Testi di scrittura creativa e libera, dedicati ad Emanuela Loi, scritti dopo la lettura e l'analisi di "Io, Emanuela" di Annalisa Strada.
Testi a cura dei ragazzi della scuola secondaria di San Vito Romano (Rm), a.s. 2017-8
Progetto eTwinning "Books, no bullies"
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
A te, Emanuela Loi
1. A Emanuela
Per non dimenticare
Gli alunni della Scuola Secondaria
di San Vito Romano (Rm)
2. Gli elaborati che seguono sono il prodotto di tutti gli alunni della Scuola
Secondaria di I grado di San Vito Romano (Rm), dopo la lettura e l’analisi del
libro “Io, Emanuela” di Annalisa Strada, che racconta la storia di
Emanuela Loi, donna poliziotta morta nell’attentato a Paolo Borsellino.
Il libro ha rappresentato il pretesto per parlare con i ragazzi di attualità, mafia,
legalità, ma anche di quanto le dinamiche mafiose nascano e siano presenti
anche tra i banchi di scuola, nella forma della prevaricazione, dell’omertà, del
bullismo.
Tutte le attività di lettura e scrittura inerenti al libro sono state svolte
nell’ambito del progetto europeo eTwinning “Books, no bullies”, progetto
che mira a promuovere azioni di cittadinanza attiva attraverso la lettura e la
letteratura italiana e straniera.
Buona lettura!
Le prof
3. A te mafia.
Cosa si intende per mafia?
Si intende sofferenza,dolore
e delusione che ti fa capire che
tutti i tuoi sforzi sono stati inutili.
Si intende pianti, urla, grida
di dolore per aver appena
capito che una persona a te
cara non c’e’ più e non potra
più abbracciarti come una volta.
Allora io dico a te mafia
si proprio a te,che potrai
continuare ad uccidere chi
vorrai,e far soffrire una
o più persone a tua scelta
ma noi non smetteremo mai di
combatterti e disintegranti
per avere un mondo più
bello senza sofferenza e dolore.
Ludovica De Paolis
Cara Emanuela,
come va lassù? Sai qui va tutto male, perché non ci sei più tu che con un
sorriso riuscivi sempre a rallegrarmi la giornata, non ci sei più tu l'unica
persona in grado di capirmi veramente, non ci sei più tu la donna più
coraggiosa che io abbia mai conosciuto, non ci sei più tu la mia carissima
Emanuela Loi.
Quel giorno, hanno deciso, di farti andare via, di farti andare in cielo, di farti
diventare un angelo, il mio angelo.
4. Le mie giornate senza di te, sono sempre grigie e buie, monotone, senza un
senso particolare. Le mie giornate sono tristi perché tu non sei più qui con
me.
Mi manca il tuo modo di sorridere alla vita sempre e comunque, mi manca il
tuo gran senso del dovere, mi mancano i tuoi ricci capelli color fragola, mi
manca il tuo sguardo pensieroso quando dovevi andare a lavorare, mi manca
la tua voce, mi mancano i nostri pomeriggi passati sopra quei due libri, mi
manchi tu Emanuela.
Nella mia testa passano mille pensieri e mille domande, mi chiedo sempre
perché è successo quel che è successo, e mi domando cosa sarebbe
accaduto se quel giorno non saresti andata a lavoro.
Sicuramente saresti qui a parlare con me di quello che ti succedeva ogni
giorno, sicuramente eri ancora tra noi. Ora sei come una colomba che vola
libera nel cielo, e guarda la città con uno sguardo premuroso, e sorride alla
vita, alla vita che le è stata tolta troppo presto, la vita che non ha mai avuto il
tempo di conoscere a pieno, la vita che se ne è andata nel momento
sbagliato.
Ma tu Emanuela, sono certa che sei felice lì su, sei felice perché hai svolto il
tuo lavoro al meglio fino alla fine, sei felice perché te ne sei andata per uno
scopo ed era quello di proteggere qualcuno che voleva proteggere te, sei
felice perché tu Emanuela così come sei, sei la cosa più bella e importante
del mio cuore, tu sei speciale, tu sei Emanuela Loi.
Ilaria Matassa
A voi, disonesti
Di lacrime han riempito
La vastità di quest’imperituro
Che esser colmato non può
Dall’odor di lacrime
Di questa infedel vita stanca.
A spolmonar di gride
5. A discerner tra i cirri
Di dolore han riempito
la moderrna rettitudine di questa collettività
Lor che vanno e si erigono
su tutti.
Luca Trinchieri
Cara Emanuela io ti stimo.
Ti stimo da qua giù per il tuo coraggio e la tua convinzione. Perché ti sei
tuffata da un trampolino che credevi troppo alto e invece sei caduta
benissimo.
All’inizio non volevi neanche sentirne parlare, del concorso poi, invece, ti sei
lasciata trasportare dal destino, cosa che pochi fanno. E hai fatto veramente
bene a fidarti di Lui perché ti sei portata a casa il rispetto di molte persone
che oggi come oggi parlano ancora di te e di quello che sei stata.
Ti stimo per il coraggio che hai avuto a lasciare la tua casa piena di belle
persone, tua sorella, tuo padre, tua madre, la tua famiglia, e hai lasciato il tuo
amore ancora così bello e giovane, per andare in Sicilia a proteggere altre
persone che ne avevano bisogno, persone coraggiose come te. Persone che
ti hanno dato la loro fiducia.
6. Ti stimo per non esserti tirata indietro davanti al pensiero di dover fare da
scorta a Borsellino: di sicuro se non avessi fatto da scorta a lui oggi magari
saresti ancora viva. Hai fatto la scelta che poche persone avrebbero fatto e
per questo ora sei speciale, perchè ce ne vuole di coraggio a fare da scudo
ad un’altra persona sapendo il pericolo che si corre.
Ti stimo per la paura che ci mettevi nel soppesare la tua vita, e nel prendere
una decisione, sai quante persone ora fanno tutto senza paura: che enorme
sbaglio che fanno! Penso che la paura in fin dei conti sia la cosa che, dopo
averla superata, ci rende più felici, ci rende orgogliosi di quello che abbiamo
fatto. Infatti più dolorosa è la caduta, più trionfale sarà la risalita.
Ti stimo per la donna che eri, che sei, e che rimarrai. Una donna col sorriso di
un bambino, e fidati non è poco, una donna dai capelli lunghi, ricci e rossi
come un raggio di sole al tramonto, una donna forte che non molla, una
donna che ha risvegliato quella parte di mondo ancora senza audacia. Una
donna da cui tutte dovrebbero prendere esempio e da cui io di sicuro lo farò.
Una donna responsabile e che teneva in mano la vita di molte altre persone.
Io ti stimo e non smetterò mai di dirtelo.
Aurora Mercuri
Emanuela Loi
tu che volevi fare la maestra
tua sorella ti ha fatto cambiare destino
Sei diventata una poliziotta
anche se tu volevi vedere i bambini e istruirli.
Nel lavoro che facevi combattevi criminali
Volevi rimanere in Sardegna
ma poi sei andata in Sicilia.
Così ti è capitato il destino opposto…
accidenti a quella macchina parcheggiata…
La mafia può aver ucciso te e Borsellino
ma un giorno il bene trionferà sul male.
Giuseppe Testa
7. Fare
Lasciare
Morire
Paura ...
Credere in se stessa
Credere in quello che si fa
Credere al proprio lavoro.
Fare e non mollare mai.
Famiglia
scorta,
Paolo Borsellino
e la Mafia.
Daniela Colaneri
8. La mafia
Mafia,
5 lettere
1 cosa sola.
Mafia,
5 lettere
Un orrore solo.
Mafia,
5 lettere
Un corpo solo.
Mafia,
tutto e niente.
L’orrore e il disgusto.
Tutto ciò che viene dopo,
dopo la mafia
è solo
RABBIA,
VENDETTA
E DISPIACERE
Verso queste persone
Con un urlo nero
Pieno d’odio nel cuore.
Mafia,
9. 1 parola
Nessuna speranza.
Giorgia Panci
Mafia
Fermati,
pensaci,
riflettici,
a cosa può causare
ormai è senza fine come il mare.
Bambini,
donne,
uomini,
ha ucciso di tutto
senza preoccupazioni
facendo un gran botto.
Edifici,
case,
palazzi
anche quelli sono crollati
di fronte alla sua scorretta potenza malvagia.
Il fatto è che anche noi tutti insieme possiamo sconfiggerla
e anche dominarla.
Valerio Mastrantonio
O mafia, che stronchi le vite di innocenti,
ferma le tue mani di morte,
affinché le donne non diventino vedove,
affinché i figli non perdano il padre e viceversa,
10. affinché nessuno venga più fregato.
O mafia, tu che macchi la società,
estirpa le tue radici!
Chiudi quei rapporti con lo Stato,
che rendono buio il futuro.
O mafia, ti chiedo una cosa,
una sola cosa: estinguiti!
Davide Proietti
La mafia esiste,
non si vede e non si sente
nel buio rimane sempre
mosca fastidiosa
difficile da prendere,
11. su ogni corpo il suo morbo trasmette
eppure c’è silenzio tra la gente.
Di cammini ne ha interrotti molti
Sia di buoni
che di cattivi
di chi sperava e di chi rinunciava
ad una vita migliore.
La mafia esiste,
o almeno così si crede.
Gabriele Di Pietro
A te… Emanuela Loi.
A te…che nonostante tutto non hai mai abbandonato.
A te…che nonostante le paure hai continuato.
A te…che nonostante tutto hai avuto la forza per andare avanti.
Tu, che volevi diventare maestra, era il tuo grande sogno, ma niente, non hai
continuato…
Hai iniziato una bella esperienza ovvero quella di diventare una poliziotta. Hai
sostenuto il corso per diventare poliziotta, e si, ce l’hai fatta e quel corso ti ha
fatto crescere veramente tanto.
Lontana da tua sorella Claudia, da tua madre e da tuo padre e lontana dal
tuo fidanzato. Insomma distante dalle persone a te più care, che anche se
non erano lì fisicamente ti erano vicine con il cuore e nel momento del
bisogno c’erano sempre; pronti a darti forza e ad incoraggiarti.
12. Molto difficile è stato per te…lo so… oltre a lasciare la famiglia è stato difficile
abbandonare la terra in cui sei nata; la tua amata Sardegna.
Se tutto questo lo dovevo affrontare io, non ci sarei riuscita, sarei crollata
subito, dopo qualche giorno. Non sarei andata avanti perché senza i miei
parenti e le persone a me più care vicino che mi sostengono, non ci sarei
riuscita.
Quindi vorrei chiederti una cosa...CON QUALE CORAGGIO HAI
AFFRONTATO TUTTO?
Non riesco a capirlo.
Di te ammiro tutta la tua forza e il tuo coraggio.
Dopo essere diventata una poliziotta sei diventata anche un agente della
scorta di Paolo Borsellino.
La mafia…le paure… ma niente tu non hai mai abbandonato e hai sempre
lottato. Tu lo sapevi che rischiavi la vita…però… sei andata avanti e non ti sei
arresa alla prima paura.
Tu eri una persona con un grande cuore!!
Tu la prima donna ad essere uccisa dalla mafia, tu la prima donna poliziotta
nella scorta di Borsellino. Tu per il tuo lavoro…sei stata uccisa.
TU sei Emanuela Loi.
TU sei la donna che tutti ricordano e ricorderanno.
Daniela Colaneri
Lettera a Emanuela Loi
Cara Emanuela, adesso sei un angelo, se ti avessi incontrata e conosciuta
avrei visto il tuo lato buono, ma anche i tuoi difetti. Scommetto che dei tuoi
difetti ne andavi fiera, perché i difetti che abbiamo ci differenziano dagli altri e
13. ci rendono particolari: nessun difetto sarà mai uguale ad un altro e quindi
nessuno sarà mai uguale a un’altra persona.
Sai… stavo ripensando a quel brutto incidente che ha messo fine ai tuoi
sogni: chissà quanti sogni da realizzare e quanti mondi avevi da scoprire.
Quel brutto incidente, però, mi ha fatto crescere, e non solo a me; ci hai fatto
capire il lato oscuro dell’uomo e di cosa possa essere capace.
Tu sei diventata un esempio anche per noi bambini e io personalmente ti
ringrazio, perché se non fosse stato per
te non avremmo mai capito cosa fosse
la MAFIA.
Ma noi abbiamo capito che la parola
MAFIA è pericolo e vigliaccheria,
perché le persone che la compongono
sono come dei bulli che se la prendono
con i più deboli.
Lo sai, tu e io ci assomigliamo tanto che
avremmo potuto essere le migliori
amiche. Io, come te, sono una persona
attiva che deve sempre darsi da fare,
però il destino ci ha voluto separare.
Forse è proprio vero che se ne vanno
sempre i migliori. Il destino ci mette a
dura prova e forse a te ti voleva far
diventare un esempio per il mondo. Se
non avessi fatto quel concorso adesso tu saresti in una classe piena di
bambini che ti avrebbero detto che eri la migliore al mondo...e avrebbero
conosciuto la tua dolcezza come adesso l’ha conosciuta il mondo.
Grazie di tutto...non ci abbandonare mai…
Elisa
Pompili Elisa
La Mafia toglie i colori al mondo,
soprattutto toglie l’allegria.
La Mafia porta via vite di persone,
vite che sono iniziate da poco tempo.
La Mafia fa soffrire la gente
14. e lo fa di proposito.
La Mafia fa aver paura a tutti
e ricatta le persone in difficoltà.
La Mafia sarà anche potente
ma sono sicura che un giorno
prima o poi, dopo tanti anni,
verrà smascherata.
Trinchieri Serena
La mafia ti fa pagare
se in vita vuoi restare.
Un ponte ha fatto scoppiare
e una macchina detonare.
Uccidendo si sentono un portento
La mafia è da fermare
non si deve aiutare,
ricchi si vogliono sentire
facendo soffrire
i poveri malcapitati
che nel mirino si sono trovati.
Rosa Daniele
15. Lettera a Emanuela
Cara Emanuela,
avrei molte domande da farti, ma purtroppo non posso. Volevo chiederti
come hai trovato le forze e il coraggio di andare avanti nonostante tutto
quello che è successo. Sei una donna molto forte non ti meritavi questo e poi
sei anche molto giovane e sicuramente avevi dei sogni come tutte le altre
persone.
Ora spero che stai bene e che sei felice, spero che qualche sogno lo hai
realizzato e spero anche che sei fiera di te e di tutto quello che hai fatto.
Lo so, ti mancano i tuoi amici, tua sorella Claudia, i tuoi parenti, ma anche se
ti mancano sorridi, perché vedere una persona sorridere è la cosa più bella
del mondo.
Fai vedere al mondo il tuo sorriso e fagli vedere che sei ancora pronta per
combattere ed andare avanti. Non dimenticarti chi sei e perché stai lottando;
non dimenticarti delle persone che ti hanno fatto star bene e dei sorrisi
spontanei che ti hanno fatto uscire; non dimenticarti i casini che facevi da
piccola e gli schiaffi beccati da tua madre. Insomma, non dimenticarti di
essere te stessa.
Fabbri Nicol
16. E poi Paura,
Con la lettera Maiuscola
Paura di guardare l’indomani.
Paura di uscire,
di camminare, di ridere, di scherzare
di sognare di amare, di capire.
Paura,
un’ossessione tua scoprire la verità
e tralasciare tutto.
E la visione delle fiamme che bruciano un campo
e puff
scomparso.
Una visione dei parenti addolorati
e una lacrima
due, tre, quattro e così via
una visione dell’ingiustizia
tutte quelle persone morte
sotto gli occhi di qualcuno
che mai ha parlato.
E poi Odio
L’odio di un fratello,
di un amico, di una mamma,
l’odio di chi ha perso tanto
in un frammento di secondo
di uno spazio.
L’odio per sé stesso,
che sai di aver sbagliato
e nonostante questo, sbagliai ancora.
L’odio di un sorriso Mafioso.
E poi ancora rabbia.
La rabbia di una famiglia
spenta
in un attimo.
Come si spegne una lampadina.
Una semplice lampadina.
ODIO, MALE;
due parole, un cuore solo:
17. Mafia.
Mercuri Aurora
La mafia è brutta
la mafia uccide
la mafia giura
che l’esistenza non esiste.
La mafia distrugge gli amici, persone.
La mafia fa brutti scherzi,
la mafia va combattuta
e la promessa va mantenuta.
La mafia è invincibile,
se non ci crediamo.
La mafia demoliremo.
La mafia è una grande lotta per i nostri difetti
perché la mafia crea tanti conflitti.
La mafia ti segue,
la mafia si vendica,
la mafia non si può sconfiggere con niente.
La mafia è un muro nero.
Ti segue dappertutto.
La mafia sbanda.
Rossi Sofia
Lettera a Emanuela Loi
Cara Emanuela,
ti scrivo per dirti che sei stata magnifica, anche se sei magnifica tuttora.
Volevi fare l’insegnante, ma il destino ti ha fatto diventare un’agente della
Polizia, facendoti entrare nella storia italiana.
Anche se non sei riuscita a salvare Paolo Borsellino dall’esplosione, hai fatto
il possibile e mi congratulo con te. Facendo questo hai messo coraggio nei
nostri cuori per affrontare questo mostro che agisce nell’ombra e spero che
nessun altro entra a far parte di cosa nostra.
Calorosi saluti.
18. Emanuel
Cara Emanuela,
a ventisei anni dalla tua morte ancora ti ricordano, hai dato un messaggio,
una missione a tutti quanti. Ancora oggi ti ricordano in tutta Italia. Non so
cosa tu abbia provato quando ti hanno fatto saltare in via D’Amelio a
Palermo. Cosa avresti fatto se ti fossi salvata? Ti saresti vendicata? Li avresti
uccisi per vendicare i tuoi colleghi? Saresti tornata a casa oppure saresti
rimasta a Palermo per dargli la caccia?
Per quello che hai fatto hai dimostrato un gran coraggio; hai avuto coraggio a
stare nella scorta che proteggeva Paolo Borsellino e non ti sei fatta mai
prendere dal panico. Per questo io ti ammiro. Ti farei tantissimi complimenti
se solo tu fossi ancora in vita...anzi te li faccio lo stesso perché tu sei
ANCORA viva nei nostri cuori.
Mastrogiacomo Manuel
19. NO ALLA MAFIA
Appartiene al tuo sorriso
l’ansia dell’uomo che muore,
al suo sguardo confuso
chiede un po’ d’attenzione.
La mafia va combattuta
e la promessa va mantenuta.
E’ un’associazione criminale
che fa solo del male.
E’ una grande lotta per i nostri diritti,
perché la mafia crea conflitti.
Anche tu sei l’amore.
Sei di sangue e di terra come gli altri.
E’ normale che esista la paura,
in ogni uomo l’importante è
che sia accompagnata dal coraggio.
Non bisogna lasciarsi sopraffare
dalla paura altrimenti
diventa un ostacolo
che impedisce di andare avanti.
Ti ho pensato così tante volte
che alla fine il pensiero
mi è rimbalzato addosso
e non ho più avuto un gesto
che non fosse riflesso dal tuo sguardo
La MAFIA
Mastrantonio Adriano
Emanuela aveva 25 anni quando diventò poliziotta. Avrebbe voluto fare la
maestra.
Un giorno decise di fare il concorso insieme alla sorella Claudia, perché
voleva far rispettare la giustizia e proteggere i DEBOLI. Il giorno che arrivò la
raccomandata ebbe un colpo al cuore: era stata presa per la scuola di Polizia
20. a Trieste. Iniziò il suo addestramento: imparò a tenere il controllo, a non
reagire alle Provocazioni.
Finito l’addestramento la mandarono a Palermo, questa cosa la preoccupava
e la spaventava. Emanuela voleva tornare a Sesto per stare vicino alla sua
famiglia; non le piaceva stare lontano da casa, non voleva fare l’agente di
scorta, ma la poliziotta a Cagliari. Emanuela era testarda e per questo
accettò un incarico in Sicilia, anche se aveva paura non ne parlò mai con il
suo ragazzo che era rimasto in Sardegna. Un giorno, in Sicilia, fece un
incidente e così tornò in Sardegna. Quando tornò a Palermo incontrò
Borsellino al quale doveva fare la scorta.
Un pomeriggio Borsellino ed Emanuela mentre scendevano dalla macchina
ed esplose una macchina vicina a dove erano e così Emanuela morì.
Lorenzo Fiorucci
21. La mafia
La mafia è morte,
la mafia è il male della società,
la mafia è sangue che scorre.
La mafia fa paura,
ma va combattuta,
perché se tutti ci ribelliamo
forse ci riusciamo.
Falcone, Impastato, Chinnici e Borsellino,
ci guideranno nel nostro cammino
finché il bene trionfi sul male.
Ci guideranno nel nostro cammino
finché il bene trionfi sul male.
Di Pietro Andrea
Lettera a Emanuela
Cara Emanuela,
inizio dalla fine: dici di non essere né vittima né un eroe, perché è la frase
che mi ha colpito di più. Devo dirti che non sono affatto d’accordo, perché per
me sei sia vittima che eroe. Vittima di una mano nemica e macchiata da
un’altra sangue innocente ed eroe perché svolgevi il tuo lavoro al servizio
dello Stato Italiano. Mi fa rabbia vedere che non hai avuto il tempo di essere
una persona felice, giusta, utile e perbene, perché le persone come te
rendono il mondo migliore e nessuno, se non Dio, può decidere per la vita
degli altri. Certo è che essere la prima donna agente di polizia morta in
servizio è un po’ un inno alla vita: il bene deve trionfare sempre sul male.
Nessuno muore veramente se il suo ricordo vive nel cuore di chi resta e di
questo puoi andare fiera: la tua memoria sarà sempre viva, il tuo nome sarà
familiare ad intere generazioni, mentre la mafia e i mafiosi non appartengono
alla brava gente che sicuramente è di più. Mi viene da dirti: ti voglio bene
anche se non ti ho conosciuta.
Di Pietro Andrea
22. Emanuela Loi…
Sognai l’abito bianco
ma facevi il tuo lavoro con coraggio.
Volevi diventare una maestra
ma la casualità della vita
ti ha portato altrove
con dedizione e impegnò
con coraggio e umiltà
sei andata fino in fondo
ai tuoi doveri.
La paura non ti ha vinto
il tuo ricordo sopravvive
alla tua morte.
Verrai ricordata come esempio
di lealtà e dovere.
La mafia si combatte
e tu sarai un’eterna combattente.
Virginia Panci
La mafia
Il mostro,
il bullismo in grande,
persone che uccidono, opprimono, sacrificano come se niente fosse.
persone che invece
la combattono ogni giorno.
Odio, disprezzo per la vita,
per avere potere,
un potere che non esiste,
un potere che fatto di niente.
Uccidere per niente.
Cosa nostra
è una cosa brutta
che ci costringe a
guardarci, a lottare
e a fare sacrifici.
23. Tutto questo ha un nome:
mafia.
E un giorno sparirà.
Virginia Panci
Perché tutti questi morti?
Perché uccidere tutti questi innocenti?
Come colmare il vuoto da essi lasciato?
Una parola: IMPOSSIBILE, non si può tornare indietro,
non c'è rimedio alla morte.
Ma c'è un modo per evitarla:
smetterla con questi omicidi inutili.
Io e le famiglie di queste vittime chiediamo BASTA!
I beni materiali non danno gioia,
ma li si può ottenere in modo corretto,
senza far male a una mosca,
senza torcere un capello a nessuno,
in fondo è questo che tutti vorrebbero.
-Alessandro Quaresima
24. Salve signor Riina,
vorrei proprio sapere cosa si prova a fare del male a famiglie
innocenti, a uccidere gente innocente e a prendersela a volte
anche con bambini, cosa c'è di bello?
Secondo me è ingiusto ciò che fate, pensate solo al vostro
bene e pensate al male di altri.
Voi mafiosi siete insensibili, aprite gli occhi, capite il vero senso
della vita, ammirate il mondo con occhi diversi, e magari, invece
di distruggere il futuro, miglioratelo.
Spero che leggerà il mio messaggio e.... apra gli occhi, si goda
la vita che si vive una volta sola.
Gabriele Fabbri
30 Aprile 2018 San Vito Romano
Ciao,
Ti scrivo perché sto facendo delle riflessioni, pensando al tuo
modo di vivere.
Ho delle domande a cui spero tu possa darmi delle risposte,n
perché vorrei proprio capire:
Perche uccidi persone innocenti?
Perché provi solo odio ed egoismo?
Ti sei mai pentito? O sentito in colpa?
Ti rendi conto del male che crei?
Perché vuoi fare questa vita essendo consapevole che un
giorno potresti essere ucciso o costretto ad andare chissa
dove?
Io spero che un giorno il nome MAFIA scomparirà dalla faccia
della terra e tu?
Nicole Eusepi
25. Lasciar perdere
Paura,
Morire,
Lasciare,
Ecco cos'è la mafia.
La mafia è
Aver paura di lasciare tutto
Da un momento all' altro,
Morire senza un motivo
Valido,
E lasciare i propri cari e
La propria famiglia
La mafia è paura….
Giulia Coccia
26. Ti fermeremo
La mafia è crudele,
la mafia è un’ingiustizia;
la mafia è come un orso;
che ruggisce e impaurisce;
la mafia è come un ciclope contro degli uomini.
La mafia uccide;
la mafia ferma anche i più forti.
Ma non sa che credendoci la si può fermare.
Non c’è un orso che non possa essere preso.
Non c’è un ciclope che non possa essere accecato.
Simone Orlandi
L'orrore mascherato
E come quel cavallo,
il cavallo di Troia
che scatenò orrore,
che scatenò sofferenza,
che scatenò morte.
E tu Mafia
assomigli a quel cavallo,
di sorpresa attacchi
uccidendo le persone
e portando dolore
nei cuori dei sopravvissuti.
E tu Mafia...
E tu…
Diletta Lucci
27. La fama della vergogna
O mafia
tu che ci fai arrivare notizie
e ci lasci senza fiato,
con questi gesti che tu svolgi:
sono vergognosi
e molto ansiosi
e ne siete anche orgogliosi!
Ma è solo un modo per diventare famosi.
Non si scherza con la vita degli altri
sembra un film con molti nastri.
Maria Chiara Bianchi
La Mafia
Basta, veramente ora basta.
La mafia copre tutto, rovina tutto.
Quanta gente muore, ombre scure
e sempre pronte le armature,
quante fasciature avranno;
quelle povere creature morte ingiustamente.
La mafia si nutre delle nostre paure, senza di esse...
lei non è niente.
La mafia sa solo ferire e uccidere.
La mafia è sleale
ed emette solo un brutto finale.
Non smette MAI di pensare al male.
Eccola lì, vestita di nero all'ombra scura
e uccide con una cintura,
con un fucile in mano
e una vita spezzata per terra.
Giordano Mastrantonio
28. Sempre in piedi
Eccola, è ancora lì,
nascosta tra periferie e città.
Eccola, è ancora quella di una volta,
ancora uccide, ancora è pericolosa.
Eccola, è lì. Lì che toglie la vita
a uomini innocenti.
Lì in penombra, quasi non si vede.
È lì, che ancora terrorizza milioni di persone,
che intimorisce gli uomini.
Eccola, è sempre lei, non è cambiata,
ancora spaventa, ancora segna il destino delle persone.
Eccola, è lei. La Mafia.
Chiara Laudoni
Il coraggio della verità
Borsellino uomo di giustizia e verità
che combatté contro la mafia per la comunità,
tu eri l'uomo ideale
per combattere anche oggi il terrorismo e il male.
Io nonostante la mia giovane età
mi ritrovo nei tuoi principi di vita
e per quanto potrò
anch'io seguirò
la verità e la giustizia
nella mia vita.
Se serve diventerò poliziotto
e ai mafiosi gli darò un cazzotto.
Federico Testa
29. Piccolo angelo
Eri una bambina non male
a scuola eri bestiale
ed hai fatto il magistrale.
Alla fine sei entrata in polizia,
e per colpa dei mafiosi,
la tua vita è andata via.
Quanta ingiustizia e crudeltà
che una scrittrice
un libro ti dedicherà.
Ora sei la stella più lucente del cielo
oppure un bellissimo angelo.
Noi non ti dimenticheremo
neanche quando moriremo.
Maria Del Gaudio
30. Senza Paura
Uno sparo,
una persona in meno,
due spari
un’altra persona in meno,
come se queste persone vi avessero fatto qualcosa.
State sempre lì,
a vendere morte,
a spacciare cattiveria.
Voi senza vergogna
ma noi senza paura.
Camilla De Paolis
Il suo silenzio
Si nasconde perbene, lei,
in quel mare di silenzio,
in quelle strade deserte,
in quelle morti assurde.
Lei rimane lì.
Nel suo silenzio assordante.
Non ha paura, lei.
Lei, che si fa grande con le minacce.
Lei, che di morti ne ha viste tante.
Lei, che non cambia mai.
Lei.
È odio;
È rabbia;
È silenzio.
Lei è morte.
Lei si chiama Mafia.
Chiara Orlandi
31. La morte ingiusta
Tu che non hai mai avuto paura,
ma non sei stata sempre sicura,
di fare la maestra
perché non sai qual'è la sinistra e la destra.
Grazie a tua sorella Claudia
sei diventata poliziotta
dentro una grotta.
Sei stata uccisa dai mafiosi
molto ansiosi,
ma anche non rispettosi.
Adesso ti saluto
con uno acuto
e con un aiuto.
Noemi Ronci
32. Lettere aperte ad un mafioso
Ciao,
Sono una ragazza che odia la mafia e che, prima di essere uccisa, vorrei
tanto parlare con te, mafioso. Sì proprio con te. Voglio farti una domanda:
<<Perché uccidete le persone? Cosa vi hanno fatto?>>.
Vorrei dirti che sarai una persona che non sarai ricordata o, se lo sarai, il tuo
ricordo sarà cattivo e spregevole. E così ti sentirai in colpa, anche da morto.
Ricordati che tutti ti odieranno a morte.
Chiacchiararelli Sofia
Uomo della mafia,
sono una studentessa di prima media e mi hanno chiesto di scriverti una
lettera. Non meriti rispetto, perché non ne hai avuto con gli altri. Come si può
cadere così in basso, tra menzogne e ricatti, una vita nascosta per non farsi
catturare dalle autorità? Come si fa a non essere più liberi della propria vita e
danneggiare quella degli altri? Mi viene da dire che meriti solo di stare in
prigione.
Cinti Giulia
Mafia, tu non sei una cosa bella. Tu porti odio e tanto dolore; tu non fai
distinzione fra bambini e anziani; tu uccidi tutti e alcune volte senza un motivo
specifico. Cara mafia, tu abiti quasi in tutto il mondo, e, in alcuni posti, crei
disagio anche alle persone che semplicemente vogliano uscire di casa solo
per fare la spesa. In Italia abbiamo la dimostrazione di tante città, distrutte da
te, come ad esempio Palermo.
Però sappi che, se anche metti paura, ci sono persone che sono disposte a
dare la loro vita solo per distruggere te, proprio come fai tu con la gente. E tu
33. caro mafioso che ne sei complice non essere così sicuro di te. Forse è bene
che cominci ad avere paura di chi non ha più paura.
Mercuri Sofia
Ciao “signor mafioso”,
sono un ragazzo e volevo dirti una cosa. Vorrei chiederti che gusto hai a
uccidere la gente e ad avere tanti soldi! Quando uccidi le persone, vorrei
metterti al loro posto per vedere se lo faresti ancora. Meriti solo di stare in
carcere per tutta la vita. E se hai tanti soldi ti senti molto forte? Non penso,
quindi smettila e basta!
Saverio Tariciotti