Presentazione al Simposio del Convegno SITCC 2012, Roma.
Presentazione di Iacopo Bertacchi, Consuelo Giuli, Lavinia Lombardi - Ass. Mente cognitiva, SPC Grosseto, Centro Pandora
Analisi del contenuto delle autocaratterizzazioni degli allievi in formazione
Il Coping Power Program nel Trattamento dei Disturbi da comportamento dirompente in età evolutiva
1. XVI CONGRESSO NAZIONALE SITCC
Roma 4 - 7 Ottobre 2012
Il Coping Power Program nel Trattamento dei
Disturbi da comportamento dirompente in età
evolutiva
Il Coping Power Program nel contesto scolastico
italiano: presentazione di un’esperienza
Iacopo Bertacchi, Consuelo Giuli, Lavinia Lombardi
Ass. Mente cognitiva, SPC Grosseto, Centro Pandora
2. Il progetto La danza delle api
• L’applicazione del CPP nella scuola primaria si è inserita
all’interno di un più ampio progetto di psicologia scolastica
denominato “La danza delle Api”
• Il progetto prevede interventi condotti da equipe di psicologi
psicoterapeuti, rivolti ad alunni-insegnanti-genitori delle
scuole dell’infanzia – primarie - secondarie di primo grado
• Utilizza una metodologia cognitivo-comportamentale
nell’ambito psicoeducativo e scolastico
• Dal 2006 ad oggi ha coinvolto 9 istituti comprensivi statali
della Provincia di Lucca, interventi su 41 classi: 750 alunni, 70
docenti e i genitori delle classi coinvolte.
3. Perché il CPP a scuola
• Richieste sempre più frequenti di intervento su classi
“difficili”: scarso rispetto delle regole, aggressività,
difficoltà di autocontrollo, comportamenti
oppositivo-provocatori
• Necessità di interventi più strutturati e specifici sui
problemi di condotta
• Il CPP, efficace nel trattamento dei disturbi della
condotta, nasce inizialmente per essere applicato nel
contesto scolastico
4. Il CPP nel contesto scolastico
• A partire dall’a.s. 2009-2010 sono stati attivati interventi sulle
classi basati sul CPP in collaborazione con il Servizio “Al di là
delle nuvole” IRCCS Fondazione Stella Maris Pisa
(progettazione e supervisione)
• Obiettivo concordato con i dirigenti scolastici: ridurre i
comportamenti inadeguati in classe
• Obiettivo progetto di ricerca: verificare l’efficacia del CPP nel
ridurre i comportamenti e l’adattabilità di tale metodo nella
scuola italiana
5. Il modello di intervento
Diff. con il contesto clinico Adattamenti del protocollo
• Intervento su popolazione non • Intervento di prevenzione
clinica • Modifica di alcune attività e
• Maggior numero di soggetti (la strumenti operativi per essere
classe) applicati sull’intera classe
• Necessità di intervento sia sulla • Supervisione ai docenti
classe sia di formazione ai • Valutazione quotidiana affidata ai
docenti docenti
• Difficoltà a realizzare percorsi di • Inserimento delle tematiche
parent-training affrontate all’interno della
programmazione didattica
• Incontri di discussione e
sensibilizzazione con i genitori
6. IL MODELLO DI INTERVENTO
Il modello presentato è un adattamento del protocollo del CPP per gli alunni delle
scuola primaria italiana, nato dalla collaborazione tra gli psicologi del Progetto La
Danza delle Api e il Servizio “Al di là delle Nuvole “IRCCS Fondazione Stella Maris Pisa
GRUPPO CLASSE INSEGNANTI GENITORI
12 incontri di
24 sessioni della 6 incontri a
supervisione con i
durata di 1 ora a cadenza
docenti a cadenza
cadenza settimanale mensile
quindicinale
7. TRAINING CON IL GRUPPO CLASSE
Ciascuna sessione settimanale con il gruppo
classe è stata divisa in tre parti:
ATTIVITA’ TEMPI
1. Valutazione e discussione Circa 15 min.
sui traguardi settimanali.
2. Attivita’ volte al Circa 40 min.
potenziamento delle abilità
emotivo- relazionali.
3. Assegnazioni dei punteggi Circa 10 min.
totali di ciascun alunno (foglio
dei traguardi, comportamento
tenuto durante la sessione,
cartellone delle multe).
8. TRAINING CON IL GRUPPO CLASSE
Come ottenere e perdere punti in classe
13. TRAINING CON IL GRUPPO CLASSE
il cartellone dei punti: un viaggio a
tappe
14. TRAINING CON I DOCENTI
L’intervento prevedeva due momenti
formativi per i docenti
Partecipazione Confronto e
attiva nelle discussione nelle
sessioni supervisioni
settimanali con il quindicinali con
gruppo classe. lo psicologo.
15. TRAINING CON I GENITORI
L’intervento prevedeva degli incontri
mensili finalizzati a:
Conoscere le tecniche
utilizzate nel training con il
gruppo classe.
Confronto sulle modalità di
gestione dei
comportamenti
problematici a casa.
Approfondimento delle
abilità relazionali con i figli.
16. PROCEDURA
• Osservazioni nelle classi, colloqui con insegnanti,
pianificazione dell’intervento
• Somministrrazione questionario ai docenti pre-post
intervento:
“Teacher’s Report Form for Ages 6-18” (TRF) (Achenbach, 2001) a.s.2009-
2010
“Strength and Difficulties Questionnaire” (SDQ) (Goodman, 1997) nell’a.s.
2010-2011 e 2011-2012
• Durata: 6 mesi, da novembre ad aprile.
• Al termine dell’intervento: intervista post sperimentale ai
docenti coinvolti e questionario di valutazione.
• Conduttori dell’intervento: psicologi formati con un training
specifico sul CPP tenuto dal prof Lochman
17. RISULTATI A.S.2009/2010
• CAMPIONE: 3 classi (2 V e 1 III): 52 alunni
• STRUMENTO: TRF
• ANALISI DATI: Test di wilcoxon per dati appaiati
• RISULTATI: riduzione significativa nella Scala Problemi Esternalizzanti e nelle
subscale Comportamenti di non rispetto delle regole e Comportamenti
aggressivi
attenzione2 - regole2 - aggressività2 -
tot2 - tot1 est2 - est1 attenzione1 regole1 aggressiv1
Z
-2,853(a) -3,209(a) -1,796(a) -2,670(a) -2,933(a)
Asymp. Sig. (2-tailed)
,004 ,001 ,072 ,008 ,003
Tabella I. Test di Wilcoxon per dati appaiati sul totale delle classi.
a Based on positive ranks.
b Wilcoxon Signed Ranks Test
18. RISULTATI A.S. 2010/2011
10
9
Gruppo sperimentale PRIMA
DOPO
8
7
6
5
4
3
2
1
0
Stress Sintomi emozionali
Difficoltà di comportamento
Iperattività e disattenzione problematici con i pari
Rapporti Comportamento pro-sociale
•
•CAMPIONE: 2 classi II (51 alunni) STRUMENTO: SDQ
•ANALISI DATI: Test T per dati appaiati (diff. pre-post trattamento)
• RISULTATI: Cambiamento significativo su tutte le scale eccetto Rapporti
Problematici con i pari.
19. RISULTATI A.S. 2010/2011
Gruppo di controllo
10 PRIMA
DOPO
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
Stress Sintomi emozionali Difficoltà di Iperattività e Rapporti Comportamento
comportamento disattenzione problematici con i pro-sociale
pari
•CAMPIONE: 1 classe II (17 alunni) STRUMENTO: SDQ
•ANALISI DATI: Test T per campioni indipendenti
CLASSE
•RISULTATI: peggiora la scala Stress e le scale Diff
CONTROLLO
Comportamento e Iperattività
20. RISULTATI A.S. 2011-2012
Gruppo sperimentale
PRIMA DOPO
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
•CAMPIONE: 3 classi prime (62 alunni) STRUMENTO: SDQ
•ANALISI DATI: Test T per dati appaiati (diff. pre-post trattamento)
•RISULTATI: riduzione significativa nella scala Stress e sulle scale Stress
emotivo e Iperattività
21. Conclusioni
• Il CPP, con gli adattamenti previsti nel modello proposto, può
essere applicato con successo anche nella scuola italiana
(intervento di prevenzione)
• I risultati indicano una riduzione significativa dei
comportamenti inadeguati in classe
• I docenti, attraverso i questionari di valutazione e l’intervista
post sperimentale, valutano molto efficace la metodologia
proposta, sufficientemente raggiunti gli obiettivi e di essersi
arricchiti professionalmente.
22. Considerazioni sul modello di
intervento
L’intervento su tutta la classe può avere una serie di vantaggi:
• Intervenire non solo su condotte gravi ma su tutti i
comportamenti di disturbo in classe/interrompere i circoli
relazionali disfunzionali (la classe è un “sistema”)
• Prevenire la marginalizzazione e l’isolamento sociale
• Favorisce esperienze di tipo cooperativo (modello positivo)
training in classe + supervisione docenti: rendere i docenti in
grado di implementare il programma loro stessi
23. Considerazioni sulla metodologia
Il contratto comportamentale: risultati tangibili in breve tempo
all’interno della classe
• Gradualità e gratificazione
• Per gli alunni: maggiore autoefficacia percepita, percezione di
prevedibilità regolarità e certezza sulle conseguenze dei
comportamenti.
• Per i docenti: assunzione di atteggiamenti educativi positivi
Contratto comportamentale: necessità di sostenere e motivare i
docenti soprattutto nelle fasi iniziali
24. Vantaggi dell’intervento a scuola
• Si può coinvolgere un ampio numero di soggetti (intervento su
larga scala) prevenzione primaria e secondaria
• Intervento precoce contrasta la stabilizzazione e il
peggioramento progressivo di tali problematiche
• Intervento di gruppo (la classe): intervento in vivo
• Facilita l’apprendimento e la generalizzazione delle abilità di
regolazione emotiva e sociale (principale contesto educativo,
dopo la famiglia)
• Intervento in contesto naturale (la classe): previene e riduce la
marginalizzazione e la stigmatizzazione sociale (rassegnazione
precoce all’ “identità” di aggressivo)