Updated credentials from The Talking Village projects and clients. Enjoy the best collaborative conversations online: ask us for a free consultation or a trainign workshop.
1. Se i mercati sono Conversazioni,
è ora di prendere la parola.
2. Chi siamo?
Blogger appassionati della Rete e delle sue persone, senior manager con
una profonda conoscenza del marketing strategico e del mondo corporate
Flavia Rubino Giuliana Laurita
The Talking Village, Founder The Talking Village, co-Founder
Marketing, P&G Coordinamento internazionale Renault Publicis
FCB, Parigi
Marketing Director, Reckitt Benckiser Greece
Semiotic and motivational Researcher
Global Category Director, Reckitt Benckiser
HQ London Web Strategist ,Fullsix
Baby-Beauty GBU Director, Johnson & Research Director, Osservatorio Social Media,
Johnson Italy OTO Research
Managing Director Added Value Italy Social Media Consultant
Blogger Blogger
3. COSA FACCIAMO?
Offriamo le competenze
professionali, i modelli e
le pratiche per tradurre la
teoria e l’etica del
marketing relazionale in
progetti concreti.
4. Abbiamo sviluppato una expertise peculiare: quella del
progettista strategico e intermediario qualificato di
conversazioni online.
Non “facciamo” social media marketing o internet PR, ma
vera innovazione attraverso la partecipazione e la co-
creazione: social è la nostra stessa essenza, non è un
mezzo di comunicazione.
Per questo la nostra struttura si basa principalmente su
capitali di relazione.
5. Con i nostri clienti identifichiamo gli obiettivi di business
raggiungibili attraverso il dialogo con i consumatori.
Con i nostri progetti, realizzati attraverso il dialogo paritario
tra gli attori coinvolti, i brand producono qualcosa
realmente voluto dalle persone, ed eseguito insieme a loro.
6. Il posizionamento TTV
L’approccio derivante dalle PR
push
tradizionali è quello della
divulgazione: attivare le community
per diffondere un messaggio
BUZZ predefinito, in quanto target.
Mktg TTV invece attiva la co-costruzione del
DIGITAL messaggio, in quanto rilevante. Poi,
PR sono le persone a muovere altre
persone.
SOCIAL MEDIA
target MARKETING consulenti
co-creatori
pull
7. Viviamo di scambi e conversazioni
Ricercare i Sviluppare i segni Azioni e
feelings (Concetto, Prodotto, Comunicazione) Impatto
stimolazione esecuzione
incubazione
insights esperienza
esperienze, emozioni
generazione di idee ottimizzazione
8. COME OPERIAMO?
Svolgiamo monitoraggi qualitativi e/o
quantitativi
Generiamo idee di progetti
Ricerchiamo i tool migliori
Definiamo i KPI
Coinvolgiamo le persone attive in rete nella
definizione delle meccaniche e nella loro
esecuzione
Attiviamo il network e gestiamo l’esecuzione
Misuriamo i KPI
Proponiamo il seguito
11. Indice
Comunicazione collaborativa
Webank, uno storytelling collettivo
Huggies, raccontare la maternità (a teatro e in un libro)
Coop Crescendo, far nascere una community su Facebook
Dash, un progetto di utilità sociale
Ricerca partecipativa ,co-creazione e innovazione
Dash e l’etnografia digitale
Mulino Bianco e i diari delle Spighe
Illy Issimo: la strategia di posizionamento del prodotto
Mister Baby: disegniamo il futuro del brand
Restivoil: come nasce una pubblicità
Cos’è un BRAND VILLAGE?
Nesquik: il primo sito creato con chi lo userà
Carlo Erba: un laboratorio di co-creazione
13. Attraverso un vasto network di utenti attivi della Rete,
sviluppiamo i piani e le meccaniche di comunicazione più
adatti a ciascun tema/network da attivare.
Gli strumenti di conversazione (per es. Facebook e gli altri
SN) vengono utilizzati in funzione delle meccaniche social
concordate con una base di ambassador.
I brand devono essere pronti a condividere: una volta
stabiliti gli obiettivi di comunicazione e le strategie
conversazionali, le meccaniche vengono “prese in carico”
dalle persone stesse.
14. Portare in vita
i valori del brand
CLIENTE: Ogilvy per Webank
Obiettivi
Creare un serbatoio di idee, insight, feeling e
storie, selezionando nel corso del progetti 10
tester per un nuovo conto corrente online.
Meccanica e risultati
Uno storytelling collettivo (37 storyteller, 48
post, 69 commenti), moderato da TTV e
rilanciato sulla pagina FB, dove i protagonisti
della storia parallela di internet e WeBank
raccontano come internet ha cambiato la loro
vita.
10 utenti tra i più attivi e comunicativi sono
diventati tester di WeBank.
http://nl-ser.webank.it/nl/l.jsp?ma.Vq.A.A.A.A
15. Raccontare la Meccanica e risultati
maternità a più mani Un gruppo iniziale di 10 top mamme blogger è stato
messo in contatto da TTV, invitato a raccontare
episodi divertenti e a scrivere insieme il manifesto
CLIENTE: RMG Connect della nuova maternità, da portare poi in scena con una
nota attrice comica.
Obiettivi
L’attrice, la sua autrice, il brand e l’agenzia hanno
Comunicare e riempire di significati
incontrato di persona le blogger iniziatrici.
reali il posizionamento del brand Sul sito Huggies Club altri 46 blog si sono aggiunti
Huggies sulla maternità all’iniziativa.
autentica/imperfetta.
Vincitore del primo premio assoluto IAB MIXX
Huggiesclub.it/mammacheridere
16. con un seguito in
libreria
Obiettivi
Dare un seguito alla relazione iniziata
con “Mamma che ridere”, utilizzandone
i tantissimi materiali
Meccanica
Le 15 blogger iniziatrici del progetto
hanno scritto a più mani un “manuale
di sopravvivenza” per mamme.
Il coordinamento dell’operazione da
parte di TTV è avvenuto attraverso un
gruppo FB riservato, in diretto contatto
con cliente e agenzia.
Il libro “Hai Voluto la carrozzina” è
stato pubblicato a settembre 2011 con
Fabbri.
17. COOP Crescendo e la nascita di
una community
CLIENTE: COOP
Obiettivi
Far conoscere alle consumatrici l’assortimento
Crescendo e le offerte Speciali.
Aprire su FB un canale di servizio e dialogo
diretto con i consumatori, basato sui valori Coop
Risultati
Le persone partecipano alla conversazione su
temi collaterali (libri, educazione, alimentazione)
e chiedono informazioni sui prodotti, la loro
reperibilità, il loro uso. Gli utenti rispondono “al
posto” di Coop, offrono supporto e aiuto a chi
chiede consigli (ES: pannolini lavabili)
.Da un insieme sporadico di persone come quello
che si forma su FB, si è creata la vera e propria
community: tra chi ha domandato e chi ha offerto
supporto si è creata una vera solidarietà.
http://www.facebook.com/crescendocoop
18. Dash “Idee per le mamme”: dare
valore alle persone attive sul territorio
Obiettivi
Portare in vita e rendere credibile il concetto di
“vicinanza alle mamme” del brand, attraverso una
presenza social e un supporto concreto.
Esecuzione
Una ricerca netnografica + un’iniziativa sociale
Per raccogliere e finanziare i progetti delle
associazioni che sostengono la genitorialità..
Redazione del blog e gestione delle relazioni su
Twitter.
La lezione
Valorizzare le idee e le iniziative già esistenti nel
tessuto sociale piuttosto che calare dall’alto le idee
del brand, è il primo passo di una vera relazione.
RISULTATO: A fronte di più di 400 progetti iscritti,
P&G ha raddoppiato (da 15 a 30) i finanziamenti.
http://www.dash.it/Blog.aspx?PageID=34&
20. Secondo il nostro approccio, il ricercatore “parla la
stessa lingua” dei partecipanti - quindi ha una presenza
in rete importante, usa quotidianamente Internet, ne
conosce a fondo codici e dinamiche sociali.
Tutte le persone coinvolte si trovano nello stesso
ambiente e hanno pari dignità e diritto di parola: gli
utenti, l’agenzia, il cliente.
21. La conversazione si svolge online, in modalità asincrona.
I partecipanti possono entrare nell’area di discussione quando
vogliono, prendendosi il tempo di riflettere ed elaborare la loro
opinione.
A una fase di analisi ne segue una di creazione, in cui il pattern è
quello del brainstorming. In questa fase le persone assumono un
atteggiamento di apertura verso gli elementi valutati, perché chiamati
personalmente a migliorarli e a tracciarne il futuro.
Si adotta la prospettiva dello storytelling: attraverso le narrazioni si
ottengono molti più insight di quanti non ne offra la semplice
somministrazione di task.
23. I Diari delle Spighe
CLIENTE: Barilla
Obiettivi
Raccogliere esperienze su un prodotto appena
lanciato per capire i suoi punti di forza, il suo
vissuto, il suo immaginario, attraverso degli
autentici diari esperienziali.
Meccanica e risultati
Il sito Mulino Bianco ha ospitato un blog
multiautore pubblico, a cui hanno contribuito 25
persone tra blogger del network TTV e utenti
registrati al DB Mulino Bianco. Ogni settimana,
per 5 settimane, è stato lanciato un argomento-
task elaborato dall’ufficio ricerche Barilla e
tradotto in linguaggio “conversazionale” da
TTV.
I partecipanti hanno scritto il loro diario
seguendo le tracce dei temi e dando vita a 112
post e più di 200 commenti.
24. Co-Generare una strategia
CLIENTE : Ilko Coffee
Obiettivi
Identificare la strategia di posizionamento e di
comunicazione per un nuovo drink
Modalità: privato
Alcuni appassionati di caffè hanno ricevuto e
usato il prodotto, mentre discutevano in un
blog privato su TTV di tutti gli aspetti della sua
comunicazione: i bisogni, i competitor, il
target, il mondo del prodotto, fino alle
iniziative concrete per intercettare i suoi
potenziali consumatori. L’azienda ne ha tratto
la giusta strategia di comunicazione online e
offline.
25. Capire e rilanciare un’equity
Cliente: Reckitt Benckiser
Obiettivi
Avvicinare Mister Baby alle mamme,
esplorando il vissuto del brand e i possibili
lanci/rilanci futuri
Modalità: Privato
FASE1
Un gruppo di consumatrici si è incontrato
negli uffici dell’azienda per una giornata di
workshop, e ha poi approfondito online (su
TTV) l’immagine della marca, il range di
prodotti, i valori e la sostenibilità dell’offerta
FASE 2
Un brainstorming creativo a Roma, seguito
da una conversazione online su grafica del
logo e del nuovo sito web
26. Partecipare allo sviluppo
di un copy
CLIENTE: Chefaro Pharma
Obiettivi
Sviluppare il nuovo spot per Restivoil,
scegliendo tra storyboard alternativi e rifinendo
la creatività.
Meccanica e Risultati
Conversazione mista online-offline (con focus
groups di controllo): un gruppo di consumatori
con cute sensibile è stato invitato a condividere
tutti gli step di sviluppo del copy, dal concetto,
allo storyboard fino al Link Test e allo
shooting., a cui sono stati invitati.
Dopo la messa in onda il blog è diventato
pubblico , e il brand ha raggiunto la leadership
nel canale farmacia.
28. Crediamo nell’innovazione collaborativa. Coinvolgiamo
direttamente le persone interessate allo sviluppo di un
prodotto o di una campagna.
Spieghiamo loro le fasi operative del progetto, usando un
linguaggio tecnico-divulgativo.
Dopo una fase di condivisione del background e di analisi
delle informazioni disponibili, sollecitiamo il loro input
consulenziale e creativo.
29. SCENE
Il Brand Village di TTV è un prodotto finalista al Premio Nazionale per
l’innovazione nei Servizi di Confcommercio, 2011
30. Cos’è e come funziona il Brand Village
Il Brand Village è una community attiva in modo continuativo in un spazio digitale, che
funziona come un laboratorio permanente di ideazione.
Si svolge su una piattaforma modulare, powered by TTV, e si basa su una varietà di
esperienze interattive, che combinano task specifici e feedback spontanei.
Viene preparato un reporting mensile sulle evidenze principali, con possibilità di ottenere
“pulse” più ravvicinati.
Oltre alle tecnologie sociali e al piano di contenuti della conversazione, in questa
metodologia è determinante la tipologia di partecipanti: lead users, early adopters, ovvero
profili critici e sperimentatori, un vero pool creativo che affianca l'azienda.
Gli incentivi per i partecipanti possono essere
- Materiali: Omaggi, vantaggi, eventi o servizi speciali per gli iscritti
- Immateriali: ringraziamenti del team, gratifiche, coinvolgimento e possibilità di
partecipare alle iniziative di marketing dell’azienda (per es. uno shooting)
31. La struttura di un Village
La piattaforma consente di
organizzare diversi argomenti
con diversi strumenti: forum,
blog, allegati.
1.Area istituzionale del progetto
2. Agenda: calendario tasks ed
eventi
3. Blog: storie, personaggi,
domande, approfondimenti
4. Laboratori di idee (forum)
•concetti e altri materiali di
stimolo
•bacheca/conversazione libera
5. Risorse: link interessanti e
fonti di “ispirazione”
32. Un cantiere online per Nesquik
CLIENTE: Now Available per Nestle’
Obiettivi
Ri-Progettare insieme a una community di
utenti l’area del Sito Nesquik dedicata ai
genitori:“il primo sito creato con chi lo
userà”
Meccanica e risultati
In modalità pubblica, apertura sequenziale
delle aree di conversazione.
Dopo 8 settimane:
- 70 conversazioni attive
- 212 commenti
Report di sintesi e incontro-briefing finale
degli iscritti negli uffici dell’azienda.
Saicomemeloimmagino.it
33. Un Lab per un sito OTC
CLIENTE: Johnson&Johnson
Obiettivi
Sviluppare il sito Carlo Erba nell’ambito del
riposizionamento e del restyling del brand, in
modo da conciliare l’equity del brand con gli
obiettivi degli utenti in Rete.
Meccanica e risultati
Dopo una fase di osservazione qualitativa
delle conversazioni in materia di
automedicazione, circa 30 utenti hanno
interagito con l’agenzia e il brand in un’area
riservata, ad invito, dove sono stati condivisi
la storia del brand e i suoi obiettivi. Il
risultato è stato un piano di contenuti e un
brief grafico, che il brand ha pienamente
rispettato.
34. Cosa pensano i partecipanti ai progetti TTV
Ho sempre considerato il "dialogo con il target" una priorità, mai abbastanza soddisfatta
dalle aziende. Testare sul campo la voglia delle persone di esprimersi, con intelligenza e
profondità, conferma ciò in cui credo.
POTER LEGGERE I COMMENTI DEGLI ALTRI, E RILANCIARE LA CONVERSAZIONE ANCHE A
DISTANZA DI GIORNI, RISOLVE IL PROBLEMA DI NON TROVARSI NELLA STESSA STANZA.
ANZI, SICURAMENTE GLI SPUNTI CHE EMERGONO SONO ANCORA PIU' INTERESSANTI,
VISTO CHE VENGONO LASCIATI A RIPOSARE/SEDIMENTARE, PRIMA DI ESSERE RIPRESI.
le fasi che trovo più interessanti sono il background e i contenuti. perché sono
quelle dove si sviluppa il confronto con le idee degli altri, con le idee proprie, le si
motiva all'interno di storie, profili e linguaggi diversi. è di solito per me un bel
momento di formazione e crescita
Esperienza interessante perché nuova, non prevedibile, tutta da esplorare. Da consumatore mi
sono immaginato di poter contribuire al miglioramento di un marchio più o meno conosciuto.
Indirettamente, dunque, anche di migliorare la mia vita in veste di consumatore. L'esperienza
mi ha stimolato a riflettere su come mi comporto da consumatore.