolazione informativa
47. • Valorizzare i successi e
minimizzare gli insuccessi
• Evitare le parole critiche
sostituendole opportunamente
(es: morti=caduti)
• Nascondere il volto del nemico e
i danni alla popolazione civile
• Fare leva sulle atrocità subite
La propaganda
Strategie della conformità
Manipolazione informativa
50. Il …. Del 2001, a Ramallah xxxxx
Avrahami and Novesche
were beaten, stabbed
countless times, their eyes
were gourged from their
sockets and literally
disemboweled and
dismembered with the
attackers' bare hands. Then
the filthy animals of
Ramallah threw one down to
the waiting mob down below
where his face was further
crushed with stones, feet,
fists and even a heavy metal
window frame. One Jew was
set on fire and
dragged along the street as
the other Moslem
psychopaths danced and
cheered in a frenzied,
hideous ecstasy.
Informazione di guerra e
guerra dell’informazione
Cronaca, propaganda e contropropaganda
51. xxxxxxxxxx
Crudeltà subita
Cronaca, propaganda e contropropaganda
“Qualcuno può essere portato a creder che queste
mostruosità barbare siano semplicemente espressione di
una furia repressa. Ciò è quello che i portavoce terroristi
del PLO Hanan Ashwari e il suo alcolizzato ex-boyfriend
Peter Jennings delle ABC Nazi News ci vogliono far
credere! …. Ciò che affermiamo è che Ramallah non è il
risultato della ”occupazione Israeliana." Non è stata la
manifestazione di un popolo frustrato per i propri
"legittimi diritti all’auto-determinazione." esso fu l’atto
di un popolo primitivo e selvaggio.”Fonte:
www.masada2000.org/
ramallah.html
52. xxxxxxxxxx
Confutazione
Cronaca, propaganda e contropropaganda
Fonte:
www.masada2000.org/
ramallah.html
The red arrows indicate new bullet holes that were not in
PHOTO TWO. They could not have come from IDF gun
fire since the holes are perfectly round and fully penetrate
the wall. The boy fell forward as if a bullet struck in from
behind or from the direction of the camera. Mohammed
al-Dura was indeed murdered by his fellow Palestinians!
53. xxxxxxxxxx
Dissidenze
Cronaca, propaganda e contropropaganda
“Woody Allen is nothing more than a pathetic, child-
molesting whacko. First he molested Mia Farrow's
adopted pre-pubescent daughter, Dylan, and then moved
on to another adopted daughter, Soon Yi ... thirty-five
years his junior and also young enough to be his
granddaughter! Well, at least keeps it in the family! Mia
must have wished he had also kept it in his pants! It's
obvious to us that this pedophile should spend more time
stretched out on a psychiatrist's couch and less time acting
out his own weirdness to a gawking crowd of those still
fascinated by a sick Jew. Our suggestion to Weird Woody
is to stop reminding people that he's a Jew!”
Fonte:
www.masada2000.org/
60. La propaganda
Argomentazioni e linguaggio
How does the "Holocaust"
benefit the state of Israel?
Fonte: www.zundelsite.org/english/ debate/022_jam.html
61. La propaganda
Argomentazioni e linguaggio
Fonte: www.zundelsite.org/english/ debate/022_jam.html
“Israel has already
received over
$120
BILLION DM
from Germany for
crimes Germans
never committed -
Who will pay
reparations to the
poor Arab victims
of Israeli
militarism and
terrorism?”