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Forme dell’ansia e predittori di
personalità negli artisti: uno
studio sui musicisti  
Anna Colazilli
Simona Napoletano
Daniela Martino

Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo Comportamentale
Studi Cognitivi
Sede di San Benedetto del Tronto
Corso Quadriennale 2010-2013
 
INTRODUZIONE
L’ansia è un fenomeno particolarmente rilevante nelle persone che svolgono professioni artistiche, 
data la costante pressione che hanno ad esibirsi in pubblico. 
È il costrutto psicologico più frequente tra i musicisti (Clark, 1991).
CARATTERISTICHE:


emotive (tensione, apprensione, paura, panico);



cognitive  (paura  di  diventare  ansioso,  perdita  di  concentrazione,  disattenzione,  distraibilità, 
fallimenti della memoria, errori nella lettura dello spartito musicale);



fisiche  (aumento  battito  cardiaco  e  sudorazione,  salivazione  azzerata,  difficoltà  a  respirare, 
disturbi gastrointestinali);



comportamentali  (tremoli  e  rigidità  del  corpo,  difficoltà  a  mantenere  la  postura  e  la 
naturalezza  dei  movimenti,  errori  nella  tecnica,  interruzioni  durante  l'esibizione,  evitamenti) 
(Kenny, 2006).

I sintomi ansiosi si manifestano non solo in relazione all'evento, ma anche giorni e settimane prima 
e/o dopo l'esibizione causando irritazione, ritiro sociale e tendenza ad ammalarsi, interferendo 
con la vita interpersonale (Wolfe, 1989).
STATO DELL’ARTE
Sebbene  ci  sia  un  accordo  generale  alla  base  del  concetto,  le  ricerche  parlano  di  ansia da
palcoscenico, ansia da prestazione e  ansia sociale in  maniera  univoca  e 
interscambiabile, rendendo il fenomeno ambiguo e complesso (Salmon, 1990).  
Per  alcuni  autori  l’ansia da prestazione sarebbe una sottocategoria dell’ansia sociale (Strahan, 
E., & Conger, A. J., 1998). 

ANSIA SOCIALE =  timore  marcato  e  persistente  di  una  o  più  situazioni  sociali  oppure  di  una 
prestazione in cui la persona si trova esposta a persone che non conosce o al possibile giudizio 
degli altri. La persona teme di agire in un modo o di mostrare sintomi ansiosi che potrebbero 
essere umilianti o imbarazzanti. 
La  classificazione nei  sottotipi  “generalizzata” (ansia  nelle  relazioni  interpersonali),  “non generalizzata”
(ansia  nelle  situazioni  di  giudizio)  e  “specifica” (ansia  manifestata  nelle  situazioni  di  prestazione)    potrebbe
spiegare l’ansia da prestazione nei musicisti come una forma specifica di ansia sociale.
Tuttavia, ci sono alcune differenze tra fobia sociale e ansia da prestazione.
STATO DELL’ARTE
ANSIA DA PRESTAZIONE vs FOBIA SOCIALE
Ansia da prestazione
-

aspettative più alte riguardo se stessi
timore maggiore di valutarsi rispetto alla propria prestazione
paura del giudizio degli altri come ruminazione successiva all’esibizione e attenzione continua alla
situazione prestazionale temuta
pubblico reale (delle persone li stanno effettivamente osservando e giudicando)

A nsia sociale
-

paura del giudizio degli altri porta più spesso all’evitamento della situazione temuta
pubblico immaginario (il fobico sociale teme che tutti lo stiano guardando e giudicando, quando può accadere che
nessuno lo abbia notato nella situazione temuta)

I  musicisti  sono  altamente investiti nella loro identità professionale  (per  cui  è  difficile 
separare l’autostima dal senso di auto-efficacia personale): sono quindi più vulnerabili all’ansia
perché  la  percezione di un fallimento nella loro  prestazione  significa fallire come
persona (Chesky & Hipple, 1997).
OBIETTIVI
GENERALI
Definire meglio l'ansia nei musicisti, chiarendo l’equivoca sovrapposizione di termini  (ansia da
palcoscenico/ansia da prestazione/ansia sociale).

SPECIFICI
1. Dimostrare che l’ansia da palcoscenico è autonoma e indipendente rispetto
all’ansia da prestazione e all’ansia sociale (è quindi un fenomeno comune e normale, piuttosto 
che patologico, in chi si esibisce in pubblico).

2.  Individuare  il  tratto di personalità maggiormente predittivo dell’ansia da
palcoscenico tra  timore dell’errore (quello  teoricamente  più  fondato)    ed  altri  ritenuti 
altrettanto plausibili come il timore del giudizio e il timore dell’attivazione fisiologica
dell’ansia.
METODO
CAMPIONE
192 soggetti (132 M; 60 F), età media 32,27 (DS=1,965; range=18-72),
reclutati presso orchestre, accademie musicali e conservatori della
regione Abruzzo, suddivisi per strumento suonato (Figura 1) e
titolo di studio (Figura 2).
Variabile categoriale - STRUMENTI

14,6

Variabile categoriale - TITOLI DI STUDIO

4,7

Licenza media

16,1

Fiati
Corda strofinata
39,1

4,7

Corda percossa

35,5

Diploma di scuola
superiore

Corda pizzicata

0,5

Laurea universitaria

Sebatoio d'aria

10,9

Percussioni

34,9

Elettroacustici
16,1

9,4

Voce

13,5

Laurea musicale /
Conservatorio
METODO
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Studio 1. Forme d’ansia
3 STAI-Y (State Trait Anxiety Inventory – Ansia di Stato)
immaginano di:

(Spielberger, 1983),

in cui i soggetti

1. suonare davanti ad un pubblico sul palcoscenico di un noto teatro (ansia da
palcoscenico)
2. sostenere l’ultimo esame universitario il cui giudizio inciderà notevolmente sul voto di
laurea (ansia da prestazione)
3. andare ad una festa di compleanno dove non conoscono nessuno (ansia sociale)
METODO
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Studio 2. Fattori di personalità
BSPS (Brief Social Phobia Scale) (Davidson et al. 1991) per il timore del giudizio
MPS (Multidimensional Perfectionism Scale) (Frost, Marten, Lahart e Rosenblate, 1990) per il timore
dell’errore
ACS (Affective Control Scale) (K. Elaine
dell’attivazione fisiologica dell’ansia

Williams,

Dianne

L.

Chambless)

per il timore
RISULTATI
Studio 1
Dall’Analisi della Varianza
(Anova) per vedere se ci sono
differenze significative tra
le
diverse
condizioni
immaginative alla STAI-Y,
emerge che:
1.la
condizione
immaginativa
ha
un
impatto significativo nella
STAI-Y,
quindi
GLI
EPISODI
ELICITANO
ANSIE DIVERSE;
1.il TIMORE DEL GIUDIZIO
e
la
PAURA
DELL’ATTIVAZIONE
FISIOLOGICA DELL’ANSIA
hanno
un
impatto
significativo, a differenza del
timore dell’errore (Tabella 1).
RISULTATI
Studio 1
Confrontando
a
coppie
i
singoli
episodi mediante la
correzione
di
Bonferroni, emerge
che
TUTTI
I
CONFRONTI
SONO
SIGNIFICATIVI,
quindi ogni singolo
episodio è diverso
dall’altro (Tabella 2).
RISULTATI
Studio 1
In
particolare,
l’ansia
da
prestazione è più
alta, quella sociale
più bassa e quella da
palcoscenico si pone
tra le due (Figura 3).
RISULTATI
Studio 2
Per individuare il FATTORE
PREDITTIVO
più
forte
dell’ansia da palcoscenico,
abbiamo prima effettuato una
correlazione
per
valutare
l’associazione tra le variabili
di tratto (timore dell’errore,
timore del giudizio e timore
dell’attivazione
fisiologica
dell’ansia) con l’ansia da
palcoscenico
e
poi
confrontato tali correlazioni
nella
stessa
linea
di
regressione.
Dall’analisi emerge che
I
FATTORI PREDITTIVI PIÙ
SIGNIFICATIVI
sono
il
TIMORE
DELL’ATTIVAZIONE
FISIOLOGICA DELL’ANSIA
e il TIMORE DEL GIUDIZIO
(Tabella 3).
ULTERIORI
ANALISI
Considerata la varietà del
campione, abbiamo ritenuto
utile
RIPETERE
le
ANALISI
AL
SOLO
SOTTOCAMPIONE DEI
MUSICISTI LAUREATI
ALL’UNIVERSITÀ,
differenziandolo dal resto del
campione.
Dall’Analisi
della
Varianza (Anova) emerge
che i diversi episodi non
elicitano forme diverse
di ansia e pertanto NON vi
sono
DIFFERENZE
SIGNIFICATIVE
TRA
ANSIA
DA
PALCOSCENICO, ANSIA
DA PRESTAZIONE E
ANSIA SOCIALE (Tabella 4).
ULTERIORI
ANALISI
Tuttavia, confrontando i
singoli episodi a coppie
mediante la correzione di
Bonferroni, emerge che
L’ANSIA
DA
PALCOSCENICO
E
L’ANSIA
DA
PRESTAZIONE
NON
DIFFERISCONO
TRA
LORO IN MANIERA
SIGNIFICATIVA, mentre
l’ansia sociale differisce in
maniera
significativa
rispetto alle altre le due
forme di ansia (Tabella 5).
CONCLUSIONI
 Inizialmente è stata confermata l’ipotesi di partenza rispetto all’intero
campione, evidenziando come vi siano differenze significative tra le tre
condizioni immaginate: ogni episodio infatti sembra elicitare ansie diverse.
Quindi l’ansia da palcoscenico è da considerarsi un fenomeno
indipendente dall’ansia sociale e dall’ansia da prestazione.
 Proseguendo con ulteriori indagini di approfondimento, suddividendo il
campione nel sottocampione dei musicisti laureati all’università,
abbiamo rilevato un dato inatteso: i due episodi relativi all’ansia da
palcoscenico e all’ansia da prestazione non elicitano forme diverse di
ansia. Entrambe le forme di ansia non sono quindi
significativamente diverse. L’episodio relativo all’ansia sociale si è invece
differenziato significativamente, ponendosi come un fenomeno del tutto
indipendente dalle altre forme di ansia indagate.
 La seconda parte dello studio ha permesso di individuare i tratti di
personalità maggiormente predittivi dell’ansia da palcoscenico: il
timore del giudizio e il timore dell’attivazione fisiologica.
Contrariamente da quanto affermato in letteratura, il timore dell’errore non si è
rivelato un predittore significativo dell’ansia da palcoscenico.
LIMITI
Il limite della ricerca lo si può ritrovare nell’impostazione dello
STAI-Y, in quanto la situazione immaginativa dell’episodio
“esame all’università” è poco rappresentativa dell’ansia da
prestazione per i musicisti che non hanno frequentato
l’università e si sono trovati ad immaginarsi in una situazione a
loro estranea, quindi temibile.
Si potrebbe in futuro oltrepassare tale limite ampliando la ricerca
al solo campione dei musicisti laureati all’università, oppure si
potrebbe modificare l’episodio immaginativo dello STAI-Y che
misura l’ansia da prestazione in una situazione comune vissuta
da tutti i soggetti del campione.
IMPLICAZIONI UTILI PER L’ ATTIVITA’ E LA
RICERCA FUTURA

 Il presente studio nasce nel tentativo di saper riconoscere e distinguere
l’ansia da palcoscenico dall’ansia da prestazione e/o sociale in modo da
sviluppare adeguati strumenti di prevenzione e gestione dell’ansia.
 Il suo contributo maggiore è nell’ambito della didattica musicale per le
implicazioni pedagogiche che ne conseguono, per discutere
chiaramente e apertamente dell’ansia da palcoscenico nei corsi di
preparazione al suono di uno strumento e alle professioni artistiche in
genere, per individuare in chi essa rappresenti un problema, per
insegnare tecniche di automonitoraggio emozionale, esercizi fisici e
strategie di coping, per migliorare la comprensione di sé, sviluppare
maggiore autoregolazione e stabilizzazione dell’individuo, per
migliorare in genere la prestazione.
Bibliografia

Barlow, D. H. (2002): Anxiety and its disorders - the nature and treatment of anxiety and panic.
London, NY: the guilford press.
Brodsky, w. (1996): Music performance anxiety reconceptualized – a critique of current.
Clark, D. B., & Agras, W. S. (1991): The assessment and treatment of performance anxiety in
musicians. American journal of psychiatry, 148, 598-605.
Kemp, a. E. (1996): The musical temperament – psychology and personality of musicians. Oxford:
oxford university press.
Kenny, D. T. (2005): A systematic review of treatments for music performance anxiety. Anxiety,
stress, and coping; 18 (3), 183-208.
Kenny, D. T. (2008): Music performance anxiety. International handbook of musicians’ health
and wellbeing.
Kirchner, J. M. (2003): A qualitative inquiry into musical performance anxiety. Medical problems
of performing artists, 18(2), 78-82.
Liston, M., Frost, A. A. M., & Mohr, P. B (2003): The prediction of musical performance
anxiety. Medical problems of performing artists, 18(3), 120-125.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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Ricerca: forme ansia e tratti personalità musicisti

  • 1. Forme dell’ansia e predittori di personalità negli artisti: uno studio sui musicisti   Anna Colazilli Simona Napoletano Daniela Martino Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo Comportamentale Studi Cognitivi Sede di San Benedetto del Tronto Corso Quadriennale 2010-2013  
  • 2. INTRODUZIONE L’ansia è un fenomeno particolarmente rilevante nelle persone che svolgono professioni artistiche,  data la costante pressione che hanno ad esibirsi in pubblico.  È il costrutto psicologico più frequente tra i musicisti (Clark, 1991). CARATTERISTICHE:  emotive (tensione, apprensione, paura, panico);  cognitive  (paura  di  diventare  ansioso,  perdita  di  concentrazione,  disattenzione,  distraibilità,  fallimenti della memoria, errori nella lettura dello spartito musicale);  fisiche  (aumento  battito  cardiaco  e  sudorazione,  salivazione  azzerata,  difficoltà  a  respirare,  disturbi gastrointestinali);  comportamentali  (tremoli  e  rigidità  del  corpo,  difficoltà  a  mantenere  la  postura  e  la  naturalezza  dei  movimenti,  errori  nella  tecnica,  interruzioni  durante  l'esibizione,  evitamenti)  (Kenny, 2006). I sintomi ansiosi si manifestano non solo in relazione all'evento, ma anche giorni e settimane prima  e/o dopo l'esibizione causando irritazione, ritiro sociale e tendenza ad ammalarsi, interferendo  con la vita interpersonale (Wolfe, 1989).
  • 3. STATO DELL’ARTE Sebbene  ci  sia  un  accordo  generale  alla  base  del  concetto,  le  ricerche  parlano  di  ansia da palcoscenico, ansia da prestazione e  ansia sociale in  maniera  univoca  e  interscambiabile, rendendo il fenomeno ambiguo e complesso (Salmon, 1990).   Per  alcuni  autori  l’ansia da prestazione sarebbe una sottocategoria dell’ansia sociale (Strahan,  E., & Conger, A. J., 1998).  ANSIA SOCIALE =  timore  marcato  e  persistente  di  una  o  più  situazioni  sociali  oppure  di  una  prestazione in cui la persona si trova esposta a persone che non conosce o al possibile giudizio  degli altri. La persona teme di agire in un modo o di mostrare sintomi ansiosi che potrebbero  essere umilianti o imbarazzanti.  La  classificazione nei  sottotipi  “generalizzata” (ansia  nelle  relazioni  interpersonali),  “non generalizzata” (ansia  nelle  situazioni  di  giudizio)  e  “specifica” (ansia  manifestata  nelle  situazioni  di  prestazione)    potrebbe spiegare l’ansia da prestazione nei musicisti come una forma specifica di ansia sociale. Tuttavia, ci sono alcune differenze tra fobia sociale e ansia da prestazione.
  • 4. STATO DELL’ARTE ANSIA DA PRESTAZIONE vs FOBIA SOCIALE Ansia da prestazione - aspettative più alte riguardo se stessi timore maggiore di valutarsi rispetto alla propria prestazione paura del giudizio degli altri come ruminazione successiva all’esibizione e attenzione continua alla situazione prestazionale temuta pubblico reale (delle persone li stanno effettivamente osservando e giudicando) A nsia sociale - paura del giudizio degli altri porta più spesso all’evitamento della situazione temuta pubblico immaginario (il fobico sociale teme che tutti lo stiano guardando e giudicando, quando può accadere che nessuno lo abbia notato nella situazione temuta) I  musicisti  sono  altamente investiti nella loro identità professionale  (per  cui  è  difficile  separare l’autostima dal senso di auto-efficacia personale): sono quindi più vulnerabili all’ansia perché  la  percezione di un fallimento nella loro  prestazione  significa fallire come persona (Chesky & Hipple, 1997).
  • 5. OBIETTIVI GENERALI Definire meglio l'ansia nei musicisti, chiarendo l’equivoca sovrapposizione di termini  (ansia da palcoscenico/ansia da prestazione/ansia sociale). SPECIFICI 1. Dimostrare che l’ansia da palcoscenico è autonoma e indipendente rispetto all’ansia da prestazione e all’ansia sociale (è quindi un fenomeno comune e normale, piuttosto  che patologico, in chi si esibisce in pubblico). 2.  Individuare  il  tratto di personalità maggiormente predittivo dell’ansia da palcoscenico tra  timore dell’errore (quello  teoricamente  più  fondato)    ed  altri  ritenuti  altrettanto plausibili come il timore del giudizio e il timore dell’attivazione fisiologica dell’ansia.
  • 6. METODO CAMPIONE 192 soggetti (132 M; 60 F), età media 32,27 (DS=1,965; range=18-72), reclutati presso orchestre, accademie musicali e conservatori della regione Abruzzo, suddivisi per strumento suonato (Figura 1) e titolo di studio (Figura 2). Variabile categoriale - STRUMENTI 14,6 Variabile categoriale - TITOLI DI STUDIO 4,7 Licenza media 16,1 Fiati Corda strofinata 39,1 4,7 Corda percossa 35,5 Diploma di scuola superiore Corda pizzicata 0,5 Laurea universitaria Sebatoio d'aria 10,9 Percussioni 34,9 Elettroacustici 16,1 9,4 Voce 13,5 Laurea musicale / Conservatorio
  • 7. METODO STRUMENTI DI VALUTAZIONE Studio 1. Forme d’ansia 3 STAI-Y (State Trait Anxiety Inventory – Ansia di Stato) immaginano di: (Spielberger, 1983), in cui i soggetti 1. suonare davanti ad un pubblico sul palcoscenico di un noto teatro (ansia da palcoscenico) 2. sostenere l’ultimo esame universitario il cui giudizio inciderà notevolmente sul voto di laurea (ansia da prestazione) 3. andare ad una festa di compleanno dove non conoscono nessuno (ansia sociale)
  • 8. METODO STRUMENTI DI VALUTAZIONE Studio 2. Fattori di personalità BSPS (Brief Social Phobia Scale) (Davidson et al. 1991) per il timore del giudizio MPS (Multidimensional Perfectionism Scale) (Frost, Marten, Lahart e Rosenblate, 1990) per il timore dell’errore ACS (Affective Control Scale) (K. Elaine dell’attivazione fisiologica dell’ansia Williams, Dianne L. Chambless) per il timore
  • 9. RISULTATI Studio 1 Dall’Analisi della Varianza (Anova) per vedere se ci sono differenze significative tra le diverse condizioni immaginative alla STAI-Y, emerge che: 1.la condizione immaginativa ha un impatto significativo nella STAI-Y, quindi GLI EPISODI ELICITANO ANSIE DIVERSE; 1.il TIMORE DEL GIUDIZIO e la PAURA DELL’ATTIVAZIONE FISIOLOGICA DELL’ANSIA hanno un impatto significativo, a differenza del timore dell’errore (Tabella 1).
  • 10. RISULTATI Studio 1 Confrontando a coppie i singoli episodi mediante la correzione di Bonferroni, emerge che TUTTI I CONFRONTI SONO SIGNIFICATIVI, quindi ogni singolo episodio è diverso dall’altro (Tabella 2).
  • 11. RISULTATI Studio 1 In particolare, l’ansia da prestazione è più alta, quella sociale più bassa e quella da palcoscenico si pone tra le due (Figura 3).
  • 12. RISULTATI Studio 2 Per individuare il FATTORE PREDITTIVO più forte dell’ansia da palcoscenico, abbiamo prima effettuato una correlazione per valutare l’associazione tra le variabili di tratto (timore dell’errore, timore del giudizio e timore dell’attivazione fisiologica dell’ansia) con l’ansia da palcoscenico e poi confrontato tali correlazioni nella stessa linea di regressione. Dall’analisi emerge che I FATTORI PREDITTIVI PIÙ SIGNIFICATIVI sono il TIMORE DELL’ATTIVAZIONE FISIOLOGICA DELL’ANSIA e il TIMORE DEL GIUDIZIO (Tabella 3).
  • 13. ULTERIORI ANALISI Considerata la varietà del campione, abbiamo ritenuto utile RIPETERE le ANALISI AL SOLO SOTTOCAMPIONE DEI MUSICISTI LAUREATI ALL’UNIVERSITÀ, differenziandolo dal resto del campione. Dall’Analisi della Varianza (Anova) emerge che i diversi episodi non elicitano forme diverse di ansia e pertanto NON vi sono DIFFERENZE SIGNIFICATIVE TRA ANSIA DA PALCOSCENICO, ANSIA DA PRESTAZIONE E ANSIA SOCIALE (Tabella 4).
  • 14. ULTERIORI ANALISI Tuttavia, confrontando i singoli episodi a coppie mediante la correzione di Bonferroni, emerge che L’ANSIA DA PALCOSCENICO E L’ANSIA DA PRESTAZIONE NON DIFFERISCONO TRA LORO IN MANIERA SIGNIFICATIVA, mentre l’ansia sociale differisce in maniera significativa rispetto alle altre le due forme di ansia (Tabella 5).
  • 15. CONCLUSIONI  Inizialmente è stata confermata l’ipotesi di partenza rispetto all’intero campione, evidenziando come vi siano differenze significative tra le tre condizioni immaginate: ogni episodio infatti sembra elicitare ansie diverse. Quindi l’ansia da palcoscenico è da considerarsi un fenomeno indipendente dall’ansia sociale e dall’ansia da prestazione.  Proseguendo con ulteriori indagini di approfondimento, suddividendo il campione nel sottocampione dei musicisti laureati all’università, abbiamo rilevato un dato inatteso: i due episodi relativi all’ansia da palcoscenico e all’ansia da prestazione non elicitano forme diverse di ansia. Entrambe le forme di ansia non sono quindi significativamente diverse. L’episodio relativo all’ansia sociale si è invece differenziato significativamente, ponendosi come un fenomeno del tutto indipendente dalle altre forme di ansia indagate.  La seconda parte dello studio ha permesso di individuare i tratti di personalità maggiormente predittivi dell’ansia da palcoscenico: il timore del giudizio e il timore dell’attivazione fisiologica. Contrariamente da quanto affermato in letteratura, il timore dell’errore non si è rivelato un predittore significativo dell’ansia da palcoscenico.
  • 16. LIMITI Il limite della ricerca lo si può ritrovare nell’impostazione dello STAI-Y, in quanto la situazione immaginativa dell’episodio “esame all’università” è poco rappresentativa dell’ansia da prestazione per i musicisti che non hanno frequentato l’università e si sono trovati ad immaginarsi in una situazione a loro estranea, quindi temibile. Si potrebbe in futuro oltrepassare tale limite ampliando la ricerca al solo campione dei musicisti laureati all’università, oppure si potrebbe modificare l’episodio immaginativo dello STAI-Y che misura l’ansia da prestazione in una situazione comune vissuta da tutti i soggetti del campione.
  • 17. IMPLICAZIONI UTILI PER L’ ATTIVITA’ E LA RICERCA FUTURA  Il presente studio nasce nel tentativo di saper riconoscere e distinguere l’ansia da palcoscenico dall’ansia da prestazione e/o sociale in modo da sviluppare adeguati strumenti di prevenzione e gestione dell’ansia.  Il suo contributo maggiore è nell’ambito della didattica musicale per le implicazioni pedagogiche che ne conseguono, per discutere chiaramente e apertamente dell’ansia da palcoscenico nei corsi di preparazione al suono di uno strumento e alle professioni artistiche in genere, per individuare in chi essa rappresenti un problema, per insegnare tecniche di automonitoraggio emozionale, esercizi fisici e strategie di coping, per migliorare la comprensione di sé, sviluppare maggiore autoregolazione e stabilizzazione dell’individuo, per migliorare in genere la prestazione.
  • 18. Bibliografia Barlow, D. H. (2002): Anxiety and its disorders - the nature and treatment of anxiety and panic. London, NY: the guilford press. Brodsky, w. (1996): Music performance anxiety reconceptualized – a critique of current. Clark, D. B., & Agras, W. S. (1991): The assessment and treatment of performance anxiety in musicians. American journal of psychiatry, 148, 598-605. Kemp, a. E. (1996): The musical temperament – psychology and personality of musicians. Oxford: oxford university press. Kenny, D. T. (2005): A systematic review of treatments for music performance anxiety. Anxiety, stress, and coping; 18 (3), 183-208. Kenny, D. T. (2008): Music performance anxiety. International handbook of musicians’ health and wellbeing. Kirchner, J. M. (2003): A qualitative inquiry into musical performance anxiety. Medical problems of performing artists, 18(2), 78-82. Liston, M., Frost, A. A. M., & Mohr, P. B (2003): The prediction of musical performance anxiety. Medical problems of performing artists, 18(3), 120-125.