Introduzione al software libero

Dedica Sommario Breve storia dell’informatica Produzione e Fruizione Skin Onion produzione network Libero vs Riservato Skin

Introduzione al Software Libero e all’Open Source

Laboratorio Pils

Istituto Tecnico Commerciale “A. Capriotti”
San Benedetto del Tronto

19 Gennaio 2007

Laboratorio Pils Introduzione al Software Libero e all’Open Source


Oh grande spirito,

concedimi la serenit´ di accettare le cose che non posso cambiare,
a

il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare,

e la saggezza di capirne la diﬀerenza

Preghiera Cherokee



Indice della presentazione
1 Breve storia dell’informatica (hardware, software, unix)
2 Ciclo produzione/fruzione del software: la nascita delle reti dei
computer e delle persone
3 Software libero vs Open Source vs Software proprietario
4 GNU, FSF (Free Software Foundation), OSI (Open Source
Initiative), Linux
5 Le distribuzioni GNU/Linux
6 Altro software libero oltre a GNU e Linux (una lista)
7 Oltre il software: liberi saperi e altri campi di applicazione
8 I limiti della libert´, alcuni dibattiti in corso
a
9 il mondo BSD
10 Dimostrazioni pratiche (livecd, pxe, wubi, etc.)


Dedica Sommario Breve storia dell’informatica Produzione e Fruizione Skinsoftware produzione network Libero vs Riservato Skin
hardware Onion

Breve storia dell’informatica

Architetture hardware:
1 Anni 50: Mainframe
2 Anni 60: Minicomputer e Supercomputer
3 Anni 70: Microcomputer
4 Anni 80: Homecomputer-PC
5 Anni 90: Embedded?

Tecnologia dell’hardware:
1 Valvole termoioniche
2 Transistor
3 Circuiti integrati e Semincoduttori
4 Nanotecnologie? Computer quantistico?
5 Bioprocessori?


hardware Onion

Colosuss 1945, il primo computer “moderno”


hardware Onion

Mainframe Univac 9400


hardware Onion

Mainframe IBM z Series 800


hardware Onion

Minicomputer DEC Vax 11 780


hardware Onion

Minicomputer MicroVax 3100 vs PC HP Pavillion primi modelli


hardware Onion

Minicomputer MicroVax 4000


hardware Onion

Altair 8800 Commodore

Altair 8800 PC IBM


hardware Onion

Valvola termoionica Circuito Integrato

I Transistor Silicio


hardware Onion

Dall’hardware al software

Ovvero la nascita di una nuova macchina astratta fatta di
linguaggi di programmazione ed interfaccia utente.

1 Nei primi computer non esiste alcuna diﬀerenza sostanziale tra
hardware e software. Mancano dispositivi specializzati per
l’interazione con l’uomo. Il linguaggio ed i dispositivi per
comunicare con la macchina sono la macchina stessa, il
computer ´ quello che ´.
e e

2 Nasce una necessit´ di astrazione, ovvero modi per poter
a
comunicare in modo sostanzialmente diverso, nasce il software
(sistemi operativi e linguaggi di programmazione), assieme al
nuovo hardware per comunicare (tastiera, mouse e video,reti
di computer)


hardware Onion

Unix, il passaggio dai minicomputer ai microcomputer


hardware Onion

Sistemi operativi
1 Maiframe: sistemi legacy

2 Minicomputer: Unix

3 Microcomputer: Windows, MacOS, (SCO)Unix, GNU/Linux

4 Embedded: Symbian, Windows Mobile/CE/XPe, GNU/Linux,
Java


hardware Onion

Linguaggi di programmazione
1 Maiframe: Assembler, Cobol, PL/I, Fortran

2 Minicomputer: C

3 Microcomputer: C/C++ (molti altri, Java, .Net)

4 Embedded: C/C++ (molti altri)


hardware Onion

Interfaccia utente (I/O)
1 Maiframe: rete (dai terminali stupidi al TCP/IP)

2 Minicomputer: telescriventi, stampanti.

3 Microcomputer: monitor, tastiera, mouse

4 Embedded: touch screen, interfaccia vocale, tastierino ABC.



Produzione hardware
1 Maiframe: Stato, Imprese Multinazionali

2 Minicomputer: Imprese imprenditoriali/spin oﬀ

3 Microcomputer: Imprese imprenditoriali/spin oﬀ

4 Embedded: Imprese in piena globalizzazione/economie di rete



Produzione sistema operativo
1 Maiframe: Cliente (es.General Motors) e/o lo stesso
produttore hardware

2 Minicomputer: stesso produttore hardware, ma non solo...unix
(mondo accademico)

3 Microcomputer: stesso produttore hardware, ma non solo...
dos, CP/M versioni di Unix (BSD), progetto GNU, Minix,
nessun OS (homecomputer), etc.

4 Embedded:



Produzione linguaggi di programmazione
1 Mainframe: Multinazionali (per lo piu’ stesso produttore
hardware)

2 Minicomputer: stesso produttore hardware, ma non solo ... C,
fortran (altre aziende e mondo accademico)

3 Microcomputer: stesso produttore hardware, ma non solo ...
C, basic, etc.

4 Embedded: ?



Fruitori computer
1 Maiframe: Stato, Imprese Multinazionali

2 Minicomputer: Imprese imprenditoriali/spin oﬀ, mondo
accademico

3 Microcomputer: cittadini

4 Embedded: cittadini at large


Dedica Sommario Breve storia dell’informatica Produzione e Fruizione la democratizzazione
Verso Skin Onion produzione network Libero vs Riservato Skin

Modello Onion Skin


Dedica Sommario Breve storia dell’informatica Produzione e Fruizione la democratizzazione
Verso Skin Onion produzione network Libero vs Riservato Skin

Verso la democratizzazione del software e dell’hardware

I minicomputer ed i microcomputer sono rappresentativi (non solo,
ma per semplicit´ diciamo cos´ di una rivoluzione industriale e
a ı)
sociale senza precedenti: la democratizzazione dell’hardware e del
software, sia per la produzione che la fruizione. Tale processo ha
coinvolto i seguenti attori: stato, mondo accademico,
multinazionali, cittadini in modi diversi a seconda della “path
dependence” (ruolo storico ed ambientale). Ogni attore ha avuto
un ruolo, ma ´ solo con la condivisione delle informazioni che lo
e
sviluppo ha avuto tale dimensione (scala globale) e tale velocit´ a
(24 ore al giorno, 7 giorni su 7). Nasce la societ´ in rete, tra nuovi
a
e vecchi diritti, in cui qualsiasi soggetto e comunit´ ´ un nodo
ae
della rete.


Dedica Sommario Breve storia dell’informatica Produzione e Fruizione Skin Onion eproduzione network Libero vs Riservato Skin
Propriet´ pubblica privata
a

Una societ´ in rete: gestione della complessit´
a a

Il nuovo modo di produrre in rete: dai sistemi modelli centralizzati,
a quelli distribuiti diﬀusi, passando per la decentralizzazione
(refactoring del marketing)


a

Gestire la complessit´ del modello diffuso
a

La gestione della complessit´ pu´ essere gestita in modo ottimale,
a o
efficiente ed efficace e con maggior velocit´ solo con un modello
a
complesso (non complicato).

Dalla decentralizzazione al processo in rete di carattere distribuito
si ha un passaggio epocale, dall’internazionalizzazione
(colonialismo-comunismo), alla globalizzazione.


a

Democrazia in rete, tra dominio pubblico e privato

Nel processo di democratizzazione, diverse sono le forze messe in
atto, in modo particolare due e contrastanti tra loro: la libera
circolazione delle informazioni e la possibilit´ di interazione tramite
a
rete, sia per quanto riguarda l’hardware (hacker dell’hardware,
homebrew club), che il software; la produzione in massa da parte
delle multinazionali che richiedono “porti sicuri” per il
ﬁnanziamento della propria attivit´ a scopo di lucro. (NB. vanno
a
considerati anche i casi di contaminazione tra il mondo hacker ed il
mondo imprenditoriale/spin oﬀ). L’eterno dibattito tra propriet´ a
pubblica e propriet´ privata. :-)
a


Dedica Sommario Breve storia dell’informatica Produzione e Fruizione GNU Onion produzione network Libero vs Riservato Skin
OSI Skin

Libert´ verso Riservatezza (e la Privacy?)
a

Libert´ VS Riservatezza, Chi decide, come e perch´?
a e

DISCUSSIONE. Software, codice sorgente/codice oggetto, sistema
operativo, applicativo, internet. Novell, Microsoft, IBM, TCP/IP.

DISCUSSIONE. Diritto d’autore/ banche dati, brevetti, copyleft.


OSI Skin

Libero vs Open Source vs Proprietario vs Gratuito (1)
1 Software libero: per esserci software libero la libert´ deve
a
essere garantita sempre, a prescindere da qualsiasi condizione.
Ovvero la libert´ del software ha carattere inalienabile come i
a
diritti universali dell’uomo.
2 Open Source: per garantire la la libert´ ´ fondamentale che il
ae
software sia accessibile nelle sue due forme: codice oggetto e
codice sorgente. Il resto potrebbe non contare.
3 Software proprietario: il produttore ´ il titolare del software e
e
pertando ne decide la sorte. Il software viene concepito
secondo la versione modiﬁcata del diritto d’autore (accordi
TRIP internazionali).
4 Software gratuito: scambio eﬀettuato senza transazione
monetaria e, alcune volte, escluso dalle forme contrattuali di
compravendita (come in Italia).


OSI Skin

Conseguenze:
1 La diﬀerenza sostanziale tra software libero ed open source ´ che
e
quest’ultimo considera un compromesso con le esigenze del mercato
capitalistico prima di enunciare il proprio intento di libert´; il
a
software libero, al contrario, non esclude nessuna forma ed utilizzo
del software, purch´ venga rispettata la libert´ altrui. (quindi il
e a
software libero non esclude nemmeno il mercato, come anche Cuba
o l’ormai ex apartheid sudafricana).
2 Il software proprietario, al contrario del software libero, ´ di fatto
e
propriet´ del produttore. Di fatto il software non viene venduto,
a
piuttosto dato in licenza secondo quanto stabilito dallo stesso
produttore.
3 la libert´ dell’uso del software non va confusa con la libert´ con cui
a a
il software viene usato, anche se la prima, pu´, alcune volte
o
implicare l’altra (ovvero non pu´ essere esclusa tecnicamente a
o
priori). Es. Word processor e libert´ di parole vs stampante ad
a
inchiostro simpatico.

OSI Skin



OSI Skin

Open Source Initiative (www.opensource.org)

L’OSI (Open Source Initiative) ´ un’organizzazione
e
che si dedica alla promozione del software open
source e alla catalogazione delle license software
che rispettano i canoni del modello open source.
Tra le varie licenze sono da citare la GPL(software
libero), BSD, Artistic, Nokia, Microsoft Public
License, etc. I criteri dei principi guida sono dieci (in inglese): free
redistribution; source code; derived works; integrity of the author’s
source code; no discrimination against persons or groups; non
discrimination against ﬁelds of endeavor; distribution of license;
license must not be speciﬁc to a product; license must not restrict
other software; license must be technology neutral.


OSI Skin

GNU: Gnu is not Unix (www.gnu.org)

Il progetto GNU, ´ nato nel 1984 per volere dello
e
hacker Richard Mathew Stallman con l’intento di
realizzare un sistema operativo completamente
libero. Vengono sviluppati diversi moduli software
tranne uno: il kernel (il modulo software pi´ u
vicino all’hardware). Il kernel, chiamato HURD,
´ cominciato ad essere sviluppato a partire dal 1990 ed
e
ufficialmente il kernel ´ ancora in fase di sviluppo. Nonostante
e
varie vicissitudini ed annunci di rilasci, l’HURD non ´ ancora ad
e
oggi (01/01/2008) un programma sufficientemente stabile e
supportato dalla comunit´. I motivi e le cause sono varie, ma il
a
confronto con Linux ´ inevitabile, il quale a tutti gli effetti ha preso
e
nella comunit´ il posto di quello che HURD sarebbe potuto essere.
a


OSI Skin

Quali sono le libert´ del software libero?
a
1 Libert´ 0: ´ la libert´ di eseguire il programma per qualunque
a e a
scopo
2 Libert´ 1: ´ la libert´ di studiare il codice sorgente del
a e a
programma e di modificarlo secondo le proprie esigenze
3 Libert´ 2: ´ la possibilit´ di ridistribuire copie del programma,
a e a
quando lo desideri. Questo include ripubblicazioni del
programma.
4 Libert´ 3: ´ la libert´ di distribuire copie da te modificate agli
a e a
altri, quando lo desideri e questo fa in modo che le tue
modifiche siano rese pubbliche indipendentemente dai tuoi
desideri.
Se hai queste 4 libert´ fondamentali allora il programma ´
a e
Software libero; questo sigifica che il sistema sociale di
distribuzione rispetta la libert´ e la comunit´ degli utenti.
a a


Dedica Sommario Breve storia dell’informatica Produzione e Fruizione FSFeurope Linux
FSF Skin Onion produzione network Libero vs Riservato Skin

Modello Onion Skin ideato da Stallman



Free Software Foundation, www.fsf.org (1)

Per rendere giuridicamente valido il progetto,
e per poter accedere alla raccolta di fondi per
finanziare il progetto, Stallman fonda una
associazione senza scopo di lucro, la FSF:
Free Software Foundation, un’associazione di carattere giuridico
appartenente al cosidetto Terzo settore (noto anche come
non-profit). L’FSF diventa in questo modo un centro di produzione
del software libero (programmazione software), ma allo stesso
tempo qualcosa di pi´: concepisce una valenza giuridica alle
u
proprie attivit´ di produzione (licenza GPL) fornendo strumenti
a
giuridici e software a qualsiasi persona ed organizzazione (profit e
non-profit), purch´ rispettino legalmente i principi di libert´ sanciti
e a
nella licenza GPL.

BREVE DISCUSSIONE sui modelli economici non-profit e su quelli
pro-profit.


Free Software Foundation (2)

Nel 2001, con la globalizzazione sono sorte altre due organizzazioni
sorelle, ma giuridicamente e ﬁnanziariamente indipendenti dalla
Free Software Foundation: la FSF Europe (www.fsfeurope.org) e la
FSF India (fsf.org.in). L’idea di base ´ di costruire una rete di FSF
e
che segua il principio glocal (contrazione di global e local), le FSF
sono legate tra loro da rapporti di collaborazione e supporto
reciproco, indipendenti tra di loro e con autonomia decisionale. Nel
2002 vede la nascita di un nuovo capitolo, la FSF del Giappone la
FSIJ, Free Software Initiative of Japan (www.fsij.org), mentre nel
2005 si aggiunge la FSF dell’America Latina, la FSFLA, Free
Software Foundation Latin America con sede in Argentia a Rosario.



Free Software Foundation (3)

BREVE DISCUSSIONE. Non esiste (ancora) una FSF in Cina, pur
essendo un paese cona buona diﬀusione del software GNU/Linux.

BREVE DISCUSSIONE. FSIJ carattere nazionale, FSFLA carattere
continentale, FSF, carattere internazionale?, quale rapporto hanno
le FSF con le lingue e le nazioni?



Capitoli FSF
FSF Europe FSF India

FSF Latin America F.S. Initiative of Japan



Capitoli FSF, link ai siti internet
1 FSF Europe (FSFe, www.fsfeurope.org)

2 FSF India (FSF-I, fsf.org.in)

3 FSF Latina America (FSFLA, www.fsfla.org)

4 FSF Iniative of Japan (FSFIJ, www.fsij.org)



La struttura organizzativa della FSFeurope

La struttura organizzativa della FSFEurope ´ stata pensata per
e
venire incontro alle caratteristiche linguistiche, culturali e
giuridiche dell’Europa geograﬁca e dell’Unione Europea. La
struttura portante ´ costituita da un’associazione non governativa
e
con sede legalmente riconosciuta in Germania. Lo scopo principale
dalle FSFE, oltre a sostenere attivamente lo sviluppo del software
libero, ´ l’oﬀerta di assistenza a politici, avvocati e giornalisti, con
e
l’obiettivo di assicurare un futuro legale, politico e sociale al
Software libero. L’FSFE coopera e, quando necessario coordina,
tutte le associazioni che si riconoscono nei principi della FSFE e
che si occupano di software libero in Europa (e non solo come il
caso della FSIJ) attribuendo loro il titolo di organizzazioni
associate. Tra le quali ricordiamo l’associazione italiana ASSOLI
(www.softwarelibero.it), la serba FSNS (www.fsn.org.yu), e la
KDE e.V.(ev.kde.org). Il sito della FSFE ´ multilingue.
e



Linux (www.kernel.org)

Linux vede la luce nel 1991 ad opera dello studente
Linus Benedict Torvalds come risposta al sistema
operativo Minix del professore di sistemi operativi
Andrew Tanenbaum alla allora nascente rete internet.
(Linus ´ ﬁnlandese, Tanenbaum ha la cattedra alla
e
prestigiosa universit´ di informatica ad Amsterdam)
a
Celebre ´ la frase postata nel newsgroup comp.os.minix: “Io
e
continuo a ritenere che progettare un kernel monolitico nel 1991
sia un errore fondamentale. Ringrazi che non ´ mio studente. Non
e
avrebbe preso un voto alto per tale progetto”. Torvalds prelever´a
da internet gli strumenti dello GNU e con essi incomincer´ a
a
scrivere il pezzo mancante al progetto GNU per funzionare.
(l’HURD era ancora in sviluppo al contrario degli altri moduli GNU
che erano sostanzialmente stabili). La rivoluzione di Torvalds non ´
e
tecnologica, da questo punto di vista Tanenbaum ha le sue ragioni,
la rivoluzione ´ sociale.
e


Linux

Torvalds da programmatore diventa un coordinatore di
programmatori volontari distribuiti tramite internet: studenti,
docentim, e pi´ tardi anche imprese come IBM, Intel, SGI. Il
u
modello di sviluppo ´ valido perch´ si fonda su tre perni centrali:
e e
´
qualit´, velocit´, precisione su scala globale. E la nascita della
a a
produzione in rete tramite la rete. Con il progetto Linux viene
sancita anche un’altra caratteristica del software libero: la
possibilit´ di unire tanti piccoli progetti distanti e sparpagliati
a
geograﬁcamente (antipodi compresi) per la realizzazione di un
prodotto complesso. L’unione della rete, i suoi collegamenti sono il
vero valore, molto di pi´ della somma delle parti.
u


Dedica Sommario Breve storia dell’informatica Produzione e Fruizione Skin Onion produzione network Distro vs RiservatoGNU/
Distribuzione GNU/Linux Diagramma Libero Paradigma Skin

Modello Onion Skin GNU/Linux



Rappresentazione graﬁca di internet nel 2005.
(http://www.opte.org)



Cosa ´ una distribuzione?
e

Per distribuzione in informatica si intende una collezione di
programmi relativi ad uno o pi´ campi di applicazione, selezionati e
u
rilasciati come un un unico pacchetto. Caratteristica del software
di una distribuzione ´ quella di essere conﬁgurato in modo da
e
realizzare un ambiente di lavoro pi´ o meno omogeneo secondo
u
una o pi´ propriet´ comuni. (fonte wikipedia)
u a

Una distribuzione ´ un servizio e allo stesso tempo un sistema di
e
collezione del software ed un modo per installarlo.



Cosa ´ una distribuzione GNU/Linux?
e

Con distribuzione GNU/Linux o, per taluni, pi´ semplicemente
u
Linux, si intende una distribuzione che contenga almeno il kernel
Linux ed il software dello GNU, con l’aggiunta di software
proveniente da terze parti (es. firefox, openoffice, etc) e di
eventuali modifiche allo stesso software (rilasciate esse stesse in
rispetto della licenza di riferimento, es. GPL). Una distribuzione é
sostanzialmente una filosofia unita ad una scelta progettuale di
collezionare del software (in genere l’unit´ base ´ il pacchetto) e di
a e
renderlo disponibile all’installazione, tramite un opportuno
programma detto anche programma di installazione (proprietario o
libero). Imprese private come Red Hat, Novell, Ubuntu e progetti
comunitari come Debian, Gentoo o lavori di singoli come Slackware
assemblano, testano e modificano, secondo le proprie esigenze, le
varie componenti software in modo tale da renderle installabili
nell’hardware di riferimento.



Rappresentazione graﬁca di una distribuzione GNU/Linux



Tassonomie delle distribuzioni GNU/Linux (1)

Le distribuzioni possono venire catalogate in tanti modi, il pi´
u
semplice ´ il formato del pacchetto. Con formato si intende il
e
modo in cui il software/pacchetto viene gestito dalla distribuzione.
1 deb (diminutivo di Debian)
2 rpm (Red Hat Package Management)
3 tgz (un formato di compressione)
4 ebuild (emerge builing?)



Tassonomie delle distribuzioni GNU/Linux (2)

Ma esistono tante altre categorie o tassonomie. Ad esempio, se
sono lavori derivati da altre distribuzioni, il modo in cui possono
essere installate (es. tramite floppy, cd, internet, se sono provviste
di un programma grafico di installazione, etc.) se possono essere
utilizzate senza essere installate (es. boot da rete, livecd, usb, etc.)
o per l’hardware supporato, in base alla popolarit´, quale
a
organizzazione ne segue lo sviluppo (associazioni non governative,
entit´ commerciali, individui), etc. etc. fino alla fantasia di quello
a
che l’informatica consente: pigeon over ip e bongo over ip
compresi.



Diagramma delle distribuzioni (Andrew Cowie)



Diagramma delle distribuzioni (Progetto LDT)

Il progetto Linux Distro Timeline http://futurist.se/gldt
nasce per rappresentare graﬁcamente in un cladogramma la
sequenza cronologica ed i rapporti tra le varie varie distribuzioni
GNU/Linux.



Link Principali Distribuzioni Storiche e derivate
1 Linux From Scratch o anche LFS
2 Slackware
3 Debian (Knoppix, Ubuntu),
4 Red Hat (Fedora)
5 Suse (OpenSuse)
6 Gentoo (Sabayon)



Principali Distribuzioni Storiche e derivate
1 Linux From Scratch: www.linuxfromscratch.org/
2 Slackware: www.slackware.com
3 Debian: www.debian.org
4 Knoppix: www.knoppix.org
5 Ubuntu: www.ubuntu.com, www.ubuntu-it.com
6 Edubuntu, Kubuntu, Xubuntu: www.ubuntu.it,
www.edubuntu.org, www.kubuntu.org, www.xubuntu.org
7 Fedora: fedoraproject.org
8 OpenSuse: www.opensuse.org
9 Gentoo: www.gentoo.org
10 Sabayon: www.sabayonlinux.org



Paradigma GNU/Linux, sistemica delle distribuzioni (1)

Il mondo GNU e Linux sono la dimostrazione di due progetti
dipendenti ed indipendenti allo stesso tempo in grado di evolversi e
di co-evolvere insieme in un paradigma simbiotico in cui l’ambiente
´ stato deﬁnito grazie al lavoro di terzi: le distribuzioni. Tra le
e
condizioni sine qua non ´ da considerare come perno la libert´ che
e a
tali sistemi hanno oﬀerto di evolversi verso strutture e forme
nemmeno pensate; l’ecosistema, o comunit´ ´ molto di pi´ della
ae u
semplice sommatoria delle parti, ´ la dimostrazione che un sistema
e
libero ´ indispensabile per il progresso in modi e ritmi senza
e
precedenti nella storia e non solo secondo criteri economici, tecnici
e tecnologici ma anche, e soprattutto, sociali, etici, umani,
ideologici. Il paradigma “distribuzione GNU/Linux” ha messo a
disposizione dei mezzi di produzione, fruizione e distribuzione liberi
senza precedenti nella storia.



Paradigma GNU/Linux, sistemica delle distribuzioni (2)

Usando GNU/Linux, si va oltre GNU/Linux per la produzione di
altro software grazie al contributo diﬀuso di individui,
organizzazioni e comunit´ sparse in tutto il mondo, ma tutte
a
collegate e dipendenti in qualche modo tra di loro.



Altri pacchetti oltre GNU/Linux (1)
1 Database Relazionali (Postgres, Mysql, Sqlite)
2 Front-end Database (odb-Openoffice, Knoda, Mergeant ex
gnome-db)
3 Masterizzazione CD-DVD (Gnome-Backer, K3B, etc.)
4 Web Browser (Mozilla Firefox, Konqueror, Webkit)
5 E-mail (Evolution, Mozilla Thunderbird, etc.)
6 Instant Messaging (Pidgin, Jabber, etc.)
7 Desktop Manager (Gnome, Kde, Xfce, Enlightment)
8 Window Manager (Metacity, Compiz Fusion)
9 Grafica Vettoriale (Inkscape)
10 Grafica Raster (Gimp, ImageMagick)
11 Emulatori (xmame, wine, qemu, Xen, etc.)
12 Fonia VoIP, VideoConferenze (asterisk, ekiga, TeamSpeak,
etc.)


Altri pacchetti oltre GNU/Linux (2)
1 Desktop Publishing (Scribus)
2 Gestione Finanza (GNUcash, Kmymoney, etc.)
3 Office Automation (OpenOffice, Koffice, Gnumeric, Abiword)
4 Web server (LAMP: Linux Apache Mysql Php-Perl-Python)
5 Linguaggi di programmazione (C,C++,Java, Gambas, etc.)
6 Tanto altro, es. giochi (linuxgamers.it), programmi di musica,
DVD, audio-video (Kino, Cinerella), sicurezza informatica
(firewall, IDS, etc.), programmi scientifici, Peer-to-Peer, Fax,
Centralini Telefonici (Bayonne), Postscript, PDF, Crittografia,
Dizionari linguistici, Antivirus, Flash (GNASH), etc. E molto
altro software di qualsiasi tipo e genere (aziendale compreso,
es. Compiere, Mosaico) su google e sourceforge.net



Software Libero anche per Windows

Il software libero di un certo utilizzo pratico per l’utenza desktop, e
non strettamente dipendente dal sistema operativo ´ disponibile
e
anche per la piattaforma windows.

“The Open CD” ´ un progetto con la ﬁnalit´ di collezionare il
e a
software in un comodo CD installabile. L’edizione italiana ´
e
disponibile al seguente url: http://www.theopencd.it.



Liberi Saperi

L’ambiente GNU/Linux, nella sua evoluzione ha portato il dibattito
della libert´ del software anche su altri fronti, in modo particolare
a
sulla libert´ degli standard aperti per la comunicazione (di fatto
a
l’evoluzione del protocollo TCP/IP alle applicazioni software, es.
OpenDocument-ISO/IEC 26300, PDF-ISO/IEC 32000) e pi´ in u
generale sulla libera circolazione delle conoscenze (di fatto il
principio di base della comunit´ GNU/Linux). Essendo il software
a
libero una rivoluzione prima che tecnica, giuridica, sociale e
amministrativa, non c’´ da meravigliarsi se il dibattito si stia
e
trasferendo sulle libert´ dei sistemi informativi delle organizzazioni
a
e delle persone (ed in modo prevalente a quelle organizzazioni che
si adoperano per la libert´, es. l’ONU-UNESCO). In uno slogan:
a
dalla libert´ dell’informazione, al software libero, al libero
a
sapere (BREVE DISCUSIONE sui costi - information wants to be
free, information costs a lot).



Oltre il software libero: altri campi di applicazione

Essendo il software libero non solo un software, ma un modo, un
processo per la produzione e la fruizione del software, esistono altri
progetti che cercano di replicarne il successo, applicandone i
´
principi di sviluppo, ad altri campi. E il caso dell’hardware (es.
OpenSPARC, Openhardware), dei libri (es. code 2.0 di Lessig, o il
nostro ippolita.net) o a quelli che tradizionalmente sono stati di
ispirazione del mondo GNU/Linux come la cucina (es. opencola) o
le amministrazioni pubbliche (es. Extremadura), alle ong (es.
UNESCO, peacelink), al mondo pro-profit (es. Goldcorp inc,
Human Genome Project), e al settore non-profit (es. Wikipedia).
Anche il processo per la produzione della licenza GPL (ma anche
l’OSI) ´ stato caso di “ispirazione”, come testimonia l’associazione
e
non-profit fondata dal prof. di giurisprudenza Lawrence Lessig, la
Creative Commons. BREVE DISCUSSIONE (Montesquieu, le
risoluzione alternative delle controversie).



I limiti della libert´
a

Il dialogo, come si vede, ´ ancora aperto. Perch´ ´ ancora aperto il
e ee
limite della libert´ del software. Casi topici, sui massimi sistemi:
a
1 DRM/Trusted Computer (differenti posizioni
Stallman/Torvalds)
2 Brevetti Software (differente posizione Europa/USA)
3 GPLv2 vs GPLv3 (differente posizione Stallman/Torvalds)
4 RedHat vs Novell (differente posizione sulla interoperabilit´,
a
anche mono, .GNU, firefox, etc.)
5 HGP vs brevetti medice personalizzate
6 Crittografia e Privacy



Il mondo BSD

Con l’acronimo BSD si indica una variante (o lavoro derivato) di
Unix sviluppata presso l’universit´ di Berkeley a partire dagli anni
a
70. L’hardware di riferimento del BSD “storico” sono i
minicomputer, dal PDP al Vax della DEC. BSD ´ un sistema
e
operativo completo rilasciato con una licenza libera con la
particolarit´ di poter essere adoperato anche in modo proprietario.
a
BSD pu´ essere considerato un sistema operativo completo (anche
o
se sprovvisto di interfacce utente graﬁche evolute, d’altronde nei
minicomputer tale hardware ´ inesistente, al contrario delle
e
interfacce testuali)



FreeBSD NetBSD

OpenBSD DragonFly



Mondo BSD, link ai siti internet
1 FreeBSD (www.freebsd.org)

DesktopBSD (desktopbsd.net)

PCBSD (www.pcbsd.org)

FreeSBIE (www.freesbie.org)

2 NetBSD (www.netbsd.org)

3 OpenBSD (www.openbsd.org)

4 DragonﬂyBSD (www.dragonflybsd.org)



Negli anni 90, il mondo accademico ed imprenditoriale “riprende”
lo sviluppo di BSD alla luce dei seguenti cambiamenti: l’hardware
dei microcomputer, lo sviluppo in rete, i problemi legali. Detto in
altre parole, il mondo BSD rimane legato al tradizionale sodalizio
accademico/pubblico/imprenditoriale aggiornandosi al nuovo
modello di produzione dello GNU/Linux. Nel 1993 nascono i
progetti FreeBSD e NetBSD. Nel 1995/96 vede la luce OpenBSD,
un fork dal progetto di NetBSD; sorte analoga per DragonFly BSD
ed Apple Darwin, due fork distinti di FreeBSD. In data 19 marzo
2007 vede la luce un ulteriore sistema in qualche modo legato al
mondo BSD originale (anche se prende molto anche dal mondo
GNU, informalmente si parla di gnusolaris), OpenSolaris
(opensolaris.org) della Sun.



Altri link ed informazioni utili (1)

Linux User Group (LUG) Italiani: www.linux.it/LUG

Blog, Mailing list, social Network (es. Second Life), gruppi di
discussione (es. NNTP-Newgroup)

Motore di ricerca google dedicato: www.google.it/linux e
www.google.com/linux

Dmoz, Open Directory Categories: http://www.dmoz.org

“Classiﬁca” distribuzioni: http://distrowatch.com

sito della distribuzione (es. www.debian.org, etc.), o del
pacchetto software (es. www.gnome.org, www.mozilla.org,
www.openoffice.org, etc.)



Altri link ed informazioni utili (2)

Appunti di informatica libera (ex Appunti Linux) di Daniele
Giacomini: a2.pluto.it
Un occhio su www.wikipedia.org per qualsiasi argomento



Come contattarci

?



Ringraziamenti

Un sentito grazie a pizzodisevo per le immagini di sfondo
www.flickr.com/photos/globetrotter1937
Immagini dei computer mainframe, minicomputer, e pc prese
da images.google.it
Altre immagini, ove non speciﬁcato diversamente, prese da
www.wikipedia.org o realizzare dal pils.
Un sentito grazie ad Arianna (e a tutti quelli che lo
sopportano e supportano), da parte di Marco.
Un sentito grazie a Sandra, Letizia, Francesco da parte di
Renato.
Un ringraziamento a tutti quanti parteciperanno con una
propria idea e/o critica con la speranza che, condividendo le
proprie esperienze con gli altri come abbiamo fatto noi,
sappiano far meglio.



FINE

Introduzione al software libero

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