Social libraries: gli strumenti del web sociale per le biblioteche. Corso Associazione Italiana Biblbioteche, sezione Lombardia. Seriate (BG), 18.11.2013
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Social libraries autunno2013
1. Social libraries:
gli strumenti del web sociale
per le biblioteche
Associazione italiana biblioteche
Sezione Lombardia – novembre 2013
Virginia Gentilini
http://nonbibliofili.wordpress.com
2. Oggi parliamo di:
Cultura partecipativa e web 2.0
Marketing via social network
Diritto d’autore per la rete
Blog
Facebook
Twitter
Scelta delle piattaforme e integrazione
Regole di base
3. Web 2.0
Insieme di tecnologie
Modello di business
(spazi pubblicitari + informazioni personali + servizi di
connettività)
Pratiche caratterizzate da:
interattività
produzione
condivisione
6. Cultura partecipativa
Barriere basse all'impegno
Supporto alla condivisione delle proprie creazioni
Mentorship informale
Fiducia nell'importanza dei propri contributi
Interesse per l'opinione degli altri
7. ‘Proprio come non abbiamo mai considerato “alfabeta”
qualcuno che sappia leggere ma non scrivere, allo stesso
modo non possiamo concepire che qualcuno sia, per così
dire,
medialfabeta se può solo consumare ma non ha
alcuna possibilità di espressione.’
Henry Jenkins, Cultura convergente, Apogeo, 2007, p. 180
8. Marketing
‘Many think people will notice the good work we do naturally.
(They won’t)’
Stephen Abram, Can all this 2.0 stuff help libraries with promotion and
communicate our value?, in The library PR handbook: high-impact
communications, edited by Mark R. Gould, ALA, 2009
9. Il marketing applicato alle
istituzioni pubbliche
'… la vera magia del marketing è (semplicemente) un
approccio orientato al cittadino'
Philip Kotler, Nancy Lee, Marketing del settore pubblico: strategie e metodi
per migliorare la qualità dei servizi della pubblica amministrazione, Pearson
Education, 2007, p. 13
Prodotti > Servizi
Prezzo (pricing) > Gestione condizioni di accesso ai servizi
Punto vendita (distribuzione) > Front office
Promozione >
Comunicazione
11. ‘I siti di social networking sono l’ultima generazione di “spazi
pubblici mediati”, ossia ambienti nei quali si può entrare in
relazione, cosi come avviene in un centro commerciale o una
piazza, ma per mezzo della tecnologia.’
Vincenzo Cosenza, Social media ROI, Apogeo, 2012
12.
13.
14. Vincenzo Cosenza
Osservatorio Social Media in Italia e Facebook:
Facebook, marzo 2013, Italia
Visitatori mensili unici: oltre 23 milioni
52% maschi, 47% donne
Fasce d’età maggiormente presenti: 36-45, 19-24
15. ‘Oggi gli utenti sono sempre meno propensi a cercare le
informazioni navigando nei siti istituzionali delle aziende come
delle PA. Porsi di fronte a essi ignorando tutto ciò e
continuando a concentrare i propri sforzi esclusivamente in
presìdi tradizionali (siti web e portali verticali) equivale a
sperare di raggiungere la propria utenza arringandola da un
pulpito collocato in una
piazza vuota, mentre essa è
altrove.’
Vademecum Pubblica Amministrazione e social media
Formez PA, dicembre 2011
16. #FacebookPA 2013. Quanti sono e cosa fanno gli enti locali su
Facebook, Giovanni Arata
http://nexa.polito.it/2013-facebook-pa
Dati: giugno 2013, enti locali
1676 account, 95% Comuni
Buona distribuzione geografica
Molti profili e non pagine ufficiali
Gestione degli account: uffici stampa/comunicazione, singoli
amministratori (sindaco o assessori)
Numero fan: 70% nella fascia fino ai 1000 e solo 3,5% nella
fascia superiore ai 5000
Molti account dormienti o con aggiornamento saltuario
Scarso impiego delle funzioni evolute
Uso: informazioni di pubblica utilità, segnalazione di eventi,
contenuti multimediali
17. #TwitterPA 2012. Quanti sono e cosa fanno gli enti locali italiani
su Twitter, Giovanni Arata
http://nexa.polito.it/2012-twitter-pa
Dati: novembre 2012
Enti locali e ministeri
291 account, 81% Comuni, soprattutto nel Nord d'Italia
“Distretti cinguettanti”
Aggiornamenti saltuari o nulli per oltre metà degli account
Utilizzo di funzioni evolute (retweet, # e @) in crescita, ma con
un utilizzo che per la metà degli account è ancora più broadcast
che conversazionale
Presenza di alcuni account fantasma (“fake”)
18. 5 princìpi
per l’avvio di un piano di marketing via social media
‘Usare i social media non solo consente ai bibliotecari digitali
di promuovere e incoraggiare l’uso delle loro collezioni, ma li
pone nuovamente al centro come negoziatori principali della
creazione di conoscenza e dell’istruzione che hanno luogo
come risultato delle interazioni fra utente ed utente e fra
utente e biblioteca.’
Robert A. Schrier, Digital Librarianship & Social Media: the Digital Library as
Conversation Facilitator, D-Lib Magazine, July/August 2011
19. Principio 1.
Ascoltare
Cosa si dice in rete della nostra biblioteca?
Strumenti:
Google Alert
Twitter Search
Liquida, motore di ricerca per i blog italiani
Capire il linguaggio e le norme culturali dei social media
20. Principio 2.
Partecipare
‘Un importante beneficio che il social networking fornisce ai
bibliotecari digitali risiede nel fatto che consente loro di dare
un volto umano alle loro collezioni. Molti bibliotecari pensano
che usare i social media sia un buon modo per pubblicizzare il
nome della loro biblioteca. Ma questi cosiddetti brandevangelist non ottengono molto a parte il mostrare ai loro
clienti quanto siano egocentrici e interessati soltanto a
promuovere ciò che la biblioteca ritiene valga la pena
promuovere.’
Robert A. Schrier
21. Principio 3.
Trasparenza
Affrontare in pubblico le criticità
Principio 4.
Policy
Linee guida sull’uso dei social network da parte degli operatori
Principio 5.
Pianificazione
Personale dedicato, monte orario, risorse
22. Costo dei social media
Più
Lavoro umano: programmazione, ascolto
Meno
Ignoranza dei social media
23. Cooperazione di sistema
Promozione per singole istituzioni: è efficace? È sostenibile?
Comunicazione di sistema
Evitare di agire in base a categorie istituzionali tradizionali
Lavorare sulla segmentazione dei mercati, cioè sulle varie
tipologie di pubblico
Ipotesi di avvio:
Pagina Facebook di sistema, con redazione definita e
distribuita
Pagine Facebook, blog o account Twitter per segmenti di
mercato particolari, curati da piccole redazioni distribuite ed
esperte del settore o del tema
Scelta dello strumento in relazione agli scopi specifici e al
tipo di comunicazione desiderata
24. Organizzare una
redazione
Linee guida:
Caratteristiche generali del servizio
Chi compone la redazione: ruoli e compiti, responsabilità,
gestione degli account (password, backup, sistemi di
alert…)
Piano editoriale: scopo generale della scelta dei contenuti
(target), tipologie dei contenuti, convenzioni stilistiche,
gestione copyright
Gestione della conversazione con gli utenti: commenti,
risposte, messaggi diretti, casi di crisi
Strumenti di lavoro interni
25. Strumenti di lavoro interni:
Calendari condivisi, es. Google Calendar
Posta elettronica e liste di discussione
Chat
Strumenti di storage e di condivisione dei documenti, es.
Google Drive, Dropbox
26. Diritto d’autore
Opere intellettuali: costi di produzione alti, costi di
riproduzione e distribuzione bassi
Regolazione artificiale: la proprietà intellettuale garantisce
all'autore un diritto di monopolio e l’autore può scegliere di
gestire i suoi diritti in vario modo, attraverso vari tipi di
licenze
Ma...
L’informazione è anche un bene cumulativo e incrementale,
quindi i diritti riconosciuti all'autore devono avere dei limiti:
Brevetto per invenzione > 20 anni
Diritto d'autore > vita dell'autore + 70 anni
28. Cambiamenti dovuti al
digitale:
Il concetto di copia è superato
I costi di distribuzione calano
Attraverso mezzi tecnici, l'informazione può essere ‘chiusa’
(es. tenendo segreto il codice sorgente di un software,
criptando un file audio, inserendo un DRM su un ebook)
oppure ‘aperta’ (formati aperti)
Il diritto deve fronteggiare un contesto internazionale
(copyright in ambito anglosassone, diritto d'autore in Italia)
29.
30. Copyleft
Movimento culturale: open access, open source, open data,
fruizione libera
In senso legale: modello di gestione dei diritti d'autore basato
su licenze con cui l'autore indica ai fruitori che la sua opera
può essere utilizzata, nel rispetto di alcune condizioni
GNU GPL
GNU LGPL
GNU FDL
Licenze nate
General Public License
Lesser General Public License
Free Documentation License
per il software e di uso complesso
31. Creative Commons
Set di licenze alternative al
copyright, facili da capire e
da usare
Dal sistema ported /
unported alla sola versione
internazionale 4.0 (in corso di
definizione)
> semplicità, interoperabilità
32.
33. Il diritto d’autore e le
istituzioni pubbliche online
Contenuti propri > usare licenze aperte
Se non indicato diversamente, tutto quello che è pubblicato
online è protetto dal copyright tradizionale. Se vogliamo che
non sia così, bisogna dichiararlo
Contenuti altrui > rispettare le licenze
Chiedere l’autorizzazione al detentore dei diritti
Scegliere contenuti coperti da licenze aperte
Es. riutilizzo di immagini, Salaborsa
34. Come cercare risorse CC:
Creative Commons, Search
Google, Ricerca avanzata
Motori di ricerca di singole risorse, es. Flickr, Ricerca avanzata
Wikimedia Commons
Attenzione alle condizioni d'uso delle piattaforme!
Facebook Legal Terms:
Concessione alla piattaforma di una licenza d’uso temporanea
dei contenuti pubblicati
35. Blog
Vantaggi:
È una vera forma di pubblicazione: può ospitare testi articolati
e medio-lunghi
Supporta oggetti multimediali
Permette di conservare nel tempo i contenuti
È ricercabili da parte dei motori di ricerca
Supporta la conversazione (commenti)
Svantaggi:
Comporta più lavoro umano rispetto alla presenza sui social
network
Entra più a fatica nel flusso della navigazione degli utenti
36. ‘Il blog rimane ancora oggi il miglior strumento che ha
un’azienda per raccontare la propria storia e provare a
(ri)connettersi con i propri pubblici di riferimento. Di contro
richiede tempo, passione, trasparenza, onestà e pazienza,
anche di attendere dei risultati.’
Vincenzo Cosenza
37. Tecnicamente, le piattaforme di blogging forniscono:
Servizio di web hosting > si utilizza lo spazio web offerto
dal servizio, non occorre comperarne uno o avere server da
utilizzare allo scopo
CMS, Content Management System > software di gestione
dei contenuti
38. Il blog (come ogni sito web) è uno spazio organizzato
archivio
post
struttura fissa
(da riempire
di contenuti)
archivio
multimedia
post 1
post 2
foto 1
foto 2
video 1
archivio
tag
tag 1
layout web
ecc.
39. Ogni pagina online è un codice
Ogni codice è un testo
Ogni testo è scrivibile
layout web
interfaccia di gestione
(CMS)
codice HTML
40. WordPress
Software open source, scaricabile gratuitamente da
http://it.wordpress.org/ e utilizzabile su un proprio spazio
web
Caratteristiche:
Editor WYSIWYG
Facilità di installazione e configurazione
Disponibilità di temi grafici
Disponibilità di plugin che permettono di estenderne le
funzionalità
Ampia diffusione nel mondo > forum, ecc.
In alternativa:
Servizio di blog hosting gratuito ed uso del CMS
41.
42. Post: articolo, unità di misura della pubblicazione
Pagina: contenuto statico
Permalink: URL specifico del post
Commento: contenuto generato dagli utenti
Tag ed etichette: indicizzazione dei post
Editor di testo WYSIWYG: What You See Is What You Get
HTML, CSS: linguaggi delle pagine web
Embed: contenuto importato da altra fonte web
Layout: organizzazione spaziale della pagina
Widget: porzione di codice che può essere installata ed
eseguita in ogni pagina web basata su HTML da parte
dell'utente finale, senza richiedere un lavoro addizionale di
compilazione
Import/Export: backup dell’intero archivio del blog
RSS: Really Simple Syndication, formato per la distribuzione
di contenuti web
43. Esistono molte
piattaforme di blogging
Freemium: Free + Premium (offerta di base Free + offerte
avanzate Premium a pagamento):
Wordpress http://it.wordpress.com/
Blogger di Google https://www.blogger.com/start?hl=it
Tumblr, https://www.tumblr.com/
…
Vedere le recensioni online
Come scegliere?
Caratteristiche specifiche
Possibilità di arricchimento
Open source
Versione mobile
...
44.
45.
46. Facebook
‘Il blog è come una bottega artigiana dove si espongono le
proprie opere e si scambiano le opinioni con gli interessati,
mentre Facebook è più simile a un grande centro commerciale
che offre gratuitamente uno spazio dal quale transita un gran
numero di avventori interessati anche a tante altre cose.’
Vincenzo Cosenza
47. Tipi di ‘presenze’ su Facebook:
Profilo personale > diario
Pagina (di istituzione, prodotto, iniziativa, ecc.), vedi
Centro assistenza Facebook, Pagine
Gruppo, es. Leggere digitale
Luogo e Community Page
…
48. Non utilizzare un profilo personale intestato alla biblioteca!
E' scorretto rispetto alle condizioni di utilizzo della piattaforma
Il profilo è uno spazio semi-privato
Ha implicazioni negative dal punto di vista pratico:
le richieste di amicizia vanno gestite una per una
esiste un limite al numero degli amici
non permette di utilizzare le app per le pagine
non rileva dati statistici
Funzione di migrazione profilo > pagina
Profilo personale > amministratore della pagina,
preferibilmente più d'uno
49.
50.
51.
52. Timeline
Immagine di copertina
Barra di navigazione orizzontale: info, mi piace, mappa, app,
note, eventi…
Archivio dei contenuti ricercabile
Layout su 2 colonne
Traguardo
Notizie in evidenza
Messaggi
Programmazione degli aggiornamenti di status
Post di altri
Vanity URL: http://www.facebook.com/username/
http://www.facebook.com/pages/nome_biblioteca/123456789
http://www.facebook.com/nome_biblioteca
53. Facebook
App
Software aggiuntivo che consente agli utenti di visualizzare
contenuti o svolgere operazioni non previste nella
configurazione di base della pagina
App Center https://www.facebook.com/appcenter
Es. applicazione di Pinterest:
https://www.facebook.com/pinterest
54. Categorie di applicazioni, corrispondenti a livelli successivi di
articolazione:
1. app dedicate al collegamento via embedding con altre
piattaforme e servizi web
2. app che consentono una personalizzazione della grafica della
pagina
3. app basate sul mashup (combinazione di dati provenienti da
database separati)
55. 1. Applicazioni che
collegano diverse piattaforme
Riutilizzo di contenuti prodotti dalla stessa organizzazione su
piattaforme diverse
Es. NYPL Pinterest: import automatico delle pinboard e delle
immagini in esse contenute che la biblioteca raccoglie su
http://pinterest.com/nypl/
56.
57. 2. Applicazioni per la
della pagina
personalizzazione grafica
Modifica dei contenuti della pagina, con la possibilità di inserire
testi, immagini e link a scelta (ma non sulla landing page!)
Es. iwipa
58.
59. 3. Applicazioni basate su
mashup dei dati
Integrazione di dati provenienti da database differenti per dare
vita a pagine da cui l'utente potrà usufruire di servizi veri e
propri restando all'interno della piattaforma Facebook
Es. pagina della
Biblioteca Mario Costa dell'Università La Sapienza
60.
61.
62.
63. Misurazione (statistiche)
Imparare a leggere i dati statistici sull'accesso e sull'uso della
pagina serve a:
capire che cosa funziona e che cosa no
avere uno strumento di rendicontazione
Ma:
1. I dati statistici sono quelli forniti in proprio dalla piattaforma
2. Nella misurazione dei dati sul web (Google Analytics,
strumenti interni alle piattaforme di social network, di blogging,
ecc.) non vengono utilizzate metriche condivise e
standardizzate
64.
65. Uso ottimale della pagina:
seguire le
linee guida
(definire un piano editoriale,
rispettare il target,
seguire le regole stilistiche, ...)
66. Quando
Insights > Quando i tuoi fan sono online (sempre!)
Quanto
Stima della half life media dei link: tempo in cui un link riesce
a ottenere la metà di tutti i clic che riceverà
complessivamente nel suo ciclo di vita
Twitter > 2,8 ore
Facebook > 3,2 ore
Via fonte diretta (e-mail o instant messenger) > 3,4 ore
YouTube > 7,4 ore
1-2 aggiornamenti al giorno (per grosse istituzioni o redazioni
cooperative)
67. Blog > strumento per la valorizzazione dei contenuti
(approfondimenti sulle risorse e i servizi della biblioteca)
Facebook > strumento generalista di networking
Twitter > complemento di Facebook, consigliabile alle
biblioteche solo in casi particolari o a livello elevato di
cooperazione
68. Twitter
‘La presenza su Twitter può essere solo un modo per rilanciare
contenuti prodotti altrove e quindi veicolare traffico su altri
hub dell’azienda o può diventare un progetto strutturato in
grado di far leva sulle specificità della piattaforma. Le
limitazioni della stessa, soprattutto in considerazione del
numero di caratteri utilizzabili per esprimersi, possono
diventare un punto di forza quando immaginate in
congiunzione con l’immediatezza. Ecco che Twitter diviene
essenziale per annunciare novità di prodotti e offerte di breve
termine oppure per dare risposte tempestive…’
Vincenzo Cosenza
69. Real time web: microblogging, chat, SMS
Social network asimmetrico
Natura broadcast
Struttura che non facilita la conversazione
Incentrato sul testo
Sintesi, 140 caratteri per tweet
Mobilità
Livetweet (backchannel)
Oneroso da gestire: molto lavoro di manutenzione/pubblico
ristretto
70. Visitatori mensili unici in Italia: più di 3.300.000 (marzo 2013)
Fonte: Vincenzo Cosenza
'Nonostante la flessione di visitatori rispetto allo scorso anno
[2012] si registrano segnali di un uso più consapevole dello
strumento. Il flusso dei tweet è spalmato uniformemente su
tutti i giorni, mentre in passato vi erano giornate più intense e
altre meno.
Inoltre aumentano del 22% i tweet che contengono un hashtag,
del 7% i retweet e del 2% i geolocalizzati. Segno di una
maggiore comprensione delle grammatiche precipue del mezzo,
utili a stimolare o ad entrare in conversazioni.
Un cambiamento si registra anche nelle ore utilizzate per
scrivere. I picchi si spostano di un’ora in avanti. Il primo si ha
tra le 13 e le 15, mentre il picco massimo si riscontra tra le 20
e le 22. Inevitabile non pensare che sia riflesso della nuova
abitudine di utilizzate i device come secondo schermo per la
Social TV.' Fonte: Vincenzo Cosenza
71. Natura testuale > sintassi specifica:
Tweet
Ritweet
# Hashtag: rende ricercabile la parola che segue
@ Menzione: richiama un nome utente
72.
73.
74. Applicazioni Twitter
Applicazioni multi-funzione:
Tweetdeck, applicazione desktop e browser
Hootsuite, applicazione browser
> programmazione post
Applicazioni che si concentrano su una funzione:
Paper.li, giornale web. Es. Cultura e dintorni, Twiperbole
Tweetstats, misurazione
77. Sito web http://www.nypl.org/
Blog http://www.nypl.org/blog
RSS
Facebook https://www.facebook.com/newyorkpubliclibrary
Twitter http://twitter.com/nypl
Google +
https://plus.google.com/109540108294407047300/posts
YouTube http://www.youtube.com/user/NewYorkPublicLibrary
Tumblr http://nypl.tumblr.com/
Foursquare https://it.foursquare.com/nypl
Flickr http://www.flickr.com/photos/nypl/
Pinterest http://pinterest.com/nypl/
iTunes
https://itunes.apple.com/institution/the-new-york-public-library
78.
79. Varianti da considerare nella logica specifica delle piattaforme:
Dialettica conversazione / distribuzione
social network / piattaforme di media sharing (es. Flickr)
Pubblico generalista / pubblico di nicchia
Es. Youtube, Facebook / Pinterest, Instagram
Tipo di partecipazione richiesta all'utente finale:
Sito > informazione veloce o uso di risorse strutturate
Blog > spazio di approfondimento, spesso tematico
Social network > integrazione nel flusso quotidiano di
aggiornamenti dal web, con un grado di attenzione bassa e/o
variabile
80. Regole di base
Decidere a chi si parla e per quale scopo
Decidere qual è l'architettura che si sceglie per farlo (con quali
media e in che rapporto stanno fra loro)
Applicare i principi di Schrier (ascoltare, partecipare,
trasparenza, policy, pianificazione)
Definire redazione e linee guida
Imparare a scrivere (per la rete)
Imparare a interagire con gli utenti in modo corretto
81. Scrivere?
Fornire un'informazione precisa
Evitare tecnicismi e gergo burocratico
Scrivere correttamente: attenzione alla grammatica e agli errori
di battitura
Essere informali e amichevoli ma non ammiccanti o
smaccatamente autocelebrativi