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IL TARGET COSTING
IL TARGET COSTING

Il target costing è una metodologia per ridurre i costi di un
prodotto in base a un obiettivo desiderato, lungo il suo intero
ciclo di vita attraverso la collaborazione delle funzioni di
produzione, tecnologia, R&S, marketing e contabilità.
L’obiettivo è il costo stimato per un bene (o servizio) che i
clienti potenziali saranno disposti a pagare.
IL TARGET COSTING



  Metodi tradizionali                       Target Costing

Definizione caratteristiche prodotto   Definizione caratteristiche prodotto


       Progettazione tecnica               Prezzo.profitto-volumi




          Stima dei costi                       Target cost



              profitto                     Progettazione tecnica



              prezzo
IL TARGET COSTING


                          Metodi tradizionali               Target Costing
Oggetto                    Costi produzione, standard   Costi ciclo di vita
                           budget esistenti
Prodotti                   Esistenti                    Futuri
Considerazioni di          Non fanno parte del cost     Guidano il cost planning
mercato                    planning
Relazioni prezzo costo     Il costo determina il        Il prezzo determina il
                           prezzo                       costo
Focus sul controllo dei    Sprechi e inefficienze       Progettazione e design
costi
Input a controllo dei      Efficienza interna           Cliente
costi
Responsabile controllo     Controller                   Team interfunzionali
costi
Fornitori                  Coinvolti dopo la            Coinvolti dall’inizio
                           progettazione
Oggetto della              Prezzo iniziale pagato dal   Costo della proprietà del
minimizzazione             cliente                      cliente
Catena del valore          Poco o non coinvolta         Coinvolta dall’inizio
IL TARGET COSTING


I SEI PRINCIPI CHIAVE


Il prezzo determina i costi
Focus sul cliente
Focus su fasi di progettazione/ sviluppo di prodotto e processo
Team interfunzionali
Dimuinuzione dei costi lungo tutto il ciclo di vita
Diminuzione dei costi lungo tutta la catena del valore
IL TARGET COSTING
IL TARGET COSTING
Lo sviluppo del target costing richiede le seguenti quattro fasi:
Fase 1. sviluppare un prodotto che soddisfi i bisogni dei
clienti potenziali;
Fase 2. scegliere un prezzo obiettivo basato sulle percezioni
della clientela sul valore del prodotto, sul prezzo che la
concorrenza applica e su un reddito operativo unitario obiettivo
Fase 3. determinare un costo obiettivo unitario sottraendo dal
prezzo obiettivo il reddito operativo unitario obiettivo;
Fase 4. attuare tecniche di analisi del valore per raggiungere i
costi obiettivo. Con l'analisi del valore si attua una valutazione
sistematica di tutti gli aspetti delle funzioni aziendali allo scopo
di ridurre i costi e contemporaneamente soddisfare i bisogni del
cliente; da questa analisi possono scaturire miglioramenti nella
progettazione del prodotto, modifiche nelle specifiche dei
materiali o cambiamenti nelle procedure dei processi.
SVILUPPARE UN PRODOTTO CHE SODDISFI I
              BISOGNI POTENZIALI
RICERCHE DI
 MERCATO                         PREZZO DI
                                 MERCATO

              COMPRENSIONE
                 CLIENTI
  ANALISI                                    TARGET COST
CONCORRENZA
              DEF SPECIFICHE
                PRODOTTO
                                 PROFITTO
                                 RICHIESTO




                               QUOTA MERCATO
                                 OBIETTIVO
SCEGLIERE UN COSTO OBIETTIVO

 si possono distinguere due metodi:

 1. Trarre il target cost dalla pianificazione economico-
 finanziarie. In tal modo il target cost consegue dalla
 pianificazione delle vendite e dei risultati economici. Tale
 metodo non impiega alcun dato proveniente
 dai livelli direzionali più bassi, caratterizandosi come un
 metodo top-down.




TARGET COST     =      PREZZO       -      PROFITTO
SCEGLIERE UN COSTO OBIETTIVO


2. Trarre il target cost dalla pianificazione tecnica. Per questa
via i tecnici stimano i target cost in funzione del livello corrente
di competenze e di esperienze e della disponibilità degli impianti
di produzione.
Può essere quindi definito come un metodo bottom-up.




    TARGET COST    =      ALLOWABLE
                             COST
                                         -       COSTO
                                                STIMATO
SCEGLIERE UN COSTO OBIETTIVO
     ELEMENTI         CORRENTEMENTE         OBIETTIVO DI COSTO
                        OTTENIBILE
                    TOTALE      PER         TOTALE      PER
                             PRODOTTO                PRODOTTO
 COSTO LAVORO
 Lavoro diretto
 Lavoro indiretto
 Amministrativi

 nr prodotti per            Prodotti-Uomo            Prodotti-Uomo
 lavoratore
 COSTI DI
 TRASFORMAZIONE
 Salari
 Forza motrice
 Utensileria
 Acquisti
 Difettosità
 Totale

 COSTI FISSI
 Manutenzione
 Amministrativi
 Totale

 COSTI DEGLI
 IMPIANTI
 Ammortamenti
 Assicurazioni
 Manutenzioni

 COSTO
 LAVORAZIONI
 ESTERNE
SCEGLIERE UN COSTO OBIETTIVO
CONSEGUIRE IL TARGET COST


In genere i target cost vengono perseguiti definendo i costi
obiettivo come dei costi standard.
Nel conseguimento del Target cost vengono usate alcune
tecniche:
        TQM

       Just in time

       Analisi del valore
CONSEGUIRE IL TARGET COST

                           PROGETTAZIONE
GAP INIZIALE                                                 PRODUZIONE
                               COSTI


                                  VALUE
                               ENGENEERING
STIMA INIZIALE



            STIMA     DESIGN PRODOTTO        STIMA TARGET    SPECIFICHE DI
           COST GAP       PROCESSO               COST         PRODUZIONE


 CONFRONTO
   CON TC                      ANALISI DEI                  MIGLIORAMENTO
                                 COSTI                         CONTINUO




                                                                COSTO
                                                              EFFETTIVO
IL TARGET COSTING

Consideriamo l'esempio di un azienda che chiameremo European
Computer. La European produce due marche di personal computer (PC) -
Scrivania e Futuro. Il PC Scrivania costituisce la punta di diamante della
linea di prodotti della European, essendo dotato di un microprocessore
Pentium, ed è un PC venduto per mezzo di concessionari a grandi aziende.
La nostra analisi prende in esame il problema della fissazione del prezzo per
il Futuro, un computer dotato di un processore 486 DX meno potente,
venduto per mezzo di cataloghi e rivenditori della grande distribuzione a
consumatori individuali e piccole aziende. Nel suo sistema contabile la
European ha tre categorie di costi industriali diretti (materiali diretti,
manodopera industriale diretta e costi dei macchinari diretti) e tre
aggregazioni di costo industriale indiretto (ordinazione e ricevimento
materiali, test e ispezioni e ri-lavorazioni). I costi dei macchinari sono
considerati diretti in quanto Futuro è fabbricato in impianti che sono usati
esclusivamente per la sua produzione.
IL TARGET COSTING

  Futuro ha un costo di 2.730,667 euro così calcolato

• costi dei materiali diretti               • 144.000.000.000   • 960.000
• costi manodopera diretta                  • 18.000.000.000    • 120.000
• costi diretti dei macchinari              • 22.800.000.000    • 152.000
• costi generali di produzione              • 208.800.000.000   • 1.392.000
• costo del venduto                         • 393.600.000.000   • 2.624.000
• costi di ricerca e sviluppo                • 4.800.000.000     • 32.000
• costi di progettazione di prodotti e       • 5.000.000.000     • 33.333
    processi
• costi di marketing                         • 3.000.000.000     • 20.000
• costi di distribuzione                     • 2.200.000.000     • 14.667
• costi del servizio al cliente              • 1.000.000.000     • 6.667
• costi operativi                           • 16.000.000.000    • 106.667
• costi pieni di prodotto                   • 409.600.000.000   • 2.730.667
• Reddito operativo                         • 10.400.000.000     • 69.333
IL TARGET COSTING
Futuro viene messo sul mercato a un prezzo di 2.800,000
Si decide di ri-programmare il costo del prodotto. Le fasi da seguire sono

         Fase 1. Programmazione del prodotto Futuro; l'azienda è pienamente
         consapevole della forte concorrenza sul prezzo da parte di molti
         concorrenti.
         Fase 2. Definizione del prezzo obiettivo di Futuro. European si aspetta
         che la concorrenza abbassi i prezzi dei PC che competono con Futuro del
         15%. La direzione di European ritiene di dover rispondere in modo
         aggressivo riducendo il prezzo di Futuro del 20%, da 2.800,000 a
         2.300,000.
         A questo prezzo il responsabile del marketing prevede un incremento
         nelle vendite annuali da 150.000 a 200.000 unità.
         Fase 3. Determinazione del costo obiettivo di Futuro: la direzione di
         European pretende un reddito operativo dai ricavi di vendita del 10%.
IL TARGET COSTING



                                        Nr                  Importo           Totale
Totale obiettivo ricavi vendite       200.000       X        2.300.000   = 460.000.000.000
Totale obiettivo reddito               10%          X 2.300.000          = 46.000.000.000
operativo
Obiettivo reddito operativo        46.000.000.000       :    200.000      =     230.000
unitario
Costo obiettivo per unità            2.300.000      -         230.000       = 2.070.000
Costo pieno attuale               409.600.000.000
costo unitario attuale               2.730.667
IL TARGET COSTING

Fase 4. Applicazione dell'analisi del valore per Futuro.
         Un elemento importante per il valore di progettazione in European
         consiste nella determinazione del tipo di modello base di PC che
         soddisferà i bisogni della clientela potenziale. Per esempio, l'attuale
         progetto di Futuro fornisce diversi vantaggi che possono consentire
         al PC di lavorare più rapidamente e di operare calcoli in modo più
         veloce. Esso comprende anche particolari caratteristiche audio. Un
         primo passo essenziale nel processo di value engineering è di
         valutare se i clienti potenziali saranno disponibili a pagare per queste
         caratteristiche del prodotto. I dati rilevati dalla clientela indicano che
         i clienti non danno valore a queste prestazioni particolari. Si procede
         quindi mediante team interfunzionali, di cui fanno parte manager del
         marketing, progettisti, ingegneri della produzione e supervisori della
         produzione per avere suggerimenti per i miglioramenti del progetto e
         le modifiche del processo. I responsabili della contabilità dei costi
         stimano quindi i risparmi di costo che risulterebbero dai
         cambiamenti proposti.
IL TARGET COSTING

Nell'analisi del valore si distingue tra attività e costi a valore
aggiunto e non a valore aggiunto. Un costo a valore aggiunto è un
costo che un cliente percepisce come incremento di utilità ad un
prodotto o servizio. La determinazione dei costi a valore aggiunto
richiede l'identificazione degli attributi che un cliente percepisce
importanti. Per il Futuro questi attributi comprendono le prestazioni
del PC e il suo prezzo. Le attività che si svolgono all'interno
dell'azienda (come la linea di produzione) influenzano gli attributi
valutati dal cliente; nell'azienda si valuta se ogni attività aggiunga o
meno valore. Le attività ed i relativi costi non ricadono sempre in
modo netto all'interno delle categorie "a valore aggiunto" e "non a
valore aggiunto"; alcuni costi si collocano in un'area grigia
intermedia, e includono componenti sia a valore aggiunto che non a
valore aggiunto.
IL TARGET COSTING
Il team di lavoro decide di concentrarsi sulla progettazione per
ridurre i costi del prodotto; l'obiettivo è quello di progettare una
macchina di elevata qualità e affidabilità con minori
prestazioni, in grado di soddisfare le aspettative di prezzo dei
clienti e raggiungere il costo obiettivo.
Viene deciso di sopprimere il prodotto Futuro e si progetta il
Futuro II.
Futuro II contiene un minor numero di componenti ed è più
semplice da produrre e testare.
La tabella seguente mette a confronto le due tipologie di costo
dei prodotti:
IL TARGET COSTING
                                   Futuro      Futuro II   note

Costi diretti di produzione

Costi dei materiali diretti        960.000     850.000     Il progetto di Futuro II prevede l'impiego
                                                           di un circuito stampato semplificato, meno
                                                           componenti e nessuna prestazione audio

Costi manodopera diretta           120.000     90.000      Il   progetto    prevede    meno        tempo     di
                                                           assemblaggio

Costi         diretti         d e i 152.000    114.000     I    costi   degli   impianti    sono     fissi   a
macchinari                                                 22.800.000.000. European può             usare la
                                                           capacità     degli    impianti    per   produrre
                                                           200.000 unità di Futuro II. I costi per unità
                                                           saranno di 22.800.000.000./ 200.000

C o s t i     ge ne r a l i   di
produzione

Numero di ordini                   22.500      21.250      European emetterà 50 ordini per ciascuno
                                                           dei 425 componenti di FuturoII. Il totale
                                                           degli ordini per Futuro II sarà 425X50

Ore di test                        4.500.000   3.000.000   Futuro II è più         facile    da    testare   e
                                                           richiederà     15 o re di t est per unità Il
                                                           numero totale di ore di test attese e 15X
                                                           200.000

Unità rilavorate                   12.000      13.000      Futuro avrà un         tasso di    rilavorazione
                                                           inferiore, pari al 6,5 % perché è più facile
                                                           da produrre le unità rilavorate saranno pari
                                                           a 6,5 % X200.000
IL TARGET COSTING

      Costi industriali di FuturoII:
•                              • Costi stimati per     • Costi unitari • C o s t i
                                  200.000 unità            futuroII        unitari
                                                                           futuro
•   Costi diretti di produzione  •                     •               •
•   Costi dei materiali diretti    • 170.000.000.000     • 850.000       • 960.000
•   Costi manodopera diretta        • 18.000.000.000      • 90.000       • 120.000
•   Costi diretti dei macchinari    • 22.800.000.000     • 114.000       • 152.000
•   Costi diretti di produzione      210.800.000.000       1.054.000       1.232.000
•   Costi generali di produzione •                     •               •
•   Costi di ordinazione e           • 3.400.000.000       • 17.000        • 24.000
     accettazione materiali
•   Costi di prova e ispezioni      • 12.000.000.000       • 60.000        • 120.000
•   Costi di rilavorazioni           • 2.600.000.000       • 12.000         • 16.000
•   Costi generali di produzione      18.000.000.000         89.000         160.000
•   Totale costi di produzione       228.800.000.000       1.143.000       1.392.000
IL TARGET COSTING

      Il conto economico di FuturoII:
•                                   • Totale                 • Unitario

•   Ricavi                               • 460.000.000.000           • 2.300.000
•   Costo del venduto                            •                        •
•   Costi dei materiali diretti          • 170.000.000.000            • 850.000
•   Costi manodopera diretta              • 18.000.000.000             • 90.000
•   Costi diretti macchinari              • 22.800.000.000            • 114.000
•   Costi generali di produzione          18.000.000.000                89.000
•   Costo del venduto                     228.800.000.000             1.143.000
•   Costi operativi
•   Costi di ricerca e sviluppo            8.000.000.000                40.000
•   Costi di progettazione                12.000.000.000                60.000
•   Costi di marketing                    36.000.000.000               180.000
•   Costi di distribuzione                 1.000.000.000                5.000
•   Costi servizio al cliente              6.000.000.000                30.000
•   Costi operativi                       63.000.000.000               315.000
•   Costi pieni                           291.800.000.000             1.458.000
•   Reddito operativo                     168.200.000.000              842.000
IL CASO DELTA

L'impresa Delta ricevette dalla Beta Corporation un ordine per una parte componente
automobilistica, denominata prodotto "A". L'ordinAtivo si riferiva a 100 unità del prodotto. In
base alla proposta della Beta Corp., il prezzo unitario sarebbe stato pari a 143.000 Yen.
(L'obiettivo di
reddività delle vendite (ROS) della Delta era del 20 percento, pari dunque a 28.600 al pezzo.
Venne così definito un costo accettabile (allowable cost) di 114.400 (pari cioè alla differenza tra
prezzo e
obiettivo di redditività delle vendite). Dato che l'ordinativo riguardava 100 unità il costo
accettabile totale sarebbe stato 11.440.400.

// drìfting cost

Venne successivamente determinato il drifting cost (costo correntemente conseguibile). In primo
luogo con la definizione degli elementi di costo che dovevano essere considerati, quali costi
variabili o fissi, e delle metodologie di calcolo dei coefficienti di ripartizione. È in questa fase
che venne preso in considerazione l'effetto sui costi del volume di produzione pianificato. Fu
quindi preparato un piano di produzione per
i sei mesi successivi. In base ad esso i tecnici stabilirono che il drifting cost ammontava a
125.000 per unità di prodotto, per un totale di 12.500.000.
IL CASO DELTA

IL TARGET COST
Passo successivo fu la determinazione del target cost. I responsabili di produzione analizzarono una ad
una le potenziali aree di difficoltà con l'aiuto dei capi-squadra.
Il loro obiettivo era quello di compiere ogni sforzo per ridurre il drifting cost totale al livello degli
allowable cost. Tale obiettivo di riduzione poteva essere espresso quindi come diffrenza tra i due, pari
a 1.060.000. Si ottenne l'azzeramento di tale differenza, modificando progressivamente il drifting cost
per mezzo di metodologie di cost-engineering, quali la Value Engineering (VE). Nel corso di questo
processo si potevano evidenziare:

* la proposta di piani di modificazione da parte dei gruppi coinvolti;
* la sostituzione dei precedenti valori di costo, con nuovi e più bassi valori;
* la revisione dei valori di drifting cost;
* (L'ideazione di meccanismi di incentivazione per i responsabili di produzione.

Vennero cosi identificate una serie di aree di potenziale problematicità. La Delta si concentrò sulle
seguenti aree di rilievo:

* la riduzione del livello di difettosità del prodotto;

* la riduzione dei costi di utensileria.
IL CASO DELTA



Ciascuna di queste due aree viene qui esaminata.

* La riduzione del livello di difettosità del prodotto
II tasso di difettosità riscontrato in passato presso la Delta era pari al 2,64 percento. L'obiettivo era
di ridurre i costi grazie alla riduzione della difettosità sino al livello zero. In risposta alle
sollecitazioni dei responsabili della produzione, i capi squadra proposero numerose iniziative per
migliorare il livello di difettosità.

A prima vista la maggior parte di questi suggerimenti apparvero ai responsabili della produzione
inattuabili. Tuttavia gli stessi capi-squadra riuscirono ad imporre tali indicazioni ed in ultima
analisi ad attuarle con successo, come parte del più vasto complesso di attività volte al
perseguimento del TQC. II risultato fu la riduzione del livello-obiettivo di difettosità allo 0,23
percento: grazie a queste sole azioni la Delta fu cosi in grado di contenere il prezzo di 325.000.
IL CASO DELTA

La riduzione dei costi di utensilerìa

Per la fabbricazione del prodotto A venivano utilizzate 45 tipologie di utensili, tutte assai
costose. Molti fra i responsabili della produzione suggerirono quindi possibili azioni per ridurre i
costi di utensileria. Un apposito comitato si incaricò di esaminare il problema. Partecipavano a
tale comitato capi-squadra, progettisti di processo, sviluppatori del prodotto, operatori delle
funzioni approvvigionamento e manutenzione e responsabili del cost management. I risultati
della VE furono presentati a tutti i mèmbri del comitato. Si pervenne alla conclusione che si
sarebbe potuto ridurre a 30 il numero degli utensili utilizzati senza alcun compromesso nella
qualità del prodotto. Inoltre si sarebbe potuto impiegare un'utensileria meno costosa pur
soddisfacendo le esigenze dei clienti.La riduzione netta dei costi risultante da questi
cambiamenti ammontava a 322.000.
Per mezzo di altre analisi condotte in altre aree, la Delta stabili che le riduzioni di costo
ulteriormente conseguibili ammontavano a 161.000. Il risultato finale delle azioni di
contenimento dei costi attuate nella fase di progettazione ammontava a:

325.000 per la riduzione della difettosità
322.000 per i costi di utensileria
161.000 altre aree di intervento
808.000 totale
IL CASO DELTA


Secondo queste valutazioni il target cost venne stabilito nella misura di 11.692.000 (pari cioè a
12.500.000 - 808.000), entità che venne approvata dai vertici direzionali. Il complesso delle azioni
compiute ed iloro risultati vennero esposti ai responsabili commerciali con la richiesta di esaminare la
possibilità di negoziare un più alto prezzo per il prodotto.

Sulla base del lavoro svolto e dell'aspettativa che il prodotto A sarebbe stato fabbricato ad un costo
contenuto, e cosi razionalmente giustificato, la Beta Corp. accolse la richiesta di elevare il prezzo
unitario del prodotto nella misura di 2.520.

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Target costing

  • 2. IL TARGET COSTING Il target costing è una metodologia per ridurre i costi di un prodotto in base a un obiettivo desiderato, lungo il suo intero ciclo di vita attraverso la collaborazione delle funzioni di produzione, tecnologia, R&S, marketing e contabilità. L’obiettivo è il costo stimato per un bene (o servizio) che i clienti potenziali saranno disposti a pagare.
  • 3. IL TARGET COSTING Metodi tradizionali Target Costing Definizione caratteristiche prodotto Definizione caratteristiche prodotto Progettazione tecnica Prezzo.profitto-volumi Stima dei costi Target cost profitto Progettazione tecnica prezzo
  • 4. IL TARGET COSTING Metodi tradizionali Target Costing Oggetto Costi produzione, standard Costi ciclo di vita budget esistenti Prodotti Esistenti Futuri Considerazioni di Non fanno parte del cost Guidano il cost planning mercato planning Relazioni prezzo costo Il costo determina il Il prezzo determina il prezzo costo Focus sul controllo dei Sprechi e inefficienze Progettazione e design costi Input a controllo dei Efficienza interna Cliente costi Responsabile controllo Controller Team interfunzionali costi Fornitori Coinvolti dopo la Coinvolti dall’inizio progettazione Oggetto della Prezzo iniziale pagato dal Costo della proprietà del minimizzazione cliente cliente Catena del valore Poco o non coinvolta Coinvolta dall’inizio
  • 5. IL TARGET COSTING I SEI PRINCIPI CHIAVE Il prezzo determina i costi Focus sul cliente Focus su fasi di progettazione/ sviluppo di prodotto e processo Team interfunzionali Dimuinuzione dei costi lungo tutto il ciclo di vita Diminuzione dei costi lungo tutta la catena del valore
  • 7. IL TARGET COSTING Lo sviluppo del target costing richiede le seguenti quattro fasi: Fase 1. sviluppare un prodotto che soddisfi i bisogni dei clienti potenziali; Fase 2. scegliere un prezzo obiettivo basato sulle percezioni della clientela sul valore del prodotto, sul prezzo che la concorrenza applica e su un reddito operativo unitario obiettivo Fase 3. determinare un costo obiettivo unitario sottraendo dal prezzo obiettivo il reddito operativo unitario obiettivo; Fase 4. attuare tecniche di analisi del valore per raggiungere i costi obiettivo. Con l'analisi del valore si attua una valutazione sistematica di tutti gli aspetti delle funzioni aziendali allo scopo di ridurre i costi e contemporaneamente soddisfare i bisogni del cliente; da questa analisi possono scaturire miglioramenti nella progettazione del prodotto, modifiche nelle specifiche dei materiali o cambiamenti nelle procedure dei processi.
  • 8. SVILUPPARE UN PRODOTTO CHE SODDISFI I BISOGNI POTENZIALI RICERCHE DI MERCATO PREZZO DI MERCATO COMPRENSIONE CLIENTI ANALISI TARGET COST CONCORRENZA DEF SPECIFICHE PRODOTTO PROFITTO RICHIESTO QUOTA MERCATO OBIETTIVO
  • 9. SCEGLIERE UN COSTO OBIETTIVO si possono distinguere due metodi: 1. Trarre il target cost dalla pianificazione economico- finanziarie. In tal modo il target cost consegue dalla pianificazione delle vendite e dei risultati economici. Tale metodo non impiega alcun dato proveniente dai livelli direzionali più bassi, caratterizandosi come un metodo top-down. TARGET COST = PREZZO - PROFITTO
  • 10. SCEGLIERE UN COSTO OBIETTIVO 2. Trarre il target cost dalla pianificazione tecnica. Per questa via i tecnici stimano i target cost in funzione del livello corrente di competenze e di esperienze e della disponibilità degli impianti di produzione. Può essere quindi definito come un metodo bottom-up. TARGET COST = ALLOWABLE COST - COSTO STIMATO
  • 11. SCEGLIERE UN COSTO OBIETTIVO ELEMENTI CORRENTEMENTE OBIETTIVO DI COSTO OTTENIBILE TOTALE PER TOTALE PER PRODOTTO PRODOTTO COSTO LAVORO Lavoro diretto Lavoro indiretto Amministrativi nr prodotti per Prodotti-Uomo Prodotti-Uomo lavoratore COSTI DI TRASFORMAZIONE Salari Forza motrice Utensileria Acquisti Difettosità Totale COSTI FISSI Manutenzione Amministrativi Totale COSTI DEGLI IMPIANTI Ammortamenti Assicurazioni Manutenzioni COSTO LAVORAZIONI ESTERNE
  • 12. SCEGLIERE UN COSTO OBIETTIVO
  • 13. CONSEGUIRE IL TARGET COST In genere i target cost vengono perseguiti definendo i costi obiettivo come dei costi standard. Nel conseguimento del Target cost vengono usate alcune tecniche: TQM Just in time Analisi del valore
  • 14. CONSEGUIRE IL TARGET COST PROGETTAZIONE GAP INIZIALE PRODUZIONE COSTI VALUE ENGENEERING STIMA INIZIALE STIMA DESIGN PRODOTTO STIMA TARGET SPECIFICHE DI COST GAP PROCESSO COST PRODUZIONE CONFRONTO CON TC ANALISI DEI MIGLIORAMENTO COSTI CONTINUO COSTO EFFETTIVO
  • 15. IL TARGET COSTING Consideriamo l'esempio di un azienda che chiameremo European Computer. La European produce due marche di personal computer (PC) - Scrivania e Futuro. Il PC Scrivania costituisce la punta di diamante della linea di prodotti della European, essendo dotato di un microprocessore Pentium, ed è un PC venduto per mezzo di concessionari a grandi aziende. La nostra analisi prende in esame il problema della fissazione del prezzo per il Futuro, un computer dotato di un processore 486 DX meno potente, venduto per mezzo di cataloghi e rivenditori della grande distribuzione a consumatori individuali e piccole aziende. Nel suo sistema contabile la European ha tre categorie di costi industriali diretti (materiali diretti, manodopera industriale diretta e costi dei macchinari diretti) e tre aggregazioni di costo industriale indiretto (ordinazione e ricevimento materiali, test e ispezioni e ri-lavorazioni). I costi dei macchinari sono considerati diretti in quanto Futuro è fabbricato in impianti che sono usati esclusivamente per la sua produzione.
  • 16. IL TARGET COSTING Futuro ha un costo di 2.730,667 euro così calcolato • costi dei materiali diretti • 144.000.000.000 • 960.000 • costi manodopera diretta • 18.000.000.000 • 120.000 • costi diretti dei macchinari • 22.800.000.000 • 152.000 • costi generali di produzione • 208.800.000.000 • 1.392.000 • costo del venduto • 393.600.000.000 • 2.624.000 • costi di ricerca e sviluppo • 4.800.000.000 • 32.000 • costi di progettazione di prodotti e • 5.000.000.000 • 33.333 processi • costi di marketing • 3.000.000.000 • 20.000 • costi di distribuzione • 2.200.000.000 • 14.667 • costi del servizio al cliente • 1.000.000.000 • 6.667 • costi operativi • 16.000.000.000 • 106.667 • costi pieni di prodotto • 409.600.000.000 • 2.730.667 • Reddito operativo • 10.400.000.000 • 69.333
  • 17. IL TARGET COSTING Futuro viene messo sul mercato a un prezzo di 2.800,000 Si decide di ri-programmare il costo del prodotto. Le fasi da seguire sono Fase 1. Programmazione del prodotto Futuro; l'azienda è pienamente consapevole della forte concorrenza sul prezzo da parte di molti concorrenti. Fase 2. Definizione del prezzo obiettivo di Futuro. European si aspetta che la concorrenza abbassi i prezzi dei PC che competono con Futuro del 15%. La direzione di European ritiene di dover rispondere in modo aggressivo riducendo il prezzo di Futuro del 20%, da 2.800,000 a 2.300,000. A questo prezzo il responsabile del marketing prevede un incremento nelle vendite annuali da 150.000 a 200.000 unità. Fase 3. Determinazione del costo obiettivo di Futuro: la direzione di European pretende un reddito operativo dai ricavi di vendita del 10%.
  • 18. IL TARGET COSTING Nr Importo Totale Totale obiettivo ricavi vendite 200.000 X 2.300.000 = 460.000.000.000 Totale obiettivo reddito 10% X 2.300.000 = 46.000.000.000 operativo Obiettivo reddito operativo 46.000.000.000 : 200.000 = 230.000 unitario Costo obiettivo per unità 2.300.000 - 230.000 = 2.070.000 Costo pieno attuale 409.600.000.000 costo unitario attuale 2.730.667
  • 19. IL TARGET COSTING Fase 4. Applicazione dell'analisi del valore per Futuro. Un elemento importante per il valore di progettazione in European consiste nella determinazione del tipo di modello base di PC che soddisferà i bisogni della clientela potenziale. Per esempio, l'attuale progetto di Futuro fornisce diversi vantaggi che possono consentire al PC di lavorare più rapidamente e di operare calcoli in modo più veloce. Esso comprende anche particolari caratteristiche audio. Un primo passo essenziale nel processo di value engineering è di valutare se i clienti potenziali saranno disponibili a pagare per queste caratteristiche del prodotto. I dati rilevati dalla clientela indicano che i clienti non danno valore a queste prestazioni particolari. Si procede quindi mediante team interfunzionali, di cui fanno parte manager del marketing, progettisti, ingegneri della produzione e supervisori della produzione per avere suggerimenti per i miglioramenti del progetto e le modifiche del processo. I responsabili della contabilità dei costi stimano quindi i risparmi di costo che risulterebbero dai cambiamenti proposti.
  • 20. IL TARGET COSTING Nell'analisi del valore si distingue tra attività e costi a valore aggiunto e non a valore aggiunto. Un costo a valore aggiunto è un costo che un cliente percepisce come incremento di utilità ad un prodotto o servizio. La determinazione dei costi a valore aggiunto richiede l'identificazione degli attributi che un cliente percepisce importanti. Per il Futuro questi attributi comprendono le prestazioni del PC e il suo prezzo. Le attività che si svolgono all'interno dell'azienda (come la linea di produzione) influenzano gli attributi valutati dal cliente; nell'azienda si valuta se ogni attività aggiunga o meno valore. Le attività ed i relativi costi non ricadono sempre in modo netto all'interno delle categorie "a valore aggiunto" e "non a valore aggiunto"; alcuni costi si collocano in un'area grigia intermedia, e includono componenti sia a valore aggiunto che non a valore aggiunto.
  • 21. IL TARGET COSTING Il team di lavoro decide di concentrarsi sulla progettazione per ridurre i costi del prodotto; l'obiettivo è quello di progettare una macchina di elevata qualità e affidabilità con minori prestazioni, in grado di soddisfare le aspettative di prezzo dei clienti e raggiungere il costo obiettivo. Viene deciso di sopprimere il prodotto Futuro e si progetta il Futuro II. Futuro II contiene un minor numero di componenti ed è più semplice da produrre e testare. La tabella seguente mette a confronto le due tipologie di costo dei prodotti:
  • 22. IL TARGET COSTING Futuro Futuro II note Costi diretti di produzione Costi dei materiali diretti 960.000 850.000 Il progetto di Futuro II prevede l'impiego di un circuito stampato semplificato, meno componenti e nessuna prestazione audio Costi manodopera diretta 120.000 90.000 Il progetto prevede meno tempo di assemblaggio Costi diretti d e i 152.000 114.000 I costi degli impianti sono fissi a macchinari 22.800.000.000. European può usare la capacità degli impianti per produrre 200.000 unità di Futuro II. I costi per unità saranno di 22.800.000.000./ 200.000 C o s t i ge ne r a l i di produzione Numero di ordini 22.500 21.250 European emetterà 50 ordini per ciascuno dei 425 componenti di FuturoII. Il totale degli ordini per Futuro II sarà 425X50 Ore di test 4.500.000 3.000.000 Futuro II è più facile da testare e richiederà 15 o re di t est per unità Il numero totale di ore di test attese e 15X 200.000 Unità rilavorate 12.000 13.000 Futuro avrà un tasso di rilavorazione inferiore, pari al 6,5 % perché è più facile da produrre le unità rilavorate saranno pari a 6,5 % X200.000
  • 23. IL TARGET COSTING Costi industriali di FuturoII: • • Costi stimati per • Costi unitari • C o s t i 200.000 unità futuroII unitari futuro • Costi diretti di produzione • • • • Costi dei materiali diretti • 170.000.000.000 • 850.000 • 960.000 • Costi manodopera diretta • 18.000.000.000 • 90.000 • 120.000 • Costi diretti dei macchinari • 22.800.000.000 • 114.000 • 152.000 • Costi diretti di produzione 210.800.000.000 1.054.000 1.232.000 • Costi generali di produzione • • • • Costi di ordinazione e • 3.400.000.000 • 17.000 • 24.000 accettazione materiali • Costi di prova e ispezioni • 12.000.000.000 • 60.000 • 120.000 • Costi di rilavorazioni • 2.600.000.000 • 12.000 • 16.000 • Costi generali di produzione 18.000.000.000 89.000 160.000 • Totale costi di produzione 228.800.000.000 1.143.000 1.392.000
  • 24. IL TARGET COSTING Il conto economico di FuturoII: • • Totale • Unitario • Ricavi • 460.000.000.000 • 2.300.000 • Costo del venduto • • • Costi dei materiali diretti • 170.000.000.000 • 850.000 • Costi manodopera diretta • 18.000.000.000 • 90.000 • Costi diretti macchinari • 22.800.000.000 • 114.000 • Costi generali di produzione 18.000.000.000 89.000 • Costo del venduto 228.800.000.000 1.143.000 • Costi operativi • Costi di ricerca e sviluppo 8.000.000.000 40.000 • Costi di progettazione 12.000.000.000 60.000 • Costi di marketing 36.000.000.000 180.000 • Costi di distribuzione 1.000.000.000 5.000 • Costi servizio al cliente 6.000.000.000 30.000 • Costi operativi 63.000.000.000 315.000 • Costi pieni 291.800.000.000 1.458.000 • Reddito operativo 168.200.000.000 842.000
  • 25. IL CASO DELTA L'impresa Delta ricevette dalla Beta Corporation un ordine per una parte componente automobilistica, denominata prodotto "A". L'ordinAtivo si riferiva a 100 unità del prodotto. In base alla proposta della Beta Corp., il prezzo unitario sarebbe stato pari a 143.000 Yen. (L'obiettivo di reddività delle vendite (ROS) della Delta era del 20 percento, pari dunque a 28.600 al pezzo. Venne così definito un costo accettabile (allowable cost) di 114.400 (pari cioè alla differenza tra prezzo e obiettivo di redditività delle vendite). Dato che l'ordinativo riguardava 100 unità il costo accettabile totale sarebbe stato 11.440.400. // drìfting cost Venne successivamente determinato il drifting cost (costo correntemente conseguibile). In primo luogo con la definizione degli elementi di costo che dovevano essere considerati, quali costi variabili o fissi, e delle metodologie di calcolo dei coefficienti di ripartizione. È in questa fase che venne preso in considerazione l'effetto sui costi del volume di produzione pianificato. Fu quindi preparato un piano di produzione per i sei mesi successivi. In base ad esso i tecnici stabilirono che il drifting cost ammontava a 125.000 per unità di prodotto, per un totale di 12.500.000.
  • 26. IL CASO DELTA IL TARGET COST Passo successivo fu la determinazione del target cost. I responsabili di produzione analizzarono una ad una le potenziali aree di difficoltà con l'aiuto dei capi-squadra. Il loro obiettivo era quello di compiere ogni sforzo per ridurre il drifting cost totale al livello degli allowable cost. Tale obiettivo di riduzione poteva essere espresso quindi come diffrenza tra i due, pari a 1.060.000. Si ottenne l'azzeramento di tale differenza, modificando progressivamente il drifting cost per mezzo di metodologie di cost-engineering, quali la Value Engineering (VE). Nel corso di questo processo si potevano evidenziare: * la proposta di piani di modificazione da parte dei gruppi coinvolti; * la sostituzione dei precedenti valori di costo, con nuovi e più bassi valori; * la revisione dei valori di drifting cost; * (L'ideazione di meccanismi di incentivazione per i responsabili di produzione. Vennero cosi identificate una serie di aree di potenziale problematicità. La Delta si concentrò sulle seguenti aree di rilievo: * la riduzione del livello di difettosità del prodotto; * la riduzione dei costi di utensileria.
  • 27. IL CASO DELTA Ciascuna di queste due aree viene qui esaminata. * La riduzione del livello di difettosità del prodotto II tasso di difettosità riscontrato in passato presso la Delta era pari al 2,64 percento. L'obiettivo era di ridurre i costi grazie alla riduzione della difettosità sino al livello zero. In risposta alle sollecitazioni dei responsabili della produzione, i capi squadra proposero numerose iniziative per migliorare il livello di difettosità. A prima vista la maggior parte di questi suggerimenti apparvero ai responsabili della produzione inattuabili. Tuttavia gli stessi capi-squadra riuscirono ad imporre tali indicazioni ed in ultima analisi ad attuarle con successo, come parte del più vasto complesso di attività volte al perseguimento del TQC. II risultato fu la riduzione del livello-obiettivo di difettosità allo 0,23 percento: grazie a queste sole azioni la Delta fu cosi in grado di contenere il prezzo di 325.000.
  • 28. IL CASO DELTA La riduzione dei costi di utensilerìa Per la fabbricazione del prodotto A venivano utilizzate 45 tipologie di utensili, tutte assai costose. Molti fra i responsabili della produzione suggerirono quindi possibili azioni per ridurre i costi di utensileria. Un apposito comitato si incaricò di esaminare il problema. Partecipavano a tale comitato capi-squadra, progettisti di processo, sviluppatori del prodotto, operatori delle funzioni approvvigionamento e manutenzione e responsabili del cost management. I risultati della VE furono presentati a tutti i mèmbri del comitato. Si pervenne alla conclusione che si sarebbe potuto ridurre a 30 il numero degli utensili utilizzati senza alcun compromesso nella qualità del prodotto. Inoltre si sarebbe potuto impiegare un'utensileria meno costosa pur soddisfacendo le esigenze dei clienti.La riduzione netta dei costi risultante da questi cambiamenti ammontava a 322.000. Per mezzo di altre analisi condotte in altre aree, la Delta stabili che le riduzioni di costo ulteriormente conseguibili ammontavano a 161.000. Il risultato finale delle azioni di contenimento dei costi attuate nella fase di progettazione ammontava a: 325.000 per la riduzione della difettosità 322.000 per i costi di utensileria 161.000 altre aree di intervento 808.000 totale
  • 29. IL CASO DELTA Secondo queste valutazioni il target cost venne stabilito nella misura di 11.692.000 (pari cioè a 12.500.000 - 808.000), entità che venne approvata dai vertici direzionali. Il complesso delle azioni compiute ed iloro risultati vennero esposti ai responsabili commerciali con la richiesta di esaminare la possibilità di negoziare un più alto prezzo per il prodotto. Sulla base del lavoro svolto e dell'aspettativa che il prodotto A sarebbe stato fabbricato ad un costo contenuto, e cosi razionalmente giustificato, la Beta Corp. accolse la richiesta di elevare il prezzo unitario del prodotto nella misura di 2.520.