1. La donazione degli organi da vivente
gpsegoloni
Dipt. Scienze Mediche -SCU Nefrologia Dialisi Trapianto
( Dir Prof L. Biancone) -AOU Città della Salute e della
Scienza- Torino
rene
Fegato
Polmone
Pancreas
3. Trapianto da
Donatore Deceduto
Trapianto da
Donatore Vivente
Aumento delle
potenzialità di
trapianto
No lista di attesa
Prima della dialisi
Sicurezza Donatore
Migliori risultati
…………………
12. Aumento delle potenzialità
di trapianto
Migliori risultati
No lista di attesa
Prima della dialisi
Sicurezza Donatore
13.
14. …… che il trapianto renale da
donatore vivente dia migliori risultati
• ……nei donatori
apparentati dove
esiste una
compatibilità genetica
di un 1 o 2 aplotipi
…..
• Più difficile è prendere
atto dei migliori risultati
nei non apparentati
dove nella
maggioranza dei casi la
compatibilità è inferiore
( assente) rispetto ai
quella utilizzata nei
trapianti da donatore
deceduto
...è esattamente quello
che ci aspettiamo….
15.
16. …… che il trapianto renale da
donatore vivente dia migliori risultati
• nei donatori
apparentati dove
esiste una
compatibilità genetica
di un 1 o 2 aplotipi
…..
• Più difficile è prendere
atto dei migliori
risultati nei non
apparentati dove
nella maggioranza dei
casi la compatibilità è
inferiore ( assente)
rispetto a quella
utilizzata nei trapianti
da donatore deceduto
20. Factors affecting graft and patient survival after live
donor transplantation in UK S.V Fuggle et al Transplantation
2010;89: 6, 694
• UK Transplant Registry :3142 first adult
kidney transplants from living donors
performed between 2000 and 2007
71 % genetically
Related
6% two HLA B MM
5% two HLA DR MM
29 % unrelated
57% two HLA B MM
43% two HLA DR MM
22. Trapianto da
donatori viventi
non apparentati
Risultati superiori
Rispetto a…
Trapianti da donatore
deceduto con variabile
compatibilità HLA
Fattori
Di
compensazione
23. Fattori favorenti di per sé il
trapianto da donatore vivente
• (stato di “salute renale” del donatore vivente)
minor durata/assenza della fase dialitica
assenza del “cytokines storm” correlato
alla morte cerebrale
ridotta ischemia fredda
minor rischio di DGF
24.
25.
26. Fattori favorenti di per sé il
trapianto da donatore vivente
• minor durata/assenza della fase
dialitica
• assenza del “cytokines storm”
correlato alla morte cerebrale
• minor rischio di DGF
• ridotta ischemia fredda
27. Cadaver versus living donor kidneys: Impact of donor
factors on antigen induction before transplantation
DICKEN D.H. KOO, KENNETH I. WELSH, ANDRIEW J. MCLAREN, JUSTIN A. ROAKE,
PETER J. MORRIS, and SUSAN V. FUGGLE
ney International 1999,56:1551-1559
E-selectine
Recruitment of
WC
Up-regulated
during allograft
rejection
Living
donor Cadaver
donor
65 CAD Tx
29 LDTx
P < 0.00001
28. Cadaver versus living donor kidneys: Impact of donor factors on antigen
induction before transplantation DICKEN D.H. KOO, KENNETH I. WELSH, ANDRIEW J.
MCLAREN, JUSTIN A. ROAKE, PETER J. MORRIS, and SUSAN V. FUGGLE
ney International 1999,56:1551-1559
66% 62%
48 %
77 %
7% 7%
65 CAD Tx
29 LDTx
29. Fattori favorenti di per sé il
trapianto da donatore vivente
• minor durata/assenza della fase
dialitica
• assenza del “cytokines storm”
correlato alla morte cerebrale
• ridotta ischemia fredda
• minor rischio di DGF
30.
31. Major effects of delayed graft function and cold ischemia
time on renal allograft survival Quiroga I et al NDT
2006;6:1689
Cold ischemia is a major determinant of acute rejection
and renal graft survival in the modern era of
immunosuppression D. Mikhalski et a Transplantation
2008;85. 7s
32. Fig. 1. Effect of DGF on renal graft survival.
Graft survival is censored for death
Quiroga I et al NDT 2006;6:1689
33. Incidence (%) of DGF
Authors Deceased Living
Quiroga I 2006 (518) 31
Parzanese I 2006(143) 22,3
Mikhalski D 2008 (611) 16,2
Torino (1196) 26,8 7
Gorgulu N 2010 (56) 0-10
Garcia Gasset 2005 7
Yoon HE 2009 ( 445) 1,9
34. Sono quindi molti i fattori ben documentati,
tralasciando ovviamente il dato fondamentale
di una miglior qualità biologica in generale ,
che giustificano i migliori risultati ottenuti con il
donatore vivente rispetto a quelli da donatore
deceduto
36. Trapianto Renale
da donatore apparentato
Trapianto renale fra individui
emotivamente correlati
Primo trapianto di renePrimo trapianto di rene
tra gemelli omozigoti . 1954tra gemelli omozigoti . 1954
Trapianti
“tradizionali”
41. CROSS OVER
CENTRO TRAPIANTI DATA TRAPIANTO N°
TRAPIANTI
PISA 2005 3
PISA 2007 2
PISA 2010 2
PISA 2011 2
SIENA 2011 2
SIENA 2012 2
SIENA 2013 2
TOTALE TRAPIANTI 15
44 Copie in lista di attesa
(gia studiate)
Vicenza 1
Siena 11
Pisa 32 by courtesy of CNT
44. American Journal of Transplantation
Volume 3, Issue 2, pages 203–213, February 2003
Contrary to our medical community's fears, there are a significant
number of psychologically stable, altruistically motivated individuals
who want to donate a kidney anonymously to a stranger, and seek
no material compensation in return. The evidence is sufficiently
compelling to consider developing LAD programs nationally and
internationally. This is especially true for Canadian and European
programs, which have been more reticent about LADs than their
American counterparts,
The Living Anonymous Kidney Donor: Lunatic or
Saint?
Antonia J. Z. Henderson, Monica A. Landolt, Michael F. et al
Conclusion
45. Good Samaritan Kidney Donation P.E Morrisey et
al Transplantation 2005;80:1369
trapianti da LD eseguiti
fra il 1999 - 2005
204
Da GSD 18 (9%)
Donne 83 %
Caucasiche 94 %
Eta media (anni) 43 ± 12 ( 21 – 57)
Good Samaritan Donor
46. Journal of Renal Care
Volume 40, Issue 2, pages 96–98, June 2014
47.
48. Ethical issues with Nondirected(“Good Samaritan”) Kiney Donation
for Transplantation C.Petrini Transpant Proc. 2011,43,988
49.
50. Nel 30 % c.a delle proposte di donazione da
vivente è presente una incompatibilità ABO
che rende impraticabile il trapianto con le
metodologie standard
56. Trapianto di fegato da
Donatore vIvente (LDLT)
problematiche etiche
per quanto concerne
il donatore
dibattiti aperti
sui vantaggi per il
ricevente
57.
58.
59.
60. Comparing Living Donor and Deceased Donor
Liver Transplant: A Matched National Analysis from 2007-2012
Richard S. Hoehn, Gregory C. Wilson , Koffi Wima et al
2014
14.282 DDLT ( 62 centri) vs 715 LDLT (35 centri)
………………………………………
61. Living donor liver transplantation
versus deceased donor liver
transplantation for hepatocellular
carcinoma: Comparable survival
and recurrence Sandhu L,Sandroussi C
, Giuba et al
Vol 18 (3),2012,p315-22
287 DDLT vs 58 LDLT 50 DDLT vs 166 LDLT
62. Does living donation have advantages
over deceased donation in liver transplantation?
Toshimi Kaido and Shinji Uemoto
63. Panocchia N, Bossola M, Silvestri P, et al
. 2013;45(7):2601-3
Ethical evaluation of risk related to living donor
transplantation programs
……………….
64. Preparing for the inevitable: The death of a living
liver donor
Charles Miller1, Martin L. Smith2, Masato Fujiki1, et al
Volume 19, Issue 6, pages
656–660, June 2013
Living donor liver transplantation (LDLT) is associated
with a low but finite and well documented risk of donor
morbidity and mortality, so organizations and individuals
involved in this activity must accept the fact that a donor
death is a question of when and nor if
65. Living-Donor Liver Transplantation: Donor Selection Criteria and
Postoperative Outcomes. A Single-Center Experience With a 10-
Year Follow-up
Lauterio A, Poli C, Cusumano C, Di Sandro S, Tripepi M, Mangoni I,
Mihaylov P, Concone G, Giacomoni A, De Carlis LG
2013 Sep;45(7):2680-3
80 LDLT ( 2001-12) 0% mortalità
Conclusion . LDLT is a safe and feasible modality to
alleviate the cadaveric donor shortage: The efficacy of this
procedure is similar to that with deceased donor
66. Pushing the envelope: living donor pancreas
transplantation. Sutherland, David E.R.a,b; Radosevich,
Current Opinion in Organ TransplantationVol. 17(1); 2012,106–11
Laparoscopic and robotic donor pancreatectomy for living
donor pancreas and pancreas–kidney transplantation
J.Oberholzer, I. Tzvetanov, A.Mele and E.Benedetti*
17, 2, 97–100, 2010
Segmental live donor pancreas transplantation: review
and critique of rationale, outcomes, and current
recommendations U.Boggi, G. Amorese, P. Marchetti and
F.Mosca
25, 1, 4–12, 2011
160 LDPT 1977-
2012 di cui 125 a
Minneapolis
67. Update on living-donor lobar lung transplantation
Hiroshi Date
Current Opinion in Organ Transplantation
Issue: Volume 16(5), October 2011, p 453–457
…..Al 2011
c.a. 400 LDLLTs , negli ultimi 2 anni quasi tutti in Giappone
sopravvivenza a 5 anni 74,6% ( 88,8% Hiroshi)
Conclusion : LDLLT can be performed for various lung diseases and
appears to provide similar or better survival than cadaveric lung
transplantation
68. quota 1500m, la Cruz de Ferro
impossibilità di programmazione
ristretti tempi di azione
donatore ” difficile”
ricevente “con imprevisti”
……….
Trapianto renale da donatore
deceduto
Trapianto renale da
donatore vivente
69. Tenere conto delle esigenze logistiche-lavorative del
donatore che può anche abitare in un altra città , nazione,
….. etc
Organizzare i suoi esami
Valutarne le motivazioni
Fargli accettare
l’eventuale in- idoneità
Garantirne il follow
up successivo
Sostenerlo in caso di insuccesso
70.
71.
72. conclusioni
• Il trapianto da donatore vivente in ambito di
organi solidi rappresenta , da un punto vista
concettuale ,una possibilità che riguarda rene,
fegato , pancreas e polmone.
• Sul piano clinico tuttavia il rapporto
costo(rischio) / beneficio, è estremamente
diverso da organo ad organo e privilegia per
questa opzione il rene ,in primis, e
marginalmente il fegato
73. • Nel caso del rene:
sul piano organizzativo, il trapianto da vivente
rappresenta una risorsa strategica per ridurre
un divario fra richiesta/offerta che il trapianto
da donatore deceduto non è in grado,
realisticamente ,di risolvere
sul piano clinico garantisce i migliori risultati in
termini di outcomes
74. • Nel caso del fegato .
trova le più frequenti indicazioni, con
eccellenti risultati, in ambito pediatrico. Viene
proposto in caso di HCC ed è risorsa
importante nel mondo Asiatico.
Il rischio clinico del donatore richiede, tuttavia,
da un punto di vista etico una valutazione
molto ponderata, dal punto di vista clinico
una motivazione solida.