2. 1
Il turismo nei comuni di prima fascia di Milano
In collaborazione con l’Osservatorio del turismo della Provincia di Milano
Un ringraziamento particolare
al Dott. M. Pezzotti e a T. Vincent, per la disponibilità e il materiale fornito;
e alla prof.ssa S. Figini per la pazienza e l’aiuto nella stesura del lavoro.
3. 2
INDICE
Introduzione, organizzazione del lavoro e principali conclusioni……………………………………….…………..p.3
Analisi e confronto delle strutture……………………………………………………………………………………….…...…….p.6
Analisi dei flussi turistici dei viaggiatori italiani………………………….……………………………….…………..………p.10
Analisi dei flussi turistici dei viaggitori stranieri………………….……………………………………….…………..……..p.11
Analisi dell’ andamento dei flussi turistici mensili nel corso del 2012………………………………………….….p.12
Gli indicatori turistici…………..……………………………..………………………………………………………………..…….……p.13
Appendice : Tabelle complete ……………………………………………………………………………………….……….……….p.15
4. 3
INTRODUZIONE, ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E
PRINCIPALI CONCLUSIONI
Il turismo ai giorni nostri rappresenta il settore più importante e dinamico dell’economia mondiale. Il
turista viaggia principalmente per divertimento (svago), ma nella definizione di turismo includiamo anche
una parte del turismo d’affari, e più precisamente il cd “turismo congressuale”.
Tuttavia ai fini della nostra analisi non risultano rilevanti le motivazioni che portano i “turisti” a spostarsi dal
luogo di residenza. È invece fondamentale indagare su quale tipologia di alloggio o struttura della provincia
di Milano nel suo complesso il viaggiatore medio italiano e straniero prediliga.
Il focus dell’analisi si sposta poi sul confronto della ricettività turistica annuale e mensile (relativa all’anno
2012) delle strutture di Milano, nei comuni di Prima fascia di Milano e del resto della provincia.
Come comuni di prima fascia, o di “Cintura” si indicano quei comuni adiacenti alla città di Milano, ovvero:
Arese, Assago, Baranzate, Bollate, Bresso, Buccinasco, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cologno
Monzese, Cornado, Cornaredo, Corsico, Cusano Milanese, Novate Milanese, Opera, Pero, Peschiera
Borromeo, Rho, Rozzano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Segrate, Sesto San Giovanni,
Settimo Milanese e Vimodrone.
OBIETTIVO DELL’ANALISI:
Il nostro obiettivo nell’analisi dei dati a disposizione è stato quello di effettuare un confronto sui flussi
turistici dei comuni “di prima fascia”1
(detti anche “di cintura”) della provincia di Milano con gli stessi flussi
turistici di Milano città e della provincia, facendo riferimento a strutture ricettive divise per settori
(alberghiero, extra-alberghiero, altro) e alla provenienza dei turisti stessi.
Inoltre abbiamo indagato sul trend mensile degli arrivi, italiani e stranieri, nel corso del 2012, per poter
verificare se l’andamento nelle tre aree fosse simile.
Infine, sulla base degli indicatori turistici da noi calcolati, abbiamo confrontato i risultati ottenuti nelle tre
zone.
1 Tutti quei comuni che affiancano il Comune di Milano per i due terzi del suo perimetro creando una città composta da decine di
municipalità e con una popolazione di 3.9 milioni di abitanti.
5. 4
DATI:
In attesa di validazione da parte di ISTAT i dati 2012 sono da considerarsi provvisori e soggetti a modifica.
Dati annuali e mensili relativi all’anno 2012 reperiti presso l'Osservatorio per il Turismo della provincia di
Milano: dataset in formato Excel disaggregato per aree di interesse.
Per poter lavorare sui dati forniti dall’Osservatorio della Provincia, ed estrapolare solo le variabili di nostro
interesse, li abbiamo raggruppati in tabelle Excel2
, in modo da creare nuovi dataset più snelli ed
interpretabili, riuscendo a suddividerli nel modo seguente:
1. Matrici dei dati delle strutture ricettive:
STRUTTURE ALBERGHIERE 3 osservazioni x 7 variabili.
Le variabili sono: Alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso, alberghi 4 ,3, 2, 1 stella e residenze turistiche
alberghiere.
STRUTTURE COMPLEMENTARI 3 osservazioni x 10 variabili.
Le variabili sono: Campeggi, Villaggi turistici, Campeggi e villaggi gestiti in forma mista, Alloggi in
affitto gestiti in forma imprenditoriale, Alloggi agrituristici e country house, Ostelli della gioventù,
Case per ferie, Rifugi alpini, Altri esercizi.
ALTRE STRUTTURE 3 osservazioni x 3 variabili.
Le variabili sono: Bed & Breakfast e Altri alloggi privati.
2. Matrice dei dati sui flussi dei turisti italiani: 48 osservazioni x 8 variabili.
Le variabili sono: Alberghiero, Complementare, Altro, Totale generale e Giorni permanenza per le
prima 4 variabili date dal rapporto tra le presenze e gli arrivi.
3. Matrice dei dati sui flussi dei turisti stranieri: 116 osservazioni x 8 variabili.
Le variabili sono: Alberghiero, Complementare, Altro, Totale generale e Giorni permanenza per le
prima 4 variabili date dal rapporto tra le presenze e gli arrivi
4. Matrice dei dati sui flussi turistici mensili dell’anno 2012: 13 osservazioni x 4 variabili.
Le variabili sono: alberghiero, Extra-alberghiero, Altro, Totale generale.
I NOSTRI STRUMENTI
Analisi dei dati prima annuali e poi mensili attraverso l’utilizzo di strumenti e misure statistiche di tipo
prevalentemente descrittivo, attraverso l’utilizzo delle funzioni di Excel.
Creazione di nuove variabili in relazione all’analisi attraverso lo studio della letteratura.
Calcolo di misure statistiche di sintesi descrittive.
Confronto degli arrivi dei turisti italiani e stranieri a Milano, in provincia e nelle città di prima fascia.
Calcolo di misure di eterogeneità e concentrazione. Indici di Gini.
Infine abbiamo condotto una breve analisi dei principali indicatori turistici:
2
Tutte le tabelle cui si farà riferimento possono essere visualizzate in appendice.
6. 5
GLI INDICATORI DI RICETTIVITÀ, che aiutano a valutare l'impatto del turismo e consentono di
effettuare un confronto ponderato tra vari territori. Tra questi abbiamo il tasso di ricettività, il tasso
di densità ricettiva, il tasso di ricettività composto.
GLI INDICATORI DI TURISTICITÀ, che misurano il livello di "affollamento" turistico in un
determinato periodo (anno o mese). Ne fanno parte il tasso di turisticità, il tasso di densità turistica,
l’indice di sfruttamento territoriale.
LE NOSTRE CONCLUSIONI
Al termine del nostro lavoro possiamo concludere che i comuni di prima fascia si avvicinano per alcune
caratteristiche a Milano, questo anche grazie all’efficace rete di trasporti pubblici. Poiché Milano rimane la
meta più gettonata in Lombardia, e infatti ospita circa il 65-70% delle strutture turistiche, ci sembra palese
affermare che in termini numerici la “cintura” si avvicina di più alla provincia. Tuttavia, guardando la
composizione delle strutture, si nota che nella categoria “altre strutture” (Bed & Breakfast), la provincia
detiene il primato. Infatti questa tipologia di alloggi, per le proprie caratteristiche intrinseche, si allontana
dalle zone metropolitane. Si può aggiungere anche i Bed & breakfast sono meta principalmente dei turisti
dello stivale.
Per quanto riguarda il flusso turistico italiano, le tre aree risultano simili, soprattutto nelle prime tre
posizioni, determinate da turisti provenienti da Lombardia, Veneto e Lazio.
L’analisi del flusso turistico straniero, invece, ci mostra alcune differenze nella città di Milano rispetto alle
altre due zone. Infatti, per Milano, la prima posizione è occupata dagli arrivi dei turisti russi, mentre per la
provincia e per la “cintura”, al primo posto troviamo i turisti cinesi. Non ci sono grosse differenze nel resto
della classifica degli arrivi tra provincia e prima fascia, ciò ci porta a concludere che le città della “cintura”
siano più simili alla provincia.
L’analisi dei trend mensili ci porta a due conclusioni: gli arrivi esteri sono simili nella provincia e nelle città di
prima fascia, mentre a Milano sono numericamente più elevati ma meno costanti nell’arco dell’anno.
Gli arrivi italiani mostrano trend molto simili nel corso dell’anno ma differiscono numericamente.
Infine per ciò che concerne gli indicatori di ricettività e turisticità possiamo affermare la netta dominanza di
Milano sulle altre due aree.
Per questo possiamo concludere che i comuni di prima fascia si avvicinano alla provincia piuttosto che a
Milano.
7. 6
1.ANALISI E CONFRONTO DELLE STRUTTURE
Il primo passo della nostra analisi dei dati parte dal confronto tra le strutture ricettive presenti a Milano e in
provincia con i comuni di prima fascia che circondano il capoluogo lombardo.
Prima di entrare nel vivo dell’indagine è bene precisare che per il confronto è stata operata una macro
classificazione delle strutture ricettive, che sono state così suddivise:
STRUTTURE ALBERGHIERE, di cui fanno parte gli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso, gli alberghi 3,2, e 1 stella e
le residenze turistiche alberghiere;
STRUTTURE EXTRA ALBERGHIERE, in cui sono compresi i campeggi, i villaggi turistici, i campeggi e villaggi
gestiti in forma mista, gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, gli agriturismi e le country house,
gli ostelli della gioventù, le case per ferie e i rifugi alpini;
infine, nella categoria ALTRE STRUTTURE rientrano i Bed&Breakfast e altri alloggi privati.
1. STRUTTURE ALBERGHIERE
L’osservazione dei dati sui comuni di prima fascia e la città di Milano e tra gli stessi e la provincia3
, mette in
evidenza come ci sia un netto distacco tra la numerosità delle strutture alberghiere di Milano città rispetto
a quelle dei comuni di prima fascia che, seppur in modo decisamente inferiore, sono più vicine al resto della
provincia.
3
Ogni riferimento alla provincia presuppone il riferimen to ai dati provinciali esclusa la città di Milano.
62%11%
27%
Grafico1. Totale alberghi
Milano
Prima fascia
Solo provincia
8. 7
Ad un’analisi più approfondita si può notare la totale mancanza di alberghi 5 stelle nei comuni della
“cintura” milanese, in rapporto ad un limitato numero di queste strutture anche a Milano città4
(0 alberghi
5 stelle nei comuni di prima fascia, 1 nel resto della provincia e 17 a Milano); salta, invece, all’occhio la
grande concentrazione di alberghi 4 e 3 stelle sia nella metropoli milanese, che nel resto delle aree
analizzate. Dall’istogramma si può vedere che Milano ottiene il primato in tutte le categorie delle strutture
alberghiere.
2 STRUTTURE EXTRA ALBERGHIERE
4
Ved. Tabella 1 in Appendice
Alberghi 5
stelle e 5
stelle lusso
Alberghi 4
stelle
Alberghi 3
stelle
Alberghi 2
stelle
Alberghi 1
stella
Residenze
turistico
alberghiere
17
129
120
60
69
48
0
38
28
8 4 41
81
66
23
13 10
Grafico 2. Strutture alberghiere
Milano Prima fascia solo Provincia
70%
9%
21%
Grafico 3. Totale complementari
Milano
Cintura
solo Provincia
9. 8
Dall’analisi delle strutture extra alberghiere si evince come la maggior concentrazione di strutture ricettive
extra-alberghiere, dovuta sicuramente alla diversa ampiezza territoriale delle tre aree considerate, si
collochi all’interno della città.
È interessante vedere quali delle strutture che rientrano in questa categoria siano effettivamente presenti
nel territorio della provincia milanese, e quali attribuiscano alla città meneghina una percentuale così
elevata.
Analizzando approfonditamente i dati nelle nostre tabelle5
, abbiamo escluso dall’analisi grafica i campeggi, i
villaggi turistici e i rifugi alpini, totalmente inesistenti nel territorio preso in considerazione. Dal nostro
istogramma viene invece messo in evidenza che la moda nei dati è data dagli alloggi in affitto gestiti in
forma imprenditoriale. La numerosità delle stesse strutture, però, nei comuni adiacenti alla città si avvicina
più nettamente alla provincia. Seguono invece, seppur in modo inferiore le case per ferie, con un numero
paritario per provincia e prima fascia (42 strutture in città e 3 per le altre zone), ed un picco per Milano.
3. ALTRE STRUTTURE
5
Ved. Tabella n. 2 in Appendice
Alloggi in affitto
gestiti in forma
imprenditoriale
Alloggi agrituristici e
country house
Ostelli della
gioventù
Case per ferie
141
0 8
42
22
0 0 3
53
0 0 3
Grafico 4. Strutture complementari
Milano Prima fascia Solo Provincia
31%
19%
50%
Grafico 5. Totale altre strutture
Milano
Cintura
solo Provincia
10. 9
Nell’osservazione dell’ultima categoria di stutture turistiche che comprende esclusivamente i Bed &
Breakfast (a causa della totale assenza di altri alloggi privati)6
in tutte e tre le aree lombarde in analisi, si
può notare un’inversione di tendenza nelle percentuali, che, in questo caso, risultano maggiori nella
provincia, seguita da Milano e infine dai comuni di prima fascia.
Tirando le somme di questa prima analisi condotta, possiamo dire con certezza che, in generale, la
localizzazione delle strutture ricettive delle città cosiddette di prima fascia è molto più vicina e similare alle
città di provincia che non a Milano città. Questo soprattutto in riferimento alle strutture alberghiere e a
quelle complementari. Una importante ed evidente inversione di tendenza si ha nella categoria delle “altre
strutture”, in cui il turismo della “cintura” si discosta in modo evidente dalla provincia avvicinandosi a
Milano città.
6
Ved tabella 3 in Appendice
Milano Prima fascia Solo Provincia
92
56
152
0 0 0
Grafico 6. Altre strutture
Bed & Breakfast Altri alloggi privati
11. 10
2.ANALISI DEI FLUSSI TURISTICI DEI VIAGGIATORI
ITALIANI
In questa seconda parte della nostra analisi dei dati, lo scopo è quello di effetture un’osservazione relativa
al comportamento dei turisti italiani nelle tre aree di interesse (Milano, comuni della provincia e comuni di
prima fascia), proprio per arrivare a valutare se i flussi turistici nei comuni adiacenti a Milano siano più vicini
alla città o alla provincia nel suo insieme.
Confrontando le tre tabelle, divise per zone, appare subito evidente un dato fondamentale: la moda è data
sempre dagli arrivi dei turisti lombardi, seppur con qualche differenza numerica.
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
Grafico 7. Composizione dei flussi italiani
MILANO
PROVINCIA
PRIMA FASCIA
MILANO PROVINCIA PRIMA FASCIA
Classifica regioni Frequenza Classifica regioni Frequenza Classifica regioni Frequenza
1 LOMBARDIA 443.869 1 LOMBARDIA 607.446 1 LOMBARDIA 192.061
2 LAZIO 216.168 2 VENETO 66.516 2 LAZIO 46.381
3 VENETO 116.200 3 LAZIO 66.024 3 VENETO 38.606
4 CAMPANIA 107.345 4 PIEMONTE 60.092 4 EMILIA ROMAGNA 32.616
5 TOSCANA 104.187 5 EMILIA ROMAGNA 57.090 5 PIEMONTE 29.553
6 EMILIA ROMAGNA 99.214 6 TOSCANA 45.222 6 TOSCANA 27.349
7 SICILIA 88.392 7 CAMPANIA 42.195 7 CAMPANIA 25.602
8 PUGLIA 86.754 8 PUGLIA 31.599 8 SICILIA 19.632
9 PIEMONTE 84.801 9 SICILIA 30.787 9 PUGLIA 19.426
10 LIGURIA 48.075 10 LIGURIA 27.221 10 LIGURIA 16.095
12. 11
Risulta, poi, interessante lo scambio di posizione tra il Lazio e il Veneto, che rimangono costanti
rispettivamente alla seconda e terza posizione sia a Milano che nella prima fascia, ma si invertono tra la
“cintura” e la provincia.
Inoltre si può considerare come le regioni italiane che rientrano nella top 10 siano esattamente le stesse
nelle tre zone lombarde, mentre alcune, sebbene numerose, non vi rientrino completamente.
Per approfondire il confronto abbiamo calcolato l’indice di eterogeneità di Gini, ottenendo i seguenti
risultati:
Poiche l’indice di Gini è 0 ≤ G ≤ 1, (con 0= massima omogeneità, 1= massima eterogeneità) dai risultati si
può osservare che l’indice calcolato sulla città di Milano tende ad 1 e Milano presenta il più alto grado di
eterogeneità tra le tre zone per quanto rigurda gli arrivi dei turisti dalle regioni che, come abbiamo visto,
rientrano nella top 10. Questo ci porta a considerare che le città di prima fascia, con un G= 0.86, siano in
termini di afflusso numerico turistico italiano, molto più vicine a Milano che al resto della provincia.
3.ANALISI DEI FLUSSI TURISTICI DEI VIAGGIATORI
STRANIERI
MILANO PROVINCIA (MILANO ESCLUSO) COMUNI DI PRIMA FASCIA
Classifica stati Flussi Classifica stati Flussi Classifica stati Flussi
1 RUSSIA 192.981 1 CINA 116.722 1 CINA 70.935
2 FRANCIA 179.866 2 GIAPPONE 70.059 2 GIAPPONE 36.140
3 STATI UNITI D'AMERICA 177.839 3 GERMANIA 49.848 3 GERMANIA 31.185
4 GERMANIA 173.960 4 FRANCIA 41.681 4 FRANCIA 26.619
5 CINA 163.387 5 COREA DEL SUD 35.900 5 COREA DEL SUD 24.818
6 REGNO UNITO 155.412 6 REGNO UNITO 30.673 6 REGNO UNITO 23.397
7 GIAPPONE 154.797 7 ROMANIA 23.188 7 STATI UNITI D'AMERICA 17.457
8 SPAGNA 132.729 8 STATI UNITI D'AMERICA 22.956 8 SPAGNA 15.352
9 SVIZZERA E LIECHTNSTEIN 103.728 9 SPAGNA 21.638 9 BELGIO 11.165
10 BRASILE 100.872 10 SVIZZERA E LIECHTNSTEIN 17.232 10 SVIZZERA E LIECHTNSTEIN 10.827
Indice di concentrazione Gini 0,10 Indice di concentrazione Gini 0,33 Indice di concentrazione Gini 0,30
Studio eterogeneità
eterogeneità di Gini
Milano 0.93
Provincia 0.70
Prima fascia 0.86
13. 12
L'indice di concentrazione di Gini è un indicatore che offre una misura della concentrazione di variabili
quantitative trasferibili. È un numero compreso tra 0 ed 1. Valori bassi del coefficiente indicano una
distribuzione abbastanza omogenea, con il valore 0 che corrisponde alla pura equidistribuzione; valori alti
del coefficiente indicano una distribuzione più diseguale, con il valore 1 che corrisponde alla massima
concentrazione.
L’indice di Gini ci permette di confrontare la composizione numerica degli flussi dei turisti nelle tre aree di
interesse, in modo da individuare le similitudini o le differenze del grado di concentrazione. Come si vede
dai valori dell’indice, la “cintura” e la Provincia risultano meno equidistribuite (in termini della numerosità
degli arrivi) rispetto a Milano. Questo si nota dai 3 grafici sopra - infatti la curva di Lorenz del capoluogo
lombardo è quella che si avvicina di più alla retta di equidistribuzione.
Confrontando la curva dei comuni della prima fascia con quelle delle altre 2 aree possiamo affermare che è
molto simile a quel la della Provincia.
Analizzando il flusso degli stranieri, più precisamente individuando i paesi dai quali provengono i turisti che
numericamente sono più presenti nelle tre aree di nostro interesse, possiamo giungere a una serie di
conclusioni.
Come si vede dalla tabella soprastante si può subito notare che a differenza di Milano, dove la Russia si
colloca al primo posto, nei comuni di prima fascia e nella provincia la prima posizione è occupata dagli arrivi
dalla Cina.
Le osservazioni più interessanti si possono riassumere nei seguenti punti:
14. 13
1. Le differenze principali riguardano la moda, che per Milano è data dai turisti russi, mentre per le
altre due aree è data dai turisti cinesi;
2. Il Brasile è assente sia nella top 10 della “Cintura” che in quella della provincia;
3. La Romania rientra nella classifica dei comuni di prima fascia, ma è assente altrove;
4. Gli Stati Uniti d’America registrano più presenze a Milano.
Riassumendo, come si vede dal grafico sottostante, la composizione dell’ afflusso è simile nelle tre aree con
qualche eccezione data dal “caso russo-cinese”.
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
Grafico 8. Composizione dei flussi stranieri
Milano
Provincia
Cintura
15. 14
4.ANDAMENTO DEI FLUSSI TURISTICI MENSILI NEL
CORSO DEL 2012
I flussi turistici mensili degli italiani, come si nota dal grafico, mettono in evidenza una diversità numerica
degli arrivi, ma l’andamento mensile delle tre aree considerate presenta tratti molto simili. Questo porta a
considerare come l’afflusso nelle città di prima fascia si avvicini di più a quello della provincia rispetto alla
città di Milano, che accoglie il maggior numero di turisti italiani.
Come si nota dal grafico l’andamento mensile dei flussi dei turisti stranieri nei comuni di prima fascia e
nella provincia presenta trend molto simili. Tuttavia, nel mese di novembre si evidenzia l’aumento degli
arrivi nei paesi di “cintura”. Milano, invece, si colloca ad un livello di afflusso turistico molto più alto e
molto più discontinuo, con un picco più elevato nel mese di luglio e con una diminuzione drastica a partire
da novembre.
0
100.000
200.000
FLUSSI MENSILI DEGLI ITALIANI
CINTURA PROVINCIA MILANO
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
FLUSSI MENSILI DEGLI STRANIERI
FLUSSI STRANIERI MENSILI PROVINCIA FLUSSI STRANIERI MENSILI CINTURA
FLUSSISTRANIERI MENSILI MILANO
16. 15
5.GLI INDICATORI TURISTICI
Semplici: Composti:
costruiti su una sola variabile sintesi di più indicatori semplici
(o di più variabili)
Indicatori di ricettività
Gli indicatori che si possono calcolare sono :
IL TASSO DI RICETTIVITÀ, che indica il numero di posti letto ogni 100.000 abitanti:
TRS=
Misura l’intensità dell’offerta in relazione alla popolazione residente nell’area.
LA DENSITÀ RICETTIVA, che indica il numero di posti letto per kmq (S):
Misura l’intensità dell’offerta in relazione alla superficie dell’area.
IL TASSO DI RICETTIVITÀ COMPOSTO:
Misura l’intensità dell’offerta in relazione alla popolazione e .alla superficie dell’area
Questi importanti indicatori aiutano a valutare l'impatto del turismo e consentono di effettuare un
confronto ponderato tra i vari territori, come ad esempio la potenzialità di accoglienza di una località
rispetto ad un'altra.
Territorio
nr.abitanti
kmq
Pop.Media
nr.Postiletto
Tassodiricettività
Densitàricettiva
Tassoricettiva
composto
Prima fascia 749.891 256,07 2.928,46 14.347 1,91 5.602,76 0,00747
Milano 1.247.379 181,76 6.862,78 59.529 4,77 32.751,43 0,02626
Provincia milano
escluso
1.810.076 1393,24 1.299,18 27.225 1,50 1.954,08 0,00108
Totale provincia 3.057.455 1.575 1.941,24 86.747 2,83 5.507,75 0,0018
I risultati ottenuti evidenziano la dominanza della città di Milano per tutti e tre gli indici considerati. La
“cintura”, quindi, risulta più simile alla provincia, in quanto sia la ricettività che la densità risultano
nettamente inferiori al capoluogo lombardo.
17. 16
Indicatori di turisticità
Il tasso di turisticità misura il livello di "affollamento" turistico in un determinato periodo (anno o
mese) indicando il numero di turisti presenti ogni 100.000 abitanti:
La densità turistica: è data dal rapporto tra il numero di presenze (il numero delle notti trascorse
dai turisti) e la superficie del territorio e indica il numero di turisti per kmq:
Indice di sfruttamento territoriale: ottenuto mediante la somma degli arrivi per kmq e dei residenti
per kmq, il tutto diviso per cento.
Anche per quanto riguarda questo gruppo di indicatori, la città di Milano mostra valori molto più elevati sia
rispetto alla provincia in generale, sia rispetto ai comuni di prima fascia. Questi ultimi, in termini di
turisticità, densità e sfruttamento territoriale risultano, qiundi, più simili alla provincia.
Territorio
nr.abitanti
kmq
Pop.Media
Presenze
Arrivi
Tassodituristicità
Ladensitàturistica
Indicedisfruttamento
territoriale
Prima fascia 749.891 256,07 2.928,46 1.790.770 966.723 0,65 3.775,23 67,04
Milano 1.247.379 181,76 6.862,78 9.163.731 4.350.891 2,01 23.937,56 308
Provincia milano
escluso
1.810.076 1393,24 1.299,18 3.454.834 1.871.186 0,52 1.343,05 26,48
Totale provincia 3.057.455 1.575 1.941,24 1.261.856 6.222.077 0,11 3.950,53 58,92
S
a
Id
100/
S
Pa
Is
18. 17
Appendice: LE TABELLE COMPLETE.
Confronto tra strutture ricettive
Tabella 1 STRUTTURE ALBERGHIERE
Area
Alberghi5stelle
Alberghi4stelle
Alberghi3stelle
Alberghi2stelle
Alberghi1stella
Residenze
turistico
alberghiere
Totalealberghi
Milano 17 129 120 60 69 48 443
Prima fascia 0 38 28 8 4 4 82
Solo provincia 1 81 66 23 13 10 194
Tabella 2 STRUTTURE EXTRA ALBERGHIERE
Tabella 3 ALTRE STRUTTURE
Area
Campeggi
Villaggituristici
Campeggievillaggigestiti
informamista
Alloggiinaffittogestitiin
formaimprenditoriale
Alloggiagrituristicie
countryhouse
Ostellidellagioventù
Caseperferie
Rifugialpini
Altriesercizi
Totaleextraalberghiero
Milano 1 0 0 141 0 8 42 0 0 192
Prima fascia 0 0 0 22 0 0 3 0 0 25
Solo provincia 0 0 0 53 0 0 3 0 0 56
Area
Bed&Breakfast
Altrialloggiprivati
Totale
Milano 92 0 92
Prima fascia 56 0 56
Solo provincia 152 0 152