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Società Lombarda
di Chirurgia




                        TUTTLINGEN 26/29 giugno 2011
                   “Master di Chirurgia Laparoscopica Avanzata”

                           AESCULAP ACADEMIA
                         Congress & Event Departement
                                                                  
Giunzione esofago-gastrica
Acalasia
ACALASIA

  Alterato
rilasciamento
dello
sfintere
esofageo
inferiore

                (LES)
durante
la
deglutizione

(Dal
Greco:
“
mancato
rilasciamento”)


Incidenza
annua:
1‐2
casi
ogni
200000
abitanti


Malattia
presente
a
tutte
le
età
ma
più
frequente
tra
i
30





e
i
50
anni

Il
sesso
maggiormente
colpito
è
quello
femminile
(67%)
Eziopatogenesi
                         Il
primum
movens
è
ignoto.

    E’
stato
osservato
una
riduzione
dei
neuroni
dei
plessi
mioenterici
di

               Meissner
e
Auerbach
in
corrispondenza
del
LES.


        Tutta
la
meccanica
motoria
della
parete
esofagea
è
alterata:
                   
assenza
di
onda
peristaltica
primaria
                  
onde
peristaltiche
terziarie
inefficienti




      Mancata
apertura
dello
sfintere
esofageo
inferiore
con

       ostacolo
al
normale
transito
del
bolo
alimentare
e

                    dilatazione
dell’esofago.

FISIOPATOLOGIA:
•
All’inizio:
Ipertrofia
della
muscolatura
esofagea





















(per
vincere
la
resistenza)

•
Tardivo:
Megaesofago
(per
cedimento
della
parete)
Anatomia
patologica

Ia
fase:



Parete
esofagea
normale
con
ipertrofia
della
tonaca


        


















muscolare
del
segmento
esofageo
inferiore


IIa
fase:


Iniziale
dilatazione
dell’esofago
a
monte
del
tratto


   




















ipertrofico


IIIa
fase:

Dilatazione
massiva
dell’esofago
con
assottigliamento


         


della
tonaca
muscolare
e
della
tonaca
mucosa.



                   Parete

esofagea

a
“carta
velina”
Sintomatologia
              • Alternanza
 di
 periodi
 di
 esacerbazione
 e
 di

              remissione,
 anche
 in
 rapporto
 allo
 stato
 psichico
 del

              paziente


              •
 Spesso
 paradossa:
 maggiore
 per
 i
 liquidi
 che
 per
 i

              solidi
(*
d.d.
con
neoplasia)


DISFAGIA
              •
Si
risolve
quando
si
apre
il
LES
(“a
scatto”
per
 il
 peso

              del
cibo)





RIGURGITO
                 Non sempre presente
 All’esordio
della
malattia,
la
disfagia
è
accompagnata
da

  odinofagia
e
da
episodi
di
intenso
dolore
toracico
ad

  insorgenza
spontanea
che
possono
simulare
l’angina

  pectoris.
 Successivamente,
con
l’instaurarsi
di
una
maggiore

  dilatazione
esofagea,
i
sintomi
più
frequenti
sono
l’alitosi,
le

  eruttazioni
ed
il
rigurgito,
spontaneo
o
posturale,
di
saliva

  mucoide
schiumosa

 Nelle
fasi
più
avanzate
della
malattia,
quando
si
è

  configurata
la
situazione
di
dolicomegaesofago,
il
quadro

  clinico
è
caratterizzato
da:
disfagia
grave
e
persistente,

  episodi
frequenti
di
rigurgito,
calo
ponderale,
anemia
e

  segni
importanti
di
compromissione
della
funzionalità

  respiratoria
(polmonite
ab
ingestis,
ascesso
polmonare,

  bronchiectasie)

Diagnosi
   Rx torace                       Allargamento del mediastino


                                    Aumentato diametro esofageo
   Esofagografia                   Alterato transito cardiale
                                    Megaesofago atonico (sfiancamento
                                      e allungamento dell’esofago)
   Esofagoscopia         Rivela l’atonia e la distensione della parete

                          Evidenzia la gravità di un’eventuale esofagite

   Manometria esofagea             Onde peristaltiche primarie assenti

                                    Mancato rilascio del LES
esofago
a

esofago
distale
   cavaturaccioli
  “a
coda
di

     topo”
Immagini radiologiche




Manometria esofagea
Complicanze
                         • Dimagrimento

                         • Anemia

                         • Cachessia

                         • Bronchite cronica
 GENERALI
                         • Polmonite ab ingestis
                                                        Rigurgito
                         • Ascesso polmonare




             •   Esofagite > ulcere croniche > cancro
 LOCALI     •   Emorragie
             •   Perforazione > ascesso mediastinico paraesofageo
Terapia

                • Nifedipina: Calcio antagonista che impedisce l
                                      contrazione del LES
 Medica
                • Nitroderivati: provocano il rilasciamento del LES

                • Infiltrazioni intraparietali di tossina botulinica
                              provocano la paralisi flaccida del LES


                • Sonda + palloncino dilatabile
 Dilatazioni
                                      Lacerazione della
pneumatiche                           parete esofagea
                • Complicanze:

                                      Incontinenza cardiale con
                                      esofagite da reflusso
 Chirurgia


  Cardiasmiotomia extramucosa
    longitudinale sec. Heller
               +
      Plastica antireflusso
         (vedi MRGE)

        Vie d’accesso:
 • Toracica

 • Laparotomica

 • Laparoscopica
 (consigliata!!)
Revisione
della
letteratura
        Terapia
medica

vs

terapia
Chirurgica


    Follow up 2 aa
    Dilatazione Pneumatica        65.6% symptom free
    BoTx                         34%   symptom free
    Chirurgia                    87.5% symptom free
                             ‐
Sharp
K,
Ann
Surg
2002
                             ‐
Ishaq
S,
Am
J
Gastroenterol
2004

                             ‐
Zaninotto
G,
Del
Genio
et
al,
Ann
Surg

                             2004
                             ‐
Bonatti
H,
Am
J
Surg
2005
Terapia
Chirurgica
:         ‐
Rosemyrgy
A,
Ann
surg
2005
                             ‐
Torquati
A,
Ann
Surg
2006
“gold
standard
nel”
         ‐
Vela
MF,
Clin
Gastroenterol
Hepatol

trattamento
                 2006
                             ‐
Gockel
I,
Am
Surg
2007
dell’
Acalasia
Esofagea

    ‐
Smith
CD,
Ann
Surg,2007
c
 N:
20
pazienti
   11
maschi
   9
femmine
 Età
media:
58,91
anni
(49‐75)
 BMI
medio:
23,95
(18‐29)
Heller‐Dör
laparoscopica
per
Acalasia
esofagea:

20

    casi
trattati

in
un
unico
centro
(2005/2010)



Heller
Myotomy
Versus
Heller
Myotomy
With
Dor
Fundoplication
for

Achalasia
A Prospective Randomized Double-Blind Clinical Trial
William
O.
Richards,
MD,*
Alfonso
Torqua:,
MD,
MSCI,*
Michael
D.
Holzman,
MD,
MPH,*
Leena
Khaitan,
MD,
MPH,*
Daniel
Byrne,
MS,†

Rami
LuHi,
MD,*
and
Kenneth
W.
Sharp,
MD*
From
the
*Departments
of
Surgery
and
†Medicine
and
Biostatistics,
Vanderbilt
University,
Medical
School,
Nashville,

Tennessee.
Stadio I            4 pz (20%)
Stadio II    7 pz (35%)
Stadio III   7 pz (35%)
Stadio IV    2 pz (10%)
Approccio



4
o
5
tracars
Miotomia
esofagea
estesa
sec
Heller
+

  plastica
antireflusso
secondo
Dor

      VIDEOLAPAROSCOPICA



Guida
endoscopica

 intraoperatoria
Acalasia
esofagea
Terapia
Chirurgica




                Ampia
preparazione

                   dell’esofago

                   addominale
e

                   mediastinico


                Preservazione
dei
nervi

                   vaghi
anteriori
e

                   posteriori
               

Miotomia
(5‐8
cm
sull’esofago

e

2‐3
cm
sulla
parete
anteriore

                  gastrica
cardiale)

                                 
Endoscopia

                                  intraoperatoria

                                  (transilluminazione
e

                                  insufflazione)


                                 
Abolizione
pressione


                                    LES

                                



o
pressione
residua
<
5

                                    mmHg
• Valutazione delle lesioni mucose
  (>15% dei casi)
• Riparazione delle lesioni
  Transilluminazione ed insufflazione
• Completezza della miotomia
  (immagine di una singola cavità tra
  esofago e stomaco )
          ‐
Del
Genio
A,
Ann
Ital
Chir
1990
          ‐
Del
Genio
A,
Dis
Esophagus
1997
          ‐
Tatum
RP,
Surg
Endosc
1999
          ‐
Donahue
PE,
Surgery
2002
          ‐
Sharp
KW,
Ann
Surg
2002
          ‐
Hunt
DR,
Aust
N
Z
J
Surg
2000
          ‐
Bloomston
M,
J
Gastrointest
Surg
          

2003
          ‐Rossetti
G,
Del
Genio
A,
Ann
Surg

          
2005
Acalasia
esofagea
Terapia
Chirurgica

       -Iatoplastica posteriore (quando
         necessario)

       -Confezionamento dell’emifunduplicatio
        anteriore 180° secondo la tecnica di Dor

       - Non sezione dei vasi brevi

       - Punti non transfiggenti
         (sull’esofago ed ev. sul diaframma)

       - No punti di fissazione tra la plastica
         e la parete anteriore gastrica (punto di
         Rossetti)
Cruroplastica
(quando
necessaria)
Durata
media

















































90
min
Conversioni
                 
          
          
          
      











0



Lesioni
mucose
 
                       
          
          
      











0



Mortalità
 
                 
          
          
          
      











0
Morbilità
 
                 
          
          
          
      











0



Ripresa
dell’alimentazione
per
os




















 2.2





































Alvo
canalizzato






















































 1.8
































































 Maggior
facilità
di
realizzazione
   Non
dissezione
estesa
della
giunzione

    esofagogastrica
   Protezione
della
miotomia
   Nessuna
angolazione
dell’esofago
distale
                                   - Bonavina L, Arch Surg 1992
                                   - Urbach DR, J Gastrointest Surg 2001
     Follow
up
lungo
              - Richards WO, Ann Surg 2004
     termine:

                    - Portale G, Surg Aliment Tract 2005
                                   - Rosemurgy A, Ann Surg 2005
     
RGE
patologico?










                               
   - Torquati A, Surg Endosc 2006
     
Esofago
di
Barrett?         - Omura N, Surg Endosc 2006
                                   - TsiaoussisJ, Am J Surg 2007


Csendes A, Ann Surg 2006
Disfagia   DeMeesteer score 0-1                       18/20(90%)
Disfagia   DeMeester score 2                          2/20 (10%)
Disfagia   DeMeester score 3                          0
Pirosi                                                1/20 (5%)
Disfagia   recidiva                                   0


     DeMeester score 0-1   Nessuna disfagia o episodi occasionali
     DeMeester score 2     Necessità di deglutizioni liquide per pulire l’esofago
     DeMeester score 3     Impatto alimentare che richiede attenzione medica
Terapia
chirurgica
:
Heller
+
Dor
                Conclusioni
(1)



L’intervento
di
Heller
+
Emifundiplicatio
anteriore

     sec.
Dor
mostra
una
percentuale
di
disfagia

    persistente
sovrapponibile
a
quella
descritta
a

              seguito
di
altre
procedure

L’impiego
dell’
endoscopia

      è
determinante

    nel
conseguimento

    dei
buoni
risultati

L’intervento
chirurgico
condotto

         con
tecnica
laparoscopica
                  
risulta

essere
ben
accettato
da
parte
dei
pazienti

                con
un
buon

  outcome

a
medio
e
lungo
termine
L’intervento
chirurgico

di
Heller
+
Emifunduplicatio
anteriore
sec.
Dor

    condotto
con
tecnica
minivasiva
appare
il


                “gold
standard”

            nella
terapia
dell’acalasia
 Esperienza

in
chirurgia
laparoscopica

avanzata
 Trattamento
della
patologia
gastrica
benigna

  (apprendimento
exeresi
viscerale
gastrica)
 Selezione
dei
casi


 Numero
di
casi
operati
≥
5
(con
tutor)
 Minore
morbilità
respiratoria




 Conservazione
del
30%
in
più
di
capacità

   ventilatoria

rispetto
alla
laparotomia




















 Minori
complicanze
di
parete

 Più
rapida
ripresa
di
mobilizzazione
e
peristalsi
e

   migliore
ossigenazione
dei
tessuti
 Riduzione
delle
complicanze
cardiopolmonari
 Riduzione
del
periodo
di
degenza



 L’Heller
Dor
laparoscopica
per
ACALASIA
è
sicura
ed

  efficace
con
short
term
outcomes
favorevoli


 I
principi
di
tecnica
chirurgica
sono
garantiti
ed
i
risultati

  a
lungo
termine
(outcome)
sono
sovrapponibili

alla

  chirurgia
open
.

Entry
to
submucosal
      Submucosal                   Endoscopic
myotomy
is      Long
endoscopic                   Closure
of
mucosal
entry:

space.
After
submucosal   tunnelling.
A
long
          begun
at
3
cm
distal
to
   myotomy
of
inner
circular
        the
mucosal
injection,
a
2‐cm
        submucosal
tunnel
is
        the
mucosal
entry
point,   muscle
bundles
is
done,           incision
is
closed
using

longitudinal
mucosal
     created
to
3
cm
distal
to
   and
is
carried
out
in
a
   leaving
the
outer
longitudinal
   hemostatic
clips
incision
is
made
at
      the
GEJ.                     proximal
to
distal
        muscle
layer
intact.
approximately
13
cm
                                   direction                  The
expected
end
point
of

proximal
to
the
GEJ                                    to
a
total
length
of
10
   myotomy
is
2
cm
distal
                                                       cm.                        to
the
GEJ

Il Sistema robotico
                    Carrello
 Console           Chirurgico
Chirurgica




                      Carrello
                      Visione
Dal
paziente
al
monitor
nella

    “SUITE
INTEGRATA”
Telemedicina,

videoconferenza,

          
istruzione
Thank
you
for
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Carzaniga

  • 1. Società Lombarda di Chirurgia TUTTLINGEN 26/29 giugno 2011 “Master di Chirurgia Laparoscopica Avanzata” AESCULAP ACADEMIA Congress & Event Departement 
  • 3.
  • 4.
  • 5.
  • 6.
  • 7.
  • 8.
  • 10. ACALASIA Alterato
rilasciamento
dello
sfintere
esofageo
inferiore
 (LES)
durante
la
deglutizione
 (Dal
Greco:
“
mancato
rilasciamento”) 
Incidenza
annua:
1‐2
casi
ogni
200000
abitanti 
Malattia
presente
a
tutte
le
età
ma
più
frequente
tra
i
30
 


e
i
50
anni 
Il
sesso
maggiormente
colpito
è
quello
femminile
(67%)
  • 11. Eziopatogenesi Il
primum
movens
è
ignoto.
 E’
stato
osservato
una
riduzione
dei
neuroni
dei
plessi
mioenterici
di
 Meissner
e
Auerbach
in
corrispondenza
del
LES. Tutta
la
meccanica
motoria
della
parete
esofagea
è
alterata:  
assenza
di
onda
peristaltica
primaria  
onde
peristaltiche
terziarie
inefficienti Mancata
apertura
dello
sfintere
esofageo
inferiore
con
 ostacolo
al
normale
transito
del
bolo
alimentare
e
 dilatazione
dell’esofago.

  • 13. Anatomia
patologica Ia
fase:



Parete
esofagea
normale
con
ipertrofia
della
tonaca
 
 
 
















muscolare
del
segmento
esofageo
inferiore IIa
fase:


Iniziale
dilatazione
dell’esofago
a
monte
del
tratto


 

 

















ipertrofico IIIa
fase:

Dilatazione
massiva
dell’esofago
con
assottigliamento
 
 


della
tonaca
muscolare
e
della
tonaca
mucosa. Parete

esofagea

a
“carta
velina”
  • 14. Sintomatologia • Alternanza
 di
 periodi
 di
 esacerbazione
 e
 di
 remissione,
 anche
 in
 rapporto
 allo
 stato
 psichico
 del
 paziente •
 Spesso
 paradossa:
 maggiore
 per
 i
 liquidi
 che
 per
 i
 solidi
(*
d.d.
con
neoplasia) 
DISFAGIA •
Si
risolve
quando
si
apre
il
LES
(“a
scatto”
per
 il
 peso
 del
cibo) 
RIGURGITO Non sempre presente
  • 15.  All’esordio
della
malattia,
la
disfagia
è
accompagnata
da
 odinofagia
e
da
episodi
di
intenso
dolore
toracico
ad
 insorgenza
spontanea
che
possono
simulare
l’angina
 pectoris.  Successivamente,
con
l’instaurarsi
di
una
maggiore
 dilatazione
esofagea,
i
sintomi
più
frequenti
sono
l’alitosi,
le
 eruttazioni
ed
il
rigurgito,
spontaneo
o
posturale,
di
saliva
 mucoide
schiumosa  Nelle
fasi
più
avanzate
della
malattia,
quando
si
è
 configurata
la
situazione
di
dolicomegaesofago,
il
quadro
 clinico
è
caratterizzato
da:
disfagia
grave
e
persistente,
 episodi
frequenti
di
rigurgito,
calo
ponderale,
anemia
e
 segni
importanti
di
compromissione
della
funzionalità
 respiratoria
(polmonite
ab
ingestis,
ascesso
polmonare,
 bronchiectasie)

  • 16. Diagnosi  Rx torace Allargamento del mediastino Aumentato diametro esofageo  Esofagografia Alterato transito cardiale Megaesofago atonico (sfiancamento e allungamento dell’esofago)  Esofagoscopia Rivela l’atonia e la distensione della parete Evidenzia la gravità di un’eventuale esofagite  Manometria esofagea Onde peristaltiche primarie assenti Mancato rilascio del LES
  • 17. esofago
a
 esofago
distale
 cavaturaccioli “a
coda
di
 topo”
  • 19. Complicanze • Dimagrimento • Anemia • Cachessia • Bronchite cronica  GENERALI • Polmonite ab ingestis Rigurgito • Ascesso polmonare • Esofagite > ulcere croniche > cancro  LOCALI • Emorragie • Perforazione > ascesso mediastinico paraesofageo
  • 20. Terapia • Nifedipina: Calcio antagonista che impedisce l contrazione del LES  Medica • Nitroderivati: provocano il rilasciamento del LES • Infiltrazioni intraparietali di tossina botulinica provocano la paralisi flaccida del LES • Sonda + palloncino dilatabile  Dilatazioni Lacerazione della pneumatiche parete esofagea • Complicanze: Incontinenza cardiale con esofagite da reflusso
  • 21.  Chirurgia Cardiasmiotomia extramucosa longitudinale sec. Heller + Plastica antireflusso (vedi MRGE) Vie d’accesso: • Toracica • Laparotomica • Laparoscopica (consigliata!!)
  • 22. Revisione
della
letteratura Terapia
medica

vs

terapia
Chirurgica Follow up 2 aa Dilatazione Pneumatica 65.6% symptom free BoTx 34% symptom free Chirurgia 87.5% symptom free ‐
Sharp
K,
Ann
Surg
2002 ‐
Ishaq
S,
Am
J
Gastroenterol
2004
 ‐
Zaninotto
G,
Del
Genio
et
al,
Ann
Surg
 2004 ‐
Bonatti
H,
Am
J
Surg
2005 Terapia
Chirurgica
: ‐
Rosemyrgy
A,
Ann
surg
2005 ‐
Torquati
A,
Ann
Surg
2006 “gold
standard
nel”
 ‐
Vela
MF,
Clin
Gastroenterol
Hepatol
 trattamento
 2006 ‐
Gockel
I,
Am
Surg
2007 dell’
Acalasia
Esofagea

 ‐
Smith
CD,
Ann
Surg,2007
  • 23.
  • 24. c
  • 25.
  • 26.
  • 27.
  • 28.
  • 29.
  • 30.
  • 31.
  • 32.  N:
20
pazienti  11
maschi  9
femmine  Età
media:
58,91
anni
(49‐75)  BMI
medio:
23,95
(18‐29)
  • 33. Heller‐Dör
laparoscopica
per
Acalasia
esofagea:

20
 casi
trattati

in
un
unico
centro
(2005/2010) Heller
Myotomy
Versus
Heller
Myotomy
With
Dor
Fundoplication
for
 Achalasia A Prospective Randomized Double-Blind Clinical Trial William
O.
Richards,
MD,*
Alfonso
Torqua:,
MD,
MSCI,*
Michael
D.
Holzman,
MD,
MPH,*
Leena
Khaitan,
MD,
MPH,*
Daniel
Byrne,
MS,†
 Rami
LuHi,
MD,*
and
Kenneth
W.
Sharp,
MD* From
the
*Departments
of
Surgery
and
†Medicine
and
Biostatistics,
Vanderbilt
University,
Medical
School,
Nashville,
 Tennessee.
  • 34. Stadio I 4 pz (20%) Stadio II 7 pz (35%) Stadio III 7 pz (35%) Stadio IV 2 pz (10%)
  • 35.
  • 36.
  • 37.
  • 38.
  • 39.
  • 40.
  • 43. Acalasia
esofagea Terapia
Chirurgica  Ampia
preparazione
 dell’esofago
 addominale
e
 mediastinico  Preservazione
dei
nervi
 vaghi
anteriori
e
 posteriori 

  • 44. Miotomia (5‐8
cm
sull’esofago

e

2‐3
cm
sulla
parete
anteriore
 gastrica
cardiale)  
Endoscopia
 intraoperatoria
 (transilluminazione
e
 insufflazione)
  
Abolizione
pressione

 LES
 



o
pressione
residua
<
5
 mmHg
  • 45. • Valutazione delle lesioni mucose (>15% dei casi) • Riparazione delle lesioni Transilluminazione ed insufflazione • Completezza della miotomia (immagine di una singola cavità tra esofago e stomaco ) ‐
Del
Genio
A,
Ann
Ital
Chir
1990 ‐
Del
Genio
A,
Dis
Esophagus
1997 ‐
Tatum
RP,
Surg
Endosc
1999 ‐
Donahue
PE,
Surgery
2002 ‐
Sharp
KW,
Ann
Surg
2002 ‐
Hunt
DR,
Aust
N
Z
J
Surg
2000 ‐
Bloomston
M,
J
Gastrointest
Surg 

2003 ‐Rossetti
G,
Del
Genio
A,
Ann
Surg
 
2005
  • 46. Acalasia
esofagea Terapia
Chirurgica -Iatoplastica posteriore (quando necessario) -Confezionamento dell’emifunduplicatio anteriore 180° secondo la tecnica di Dor - Non sezione dei vasi brevi - Punti non transfiggenti (sull’esofago ed ev. sul diaframma) - No punti di fissazione tra la plastica e la parete anteriore gastrica (punto di Rossetti)
  • 48. Durata
media

















































90
min Conversioni
 
 
 
 
 











0


 Lesioni
mucose
 
 
 
 
 











0


 Mortalità
 
 
 
 
 
 











0 Morbilità
 
 
 
 
 
 











0


 Ripresa
dell’alimentazione
per
os



















 2.2




































 Alvo
canalizzato





















































 1.8
































































  • 49.
  • 50.  Maggior
facilità
di
realizzazione  Non
dissezione
estesa
della
giunzione
 esofagogastrica  Protezione
della
miotomia  Nessuna
angolazione
dell’esofago
distale - Bonavina L, Arch Surg 1992 - Urbach DR, J Gastrointest Surg 2001 Follow
up
lungo
 - Richards WO, Ann Surg 2004 termine:

 - Portale G, Surg Aliment Tract 2005 - Rosemurgy A, Ann Surg 2005 
RGE
patologico?









 
 - Torquati A, Surg Endosc 2006 
Esofago
di
Barrett? - Omura N, Surg Endosc 2006 - TsiaoussisJ, Am J Surg 2007 Csendes A, Ann Surg 2006
  • 51.
  • 52. Disfagia DeMeesteer score 0-1 18/20(90%) Disfagia DeMeester score 2 2/20 (10%) Disfagia DeMeester score 3 0 Pirosi 1/20 (5%) Disfagia recidiva 0 DeMeester score 0-1 Nessuna disfagia o episodi occasionali DeMeester score 2 Necessità di deglutizioni liquide per pulire l’esofago DeMeester score 3 Impatto alimentare che richiede attenzione medica
  • 53. Terapia
chirurgica
:
Heller
+
Dor Conclusioni
(1) L’intervento
di
Heller
+
Emifundiplicatio
anteriore
 sec.
Dor
mostra
una
percentuale
di
disfagia
 persistente
sovrapponibile
a
quella
descritta
a
 seguito
di
altre
procedure

  • 54. L’impiego
dell’
endoscopia
 è
determinante
 nel
conseguimento
 dei
buoni
risultati

  • 55. L’intervento
chirurgico
condotto
 con
tecnica
laparoscopica 
risulta 
essere
ben
accettato
da
parte
dei
pazienti
 con
un
buon
 outcome

a
medio
e
lungo
termine
  • 56. L’intervento
chirurgico
 di
Heller
+
Emifunduplicatio
anteriore
sec.
Dor
 condotto
con
tecnica
minivasiva
appare
il

 “gold
standard”
 nella
terapia
dell’acalasia
  • 57.  Esperienza

in
chirurgia
laparoscopica

avanzata  Trattamento
della
patologia
gastrica
benigna
 (apprendimento
exeresi
viscerale
gastrica)  Selezione
dei
casi

  Numero
di
casi
operati
≥
5
(con
tutor)
  • 58.  Minore
morbilità
respiratoria



  Conservazione
del
30%
in
più
di
capacità
 ventilatoria

rispetto
alla
laparotomia



















  Minori
complicanze
di
parete
  Più
rapida
ripresa
di
mobilizzazione
e
peristalsi
e
 migliore
ossigenazione
dei
tessuti  Riduzione
delle
complicanze
cardiopolmonari  Riduzione
del
periodo
di
degenza 


  • 59.  L’Heller
Dor
laparoscopica
per
ACALASIA
è
sicura
ed
 efficace
con
short
term
outcomes
favorevoli
  I
principi
di
tecnica
chirurgica
sono
garantiti
ed
i
risultati
 a
lungo
termine
(outcome)
sono
sovrapponibili

alla
 chirurgia
open
.

  • 60.
  • 61.
  • 62.
  • 63.
  • 64. Entry
to
submucosal
 Submucosal Endoscopic
myotomy
is Long
endoscopic Closure
of
mucosal
entry:
 space.
After
submucosal tunnelling.
A
long
 begun
at
3
cm
distal
to
 myotomy
of
inner
circular
 the
mucosal injection,
a
2‐cm
 submucosal
tunnel
is
 the
mucosal
entry
point, muscle
bundles
is
done, incision
is
closed
using
 longitudinal
mucosal
 created
to
3
cm
distal
to
 and
is
carried
out
in
a
 leaving
the
outer
longitudinal
 hemostatic
clips incision
is
made
at
 the
GEJ. proximal
to
distal
 muscle
layer
intact. approximately
13
cm
 direction The
expected
end
point
of
 proximal
to
the
GEJ to
a
total
length
of
10
 myotomy
is
2
cm
distal cm. to
the
GEJ
  • 65.
  • 66.
  • 67. Il Sistema robotico Carrello Console Chirurgico Chirurgica Carrello Visione
  • 68. Dal
paziente
al
monitor
nella
 “SUITE
INTEGRATA”