Documento per far crescere la cultura sul pomodoro e
diffondere la conoscenza delle caratteristiche nutrizionali e della ricchezza di questo grande prodotto italiano.
2. INDICE
Prefazione……………………………………………………………………………..pag. 4
La strada verso il Distretto del Pomodoro da Industria…..pag. 5
Associazione Distretto del Pomodoro da Industria…………..pag. 8
GLI ORGANI DEL DISTRETTO………………………….…….…….pag. 8
ASSEMBLEA…………………………………………………….…..…..…….pag. 8
PRESIDENTE……………………………………………………….…….……pag. 8
COMITATO DI COORDINAMENTO………………………………….……pag. 10
LA SEGRETERIA…………………………………………………………..…pag. 11
LA TESORERIA………………………………………………………….……pag. 11
GRUPPI DI LAVORO…………………………………………………………pag. 11
CONSULENTE…………………………………………………………………pag. 12
IL LAVORO SVOLTO NEL PRIMO BIENNIO DI ATTIVITA’
INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO
DELL’ASSOCIAZIONE……………………….……………………………….pag. 13
Presentazione dell’Associazione al Ministro delle Politiche Agricole………..pag. 13
Azioni per l’allargamento dei confini territoriali dell’Associazione
e crescita del numero di associati……………………………………………....…pag. 13
Confronto con le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia
sul tema distretti agroalimentari……………………………………………..……pag. 14
Concorso fra istituti superiori ad indirizzo artistico
per la creazione del logo dell’Associazione………………………...…….………pag. 14
Creazione del sito internet dell’Associazione……………….....………………pag. 14
Partecipazione a fiere sul territorio……………………………………….……pag. 15
Organizzazione di seminari e workshop………………………….……………pag. 15
Raccolta dati……………………………………………………....……………pag. 15
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3. INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE ISTITUZIONALE…..........………pag. 16
Interventi per il rinnovo del finanziamento regionale sulle prove varietali……pag. 16
Interventi per modificare il PSR (Piano regionale di Sviluppo Rurale)………pag. 16
Interventi sulla problematica dei danni dovuti alle piogge persistenti…..……..pag. 17
Interventi per il finanziamento dei Progetti di ricerca Consorzio Fitosanitario..pag. 17
Interventi per facilitare l’accordo fra le parti sul prezzo della campagna 2008..pag. 17
Interventi con Cassa Depositi e Prestiti per finanziamenti Decreto
Interministeriale - Accordi di filiera……………………………………...........….pag. 18
Interventi per sostenere le aziende di trasformazione nell’ambito
dell’attuale contesto di crisi……………………………………………….…...….pag .18
ATTIVITÀ SVOLTA DAI GRUPPI DI LAVORO………………………....…pag. 19
Incontri sull’andamento campagna………………...…………………………..pag. 19
Discussione sulle tematiche ambientali del settore del pomodoro……..............pag. 19
Discussione su ricerca e sperimentazione…………………………………...…pag. 20
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013…………………………….............pag. 21
Educazione alimentare sul pomodoro……………………………………...…..pag. 22
Consumo di suolo agricolo………………………………………………….….pag. 24
Opportunità di finanziamento……………………………………………...…..pag. 24
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4. Prefazione
A conclusione del mandato conferitomi, desidero esprimere il mio ringraziamento a tutti i Soci per la fiducia
e la collaborazione manifestate durante questo biennio di attività.
La prossima Assemblea convocata a norma dello Statuto, sarà chiamata a deliberare in ordine ai futuri assetti
societari e a valutare il lavoro fin qui condotto. E’ stato per tutti i protagonisti della filiera un periodo
particolarmente denso per l’evolversi della situazione che ha riguardato il comparto del pomodoro da
industria.
L’impegno profuso è testimonianza della volontà di continuare, arricchendola di ulteriori contenuti, l’attività
dell’Associazione del Distretto, una realtà che necessita di consolidarsi per essere sempre più interlocutore di
primo piano, nel rispetto dei ruoli che caratterizzano le parti.
Desidero pertanto esprimere sentimenti di profonda gratitudine per la comprensione dimostrata. Ho cercato
di esercitare il mandato di rappresentanza perseguendo convintamente, pur tra limiti e difficoltà, gli obiettivi
che stanno a fondamento dell’Associazione, consapevole dell’importanza strategica del settore del pomodoro
nel quadro economico del nostro Paese.
Quando, alcuni anni fa, abbiamo dato vita prima i lavori preparatori e poi all’Associazione vera e propria
abbiamo visto giusto rispetto alle potenzialità di questo organismo per lo sviluppo del comparto.
Oggi possiamo dire di aver raggiunto alcuni risultati importanti: l’aver creato un luogo in cui tutti i
componenti della filiera si parlano, facilitando l’esame delle problematiche con un’ottica di sistema, l’aver
impostato una modalità di gestione operativa in grado di affrontare prontamente le varie esigenze
organizzative dell’Associazione, l’avere avviato dei Gruppi di lavoro che hanno prodotto i significativi
interventi che sono sintetizzati nelle pagine seguenti di questo documento.
Tra questi voglio sottolinearne solo uno, che mi sta particolarmente a cuore, l’azione rivolta al mondo della
scuola. Auspico che le politiche di educazione alimentare continuino a trovare nell’ambito dell’Associazione
ascolto ed interesse, associandosi alla proficua attività di comunicazione rivolta ai consumatori, per far
crescere la cultura sul pomodoro presso una parte di popolazione cui va riservata grande attenzione, e
diffondere la conoscenza delle caratteristiche nutrizionali e della ricchezza di questo grande prodotto
italiano.
Il Presidente dell’Associazione
Distretto del Pomodoro da Industria
Pier Luigi Ferrari
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5. La strada verso il Distretto del Pomodoro da Industria…
Nel corso del 2006, la Provincia di Parma, in collaborazione con le Province di Piacenza e di
Cremona ha promosso l'attività di un Tavolo che coinvolgeva i soggetti della filiera del pomodoro,
favorendo l’organizzazione di momenti di incontro e di discussione.
Dopo circa un anno di attività, al fine di dare maggiore consistenza organizzativa e solidità
programmatica alla spontanea aggregazione dei soggetti della filiera si è deciso di dare una forma
giuridica a questa aggregazione, pur in assenza di una specifica normativa della Regione Emilia
Romagna sui distretti agro-alimentari.
Il 27 luglio 2007 è stata formalizzata la nascita dell’ ”Associazione per il Distretto del Pomodoro da
Industria”, uno strumento leggero, flessibile e non particolarmente oneroso dal punto di vista
gestionale ed economico.
I soci fondatori che hanno apposto la loro firma di fronte al Segretario Generale della Provincia di
Parma, Enzo Federico Cerbino, facente le funzioni di notarili, sono stati:
Pier Luigi Ferrari, Vice Presidente della Provincia di Parma;
Dario Sdraiati con delega del Presidente della Provincia di Piacenza;
Giuseppe Torchio, Presidente della Provincia di Cremona
Andrea Zanlari, Presidente della Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di Parma
Roberto Biloni con delega del Presidente della Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di
Cremona
Sandro Calza con delega del Presidente della Camera di Commercio Artigianato e Agricoltura di
Piacenza
Giuseppe Rodolfi in rappresentanza dell’Unione Parmense Industriali
Marco Crotti, Presidente del Consorzio interregionale Ortofrutticoli
Giovanni Lambertini, Presidente di AINPO
Gianni Brusatassi, Presidente di ASIPO
Mario Dadomo, Direttore Azienda Stuard
Giovanni Ballarini, Presidente di Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari
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6. Gian Carlo Ramella, Presidente della Federazione provinciale Coldiretti di Parma
Sandro Calza, con delega del Presidente Federazione provinciale Coldiretti di Piacenza.
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8. Associazione Distretto del Pomodoro da Industria
GLI ORGANI DEL DISTRETTO
ASSEMBLEA
L’Associazione è nata con 14 Soci Fondatori. Il numero degli associati è aumentato nel tempo e il
Distretto è via via cresciuto anche ampliando i propri confini territoriali con l’inclusione della
Provincia di Mantova, oltre a Parma, Piacenza e Cremona, ed inserendo nel proprio seno i
rappresentanti dell’intera filiera agroalimentare del pomodoro da industria,
Ad oggi gli associati del Distretto del pomodoro sono 21:
1 PROVINCIA DI PARMA
2 PROVINCIA DI CREMONA
3 PROVINCIA DI PIACENZA
4 PROVINCIA DI MANTOVA
5 ASIPO
6 AINPO
7 CIO (Consorzio Interregionale Ortofrutticoli)
8 COPADOR
9 SSICA
10 AZIENDA AGRARIA SPERIMENTALE STUARD
11 AZ. SPERIMENTALE TADINI
12 COLDIRETTI PARMA
13 COLDIRETTI PIACENZA
14 UNIONE PARMENSE INDUSTRIALI
15 CCIAA PARMA
16 CCIAA PIACENZA
17 CCIAA CREMONA
18 CONFINDUSTRIA MANTOVA
19 CIA PIACENZA
20 CIA PARMA
21 CONFAGRICOLTURA RER
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9. L’assemblea ha ampliato nel tempo il
proprio numero degli associati,
accogliendo le richieste che venivano
rivolte.
Per ogni assemblea è disponibile un
verbale redatto dalla segreteria, sempre
inviato agli associati e disponibile on-
line sul sito internet nella parte riservata.
L’assemblea si è riunita 8 volte nei due
anni di attività, anche se lo statuto
prevede un minimo di una riunione all’anno.
Le riunioni sono state convocate dal Presidente, con predisposizione dell’ordine del giorno.
L’assemblea ha eletto il Presidente e i membri del Comitato di coordinamento; ha acquisito le linee
guida proposte dal coordinamento; ha accolto le nuove richieste di adesione come associati; ha
approvato i bilanci preventivi e consuntivi.
I luoghi in cui si sono tenute le assemblee sono state diversi, dislocati sul territorio delle quattro
province associate. E’ stata una scelta precisa per conoscere, essere presenti e coinvolgere l’intero
territorio del Distretto.
PRESIDENTE
Il Presidente eletto per il primo biennio 2007/2008 e
2008/2009 è Pier Luigi Ferrari, Vice Presidente della
Provincia di Parma, con delega all’Agricoltura e Attività
Economiche.
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10. COMITATO DI COORDINAMENTO
È stato costituito un Comitato di Coordinamento costituito da alcuni associati soggetti più un
rappresentante per gruppi di associati:
1 PROVINCIA DI PARMA
2 PROVINCIA DI CREMONA
3 PROVINCIA DI PIACENZA
4 PROVINCIA DI MANTOVA
5 ASIPO
6 AINPO
7 CIO
8 UPI
9 COLDIRETTI
10 CIA
11 CONFAGRICOLTURA RER
12 CCIAA
Il Comitato di Coordinamento ha adottato le linee guida in cui sono contenuti gli obiettivi del
Distretto, ha nominato il segretario, ha sottoposto all’assemblea i bilanci preventivi e consuntivi, ha
dato indirizzi di lavoro da sviluppare, ha autorizzato le spese, ha organizzato gruppi di lavoro
tematici; ha fissato l’importo della quota sociale.
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11. LA SEGRETERIA
Per la segreteria del Distretto del pomodoro da Industria è stato nominata la Dott.ssa Maria Chiara
Cavallo, dipendente del Servizio Agricoltura della Provincia di Parma.
La segreteria, oltre a fare da tramite per le normali comunicazioni fra associati e organi del
Distretto, ha organizzato e seguito ogni incontro del Distretto, la preparazione del concorso nelle
scuole per la creazione del logo, l’ideazione del sito internet, l’allestimento della presenza del
Distretto alle fiere del settore, la raccolta dati annuale, la copertura della Tesoreria quando vacante,
rendendo infine disponibili in rete tutte le informazioni agli associati.
LA TESORERIA
Per seguire gli aspetti contabili è stata indicata la Dott.sa Michela Canova, dipendente presso il
Servizio Bilancio della Provincia di Parma, che si è occupata della registrazione dell’Associazione,
del pagamento delle fatture in uscita e del rapporto con l’Istituto di credito bancario dove è
depositato il conto corrente dell’associazione. Ha inoltre stilato il bilancio consuntivo 2007 e il
bilancio preventivo 2008.
Dal maggio 2009, a seguito delle dimissioni della Dott.ssa Canova dalla Provincia, la tesoreria del
Distretto, che è attualmente momentaneamente vacante, è stata assunta dalla segreteria.
GRUPPI DI LAVORO
Per entrare nel merito delle tematiche ritenute centrali, l’Associazione si è dotata di Gruppi di
lavoro composti da rappresentanti degli associati competenti nelle varie materie oggetto di analisi:
1°gruppo di lavoro – Andamento Campagna Pomodoro
2°gruppo di lavoro – Questioni ambientali
3°gruppo di lavoro – Ricerca e Sperimentazione
4°gruppo di lavoro – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
5°gruppo di lavoro - Educazione alimentare
6°gruppo di lavoro - Consumo di suolo agricolo
7°gruppo di lavoro – Opportunità di finanziamento della filiera del pomodoro da industria sita nel
territorio del Distretto
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12. I gruppi sono costituiti da un coordinatore, nominato dal Presidente, e dalle adesioni volontarie da
parte degli Associati; i risultati del loro lavoro (esposti nelle pagine seguenti del documento) sono
stati restituiti all’Assemblea o al Comitato di Coordinamento attraverso una relazione del
coordinatore.
CONSULENTE
Il Distretto, sia prima della sua formale costituzione, sia nel primo biennio di attività, si è avvalso
della consulenza del Prof. Gabriele Canali, docente di Economia Agraria all’Università del Sacro
Cuore a Piacenza, che ha accompagnato e stimolato la discussione sia nelle assemblee che nei
gruppi di lavoro.
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13. IL LAVORO SVOLTO NEL PRIMO BIENNIO DI
ATTIVITA’ 2007/2008 e 2008/2009
Il lavoro svolto in questo primo biennio di attività del Distretto riguarda diversi ambiti.
Sono state portate avanti azioni per la promozione e lo sviluppo dell’ Associazione, iniziative di
sensibilizzazione istituzionale sulle problematiche del settore ed interventi tecnici nell’ambito dei
Gruppi di lavoro.
INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELL’ASSOCIAZIONE
Presentazione dell’Associazione al Ministro delle Politiche Agricole
Il Presidente Ferrari nell’anno 2006 aveva offerto ai principali attori
delle filiere agroalimentari a Parma, un’occasione di incontro diretto
con l’allora Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro.
Con la costituzione dell’associazione il Distretto del pomodoro è
stato ufficialmente presentato al Ministro Zaia. Nel maggio 2009
una delegazione del Distretto ha partecipato ad un incontro con
Giuseppe Nezzo, Capo del Dipartimento delle Politiche di sviluppo economico e rurale del Mipaaf.
Azioni per l’allargamento dei confini territoriali dell’Associazione e crescita del
numero di associati
Come già accennato, il numero degli Associati del Distretto è cresciuto
da 14 a 21; i confini territoriali si sono ampliati e ora sono costituiti dal
territorio della Provincia di Parma, di Piacenza, di Cremona e di
Mantova e quindi delle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia.
Vi è uno spiccato carattere interregionale nel Distretto, nell’intento di far fronte alle concrete
problematiche delle zone di produzione e di trasformazione del pomodoro da industria, al di là dei
rigidi confini territoriali.
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14. Confronto con le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia sul tema distretti
agroalimentari
Nel momento in cui si è deciso di dare una identità giuridica al Distretto, si sono
effettuati incontri con i funzionari della Regione Emilia Romagna, per
confrontarsi sulle prospettive dei Distretti agroalimentari. Vista la mancanza di
una legge regionale di riferimento a riguardo seppur prevista dalla normativa
nazionale del 2003, il Distretto si è costituito in forma di Associazione.
Diversamente la Regione Lombardia, anche a seguito di un incontro con il Dott. Paolo Lassini,
Direttore Generale Agricoltura Regione Lombardia, ha pubblicato in data 17 agosto 2009 la nuova
legge sui distretti agroalimentari, prendendo tra l’altro spunto dallo Statuto del Distretto per i
requisiti necessari.
Concorso fra istituti superiori ad indirizzo artistico per la creazione del logo
dell’Associazione
Al fine di darsi un’identità facilmente riconoscibile anche dall’esterno e per
farsi conoscere nel panorama locale, nazionale e internazionale,
l’Associazione ha bandito un concorso fra gli istituti Superiori Artistici
presenti nelle Province del distretto per la creazione del logo. Le scuole che
hanno aderito all’iniziativa sono state l’Istituto d’Arte Toschi di Parma e il
Liceo Artistico Munari di Crema. A seguito di incontri preparatori per
formare i ragazzi sul mondo del pomodoro da industria, sono state
presentate una sessantina di proposte per il logo. Una apposita commissione ha scelto il vincitore, il
cui logo è stato adottato ed ora è presente sulla carta intestata e su ogni strumento di comunicazione
dell’Associazione.
Creazione del sito internet dell’Associazione
Il sito internet www.distrettopomodoro.it, realizzato dalla ditta Cedas srl,
presenta il distretto e fornisce i riferimenti per i contatti. Il sito offre una
sezione Riservata agli Associati da cui poter scaricare i verbali delle
Assemblee e del Coordinamento. Sono disponibili anche le pagine in
lingua inglese.
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15. Partecipazione a fiere sul territorio
Il distretto del pomodoro ha partecipato ogni anno agli
eventi fieristici relativi al pomodoro da industria, che
vengono organizzati sul territorio. La fiera Vegetalia si
tiene a Cremona, mentre Tomato World viene organizzato
un anno all’interno di Cibus Tec a Parma e un anno nelle fiere di Piacenza. A
Podenzano (PC) nel mese di luglio vien organizzata Tomato World in Campo, una iniziativa
importante non solo per il territorio locale.
Organizzazione di seminari e workshop
Presso la sede dell’UPI è stato organizzato un seminario aperto agli
Associati del Distretto circa il riutilizzo dei sottoprodotti di
lavorazione. Gli enti di ricerca come SSICA e CRPA hanno fatto il
punto delle ricerche finora attuate, in particolar modo sull’impiego
delle buccette di scarto di lavorazione del pomodoro.
Raccolta dati
Ogni anno la Segreteria ha svolto un’azione di
POMODORO TRASFORMATO NEL DISTRETTO
raccolta dati relativi alla produzione in campo
PIACENZA di pomodoro, alla sua trasformazione nei vari
28%
stabilimenti operanti sul territorio del Distretto,
ai prodotti finiti in uscita ed ai dati di export in
PARMA Europa e nel mondo
64%
CREMONA
8%
MANTOVA
0%
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16. INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE ISTITUZIONALE
Diverse sono state le sollecitazioni che ha promosso il Distretto in questo biennio. Gli organi
dell’Associazione si sono impegnati attivamente per creare un clima favorevole affinché le parti
potessero dialogare nell’interesse della filiera ed affinché le problematiche del settore fossero
adeguatamente portate all’attenzione dei decisori.
Interventi per il rinnovo del finanziamento regionale sulle prove varietali
E’ stato erogato un finanziamento da parte della RER per un progetto
(cofinanziato per un 35% che è stato ripartito in parti uguali fra
associazioni, industrie, sementiere) per la realizzazione delle prove
varietali in campo del pomodoro da industria in Emilia Romagna per
gli anni 2007-2008-2009. L’intervento è stato possibile grazie all’
attivazione di un progetto strategico da parte della Regione, dietro interessamento e sollecitazione di
vari soggetti del settore ma in particolare dei rappresentanti del Distretto.
Interventi per modificare il PSR (Piano regionale di Sviluppo Rurale) approvato al
fine di includere nelle priorità del programma anche le zone al di sopra dei 100 m
s.l.m. per la priorità nelle graduatorie delle misure attivate
Nel corso del primo anno di attuazione del Programma di Sviluppo
Rurale 2007-2013 sul territorio emiliano del Distretto è emersa una
problematica relativa all’Asse 1. Per l’asse dedicato al
miglioramento della competitività del settore agricolo, era
individuata come prioritaria la zona di pianura, intesa come
territorio al di sotto dei 100 m. s.l.m., escludendo dunque da tale
priorità parte dei nostri produttori di pomodoro da industria. Anche
a seguito degli interventi attivati dall’Associazione nel giugno del 2009 è stata accolta
l’introduzione della priorità territoriale per il pomodoro, almeno con priorità “bassa”, anche per la
zona di “collina”, ovvero quello prodotto in zone fra i 100 metri s.l.m. e i 600 metri s.l.m. .
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17. Interventi sulla problematica dei danni dovuti alle piogge persistenti
Vista l’eccezionalità delle condizioni in cui è iniziata la campagna
del pomodoro 2008 per le intense e persistenti piogge che si sono
abbattute sul territorio del Distretto, è stato richiesto alle massime
autorità pubbliche nazionali e regionali, che, nel caso in cui fosse
avvenuta una diminuzione delle rese, questa non influisse sull’aiuto
accoppiato dell’OCM, conformemente all’applicazione dell’art. 9 comma 2 del D.M. 31 gennaio
2008 che prevede, in presenza di cause di forza maggiore e circostanze eccezionali, il mantenimento
della piena concessione dell’aiuto. Sono dunque stati attivati tutti gli organi preposti ad affrontare
tale situazione.
Interventi per il finanziamento dei Progetti di ricerca Consorzio Fitosanitario
Il Consorzio Fitosanitario ha sviluppato un progetto di ricerca sulla malattia
“Stolbur”. Il Distretto ha dato formale sostegno all’intervento, che è stata
presentato all’interno di un progetto di ricerca del CRPV ed è stato finanziato
arrivando primo in graduatoria all’interno della LR28 della Regione Emilia-
Romagna
Interventi per facilitare l’accordo fra le parti sul prezzo della campagna 2008
Nel rispetto dei ruoli delle parti, il Distretto ha agito per
creare un clima favorevole alla discussione per l’accordo sul
prezzo di riferimento delle campagne del pomodoro
destinato alla trasformazione. Nel 2008 è stato raggiunto
l’accordo a seguito di una lunga trattativa; nella campagna
2009 le parti si sono confrontate nel mese di dicembre,
riuscendo a concordare un prezzo di riferimento in tempi brevi e chiudendo la trattativa il 19
dicembre.
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18. Interventi con Cassa Depositi e Prestiti per finanziamenti Decreto Interministeriale -
Accordi di filiera
Sono stati stabiliti contatti a livello
ministeriale ed è stato organizzato, nel
2008, un incontro a Roma presso la Cassa
Depositi e Prestiti tra i funzionari del Ministero dell’Agricoltura responsabili della redazione del
decreto e gli Associati del Distretto, per facilitare il recepimento delle istanze dell’Associazione.
Tale decreto prevede un ammontare degli investimenti ammissibili compreso tra 5 e 50 milioni di
euro. Il decreto interministeriale è stato pubblicato e ora si è in attesa dell’uscita del bando che
permetta la presentazione dei progetti di filiera.
Interventi per sostenere le aziende di trasformazione nell’ambito dell’attuale contesto
di crisi
In un momento di forte competitività internazionale e di crisi economica mondiale,
anche il comparto del pomodoro della trasformazione ha subito significativi
contraccolpi. I massimi vertici dell’Associazione delle Province di Parma e Piacenza,
nella loro duplice veste di rappresentanti del Distretto e di Amministratori coinvolti
sulle tematiche dei Tavoli di Crisi, si sono attivati con successo, in stretta sinergia con
l’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia Romagna, per scongiurare la crisi della Emiliana
Conserve che avrebbe portato devastanti conseguenze sull’intero mercato del pomodoro del Nord
Italia.
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19. ATTIVITÀ SVOLTA DAI GRUPPI DI LAVORO
Incontri sull’andamento campagna
Il gruppo di lavoro sull’andamento delle campagne del pomodoro
da industria si è riunito fin dall’inizio della campagna, appena si
sono trapiantate le piantine. Oggetto della discussione era il
mantenimento delle superfici destinate a pomodoro per conservare
la pianificazione delle semine operata nei mesi precedenti.
Durante la campagna sono state monitorate e seguite le evoluzioni della produzione di pomodoro da
industria con un confronto diretto fra la parte produttiva e quella di trasformazione. Il gruppo ha
sottolineato l’importanza di mantenere gli impegni presi per quanto riguarda le superfici seminate a
pomodoro al fine di rispettare la programmazione della produzione. Dal dialogo aperto, è nato, nella
campagna 2009, l’impegno assunto tra la parte agricola e industriale a confrontarsi periodicamente.
Discussione sulle tematiche ambientali del settore del pomodoro
Questo gruppo di lavoro ha operato su diversi argomenti, spaziando da temi amministrativi collegati
all’autorizzazione e gestione dei fanghi prodotti dalle industrie di trasformazione alle possibilità di
recupero di scarti di lavorazione.
- confronto pubblica amministrazione e responsabili ambientali aziendali
Grazie ai lavori del gruppo si è facilitato il dialogo fra pubblica
amministrazione ed aziende di trasformazione. Le parti hanno avuto modo di
confrontarsi al di fuori dalle canoniche modalità, approfondendo le questioni
e chiarendo dubbi. Tra i temi discussi quello delle autorizzazioni e dello spandimento dei fanghi di
depurazione. E’ stata proposta, approvata e trasmessa agli organi competenti una procedura che ha
semplificato gli adempimenti amministrativi e migliorato la comunicazione fra uffici analoghi di
diverse province.
- Nuovi temi per la ricerca nelle questioni ambientali
Le tematiche, nuove o da sviluppare, identificate dal Gruppo sono:
- spandimenti: nickel nei suoli
- arsenico in fanghi di depurazione.
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20. Quanto al nichel, nei terreni dedicati allo spandimento si riscontrano concentrazioni elevate che
superano o sono al limite dei valori fissati dalla legge.
La SSICA ha messo a disposizione uno studio sul nickel nei terreni, analogamente al Servizio
Agricoltura della Provincia di Parma. Le proposte già emerse dall’incontro preliminare
rappresentano spunti molto interessanti che possono essere sviluppati in seguito o nell’ambito di
specifici progetti di ricerca.
Per quanto riguarda l’arsenico, in alcune analisi di fanghi derivanti da aziende conserviere si
riscontrano valori elevati di questo elemento, anche se al di sotto dei valori di legge. Il problema
dovrebbe derivare dalla presenza di arsenico nei pozzi, infatti la ditta situata nel Casalasco deve
utilizzare acqua di provenienza dall’acquedotto, con una spesa decisamente elevata. A Cremona è
un problema molto sentito e di dimensioni maggiori che a Parma. Sulla problematica è stato svolto
uno studio pubblicato da Pitagora.
Discussione su ricerca e sperimentazione
Sistemi di irrigazione. Dal tavolo di discussione emerge che sarebbe interessante effettuare una
valutazione complessiva di confronto fra il sistema di irrigazione a goccia e a rotolone, tenendo in
considerazione gli aspetti di resa qualitativa e quantitativa, l’impiego della risorsa idrica, del
fabbisogno energetico, dell’impegno economico e lo smaltimento dei materiali. A tale scopo è
necessario svolgere una ricognizione sulle possibili fonti di finanziamento a livello regionale,
nazionale ed europeo per rendere economicamente sostenibile tale ricerca.
Riutilizzo buccette. Nell’ambito degli approfondimenti in corso relativi al decreto ministeriale
sugli accordi di filiera, si propone di organizzare un workshop sul tema dell’utilizzazione
agronomica delle buccette, confrontando le varie possibilità di impiego in questo momento
sostenibili: recupero energetico, bioplastiche, estrazione licopene.
Fruibilità risultati prove varietali. E’ stato proposto di realizzare un lavoro di riordino e messa a
sistema per migliorare l’accessibilità e fruibilità dei risultati annuali e storici delle prove varietali.
Finanziamento prove varietali. Il finanziamento per le prove varietali, coordinate dall’Azienda
Stuard e condotte anche presso l’Azienda Tadini per gli anni 2007, 2008 e 2009, coperte dal
finanziamento Regionale e cofinanziate per un 35% che è stato ripartito in parti uguali fra
associazioni, industrie, sementiere, sta andando ad esaurimento. Terminato questo progetto, sembra
che la Regione Emilia Romagna non rifinanzi le prove varietali.
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21. Occorrerà dunque trovare un altro canale di finanziamento (es. PSR), visto che è molto sentita
l’importanza di mantenere i confronti varietali e l’utilità di avere un software che raccolga i risultati
delle scorse prove varietali.
Priorità per nuove tematiche ricerca. Il gruppo ha identificato i seguenti nuovi temi di ricerca, da
poter finanziare:
Prove di confronto varietale di 1° e 2° livello
Confronto varietale in epoca precocissima
Confronto varietale con adozione di stress idrico
Confronto varietale in coltivazione biologica
Tecnica colturale in coltivazione biologica
Idoneità varietale alla produzione di polpe di pomodoro
Sviluppo di un software per la gestione complessiva dei risultati delle prove varietali dei
diversi anni
Confronto fra i risultati delle sperimentazioni delle varie tecniche irrigue, considerando il
risparmio idrico e l’aspetto economico
Sperimentazione nuove molecole da utilizzare per controllo fitosanitario
Studi per il contenimento di nuovi insetti e patologie della coltura del pomodoro
Ricerca su claims nutrizionali, ovvero studi di ricerca a livello legale per l’utilizzo della
pubblicizzazione delle proprietà nutrizionali dei prodotti
Studi su biodiversità nel suolo coltivato a pomodoro
Studi su sostanza organica contenuta nei suoli coltivati a pomodoro ed in generale sulle
pratiche agricole che possono contrastare i cambiamenti climatici
Progetto Citimap
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22. Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
Sono stati organizzati incontri sul PSR nella fase di redazione del PRIP (il
Programma rurale integrato provinciale la declinazione provinciale del PSR), e
sono state condivise le linee per le filiere agroalimentari con la collaborazione dei
dirigenti preposti delle Province di Parma e Piacenza, nonché con la dott.ssa
Orlandini della Regione Emilia Romagna per chiarimenti riguardanti i progetti di filiera.
Lo strumento mette a disposizione di fatto 32.000.000 di euro per il settore ortofrutticolo, da
suddividere per tutte le tipologie dell’ortofrutta, fra l’Emilia e la Romagna; l’Associazione si è resa
disponibile a favorire una partecipazione congiunta dei soggetti interessati, per massimizzare la
quota di risorse potenzialmente assegnabile alle realtà del Distretto.
Educazione alimentare sul pomodoro
A partire dal 2008 si sono tenuti incontri tra i responsabili di educazione
alimentare delle Province di Cremona, Parma e Piacenza e Mantova con
l’obiettivo di trovare una linea comune per l’attuazione di un progetto sul
pomodoro da inserire nei programmi di educazione alimentare delle
rispettive province.
La situazione rilevata è che la Provincia di Cremona ha inserito all’interno
del proprio progetto di educazione alimentare “Lo Spaventapasseri” una
nuova opzione denominata “Viva la pappa col pomodoro!”. L’opzione è
stata articolata in tre momenti:
- Dietista in classe: le tre dietiste che collaborano con la Provincia di
Cremona hanno tenuto lezioni di 2 ore in classe trattando numerosi
argomenti inerenti il pomodoro;
- Visita guidata ad un supermercato: le dietiste hanno guidato le classi presso i supermercati
Ipercoop di Cremona e Crema e Conad di Casalmaggiore; ogni dietista ha utilizzato una propria
tipologia di visita.
- Visita guidata ad un’azienda di trasformazione: le visite sono state effettuate presso il Consorzio
Casalasco del Pomodoro che ha messo a disposizione un tecnico che ha mostrato alle classi la linea
produttiva, le differenze tra i prodotti, le differenze di gusto, di confezionamento, il controllo di
qualità sui prodotti.
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23. L’opzione ha registrato un alto livello di gradimento. L’obiettivo che la Provincia di Cremona si
pone per l’anno scolastico 2009-2010 è quello di riproporre l’opzione cercando magari di allargare
l’iscrizione ad un maggiore numero di classi, visto che quest’anno, trattandosi di un’opzione ancora
in fase sperimentale, la visita al supermercato e all’azienda del Consorzio sono state limitate ad una
decina di classi.
La Provincia di Mantova non ha attuato alcun progetto inerente il pomodoro nel precedente anno
scolastico, in quanto ha aderito al Distretto nell’ottobre del 2008. Tuttavia è prevista per l’anno
scolastico 2009/2010 l’attuazione di specifici percorsi sul pomodoro che verranno inseriti
ovviamente all’interno del programma di educazione alimentare. Ogni percorso didattico sarà
diversificato a seconda del ciclo scolastico.
- scuola infanzia: il percorso, prevede una durata di 2 ore per ogni classe, e si suddivide in due
momenti: lezione frontale in classe, a cura del personale esperto messo a disposizione dalla
Provincia di Mantova, sulle principali caratteristiche di questo ortaggio; attività di laboratorio,
laboratorio sensoriale con la presentazione delle diverse varietà e tipologie del seme e del frutto del
pomodoro.
- scuola primaria e secondaria di 1° grado:intervento in classe (di 2 ore a classi unite), a cura
dell’esperto messo a disposizione dalla Provincia di Mantova nel quale verrà illustrato agli studenti
l’importanza di questo alimento all’interno di una corretta e sana alimentazione, la storia, le diverse
tipologie di prodotto, lettura delle etichette;attività di laboratorio in classe; visita guidata (1ora)
della/delle classi ad un supermercato convenzionato.
- scuola superiore di 2° grado: percorso in fase di definizione.
Le Province di Parma e di Piacenza non hanno attuato alcun progetto sul pomodoro nell’ambito dei
programmi di educazione alimentare relativi all’anno scolastico 2008/2009, ma la volontà è quella
di proporre specifici percorsi didattici per il 2009/2010.
Uno dei problemi emersi durante l’incontro è la carenza di risorse finanziarie in seno ad ogni
amministrazione per attivare o allargare le iniziative.
Le risorse sono normalmente già destinate ad alcuni progetti attivati e la proposta di un nuovo
progetto comporterebbe la cessazione di altri progetti già attivati anche come progetto pluriennale.
Mediamente tra le varie province il costo di una iniziativa sul pomodoro inserita nei percorsi già
attivati ha un costo medio per 10 classi da 2.000 a 2.500 euro.
Quindi il costo complessivo per le quattro province si aggira tra gli 8 e i 10 mila euro.
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24. Consumo di suolo
E’ stato presentato agli associati del Distretto lo studio svolto
dal Servizio Agricoltura della Provincia di Parma circa il
consumo di suolo agricolo a favore dell’espansione urbana. Il
problema è stato posto all’attenzione dei Presidenti delle
Province di Parma, Piacenza, Cremona e Mantova e agli
Assessori Regionali all’Agricoltura e Pianificazione
Urbanistica. Il Distretto ha favorito la circolazione delle informazioni e degli studi fra i diversi
uffici che si occupano del medesimo tema in province diverse.
Opportunità di finanziamento
Si sono ricercate tutte le possibilità di finanziamento a livello regionale,
nazionale ed europeo, che possano sostenere i progetti di sperimentazione e
di ricerca su questioni ambientali. E’ stato coinvolto l’Ufficio Europa della
Provincia di Parma per la ricerca di finanziamenti europei, nonché gli uffici
Agricoltura delle Province associate per informazioni e chiarimenti circa il
PSR (soprattutto circa le misure 124, 133 e circa i Progetti di filiera).
E’ stata inoltre esplorata in particolar modo, attraverso diverse missioni a Roma ed incontri con i
funzionari responsabili della stesura del bando, la possibilità di accesso alle risorse destinate al
Decreto Interministeriale Agricoltura e Sviluppo Economico per gli Accordi di Filiera, che prevede
interventi ammissibili compresi tra 5 e 50 milioni di euro.
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