Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Explaining the use of Trento_p
1. Trento_P
Esempio di applicazione
Ponte Cestio (Roma) - SemhART
Adem Esmail B.
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013 1
2. Sommario
• Prova di utilizzo del software Trento_P;
• Esempio di applicazione: modalità progetto – Fossolo
Preparazione e commento dei file di INPUT;
Interpretazione dei file di OUTPUT;
• Esempio di applicazione: modalità verifica – Mulinu
Preparazione e commento dei file di INPUT;
Interpretazione dei file di OUTPUT;
2
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013 2
3. Finalità
La seguente presentazione è principalmente rivolta agli studenti del
corso di Costruzioni Idrauliche, Laurea Magistrale in Ingegneria
Civile, dell’Università degli Studi di Trento – docente Prof
Riccardo Rigon.
Vuole essere una breve introduzione all’utilizzo del software
Trento_P per l’analisi di una rete di fognatura bianca.
Non è una trattazione esaustiva dei criteri di progettazione di una
rete di fognatura.
3
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
4. Cos’è Trento_P?
È l’implementazione di un modello per la progettazione di reti di
drenaggio urbane ;
Il modello si basa sulla teoria dell’Idrogramma Unitario Istantaneo
Geomorfologico (G.I.U.H.), che consente di descrivere con completezza
le proprietà cinematiche e di invaso delle reti di drenaggio ;
Con Trento_p possiamo dimensionare e/o verificare una rete di
fognatura bianca. Inoltre, possiamo calibrare e validare il modello.
4
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5. ,
Come funziona Trento_P?
Trento_p è uno strumento di calcolo
Trento_P
•Fossolo.geo •Fossolo_035.out
•Trento.init
•Trento_p.exe •PROGETTO
•Trento.INPTS
INPUT OUTPUT
5
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6. ,
Come funziona Trento_p?
Trento_p è uno strumento di calcolo
Trento_P
•Mulinu.geo • Q.txt
•Rain.txt
•Network.txt
• VERIFICA
•Trento.init
•Trento.INPTS
INPUT OUTPUT
6
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7. ,
Funzionamento di Trento_P
Consideriamo il bacino Fossolo, per il quale i dati necessari sono
contenuti nella cartella “Progetto” allegata ;
Contenuto dell cartella “Progetto”:
Fossolo.geo
Trento.init
Trento_p.exe
Trento.INPTS
In assenza del file “Trento.INPTS” è possibile utilizzare il programma
Trento_P immettendo a video i dati necessari .
7
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8. ,
Come funziona Trento_P?
1. Posizionare la cartella contenete i file di progetto ( es. c:progetto);
2. Spostare fuori dalla cartella (es. sul desktop) il file “Trento.INPTS”;
3. Avviare l’eseguibile cliccando su “Trento_p.exe”;
4. Digitare a video il percorso della cartella di progetto (es. c:progetto);
5. Per lavorare in modalità di progetto immettere come “0” parametro;
6. Fornire i parametri della curva di possibilità pluviometrica di progetto
“a=60.4” in [mm/h^n] e “n=0.61” (attenzione al “.” come separatore)
7. Immettere il valore sforzo tangenziale al fondo “tau=2.5 Pa”
8. Impostare il grado di riempimento di progetto pari a “G=0,8” ;
9. Optare per l’allineamento ideale dei peli liberi “0” (salti di fondo “1”)
10. Immettere nome file di geometria “Fossolo.geo” ;
11. Immettere nome file dei risultati “Fossolo_035.out”
8
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9. ,
Come funziona Trento_P?
Immissione a video dei dati richiesti per la progettazione.
9
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10. ,
Come funziona Trento_P?
Il programma genera il file di output “Fossolo_035.out”, che contiene i
risultati della simulazione:
10
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11. ,
Come funziona Trento_P?
In alternativa all’immissione a video, i parametri della simulazione
possono essere forniti compilando il file “Trento.INPTS”;
Rimettere nella cartella di progetto il file “Trento.INPTS”,
(precedentemente rimosso );
Lanciare il software cliccando sull’eseguibile “Trento_p.exe”;
Digitare il percorso della cartella di progetto (es. c:progetto);
Visionare il file di output “Fossolo_035.out”
11
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12. ,
Come funziona Trento_P?
In maniera analoga è possibile eseguire una simulazione con Trento_P in
modalità di verifica.
Trento_P
•Mulinu.geo • Q.txt
•Rain.txt
•Network.txt • VERIFICA
•Trento.init
•Trento.INPTS
INPUT OUTPUT
12
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13. ,
Trento_P è così semplice?
All’apparente semplicità dell’utilizzo del programma, corrisponde però
una maggiore complessità nella fase di preparazione dei file di INPUT e
successivamente quella di interpretazione dei risultati in OUTPUT;
Trento_P è solo uno strumento di calcolo, per di più “privo” di
un’interfaccia grafica;
L’inquadramento del problema e le scelte progettuali conseguenti sono
compito dell’ingegnere;
Vediamo nel seguito un esempio applicativo.
NB: Non è una trattazione esaustiva dei criteri di progettazione di una
rete fognaria. È solo un tentativo di contestualizzare l’esempio in
questione e nell’intento di facilitare l’illustrazione delle varie fasi di
costruzione dei file di INPUT per Trento:P.
Per un’illustrazione più chiara ed esaustiva si rimanda ai libri di testo
13
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
14. ,
Trento_P: Esempio applicativo
DATI DEL PROBLEMA
Un’area di nuova
urbanizzazione da servire con
una nuova rete di fognatura
bianca;
Carta tecnica che riporta la
lottizzazione dell’area (tipologia
di superficie);
Curve di livello che
rappresentano l’andamento
altimetrico dell’area da servire,
Rete di fognatura esistente alla
quale collegare la nuova rete
14
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15. ,
Come funziona Trento_P?
SCELTE PROGETTUALI
Andamento planimetrico
• segue il reticolo stradale (per
evitare problemi di esproprio e
facilitare la gestione della rete) ,
• a seconda della larghezza della
strada, condotte poste in
mezzeria o ai lati,
• rete posta, se possibile, al lato
opposto della strada rispetto
all’acquedotto.
Andamento altimetrico
• segue l’orografia del sito,
• Posta ad almeno 30 cm rispetto
all’acquedotto
15
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16. ,
Come funziona Trento_P?
SCELTE PROGETTUALI
I. Alla chiusura della rete, con un
emissario, posso recapitare la
portata uscente alla rete
esistente?
II. Serve un impianto di
sollevamento?
III. Devo verificare il funzionamento
della rete esistente in seguito
all’aggiunta di un nuovo settore?
IV. Posso recapitare direttamente ad
un altro ricevitore finale?
16
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
17. ,
Come funziona Trento_P?
SCELTE PROGETTUALI
Posizione dei pozzetti (ogni 50 – 80 m)
Disposizione delle caditoie (25- 50 m)
Scelta del tipo di tubazione (Ks)
Ecc..
Tutte le nostre scelte progettuali sono
non univoche. Sono frutto di un’attenta
valutazione di tutte le componenti del
problema
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22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
18. ,
Preparazione dei file di INPUT
Determinazione della lunghezza
delle condotte,
Individuazione e calcolo delle aree
di competenza di ciascuna
condotta,
Numerazione delle condotte e
delle rispettive aree di
competenza, a partire a “1” (non vi
è un criterio specifico per la
numerazione).
18
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
19. ,
Preparazione dei file di INPUT
Determinazione della lunghezza
delle condotte,
Individuazione e calcolo delle aree
di competenza di ciascuna
condotta,
Numerazione delle condotte e delle
rispettive aree di competenza,
Abbiamo già determinato la “3°” e
“4°” colonna della matrice di INPUT
del file “Fossolo.geo”
19
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
20. ,
Preparazione dei file di INPUT
• In funzione delle scelte progettuali, ricostruire tutti i possibili percorsi
che l’acqua compie per raggiungere la sezione di chiusura del bacino;
20
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
21. ,
Preparazione dei file di INPUT
• Procedere con la compilazione del file “Fossolo.geo”
Caratteristiche delle rete:
• 1° Numero stato;
• 2° Numero stato in cui drena;
• 3° Area di competenza in [ha];
• 4° Lunghezza condotta [m];
• 5° Quota terreno a inizio condotta in [m.slm];
• 6° Quota terreno a fine condotta in [m.slm];
• 10° Pendenza minima per le condotte;
• 12° Pendenza media dell’area scolante.
21
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
22. ,
Preparazione dei file di INPUT
• Procedere con la compilazione del file “Fossolo.geo”
• 7° Coefficiente di deflusso Ф dell’area i-esima,
0.2 S per 0.9 Simp S per Simp
• 8° Coefficiente α da adottare nella formula per
il calcolo del tempo di accesso medio alla rete
S 1 k
t
k b f t e
s k
22
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
23. ,
Preparazione dei file di INPUT
• Procedere la compilazione del file “Fossolo.geo”:
coefficiente di
Gauckler-Strickler
della tubazione
Q K s RH 3 i
2
• Ks può essere desunto dalle specifiche tecniche fornite dal costruttore;
23
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
24. ,
Preparazione dei file di INPUT
• Procedere con la compilazione del file “Fossolo.geo”
tipologia di sezione
della tubazione
24
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
25. ,
File di input “.geo”
• Il file di INPUT “Fossolo.geo” pronto
Numero di Gruppo di dati
/**
commento
*/
25
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
26. ,
File di input “Trento.init”
Il file di “Trento_p.init” contiene due gruppi
di dati:
Il primo gruppo è una matrice contenente i
diametri commerciali delle tubazioni
esistenti e lo spessore dei medesimi tubi ;
Visitare il sito internet: www.oppo.it: per
vedere degli esempi;
Il programma Trento_P approssima il valore del
diametro derivante dai calcoli con il diametro
commerciale immediatamente superiore;
Se non trova un diametro commerciale
superiore a quello progettato usa il valore
effettivo. Questo, tuttavia, potrebbe creare
problemi in alcuni punti del programma.
26
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
27. ,
File di input “Trento.init”
Il secondo gruppo di dati contiene dei parametri usati da Trento_P:
SCAVOMINIMO è la profondità minima di scavo misurata in metri;
MAXJUNCTIONS è il numero massimo di giunzioni ammesso in un nodo;
JMAX è il numero massimo di bisezioni che vengono usate dal metodo di Eulero per ottenere la radice di alcune
equazioni trascedenti risolte all’interno del programma e volte a determinare il diametro degli specchi;
ACCURACY è la precisione con la quale la radice cercata dal metodo di bisezione viene trovata;
DTP è il passo temporale con cui viene valutata la portata, nella ricerca di quella massima al variare di t e tp;
TPMIN è il tempo di pioggia minimo da considerare nella determinazione della portata massima;
TPMAX è il tempo di pioggia massimo da considerare nella determinazione della portata massima;
EPSILON è la precisione con cui si ricerca la portata massima;
MING è il valore minimo del riempimento nei canali;
MINDISCHARGE è il valore minimo di portata ammesso nelle condotte in [l/s];
MAXTHETA è il massimo grado di riempimento consentito; Ovviamente è inferiore a 2p radianti;
CELERITYFACTOR è il fattore per cui la velocità dell’acqua viene moltiplicata per ottenere la celerità dell’onda di
piena. Esso è posto pari ad 1.5 in base agli studi sperimentali di Becciu et al., 1997;
EXPONENT è l’esponente b nella formula per il calcolo del tempo medio di accesso alla rete. Esso è posto pari a 0.3
in seguito alla calibrazione e successiva validazione del modello stesso (Perger M., 2004).
TOLERANCE è la tolleranza nella determinazione, con un metodo iterativo, del diametro delle tubazioni;
TMAX è il tempo massimo in [min] da considerare nella valutazione delle portate col modulo di verifica;
c è il rapporto base-altezza nelle sezioni rettangolari o trapezoidali (vedi Figura 9). Può assumere ragionevolmente
valori compresi tra 0.5 e 2;
GAMMA è l’esponente g nella formula (7) per il calcolo del tempo di accesso medio alla rete per unita di area. Esso
viene posto pari a 0.25, ma può variare tra 0.2 e 0.5;
esp_1 è l’esponente b nella formula (7) per la valutazione del tempo di residenza medio. Assume ragionevolmente
valori compresi tra 0.3 e 0.5, (Pegher M., 2004). 27
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
28. ,
Preparazione dei file di INPUT
Il file di “Trento_p.init” contiene due gruppi di dati:
Diametro interno e
spessore dei tubi
Parametri interni di Trento_P
(si consiglia di non modificare)
28
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
29. ,
File di input “Trento.inpts”
Oltre ai file “Trento_p.init” e “Fossolo.geo”,
i dati richiesti da Trento_p sono di due tipi:
nomi di file;
parametri da indicare al programma
Questi dati possono essere forniti
direttamente a video, oppure con un file
Nomi file
“Trento_p.INPTS”, come quello in figura.
Parametri
progetto
29
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
30. ,
Trento_P: Pseudo codice
leggo i dati pluviometrici e globali (a,n, tau, G,… )
leggo i dati planimetrici della rete da progettare:
A = {#; ##; S, L; hi , hf; Ф, α, Ks, ms, ###, si }
numero dello stato,
numero dello strato in cui # drena,
superficie dell'area,
lunghezza in piano del tratto da progettare,
quota terreno m s.m.m. del punto iniziale,
quota terreno m s.m.m. del punto finale,
coefficiente di afflusso dell’area,
costante per la valutazione dei tempi di residenza medi,
coefficiente di Gauckler-Strickler,
pendenza minima da adottare per il tratto in esame,
tipologia di sezione,
pendenza media dell’area scolante
30
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
31. ,
Trento_P: Pseudo codice
Calcolo la magnitudine dello stato, ovvero il numero di stati che
drenano in esso.
Ordino gli stati per magnitudine crescente
31
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
32. ,
Trento_P: Pseudo codice
Ordino gli stati per magnitudine crescente
32
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
33. ,
Trento_P: Pseudo codice
Dimensionamento dei tratti di testa (magnitudine =1)
a. calcolo le portate con la formula
semplificata,
b. se la pendenza risultante è minore della
pendenza della superficie, allora ricalcolo
le grandezze ottenute mantenendo le
tubazioni a profondità costante
c. stampo B { A, Qmax, u, tau, v, s, tp , Gi , ei,
ef, ti e , tf }, (i dati iniziali nel vettore A, la
portata massima, il coefficiente
udometrico, lo sforzo tangenziale al
fondo, la velocità, la n del pelo libero, la
quota iniziale del fondo tubo, la quota
finale del fondo tubo).
33
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
34. ,
Trento_P: Pseudo codice
Per ogni ordine n > 1
Per ogni tratto di ordine n
a. leggo il file dei rami di magnitudine minore di n che drenano nel ramo ni
che risultano in numero n ;
b. alloco una matrice di dimensione ( n +1)*dim(B) contenente tutti i dati (B).
ogni riga conterrà i dati necessari per il calcolo dell'onda di piena
cinematica.
c. per ogni t compreso tra tp(min) e tp(max) (con intervallo dtp ) calcolo Q(t);
d. conservo il massimo Q(t ) (che porterà al coefficiente udometrico) e il t
corrispondente;
e. calcolo il suo diametro assumendo il moto approssimato dalla relazione di
Gauckler-Strickler e assunto un sforzo tangenziale al fondo superiore a 2.5
N/mq determino pendenze, velocità, grado di riempimento;
f. calcolo la profondità di scavo allineando i peli liberi del tratto in esame con
il pelo libero del tubo di monte;
g. stampo i risultati
Ripeto per tutti i tratti di ordine n; 34
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
35. ,
Trento_P: Pseudo codice
Per ogni ordine n > 1
35
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
36. Trento_P: Diagramma di flusso
36
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
37. ,
File di OUTPUT “.out”
• Il file “Fossolo_035.out” contiene una matrice con un numero di righe
pari alla matrice in INPUT e “14”colonne,
37
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
Corso di Costruzioni Idrauliche I - A.A. 2011-2012 – ing Blal Adem 37
38. ,
Riorganizzazione dei risultati
• I risultati forniti in forma matriciale risultano di difficile lettura;
• Occorre riorganizzarli, per esempio secondo lo schema dell’andamento
plano-altimetrico della rete.
38
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
39. ,
Riorganizzazione dei risultati
• I risultati forniti in forma matriciale risultano di difficile lettura;
• Occorre riorganizzarli, per esempio secondo lo schema dell’andamento
plano-altimetrico della rete.
39
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
40. ,
Riorganizzazione dei risultati
• I risultati possono essere riorganizzati secondo i rami che costituiscono la rete;
• Excel può essere utilizzato anche per una rappresentazione grafica dei risultati.
40
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
41. ,
Rappresentazione grafica dei risultati
• Diametro dei tubi lungo il tronco “A”...
41
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
42. ,
Rappresentazione grafica dei risultati
• Portata massima nei tubi lungo il tronco “A”…
42
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
43. ,
Rappresentazione grafica dei risultati
• Velocità,
• grado di riempimento,
• pendenza nei tubi lungo il tronco “A”…
43
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
44. ,
Rappresentazione grafica dei risultati
• Quota del fondo di scavo
• Quota del pelo libero “ideale” nei tubi lungo il tronco “A”…
44
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
45. ,
Trento_P – Modalità di verifica
Trento_P
•Mulinu.geo • Q.txt
•Network.txt
•Rain.txt
• VERIFICA
•Trento.init
•Trento_p.exe
•Trento.INPTS
INPUT OUTPUT
45
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
46. Descrizione bacino urbano Mulinu
Il bacino sperimentale di Mulinu Becciu si trova in Sardegna, in
prossimità della città di Cagliari.
Estensione totale pari a 13.34 ha,
55.5% costituita da superfici impermeabili connesse alla rete di
drenaggio
44.5% caratterizzata da suolo permeabile.
Pendenza media dell’area è dell’1% in direzione est-ovest.
L’intera superficie è stata suddivisa in 16 sottobacini, le cui
caratteristiche sono riportate in seguito.
46
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
47. ,
Preparazione del file di geometria “.geo”
• Compilare il file di input “Mulinu.geo”,
47
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
Corso di Costruzioni Idrauliche I - A.A. 2011-2012 – ing Blal Adem 47
48. ,
Preparazione dei file di rete e di pioggia
• Compilare il file “Network.txt” che descrive la rete, specificando tratto
per tratto il diametro interno (cm) e la pendenza (%),
• Creare un file “Rain.txt” che descrive la pioggia considerata ai fini della
verifica o calibrazione del modello,
Tp (min)
J (mm/min)
Pendenza (%)
Diametro (cm)
48
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
Corso di Costruzioni Idrauliche I - A.A. 2011-2012 – ing Blal Adem 48
49. ,
Trento_P: Esempio applicativo
• Posizionare la cartella “verifica” nel percorso “c:verifica”
• Spostare fuori dalla cartella il file di input “Trento.INPTS” ;
• Lanciare l’eseguibile cliccando su “Trento_p-exe” ,
• Immettere i valori dei parametri e nomi di file riportati nella figura sotto:
49
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
50. ,
Preparazione del file “Trento.inpts”
• Rimettere il file “Trento.INPTS” nella cartella “verifica”:
• Lanciare l’eseguibile “Trento_p-exe” ,
• Fornire il solo percorso della cartella “es. c:verifica” :
50
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
Corso di Costruzioni Idrauliche I - A.A. 2011-2012 – ing Blal Adem 50
51. ,
File di OUTPUT “Q_out.txt”
•File “Q_out.txt” contiene una matrice 120 x n tratti;
•nella prima colonna compaiono gli istanti temporali di calcolo della portata,
“discretizzati” secondo l’intervallo dt;
•nelle colonne successive compaiono le portate all’uscita dei vari tratti. L’ultima
colonna rappresenta, quindi, le portate in uscita dell’intera rete di fognatura.
Istanti Portata
temporali alla
chiusura
del
bacino
51
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
52. ,
Rappresentazione grafica dei risultati
• Plottando su un grafico la prima colonna (tempi) in ascissa e la i-esima colonna
(portate) in ordinata, si ottiene l’idrogramma all’uscita del tratto (i-1)-esimo.
52
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
53. ,
Rappresentazione grafica dei risultati
• Plottando su un grafico la prima colonna (tempi) in ascissa e l’ultima
colonna (portate) in ordinata, si ottiene l’idrogramma all’uscita del bacino.
53
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
54. ,
Verifica di una rete
• Su un foglio Excel riportare i dati della rete (#, diametro, pendenza, Ks);
• Per ciascun tratto individuare il valore della portata di picco Qmax,
Network
Qmax
54
22/04/2013 Corso di Costruzioni Idrauliche – A.A 2012/2013
55. Rappresentazione grafica dei risultati
• Per una tubazione a sezione circolare possiamo plottare l’andamento del
perimetro bagnato (P), dell’area bagnata (A), del raggio idraulico (RH) e del
grado di riempimento (G), tutti in funzione dell’angolo ϴ.
•Con la formula di Gaukler-Strikler possiamo determinare l’andamento della
portata Q in funzione dell’angolo ϴ 2
D sin
A
4 2
P D
2
A D sin
RH 1
P 4
Y 1
D : diametro interno G 1 sin
D 2 2
i : pendenza
Ks : coefficien te di Gaukler - Strikler
Q A K s RH 3 i A
2
55
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56. Rappresentazione grafica dei risultati
• Per ciascun tratto (diametro e pendenza noti) creare una tabella excel che
rappresenti l’andamento del perimetro bagnato (P), dell’area bagnata (A),
del raggio idraulico (RH) e del grado di riempimento (G), tutti in funzione
dell’angolo ϴ.
•Usare la portata di picco Qmaxi per risalire al grado di riempimento
Grado di Portata fornita da
riempimento Trento_p
corrispondente (dato d’ingresso)
D 2 sin
A
4 2
P D
2
A D sin
RH 1
P 4
Y 1
G 1 sin
D 2 2
Q A K s RH i A
23
56
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57. Rappresentazione grafica dei risultati
• Usare la portata di picco Qmaxi per risalire al grado di riempimento
Portata di picco TABELLA i Grado di riempimento
Qmax i Gi < 0.8
NB. Potrebbe
essere necessaria
un’interpolazione
lineare
57
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58. ,
Rappresentazione grafica dei risultati
•Per ciascun tratto di tubazione circolare, di diametro e pendenza
noti, posso plottare l’andamento di Rh in funzione di ϴ;
D sin
RH 1
4
D 70 cm
58
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59. ,
Rappresentazione grafica dei risultati
•Posso plottare l’andamento di G in funzione di ϴ e quindi di Rh
Y 1
G 1 sin
D 2 2
59
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60. ,
Rappresentazione grafica dei risultati
•Posso plottare l’andamento di G in funzione di ϴ e quindi di Rh,
•Posso verificare il grado di riempimento della condotta in esame.
60
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61. Credits
Questa presentazione è stata scritta da:
Blal Adem Esmail (Università di Trento)
Materiale consultato comprende:
• Tamanini David, Un modello numerico geomorfologico per ilo progetto e la verifica delle reti di
drenaggio urbane, rel. Bertola P., rel. Rigon R., AA 2003/2004
•Adem Esmail Blal, Su alcune modifiche del programma Trento-p, rel. Rigon Riccardo, AA
2004/2005
•Pergher Marco, Calibrazione del modello Trento-p, rel. Rigon Riccardo, AA 2004/2005
•Rigon R., Tamanini D., Adem Esmail B., Simoni S., Manuale utente Trento_P. Università degli
Studi di Trento, 2006.
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62. GRAZIE PER L’ATTENZIONE
E-mail esercitazioni:
bilaladem@gmail.com
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