SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 24
Attività
anno 2007/2008 e anno 2008/2009




                                  1
INDICE



Prefazione……………………………………………………………………………..pag. 4

La strada verso il Distretto del Pomodoro da Industria…..pag. 5

Associazione Distretto del Pomodoro da Industria…………..pag. 8
   GLI ORGANI DEL DISTRETTO………………………….…….…….pag. 8
       ASSEMBLEA…………………………………………………….…..…..…….pag. 8
       PRESIDENTE……………………………………………………….…….……pag. 8
       COMITATO DI COORDINAMENTO………………………………….……pag. 10
       LA SEGRETERIA…………………………………………………………..…pag. 11
       LA TESORERIA………………………………………………………….……pag. 11
       GRUPPI DI LAVORO…………………………………………………………pag. 11
       CONSULENTE…………………………………………………………………pag. 12

   IL LAVORO SVOLTO NEL PRIMO BIENNIO DI ATTIVITA’
       INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO
       DELL’ASSOCIAZIONE……………………….……………………………….pag. 13
         Presentazione dell’Associazione al Ministro delle Politiche Agricole………..pag. 13
          Azioni per l’allargamento dei confini territoriali dell’Associazione
       e crescita del numero di associati……………………………………………....…pag. 13
          Confronto con le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia
       sul tema distretti agroalimentari……………………………………………..……pag. 14
          Concorso fra istituti superiori ad indirizzo artistico
       per la creazione del logo dell’Associazione………………………...…….………pag. 14
         Creazione del sito internet dell’Associazione……………….....………………pag. 14
         Partecipazione a fiere sul territorio……………………………………….……pag. 15
         Organizzazione di seminari e workshop………………………….……………pag. 15
         Raccolta dati……………………………………………………....……………pag. 15
                                                                                            2
INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE ISTITUZIONALE…..........………pag. 16
  Interventi per il rinnovo del finanziamento regionale sulle prove varietali……pag. 16
  Interventi per modificare il PSR (Piano regionale di Sviluppo Rurale)………pag. 16
  Interventi sulla problematica dei danni dovuti alle piogge persistenti…..……..pag. 17
  Interventi per il finanziamento dei Progetti di ricerca Consorzio Fitosanitario..pag. 17
  Interventi per facilitare l’accordo fra le parti sul prezzo della campagna 2008..pag. 17
   Interventi con Cassa Depositi e Prestiti per finanziamenti Decreto
Interministeriale - Accordi di filiera……………………………………...........….pag. 18
   Interventi per sostenere le aziende di trasformazione nell’ambito
dell’attuale contesto di crisi……………………………………………….…...….pag .18

ATTIVITÀ SVOLTA DAI GRUPPI DI LAVORO………………………....…pag. 19
  Incontri sull’andamento campagna………………...…………………………..pag. 19
  Discussione sulle tematiche ambientali del settore del pomodoro……..............pag. 19
  Discussione su ricerca e sperimentazione…………………………………...…pag. 20
  Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013…………………………….............pag. 21
  Educazione alimentare sul pomodoro……………………………………...…..pag. 22
  Consumo di suolo agricolo………………………………………………….….pag. 24
  Opportunità di finanziamento……………………………………………...…..pag. 24




                                                                                         3
Prefazione


A conclusione del mandato conferitomi, desidero esprimere il mio ringraziamento a tutti i Soci per la fiducia
e la collaborazione manifestate durante questo biennio di attività.
La prossima Assemblea convocata a norma dello Statuto, sarà chiamata a deliberare in ordine ai futuri assetti
societari e a valutare il lavoro fin qui condotto. E’ stato per tutti i protagonisti della filiera un periodo
particolarmente denso per l’evolversi della situazione che ha riguardato il comparto del pomodoro da
industria.
L’impegno profuso è testimonianza della volontà di continuare, arricchendola di ulteriori contenuti, l’attività
dell’Associazione del Distretto, una realtà che necessita di consolidarsi per essere sempre più interlocutore di
primo piano, nel rispetto dei ruoli che caratterizzano le parti.
Desidero pertanto esprimere sentimenti di profonda gratitudine per la comprensione dimostrata. Ho cercato
di esercitare il mandato di rappresentanza perseguendo convintamente, pur tra limiti e difficoltà, gli obiettivi
che stanno a fondamento dell’Associazione, consapevole dell’importanza strategica del settore del pomodoro
nel quadro economico del nostro Paese.
Quando, alcuni anni fa, abbiamo dato vita prima i lavori preparatori e poi all’Associazione vera e propria
abbiamo visto giusto rispetto alle potenzialità di questo organismo per lo sviluppo del comparto.
Oggi possiamo dire di aver raggiunto alcuni risultati importanti: l’aver creato un luogo in cui tutti i
componenti della filiera si parlano, facilitando l’esame delle problematiche con un’ottica di sistema, l’aver
impostato una modalità di gestione operativa in grado di affrontare prontamente le varie esigenze
organizzative dell’Associazione, l’avere avviato dei Gruppi di lavoro che hanno prodotto i significativi
interventi che sono sintetizzati nelle pagine seguenti di questo documento.
Tra questi voglio sottolinearne solo uno, che mi sta particolarmente a cuore, l’azione rivolta al mondo della
scuola. Auspico che le politiche di educazione alimentare continuino a trovare nell’ambito dell’Associazione
ascolto ed interesse, associandosi alla proficua attività di comunicazione rivolta ai consumatori, per far
crescere la cultura sul pomodoro presso una parte di popolazione cui va riservata grande attenzione, e
diffondere la conoscenza delle caratteristiche nutrizionali e della ricchezza di questo grande prodotto
italiano.


                                                                                Il Presidente dell’Associazione
                                                                           Distretto del Pomodoro da Industria
                                                                                              Pier Luigi Ferrari

                                                                                                              4
La strada verso il Distretto del Pomodoro da Industria…


Nel corso del 2006, la Provincia di Parma, in collaborazione con le Province di Piacenza e di
Cremona ha promosso l'attività di un Tavolo che coinvolgeva i soggetti della filiera del pomodoro,
favorendo l’organizzazione di momenti di incontro e di discussione.

Dopo circa un anno di attività, al fine di dare maggiore consistenza organizzativa e solidità
programmatica alla spontanea aggregazione dei soggetti della filiera si è deciso di dare una forma
giuridica a questa aggregazione, pur in assenza di una specifica normativa della Regione Emilia
Romagna sui distretti agro-alimentari.

Il 27 luglio 2007 è stata formalizzata la nascita dell’ ”Associazione per il Distretto del Pomodoro da
Industria”, uno strumento leggero, flessibile e non particolarmente oneroso dal punto di vista
gestionale ed economico.

I soci fondatori che hanno apposto la loro firma di fronte al Segretario Generale della Provincia di
Parma, Enzo Federico Cerbino, facente le funzioni di notarili, sono stati:


Pier Luigi Ferrari, Vice Presidente della Provincia di Parma;
Dario Sdraiati con delega del Presidente della Provincia di Piacenza;
Giuseppe Torchio, Presidente della Provincia di Cremona
Andrea Zanlari, Presidente della Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di Parma
Roberto Biloni con delega del Presidente della Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di
Cremona
Sandro Calza con delega del Presidente della Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di
Piacenza
Giuseppe Rodolfi in rappresentanza dell’Unione Parmense Industriali
Marco Crotti, Presidente del Consorzio interregionale Ortofrutticoli
Giovanni Lambertini, Presidente di AINPO
Gianni Brusatassi, Presidente di ASIPO
Mario Dadomo, Direttore Azienda Stuard
Giovanni Ballarini, Presidente di Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari
                                                                                                    5
Gian Carlo Ramella, Presidente della Federazione provinciale Coldiretti di Parma
Sandro Calza, con delega del Presidente Federazione provinciale Coldiretti di Piacenza.




                                                                                          6
7
Associazione Distretto del Pomodoro da Industria

GLI ORGANI DEL DISTRETTO


ASSEMBLEA


L’Associazione è nata con 14 Soci Fondatori. Il numero degli associati è aumentato nel tempo e il
Distretto è via via cresciuto anche ampliando i propri confini territoriali con l’inclusione della
Provincia di Mantova, oltre a Parma, Piacenza e Cremona, ed inserendo nel proprio seno i
rappresentanti dell’intera filiera agroalimentare del pomodoro da industria,
Ad oggi gli associati del Distretto del pomodoro sono 21:


 1   PROVINCIA DI PARMA
 2   PROVINCIA DI CREMONA
 3   PROVINCIA DI PIACENZA
 4   PROVINCIA DI MANTOVA
 5   ASIPO
 6   AINPO
 7   CIO (Consorzio Interregionale Ortofrutticoli)
 8   COPADOR
 9   SSICA
10   AZIENDA AGRARIA SPERIMENTALE STUARD
11   AZ. SPERIMENTALE TADINI
12   COLDIRETTI PARMA
13   COLDIRETTI PIACENZA
14   UNIONE PARMENSE INDUSTRIALI
15   CCIAA PARMA
16   CCIAA PIACENZA
17   CCIAA CREMONA
18   CONFINDUSTRIA MANTOVA
19   CIA PIACENZA
20   CIA PARMA
21   CONFAGRICOLTURA RER


                                                                                                8
L’assemblea ha ampliato nel tempo il
proprio     numero          degli   associati,
accogliendo le richieste che venivano
rivolte.
Per ogni assemblea è disponibile un
verbale redatto dalla segreteria, sempre
inviato agli associati e disponibile on-
line sul sito internet nella parte riservata.
L’assemblea si è riunita 8 volte nei due
anni di attività, anche se lo statuto
prevede un minimo di una riunione all’anno.
Le riunioni sono state convocate dal Presidente, con predisposizione dell’ordine del giorno.
L’assemblea ha eletto il Presidente e i membri del Comitato di coordinamento; ha acquisito le linee
guida proposte dal coordinamento; ha accolto le nuove richieste di adesione come associati; ha
approvato i bilanci preventivi e consuntivi.
I luoghi in cui si sono tenute le assemblee sono state diversi, dislocati sul territorio delle quattro
province associate. E’ stata una scelta precisa per conoscere, essere presenti e coinvolgere l’intero
territorio del Distretto.




PRESIDENTE

Il Presidente eletto per il primo biennio 2007/2008 e
2008/2009 è Pier Luigi Ferrari, Vice Presidente della
Provincia di Parma, con delega all’Agricoltura e Attività
Economiche.




                                                                                                    9
COMITATO DI COORDINAMENTO

È stato costituito un Comitato di Coordinamento costituito da alcuni associati soggetti più un
rappresentante per gruppi di associati:


   1   PROVINCIA DI PARMA
   2   PROVINCIA DI CREMONA
   3   PROVINCIA DI PIACENZA
   4   PROVINCIA DI MANTOVA
   5   ASIPO
   6   AINPO
   7   CIO
   8   UPI
   9   COLDIRETTI
  10   CIA
  11   CONFAGRICOLTURA RER
  12   CCIAA

Il Comitato di Coordinamento ha adottato le linee guida in cui sono contenuti gli obiettivi del
Distretto, ha nominato il segretario, ha sottoposto all’assemblea i bilanci preventivi e consuntivi, ha
dato indirizzi di lavoro da sviluppare, ha autorizzato le spese, ha organizzato gruppi di lavoro
tematici; ha fissato l’importo della quota sociale.




                                                                                                    10
LA SEGRETERIA
Per la segreteria del Distretto del pomodoro da Industria è stato nominata la Dott.ssa Maria Chiara
Cavallo, dipendente del Servizio Agricoltura della Provincia di Parma.
La segreteria, oltre a fare da tramite per le normali comunicazioni fra associati e organi del
Distretto, ha organizzato e seguito ogni incontro del Distretto, la preparazione del concorso nelle
scuole per la creazione del logo, l’ideazione del sito internet, l’allestimento della presenza del
Distretto alle fiere del settore, la raccolta dati annuale, la copertura della Tesoreria quando vacante,
rendendo infine disponibili in rete tutte le informazioni agli associati.


LA TESORERIA
Per seguire gli aspetti contabili è stata indicata la Dott.sa Michela Canova, dipendente presso il
Servizio Bilancio della Provincia di Parma, che si è occupata della registrazione dell’Associazione,
del pagamento delle fatture in uscita e del rapporto con l’Istituto di credito bancario dove è
depositato il conto corrente dell’associazione. Ha inoltre stilato il bilancio consuntivo 2007 e il
bilancio preventivo 2008.
Dal maggio 2009, a seguito delle dimissioni della Dott.ssa Canova dalla Provincia, la tesoreria del
Distretto, che è attualmente momentaneamente vacante, è stata assunta dalla segreteria.


GRUPPI DI LAVORO
Per entrare nel merito delle tematiche ritenute centrali, l’Associazione si è dotata di Gruppi di
lavoro composti da rappresentanti degli associati competenti nelle varie materie oggetto di analisi:
1°gruppo di lavoro – Andamento Campagna Pomodoro
2°gruppo di lavoro – Questioni ambientali
3°gruppo di lavoro – Ricerca e Sperimentazione
4°gruppo di lavoro – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
5°gruppo di lavoro - Educazione alimentare
6°gruppo di lavoro - Consumo di suolo agricolo
7°gruppo di lavoro – Opportunità di finanziamento della filiera del pomodoro da industria sita nel
territorio del Distretto



                                                                                                       11
I gruppi sono costituiti da un coordinatore, nominato dal Presidente, e dalle adesioni volontarie da
parte degli Associati; i risultati del loro lavoro (esposti nelle pagine seguenti del documento) sono
stati restituiti all’Assemblea o al Comitato di Coordinamento attraverso una relazione del
coordinatore.



CONSULENTE

Il Distretto, sia prima della sua formale costituzione, sia nel primo biennio di attività, si è avvalso
della consulenza del Prof. Gabriele Canali, docente di Economia Agraria all’Università del Sacro
Cuore a Piacenza, che ha accompagnato e stimolato la discussione sia nelle assemblee che nei
gruppi di lavoro.




                                                                                                    12
IL LAVORO SVOLTO NEL PRIMO                                                       BIENNIO               DI
ATTIVITA’ 2007/2008 e 2008/2009


Il lavoro svolto in questo primo biennio di attività del Distretto riguarda diversi ambiti.
Sono state portate avanti azioni per la promozione e lo sviluppo dell’ Associazione, iniziative di
sensibilizzazione istituzionale sulle problematiche del settore ed interventi tecnici nell’ambito dei
Gruppi di lavoro.




    INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELL’ASSOCIAZIONE


        Presentazione dell’Associazione al Ministro delle Politiche Agricole
                                  Il Presidente Ferrari nell’anno 2006 aveva offerto ai principali attori
                                  delle filiere agroalimentari a Parma, un’occasione di incontro diretto
                                  con l’allora Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro.
                                  Con la costituzione dell’associazione il Distretto del pomodoro è
                                  stato ufficialmente presentato al Ministro Zaia. Nel maggio 2009
                                  una delegazione del Distretto ha partecipato ad un incontro con
Giuseppe Nezzo, Capo del Dipartimento delle Politiche di sviluppo economico e rurale del Mipaaf.



        Azioni per l’allargamento dei confini territoriali dell’Associazione e crescita del
        numero di associati
                               Come già accennato, il numero degli Associati del Distretto è cresciuto
                               da 14 a 21; i confini territoriali si sono ampliati e ora sono costituiti dal
                               territorio della Provincia di Parma, di Piacenza, di Cremona e di
                               Mantova e quindi delle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia.
Vi è uno spiccato carattere interregionale nel Distretto, nell’intento di far fronte alle concrete
problematiche delle zone di produzione e di trasformazione del pomodoro da industria, al di là dei
rigidi confini territoriali.


                                                                                                         13
Confronto con le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia sul tema distretti
        agroalimentari
                       Nel momento in cui si è deciso di dare una identità giuridica al Distretto, si sono
                       effettuati incontri con i funzionari della Regione Emilia Romagna, per
                       confrontarsi sulle prospettive dei Distretti agroalimentari. Vista la mancanza di
                       una legge regionale di riferimento a riguardo seppur prevista dalla normativa
                       nazionale del 2003, il Distretto si è costituito in forma di Associazione.
Diversamente la Regione Lombardia, anche a seguito di un incontro con il Dott. Paolo Lassini,
Direttore Generale Agricoltura Regione Lombardia, ha pubblicato in data 17 agosto 2009 la nuova
legge sui distretti agroalimentari, prendendo tra l’altro spunto dallo Statuto del Distretto per i
requisiti necessari.


        Concorso fra istituti superiori ad indirizzo artistico per la creazione del logo
        dell’Associazione
                           Al fine di darsi un’identità facilmente riconoscibile anche dall’esterno e per
                           farsi   conoscere nel     panorama locale,      nazionale e internazionale,
                           l’Associazione ha bandito un concorso fra gli istituti Superiori Artistici
                           presenti nelle Province del distretto per la creazione del logo. Le scuole che
                           hanno aderito all’iniziativa sono state l’Istituto d’Arte Toschi di Parma e il
                           Liceo Artistico Munari di Crema. A seguito di incontri preparatori per
                           formare i ragazzi sul mondo del pomodoro da industria, sono state
presentate una sessantina di proposte per il logo. Una apposita commissione ha scelto il vincitore, il
cui logo è stato adottato ed ora è presente sulla carta intestata e su ogni strumento di comunicazione
dell’Associazione.


        Creazione del sito internet dell’Associazione
                            Il sito internet www.distrettopomodoro.it, realizzato dalla ditta Cedas srl,
                            presenta il distretto e fornisce i riferimenti per i contatti. Il sito offre una
                            sezione Riservata agli Associati da cui poter scaricare i verbali delle
                            Assemblee e del Coordinamento. Sono disponibili anche le pagine in
                            lingua inglese.

                                                                                                         14
Partecipazione a fiere sul territorio
                                                     Il distretto del pomodoro ha partecipato ogni anno agli
                                                     eventi fieristici relativi al pomodoro da industria, che
                                                     vengono organizzati sul territorio. La fiera Vegetalia si
                                                     tiene a Cremona, mentre Tomato World viene organizzato
un anno all’interno                                  di Cibus Tec a Parma e un anno nelle fiere di Piacenza. A
Podenzano (PC) nel mese di luglio vien organizzata Tomato World in Campo, una iniziativa
importante non solo per il territorio locale.


       Organizzazione di seminari e workshop
                                   Presso la sede dell’UPI è stato organizzato un seminario aperto agli
                                   Associati del Distretto circa il riutilizzo dei sottoprodotti di
                                   lavorazione. Gli enti di ricerca come SSICA e CRPA hanno fatto il
                                   punto delle ricerche finora attuate, in particolar modo sull’impiego
delle buccette di scarto di lavorazione del pomodoro.


       Raccolta dati
                                                               Ogni anno la Segreteria ha svolto un’azione di
            POMODORO TRASFORMATO NEL DISTRETTO

                                                               raccolta dati relativi alla produzione in campo
                                                PIACENZA       di pomodoro, alla sua trasformazione nei vari
                                                   28%
                                                               stabilimenti operanti sul territorio del Distretto,
                                                               ai prodotti finiti in uscita ed ai dati di export in
    PARMA                                                      Europa e nel mondo
     64%
                                                  CREMONA
                                                     8%
                                      MANTOVA
                                        0%




                                                                                                                15
INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE ISTITUZIONALE


Diverse sono state le sollecitazioni che ha promosso il Distretto in questo biennio. Gli organi
dell’Associazione si sono impegnati attivamente per creare un clima favorevole affinché le parti
potessero dialogare nell’interesse della filiera ed affinché le problematiche del settore fossero
adeguatamente portate all’attenzione dei decisori.


       Interventi per il rinnovo del finanziamento regionale sulle prove varietali
                             E’ stato erogato un finanziamento da parte della RER per un progetto
                             (cofinanziato per un 35% che è stato ripartito in parti uguali fra
                             associazioni, industrie, sementiere) per la realizzazione delle prove
                             varietali in campo del pomodoro da industria in Emilia Romagna per
                             gli anni 2007-2008-2009. L’intervento è stato possibile grazie all’
attivazione di un progetto strategico da parte della Regione, dietro interessamento e sollecitazione di
vari soggetti del settore ma in particolare dei rappresentanti del Distretto.


        Interventi per modificare il PSR (Piano regionale di Sviluppo Rurale) approvato al
       fine di includere nelle priorità del programma anche le zone al di sopra dei 100 m
       s.l.m. per la priorità nelle graduatorie delle misure attivate
                                 Nel corso del primo anno di attuazione del Programma di Sviluppo
                                 Rurale 2007-2013 sul territorio emiliano del Distretto è emersa una
                                 problematica     relativa   all’Asse   1.      Per   l’asse   dedicato   al
                                 miglioramento della competitività del settore agricolo, era
                                 individuata come prioritaria la zona di pianura, intesa come
                                 territorio al di sotto dei 100 m. s.l.m., escludendo dunque da tale
                                 priorità parte dei nostri produttori di pomodoro da industria. Anche
a seguito degli interventi attivati dall’Associazione nel giugno del 2009 è stata accolta
l’introduzione della priorità territoriale per il pomodoro, almeno con priorità “bassa”, anche per la
zona di “collina”, ovvero quello prodotto in zone fra i 100 metri s.l.m. e i 600 metri s.l.m. .




                                                                                                          16
Interventi sulla problematica dei danni dovuti alle piogge persistenti
                                Vista l’eccezionalità delle condizioni in cui è iniziata la campagna
                                del pomodoro 2008 per le intense e persistenti piogge che si sono
                                abbattute sul territorio del Distretto, è stato richiesto alle massime
                                autorità pubbliche nazionali e regionali, che, nel caso in cui fosse
                                avvenuta una diminuzione delle rese, questa non influisse sull’aiuto
accoppiato dell’OCM, conformemente all’applicazione dell’art. 9 comma 2 del D.M. 31 gennaio
2008 che prevede, in presenza di cause di forza maggiore e circostanze eccezionali, il mantenimento
della piena concessione dell’aiuto. Sono dunque stati attivati tutti gli organi preposti ad affrontare
tale situazione.




       Interventi per il finanziamento dei Progetti di ricerca Consorzio Fitosanitario
                   Il Consorzio Fitosanitario ha sviluppato un progetto di ricerca sulla malattia
                   “Stolbur”. Il Distretto ha dato formale sostegno all’intervento, che è stata
                   presentato all’interno di un progetto di ricerca del CRPV ed è stato finanziato
                   arrivando primo in graduatoria all’interno della LR28 della Regione Emilia-
                   Romagna




       Interventi per facilitare l’accordo fra le parti sul prezzo della campagna 2008
                                        Nel rispetto dei ruoli delle parti, il Distretto ha agito per
                                        creare un clima favorevole alla discussione per l’accordo sul
                                        prezzo di riferimento delle campagne del pomodoro
                                        destinato alla trasformazione. Nel 2008 è stato raggiunto
                                        l’accordo a seguito di una lunga trattativa; nella campagna
                                        2009 le parti si sono confrontate nel mese di dicembre,
riuscendo a concordare un prezzo di riferimento in tempi brevi e chiudendo la trattativa il 19
dicembre.




                                                                                                   17
Interventi con Cassa Depositi e Prestiti per finanziamenti Decreto Interministeriale -
          Accordi di filiera
                                                             Sono stati stabiliti contatti a livello
                                                             ministeriale ed è stato organizzato, nel
                                                             2008, un incontro a Roma presso la Cassa
Depositi e Prestiti tra i funzionari del Ministero dell’Agricoltura responsabili della redazione del
decreto e gli Associati del Distretto, per facilitare il recepimento delle istanze dell’Associazione.
Tale decreto prevede un ammontare degli investimenti ammissibili compreso tra 5 e 50 milioni di
euro. Il decreto interministeriale è stato pubblicato e ora si è in attesa dell’uscita del bando che
permetta la presentazione dei progetti di filiera.




          Interventi per sostenere le aziende di trasformazione nell’ambito dell’attuale contesto
          di crisi
               In un momento di forte competitività internazionale e di crisi economica mondiale,
               anche il comparto del pomodoro della trasformazione ha subito significativi
               contraccolpi. I massimi vertici dell’Associazione delle Province di Parma e Piacenza,
               nella loro duplice veste di rappresentanti del Distretto e di Amministratori coinvolti
               sulle tematiche dei Tavoli di Crisi, si sono attivati con successo, in stretta sinergia con
l’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia Romagna, per scongiurare la crisi della Emiliana
Conserve che avrebbe portato devastanti conseguenze sull’intero mercato del pomodoro del Nord
Italia.




                                                                                                       18
ATTIVITÀ SVOLTA DAI GRUPPI DI LAVORO


       Incontri sull’andamento campagna
                                Il gruppo di lavoro sull’andamento delle campagne del pomodoro
                                da industria si è riunito fin dall’inizio della campagna, appena si
                                sono trapiantate le piantine. Oggetto della discussione era il
                                mantenimento delle superfici destinate a pomodoro per conservare
                                la pianificazione delle semine operata nei mesi precedenti.
Durante la campagna sono state monitorate e seguite le evoluzioni della produzione di pomodoro da
industria con un confronto diretto fra la parte produttiva e quella di trasformazione. Il gruppo ha
sottolineato l’importanza di mantenere gli impegni presi per quanto riguarda le superfici seminate a
pomodoro al fine di rispettare la programmazione della produzione. Dal dialogo aperto, è nato, nella
campagna 2009, l’impegno assunto tra la parte agricola e industriale a confrontarsi periodicamente.


       Discussione sulle tematiche ambientali del settore del pomodoro
Questo gruppo di lavoro ha operato su diversi argomenti, spaziando da temi amministrativi collegati
all’autorizzazione e gestione dei fanghi prodotti dalle industrie di trasformazione alle possibilità di
                       recupero di scarti di lavorazione.
                       - confronto pubblica amministrazione e responsabili ambientali aziendali
                       Grazie ai lavori del gruppo si è facilitato il dialogo fra pubblica
                       amministrazione ed aziende di trasformazione. Le parti hanno avuto modo di
                       confrontarsi al di fuori dalle canoniche modalità, approfondendo le questioni
e chiarendo dubbi. Tra i temi discussi quello delle autorizzazioni e dello spandimento dei fanghi di
depurazione. E’ stata proposta, approvata e trasmessa agli organi competenti una procedura che ha
semplificato gli adempimenti amministrativi e migliorato la comunicazione fra uffici analoghi di
diverse province.

                           - Nuovi temi per la ricerca nelle questioni ambientali
                           Le tematiche, nuove o da sviluppare, identificate dal Gruppo sono:
                           - spandimenti: nickel nei suoli
                           - arsenico in fanghi di depurazione.


                                                                                                    19
Quanto al nichel, nei terreni dedicati allo spandimento si riscontrano concentrazioni elevate che
superano o sono al limite dei valori fissati dalla legge.
La SSICA ha messo a disposizione uno studio sul nickel nei terreni, analogamente al Servizio
Agricoltura della Provincia di Parma. Le proposte già emerse dall’incontro preliminare
rappresentano spunti molto interessanti che possono essere sviluppati in seguito o nell’ambito di
specifici progetti di ricerca.
Per quanto riguarda l’arsenico, in alcune analisi di fanghi derivanti da aziende conserviere si
riscontrano valori elevati di questo elemento, anche se al di sotto dei valori di legge. Il problema
dovrebbe derivare dalla presenza di arsenico nei pozzi, infatti la ditta situata nel Casalasco deve
utilizzare acqua di provenienza dall’acquedotto, con una spesa decisamente elevata. A Cremona è
un problema molto sentito e di dimensioni maggiori che a Parma. Sulla problematica è stato svolto
uno studio pubblicato da Pitagora.


        Discussione su ricerca e sperimentazione
Sistemi di irrigazione. Dal tavolo di discussione emerge che sarebbe interessante effettuare una
valutazione complessiva di confronto fra il sistema di irrigazione a goccia e a rotolone, tenendo in
considerazione gli aspetti di resa qualitativa e quantitativa, l’impiego della risorsa idrica, del
fabbisogno energetico, dell’impegno economico e lo smaltimento dei materiali. A tale scopo è
necessario svolgere una ricognizione sulle possibili fonti di finanziamento a livello regionale,
nazionale ed europeo per rendere economicamente sostenibile tale ricerca.
Riutilizzo buccette. Nell’ambito degli approfondimenti in corso relativi al decreto ministeriale
sugli accordi di filiera, si propone di organizzare un workshop sul tema dell’utilizzazione
agronomica delle buccette, confrontando le varie possibilità di impiego in questo momento
sostenibili: recupero energetico, bioplastiche, estrazione licopene.
Fruibilità risultati prove varietali. E’ stato proposto di realizzare un lavoro di riordino e messa a
sistema per migliorare l’accessibilità e fruibilità dei risultati annuali e storici delle prove varietali.
Finanziamento prove varietali. Il finanziamento per le prove varietali, coordinate dall’Azienda
Stuard e condotte anche presso l’Azienda Tadini per gli anni 2007, 2008 e 2009, coperte dal
finanziamento Regionale e cofinanziate per un 35% che è stato ripartito in parti uguali fra
associazioni, industrie, sementiere, sta andando ad esaurimento. Terminato questo progetto, sembra
che la Regione Emilia Romagna non rifinanzi le prove varietali.
                                                                                                             20
Occorrerà dunque trovare un altro canale di finanziamento (es. PSR), visto che è molto sentita
l’importanza di mantenere i confronti varietali e l’utilità di avere un software che raccolga i risultati
delle scorse prove varietali.
Priorità per nuove tematiche ricerca. Il gruppo ha identificato i seguenti nuovi temi di ricerca, da
poter finanziare:


  Prove di confronto varietale di 1° e 2° livello
  Confronto varietale in epoca precocissima
  Confronto varietale con adozione di stress idrico
  Confronto varietale in coltivazione biologica
  Tecnica colturale in coltivazione biologica
  Idoneità varietale alla produzione di polpe di pomodoro
  Sviluppo di un software per la gestione complessiva dei risultati delle prove varietali dei
  diversi anni
  Confronto fra i risultati delle sperimentazioni delle varie tecniche irrigue, considerando il
  risparmio idrico e l’aspetto economico
  Sperimentazione nuove molecole da utilizzare per controllo fitosanitario
  Studi per il contenimento di nuovi insetti e patologie della coltura del pomodoro
  Ricerca su claims nutrizionali, ovvero studi di ricerca a livello legale per l’utilizzo della
  pubblicizzazione delle proprietà nutrizionali dei prodotti
  Studi su biodiversità nel suolo coltivato a pomodoro
  Studi su sostanza organica contenuta nei suoli coltivati a pomodoro ed in generale sulle
  pratiche agricole che possono contrastare i cambiamenti climatici
  Progetto Citimap




                                                                                                      21
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
                   Sono stati organizzati incontri sul PSR nella fase di redazione del PRIP (il
                   Programma rurale integrato provinciale la declinazione provinciale del PSR), e
                   sono state condivise le linee per le filiere agroalimentari con la collaborazione dei
                   dirigenti preposti delle Province di Parma e Piacenza, nonché con la dott.ssa
Orlandini della Regione Emilia Romagna per chiarimenti riguardanti i progetti di filiera.
Lo strumento mette a disposizione di fatto 32.000.000 di euro per il settore ortofrutticolo, da
suddividere per tutte le tipologie dell’ortofrutta, fra l’Emilia e la Romagna; l’Associazione si è resa
disponibile a favorire una partecipazione congiunta dei soggetti interessati, per massimizzare la
quota di risorse potenzialmente assegnabile alle realtà del Distretto.


        Educazione alimentare sul pomodoro
                         A partire dal 2008 si sono tenuti incontri tra i responsabili di educazione
                         alimentare delle Province di Cremona, Parma e Piacenza e Mantova con
                         l’obiettivo di trovare una linea comune per l’attuazione di un progetto sul
                         pomodoro da inserire nei programmi di educazione alimentare delle
                         rispettive province.
                         La situazione rilevata è che la Provincia di Cremona ha inserito all’interno
                         del proprio progetto di educazione alimentare “Lo Spaventapasseri” una
                         nuova opzione denominata “Viva la pappa col pomodoro!”. L’opzione è
                         stata articolata in tre momenti:
                         - Dietista in classe: le tre dietiste che collaborano con la Provincia di
                         Cremona hanno tenuto lezioni di 2 ore in classe trattando numerosi
argomenti inerenti il pomodoro;
- Visita guidata ad un supermercato: le dietiste hanno guidato le classi presso i supermercati
Ipercoop di Cremona e Crema e Conad di Casalmaggiore; ogni dietista ha utilizzato una propria
tipologia di visita.
- Visita guidata ad un’azienda di trasformazione: le visite sono state effettuate presso il Consorzio
Casalasco del Pomodoro che ha messo a disposizione un tecnico che ha mostrato alle classi la linea
produttiva, le differenze tra i prodotti, le differenze di gusto, di confezionamento, il controllo di
qualità sui prodotti.

                                                                                                     22
L’opzione ha registrato un alto livello di gradimento. L’obiettivo che la Provincia di Cremona si
pone per l’anno scolastico 2009-2010 è quello di riproporre l’opzione cercando magari di allargare
l’iscrizione ad un maggiore numero di classi, visto che quest’anno, trattandosi di un’opzione ancora
in fase sperimentale, la visita al supermercato e all’azienda del Consorzio sono state limitate ad una
decina di classi.
La Provincia di Mantova non ha attuato alcun progetto inerente il pomodoro nel precedente anno
scolastico, in quanto ha aderito al Distretto nell’ottobre del 2008. Tuttavia è prevista per l’anno
scolastico 2009/2010 l’attuazione di specifici percorsi sul pomodoro che verranno inseriti
ovviamente all’interno del programma di educazione alimentare. Ogni percorso didattico sarà
diversificato a seconda del ciclo scolastico.
- scuola infanzia: il percorso, prevede una durata di 2 ore per ogni classe, e si suddivide in due
momenti: lezione frontale in classe, a cura del personale esperto messo a disposizione dalla
Provincia di Mantova, sulle principali caratteristiche di questo ortaggio; attività di laboratorio,
laboratorio sensoriale con la presentazione delle diverse varietà e tipologie del seme e del frutto del
pomodoro.
- scuola primaria e secondaria di 1° grado:intervento in classe (di 2 ore a classi unite), a cura
dell’esperto messo a disposizione dalla Provincia di Mantova nel quale verrà illustrato agli studenti
l’importanza di questo alimento all’interno di una corretta e sana alimentazione, la storia, le diverse
tipologie di prodotto, lettura delle etichette;attività di laboratorio in classe; visita guidata (1ora)
della/delle classi ad un supermercato convenzionato.
- scuola superiore di 2° grado: percorso in fase di definizione.
Le Province di Parma e di Piacenza non hanno attuato alcun progetto sul pomodoro nell’ambito dei
programmi di educazione alimentare relativi all’anno scolastico 2008/2009, ma la volontà è quella
di proporre specifici percorsi didattici per il 2009/2010.
Uno dei problemi emersi durante l’incontro è la carenza di risorse finanziarie in seno ad ogni
amministrazione per attivare o allargare le iniziative.
Le risorse sono normalmente già destinate ad alcuni progetti attivati e la proposta di un nuovo
progetto comporterebbe la cessazione di altri progetti già attivati anche come progetto pluriennale.
Mediamente tra le varie province il costo di una iniziativa sul pomodoro inserita nei percorsi già
attivati ha un costo medio per 10 classi da 2.000 a 2.500 euro.
Quindi il costo complessivo per le quattro province si aggira tra gli 8 e i 10 mila euro.

                                                                                                    23
Consumo di suolo
                                      E’ stato presentato agli associati del Distretto lo studio svolto
                                      dal Servizio Agricoltura della Provincia di Parma circa il
                                      consumo di suolo agricolo a favore dell’espansione urbana. Il
                                      problema è stato posto all’attenzione dei Presidenti delle
                                      Province di Parma, Piacenza, Cremona e Mantova e agli
                                      Assessori     Regionali     all’Agricoltura   e   Pianificazione
Urbanistica. Il Distretto ha favorito la circolazione delle informazioni e degli studi fra i diversi
uffici che si occupano del medesimo tema in province diverse.


       Opportunità di finanziamento
                        Si sono ricercate tutte le possibilità di finanziamento a livello regionale,
                        nazionale ed europeo, che possano sostenere i progetti di sperimentazione e
                        di ricerca su questioni ambientali. E’ stato coinvolto l’Ufficio Europa della
                        Provincia di Parma per la ricerca di finanziamenti europei, nonché gli uffici
                        Agricoltura delle Province associate per informazioni e chiarimenti circa il
PSR (soprattutto circa le misure 124, 133 e circa i Progetti di filiera).
E’ stata inoltre esplorata in particolar modo, attraverso diverse missioni a Roma ed incontri con i
funzionari responsabili della stesura del bando, la possibilità di accesso alle risorse destinate al
Decreto Interministeriale Agricoltura e Sviluppo Economico per gli Accordi di Filiera, che prevede
interventi ammissibili compresi tra 5 e 50 milioni di euro.




                                                                                                    24

Más contenido relacionado

Destacado

B2b Marketing with Twitter
B2b Marketing with TwitterB2b Marketing with Twitter
B2b Marketing with TwitterDML Srl
 
Come si presenta un project work aziendale
Come si presenta un project work aziendaleCome si presenta un project work aziendale
Come si presenta un project work aziendaleSQcuola di Blog
 
Piano di Comunicazione - "Touch Jeans"
Piano di Comunicazione - "Touch Jeans"Piano di Comunicazione - "Touch Jeans"
Piano di Comunicazione - "Touch Jeans"E3
 
Il sito aziendale (parte 2): pianificazione, struttura, design, funzionalità ...
Il sito aziendale (parte 2): pianificazione, struttura, design, funzionalità ...Il sito aziendale (parte 2): pianificazione, struttura, design, funzionalità ...
Il sito aziendale (parte 2): pianificazione, struttura, design, funzionalità ...Giovanni Dalla Bona
 
World Food Programme [Italia] – Piano di branding e strategie di comunicazione
World Food Programme [Italia] – Piano di branding e strategie di comunicazioneWorld Food Programme [Italia] – Piano di branding e strategie di comunicazione
World Food Programme [Italia] – Piano di branding e strategie di comunicazioneMasterBrandManagement
 
Il piano di comunicazione per la PA
Il piano di comunicazione per la PAIl piano di comunicazione per la PA
Il piano di comunicazione per la PAStefano Principato
 
Introduzione al Social Media Marketing
Introduzione al Social Media MarketingIntroduzione al Social Media Marketing
Introduzione al Social Media MarketingGiovanni Dalla Bona
 
B2b socialmedia marketing
B2b socialmedia marketingB2b socialmedia marketing
B2b socialmedia marketingDML Srl
 
Piano e calendario editoriale per i social media
Piano e calendario editoriale per i social mediaPiano e calendario editoriale per i social media
Piano e calendario editoriale per i social mediaCristiana Tumedei
 
Progetto Piano di Comunicazione Integrata Evento "La Rocca del Gusto"
Progetto Piano di Comunicazione Integrata Evento "La Rocca del Gusto"Progetto Piano di Comunicazione Integrata Evento "La Rocca del Gusto"
Progetto Piano di Comunicazione Integrata Evento "La Rocca del Gusto"InfinitoDesign
 
Social Media Measurement
Social Media MeasurementSocial Media Measurement
Social Media MeasurementKelsey Ruger
 

Destacado (15)

B2b Marketing with Twitter
B2b Marketing with TwitterB2b Marketing with Twitter
B2b Marketing with Twitter
 
Come si presenta un project work aziendale
Come si presenta un project work aziendaleCome si presenta un project work aziendale
Come si presenta un project work aziendale
 
Piano di Comunicazione VaiMò
Piano di Comunicazione VaiMòPiano di Comunicazione VaiMò
Piano di Comunicazione VaiMò
 
Enjoy MP3
Enjoy MP3Enjoy MP3
Enjoy MP3
 
Piano di Comunicazione - "Touch Jeans"
Piano di Comunicazione - "Touch Jeans"Piano di Comunicazione - "Touch Jeans"
Piano di Comunicazione - "Touch Jeans"
 
Il sito aziendale (parte 2): pianificazione, struttura, design, funzionalità ...
Il sito aziendale (parte 2): pianificazione, struttura, design, funzionalità ...Il sito aziendale (parte 2): pianificazione, struttura, design, funzionalità ...
Il sito aziendale (parte 2): pianificazione, struttura, design, funzionalità ...
 
World Food Programme [Italia] – Piano di branding e strategie di comunicazione
World Food Programme [Italia] – Piano di branding e strategie di comunicazioneWorld Food Programme [Italia] – Piano di branding e strategie di comunicazione
World Food Programme [Italia] – Piano di branding e strategie di comunicazione
 
Un Piano di Marketing
Un Piano di MarketingUn Piano di Marketing
Un Piano di Marketing
 
Il piano di comunicazione per la PA
Il piano di comunicazione per la PAIl piano di comunicazione per la PA
Il piano di comunicazione per la PA
 
Introduzione al Social Media Marketing
Introduzione al Social Media MarketingIntroduzione al Social Media Marketing
Introduzione al Social Media Marketing
 
Avvio di un piano di comunicazione integrata
Avvio di un piano di comunicazione integrataAvvio di un piano di comunicazione integrata
Avvio di un piano di comunicazione integrata
 
B2b socialmedia marketing
B2b socialmedia marketingB2b socialmedia marketing
B2b socialmedia marketing
 
Piano e calendario editoriale per i social media
Piano e calendario editoriale per i social mediaPiano e calendario editoriale per i social media
Piano e calendario editoriale per i social media
 
Progetto Piano di Comunicazione Integrata Evento "La Rocca del Gusto"
Progetto Piano di Comunicazione Integrata Evento "La Rocca del Gusto"Progetto Piano di Comunicazione Integrata Evento "La Rocca del Gusto"
Progetto Piano di Comunicazione Integrata Evento "La Rocca del Gusto"
 
Social Media Measurement
Social Media MeasurementSocial Media Measurement
Social Media Measurement
 

Similar a Distretto pomodoro programma 2007 2009

Documento delegazione martina franca e ance
Documento delegazione martina franca e anceDocumento delegazione martina franca e ance
Documento delegazione martina franca e anceValleditria News
 
Calendario Pro Loco Acquanegra Cremonese 2019
Calendario Pro Loco Acquanegra Cremonese 2019Calendario Pro Loco Acquanegra Cremonese 2019
Calendario Pro Loco Acquanegra Cremonese 2019Valerio Anelli
 
2017 03 16 realtà liguria speciale
2017 03 16 realtà liguria speciale2017 03 16 realtà liguria speciale
2017 03 16 realtà liguria specialeFranco Cavagnaro
 
PIANO TRIENNALE 2022-2024 vers.5_03-03_22.pdf
PIANO TRIENNALE  2022-2024 vers.5_03-03_22.pdfPIANO TRIENNALE  2022-2024 vers.5_03-03_22.pdf
PIANO TRIENNALE 2022-2024 vers.5_03-03_22.pdfRedazione InnovaPuglia
 
Tglab magazine 09-03-2012
Tglab magazine 09-03-2012Tglab magazine 09-03-2012
Tglab magazine 09-03-2012fisascatcisl
 
Tglab magazine del 20 09 13
Tglab magazine del 20 09 13Tglab magazine del 20 09 13
Tglab magazine del 20 09 13fisascatcisl
 
Programma definitivo al 14.04
Programma definitivo al 14.04Programma definitivo al 14.04
Programma definitivo al 14.04Massimo Lorenzi
 
La sensitivity analysis secondol\'IFRS 7
La sensitivity analysis secondol\'IFRS 7La sensitivity analysis secondol\'IFRS 7
La sensitivity analysis secondol\'IFRS 7MMarcellan
 
Bilancio sociale Federmanager ANCONA PESARO URBINO 2019
Bilancio sociale Federmanager ANCONA PESARO URBINO 2019Bilancio sociale Federmanager ANCONA PESARO URBINO 2019
Bilancio sociale Federmanager ANCONA PESARO URBINO 2019Roberto Rocchegiani
 
Firmato il protocollo d'intesa per l'italia del congressuale
Firmato il protocollo d'intesa per l'italia del congressualeFirmato il protocollo d'intesa per l'italia del congressuale
Firmato il protocollo d'intesa per l'italia del congressualegiomaz
 
Piano provinciale per il sostegno alle filiere agroalimentari
Piano provinciale per il sostegno alle filiere agroalimentariPiano provinciale per il sostegno alle filiere agroalimentari
Piano provinciale per il sostegno alle filiere agroalimentaricopagricarboniaiglesias
 
Camera di Commercio: il bilancio degli ultimi cinque anni
Camera di Commercio: il bilancio degli ultimi cinque anni Camera di Commercio: il bilancio degli ultimi cinque anni
Camera di Commercio: il bilancio degli ultimi cinque anni IlGiunco
 
M5S programma regionali Emilia Romagna 2014
M5S programma regionali Emilia Romagna 2014M5S programma regionali Emilia Romagna 2014
M5S programma regionali Emilia Romagna 2014Fausto Battistel
 

Similar a Distretto pomodoro programma 2007 2009 (20)

Le Camere dell'Economia - Da quarant'anni in rete per lo sviluppo
Le Camere dell'Economia - Da quarant'anni in rete per lo sviluppoLe Camere dell'Economia - Da quarant'anni in rete per lo sviluppo
Le Camere dell'Economia - Da quarant'anni in rete per lo sviluppo
 
Documento delegazione martina franca e ance
Documento delegazione martina franca e anceDocumento delegazione martina franca e ance
Documento delegazione martina franca e ance
 
Cronachedigusto.it
Cronachedigusto.it Cronachedigusto.it
Cronachedigusto.it
 
Brochure guida al commercio e investimenti (Brasile)
Brochure guida al commercio e investimenti (Brasile)Brochure guida al commercio e investimenti (Brasile)
Brochure guida al commercio e investimenti (Brasile)
 
Calendario Pro Loco Acquanegra Cremonese 2019
Calendario Pro Loco Acquanegra Cremonese 2019Calendario Pro Loco Acquanegra Cremonese 2019
Calendario Pro Loco Acquanegra Cremonese 2019
 
2017 03 16 realtà liguria speciale
2017 03 16 realtà liguria speciale2017 03 16 realtà liguria speciale
2017 03 16 realtà liguria speciale
 
Protocollo Parco Confcooperative
Protocollo Parco   ConfcooperativeProtocollo Parco   Confcooperative
Protocollo Parco Confcooperative
 
Protocollo Parco Confcooperative
Protocollo Parco   ConfcooperativeProtocollo Parco   Confcooperative
Protocollo Parco Confcooperative
 
PIANO TRIENNALE 2022-2024 vers.5_03-03_22.pdf
PIANO TRIENNALE  2022-2024 vers.5_03-03_22.pdfPIANO TRIENNALE  2022-2024 vers.5_03-03_22.pdf
PIANO TRIENNALE 2022-2024 vers.5_03-03_22.pdf
 
Tglab magazine 09-03-2012
Tglab magazine 09-03-2012Tglab magazine 09-03-2012
Tglab magazine 09-03-2012
 
Distretto Industriale Agroalimentare Nocera Inferiore - Gragnano
Distretto Industriale Agroalimentare Nocera Inferiore - GragnanoDistretto Industriale Agroalimentare Nocera Inferiore - Gragnano
Distretto Industriale Agroalimentare Nocera Inferiore - Gragnano
 
Tglab magazine del 20 09 13
Tglab magazine del 20 09 13Tglab magazine del 20 09 13
Tglab magazine del 20 09 13
 
Programma definitivo al 14.04
Programma definitivo al 14.04Programma definitivo al 14.04
Programma definitivo al 14.04
 
La sensitivity analysis secondol\'IFRS 7
La sensitivity analysis secondol\'IFRS 7La sensitivity analysis secondol\'IFRS 7
La sensitivity analysis secondol\'IFRS 7
 
Bilancio sociale Federmanager ANCONA PESARO URBINO 2019
Bilancio sociale Federmanager ANCONA PESARO URBINO 2019Bilancio sociale Federmanager ANCONA PESARO URBINO 2019
Bilancio sociale Federmanager ANCONA PESARO URBINO 2019
 
Firmato il protocollo d'intesa per l'italia del congressuale
Firmato il protocollo d'intesa per l'italia del congressualeFirmato il protocollo d'intesa per l'italia del congressuale
Firmato il protocollo d'intesa per l'italia del congressuale
 
Piano provinciale per il sostegno alle filiere agroalimentari
Piano provinciale per il sostegno alle filiere agroalimentariPiano provinciale per il sostegno alle filiere agroalimentari
Piano provinciale per il sostegno alle filiere agroalimentari
 
Camera di Commercio: il bilancio degli ultimi cinque anni
Camera di Commercio: il bilancio degli ultimi cinque anni Camera di Commercio: il bilancio degli ultimi cinque anni
Camera di Commercio: il bilancio degli ultimi cinque anni
 
M5S programma regionali Emilia Romagna 2014
M5S programma regionali Emilia Romagna 2014M5S programma regionali Emilia Romagna 2014
M5S programma regionali Emilia Romagna 2014
 
Guida al Trade Finance
Guida al Trade FinanceGuida al Trade Finance
Guida al Trade Finance
 

Más de Cibusonline

Dichiarazione finale
Dichiarazione finaleDichiarazione finale
Dichiarazione finaleCibusonline
 
Quarto conto-energia
Quarto conto-energiaQuarto conto-energia
Quarto conto-energiaCibusonline
 
Il Biogas: modello di calcolo e supporto della fattibilità tecnico-economica
Il Biogas: modello di calcolo e supporto della fattibilità tecnico-economicaIl Biogas: modello di calcolo e supporto della fattibilità tecnico-economica
Il Biogas: modello di calcolo e supporto della fattibilità tecnico-economicaCibusonline
 
Fonti rinnovabili aspetti fiscali
Fonti rinnovabili aspetti fiscaliFonti rinnovabili aspetti fiscali
Fonti rinnovabili aspetti fiscaliCibusonline
 
SCHEMA CONTRATTO PRELIMINARE DI COSTITUZIONE DI DIRITTI DI SUPERFICIE
SCHEMA CONTRATTO PRELIMINARE DI COSTITUZIONE DI DIRITTI DI SUPERFICIESCHEMA CONTRATTO PRELIMINARE DI COSTITUZIONE DI DIRITTI DI SUPERFICIE
SCHEMA CONTRATTO PRELIMINARE DI COSTITUZIONE DI DIRITTI DI SUPERFICIECibusonline
 
Bollettino certificati verdi 2008
Bollettino certificati verdi 2008Bollettino certificati verdi 2008
Bollettino certificati verdi 2008Cibusonline
 
Report Bioenergie 2007-2008
Report Bioenergie 2007-2008Report Bioenergie 2007-2008
Report Bioenergie 2007-2008Cibusonline
 
Vendite al dettaglio di Parmigiano-Reggiano e altri formaggi
Vendite al dettaglio di Parmigiano-Reggiano e altri formaggiVendite al dettaglio di Parmigiano-Reggiano e altri formaggi
Vendite al dettaglio di Parmigiano-Reggiano e altri formaggiCibusonline
 
Report Economico Finanziario 2011
Report Economico Finanziario 2011Report Economico Finanziario 2011
Report Economico Finanziario 2011Cibusonline
 
Costi di produzione e di trasformazione del latte in Emilia-Romagna
Costi di produzione e di trasformazione del latte in Emilia-RomagnaCosti di produzione e di trasformazione del latte in Emilia-Romagna
Costi di produzione e di trasformazione del latte in Emilia-RomagnaCibusonline
 
Quadro del Settore lattiero-caseario. Report n° 1 – Gennaio 2011
Quadro del Settore lattiero-caseario. Report n° 1 – Gennaio 2011Quadro del Settore lattiero-caseario. Report n° 1 – Gennaio 2011
Quadro del Settore lattiero-caseario. Report n° 1 – Gennaio 2011Cibusonline
 
CONSORZI INCARICATI AI SENSI DELL' ART. 14 DELLA LEGGE 526/99
CONSORZI INCARICATI AI SENSI DELL' ART. 14 DELLA LEGGE 526/99CONSORZI INCARICATI AI SENSI DELL' ART. 14 DELLA LEGGE 526/99
CONSORZI INCARICATI AI SENSI DELL' ART. 14 DELLA LEGGE 526/99Cibusonline
 
Produzione lorda vendibile 2006
Produzione lorda vendibile 2006Produzione lorda vendibile 2006
Produzione lorda vendibile 2006Cibusonline
 
Produzione lorda vendibile 2006
Produzione lorda vendibile 2006Produzione lorda vendibile 2006
Produzione lorda vendibile 2006Cibusonline
 
Le interrelazioni del settore agricolo con l'ambiente
Le interrelazioni del settore agricolo con l'ambienteLe interrelazioni del settore agricolo con l'ambiente
Le interrelazioni del settore agricolo con l'ambienteCibusonline
 
Struttura e produzioni delle aziende agricole
Struttura e produzioni delle aziende agricoleStruttura e produzioni delle aziende agricole
Struttura e produzioni delle aziende agricoleCibusonline
 
Acqua composizione e ciclo - La risorsa acqua
Acqua composizione e ciclo - La risorsa acquaAcqua composizione e ciclo - La risorsa acqua
Acqua composizione e ciclo - La risorsa acquaCibusonline
 

Más de Cibusonline (20)

Dichiarazione finale
Dichiarazione finaleDichiarazione finale
Dichiarazione finale
 
Rese biomasse
Rese biomasseRese biomasse
Rese biomasse
 
Quarto conto-energia
Quarto conto-energiaQuarto conto-energia
Quarto conto-energia
 
Il Biogas: modello di calcolo e supporto della fattibilità tecnico-economica
Il Biogas: modello di calcolo e supporto della fattibilità tecnico-economicaIl Biogas: modello di calcolo e supporto della fattibilità tecnico-economica
Il Biogas: modello di calcolo e supporto della fattibilità tecnico-economica
 
Fonti rinnovabili aspetti fiscali
Fonti rinnovabili aspetti fiscaliFonti rinnovabili aspetti fiscali
Fonti rinnovabili aspetti fiscali
 
SCHEMA CONTRATTO PRELIMINARE DI COSTITUZIONE DI DIRITTI DI SUPERFICIE
SCHEMA CONTRATTO PRELIMINARE DI COSTITUZIONE DI DIRITTI DI SUPERFICIESCHEMA CONTRATTO PRELIMINARE DI COSTITUZIONE DI DIRITTI DI SUPERFICIE
SCHEMA CONTRATTO PRELIMINARE DI COSTITUZIONE DI DIRITTI DI SUPERFICIE
 
Bollettino certificati verdi 2008
Bollettino certificati verdi 2008Bollettino certificati verdi 2008
Bollettino certificati verdi 2008
 
Biogas
BiogasBiogas
Biogas
 
Report Bioenergie 2007-2008
Report Bioenergie 2007-2008Report Bioenergie 2007-2008
Report Bioenergie 2007-2008
 
Nuova ocm vino
Nuova ocm vinoNuova ocm vino
Nuova ocm vino
 
Vendite al dettaglio di Parmigiano-Reggiano e altri formaggi
Vendite al dettaglio di Parmigiano-Reggiano e altri formaggiVendite al dettaglio di Parmigiano-Reggiano e altri formaggi
Vendite al dettaglio di Parmigiano-Reggiano e altri formaggi
 
Report Economico Finanziario 2011
Report Economico Finanziario 2011Report Economico Finanziario 2011
Report Economico Finanziario 2011
 
Costi di produzione e di trasformazione del latte in Emilia-Romagna
Costi di produzione e di trasformazione del latte in Emilia-RomagnaCosti di produzione e di trasformazione del latte in Emilia-Romagna
Costi di produzione e di trasformazione del latte in Emilia-Romagna
 
Quadro del Settore lattiero-caseario. Report n° 1 – Gennaio 2011
Quadro del Settore lattiero-caseario. Report n° 1 – Gennaio 2011Quadro del Settore lattiero-caseario. Report n° 1 – Gennaio 2011
Quadro del Settore lattiero-caseario. Report n° 1 – Gennaio 2011
 
CONSORZI INCARICATI AI SENSI DELL' ART. 14 DELLA LEGGE 526/99
CONSORZI INCARICATI AI SENSI DELL' ART. 14 DELLA LEGGE 526/99CONSORZI INCARICATI AI SENSI DELL' ART. 14 DELLA LEGGE 526/99
CONSORZI INCARICATI AI SENSI DELL' ART. 14 DELLA LEGGE 526/99
 
Produzione lorda vendibile 2006
Produzione lorda vendibile 2006Produzione lorda vendibile 2006
Produzione lorda vendibile 2006
 
Produzione lorda vendibile 2006
Produzione lorda vendibile 2006Produzione lorda vendibile 2006
Produzione lorda vendibile 2006
 
Le interrelazioni del settore agricolo con l'ambiente
Le interrelazioni del settore agricolo con l'ambienteLe interrelazioni del settore agricolo con l'ambiente
Le interrelazioni del settore agricolo con l'ambiente
 
Struttura e produzioni delle aziende agricole
Struttura e produzioni delle aziende agricoleStruttura e produzioni delle aziende agricole
Struttura e produzioni delle aziende agricole
 
Acqua composizione e ciclo - La risorsa acqua
Acqua composizione e ciclo - La risorsa acquaAcqua composizione e ciclo - La risorsa acqua
Acqua composizione e ciclo - La risorsa acqua
 

Distretto pomodoro programma 2007 2009

  • 1. Attività anno 2007/2008 e anno 2008/2009 1
  • 2. INDICE Prefazione……………………………………………………………………………..pag. 4 La strada verso il Distretto del Pomodoro da Industria…..pag. 5 Associazione Distretto del Pomodoro da Industria…………..pag. 8 GLI ORGANI DEL DISTRETTO………………………….…….…….pag. 8 ASSEMBLEA…………………………………………………….…..…..…….pag. 8 PRESIDENTE……………………………………………………….…….……pag. 8 COMITATO DI COORDINAMENTO………………………………….……pag. 10 LA SEGRETERIA…………………………………………………………..…pag. 11 LA TESORERIA………………………………………………………….……pag. 11 GRUPPI DI LAVORO…………………………………………………………pag. 11 CONSULENTE…………………………………………………………………pag. 12 IL LAVORO SVOLTO NEL PRIMO BIENNIO DI ATTIVITA’ INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELL’ASSOCIAZIONE……………………….……………………………….pag. 13 Presentazione dell’Associazione al Ministro delle Politiche Agricole………..pag. 13 Azioni per l’allargamento dei confini territoriali dell’Associazione e crescita del numero di associati……………………………………………....…pag. 13 Confronto con le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia sul tema distretti agroalimentari……………………………………………..……pag. 14 Concorso fra istituti superiori ad indirizzo artistico per la creazione del logo dell’Associazione………………………...…….………pag. 14 Creazione del sito internet dell’Associazione……………….....………………pag. 14 Partecipazione a fiere sul territorio……………………………………….……pag. 15 Organizzazione di seminari e workshop………………………….……………pag. 15 Raccolta dati……………………………………………………....……………pag. 15 2
  • 3. INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE ISTITUZIONALE…..........………pag. 16 Interventi per il rinnovo del finanziamento regionale sulle prove varietali……pag. 16 Interventi per modificare il PSR (Piano regionale di Sviluppo Rurale)………pag. 16 Interventi sulla problematica dei danni dovuti alle piogge persistenti…..……..pag. 17 Interventi per il finanziamento dei Progetti di ricerca Consorzio Fitosanitario..pag. 17 Interventi per facilitare l’accordo fra le parti sul prezzo della campagna 2008..pag. 17 Interventi con Cassa Depositi e Prestiti per finanziamenti Decreto Interministeriale - Accordi di filiera……………………………………...........….pag. 18 Interventi per sostenere le aziende di trasformazione nell’ambito dell’attuale contesto di crisi……………………………………………….…...….pag .18 ATTIVITÀ SVOLTA DAI GRUPPI DI LAVORO………………………....…pag. 19 Incontri sull’andamento campagna………………...…………………………..pag. 19 Discussione sulle tematiche ambientali del settore del pomodoro……..............pag. 19 Discussione su ricerca e sperimentazione…………………………………...…pag. 20 Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013…………………………….............pag. 21 Educazione alimentare sul pomodoro……………………………………...…..pag. 22 Consumo di suolo agricolo………………………………………………….….pag. 24 Opportunità di finanziamento……………………………………………...…..pag. 24 3
  • 4. Prefazione A conclusione del mandato conferitomi, desidero esprimere il mio ringraziamento a tutti i Soci per la fiducia e la collaborazione manifestate durante questo biennio di attività. La prossima Assemblea convocata a norma dello Statuto, sarà chiamata a deliberare in ordine ai futuri assetti societari e a valutare il lavoro fin qui condotto. E’ stato per tutti i protagonisti della filiera un periodo particolarmente denso per l’evolversi della situazione che ha riguardato il comparto del pomodoro da industria. L’impegno profuso è testimonianza della volontà di continuare, arricchendola di ulteriori contenuti, l’attività dell’Associazione del Distretto, una realtà che necessita di consolidarsi per essere sempre più interlocutore di primo piano, nel rispetto dei ruoli che caratterizzano le parti. Desidero pertanto esprimere sentimenti di profonda gratitudine per la comprensione dimostrata. Ho cercato di esercitare il mandato di rappresentanza perseguendo convintamente, pur tra limiti e difficoltà, gli obiettivi che stanno a fondamento dell’Associazione, consapevole dell’importanza strategica del settore del pomodoro nel quadro economico del nostro Paese. Quando, alcuni anni fa, abbiamo dato vita prima i lavori preparatori e poi all’Associazione vera e propria abbiamo visto giusto rispetto alle potenzialità di questo organismo per lo sviluppo del comparto. Oggi possiamo dire di aver raggiunto alcuni risultati importanti: l’aver creato un luogo in cui tutti i componenti della filiera si parlano, facilitando l’esame delle problematiche con un’ottica di sistema, l’aver impostato una modalità di gestione operativa in grado di affrontare prontamente le varie esigenze organizzative dell’Associazione, l’avere avviato dei Gruppi di lavoro che hanno prodotto i significativi interventi che sono sintetizzati nelle pagine seguenti di questo documento. Tra questi voglio sottolinearne solo uno, che mi sta particolarmente a cuore, l’azione rivolta al mondo della scuola. Auspico che le politiche di educazione alimentare continuino a trovare nell’ambito dell’Associazione ascolto ed interesse, associandosi alla proficua attività di comunicazione rivolta ai consumatori, per far crescere la cultura sul pomodoro presso una parte di popolazione cui va riservata grande attenzione, e diffondere la conoscenza delle caratteristiche nutrizionali e della ricchezza di questo grande prodotto italiano. Il Presidente dell’Associazione Distretto del Pomodoro da Industria Pier Luigi Ferrari 4
  • 5. La strada verso il Distretto del Pomodoro da Industria… Nel corso del 2006, la Provincia di Parma, in collaborazione con le Province di Piacenza e di Cremona ha promosso l'attività di un Tavolo che coinvolgeva i soggetti della filiera del pomodoro, favorendo l’organizzazione di momenti di incontro e di discussione. Dopo circa un anno di attività, al fine di dare maggiore consistenza organizzativa e solidità programmatica alla spontanea aggregazione dei soggetti della filiera si è deciso di dare una forma giuridica a questa aggregazione, pur in assenza di una specifica normativa della Regione Emilia Romagna sui distretti agro-alimentari. Il 27 luglio 2007 è stata formalizzata la nascita dell’ ”Associazione per il Distretto del Pomodoro da Industria”, uno strumento leggero, flessibile e non particolarmente oneroso dal punto di vista gestionale ed economico. I soci fondatori che hanno apposto la loro firma di fronte al Segretario Generale della Provincia di Parma, Enzo Federico Cerbino, facente le funzioni di notarili, sono stati: Pier Luigi Ferrari, Vice Presidente della Provincia di Parma; Dario Sdraiati con delega del Presidente della Provincia di Piacenza; Giuseppe Torchio, Presidente della Provincia di Cremona Andrea Zanlari, Presidente della Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di Parma Roberto Biloni con delega del Presidente della Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di Cremona Sandro Calza con delega del Presidente della Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di Piacenza Giuseppe Rodolfi in rappresentanza dell’Unione Parmense Industriali Marco Crotti, Presidente del Consorzio interregionale Ortofrutticoli Giovanni Lambertini, Presidente di AINPO Gianni Brusatassi, Presidente di ASIPO Mario Dadomo, Direttore Azienda Stuard Giovanni Ballarini, Presidente di Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari 5
  • 6. Gian Carlo Ramella, Presidente della Federazione provinciale Coldiretti di Parma Sandro Calza, con delega del Presidente Federazione provinciale Coldiretti di Piacenza. 6
  • 7. 7
  • 8. Associazione Distretto del Pomodoro da Industria GLI ORGANI DEL DISTRETTO ASSEMBLEA L’Associazione è nata con 14 Soci Fondatori. Il numero degli associati è aumentato nel tempo e il Distretto è via via cresciuto anche ampliando i propri confini territoriali con l’inclusione della Provincia di Mantova, oltre a Parma, Piacenza e Cremona, ed inserendo nel proprio seno i rappresentanti dell’intera filiera agroalimentare del pomodoro da industria, Ad oggi gli associati del Distretto del pomodoro sono 21: 1 PROVINCIA DI PARMA 2 PROVINCIA DI CREMONA 3 PROVINCIA DI PIACENZA 4 PROVINCIA DI MANTOVA 5 ASIPO 6 AINPO 7 CIO (Consorzio Interregionale Ortofrutticoli) 8 COPADOR 9 SSICA 10 AZIENDA AGRARIA SPERIMENTALE STUARD 11 AZ. SPERIMENTALE TADINI 12 COLDIRETTI PARMA 13 COLDIRETTI PIACENZA 14 UNIONE PARMENSE INDUSTRIALI 15 CCIAA PARMA 16 CCIAA PIACENZA 17 CCIAA CREMONA 18 CONFINDUSTRIA MANTOVA 19 CIA PIACENZA 20 CIA PARMA 21 CONFAGRICOLTURA RER 8
  • 9. L’assemblea ha ampliato nel tempo il proprio numero degli associati, accogliendo le richieste che venivano rivolte. Per ogni assemblea è disponibile un verbale redatto dalla segreteria, sempre inviato agli associati e disponibile on- line sul sito internet nella parte riservata. L’assemblea si è riunita 8 volte nei due anni di attività, anche se lo statuto prevede un minimo di una riunione all’anno. Le riunioni sono state convocate dal Presidente, con predisposizione dell’ordine del giorno. L’assemblea ha eletto il Presidente e i membri del Comitato di coordinamento; ha acquisito le linee guida proposte dal coordinamento; ha accolto le nuove richieste di adesione come associati; ha approvato i bilanci preventivi e consuntivi. I luoghi in cui si sono tenute le assemblee sono state diversi, dislocati sul territorio delle quattro province associate. E’ stata una scelta precisa per conoscere, essere presenti e coinvolgere l’intero territorio del Distretto. PRESIDENTE Il Presidente eletto per il primo biennio 2007/2008 e 2008/2009 è Pier Luigi Ferrari, Vice Presidente della Provincia di Parma, con delega all’Agricoltura e Attività Economiche. 9
  • 10. COMITATO DI COORDINAMENTO È stato costituito un Comitato di Coordinamento costituito da alcuni associati soggetti più un rappresentante per gruppi di associati: 1 PROVINCIA DI PARMA 2 PROVINCIA DI CREMONA 3 PROVINCIA DI PIACENZA 4 PROVINCIA DI MANTOVA 5 ASIPO 6 AINPO 7 CIO 8 UPI 9 COLDIRETTI 10 CIA 11 CONFAGRICOLTURA RER 12 CCIAA Il Comitato di Coordinamento ha adottato le linee guida in cui sono contenuti gli obiettivi del Distretto, ha nominato il segretario, ha sottoposto all’assemblea i bilanci preventivi e consuntivi, ha dato indirizzi di lavoro da sviluppare, ha autorizzato le spese, ha organizzato gruppi di lavoro tematici; ha fissato l’importo della quota sociale. 10
  • 11. LA SEGRETERIA Per la segreteria del Distretto del pomodoro da Industria è stato nominata la Dott.ssa Maria Chiara Cavallo, dipendente del Servizio Agricoltura della Provincia di Parma. La segreteria, oltre a fare da tramite per le normali comunicazioni fra associati e organi del Distretto, ha organizzato e seguito ogni incontro del Distretto, la preparazione del concorso nelle scuole per la creazione del logo, l’ideazione del sito internet, l’allestimento della presenza del Distretto alle fiere del settore, la raccolta dati annuale, la copertura della Tesoreria quando vacante, rendendo infine disponibili in rete tutte le informazioni agli associati. LA TESORERIA Per seguire gli aspetti contabili è stata indicata la Dott.sa Michela Canova, dipendente presso il Servizio Bilancio della Provincia di Parma, che si è occupata della registrazione dell’Associazione, del pagamento delle fatture in uscita e del rapporto con l’Istituto di credito bancario dove è depositato il conto corrente dell’associazione. Ha inoltre stilato il bilancio consuntivo 2007 e il bilancio preventivo 2008. Dal maggio 2009, a seguito delle dimissioni della Dott.ssa Canova dalla Provincia, la tesoreria del Distretto, che è attualmente momentaneamente vacante, è stata assunta dalla segreteria. GRUPPI DI LAVORO Per entrare nel merito delle tematiche ritenute centrali, l’Associazione si è dotata di Gruppi di lavoro composti da rappresentanti degli associati competenti nelle varie materie oggetto di analisi: 1°gruppo di lavoro – Andamento Campagna Pomodoro 2°gruppo di lavoro – Questioni ambientali 3°gruppo di lavoro – Ricerca e Sperimentazione 4°gruppo di lavoro – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 5°gruppo di lavoro - Educazione alimentare 6°gruppo di lavoro - Consumo di suolo agricolo 7°gruppo di lavoro – Opportunità di finanziamento della filiera del pomodoro da industria sita nel territorio del Distretto 11
  • 12. I gruppi sono costituiti da un coordinatore, nominato dal Presidente, e dalle adesioni volontarie da parte degli Associati; i risultati del loro lavoro (esposti nelle pagine seguenti del documento) sono stati restituiti all’Assemblea o al Comitato di Coordinamento attraverso una relazione del coordinatore. CONSULENTE Il Distretto, sia prima della sua formale costituzione, sia nel primo biennio di attività, si è avvalso della consulenza del Prof. Gabriele Canali, docente di Economia Agraria all’Università del Sacro Cuore a Piacenza, che ha accompagnato e stimolato la discussione sia nelle assemblee che nei gruppi di lavoro. 12
  • 13. IL LAVORO SVOLTO NEL PRIMO BIENNIO DI ATTIVITA’ 2007/2008 e 2008/2009 Il lavoro svolto in questo primo biennio di attività del Distretto riguarda diversi ambiti. Sono state portate avanti azioni per la promozione e lo sviluppo dell’ Associazione, iniziative di sensibilizzazione istituzionale sulle problematiche del settore ed interventi tecnici nell’ambito dei Gruppi di lavoro. INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELL’ASSOCIAZIONE Presentazione dell’Associazione al Ministro delle Politiche Agricole Il Presidente Ferrari nell’anno 2006 aveva offerto ai principali attori delle filiere agroalimentari a Parma, un’occasione di incontro diretto con l’allora Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro. Con la costituzione dell’associazione il Distretto del pomodoro è stato ufficialmente presentato al Ministro Zaia. Nel maggio 2009 una delegazione del Distretto ha partecipato ad un incontro con Giuseppe Nezzo, Capo del Dipartimento delle Politiche di sviluppo economico e rurale del Mipaaf. Azioni per l’allargamento dei confini territoriali dell’Associazione e crescita del numero di associati Come già accennato, il numero degli Associati del Distretto è cresciuto da 14 a 21; i confini territoriali si sono ampliati e ora sono costituiti dal territorio della Provincia di Parma, di Piacenza, di Cremona e di Mantova e quindi delle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia. Vi è uno spiccato carattere interregionale nel Distretto, nell’intento di far fronte alle concrete problematiche delle zone di produzione e di trasformazione del pomodoro da industria, al di là dei rigidi confini territoriali. 13
  • 14. Confronto con le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia sul tema distretti agroalimentari Nel momento in cui si è deciso di dare una identità giuridica al Distretto, si sono effettuati incontri con i funzionari della Regione Emilia Romagna, per confrontarsi sulle prospettive dei Distretti agroalimentari. Vista la mancanza di una legge regionale di riferimento a riguardo seppur prevista dalla normativa nazionale del 2003, il Distretto si è costituito in forma di Associazione. Diversamente la Regione Lombardia, anche a seguito di un incontro con il Dott. Paolo Lassini, Direttore Generale Agricoltura Regione Lombardia, ha pubblicato in data 17 agosto 2009 la nuova legge sui distretti agroalimentari, prendendo tra l’altro spunto dallo Statuto del Distretto per i requisiti necessari. Concorso fra istituti superiori ad indirizzo artistico per la creazione del logo dell’Associazione Al fine di darsi un’identità facilmente riconoscibile anche dall’esterno e per farsi conoscere nel panorama locale, nazionale e internazionale, l’Associazione ha bandito un concorso fra gli istituti Superiori Artistici presenti nelle Province del distretto per la creazione del logo. Le scuole che hanno aderito all’iniziativa sono state l’Istituto d’Arte Toschi di Parma e il Liceo Artistico Munari di Crema. A seguito di incontri preparatori per formare i ragazzi sul mondo del pomodoro da industria, sono state presentate una sessantina di proposte per il logo. Una apposita commissione ha scelto il vincitore, il cui logo è stato adottato ed ora è presente sulla carta intestata e su ogni strumento di comunicazione dell’Associazione. Creazione del sito internet dell’Associazione Il sito internet www.distrettopomodoro.it, realizzato dalla ditta Cedas srl, presenta il distretto e fornisce i riferimenti per i contatti. Il sito offre una sezione Riservata agli Associati da cui poter scaricare i verbali delle Assemblee e del Coordinamento. Sono disponibili anche le pagine in lingua inglese. 14
  • 15. Partecipazione a fiere sul territorio Il distretto del pomodoro ha partecipato ogni anno agli eventi fieristici relativi al pomodoro da industria, che vengono organizzati sul territorio. La fiera Vegetalia si tiene a Cremona, mentre Tomato World viene organizzato un anno all’interno di Cibus Tec a Parma e un anno nelle fiere di Piacenza. A Podenzano (PC) nel mese di luglio vien organizzata Tomato World in Campo, una iniziativa importante non solo per il territorio locale. Organizzazione di seminari e workshop Presso la sede dell’UPI è stato organizzato un seminario aperto agli Associati del Distretto circa il riutilizzo dei sottoprodotti di lavorazione. Gli enti di ricerca come SSICA e CRPA hanno fatto il punto delle ricerche finora attuate, in particolar modo sull’impiego delle buccette di scarto di lavorazione del pomodoro. Raccolta dati Ogni anno la Segreteria ha svolto un’azione di POMODORO TRASFORMATO NEL DISTRETTO raccolta dati relativi alla produzione in campo PIACENZA di pomodoro, alla sua trasformazione nei vari 28% stabilimenti operanti sul territorio del Distretto, ai prodotti finiti in uscita ed ai dati di export in PARMA Europa e nel mondo 64% CREMONA 8% MANTOVA 0% 15
  • 16. INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE ISTITUZIONALE Diverse sono state le sollecitazioni che ha promosso il Distretto in questo biennio. Gli organi dell’Associazione si sono impegnati attivamente per creare un clima favorevole affinché le parti potessero dialogare nell’interesse della filiera ed affinché le problematiche del settore fossero adeguatamente portate all’attenzione dei decisori. Interventi per il rinnovo del finanziamento regionale sulle prove varietali E’ stato erogato un finanziamento da parte della RER per un progetto (cofinanziato per un 35% che è stato ripartito in parti uguali fra associazioni, industrie, sementiere) per la realizzazione delle prove varietali in campo del pomodoro da industria in Emilia Romagna per gli anni 2007-2008-2009. L’intervento è stato possibile grazie all’ attivazione di un progetto strategico da parte della Regione, dietro interessamento e sollecitazione di vari soggetti del settore ma in particolare dei rappresentanti del Distretto. Interventi per modificare il PSR (Piano regionale di Sviluppo Rurale) approvato al fine di includere nelle priorità del programma anche le zone al di sopra dei 100 m s.l.m. per la priorità nelle graduatorie delle misure attivate Nel corso del primo anno di attuazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 sul territorio emiliano del Distretto è emersa una problematica relativa all’Asse 1. Per l’asse dedicato al miglioramento della competitività del settore agricolo, era individuata come prioritaria la zona di pianura, intesa come territorio al di sotto dei 100 m. s.l.m., escludendo dunque da tale priorità parte dei nostri produttori di pomodoro da industria. Anche a seguito degli interventi attivati dall’Associazione nel giugno del 2009 è stata accolta l’introduzione della priorità territoriale per il pomodoro, almeno con priorità “bassa”, anche per la zona di “collina”, ovvero quello prodotto in zone fra i 100 metri s.l.m. e i 600 metri s.l.m. . 16
  • 17. Interventi sulla problematica dei danni dovuti alle piogge persistenti Vista l’eccezionalità delle condizioni in cui è iniziata la campagna del pomodoro 2008 per le intense e persistenti piogge che si sono abbattute sul territorio del Distretto, è stato richiesto alle massime autorità pubbliche nazionali e regionali, che, nel caso in cui fosse avvenuta una diminuzione delle rese, questa non influisse sull’aiuto accoppiato dell’OCM, conformemente all’applicazione dell’art. 9 comma 2 del D.M. 31 gennaio 2008 che prevede, in presenza di cause di forza maggiore e circostanze eccezionali, il mantenimento della piena concessione dell’aiuto. Sono dunque stati attivati tutti gli organi preposti ad affrontare tale situazione. Interventi per il finanziamento dei Progetti di ricerca Consorzio Fitosanitario Il Consorzio Fitosanitario ha sviluppato un progetto di ricerca sulla malattia “Stolbur”. Il Distretto ha dato formale sostegno all’intervento, che è stata presentato all’interno di un progetto di ricerca del CRPV ed è stato finanziato arrivando primo in graduatoria all’interno della LR28 della Regione Emilia- Romagna Interventi per facilitare l’accordo fra le parti sul prezzo della campagna 2008 Nel rispetto dei ruoli delle parti, il Distretto ha agito per creare un clima favorevole alla discussione per l’accordo sul prezzo di riferimento delle campagne del pomodoro destinato alla trasformazione. Nel 2008 è stato raggiunto l’accordo a seguito di una lunga trattativa; nella campagna 2009 le parti si sono confrontate nel mese di dicembre, riuscendo a concordare un prezzo di riferimento in tempi brevi e chiudendo la trattativa il 19 dicembre. 17
  • 18. Interventi con Cassa Depositi e Prestiti per finanziamenti Decreto Interministeriale - Accordi di filiera Sono stati stabiliti contatti a livello ministeriale ed è stato organizzato, nel 2008, un incontro a Roma presso la Cassa Depositi e Prestiti tra i funzionari del Ministero dell’Agricoltura responsabili della redazione del decreto e gli Associati del Distretto, per facilitare il recepimento delle istanze dell’Associazione. Tale decreto prevede un ammontare degli investimenti ammissibili compreso tra 5 e 50 milioni di euro. Il decreto interministeriale è stato pubblicato e ora si è in attesa dell’uscita del bando che permetta la presentazione dei progetti di filiera. Interventi per sostenere le aziende di trasformazione nell’ambito dell’attuale contesto di crisi In un momento di forte competitività internazionale e di crisi economica mondiale, anche il comparto del pomodoro della trasformazione ha subito significativi contraccolpi. I massimi vertici dell’Associazione delle Province di Parma e Piacenza, nella loro duplice veste di rappresentanti del Distretto e di Amministratori coinvolti sulle tematiche dei Tavoli di Crisi, si sono attivati con successo, in stretta sinergia con l’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia Romagna, per scongiurare la crisi della Emiliana Conserve che avrebbe portato devastanti conseguenze sull’intero mercato del pomodoro del Nord Italia. 18
  • 19. ATTIVITÀ SVOLTA DAI GRUPPI DI LAVORO Incontri sull’andamento campagna Il gruppo di lavoro sull’andamento delle campagne del pomodoro da industria si è riunito fin dall’inizio della campagna, appena si sono trapiantate le piantine. Oggetto della discussione era il mantenimento delle superfici destinate a pomodoro per conservare la pianificazione delle semine operata nei mesi precedenti. Durante la campagna sono state monitorate e seguite le evoluzioni della produzione di pomodoro da industria con un confronto diretto fra la parte produttiva e quella di trasformazione. Il gruppo ha sottolineato l’importanza di mantenere gli impegni presi per quanto riguarda le superfici seminate a pomodoro al fine di rispettare la programmazione della produzione. Dal dialogo aperto, è nato, nella campagna 2009, l’impegno assunto tra la parte agricola e industriale a confrontarsi periodicamente. Discussione sulle tematiche ambientali del settore del pomodoro Questo gruppo di lavoro ha operato su diversi argomenti, spaziando da temi amministrativi collegati all’autorizzazione e gestione dei fanghi prodotti dalle industrie di trasformazione alle possibilità di recupero di scarti di lavorazione. - confronto pubblica amministrazione e responsabili ambientali aziendali Grazie ai lavori del gruppo si è facilitato il dialogo fra pubblica amministrazione ed aziende di trasformazione. Le parti hanno avuto modo di confrontarsi al di fuori dalle canoniche modalità, approfondendo le questioni e chiarendo dubbi. Tra i temi discussi quello delle autorizzazioni e dello spandimento dei fanghi di depurazione. E’ stata proposta, approvata e trasmessa agli organi competenti una procedura che ha semplificato gli adempimenti amministrativi e migliorato la comunicazione fra uffici analoghi di diverse province. - Nuovi temi per la ricerca nelle questioni ambientali Le tematiche, nuove o da sviluppare, identificate dal Gruppo sono: - spandimenti: nickel nei suoli - arsenico in fanghi di depurazione. 19
  • 20. Quanto al nichel, nei terreni dedicati allo spandimento si riscontrano concentrazioni elevate che superano o sono al limite dei valori fissati dalla legge. La SSICA ha messo a disposizione uno studio sul nickel nei terreni, analogamente al Servizio Agricoltura della Provincia di Parma. Le proposte già emerse dall’incontro preliminare rappresentano spunti molto interessanti che possono essere sviluppati in seguito o nell’ambito di specifici progetti di ricerca. Per quanto riguarda l’arsenico, in alcune analisi di fanghi derivanti da aziende conserviere si riscontrano valori elevati di questo elemento, anche se al di sotto dei valori di legge. Il problema dovrebbe derivare dalla presenza di arsenico nei pozzi, infatti la ditta situata nel Casalasco deve utilizzare acqua di provenienza dall’acquedotto, con una spesa decisamente elevata. A Cremona è un problema molto sentito e di dimensioni maggiori che a Parma. Sulla problematica è stato svolto uno studio pubblicato da Pitagora. Discussione su ricerca e sperimentazione Sistemi di irrigazione. Dal tavolo di discussione emerge che sarebbe interessante effettuare una valutazione complessiva di confronto fra il sistema di irrigazione a goccia e a rotolone, tenendo in considerazione gli aspetti di resa qualitativa e quantitativa, l’impiego della risorsa idrica, del fabbisogno energetico, dell’impegno economico e lo smaltimento dei materiali. A tale scopo è necessario svolgere una ricognizione sulle possibili fonti di finanziamento a livello regionale, nazionale ed europeo per rendere economicamente sostenibile tale ricerca. Riutilizzo buccette. Nell’ambito degli approfondimenti in corso relativi al decreto ministeriale sugli accordi di filiera, si propone di organizzare un workshop sul tema dell’utilizzazione agronomica delle buccette, confrontando le varie possibilità di impiego in questo momento sostenibili: recupero energetico, bioplastiche, estrazione licopene. Fruibilità risultati prove varietali. E’ stato proposto di realizzare un lavoro di riordino e messa a sistema per migliorare l’accessibilità e fruibilità dei risultati annuali e storici delle prove varietali. Finanziamento prove varietali. Il finanziamento per le prove varietali, coordinate dall’Azienda Stuard e condotte anche presso l’Azienda Tadini per gli anni 2007, 2008 e 2009, coperte dal finanziamento Regionale e cofinanziate per un 35% che è stato ripartito in parti uguali fra associazioni, industrie, sementiere, sta andando ad esaurimento. Terminato questo progetto, sembra che la Regione Emilia Romagna non rifinanzi le prove varietali. 20
  • 21. Occorrerà dunque trovare un altro canale di finanziamento (es. PSR), visto che è molto sentita l’importanza di mantenere i confronti varietali e l’utilità di avere un software che raccolga i risultati delle scorse prove varietali. Priorità per nuove tematiche ricerca. Il gruppo ha identificato i seguenti nuovi temi di ricerca, da poter finanziare: Prove di confronto varietale di 1° e 2° livello Confronto varietale in epoca precocissima Confronto varietale con adozione di stress idrico Confronto varietale in coltivazione biologica Tecnica colturale in coltivazione biologica Idoneità varietale alla produzione di polpe di pomodoro Sviluppo di un software per la gestione complessiva dei risultati delle prove varietali dei diversi anni Confronto fra i risultati delle sperimentazioni delle varie tecniche irrigue, considerando il risparmio idrico e l’aspetto economico Sperimentazione nuove molecole da utilizzare per controllo fitosanitario Studi per il contenimento di nuovi insetti e patologie della coltura del pomodoro Ricerca su claims nutrizionali, ovvero studi di ricerca a livello legale per l’utilizzo della pubblicizzazione delle proprietà nutrizionali dei prodotti Studi su biodiversità nel suolo coltivato a pomodoro Studi su sostanza organica contenuta nei suoli coltivati a pomodoro ed in generale sulle pratiche agricole che possono contrastare i cambiamenti climatici Progetto Citimap 21
  • 22. Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Sono stati organizzati incontri sul PSR nella fase di redazione del PRIP (il Programma rurale integrato provinciale la declinazione provinciale del PSR), e sono state condivise le linee per le filiere agroalimentari con la collaborazione dei dirigenti preposti delle Province di Parma e Piacenza, nonché con la dott.ssa Orlandini della Regione Emilia Romagna per chiarimenti riguardanti i progetti di filiera. Lo strumento mette a disposizione di fatto 32.000.000 di euro per il settore ortofrutticolo, da suddividere per tutte le tipologie dell’ortofrutta, fra l’Emilia e la Romagna; l’Associazione si è resa disponibile a favorire una partecipazione congiunta dei soggetti interessati, per massimizzare la quota di risorse potenzialmente assegnabile alle realtà del Distretto. Educazione alimentare sul pomodoro A partire dal 2008 si sono tenuti incontri tra i responsabili di educazione alimentare delle Province di Cremona, Parma e Piacenza e Mantova con l’obiettivo di trovare una linea comune per l’attuazione di un progetto sul pomodoro da inserire nei programmi di educazione alimentare delle rispettive province. La situazione rilevata è che la Provincia di Cremona ha inserito all’interno del proprio progetto di educazione alimentare “Lo Spaventapasseri” una nuova opzione denominata “Viva la pappa col pomodoro!”. L’opzione è stata articolata in tre momenti: - Dietista in classe: le tre dietiste che collaborano con la Provincia di Cremona hanno tenuto lezioni di 2 ore in classe trattando numerosi argomenti inerenti il pomodoro; - Visita guidata ad un supermercato: le dietiste hanno guidato le classi presso i supermercati Ipercoop di Cremona e Crema e Conad di Casalmaggiore; ogni dietista ha utilizzato una propria tipologia di visita. - Visita guidata ad un’azienda di trasformazione: le visite sono state effettuate presso il Consorzio Casalasco del Pomodoro che ha messo a disposizione un tecnico che ha mostrato alle classi la linea produttiva, le differenze tra i prodotti, le differenze di gusto, di confezionamento, il controllo di qualità sui prodotti. 22
  • 23. L’opzione ha registrato un alto livello di gradimento. L’obiettivo che la Provincia di Cremona si pone per l’anno scolastico 2009-2010 è quello di riproporre l’opzione cercando magari di allargare l’iscrizione ad un maggiore numero di classi, visto che quest’anno, trattandosi di un’opzione ancora in fase sperimentale, la visita al supermercato e all’azienda del Consorzio sono state limitate ad una decina di classi. La Provincia di Mantova non ha attuato alcun progetto inerente il pomodoro nel precedente anno scolastico, in quanto ha aderito al Distretto nell’ottobre del 2008. Tuttavia è prevista per l’anno scolastico 2009/2010 l’attuazione di specifici percorsi sul pomodoro che verranno inseriti ovviamente all’interno del programma di educazione alimentare. Ogni percorso didattico sarà diversificato a seconda del ciclo scolastico. - scuola infanzia: il percorso, prevede una durata di 2 ore per ogni classe, e si suddivide in due momenti: lezione frontale in classe, a cura del personale esperto messo a disposizione dalla Provincia di Mantova, sulle principali caratteristiche di questo ortaggio; attività di laboratorio, laboratorio sensoriale con la presentazione delle diverse varietà e tipologie del seme e del frutto del pomodoro. - scuola primaria e secondaria di 1° grado:intervento in classe (di 2 ore a classi unite), a cura dell’esperto messo a disposizione dalla Provincia di Mantova nel quale verrà illustrato agli studenti l’importanza di questo alimento all’interno di una corretta e sana alimentazione, la storia, le diverse tipologie di prodotto, lettura delle etichette;attività di laboratorio in classe; visita guidata (1ora) della/delle classi ad un supermercato convenzionato. - scuola superiore di 2° grado: percorso in fase di definizione. Le Province di Parma e di Piacenza non hanno attuato alcun progetto sul pomodoro nell’ambito dei programmi di educazione alimentare relativi all’anno scolastico 2008/2009, ma la volontà è quella di proporre specifici percorsi didattici per il 2009/2010. Uno dei problemi emersi durante l’incontro è la carenza di risorse finanziarie in seno ad ogni amministrazione per attivare o allargare le iniziative. Le risorse sono normalmente già destinate ad alcuni progetti attivati e la proposta di un nuovo progetto comporterebbe la cessazione di altri progetti già attivati anche come progetto pluriennale. Mediamente tra le varie province il costo di una iniziativa sul pomodoro inserita nei percorsi già attivati ha un costo medio per 10 classi da 2.000 a 2.500 euro. Quindi il costo complessivo per le quattro province si aggira tra gli 8 e i 10 mila euro. 23
  • 24. Consumo di suolo E’ stato presentato agli associati del Distretto lo studio svolto dal Servizio Agricoltura della Provincia di Parma circa il consumo di suolo agricolo a favore dell’espansione urbana. Il problema è stato posto all’attenzione dei Presidenti delle Province di Parma, Piacenza, Cremona e Mantova e agli Assessori Regionali all’Agricoltura e Pianificazione Urbanistica. Il Distretto ha favorito la circolazione delle informazioni e degli studi fra i diversi uffici che si occupano del medesimo tema in province diverse. Opportunità di finanziamento Si sono ricercate tutte le possibilità di finanziamento a livello regionale, nazionale ed europeo, che possano sostenere i progetti di sperimentazione e di ricerca su questioni ambientali. E’ stato coinvolto l’Ufficio Europa della Provincia di Parma per la ricerca di finanziamenti europei, nonché gli uffici Agricoltura delle Province associate per informazioni e chiarimenti circa il PSR (soprattutto circa le misure 124, 133 e circa i Progetti di filiera). E’ stata inoltre esplorata in particolar modo, attraverso diverse missioni a Roma ed incontri con i funzionari responsabili della stesura del bando, la possibilità di accesso alle risorse destinate al Decreto Interministeriale Agricoltura e Sviluppo Economico per gli Accordi di Filiera, che prevede interventi ammissibili compresi tra 5 e 50 milioni di euro. 24