SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 14
TERREMOTI & VULCANI
•   Un terremoto o sisma è una variazione improvvisa del suolo
    provocata da una brusca liberazione energia meccanica all’interno
    della litosfera. L’energia che si libera in profondità durante un
    terremoto si propaga poi in tutte le direzioni sottoforma di onde
    sismiche.Il punto di origine di un terremoto si trova in profondità
    nella litosfera ed è chiamato ipocentro, quando le onde sismiche
    raggiungono la superficie producono scosse sismiche , il punto sulla
    superficie terrestre dell’ipocentro, è chiamato epicentro.
Per effetto di un terremoto, il terreno può
   spostarsi lungo la faglia sia in verticale con un
 sollevamento e abbassamento della superficie, sia
orizzontalmente. Di solito i terremoti si verificano
  lungo le faglie che si sono formate in passato in
zone di minor resistenza della crosta terrestre. Le
  fratture che costituiscono le faglie sono in gran
   parte bloccate e mantenute chiuse dall’enorme
      pressione di carico esercitata dalla crosta
  terrestre, tuttavia l’accumulo di queste tensioni
provoca un rusco rilascio di energia. Se sottoposte
     a tensioni anche faglie rimaste inattive per
   centinaia di anni potrebbero diventare sede di
                      terremoti.
Il meccanismo effettivo con cui si genera un sisma rimase
   sconosciuto fino al grande terremoto che nel 1906 colpì
S.Francisco. Il geologo statunitense Hanry F.Reid formulò
un’ipotesi detta modello del rimbalzo elastico, per spiegare
 il meccanismo dell’origine di un terremoto. Lungo le faglie
    le forze tettoniche tendono a spostare due blocchi in
    direzione opposta, inizialmente la roccia reagisce alle
  sollecitazioni in modo elastico, deformandosi lentamente,
ma quando le forze superano la resistenza della roccia nel
     punto più debole si ha un’improvvisa rottura e tutta
 l’energia accumulata viene emanata bruscamente, in parte
 come onde sismiche e in parte come calore. Una scossa in
    genere dura pochi secondi ma altri movimenti lungo la
stessa faglia possono continuare per giorni, queste vengono
   chiamate repliche , ovvero piccole scosse o fenomeni di
    assestamento. Oppure si verificano anche delle scosse
   premonitrici che precedono di alcuni giorni un sisma più
                          devastante
Le onde sismiche si differenziano in : Onde di volume e onde di
superficie. Le prime comprendono le onde P (primarie) che sono onde di
 compressione e dilatazione che si manifestano come scosse sussultorie
 sono le più veloce e si propagano in tutti i mezzi, le seconde le onde S
  (secondarie) sono onde di taglio si propagano perpendicolarmente alla
   direzione di avanzamento dell’onda, non si propagano nei fluidi e si
manifestano come onde ondulatorie. Le onde di superficie si dividono in
       onde L (love) che hanno un’ampiezza maggiore e si propagano
   nell’epicentro e sono anche le più distruttive, le onde R (Rayleigh)
     causano movimenti verticali. Le registrazioni delle onde sismiche
vengono effettuate con uno strumento detto sismografo. Un sismografo
è costituito da una massa sospesa per mezzo di una molla, vicino questa
massa è collegato un pennino che scrive su un cilindro di carta. Quando
       si verifica un terremoto questo pennino inizia ad oscillare, la
   registrazione su questo cilindro di carta viene detta sismogramma
Il primo indicatore utilizzato fu l’intensità, una misura
 dell’entità delle scosse verificatesi in un dato luogo basata sui
danni da esse provocati all’ambiente,agli esseri umani, alle cose.
 La prima scala d’intensità che faceva riferimento agli effetti
  secondari quali fratture e frane del terreno fu la scala del
 vulcanologo italiano Giuseppe Mercalli. La scala Mercalli aveva
 un’intensità che andava da 1 a 12 gradi, però questa scala di
intensità non poteva essere utilizzata perché in luoghi dove non
 troviamo edifici era difficile stabilirne il grado, per questo fu
                   sostituita da una più precisa.
Lo sviluppo della sismologia ha consentito in quest’ultimo secolo
  che l’energia emanata durante un terremoto viene misurata
    attraverso scale di magnitudo basate sulle ampiezze dei
sismogrammi e dall’oscillazione registrata da essi. Tra tutte le
   scale fu approvata quella di Richter; lui utilizzò una scala
  logaritmica in cui un incremento di dieci volte nell’ampiezza
dell’onda corrisponde all’aumento di un grado di magnitudo sulla
  scala. Così un terremoto registrato con la scala Richter ha
        un’intensità maggiore rispetto a quella Mercalli.
L’attività vulcanica è un fenomeno molto vistoso ,in grado
   di modificare la superficie terrestre. Le modalità di
 eruzione sono varie,così come i materiali emessi;ci sono
     vulcani che eruttano in modo tranquillo lave molto
    fluide,mentre altri sono caratterizzati da eruzioni
   violente con fuoriuscita di frammenti solidi.Il tipo di
eruzione dipende dalla densità del magma,che a sua volta
 dipende da vari fattori: la temperatura ,il contenuto in
                 silice e componenti volatili.
    La maggior parte dei magmi è prodotta per fusione
parziale di rocce nell’astenosfera,avendo densità minore
  di quella delle rocce circostanti. Quanto più è denso il
 magma ,tanto maggiore è la resistenza che oppone allo
  scorrimento. Quando questo fuoriesce si trasforma in
          lava a causa dell’impatto con l’ossigeno.
Esistono vari tipi di lava:
 le lave a corda che formano in superficie una pellicola
          sottile e liscia destinata a raggrinzirsi;
 le lave scoriacee che hanno una superficie scabra con
              spigoli molto affilati e taglienti;
lava a cuscino che a differenza della precedente,forma
strutture arrotondate e in fine abbiamo le lave sialiche
 che spesso sono talmente dense,che il loro movimento
                    risulta impercettibile.
  Il tipo di lava ,inoltre, condiziona anche la natura dei
 materiali solidi emessi nel corso dell’eruzione,chiamati
       materiali piroclastici:ceneri e polveri,lapilli e
                   scorie,blocchi o bombe.
Oltre ai materiali piroclastici ,i magmi,contengono i gas
vulcanici che sono composti da vapor d’acqua,diossido di
                   carbonio,azoto e zolfo.
Vari tipi di vulcani..
  Stratovulcani:sono i vulcani più pericolosi e sono il
 prodotto dell’accumulo di lave viscose e di strati di
materiali piroclastici. Essi hanno una struttura ampia e
       simmetrica con versanti piuttosto ripidi.
   Come stratovulcani abbiamo il Vesuvio,L’Etna, lo
                 Stromboli e tanti altri.




  Vulcani a scudo:sono il prodotto dell’accumulo di lave
fluide e si presentano come ampie strutture dai fianchi
in leggera pendenza di forma simile a uno scudo. Essi si
    sono sviluppati sui fondi oceanici e costituiscono
     isole,tra cui le Hawaii,l’Islanda e le Galapagos.
Esistono altre forme del paesaggio che sono frutto
                dell’attività dei vulcani:
   -le caldere che sono ampie depressioni di forma
 circolare,originate dall’esplosione di un vulcano o in
  seguito allo svuotamento della camera magmatica;
   -i coni di scorie che si formano per accumulo di
                 materiale piroclastico;
-i plateaux basaltici che si generano da lava fluida e
                     povera di silice;
    -i neck che sono ammassi di lava messi a nudo
             dall’erosione delle rocce che
               ne costituivano le pareti.
I magmi poveri in silice sono molto fluidi e permettono alle bolle
      di gas di risalire in superficie. La lava tende a scorrere
pacificamente sulle pendici del vulcano dando origine ad eruzioni
        effusive. Spesso fuoriuscendo i gas scagliano la lava
  incandescente fino a centinaia di metri di altezza, generando
    spettacolari fontane di lava. Queste eruzioni in genere non
    provocano perdite di vita umana e distruzione. Un’eruzione
    esplosiva comprende frammenti di cenere incandescenti che
espandono verso l’alta atmosfera formando una colonna eruttiva,
  il collasso di questa viene chiamata colata piroclastica, che a
                 sua volta forma vari tipi di vulcani.
Plìnio il Vecchio (lat. C. Plinio Secundus). - Scrittore
 latino (Como 23 d. C. - Stabia 79); venuto a Roma
  giovanissimo, ricoprì cariche civili e militari; ebbe
sempre un'insaziabile curiosità di leggere e prendere
appunti, come racconta con ammirazione il nipote P. il
 Giovane in una lettera (III, 5) fondamentale per la
   biografia dello zio. Al momento dell'eruzione del
  Vesuvio, era a capo della flotta stanziata al Capo
  Miseno; non volle abbandonare il suo posto, e morì

       soffocato dalle esalazioni del vulcano.
Terremoti & vulcani feffa e mary rosst e annina a bambulell

Más contenido relacionado

La actualidad más candente

Deriva dei continenti / Tettonica delle placche
Deriva dei continenti / Tettonica delle placcheDeriva dei continenti / Tettonica delle placche
Deriva dei continenti / Tettonica delle placcheiperclasse
 
5 C 2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle
5 C  2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle5 C  2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle
5 C 2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolleleodolcevita
 
Terremoti di Amatrice e Norcia 2016
Terremoti di Amatrice e Norcia 2016Terremoti di Amatrice e Norcia 2016
Terremoti di Amatrice e Norcia 2016Elena Dalmastri
 
scienze della terra-tettonica
scienze della terra-tettonicascienze della terra-tettonica
scienze della terra-tettonicaotaria00
 
Deriva dei continenti e la tettonica a placche
Deriva dei continenti e la tettonica a placcheDeriva dei continenti e la tettonica a placche
Deriva dei continenti e la tettonica a placchePaolo Balocchi
 
12 l'interno della terra e i sismi
12 l'interno della terra e i sismi12 l'interno della terra e i sismi
12 l'interno della terra e i sismiAilwigh
 
5 C 2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle
5 C  2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle5 C  2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle
5 C 2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolleleodolcevita
 
Massimo Compagnoni: Principali aspetti geologici e fisici dei terremoti
Massimo Compagnoni: Principali aspetti geologici e fisici dei terremotiMassimo Compagnoni: Principali aspetti geologici e fisici dei terremoti
Massimo Compagnoni: Principali aspetti geologici e fisici dei terremotiLuca Marescotti
 
Tettonica delle placche immagini
Tettonica delle placche immaginiTettonica delle placche immagini
Tettonica delle placche immaginiguest46791f
 
Il vulcanismo e i terremoti
Il vulcanismo e i terremotiIl vulcanismo e i terremoti
Il vulcanismo e i terremotiElianaErmo
 

La actualidad más candente (20)

Il pianeta terra
Il pianeta terra Il pianeta terra
Il pianeta terra
 
Deriva dei continenti
Deriva dei continentiDeriva dei continenti
Deriva dei continenti
 
Wegner
Wegner Wegner
Wegner
 
Deriva dei continenti / Tettonica delle placche
Deriva dei continenti / Tettonica delle placcheDeriva dei continenti / Tettonica delle placche
Deriva dei continenti / Tettonica delle placche
 
Sismica
SismicaSismica
Sismica
 
Terremoti e vulcani
Terremoti e vulcaniTerremoti e vulcani
Terremoti e vulcani
 
5 C 2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle
5 C  2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle5 C  2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle
5 C 2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle
 
Terremoti di Amatrice e Norcia 2016
Terremoti di Amatrice e Norcia 2016Terremoti di Amatrice e Norcia 2016
Terremoti di Amatrice e Norcia 2016
 
Terremoti e vulcani
Terremoti e vulcaniTerremoti e vulcani
Terremoti e vulcani
 
I vulcani
I vulcaniI vulcani
I vulcani
 
La Teoria Di Wegener
La Teoria Di WegenerLa Teoria Di Wegener
La Teoria Di Wegener
 
scienze della terra-tettonica
scienze della terra-tettonicascienze della terra-tettonica
scienze della terra-tettonica
 
Deriva dei continenti e la tettonica a placche
Deriva dei continenti e la tettonica a placcheDeriva dei continenti e la tettonica a placche
Deriva dei continenti e la tettonica a placche
 
Tettonica a zolle
Tettonica a zolleTettonica a zolle
Tettonica a zolle
 
I vulcani
I vulcaniI vulcani
I vulcani
 
12 l'interno della terra e i sismi
12 l'interno della terra e i sismi12 l'interno della terra e i sismi
12 l'interno della terra e i sismi
 
5 C 2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle
5 C  2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle5 C  2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle
5 C 2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle
 
Massimo Compagnoni: Principali aspetti geologici e fisici dei terremoti
Massimo Compagnoni: Principali aspetti geologici e fisici dei terremotiMassimo Compagnoni: Principali aspetti geologici e fisici dei terremoti
Massimo Compagnoni: Principali aspetti geologici e fisici dei terremoti
 
Tettonica delle placche immagini
Tettonica delle placche immaginiTettonica delle placche immagini
Tettonica delle placche immagini
 
Il vulcanismo e i terremoti
Il vulcanismo e i terremotiIl vulcanismo e i terremoti
Il vulcanismo e i terremoti
 

Destacado

La ginestra
La ginestraLa ginestra
La ginestraGnigni
 
Tettonica delle placche
Tettonica delle placcheTettonica delle placche
Tettonica delle placchevitabosco
 
TECNICHE DI RILIEVO GPS PER IL MONITORAGGIO DI FRANE E SISTEMI GIS PER LA ...
TECNICHE DI RILIEVO GPS  PER IL MONITORAGGIO  DI FRANE  E SISTEMI GIS PER LA ...TECNICHE DI RILIEVO GPS  PER IL MONITORAGGIO  DI FRANE  E SISTEMI GIS PER LA ...
TECNICHE DI RILIEVO GPS PER IL MONITORAGGIO DI FRANE E SISTEMI GIS PER LA ...Maurizio Foderà
 
Innovation Day Business Plan: vesuvio village
Innovation Day Business Plan: vesuvio villageInnovation Day Business Plan: vesuvio village
Innovation Day Business Plan: vesuvio villageInnovation Day
 
Opuscolo piano di emergenza vulcanica
Opuscolo piano di emergenza vulcanicaOpuscolo piano di emergenza vulcanica
Opuscolo piano di emergenza vulcanicaFrancesco Santoianni
 
Terremoti
TerremotiTerremoti
Terremotifms
 
Ambiente - Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientale
Ambiente - Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientaleAmbiente - Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientale
Ambiente - Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientaleangerado
 
Pompei sotto le ceneri del Vesuvio
Pompei sotto le ceneri del VesuvioPompei sotto le ceneri del Vesuvio
Pompei sotto le ceneri del VesuvioCamilla Burini
 
Terremoti-ppt Zanichelli- liceo scientifico Bertolucci
Terremoti-ppt Zanichelli- liceo scientifico Bertolucci Terremoti-ppt Zanichelli- liceo scientifico Bertolucci
Terremoti-ppt Zanichelli- liceo scientifico Bertolucci ChiaraLaura95
 
Unit III Dynamic Crust Powerpoint
Unit III Dynamic Crust PowerpointUnit III Dynamic Crust Powerpoint
Unit III Dynamic Crust Powerpointedwardoliver
 
Biomolecole 2. carboidrati
Biomolecole 2. carboidratiBiomolecole 2. carboidrati
Biomolecole 2. carboidratiVittoria Patti
 
Prentice Hall Earth Science ch08 earthquakes & Layers of Earth
Prentice Hall Earth Science ch08 earthquakes & Layers of EarthPrentice Hall Earth Science ch08 earthquakes & Layers of Earth
Prentice Hall Earth Science ch08 earthquakes & Layers of EarthTim Corner
 
Cosa fare se viene un terremoto.
Cosa fare se viene un terremoto.Cosa fare se viene un terremoto.
Cosa fare se viene un terremoto.Antonio Iannece
 

Destacado (20)

La ginestra
La ginestraLa ginestra
La ginestra
 
Riflessioni sul maremoto giapponese
Riflessioni sul maremoto giapponeseRiflessioni sul maremoto giapponese
Riflessioni sul maremoto giapponese
 
Tettonica delle placche
Tettonica delle placcheTettonica delle placche
Tettonica delle placche
 
TECNICHE DI RILIEVO GPS PER IL MONITORAGGIO DI FRANE E SISTEMI GIS PER LA ...
TECNICHE DI RILIEVO GPS  PER IL MONITORAGGIO  DI FRANE  E SISTEMI GIS PER LA ...TECNICHE DI RILIEVO GPS  PER IL MONITORAGGIO  DI FRANE  E SISTEMI GIS PER LA ...
TECNICHE DI RILIEVO GPS PER IL MONITORAGGIO DI FRANE E SISTEMI GIS PER LA ...
 
Innovation Day Business Plan: vesuvio village
Innovation Day Business Plan: vesuvio villageInnovation Day Business Plan: vesuvio village
Innovation Day Business Plan: vesuvio village
 
Terremoti
TerremotiTerremoti
Terremoti
 
Opuscolo piano di emergenza vulcanica
Opuscolo piano di emergenza vulcanicaOpuscolo piano di emergenza vulcanica
Opuscolo piano di emergenza vulcanica
 
Mappe vesuvio rev
Mappe vesuvio revMappe vesuvio rev
Mappe vesuvio rev
 
Terremoti
TerremotiTerremoti
Terremoti
 
I terremoti
I terremotiI terremoti
I terremoti
 
Ambiente - Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientale
Ambiente - Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientaleAmbiente - Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientale
Ambiente - Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientale
 
I terremoti
I terremotiI terremoti
I terremoti
 
NAPOLI classe I Liceo Scienze Umane
NAPOLI classe I Liceo Scienze UmaneNAPOLI classe I Liceo Scienze Umane
NAPOLI classe I Liceo Scienze Umane
 
Pompei sotto le ceneri del Vesuvio
Pompei sotto le ceneri del VesuvioPompei sotto le ceneri del Vesuvio
Pompei sotto le ceneri del Vesuvio
 
Terremoti-ppt Zanichelli- liceo scientifico Bertolucci
Terremoti-ppt Zanichelli- liceo scientifico Bertolucci Terremoti-ppt Zanichelli- liceo scientifico Bertolucci
Terremoti-ppt Zanichelli- liceo scientifico Bertolucci
 
Unit III Dynamic Crust Powerpoint
Unit III Dynamic Crust PowerpointUnit III Dynamic Crust Powerpoint
Unit III Dynamic Crust Powerpoint
 
Biomolecole 2. carboidrati
Biomolecole 2. carboidratiBiomolecole 2. carboidrati
Biomolecole 2. carboidrati
 
Che fare in caso di terremoto?
Che fare in caso di terremoto?Che fare in caso di terremoto?
Che fare in caso di terremoto?
 
Prentice Hall Earth Science ch08 earthquakes & Layers of Earth
Prentice Hall Earth Science ch08 earthquakes & Layers of EarthPrentice Hall Earth Science ch08 earthquakes & Layers of Earth
Prentice Hall Earth Science ch08 earthquakes & Layers of Earth
 
Cosa fare se viene un terremoto.
Cosa fare se viene un terremoto.Cosa fare se viene un terremoto.
Cosa fare se viene un terremoto.
 

Similar a Terremoti & vulcani feffa e mary rosst e annina a bambulell

Un vulcano di idee c1 fse 2011 1411
Un vulcano di idee c1 fse 2011 1411Un vulcano di idee c1 fse 2011 1411
Un vulcano di idee c1 fse 2011 1411icfalcone
 
Struttura della terra
Struttura della terraStruttura della terra
Struttura della terraannarita
 
Rischio sismico, terremoti e sismografi
Rischio sismico, terremoti e sismografi Rischio sismico, terremoti e sismografi
Rischio sismico, terremoti e sismografi Adriana Paltrinieri
 
Vulcanismo
Vulcanismo Vulcanismo
Vulcanismo gil sanm
 
ISPRA Seminario liceo aristofane "rischi ambientali"
ISPRA Seminario liceo aristofane "rischi ambientali"ISPRA Seminario liceo aristofane "rischi ambientali"
ISPRA Seminario liceo aristofane "rischi ambientali"Giovanni Ficarra
 
Piitimothy 2009 10-esercizio3
Piitimothy 2009 10-esercizio3Piitimothy 2009 10-esercizio3
Piitimothy 2009 10-esercizio3timothy
 
Esame Compl. Scienze Della Terra + Lab I Terremoti
Esame Compl. Scienze Della Terra + Lab   I TerremotiEsame Compl. Scienze Della Terra + Lab   I Terremoti
Esame Compl. Scienze Della Terra + Lab I Terremotiguest2c2a0a
 
La struttura della Terra e la tettonica delle placche
La struttura della Terra e la tettonica delle placcheLa struttura della Terra e la tettonica delle placche
La struttura della Terra e la tettonica delle placcheGianni Bianciardi
 
Un pianeta in movimento
Un pianeta in movimentoUn pianeta in movimento
Un pianeta in movimentoC. B.
 
Carlo rosa evoluzione_ambienti_bassa_valle_aniene
Carlo  rosa evoluzione_ambienti_bassa_valle_anieneCarlo  rosa evoluzione_ambienti_bassa_valle_aniene
Carlo rosa evoluzione_ambienti_bassa_valle_anieneGisella Bonessio
 
il vulcanismo Campano
il vulcanismo Campanoil vulcanismo Campano
il vulcanismo Campanoenzoexp
 
I terremoti - the earthquakes
I terremoti - the earthquakesI terremoti - the earthquakes
I terremoti - the earthquakesStudent
 

Similar a Terremoti & vulcani feffa e mary rosst e annina a bambulell (20)

Un vulcano di idee c1 fse 2011 1411
Un vulcano di idee c1 fse 2011 1411Un vulcano di idee c1 fse 2011 1411
Un vulcano di idee c1 fse 2011 1411
 
Struttura della terra
Struttura della terraStruttura della terra
Struttura della terra
 
Rischio sismico, terremoti e sismografi
Rischio sismico, terremoti e sismografi Rischio sismico, terremoti e sismografi
Rischio sismico, terremoti e sismografi
 
Vulcanismo
Vulcanismo Vulcanismo
Vulcanismo
 
Vulcani
VulcaniVulcani
Vulcani
 
ISPRA Seminario liceo aristofane "rischi ambientali"
ISPRA Seminario liceo aristofane "rischi ambientali"ISPRA Seminario liceo aristofane "rischi ambientali"
ISPRA Seminario liceo aristofane "rischi ambientali"
 
Piitimothy 2009 10-esercizio3
Piitimothy 2009 10-esercizio3Piitimothy 2009 10-esercizio3
Piitimothy 2009 10-esercizio3
 
Esame Compl. Scienze Della Terra + Lab I Terremoti
Esame Compl. Scienze Della Terra + Lab   I TerremotiEsame Compl. Scienze Della Terra + Lab   I Terremoti
Esame Compl. Scienze Della Terra + Lab I Terremoti
 
Dolomiti
DolomitiDolomiti
Dolomiti
 
La struttura della Terra e la tettonica delle placche
La struttura della Terra e la tettonica delle placcheLa struttura della Terra e la tettonica delle placche
La struttura della Terra e la tettonica delle placche
 
5 c 2010vulcani t
5 c 2010vulcani t5 c 2010vulcani t
5 c 2010vulcani t
 
Un pianeta in movimento
Un pianeta in movimentoUn pianeta in movimento
Un pianeta in movimento
 
Gruppo 4
Gruppo 4Gruppo 4
Gruppo 4
 
26 Dicembre 2004
26 Dicembre 200426 Dicembre 2004
26 Dicembre 2004
 
Carlo rosa evoluzione_ambienti_bassa_valle_aniene
Carlo  rosa evoluzione_ambienti_bassa_valle_anieneCarlo  rosa evoluzione_ambienti_bassa_valle_aniene
Carlo rosa evoluzione_ambienti_bassa_valle_aniene
 
il vulcanismo Campano
il vulcanismo Campanoil vulcanismo Campano
il vulcanismo Campano
 
Tesi Finale
Tesi FinaleTesi Finale
Tesi Finale
 
Vulcani
VulcaniVulcani
Vulcani
 
I terremoti - the earthquakes
I terremoti - the earthquakesI terremoti - the earthquakes
I terremoti - the earthquakes
 
C'è Muro e Muro
C'è Muro e MuroC'è Muro e Muro
C'è Muro e Muro
 

Más de Salvatore Iardino

Más de Salvatore Iardino (6)

Il sistema solare
Il sistema solareIl sistema solare
Il sistema solare
 
Ricercadiscienzepowerpoint97 2003-120211113824-phpapp02
Ricercadiscienzepowerpoint97 2003-120211113824-phpapp02Ricercadiscienzepowerpoint97 2003-120211113824-phpapp02
Ricercadiscienzepowerpoint97 2003-120211113824-phpapp02
 
Ricerca di scienze powerpoint 97 2003
Ricerca di scienze powerpoint 97 2003Ricerca di scienze powerpoint 97 2003
Ricerca di scienze powerpoint 97 2003
 
Prova
ProvaProva
Prova
 
Prova
ProvaProva
Prova
 
Prova
ProvaProva
Prova
 

Terremoti & vulcani feffa e mary rosst e annina a bambulell

  • 2. Un terremoto o sisma è una variazione improvvisa del suolo provocata da una brusca liberazione energia meccanica all’interno della litosfera. L’energia che si libera in profondità durante un terremoto si propaga poi in tutte le direzioni sottoforma di onde sismiche.Il punto di origine di un terremoto si trova in profondità nella litosfera ed è chiamato ipocentro, quando le onde sismiche raggiungono la superficie producono scosse sismiche , il punto sulla superficie terrestre dell’ipocentro, è chiamato epicentro.
  • 3. Per effetto di un terremoto, il terreno può spostarsi lungo la faglia sia in verticale con un sollevamento e abbassamento della superficie, sia orizzontalmente. Di solito i terremoti si verificano lungo le faglie che si sono formate in passato in zone di minor resistenza della crosta terrestre. Le fratture che costituiscono le faglie sono in gran parte bloccate e mantenute chiuse dall’enorme pressione di carico esercitata dalla crosta terrestre, tuttavia l’accumulo di queste tensioni provoca un rusco rilascio di energia. Se sottoposte a tensioni anche faglie rimaste inattive per centinaia di anni potrebbero diventare sede di terremoti.
  • 4. Il meccanismo effettivo con cui si genera un sisma rimase sconosciuto fino al grande terremoto che nel 1906 colpì S.Francisco. Il geologo statunitense Hanry F.Reid formulò un’ipotesi detta modello del rimbalzo elastico, per spiegare il meccanismo dell’origine di un terremoto. Lungo le faglie le forze tettoniche tendono a spostare due blocchi in direzione opposta, inizialmente la roccia reagisce alle sollecitazioni in modo elastico, deformandosi lentamente, ma quando le forze superano la resistenza della roccia nel punto più debole si ha un’improvvisa rottura e tutta l’energia accumulata viene emanata bruscamente, in parte come onde sismiche e in parte come calore. Una scossa in genere dura pochi secondi ma altri movimenti lungo la stessa faglia possono continuare per giorni, queste vengono chiamate repliche , ovvero piccole scosse o fenomeni di assestamento. Oppure si verificano anche delle scosse premonitrici che precedono di alcuni giorni un sisma più devastante
  • 5. Le onde sismiche si differenziano in : Onde di volume e onde di superficie. Le prime comprendono le onde P (primarie) che sono onde di compressione e dilatazione che si manifestano come scosse sussultorie sono le più veloce e si propagano in tutti i mezzi, le seconde le onde S (secondarie) sono onde di taglio si propagano perpendicolarmente alla direzione di avanzamento dell’onda, non si propagano nei fluidi e si manifestano come onde ondulatorie. Le onde di superficie si dividono in onde L (love) che hanno un’ampiezza maggiore e si propagano nell’epicentro e sono anche le più distruttive, le onde R (Rayleigh) causano movimenti verticali. Le registrazioni delle onde sismiche vengono effettuate con uno strumento detto sismografo. Un sismografo è costituito da una massa sospesa per mezzo di una molla, vicino questa massa è collegato un pennino che scrive su un cilindro di carta. Quando si verifica un terremoto questo pennino inizia ad oscillare, la registrazione su questo cilindro di carta viene detta sismogramma
  • 6. Il primo indicatore utilizzato fu l’intensità, una misura dell’entità delle scosse verificatesi in un dato luogo basata sui danni da esse provocati all’ambiente,agli esseri umani, alle cose. La prima scala d’intensità che faceva riferimento agli effetti secondari quali fratture e frane del terreno fu la scala del vulcanologo italiano Giuseppe Mercalli. La scala Mercalli aveva un’intensità che andava da 1 a 12 gradi, però questa scala di intensità non poteva essere utilizzata perché in luoghi dove non troviamo edifici era difficile stabilirne il grado, per questo fu sostituita da una più precisa.
  • 7. Lo sviluppo della sismologia ha consentito in quest’ultimo secolo che l’energia emanata durante un terremoto viene misurata attraverso scale di magnitudo basate sulle ampiezze dei sismogrammi e dall’oscillazione registrata da essi. Tra tutte le scale fu approvata quella di Richter; lui utilizzò una scala logaritmica in cui un incremento di dieci volte nell’ampiezza dell’onda corrisponde all’aumento di un grado di magnitudo sulla scala. Così un terremoto registrato con la scala Richter ha un’intensità maggiore rispetto a quella Mercalli.
  • 8. L’attività vulcanica è un fenomeno molto vistoso ,in grado di modificare la superficie terrestre. Le modalità di eruzione sono varie,così come i materiali emessi;ci sono vulcani che eruttano in modo tranquillo lave molto fluide,mentre altri sono caratterizzati da eruzioni violente con fuoriuscita di frammenti solidi.Il tipo di eruzione dipende dalla densità del magma,che a sua volta dipende da vari fattori: la temperatura ,il contenuto in silice e componenti volatili. La maggior parte dei magmi è prodotta per fusione parziale di rocce nell’astenosfera,avendo densità minore di quella delle rocce circostanti. Quanto più è denso il magma ,tanto maggiore è la resistenza che oppone allo scorrimento. Quando questo fuoriesce si trasforma in lava a causa dell’impatto con l’ossigeno.
  • 9. Esistono vari tipi di lava: le lave a corda che formano in superficie una pellicola sottile e liscia destinata a raggrinzirsi; le lave scoriacee che hanno una superficie scabra con spigoli molto affilati e taglienti; lava a cuscino che a differenza della precedente,forma strutture arrotondate e in fine abbiamo le lave sialiche che spesso sono talmente dense,che il loro movimento risulta impercettibile. Il tipo di lava ,inoltre, condiziona anche la natura dei materiali solidi emessi nel corso dell’eruzione,chiamati materiali piroclastici:ceneri e polveri,lapilli e scorie,blocchi o bombe. Oltre ai materiali piroclastici ,i magmi,contengono i gas vulcanici che sono composti da vapor d’acqua,diossido di carbonio,azoto e zolfo.
  • 10. Vari tipi di vulcani.. Stratovulcani:sono i vulcani più pericolosi e sono il prodotto dell’accumulo di lave viscose e di strati di materiali piroclastici. Essi hanno una struttura ampia e simmetrica con versanti piuttosto ripidi. Come stratovulcani abbiamo il Vesuvio,L’Etna, lo Stromboli e tanti altri. Vulcani a scudo:sono il prodotto dell’accumulo di lave fluide e si presentano come ampie strutture dai fianchi in leggera pendenza di forma simile a uno scudo. Essi si sono sviluppati sui fondi oceanici e costituiscono isole,tra cui le Hawaii,l’Islanda e le Galapagos.
  • 11. Esistono altre forme del paesaggio che sono frutto dell’attività dei vulcani: -le caldere che sono ampie depressioni di forma circolare,originate dall’esplosione di un vulcano o in seguito allo svuotamento della camera magmatica; -i coni di scorie che si formano per accumulo di materiale piroclastico; -i plateaux basaltici che si generano da lava fluida e povera di silice; -i neck che sono ammassi di lava messi a nudo dall’erosione delle rocce che ne costituivano le pareti.
  • 12. I magmi poveri in silice sono molto fluidi e permettono alle bolle di gas di risalire in superficie. La lava tende a scorrere pacificamente sulle pendici del vulcano dando origine ad eruzioni effusive. Spesso fuoriuscendo i gas scagliano la lava incandescente fino a centinaia di metri di altezza, generando spettacolari fontane di lava. Queste eruzioni in genere non provocano perdite di vita umana e distruzione. Un’eruzione esplosiva comprende frammenti di cenere incandescenti che espandono verso l’alta atmosfera formando una colonna eruttiva, il collasso di questa viene chiamata colata piroclastica, che a sua volta forma vari tipi di vulcani.
  • 13. Plìnio il Vecchio (lat. C. Plinio Secundus). - Scrittore latino (Como 23 d. C. - Stabia 79); venuto a Roma giovanissimo, ricoprì cariche civili e militari; ebbe sempre un'insaziabile curiosità di leggere e prendere appunti, come racconta con ammirazione il nipote P. il Giovane in una lettera (III, 5) fondamentale per la biografia dello zio. Al momento dell'eruzione del Vesuvio, era a capo della flotta stanziata al Capo Miseno; non volle abbandonare il suo posto, e morì soffocato dalle esalazioni del vulcano.